Rifiuti e Discariche
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- Mariana Rosi
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1 Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio gennaio 2016 Rifiuti e Discariche Disposizioni relative alla gestione dei rifiuti LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. (16G00006) (GU n.13 del ) Capo VI Disposizioni relative alla gestione dei rifiuti Art. 24 Modifiche alle norme in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici Art. 25 Modifica all'allegato 2 al decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75, in materia di fertilizzanti Art. 26 Fertilizzanti correttivi Art. 27 Pulizia dei fondali marini Art. 28 Modifiche alle norme in materia di utilizzazione delle terre e rocce da scavo 1. All'articolo 1, comma 1, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161, le parole: «; residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) anche non connessi alla realizzazione di un'opera e non contenenti sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide)» sono soppresse. Art. 29 Attivita' di vigilanza sulla gestione dei rifiuti Art. 30 Raccolta e trattamento dei rifiuti di rame e di metalli ferrosi e non ferrosi Art. 31 Introduzione dell'articolo 306-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di risarcimento del danno e ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale D.G.R. 21 Dicembre 2015, n Approvazione dei dati di produzione rifiuti urbani e di raccolta differenziata relativi al Bollettino Ufficiale n. 52 del 31 / 12 / 2015
2 Disposizioni in materia di terre e rocce da scavo Art. 28, LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. (16G00006) (GU n.13 del ) Art. 28 Modifiche alle norme in materia di utilizzazione delle terre e rocce da scavo 1. All'articolo 1, comma 1, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161, le parole: «; residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) anche non connessi alla realizzazione di un'opera e non contenenti sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide)» sono soppresse. LEGGE 30 ottobre 2013, n. 125 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. (13G00169) (GU Serie Generale n.255 del ) Capo IV MISURE IN MATERIA AMBIENTALE Art. 11 Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti e in materia di energia DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. (13G00144) (GU n. 204 del ) LEGGE 9 agosto 2013, n. 98 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia. (13G00140) (GU Serie Generale n.194 del Suppl. Ordinario n. 63) Artt. 41, 41-bis, TESTO AGGIORNATO DEL DECRETO-LEGGE 21 giugno 2013, n. 69 Testo del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (in S.O. n. 50/L alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 144 del 21 giugno 2013), coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98 (in questo stesso S.O. alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia». (13A07086) (GU n.194 del Suppl. Ordinario n. 63) Art. 41 Disposizioni in materia ambientale Art. 41-bis Ulteriori disposizioni in materia di terre e rocce da scavo Criteri qualitativi da soddisfare affinché i materiali di scavo siano considerati sottoprodotti e non rifiuti. Sono esclusi dall'ambito di applicazione del presente regolamento i rifiuti provenienti direttamente dall'esecuzione di interventi di demolizione di edifici o altri manufatti preesistenti. MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 10 agosto 2012, n. 161 Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo. (12G0182) (GU n. 221 del )
3 Linee guida per la gestione delle terre e rocce da scavo (D.G.R. 15 Febbraio 2010, n ) per - fornire un inquadramento univoco delle disposizioni relative all utilizzo delle terre e rocce da scavo, con l obiettivo di raggiungere la massima salvaguardia ambientale e la certezza applicativa da parte degli operatori, pubblici e privati, e degli enti di controllo; - garantire la tracciabilità della movimentazione delle terre da scavo e garantirne l effettivo utilizzo, salvaguardando gli aspetti ambientali ed ampliando il quadro di conoscenza territoriale relativamente alla qualità ambientale dei siti da parte dei vari soggetti coinvolti nella tutela ambientale; - ottimizzare l'utilizzo delle terre e rocce da scavo aventi caratteristiche proprie dei materiali di cava, considerando che la razionalizzazione dell'uso comporta indubbi vantaggi anche sotto il profilo logistico ed ambientale; Si applicano ai materiali di scavo naturali e non ai materiali di origine antropica quali ad esempio detriti da demolizione, residui di scarifica stradale, calcestruzzi, ecc.. Rifiuti, tracciabilità LEGGE 4 aprile 2012, n. 35 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. (12G0056) (GU n. 82 del Suppl. Ordinario n.69) Artt. 24, 28 TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5 Testo del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 (in supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 33 del 9 febbraio 2012), coordinato con la legge di conversione 4 aprile 2012, n. 35 (in questo stesso supplemento ordinario alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo.». (12A04078) DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. (12G0019) (GU n. 33 del Suppl. Ordinario n.27) Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi LEGGE 28 ottobre 2013, n. 124 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, recante disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici. (13G00168) (GU Serie Generale n.254 del Suppl. Ordinario n. 73) DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 102 Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici. (13G00145) (GU n. 204 del Suppl. Ordinario n. 66) Art. 5. Disposizioni in materia di TARES) Comma 387, LEGGE 24 dicembre 2012,n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013). (12G0252) (GU n. 302 del Suppl. Ordinario n. 212)
4 Art. 14, DECRETO-LEGGE 6 dicembre 2011, n. 201 (convertito, con modificazioni, in legge 22 dicembre 2011, n. 214) Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici. (SALVA-ITALIA) (Suppl. ordinario n. 251 alla Gazz. Uff., 6 dicembre, n. 284). I criteri e le procedure di ammissibilità dei rifiuti nelle discariche DECRETO 27 settembre 2010: i rifiuti sono ammessi in discarica esclusivamente se risultano conformi ai criteri di ammissibilità della corrispondente categoria di discarica secondo quanto stabilito dal presente decreto. Tenuto conto che le discariche per rifiuti pericolosi hanno un livello di tutela ambientale superiore a quelle per rifiuti non pericolosi, e' ammesso il conferimento di rifiuti che soddisfano i criteri per l'ammissione ad ogni categoria di discarica in discariche aventi un livello di tutela superiore. Lo smaltimento in discarica di rifiuti contenenti o contaminati da inquinanti organici persistenti deve essere effettuato conformemente a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 850/2004 e successive modificazioni. MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 27 settembre 2010 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 3 agosto (10A14538) (GU n. 281 del ) Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti (G.U. n. 59 del 12 marzo 2003) Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti stabilisce requisiti operativi e tecnici per i rifiuti e le discariche, misure, procedure e orientamenti tesi a prevenire o a ridurre il più possibile la ripercussioni negative sull'ambiente. Art. 4 (Classificazione delle discariche) a) discarica per rifiuti inerti; b) discarica per rifiuti non pericolosi; c) discarica per rifiuti pericolosi. Art. 5 (Obiettivi di riduzione del conferimento di rifiuti in discarica) ciascuna Regione elabora ed approva un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica ad integrazione del piano regionale dei rifiuti
5 Provvedimenti dello Stato: DECRETO LEGISLATIVO 3 dicembre 2010, n. 205 Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. (10G0235) (GU n. 288 del Suppl. Ordinario n. 270) LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale. (GU n. 22 del Suppl. Ordinario n. 14) DECRETO LEGISLATIVO 30 maggio 2008, n. 117 Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie e che modifica la direttiva 2004/35/CE. (GU n. 157 del ) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 8 aprile 2008 Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche. (GU n. 99 del ) LEGGE 24 Dicembre 2007, n. 244 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008). (GU n. 300 del 28 dicembre Suppl. Ordinario n. 285) MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE DECRETO 5 maggio 2006 Individuazione dei rifiuti e dei combustibili derivati dai rifiuti ammessi a beneficiare del regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili. (GU n. 125 del ) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 5 aprile 2006, n. 186 Regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 5 febbraio 1998 «Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22». (GU n. 115 del 19 maggio 2006) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 2 maggio 2006 Semplificazione delle procedure amministrative relative alle rocce e terre da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i seimila metri cubi di materiale, ai sensi dell'articolo 266, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n (GU n. 112 del ) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 2 maggio 2006 Approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 195, commi 2, lettera n), e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n (GU n. 107 del )
6 D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale. ( G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.) LEGGE 23 febbraio 2006, n. 51 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273, recante definizione e proroga di termini, nonché conseguenti disposizioni urgenti. Proroga di termini relativi all'esercizio di deleghe legislative. (GU n. 49 del Suppl. Ordinario n. 47) DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2005, n. 273 Definizione e proroga dei termini, nonché conseguenti disposizioni urgenti. (GU n. 303 del ) Art. 11, LEGGE 17 agosto 2005, n. 168 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115, recante disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità di settori della pubblica amministrazione. Disposizioni in materia di organico del personale della carriera diplomatica, delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2000/53/CE in materia di veicoli fuori uso e proroghe di termini per l'esercizio di deleghe legislative. (GU n. 194 del ) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 3 agosto 2005 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. (GU n. 201 del ) DECRETO LEGISLATIVO 11 maggio 2005, n. 133 Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti. (G.U. n. 163 del Suppl. Ordinario n. 122) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 29 luglio 2004, n. 248 Regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto. (G.U. n. 234 del 5 ottobre 2004) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 8 maggio 2003, n. 203 Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo. (G.U. n. 180 del 5 agosto 2003) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 13 marzo 2003 Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. (G.U. n. 67 del 21 marzo 2003) Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti (G.U. n. 59 del 12 marzo 2003) Legge 21 dicembre 2001, n. 443 (commi 15-19) Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive. (Suppl. n. 279 alla G.U. n.299 del 27 dicembre 2001)
7 Legge 23 marzo 2001, n. 93 Disposizioni in campo ambientale D. Lgs n. 22 Attuazione della direttiva 91/156/CEE sui rifiuti, della direttiva 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. ( G. U. 15 febbraio 1997, n. 38, S.O.) Provvedimenti della Regione Piemonte: Gestione integrata dei rifiuti Individuazione dei criteri per la delimitazione delle aree territoriali omogenee D.G.R. 2 Agosto 2013, n Legge regionale 24 maggio 2012, n. 7 "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti" - Individuazione dei criteri per la delimitazione delle aree territoriali omogenee di cui all'articolo 3, comma 3. Bollettino Ufficiale n. 36 del 5 / 09 / 2013 ART. 3, Legge regionale n. 7 del 24 maggio 2012 Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani. (B.U. 28 Maggio 2012, n. 21) Art. 3 (Ambiti territoriali ottimali) D.G.R. 1 Marzo 2010, n Criteri tecnici regionali in materia di gestione dei rifiuti urbani. (Bollettino Ufficiale n. 10 del 11 / 03 / 2010) D.G.R. 15 Febbraio 2010, n Linee guida per la gestione delle terre e rocce da scavo ai sensi dell'articolo 186 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n (Bollettino Ufficiale n. 09 del 4 / 03 / 2010) Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n Approvazione della bozza di protocollo di intesa tra la Regione Piemonte, le Province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli e le rispettive Associazioni di ATO per la gestione integrata dei rifiuti urbani. (B.U.R. n. 25 del 21 giugno 2007) Deliberazione della Giunta Regionale 5 febbraio 2007, n Linee programmatiche per la gestione dei rifiuti urbani (B.U.R. n. 6 del 8 febbraio 2007) Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2005, n Legge Regionale 24 ottobre 2002, n. 24. Criteri di assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani (Bollettino Ufficiale n. 08 del 24 / 02 / 2005)
8 Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2004, n Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti speciali da attività produttive, commerciali e di servizi. Modifiche e adeguamento alla vigente normativa della Sezione 2 del Piano di Gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 30 luglio 1997 n (Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 2/2005) Deliberazione della Giunta Regionale 27 settembre 2004, n Legge regionale 24 ottobre 2004, n. 24. Articolo 2, comma 1, lett. c). Titolarità autorizzazioni per realizzazione e gestione impianti costituenti il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani. Direttive per le Province (B.U. n. 40 del 7 / 10 / 2004) Legge regionale 24 ottobre 2002, n. 24. Norme per la gestione dei rifiuti. Legge regionale 7 aprile 2000, n. 42 Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati (articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, da ultimo modificato dalla legge 9 dicembre 1998, n. 426). Approvazione del Piano regionale di bonifica delle aree inquinate. Abrogazione della legge regionale 28 agosto 1995, n. 71. Decreto del Presidente della Giunta Regionale 21 agosto 2002, n. 75 Autorizzazione, ai sensi dell art. 5, comma 6, del D.Lgs. n. 22/97, alla prosecuzione delle attività di smaltimento dei rifiuti di discariche già in esercizio Criteri tecnici in materia di gestione dei rifiuti urbani Con la D.G.R. 1 Marzo 2010, n sono stati predisposti i criteri tecnici in materia di gestione dei rifiuti urbani, che prevedono gli obiettivi regionali per la gestione dei rifiuti urbani, le azioni da attivare, nonché gli obblighi e i divieti. In particolare, sono stati quantificati gli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti e sono stati individuati i modelli organizzativi di raccolta, nonché gli obiettivi di riciclaggio, di recupero energetico e di autosufficienza dello smaltimento, riservando quest ultima operazione esclusivamente ai rifiuti che non possono essere recuperati né come materia né come energia. La Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante Norme in materia ambientale disciplina la gestione dei rifiuti, secondo i seguenti criteri di priorità: la riduzione della produzione dei rifiuti in termini di quantità e pericolosità; il riutilizzo dei rifiuti; il recupero di materia; il recupero di energia; lo smaltimento come fase residuale del ciclo dei rifiuti. Alle Regioni la competenza di programmazione attraverso l adozione dei Piani di gestione dei rifiuti e la competenza di regolamentare l attività di gestione dei rifiuti e di promuoverne la gestione integrata, di incentivare la riduzione dei rifiuti, di favorire il recupero di materia incentivando le raccolte secondo un criterio di separazione dei rifiuti con un elevato tasso di umidità dai restanti rifiuti, nonché di perseguire l autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani.
9 Ridelimitazione degli ATO di gestione dei rifiuti esistenti. Le Amministrazioni Provinciali di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli e le rispettive associazioni di ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), coordinate dalla Regione, si sono fatte promotrici di una bozza di protocollo di intesa. Con deliberazione n del 5 febbraio 2007 la Giunta regionale ha approvato il documento contenente le linee programmatiche per la gestione dei rifiuti urbani che prevede l esigenza di addivenire ad una futura ridelimitazione degli ATO di gestione dei rifiuti esistenti. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n Approvazione della bozza di protocollo di intesa tra la Regione Piemonte, le Province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli e le rispettive Associazioni di ATO per la gestione integrata dei rifiuti urbani. alle regioni compete la predisposizione, adozione e aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti che devono prevedere, tra l altro, la tipologia e il complesso degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani da realizzare nella regione, tenendo conto dell obiettivo di assicurare la gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all interno degli ambiti territoriali ottimali...nonché dell offerta di smaltimento e di recupero da parte del sistema industriale, il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità e autosufficienza, la promozione della gestione dei rifiuti per ambiti territoriali ottimali ; la Regione è inoltre tenuta a delimitare gli ambiti territoriali ottimali.
10 Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2004, n Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti speciali da attività produttive, commerciali e di servizi. Modifiche e adeguamento alla vigente normativa della Sezione 2 del Piano di Gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 30 luglio 1997 n sono di competenza delle regioni la predisposizione, l adozione e l aggiornamento, sentiti le province ed i comuni, dei piani regionali di gestione dei rifiuti. la Regione provvede all attività di programmazione, ivi compresa l approvazione del piano regionale di gestione dei rifiuti. Dall approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, si è verificata una significativa evoluzione normativa, in particolare - è stata introdotta la nuova classificazione dei rifiuti con la Decisione della Commissione 2000/532, come modificata dalle decisioni 2001/118, 2001/119 e 2001/573 - è stato approvato il d.lgs. n. 36/2003 di recepimento della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche, con inevitabili ripercussioni sulla realtà piemontese che determinano la necessità di verificare e ridefinire, in parte, gli obiettivi e le azioni. Deliberazione della Giunta Regionale 27 settembre 2004, n Legge regionale 24 ottobre 2004, n. 24. Articolo 2, comma 1, lett. c). Titolarità autorizzazioni per realizzazione e gestione impianti costituenti il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani. Direttive per le Province La titolarità delle autorizzazioni rilasciate dalle Province ai sensi degli articoli 27 e 28 d. lgs. 22/1997 sono state poste in capo alle aziende speciali consortili; è in atto il trasferimento delle autorizzazioni in favore di tali nuovi soggetti societari. La Regione Piemonte ha predisposto alcune direttive cui le Province devono uniformarsi al fine di trasferire le autorizzazioni vigenti nei confronti delle società pubbliche originatesi dalla trasformazione dei preesistenti consorzi o nel rilasciare nuove autorizzazioni ai sensi degli articoli 27 e 28 d. lgs. 22/1997. Allegato TITOLARITÀ AUTORIZZAZIONI PER REALIZZAZIONE E GESTIONE IMPIANTI COSTITUENTI IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. DIRETTIVE PER LE PROVINCE. (agosto 2002) Le Regioni tamponano l emergenza rifiuti Il Piemonte mantiene aperte le discariche per lo smaltimento indifferenziato per evitare l emergenza L articolo 5, comma 6 del decreto Ronchi prevede che, per casi di comprovata necessità e per periodi di tempo determinati, il Presidente della Regione possa autorizzare lo smaltimento in discarica, nel rispetto di apposite prescrizioni tecniche; prevede cioè un potere straordinario di proroga. (agosto 2002) Discariche a capacità limitata venerdì 23 agosto termina la proroga del regime transitorio, dopo le discariche potranno accettare solo i seguenti rifiuti: - gli inerti - quelli derivanti dalle operazioni di recupero e riciclaggio e da alcune operazioni di smaltimento. Tra i rifiuti non ammissibili ci sono anche quelli urbani e quelli industriali.
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