LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese
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1 FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d Mestre (Venezia) Tel: Fax: info@fondazioneleonemoressa.org Web: LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese Risultati di un indagine rivolta a 300 imprese La percezione della crisi Azioni intraprese e contromisure Il rapporto con le banche Interviste realizzate da
2 LA PERCEZIONE DELLA CRISI DA PARTE DELLE AZIENDE DEL NORD-EST
3 PRINCIPALI RISULTATI Il 60,3% delle aziende intervistate sta risentendo molto/abbastanza della crisi e solo 12,6% non ne viene ancora toccato; Rispetto a gennaio (prima indagine sulla crisi effettuata da Fondazione Moressa) sono in aumento le aziende che risentono della crisi, ma viene avvertita con un intensità inferiore. Sono, infatti diminuiti gli imprenditori che dichiarano che il loro giro di affari ne sta risentendo molto/abbastanza ; La maggior parte degli imprenditori ritiene di essere nel pieno della crisi (54,2%), ma non sono pochi quelli che dichiarano che questa situazione economica è solo all inizio (34,0%); Diminuzione della produzione/servizi e minore disponibilità finanziaria sono i principali effetti della crisi avvertiti dagli imprenditori. Risultato riscontrato anche dalla diminuzione di lavoro riscontrata da oltre la metà delle aziende interpellate. In particolare questa viene quantificata con una percentuale che supera il 25% dalla maggior parte delle aziende.
4 LA PERCEZIONE DELLA CRISI Quanto la situazione economica della sua azienda risente della crisi finanziaria? Percezione della Crisi. Confronto indagine gennaio 2009 con aprile Molto 22,4% 39,7% 37,9% Abbastanza 37,9% Percezione media Poco 27,0% 15,0% 12,6% Per niente 27,0% 19,6% Poco Aumentanole aziende che risentono della crisi. Ma in aprile viene avvertita in misura minore. Abbastanza 25,7% Molto 22,4% Indag. gennaio 2009 Indag. aprile 2009 Per Niente 12,6% Il 60,3% degli imprenditori dichiara che la propria attività risente molto/abbastanza della crisi economica. Solo il 12,6% non ne risente per nulla. Le aziende che risentono della crisi sono aumentate, ma viene avvertita in misura minore. Infatti, diminuiscono gli imprenditori che dichiarano di avvertirla molto o abbastanza a favore di quelli che l avvertono poco.
5 LA PERCEZIONE DELLA CRISI Percezione da parte delle imprese dello stato di avanzamento della crisi Percezione dello stato di avanzamento della crisi da parte delle imprese per settore 54,2% 14,0% 6,7% 4,5% 13,2% 34,0% 54,0% 56,7% 50,0% 57,9% SIAMO IN PIENA CRISI PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI INTERVISTATI 11,8% 32,0% 36,7% 45,5% 28,9% SIAMO ALL'INIZIO SIAMO NEL PIENO E' ALLA FINE Produzione Edilizia S. Imprese S. Persone Inizio Nel pieno Finita Solamente l 11,8% delle imprese intervistate ritiene che la crisi sia ormai allo stadio finale,mentre ben l 88,2% ritiene che la crisi sia all inizio o nel pieno del suo svolgimento. Per tutti i settori la percezione maggioritaria è di uno stato iniziale o centrale della crisi. Si può dire che i settori economici che manifestano una percezione dello stato della crisi che riflette maggior ottimismo sono la Produzione e i Servizi alle Persone.
6 LA PERCEZIONE DELLA CRISI In che modo la sua azienda sta risentendo della crisi attuale? Negli ultimi tre mesi il lavoro nella sua azienda è Diminuzione Produzione 49,5% Minore Disponibilità Finanziaria 22,9% Aumentato 6,9% Aumento dei Costi di Produzione 10,7% Rimasto Invariato 38,5% Diminuzione Fatturato 7,9% Riduzione Accesso al Finanziamento 7,9% Diminuito 54,6% Ulteriori Oneri Finanziari 0,9% Gli effetti principali della crisi si traducono nella diminuzione di produzione e in una minore disponibilità finanziaria per le imprese. Negli ultimi tre mesi per il 54,6% delle imprese il lavoro inteso come produzione o erogazione di servizi è diminuito e questa diminuzione oltrepassa la soglia del 25% per il 58,2% delle imprese. Si noti, per contro, che il 38,5% delle imprese ha mantenuto invariato il proprio lavoro e che appena il 6,9% delle imprese non risente della crisi evidenziando un incremento di lavoro.
7 LA PERCEZIONE DELLA CRISI Aziende che risentono maggiormente della crisi per classi di addetti Percezione dello stato di avanzamento della crisi da parte delle imprese, per classi di addetti Media 52,6% 62,7% 69,8% 41,7% 57,4% 56,1% 44,4% 38,3% 26,3% 17,5% 13,9% 4,3% Da 1 a 3 addetti Da 4 a 9 addetti Oltre 9 addetti All'inizio Nel pieno Finita Classe 1-3 addetti Classe 4-9 addetti Oltre 9 addetti Viene avvertita maggiormente la crisi nelle aziende più strutturate, infatti la percezione negativa aumenta con l aumentare del numero di addetti. La percezione di gravità della crisi è maggiore per le aziende con oltre 9 addetti. Infatti per il 41,7% di queste imprese la crisi è appena all inizio. Le aziende più ottimiste invece sono quelle con 1-3 addetti. Il 17,5% di queste imprese ritiene che la crisi sia già finita.
8 AZIONI INTRAPRESE PER FRONTEGGIARE LA CRISI DA PARTE DELLE AZIENDE DEL NORD-EST
9 PRINCIPALI RISULTATI Il 32,0% delle aziende ha già intrapreso delle azioni per fronteggiare la crisi. La maggior parte delle imprese si è concentrata nel fronteggiare la riduzione del costo del lavoro (dim. orario, cassa integrazione e licenziamenti) e nella riduzione dei costi di produzione (ottimizzazione degli sprechi, ricerca nuovi fornitori). Non manca chi cerca un nuovo giro d affari attraverso la ricerca di nuovi mercati e puntando sull innovazione dei prodotti; Nei prossimi mesi il 22,2% intraprenderà delle nuove azioni sempre legate alla riduzione del costo del lavoro e all aumento del giro di affari. Si punterà maggiormente sulla ricerca di nuovi finanziamenti non solo per la ricapitalizzazione con mezzi propri, ma anche richiedendo prestiti bancari; Considerando entrambi i periodi solo il 54,8% delle aziende interpellate non ha ancora effettuato o ha in previsione una contromisura, significato non indifferente se si pensa che il 12,8% non è stato ancora toccato da questa crisi; Il 16,2% delle aziende che ha deciso di intraprendere delle azioni nei prossimi mesi, intende chiudere se la situazione non migliorerà.
10 AZIONI INTRAPRESE E CONTROMISURE Se si, che tipo di azioni ha intrapreso? Il 32,0% delle aziende ha già intrapreso delle azioni per fronteggiare la crisi, che si concentrano principalmente sulla riduzione dei costi sia legati alla forza lavoro che alla produzione. Non manca chi cerca di aumentare il proprio giro di affari (20,8%) e chi rinvia investimenti già programmati per mancanza di liquidità.
11 AZIONI INTRAPRESE E CONTROMISURE Se si, che tipo di azioni ha intrapreso? Il 22,2% degli imprenditori interpellati ha in previsione altre azioni per fronteggiare la crisi, considerando i dati emersi dalla domanda precedente solo il 54,8% delle aziende indagate non ha fatto e non prevede di effettuare ancora nessuna azione anti crisi. Si punta ancora molto sulla riduzione dei costi in particolare si prevede di cercare di ridurre gli oneri per la forza lavoro. Non vengono rinviati più gli investimenti azione già intrapresa nella prima parte della crisi, mentre preoccupa maggiormente la liquidità. Il 16,2% delle aziende prevede di chiudere se non vi saranno miglioramenti economici.
12 AZIONI INTRAPRESE E CONTROMISURE Oggi Domani Riduzione costo del lavoro Diminuzione personale Cassa integrazione 20,0% 30,8% 60,0% 61,5% In questa sezione del lavoro vengono esaminate nel dettaglio le azioni intraprese per fronteggiare la crisi. Viene inoltre messo in evidenza come le contromisure già intraprese siano diverse da quelle in previsione. 20,0% Dim. orario/straordinari 7,7% Riduzione costo di prod./servizi Ottimizzare gli sprechi Già effettuato dal 31,9% In previsione per il 32,4% 65,2% 83,3% 30,4% Ricerca nuovi fornitori 16,7% 4,3% Già effettuato dal 30,6% Acq. materiale scadente 0,0% In previsione per il 16,2% Rinvio / rinuncia degli investimenti 25,0% Rinv. invest. per nuovi immobili 0,0% In particolare si esamineranno in prima battuta gli effetti maggiormente negativi della crisi le riduzioni di personale, di costo o degli investimenti. La riduzione del personale, continuerà a concentrarsi sui licenziamenti, ma verrà meno la diminuzione dell orario e dei straordinari a favore dell aumento dell utilizzo della cassa integrazione. Si continuerà ad ottimizzare gli sprechi, mentre la ricerca dei fornitori e l acquisto di materiale di minore qualità sembra che non porti il guadagno sperato. Rinv. invest. per attrezzature Rinv. invest. innovazione 0,0% 0,0% 50,0% 25,0% Già effettuato dal 9,7% In previsione per il 0,0% Se quasi il 9% degli imprenditori ha rinunciato ad effettuate nuovi investimenti, in particolare concentrati in nuove attrezzature, non è più un opzione presa in considerazione per il futuro.
13 AZIONI INTRAPRESE E CONTROMISURE Oggi Domani Aumento della liquidità aziendale Rich. prestiti banche Ricapitalizzazione con mezzi propri Dilatazione dei pag. dei fornitori Riscossione crediti vie legali 0,0% 0,0% 16,7% 16,7% 16,7% 33,3% 50,0% 66,7% Già effettuato dal 6,9% In previsione per il 10,8% Passiamo ora ad esaminare le scelte che portano ad una maggiore liquidità aziendale. Se attualmente gli imprenditori attingono principalmente alle loro risorse personali per ricapitalizzare le loro aziende, per il futuro prevedono di richiedere dei prestiti alle banche o di richiedere una dilatazione dei pagamenti dei fornitori. Aumento del giro di affari Nuovi investimenti Aum. tipologie prodotti Ricerca nuovi mercati 10,0% 17,6% 41,2% 30,0% 41,2% 60,0% Già effettuato dal 20,8% In previsione per il 24,3% Si punterà invece anche nel futuro ad aumentare il proprio giro di affari. In particolare mentre attualmente alla ricerca di nuovi mercati e all innovazione viene data la stessa importanza, nel futuro si porrà maggiore attenzione ad aumentare la tipologia di prodotti e servizi realizzati dall impresa.
14 LA CRISI E IL RAPPORTO CON LE BANCHE NELLE IMPRESE DEL NORD-EST
15 PRINCIPALI RISULTATI Il 22,2% degli imprenditori dichiara di aver riscontrato un peggioramento nei rapporti con le banche negli ultimi sei mesi, i restanti imprenditori non hanno avuto modo di verificarlo oppure non denunciano differenze; I motivi del peggioramento sono da riscontrarsi nell aumento dei tassi di interesse e/o da minori concessioni bancarie, vengono inoltre richieste garanzie eccessive. A risentire maggiormente di questa situazione sono le aziende che si occupano di produzione o di edilizia, che generalmente sostengono costi maggiori rispetto alle aziende dei servizi; Il problema della liquidità è stato avvertito negli ultimi sei mesi dal 38,6% delle imprese. La causa principale è da imputarsi al ritardo dei pagamenti dei clienti e solo in piccola parte dalla diminuzione del credito. Del resto dai risultati emersi si è visto che prima di utilizzare il credito bancario si preferisce autofinanziare l azienda, tendenza che nelle intenzioni degli imprenditori verrà smentita con il perpetuare della crisi.
16 IL RAPPORTO CON LE BANCHE Negli ultimi sei mesi la sua azienda ha riscontrato un peggioramento nei rapporti con le banche? Quali sono i motivi principali del peggioramento? No, non ho riscontrato un pegg. 62,6% Non ho avuto modo di verificarlo 15,2% Si, ho riscontrato un pegg. 22,2% 34,0% 34,0% 25,5% 6,4% Aumento Tassi Interesse Minori Concessioni Credito Richiesta Garanzie Eccessive Rientro Credito La maggior parte delle aziende(77,8%) non ha riscontrato alcun peggioramento nel rapporto con le banche, mentre il 22,2% delle imprese ha dichiarato che il rapporto è peggiorato soprattutto a causa dell aumento dei tassi di interesse(34%) e della minor propensione a concedere crediti da parte delle banche(34%).
17 IL RAPPORTO CON LE BANCHE Percentuale di aziende che hanno riscontrato un peggioramento nel rapporto con le banche,per settore economico di appartenenza 31,3% 30,4% 15,7% 10,7% Media Edilizia Produzione Servizi alle Persone Servizi alle Imprese I settori economici che maggiormente lamentano un peggioramento nel rapporto con le banche sono l edilizia e la produzione, con rispettivamente il 31,3% e il 30,4% delle aziende che accusano un cambiamento in negativo nel rapporto con gli istituti di credito.
18 IL RAPPORTO CON LE BANCHE Negli ultimi sei mesi la sua azienda ha avuto problemi di liquidità? Quali sono i motivi principali? No 61,4% Si 38,6% Mancanza di Credito dalle Banche 24,3% Ritardo Pagamenti Clienti 75,7% Negli ultimi sei mesi il 38,6% delle aziende intervistate ha avuto problemi di liquidità dovuti in maggior parte al pagamento in ritardo da parte dei propri clienti(75,7%), mentre per il 24,3% delle imprese i problemi di liquidità sono dovuti alla mancata concessione di credito da parte delle banche.
19 IL RAPPORTO CON LE BANCHE Percentuale di aziende che hanno avuto problemi di liquidità negli ultimi sei mesi,per settore economico di appartenenza 47,4% 43,8% 34,0% 28,6% Media Produzione Edilizia Servizi alle Persone Servizi alle Imprese I settori economici che maggiormente hanno avuto problemi di liquidità sono la produzione e l edilizia rispettivamente per il 47,4% e il 43,8% delle aziende.
La crisi economica nel Veneto: il punto di vista delle piccole imprese
FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org La crisi economica
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