Destinazione Corea del Sud. L accordo di libero scambio tra Unione Europea e Corea del Sud. Vantaggi per l esportatore autorizzato

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1 Destinazione Corea del Sud L accordo di libero scambio tra Unione Europea e Corea del Sud. Vantaggi per l esportatore autorizzato Dott. Alberto Siniscalchi

2 Libero scambio e competitività Politica commerciale dell Unione parte integrante della strategia Europa L obiettivo è promuovere l occupazione e creare un economia più moderna, efficiente e sostenibile. Il libero scambio è determinante per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Due terzi delle importazioni sono materie prime, beni intermedi e componenti di cui hanno bisogno i produttori dell UE. Il mercato europeo deve rimanere aperto a queste forniture. Limitare le importazioni o aumentare i dazi sarebbe controproducente, poiché farebbe salire i costi e ridurrebbe la competitività delle imprese europee sia nell UE che all estero. Insieme all ulteriore sviluppo del mercato unico e agli investimenti mirati su scala europea in settori quali la ricerca, l istruzione e l energia, il libero scambio è uno dei principali strumenti per il rilancio dell economia europea. 2

3 Sviluppo della politica commerciale dell UE È l Unione stessa che guida la politica commerciale dei suoi paesi membri e la Commissione europea negozia per loro conto. Ciò significa che nessun governo nazionale può contemplare un accordo commerciale bilaterale con un paese partner extra-ue. Questa ripartizione delle responsabilità si basa sui trattati dell UE. 3

4 Obiettivi degli accordi di libero scambio: aprire nuovi mercati di beni e servizi, accrescere la protezione e le possibilità di investimento, rendere gli scambi commerciali più economici riducendo i dazi doganali e gli oneri burocratici, accelerare i flussi commerciali semplificando le procedure di sdoganamento e fissando norme tecniche e sanitarie compatibili, creare maggiore certezza attraverso norme chiare in materia di diritti di proprietà intellettuale, concorrenza e appalti pubblici, promuovere lo sviluppo sostenibile promuovendo la cooperazione, la trasparenza e il dialogo sulle questioni sociali e ambientali. 4

5 Come si raggiunge un accordo di libero scambio. L avvio dei negoziati commerciali è preceduto da mesi di attenta preparazione: consultazioni pubbliche, valutazione dei potenziali effetti dell accordo sulle imprese e i consumatori europei, colloqui informali e formali tra la Commissione e il paese o la regione interessati per fissare i temi dell accordo. Al temine di questi preparativi generali, la Commissione chiede l autorizzazione al Consiglio dei ministri (composto dai rappresentanti dei governi dell UE) ad avviare i negoziati. Il Consiglio concorda gli obiettivi che la Commissione deve cercare di raggiungere. Nel corso del processo negoziale, che generalmente dura diversi anni, la Commissione riferisce regolarmente al Consiglio e al Parlamento europeo sui progressi compiuti. 5

6 . come si raggiunge un accordo di libero scambio Una volta raggiunto un accordo, il Consiglio ne autorizza formalmente la firma. Il Parlamento europeo, grazie ai nuovi poteri conferitigli dal trattato di Lisbona, può accettare o respingere il testo, ma non può modificarlo. In alcuni casi i singoli paesi dell UE devono anche ratificare l accordo in conformità con le rispettive procedure nazionali e gli impegni assunti a livello internazionale. L accordo entra in vigore ad una data determinata, ma può essere applicato provvisoriamente in anticipo. 6

7 Accordo di libero scambio UE Corea del Sud L accordo commerciale è stato firmato nel settembre 2010 ma la maggior parte dell'accordo è stata applicata in via provvisoria già dal 1º luglio Il 1º ottobre 2015 il Consiglio ha adottato una decisione relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio dell'ue con la Corea del Sud. La conclusione dell'accordo fa seguito alla ratifica da parte di tutti gli Stati membri dell'ue. È il primo di una generazione di accordi di libero scambio ed è il primo accordo commerciale dell'ue con un paese asiatico. 7

8 Accordo di libero scambio UE Corea del Sud La Corea del Sud è il decimo maggior partner dell'ue per le esportazioni e l'ue è il quarto maggior partner della Corea del Sud per le esportazioni. La maggior parte dei dazi all'importazione è stata abolita nel luglio del 2011, quando le due parti si sono impegnate ad eliminare il 98,7% dei dazi doganali in valore degli scambi commerciali entro cinque anni. Il 1º luglio 2016, saranno eliminati i dazi all'importazione su tutti i prodotti, fatta eccezione per un numero limitato di prodotti agricoli. 8

9 Qualche cifra. Valore statistico export Italia / Corea del Sud valore statistico 2015 Esportazione ,75 Valore statistico export Toscana / Corea del Sud valore statistico 2015 Esportazione ,7 Valore statistico export Firenze / Corea del Sud valore statistico 2015 Esportazione ,63 9

10 Qualche cifra. Firenze valore statistico (31/12/ /12/9999) REATTORI NUCLEARI CALDAIE MACCHINE APPARECCHI E CONGEGNI MECCANICI PARTI DI QUESTE MACCHINE O APPARECCHI ,24 42(01/01/ /12/9999) LAVORI DI CUOIO O DI PELLI OGGETTI DI SELLERIA E FINIMENTI OGGETTI DA VIAGGIO BORSE BORSETTE E SIMILI CONTENITORI LAVORI DI BUDELLA ,04 62(31/12/ /12/9999) INDUMENTI ED ACCESSORI DI ABBIGLIAMENTO DIVERSI DA QUELLI A MAGLIA ,16 64(31/12/ /12/9999) CALZATURE GHETTE ED OGGETTI SIMILI PARTI DI QUESTI OGGETTI ,63 61(31/12/ /12/9999) INDUMENTI ED ACCESSORI DI ABBIGLIAMENTO A MAGLIA ,09 85(01/01/ /12/9999) MACCHINE APPARECCHI E MATERIALE ELETTRICO E LORO PARTI APPARECCHI PER LA REGISTRAZIONE O LA RIPRODUZIONE DEL SUONO APPARECCHI PER LA REGISTRAZIONE O LA RIPRODUZIONE DELLE IMMAGINI E DEL SUONO PER L ,58 33(31/12/ /12/9999) OLI ESSENZIALI E RESINOIDI PRODOTTI PER PROFUMERIA O PER TOLETTA PREPARATI E PREPARAZIONI COSMETICHE ,85 41(01/01/ /12/9999) PELLI (DIVERSE DA QUELLE PER PELLICCERIA) E CUOIO ,21 51(01/01/ /12/9999) LANA PELI FINI O GROSSOLANI FILATI E TESSUTI DI CRINE ,81 30(31/12/ /12/9999) PRODOTTI FARMACEUTICI ,97 43(31/12/ /12/9999) PELLI DA PELLICCERIA E LORO LAVORI PELLICCE ARTIFICIALI ,84 22(31/12/ /12/9999) BEVANDE LIQUIDI ALCOLICI ED ACETI ,21 90(01/01/ /12/9999) STRUMENTI ED APPARECCHI DI OTTICA PER FOTOGRAFIA E PER CINEMATOGRAFIA DI MISURA DI CONTROLLO O DI PRECISIONE STRUMENTI ED APPARECCHI MEDICO-CHIRURGICI PARTI ED ACCESSORI DI QUESTI STRUMENTI O APP ,39 69(31/12/ /12/9999) PRODOTTI CERAMICI ,67 71(01/01/ /12/9999) PERLE FINI O COLTIVATE PIETRE PREZIOSE (GEMME) PIETRE SEMIPREZIOSE (FINI) O SIMILI METALLI PREZIOSI METALLI PLACCATI O RICOPERTI DI METALLI PREZIOSI E LAVORI DI QUESTE MATERIE MINUTERIE DI FANTAS ,87 38(31/12/ /12/9999) PRODOTTI VARI DELLE INDUSTRIE CHIMICHE ,87 97(31/12/ /12/9999) OGGETTI D ARTE DA COLLEZIONE O DI ANTICHITA ,56 15(31/12/ /12/9999) GRASSI E OLI ANIMALI O VEGETALI PRODOTTI DELLA LORO SCISSIONE GRASSI ALIMENTARI LAVORATI CERE DI ORIGINE ANIMALE O VEGETALE ,78 91(31/12/ /12/9999) OROLOGERIA ,75 55(31/12/ /12/9999) FIBRE SINTETICHE O ARTIFICIALI IN FIOCCO ,55 65(31/12/ /12/9999) CAPPELLI COPRICAPO ED ALTRE ACCONCIATURE LORO PARTI ,69 52(31/12/ /12/9999) COTONE ,81 34(01/01/ /12/9999) SAPONI AGENTI ORGANICI DI SUPERFICIE PREPARAZIONI PER LISCIVIE PREPARAZIONI LUBRIFICANTI CERE ARTIFICIALI CERE PREPARATE PRODOTTI PER PULIRE E LUCIDARE CANDELE E PRODOTTI SIMILI PASTE PER MODE ,83 94(01/01/ /12/9999) MOBILI MOBILI MEDICO-CHIRURGICI OGGETTI LETTERECCI E SIMILI APPARECCHI PER L ILLUMINAZIONE NON NOMINATI NE COMPRESI ALTROVE INSEGNE PUBBLICITARIE INSEGNE LUMINOSE TARGHETTE INDICATRICI LUMINOSE ,92 60(31/12/ /12/9999) STOFFE A MAGLIA ,23 10

11 L origine preferenziale secondo l accordo per «prodotto originario» o «merce originaria» si intende un prodotto o una merce conforme alle regole di origine stabilite nel Protocollo relativo alla definizione della nozione di «prodotti originari» e ai metodi cooperazione amministrativa 11

12 DEFINIZIONE DELLA NOZIONE DI "PRODOTTI ORIGINARI" TITOLO II Definizione della nozione di «prodotti originari» Articolo 2 Prodotti originari Ai fini di un trattamento tariffario preferenziale i seguenti prodotti sono considerati originari di una parte: a) i prodotti interamente ottenuti in una parte ai sensi dell'articolo 4; b) i prodotti ottenuti in una parte in cui sono incorporati materiali non interamente ottenuti sul suo territorio, a condizione che detti materiali siano stati oggetto nella parte interessata di lavorazioni o trasformazioni sufficienti ai sensi dell'articolo 5; o c) i prodotti ottenuti in una parte esclusivamente da materiali che sono considerati originari ai sensi del presente protocollo 12

13 Preferenze Tariffarie TITOLO V Prova dell'origine Articolo 15 Requisiti generali 1. I prodotti originari della parte UE importati in Corea e i prodotti originari della Corea importati nella parte UE beneficiano del trattamento tariffario preferenziale previsto dal presente accordo sulla base di una dichiarazione, di seguito denominata «dichiarazione di origine», rilasciata dall'esportatore su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione; i testi della dichiarazione di origine figurano nell'allegato III. 2. In deroga al paragrafo 1, i prodotti originari ai sensi del presente protocollo beneficiano, nei casi di cui all'articolo 21, del trattamento tariffario preferenziale previsto dal presente accordo senza che sia necessario presentare alcuno dei documenti di cui al paragrafo 1. 13

14 Dichiarazione su fattura esportatore non autorizzato L esportatore delle merci contemplate nel presente documento dichiara che, salvo indicazione contraria, le merci sono di origine preferenziale UE. Mario Rossi (firma leggibile autografa) 14

15 Caratteristiche Può essere rilasciata su fatture fino a di valore. Non è necessaria alcuna autorizzazione preventiva da parte dell autorità doganale. Può essere rilasciata da qualsiasi esportatore sulla fattura o su un documento riferibile alla stessa. Deve contenere la firma originale manoscritta dell esportatore. L esportatore deve essere pronto a presentare, in qualsiasi momento, a richiesta delle autorità doganali, tutti i documenti comprovanti il carattere originario delle merci. 15

16 Chi è l esportatore autorizzato L esportatore autorizzato è un soggetto che può rilasciare dichiarazioni su fattura a prescindere dal valore della merce esportata. Dette dichiarazioni sostituiscono i certificati di origine preferenziale. L autorizzazione viene rilasciata dalla Dogana dopo la verifica delle condizioni stabilite. La Dogana controlla periodicamente la corretta applicazione delle regole di origine. 16

17 Riferimenti normativi Art. 64 par. 1 e 2 del Reg. UE 952/2013 (CDU) Artt. 67 e segg. del Reg. UE 2447/2015 (RE) Protocolli origine allegati agli accordi Circ. 97/D del 1999 Circ. 227/D del 2000 Circ. 54/D del 2004 Circ. 44/D del 2006 Circ. 8/D del 2016 Note prot. nn del 18/05/2011 e del 30/06/2011 Direzione Centrale Gestione Tributi sull Accordo di libero scambio UE Corea 17

18 Dichiarazione su fattura esportatore autorizzato L esportatore delle merci contemplate nel presente documento [autorizzazione doganale n. IT/001/FI/15] dichiara che, salvo indicazione contraria, le merci sono di origine preferenziale UE. Mario Rossi (firma leggibile autografa) 18

19 Caratteristiche Può essere rilasciata da un esportatore che sia stato preventivamente autorizzato dall autorità doganale. Viene rilasciata indipendentemente dal valore di fattura. Viene rilasciata sulla fattura, o su un documento riferibile alla stessa. Deve contenere, nel corpo della dichiarazione, il numero di autorizzazione attribuito dall autorità doganale. L esportatore può omettere la firma. L esportatore deve essere pronto a presentare, in qualsiasi momento, a richiesta delle autorità doganali, tutti i documenti comprovanti il carattere originario delle merci. 19

20 Procedura per l attribuzione dello status di esportatore autorizzato La concessione dello status di esportatore autorizzato è condizionata alla presentazione di una domanda scritta dell'esportatore. Le autorizzazioni di cui trattasi, saranno rilasciate dagli Uffici delle Dogane competenti per territorio, i quali, nell'esaminare la domanda, dovranno verificare i seguenti requisiti: l'esportatore deve essere in grado di provare, in qualsiasi momento, il carattere originario della merce da esportare (conoscenza delle regole di origine, essere in possesso di tutti i documenti giustificativi dell'origine, tenuta della contabilità materie, tenuta delle dichiarazioni del fornitore) l'esportatore deve fornire garanzie sufficienti sul carattere originario delle merci che riguardano le sue attività passate e presenti in tema di esportazione nonché la possibilità' di sottoporsi a qualsiasi obbligazione conseguente. 20

21 Procedura per l attribuzione dello status di esportatore autorizzato Nel momento del rilascio dell'autorizzazione, l'esportatore deve: 1. impegnarsi a rilasciare dichiarazioni su fattura solo per le merci per le quali possieda le prove o gli elementi contabili al momento dell'operazione 2. assumersi la responsabilità totale, in caso di uso improprio della dichiarazione di origine o dell'autorizzazione 3. assumersi la responsabilità che la persona rappresentante dell'impresa conosca le regole di origine per soddisfare la normativa in materia 4. impegnarsi a conservare qualsiasi documento giustificativo per un periodo di almeno tre anni a partire dalla data della dichiarazione 5. impegnarsi a presentare alla Dogana, in qualsiasi momento, ogni elemento di prova ed accettare di essere controllato in qualsiasi momento dalla stessa autorità. 21

22 Accordi li libero scambio. criticità Gli accordi di libero scambio sono anche oggetto di critiche. In Europa, vengono a volte presentati come un elemento che espone i produttori dell UE alla concorrenza sleale delle importazioni a basso prezzo. Vista dal di fuori, l Unione viene accusata di tentare di penetrare i mercati esteri, in particolare nei paesi in via di sviluppo, e di distruggere l occupazione locale. Tuttavia, queste critiche non tengono conto delle prove contrarie e dei notevoli vantaggi che gli accordi offrono sia all UE che ai suoi partner. 22

23 L importanza del commercio internazionale e gli accordi li libero scambio L apertura di nuovi mercati fa crescere le nostre economie Solo una politica attiva dell UE in materia di libero cambio e investimenti può raggiungere questo obiettivo. 23

24 Grazie per l attenzione. Dr. Alberto Siniscalchi Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Direzione Interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria Responsabile Area Procedure e Controlli settore Dogane Coordinatore operativo dell Iniziativa del Mediterraneo Punto Nazionale di Contatto C-TPAT Via G.B. Foggini, Firenze- Italy Tel. uff Voip cell fax alberto.siniscalchi@agenziadogane.it 24

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