Esiti dei trattamenti e degli interventi precoci nei disturbi dello spettro autistico: valutazione dell efficacia
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- Donata Paolini
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1 Francesca Brunero Giuseppe Maurizio Arduino Centro Autismo e Sindrome di Asperger, A.S.L. CN1 Esiti dei trattamenti e degli interventi precoci nei disturbi dello spettro autistico: valutazione dell efficacia Valutazione degli esiti del trattamento attraverso il test PEP-3
2 Obiettivo Valutare l outcome di un gruppo di bambini della scuola dell infanzia dopo un anno di trattamento
3 Campione Composto da 20 bambini, maschi Età mesi (media: 57 mesi; SD: 16) Caratteristiche diagnostiche: 12 soggetti con Autismo (F84.0) 8 soggetti con PDD nas (F84.9) F F F70 RITARDO LIEVE F71RITARDO MEDIO F72 RITARDO GRAVE QXX Distribuzione per livello intellettivo (calcolato considerando il Quoziente di Sviluppo del PEP-3)
4 Diagnosi I bambini avevano ricevuto la diagnosi di Disturbo Autistico o Disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato in base ai criteri diagnostici del DSM-IV e dell ICD-10 Altri strumenti utilizzati per la diagnosi: ADOS: somministrato a 11 bambini CARS: compilata per 12 bambini GARS: compilata con i genitori di 8 bambini
5 Metodologia Valutazione funzionale PEP-3, pre e post intervento psicoeducativo Proposta di obiettivi su cui orientare l intervento e di strategie generali (relazione scritta). Supervisione periodica In media intervento di 20 ore la settimana per 9 mesi, comprensive di: - Trattamento in ambito sanitario - Intervento individualizzato a scuola - In qualche caso, intervento educativo socio-assistenziale
6 Intervento: tipologia La distribuzione percentuale delle ore di intervento individualizzato divisa per tipologie è SANITARIE PRIVATO 1% EDUCATORE SOCIO ASS. 4% SANITARIE ASL 6% INDIRETTE ASL 1% ASSISTENTE SCOL. 24% INSEGNANTE SOSTEGNO 64% A cura di: G.M. Arduino, F. Brunero, M. Carotta
7 Intervento: ambito La distribuzione percentuale per ambito è AMBITO SANITARIO 8% ALTRI INTERVENTI SOCIALI 4% AMBITO SCOLASTICO 88% A cura di: G.M. Arduino, F. Brunero, M. Carotta
8 Strumento: PEP-3 Fa parte dei materiali TEACCH per la valutazione e l intervento psicoeducativo individualizzato per bambini con disturbo dello spettro autistico (E. Schopler, M.D. Lansing, R.J. Reichler, L.M. Marcus, 2004; ed italiana a cura di E. Micheli, S. Villa) Fornisce informazioni sulle abilità presenti ed emergenti possedute dal bambino sul livello di sviluppo del bambino Consente di pianificare l intervento abilitativo valutare gli effetti degli interventi educativi e clinici
9 Comportamenti Disadattivi Abilità di Sviluppo Descrizione del PEP-3 PERFORMANCE QUESTIONARIO GENITORI Cognitivo Verbale/Preverbale Linguaggio Espressivo Linguaggio Recettivo Motricità Fine Motricità Globale Imitazione Visuo-Motoria Comportamenti Problema Autonomia Personale Comportamento Adattivo Espressione Emotiva Reciprocità Sociale Comportamenti Motori Caratteristici Comportamenti Verbali Caratteristici
10 Elaborazione dei Dati VARIABILI CONSIDERATE STATISTICHE APPLICATE Punteggi Grezzi Età di sviluppo Ranghi Percentili Dimensione dell effetto Paired T-Test Chen et al., 2011 Punteggi Standard Paynter et al., 2012 Quozienti di Sviluppo Panerai et al., 1997; Arduino, 2005; Zou Xiaobing, Early intervention program for children with autism (BCRI Model) intervention-program-for-children /outcomes
11 Riferimento Bibliografico
12 Punteggi Grezzi Valore che rappresenta la prestazione del bambino nell esecuzione di ogni singolo item Punteggio 2 : prova superata Punteggio 1 : prova emergente Punteggio 0 : prova fallita Valore che riflette se e come il bambino ha superato gli item a livello funzionale e di comportamenti
13 Età di Sviluppo Valori che indicano l età corrispondente al punteggio grezzo raggiunto dal bambino Si basano sul confronto con il campione di bambini a sviluppo tipico Nel test PEP-3, i valori sono rilevati sulla base dei punteggi grezzi medi del campione di bambini a sviluppo tipico per ogni quarto di anno dai 2 ai 6 anni L età di sviluppo è utilizzata per determinare il livello di sviluppo del bambino in ogni subtest o punteggio composito. Il cambiamento nell età di sviluppo riflette se e come il livello di sviluppo è cambiato nei mesi tra le valutazioni.
14 Rango Percentile Valori che indicano, per ogni subtest, la percentuale dei soggetti del campione di standardizzazione con autismo che si trova a livello o al di sotto di uno specifico punteggio grezzo.
15 Punteggio Standard Valori che servono come mezzo per calcolare i ranghi percentili dei punteggi compositi.
16 Sintesi dei risultati: Paired t-test PUNTEGGI GREZZI ETA DI SVILUPPO RANGO PERCENTILE QUOZIENTE DI SVILUPPO SUBTEST DI PERFORMANCE Differenze statisticamente significative in tutti i subtest Differenze statisticamente significative in tutti i subtest Differenze statisticamente significative in tutti i subtest Differenze statisticamente significative in CVP, LE, LR QUESTIONARIO GENITORI Differenze statisticamente significative in tutti i subtest, tranne in CP Non si ottengono differenze statisticamente significative Non si ottengono differenze statisticamente significative in AP Paired t-test: confronto fra coppie di misurazioni nello stesso soggetto T-test ad una coda p<0.05 livello di significatività richiesto p>0.05 differenza non è statisticamente significativa
17 Sintesi dei risultati: Dimensione dell effetto PUNTEGGI GREZZI ETA DI SVILUPPO RANGO PERCENTILE QUOZIENTE DI SVILUPPO SUBTEST DI PERFORMANCE Media Grande Media nel subtest MG Grande nel subtest CVC Media nel subtest LE, MG, CMC Piccola nel subtest CVP, LR, MF, IVM, EE, RS Media nel subtest LE e LR Piccola in CVP QUESTIONARIO GENITORI Grande nel subtest AP Media nel subtest CA Piccola nel subtest CP Piccola 0.20 Piccola 0.50 Media 0.80 Grande Cohen (1977)
18 Uno sguardo ai costi dell intervento Francesca Brunero Distribuzione dei costi per tipologia di intervento Il costo medio annuo totale è di circa Euro A cura di: G.M. Arduino, F. Brunero, M.Carotta
19 Conclusioni Il PEP3, come indicato da Chen e altri è uno strumento utile per misurare l outcome E possibile dimostrare l efficacia di un intervento costruito sulla base della valutazione funzionale e condotto con un progetto che vede coinvolti operatori sanitari e genitori e prevede l inclusione scolastica, con l affiancamento dell insegnante di sostegno Rispetto ad un intervento di analoga durata e di intensità maggiore (Paynter et al., 2012) sembra essere più efficace nel favorire miglioramenti nell area linguistica e meno efficace nel potenziamento cognitivo non verbale L entità dell efficacia dipende anche dalla misura di outcome che è stata utilizzata La maggior parte dell intervento si realizza a scuola e i costi stimati sono in media, di circa euro l anno
20 Limiti dello studio Francesca Brunero Mancanza di un gruppo di controllo Campione poco numeroso Mancanza di informazioni specifiche sulla modalità di conduzione dell intervento individualizzato
21 Prospettive Francesca Brunero Necessità di confrontare gli esiti con altre casistiche seguite con un analogo numero di ore di intervento Necessità di individuare parametri comuni per la valutazione dell outcome: strumenti (per es. PEP3 o altri), indicatori (come punteggi grezzi, standard, QS) e tipologie di confronti (T-test, DE o altre) Necessità di considerare nella valutazione dell outcome anche il costo dell intervento
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