PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
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- Giordano Savino
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1 PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nei cambiamenti dell età evolutiva e nelle diverse situazioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Convinti che la continuità è un modo di intendere la scuola come un servizio continuo in cui ogni alunno possa trovare l ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo nella più ampia visione della costruzione di un curricolo continuo, si ritiene che la scuola debba individuare ed elaborare gli strumenti e le procedure per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi d istruzione. E necessario, quindi, garantire all alunno il diritto alla continuità proposta nelle seguenti modalità : Continuità curricolare: estensione e prosecuzione delle esperienze formative appartenenti al ciclo di scuola precedente, riguardanti aspetti concernenti sia ai saperi disciplinari o trasversali, sia ai campi esperienziali. Il tutto in un ottica di unitarietà del sapere. Continuità metodologica: applicazione e approfondimento di metodi di indagine specifici nei diversi settori disciplinari e nel
2 significato delle esperienze metodologiche inerenti le varie situazioni formative in cui vengono coinvolti gli alunni come ad esempio: laboratori, lezioni frontali, lavoro su materiali, ecc. Continuità valutativa: applicazione di criteri di valutazione graduali e uniformi, coerenti con i differenti ordini di scuola, per realizzare un vero ponte tra i profili in uscita e i prerequisiti di ingresso. FINALITA Il progetto nasce da una necessità di reciproca conoscenza e confronto tra i docenti, in riferimento a: scelte programmatiche, metodologia, strategie di recupero dei casi più complessi, esigenze di pianificazioni extracurricolari. Il tutto finalizzato a rendere effettivo un percorso comune e condiviso. Nello specifico si tratta di: Rendere reale la continuità, come descritta nel presente documento, nel passaggio dalla scuola dell infanzia a quella primaria e alla scuola secondaria. Creare un ambiente familiare, per ciò che riguarda l aspetto logistico, didattico e relazionale. Promuovere il senso di appartenenza alle nuove realtà scolastiche. Operare scelte didattiche ed educative in sintonia con quelle intraprese nel ciclo scolastico precedente. Comunicare e diffondere l integrazione e la socializzazione
3 MODALITA E GRUPPI DI VARIA TIPOLOGIA Gli scambi e gli incontri didattici si effettueranno tra: Insegnanti dell asilo nido del quartiere e insegnanti della scuola dell infanzia (terza sezione); Insegnanti di scuola dell infanzia (terza sezione) e le insegnanti di scuola primaria (alunni 1 classe, insegnanti 5 classe); Insegnanti scuola primaria (5 classe) e insegnanti di scuola secondaria di 1 grado. Destinatari del progetto sono i bambini del Nido Comunale di Via Ecce Homo, gli alunni della scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell Istituto Comprensivo Vann Anto del plesso Ecce Homo
4 METODOLOGIA Nel rispetto della libertà di insegnamento, viene qui di seguito esposta l impostazione didattica di fondo del Progetto Continuità, che trae spunto dalle Indicazioni fornite dal Ministro della Pubblica Istruzione. Quattro sono gli aspetti fondanti della metodologia adottata : 1) La valorizzazione dell esperienza e delle conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti. nel processo di apprendimento l alunno porta la ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere, che l azione didattica può opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l allievo riesce a dare senso e significato a quello che va imparando. 2) Il favorimento dell esplorazione e della scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva la problematizzazione svolge una funzione insostituibile : sollecita gli alunni ad individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le mappe cognitive già elaborate, a trovare piste d indagine adeguate ai problemi, a cercare soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo, a pensare per relazioni. 3) L incoraggiamento dell apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria dell apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che
5 possono essere introdotte ( dall aiuto reciproco all apprendimento nel gruppo cooperativo, all apprendimento tra pari ) sia all interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi di età diverse. 4) La Promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di imparare ad apprendere. ( Dimensione metacognitiva dell apprendimento ) Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre che l alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere, sia sollecitato a riflettere su quanto impara, sia incoraggiato ad esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti
6 OBIETTIVI LINGUISTICI RELAZIONALI LEGGERE E VERBALIZZARE IMMAGINI ANCHE IN SEQUENZA; LEGGERE E RICONOSCERE PER ASSOCIAZIONE VOCALI ED ALCUNI GRAFEMI; COMPRENDERE IL SIGNIFICATO GLOBALE DI BRANI ASCOLTATI; MEMORIZZARE POESIE E FILASTROCCHE CONOSCERE E METTERE IN PRATICA IL VALORE DELL AMICIZIA E DELLA PACE; OSSERVARE E VALUTARE I PROPRI COMPORTAMENTI; COOPERARE E COLLABORARE PER UN FINE COMUNE. LE PAROLE PER STARE INSIEME UN ALFABETIERE PER CRESCERE EDIZIONI GIUNTI Sarà lo strumento utilizzato nei percorsi didattici, esso è composto da 21 tessere come l alfabeto che raccontano brevi filastrocche animate. Le tessere proposte all interno dei LABORATORI LINGUISTICI, EMOZIONALI/RELAZIONALI e CREATIVI/COSTRUTTIVI saranno: A come AMICO E come ESEMPIO I come IO O come OFFENDERE U come UMANITA
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