7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

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1 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, Modena tel / fax VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

2 Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo Didattico Statale di Modena La scuola assume integralmente il compito dell'istruzione, ma non esaurisce quello della formazione che compete, prioritariamente, alla famiglia. Sia la scuola, sia la famiglia possiedono propri progetti educativi intenzionali, nei confronti del bambino, che devono essere conosciuti, rispettati e, ove possibile, concordati da entrambe le parti, al fine di favorire un armonico sviluppo della personalità del bambino stesso. L interazione tra scuola e famiglia prevede una realizzazione condivisa del progetto educativo, dove entrambe le parti si impegnano, nel rispetto del ruolo di ciascuno, nella costruzione e nella condivisione di regole e di relazioni comuni che prevedano le possibilità di dialogo, di critica costruttiva e di valutazione.. La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale e la sua crescita civile. La scuola persegue tra i vari obiettivi quello di costruire un alleanza educativa con le famiglie al fine di realizzare una comunità educante e garante del benessere personale, sociale ed emotivo di ogni alunno. A tal fine redige il Patto educativo di corresponsabilità previsto dal DPR del n Tale documento si prefigura come utile vademecum ed efficace strumento operativo dal momento che individua comportamenti ed azioni educative capaci, all interno della reciproca condivisione fra Scuola-Famiglia, di rafforzare e potenziare i propri effetti attraverso una coerente pratica quotidiana.

3 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA La scuola si impegna a per una proficua collaborazione scuola-famiglia OFFERTA FORMATIVA Rendere un servizio alla persona adoperandosi per il suo successo formativo attraverso l elaborazione e la realizzazione della propria offerta formativa rispondente ai bisogni dell alunno. Offrire una pluralità di esperienze di vita significative, valorizzando la molteplicità di apporti culturali. La famiglia si impegna a per una proficua collaborazione scuola-famiglia Prendere visione del POF e del Vademecum Impegni di Reciprocità nei rapporti Scuola- Famiglia, per conoscere l offerta formativa della scuola e dare il proprio apporto per il conseguimento del successo formativo dell a. EDUCAZIONE (INTERVENTI EDUCATIVI) Incoraggiare il b. ad avvalersi delle opportunità offerte dalla scuola, nel modo più proficuo. Far derivare dai grandi valori umani (quali il rispetto della vita, il rispetto delle cose, l onestà, la solidarietà), tutte le regole della convivenza democratica che, nel piccolo, vengono adottate anche nella scuola. Adottare regole semplici e chiare, spiegandone la funzionalità e l importanza. Far riflettere sui comportamenti da evitare e sulle loro conseguenze. Sviluppare l autonomia e la responsabilità dei b. attraverso l attribuzione di piccoli incarichi. Porsi in continuità con le scelte educative della scuola, rafforzandole con l applicazione nel contesto familiare. Far rispettare all alunno le regole del vivere civile, per favorirne l interiorizzazione. Non minimizzare sui comportamenti scorretti. Aiutare il b. a comprendere l importanza della risorsa tempo. Usare un linguaggio consono all ambiente educativo, non solo da parte dei docenti, ma di tutto il personale della scuola. Garantire la puntualità e la regolarità del servizio scolastico, ciascuno per i propri ruoli di competenza (insegnanti, collaboratori, personale di segreteria, ecc..). PUNTUALITA Usare e far usare al b. un linguaggio consono all ambiente educativo. Garantire la regolarità della frequenza scolastica. Limitare al minimo indispensabile le assenze, le uscite o le entrate fuori orario e, comunque, giustificarle. Affidare i b., all uscita scolastica, ai genitori Prelevare direttamente l alunno o delegare o a persone autorizzate maggiorenni. una figura maggiorenne. COMPITI

4 Predisporre e assegnare compiti a casa ed esercitazioni, con consegne di svolgimento chiare e precise. Distribuire e calibrare i carichi di studio. Dare rinforzi positivi per sostenere la motivazione all apprendimento. Controllare e prendere visione dei compiti assegnati e fare uso didattico dell errore. Controllare l esecuzione dei compiti a casa. In caso di assenza, informarsi sui compiti dai compagni o secondo le modalità fissate dell insegnante. Aiutare il figlio ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e proporzionato. Rinforzare la motivazione allo studio. Nell esecuzione dei compiti non sostituirsi al b. al fine di avviarlo all autonomia e alla responsabilità. Rafforzare nel b. il senso del dovere sostenendolo nel portare a termine gli impegni presi. RELAZIONALITA - PARTECIPAZIONE- CLIMA DI CLASSE Abituare il b. a non arrendersi di fronte ad un compito impegnativo, ma a portarlo a termine, una volta intrapreso. Creare un clima di classe sereno e rassicurante, favorito da momenti di scambio comunicativo, di dialogo, in cui il b. possa esprimersi liberamente e democraticamente. Instaurare un dialogo costruttivo con la scuola, collaborando con le insegnanti nell individuazione di possibili soluzioni a eventuali problematiche. Cogliere i momenti più idonei all ascolto dei bisogni del b. Fare della scuola luogo di accoglienza e di benessere psico-fisico impegnandosi nel rimuovere le cause di disagio. Favorire il confronto, la discussione, i dibattiti su argomenti di particolare interesse che permettano di riflettere sul percorso educativo. Rispettare il ruolo dei genitori, cercando di individuare possibili punti di incontro. Cogliere i momenti più idonei all ascolto dei bisogni del b. Partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste (colloqui o assemblee) considerandoli come utili opportunità di scambio e confronto. Esprimere pareri e proposte attraverso gli organismi partecipativi e rappresentativi (Consiglio di Istituto, Consigli di classe e Interclasse). Rispettare il ruolo degli insegnanti, senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche. Fare del dissenso un momento di crescita e di confronto. COMUNICAZIONE Essere tempestivi, nelle comunicazioni o avvisi alle famiglie. Fare del dissenso un momento di crescita e di confronto. Rispondere alle comunicazioni ed, ove necessario, firmarle. Controllare costantemente il diario per prendere visione delle comunicazioni e

5 firmarle. Tener conto delle informazioni date dai genitori, garantendone la riservatezza. Informare le famiglie in caso di problemi relativi al profitto e al comportamento del b. Fare riflettere i figli sulla finalità educativa delle comunicazioni. Dare informazioni utili agli insegnanti a migliorare la conoscenza del bambino e dare chiarimenti su eventuali problemi, nei soli opportuni momenti di colloquio previsti e/o condivisi con l insegnante. VERIFICHE - VALUTAZIONE Consegnare le verifiche corrette e valutate. Essere disponibili a sostenere colloqui individuali con gli insegnanti, quando questi ne ravvisino la necessità. Prendere visione delle verifiche svolte, prendendo atto dei risultati raggiunti e firmarle. Esplicitare i criteri della valutazione che deve essere soprattutto di tipo formativo per il b. Collaborare con gli insegnanti per rendere il b. consapevole dei propri punti di debolezza e di forza, facendo leva su questi ultimi per migliorare. Far rispettare le norme di igiene e di sicurezza da parte degli alunni. Tutelare la sicurezza del bambino attraverso un adeguata sorveglianza nelle fasi della giornata scolastica e che deve essere garantita da tutto il personale scolastico. SICUREZZA Rispettare, il ruolo degli insegnanti, senza interferire nelle scelte di valutazione. Osservare le prassi corrette in merito alla salute e igiene (es. pediculosi). Presa visione del Documento, i genitori dell alunno dichiarano di condividere il contenuto e si impegnano ad adeguare il proprio comportamento a quanto sottoscritto. Per la Scuola Il Dirigente Scolastico, I Genitori:

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