GENERALITA ANATOMOFISIOPATOLOGIA. Dr. Antonio Timpone Dirigente Medico 118 PTS Tinchi Responsabile Sanitario provinciale C.R.I.
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1 GENERALITA ANATOMOFISIOPATOLOGIA Dr. Antonio Timpone Dirigente Medico 118 PTS Tinchi Responsabile Sanitario provinciale C.R.I.
2 Sistema nervoso E una struttura complessa che si suddivide in SNC (Sistema Nervoso Centrale) Cervello midollo spinale SNP (Sistema nervoso Periferico) Nervi cioè diramazioni che collegano il SNC agli organi periferici
3 Il sistema nervoso cerebrospinale Il sistema nervoso cerebrospinale è composto dal sistema nervoso centrale (SNC) e dal sistema nervoso periferico (SNP). Il primo è formato dall'encefalo (a sua volta composto da cervello, cervelletto e bulbo) e dal midollo spinale. Il secondo è formato dall'insieme dei nervi cranici (12 paia) e spinali (31 paia) e da strutture nervose come gangli, pressocettori ecc.
4 Cervello Contenuto nella scatola cranica, è avvolto da tre membrane chiamate meningi nel cui spazio è contenuto un liquido che, insieme alle meningi, costituisce un sistema di protezione del SNC. Il cervello è sede di tutte le funzioni superiori e centro di regolazione metabolica. Alla base del cervello è posto il tronco cerebrale che regola l attività respiratoria e circolatoria ed il cervelletto.
5 Midollo spinale Il SNC si prolunga all interno della colonna vertebrale nel midollo spinale. Nella colonna vertebrale, le 33 vertebre che la compongono sono ossa strutturate ad anello con un canale centrale, proteggono il passaggio del midollo spinale e permettono la fuoriuscita dei nervi periferici.
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9 Segni e sintomi neurologici generali cefalea improvvisa importante lipotimia e sincope alterazioni dello stato di coscienza convulsioni alterazioni del respiro amnesia, sudorazione algida perdita controllo sfinteri
10 Segni e sintomi neurologici focali alterazioni della motilità a carico di un distretto corporeo più o meno vasto alterazioni della sensibilità a carico di un distretto corporeo più o meno vasto disturbi visivi disturbi del linguaggio disturbi dell equilibrio ronzii auricolari (acufeni) difficoltà alla deglutizione
11 Disturbo della coscienza La coscienza è la consapevolezza di sé e dell ambiente circostante
12 Lipotimia La lipotimia è la generica sensazione di malessere che si avverte prima della sincope.
13 Disturbo della coscienza Lipotimia malessere passeggero ronzii auricolari appannamento della vista sudorazione fredda sensazione di imminente perdita di sensi
14 Lipotimia il respiro è conservato, il polso è debole e lento, l'infortunato è sudato, pallido e ha un senso di freddo. I sintomi premonitori sono un senso di malessere, nausea pallore e capogiro.
15 Lipotimia Intervento Porre l'infortunato in posizione distesa con le gambe innalzate. Liberarlo da indumenti che costringono: slacciare cinture, cravatte o camicie per agevolare la circolazione. NON DARE MAI DA BERE ALCOLICI
16 Lipotimia La causa è una cattiva irrorazione (e quindi ossigenazione) cerebrale per calo della pressione arteriosa. Questo malore può essere prodotto da molteplici fattori: stanchezza e fatica, calore eccessivo, cattiva ossigenazione nell'ambiente, emorragie, ustioni, traumi fisici od emotivi, abbassamento della pressione, ipoglicemia (basso di tasso di zuccheri nel sangue) e così via.
17 DISTURBO DELLA COSCIENZA Sincope perdita di coscienza improvvisa, di breve durata, a risoluzione spontanea. Il soggetto ha una debolezza muscolare generalizzata ed è incapace di mantenere la posizione eretta
18 Cosa fare? Intervento Porre l'infortunato in posizione antishock, con le gambe innalzate. Liberarlo da indumenti che costringono: slacciare cinture, cravatte o camicie per agevolare la circolazione. Se c è necessità di allontanarsi, mettere in PLS. NON DARE MAI DA BERE ALCOLICI DOPO LA RIPRESA DELLA COSCIENZA
19 Convulsioni Le convulsioni, o attacchi parossistici, consistono in un susseguirsi di movimenti e di contrazioni involontari che possono interessare tutta la muscolatura o una parte, per esempio gli arti.
20 Convulsioni Clinicamente la crisi convulsiva può manifestarsi in molti modi, ma l evenienza più frequente è quella di una forma generalizzata (grande male) in cui possono riconoscersi tre fasi in successione temporale: fase tonica fase clonica fase post-critica
21 1. Fase tonica improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa 30 ) 2. Fase clonica contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca, cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5 minuti) 3. Fase post-critica periodo d incoscienza definito post-critico stato confusionale, cefalea (durata da pochi minuti sino a minuti)
22 Convulsioni Gravità E' sempre consigliabile consultare immediatamente un medico. Se la crisi persiste o è molto violenta è meglio chiamare i soccorsi.
23 Convulsioni Le crisi convulsive sono tipiche dell epilessia, ma possono essere causate anche da altri fattori. Un'eccessiva febbre per esempio, soprattutto nei bambini molto piccoli, può scatenare degli attacchi parossistici.
24 Cosa fare? Allertare il 118 proteggere il paziente da eventuali traumi accidentali non cercare di immobilizzare con la forza posizionare un oggetto morbido tra i denti per evitare morsicature (non oggetti metallici) tenere il paziente supino allentare gli abiti valutare i parametri vitali controllare il paziente in attesa del 118 posizione laterale di sicurezza, se c è vomito
25 Il coma Totale e prolungata perdita della coscienza con mancata risposta a stimoli verbali, tattili, dolorifici.
26 Cause trauma cranico emorragia o ischemia cerebrale disturbi metabolici ed endocrini infezioni intossicazioni
27 Cosa fare? allertare immediatamente il 118 verificare e monitorare le funzioni vitali controllare se vi sono stati traumi o se vi sono emorragie in atto
28 Accidenti cerebrovascolari acuti Deficit della vascolarizzazione che comporta una sofferenza anossica delle cellule cerebrali coinvolte
29 Attacco ischemico transitorio TIA Temporanea e limitata disfunzione cerebrale di origine vascolare a rapida instaurazione e altrettanto rapida risoluzione
30 Ictus Un ictus, detto anche colpo apoplettico o apoplessia cerebrale, è causato da un'interruzione dell'afflusso di sangue in una zona del cervello, che può avvenire per un'emorragia e la rottura di un vaso o per un trombo, un'occlusione di un vaso per un coagulo di sangue.
31 Ictus cerebrale Grave alterazione acuta ed improvvisa, sempre su base vascolare, delle funzioni cerebrali causa di morte o di deficit neurologici perduranti e a volte permanenti. Si distinguono una forma ischemica e una forma emorragica
32 Cause di ictus ischemico La formazione di un trombo o la presenza di un embolo determina un ostruzione improvvisa di un vaso cerebrale con arresto del flusso sanguigno verso un area del cervello. Se tale ostruzione si risolve spontaneamente entro pochi minuti non si ha morte cellulare (TIA), che si verifica invece in caso di infarto cerebrale.
33 Cause di ictus emorragico La rottura improvvisa di un arteria cerebrale o di un aneurisma, oltre a far mancare l apporto di ossigeno, causa una lesione diretta del cervello a causa della compressione del sangue sulle strutture cerebrali, alterandone il funzionamento
34 Fattori di rischio aterosclerosi età avanzata ipertensione arteriosa diabete mellito fumo
35 Trauma cranico Con trauma cranico si intende una qualsiasi lesione al cranio o al cervello dovuta a un evento traumatico.
36 Trauma cranico Sintomi I sintomi e le conseguenze dipendono dalla gravità del trauma. La commozione cerebrale si manifesta generalmente con una momentanea perdita di conoscenza ed è di solito transitoria e reversibile. Anche se non comporta danni permanenti, nei casi più gravi può portare a uno stato di coma.
37 Trauma cranico Un trauma cranico può anche causare la rottura di un vaso sanguigno. Il sangue, in tal caso, fuoriesce e si raccoglie tra le ossa craniche comprimendo il cervello. La formazione dell'ematoma può essere anche non immediata e verificarsi alcune ore o anche alcuni giorni dopo il trauma. Talvolta l'infortunato riprende coscienza per un breve periodo, poi avverte mal di testa, vomita e può avere convulsioni ed entrare in coma.
38 Trauma cranico In presenza di una lesione al cervello, permanente o reversibile, l'infortunato presenta sempre anisocoria, e cioè asimmetria dei diametri pupillari. In altre parole, osservando le pupille, una sarà dilatata (stato di midriasi) e l'altra ristretta (stato di miosi). La frattura del cranio può portare a emorragie da orecchio o naso, vedi emorragie e otorragia.
39 Trauma cranico ATTENZIONE: davanti a un trauma cranico, anche se appare lieve, è necessario comportarsi sempre come se l'infortunato - anche se sembra normale - abbia avuto delle lesioni, e portarlo in ospedale per controlli e accertamenti.
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