I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE
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- Albina Boscolo
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1 I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE
2 COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Osservare, registrare, classificare organismi viventi e fenomeni fisici con la guida dell insegnante e in collaborazione con i compagni riflettendo sulle esperienze effettuate. Operare con oggetti e materiali riconoscendone le trasformazioni Conoscere la struttura e comprendere il funzionamento degli organismi viventi Avere atteggiamenti di cura e rispetto verso l ambiente scolastico, sociale e naturale di cui si conosce e si apprezza il valore Interagire con i compagni ascoltandoli e rispettando punti di vista diversi dal proprio Costruire storie per darne conto.
3 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO CONOSCENZE Il fenomeno della combustione ABILITA Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali. Trasformare oggetti e materiali: operazioni su materiali allo stato solido (modellare, frantumare, fondere) e liquido (mescolare, disciogliere,..). Indicare le misure di prevenzione e di intervento per i pericoli delle fonti di calore.
4 CONTENUTI ESSENZIALI DELLE UNITÀ FORMATIVE Sperimentare con oggetti e materiali Osservare e sperimentare sul campo La combustione: esperienze di combustione di vari materiali Definizione operativa di combustione Il ruolo dell aria nella combustione Il fenomeno della combustione nella vita quotidiana
5 OGNI UNITÀ DIDATTICA PREVEDE ALCUNE FASI attività sperimentale in cui i bambini partecipano in prima persona alle attività relazione individuale sul lavoro svolto socializzazione dei risultati e discussione revisione mediante aggiunte o correzioni, eventualmente riscrittura, della propria relazione conclusioni guidate dall insegnante.
6 La combustione è sicuramente già conosciuta dai bambini del secondo ciclo della scuola elementare: nella vita quotidiana più volte è loro capitato di assistere a fenomeni di combustione, quali l accensione di un fiammifero, dei fornelli,di un caminetto. Introduciamo l argomento attraverso una discussione collettiva su: Il fuoco le mie esperienze Il fuoco. io so che. Le discussioni possono essere registrate dall insegnante, fotocopiate e distribuite ad ogni bambino.
7 1 ESPERIENZA : LA COMBUSTIONE DELLA CARTA Strumenti e materiali
8 Sistemiamo il laboratorio di scienze o l aula in modo che i bambini possano osservare bene la trasformazione. L esperienza è eseguita dall insegnante, ai ragazzi viene data la consegna di osservare attentamente. Mettiamo un foglio di carta sul piatto e inneschiamo con un fiammifero;
9 ATTENTI AL FUOCO! Prima di iniziare questa esperienza occorre segnalare ai bambini che lavorare con il fuoco è molto pericoloso, raccomandiamo loro di non fare mai da soli, senza i genitori, esperienze simili. Approfittiamo dell occasione per parlare con i bambini delle misure di prevenzione per i pericoli delle fonti di calore.
10 Ripetiamo, l esperimento al buio per poter osservare meglio la produzione di luce. poi invitiamo i bambini a toccare il piatto di coccio per permettere loro di sentire il calore prodotto dalla combustione.
11 Utilizziamo fin dalla prima esperienza, i termini COMBUSTIONE e INNESCO in modo che i bambini possano familiarizzare con queste nuove parole. Cerchiamo queste parole sul vocabolario:
12 Chiediamo ai bambini di rispondere individualmente per scritto alla seguente domanda: Fai un elenco degli aspetti più importanti della combustione della carta Utilizzando le migliori produzioni dei bambini, anche da un punto di vista linguistico, realizziamo una scheda che, indicando gli aspetti significativi, definisca il fenomeno della combustione della carta.
13 La combustione della carta è quella trasformazione che si verifica quando la carta viene innescata con un fiammifero, si ha produzione di luce, calore, fumo; dopo poco il fenomeno ha termine e si ha un residuo di carta-cenere. Questa prima definizione deve essere problematizzata, chiedendo ad esempio ai bambini se va bene, o se manca qualche aspetto importante della trasformazione. Se i bambini concordassero su qualche aspetto, quale ad esempio il colore della fiamma, va aggiunto.
14 LA COMBUSTIONE DELL ALCOOL STRUMENTI E MATERIALI
15 Ripetiamo le attività indicate per la combustione della carta
16 Alla conclusione della attività, nelle scheda ci dovrebbe essere una definizione di questo tipo: La combustione dell alcool è quella trasformazione che si verifica quando l alcol viene innescato con un fiammifero, si ha produzione di luce, calore; dopo poco il fenomeno ha termine e non rimane nessun residuo.
17 Facciamo confrontare gli aspetti importanti della combustione della carta con gli aspetti importanti della combustione dell alcool. I bambini noteranno subito che le somiglianze fra i due fenomeni sono molte e che si può elaborare una definizionevalida per entrambe le combustioni
18 3a ESPERIENZA - Combustione di legnetti 4a ESPERIENZA combustione di carbonella
19 Facciamo le 2 esperienze l una dopo l altra, nella stessa lezione. I bambini dovranno di nuovo osservare con la massima attenzione lo svolgersi dei fenomeni. Se i ragazzi non lo evidenzieranno, facciamo in modo che colgano la maggiore difficoltà di INNESCO di legnetti e carbonella rispetto ad alcool e carta e i tempi più lunghi di combustione dei 2 nuovi materiali. Al termine di ciascuna esperienza, chiediamo ai ragazzi, di verificare se la definizione di combustione ricavata dopo il confronto tra la combustione della carta e dell alcol va modificata oppure no.
20 5 a ESPERIENZA -La combustione e un sasso Proviamo ad innescare il sasso con un fiammifero e successivamente con l aiuto di una piccola quantità di alcool. Può darsi che ciò crei qualche perplessità e che vi siano degli alunni che insistono nell attribuire la fiamma alla combustione del sasso; in questo caso ripetiamo l esperienza con un altro sasso ma pesiamolo prima e dopo la combustione, in modo da evidenziare che non c è stato nessun consumo di materiale. E importante che tutti i bambini siano pienamente consapevoli che il sasso, nonostante che si sia cercato di innescarlo anche in modo energico, non ha dato origine al fenomeno della combustione.
21 A questo punto possiamo chiedere di definire la combustione, ogni bambino lavorerà da solo Confrontiamo le definizioni ed elaboriamo una definizione operativa di questo tipo: LA COMBUSTIONE E QUELLA TRASFORMAZIONE CHE SI VERIFICA QUANDO UN MATERIALE, INNESCATO, PRODUCE LUCE, CALORE E SI CONSUMA.
22 I COMBUSTIBILI Chiediamo: Ripensa alla combustione delle cinque sostanze(carta, alcool, legno, carbonella, sasso), metti insieme quelle che hanno avuto un comportamento simile. Motiva la tua risposta.
23 SONOCOMBUSTIBILI: carta, alcool, legno carbonella NON SONO COMBUSTIBILI:sasso Cerchiamo il significato della parola COMBUSTIBILE sul vocabolario
24 LA COMBUSTIONE E IL QUOTIDIANO Per aiutare i bambini a comprendere quanto è frequente, nella nostra vita quotidiana, il fenomeno della combustione, stimoliamoli a riflettere e a raccogliere alcune informazioni essenziali, ponendo alcune domande: Quali combustibili conosci? Quali sono i combustibili più usati? Dove li troviamo? Da dove arrivano? Che cosa si intende per combustibile naturale? E per combustibile artificiale? A cosa servono i combustibili?
25 Leggiamo e discutiamo le risposte e usiamole come introduzione a una piccola ricerca sui combustibili più noti ( carbone, petrolio, gas naturale ) sul loro uso e sulla loro importanza Possiamo, inoltre, sfruttare le possibilità offerte dal territorio (le vecchie carbonaie, le centrali termoelettriche, ecc.), per approfondire la conoscenza di questo fenomeno.
26 LA CANDELA MATERIALI E STRUMENTI
27 Prendiamo due candele, accendiamole, e mettiamo sopra due bacinelle di vetro capovolte, caratterizzate da volumi diversi, ad esempio una di 250 cc, e l altra di 1 l. Nel secondo esperimento, la combustione della candela dura più a lungo.
28 Dopo che i bambini hanno osservato, chiediamo se hanno notato qualche differenza. Ripetendo uno dei due esperimenti, è importante far notare ai bambini, che quando la candela è vicina a spengersi, è sufficiente togliere il recipiente per osservare che la combustione riprende come all inizio. A questo punto, si chiede ai bambini di rispondere individualmente alla seguente domanda: Perché la combustione della candela dura più a lungo quando il volume del recipiente di vetro capovolto è più grande?
29 Dalla discussione deve emergere chiaramente che : Lacombustione della candela avviene facilmente in ambienti aperti, dove vi è un ricambio costante di aria. In ambienti chiusi, invece, la candela si spenge tanto più velocemente, quanto più è piccolo lo spazio a disposizione.
30 Chiediamo individualmente se la presenza dell aria, la necessità di spazi aperti è necessaria anche per le altre combustioni. Dopo la discussione chiediamo ancora se la definizione di combustione ricavata precedentemente va modifica oppure no.
31 Arriviamo così alla definizione completa: LA COMBUSTIONE E QUELLA TRASFORMAZIONE CHE SI VERIFICA QUANDO UN MATERIALE, INNESCATO, IN PRESENZA DIARIA, PRODUCE LUCE, CALORE E SI CONSUMA.
32 IL COMBUSTIBILE SI CONSUMA? Chiediamo: Secondo voi, il combustibile che, durante la combustione, si consuma più o meno completamente, si consuma veramente, o semplicemente non è più visibile?
33 Con questa ultima fase dell attività ci proponiamo di raccogliere le ipotesi dei bambini e, attraverso la discussione, di problematizzare la parte di definizione di combustibile, dove si afferma che il combustibile si consuma, per iniziare ad andare oltre le apparenze.
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