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1 DALL ACCOGLIENZA AL VOLO - DALL ACCOGLIENZA AL VOLO - DALL ACCOGLIENZA AL VOLO - DALL ACCOGLIENZA AL VOLO Scuola statale dell infanzia Bollitora Carpi 4 Dall accoglienza al volo Dare voce all infanzia significa accreditare i bambini del loro diritto di essere autori primari della loro vita DALL ACCOGLIENZA AL VOLO - DALL ACCOGLIENZA AL VOLO - DALL ACCOGLIENZA AL VOLO - DALL ACCOGLIENZA AL VOLO

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3 Questo progetto promosso dal Centro per le Famiglie del Comune di Carpi, ha come obiettivo la sensibilizzazione, e la promozione dell accoglienza nelle scuole d Infanzia e primo ciclo delle scuole Primarie del Distretto. Partendo dalla lettura del racconto: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare ci proponiamo di affrontare con i bambini temi come: l identità, l alterità, i loro diritti.

4 Questa storia ricca di spunti e chiavi di lettura, ci ha permesso di affrontare con i bambini, temi difficili come la separazione, la morte e di riflettere con loro sul bisogno/diritto, presente in ogni percorso di crescita, di ricevere quell affetto e amore che permette la progressiva acquisizione di fiducia in sé e di autonomia. I bambini, ognuno con la propria identità, sono stati dentro al progetto esprimendo idee, pensieri, ma anche paure e aspettative, dimostrandoci, ancora una volta, la loro competenza e maturità Vola solo chi osa farlo miagola Zorba nel finale e la gabbianella e il gatto è sicuramente un invito a osare! ( regista del film )

5 Durante la lettura della storia i bambini si interrogainterrogano intorno ad alcuni concetti: cura, identità, diversità, autonomia,affetto... la sua mamma non può essere un gatto Teo l uccellino non sapeva che era Zorba un gatto, credeva che era un uccellino anche lei Maddalena però lo può essere la sua mamma perché l ha covato, ci ha dato da mangiare e poi ha fatto tutte le cose per lui Giulia P. perchè l ovino lo curava il gatto Zorba Charif lo protegge Luca sembra come la sua mamma Antonio Zorba la tiene d occhio, perché non la lascia da sola che dopo piange Aurora sembrava come una gabbiana perché ci dava da mangiare Maria Pia era un po la sua mamma, perché la sua era morta e allora il gatto è stato la sua mamma finchè ha imparato a volare Sarah M. Zorba ha covato il suo uovo della gabbianella, ha fatto come la mamma perché lo doveva fare nascere Leonardo fa finta di essere la sua mamma Filippo ma una mamma deve essere gabbiana e deve essere una femmina, non un maschio Elisabetta dopo quando diventa grande lo sa che non è la sua mamma perché è un gatto e lei è un uccellino Domenico

6 il gatto gli ha promesso che non lo mangia Isra gli ha fatto la promessa che non la doveva mangiare e che quando diventava grande le insegnava a volare Angela perché quando diventa grande capisce che è un gatto e dopo non la chiama più mamma, perché capisce chi è Francesco non conosceva ancora il suo nome, anche io quando ero piccola chiamavo la mia mamma be-be-be Alessia perché la sua mamma era morta e non ha risposto Samuel Pio non ha capito che la sua mamma è morta Francesco Fortunata non può stare sempre con Zorba e i gatti, deve andare anche con i gabbiani perché sono uguali Teo perché fanno miao e mangiano i topolini i gatti e invece loro mangiano delle mosche Luca lei voleva essere un gatto, solo che la gabbianella non sapeva fare le fusa, non era proprio un gatto e allora doveva andare dai gabbiani Angela perché era un uccellino Alì non era con la sua famiglia, quella degli uccellini Samuel Pio è una gabbianella non fa miao come i gattini Giulia B.

7 quando è diventata grande saluta la sua mamma e poi va dagli altri uccellini Isra ci deve andare Domenico se no si abitua a stare solo con i gatti Sara C. perché i suoi amici sono i gabbiani, i gatti sono solo i gatti, non volano Francesca però gli vuole sempre tanto bene perché stava sempre con loro prima e adesso va un po via e poi ritorna Giulia P. i gatti ci hanno detto vola, vola gabbianella e dopo l hanno salutata Alessia poi delle volte va da Zorba a salutarla, ci va perché è stato bravo, ci ha preso cura Filippo è diventata grande e deve volare, però è sua amica di Zorba e lo va sempre a salutare Elisabetta anche io vado a trovare l Erika a casa sua, perché mi piace e voglio giocare con lei Alessia la gabbianella andava via perché voleva vedere un po di mondo Nicole perché ormai era già grande e doveva stare da sola. Che così quando si sposa fa dei piccolini e diventa una nonna. Erika anche io quando divento grande la mia mamma diventa vecchia e diventa nonna dei figli che faccio io Nicole la mia nonna è la mamma della mia mamma che ha fatto me. La mia nonna non abita con la mia mamma perché la mia mamma è grande Erika dopo io sto con i miei bimbi e il mio fidanzato Nicole è poi tuo marito Erika

8 E la storia continua I bambini ricordano la storia e ne reinvestano il finale rappresentandola graficamente...

9 LA GABBIANELLA AVEVA IL DIRITTO DI VO- LARE, ANDAVA VIA PERCHE VOLEVA VEDE- RE UN PO DI MONDO, ORMAI ERA GIA GRAN- DE E DOVEVA STARE DA SOLA... UN GIORNO TROVA UN FIDANZATO E SI VANNO A CO- STRUIRE UN NIDO CHE QUANDO SI SPOSANO FANNO DEI PICCOLINI E POI DELLE VOLTE VANNO A TROVARE ZORBA CHE E COME LA SUA NONNA DEI PICCOLINI.

10 La storia suscita nei bambini emozioni in grado di offrire elementi di discussione e riflessione sui bisogni della gabbianella. Fortunata trova una nuova famiglia, grazie a questa famiglia quali bisogni le vengono garantiti Zorba ci fa un pochino da mamma per- perché ha ha anche anche covato covato l uovo l uovo e così e così è nata è la nata la gabbianella gabbanella Nicole Nicole ha ha tenuto in in pancia l uovo caldino finchè finchè non non si si spezzava Sarah M. ha ha fatto come la la mamma perché doveva doveva far nascere far nascere la gabbanella, la gabbianella, perché la perché sua la mamma sua mamma voleva voleva che nascesse che nascesse Leonardo Leonardo ci ha detto tre promesse: che covava l uovo la e gabbianella la faceva nascere, deve avere che non una la mamma doveva che mangiare si prende e che cura quando se no muore diventava Filippo ci grande ha detto le insegnava tre promesse: a volare che covava Angela l uovo ci ha e la dato faceva da mangiare, nascere, ci che ha preso non la le doveva mosche che mangiare i gabbiani e che non quando bevono il latte e diventava ha fatto grande tutte le le cose insegnava per lei a Giulia volare P. Zorba Angela ci vuole bene, la protegge dai gatti ci ha dato che da la mangiare, volevano mangiare ci ha preso le mosche che i gabbiani Leonardo non bevono il latte e deve ha fatto avere tutte una mamma le cose che per si lei prende Giulia cura P. Zorba ci vuole se no bene, muore la protegge Filippo dai gatti perché che tutti la volevano devono mangiare avere una famiglia Leonardo perché tutti devono Maddalena avere una famiglia Maddalena anche degli amici da giocare Charif anche degli amici da giocare Charif CURA CURA PROTEZIONE AMICIZIA AMICIZIA

11 poi i gatti ci hanno dato il nome Fortunata, perché era fortunata che tutti gli amici gatti ci facevano da mamma Alessia perché tutti devono avere un nome se no come fai a chiamarlo Francesco Zorba deve insegnare alla gabbianella a volare perché la sua mamma è morta e lei ci deve imparare a volare Sarah M. è Zorba che ci impara con i suoi amici, anche se non sa volare il gatto Maddalena perché deve provare a diventare grande e fare da sola Erika dopo quando è diventata grande deve stare con gli altri gabbiani Elisabetta deve trovare dei suoi amici gabbiani Sara C. perché i gatti parlano un'altra lingua Angela i gatti parlano il gattesco Nicole è diverso, perché uno è un uccellino e l altro è un gatto Samuel Pio lei voleva essere un gatto, solo che non sapeva fare le cose del gatto e allora doveva stare un po anche con i gabbiani Filippo perché se no come fa a diventare grande e a sposarsi e a fare dei bambini? Luca perché deve essere libera di giocare con i suoi amici gabbiani Aurora poi delle volte ci va a salutarlo (Zorba), perché è stato bravo, ha fatto nascere la gabbianella Maria Pia ci vuole bene perché ci ha insegnato a volare Francesca NOME AUTONOMIA IDENTITA LIBERTA AFFETTO

12 I bisogni di Fortunata possono essere anche i bisogni dei bambini? In occasione della giornata mondiale dei diritti dell infanzia, chiediamo ai bambini cosa significa questa parola e quali sono, secondo loro, i loro diritti. Le riflessioni e le interpretazioni dei bambini, intorno a questo tema, ci dimostrano il loro grado di consapevolezza di essere persone portatrici di diritti. io non lo so cosa sono i diritti, non li ho mai visti Francesco sono delle cose che hanno i bambini Angela sono delle cose che possono fare i bambini Elisabetta i diritti sono qua vicino un po al collo, poi vanno giù nella pancia Teo i diritti sono nella mente dei bambini e poi i bambini li tirano fuori Erika sono che quando uno pensa, sa quello che vuole fare, che vuole imparare Nicole i diritti non si vedono, sono nascosti Teo sono nella testa, perché la testa serve per pensare Francesca i diritti servono a crescere Leonardo sono per tutti i bambini Domenico

13 ARTICOLO 2 ogni bambino ha i diritti elencati nella Convenzione senza alcuna distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, etnia, stato sociale... o di qualunque altra condizione... a me piace giocare anche con i maschi perché si fanno dei giochi un po diversi Giulia P. perché i maschi e le femmine pensano un po diverso e allora fanno dei giochi un po diversi Elisabetta sono anche diversi perché ci vuole un maschio e una femmina se deve nascere un bambino Erika siamo un po uguali e un po diversi, perché se siamo tutti uguali dopo non ci riconosciamo Domenico ci sono delle persone che hanno la pelle marrone e delle persone che hanno la pelle un po rosa Aurora perché abbiamo un corpo diverso Angela i diritti sono in tutto il paese, però in alcuni no perché sono poveri Antonio non hanno da mangiare e neanche dei giochi Luca allora ci dobbiamo dare i soldi Charif

14 ARTICOLO 5 vanno rispettati i diritti e i doveri dei genitori o di chi si occupa legalmente del bambino, che dovranno orientarlo e consigliarlo in modo da garantirgli l esercizio dei diritti che la Costituzione gli riconosce... i diritti sono delle mamme, dei bambini e dei papà Leonardo un diritto è di ascoltare le mamma, il papà, le maestre, i nonni e di fare a modo Maddalena e di non picchiare Giulia B. perché dopo ti sgridano Aurora poi non diventiamo bravi e rimaniamo piccoli Maddalena sono i genitori che ci pensano ai diritti (dei bambini) Filippo il mio papà va a lavorare e la mia mamma ha il diritto di preparare da mangiare Erika anche le donne lavorano, la mia mamma lavora in Comune e porta a casa i soldini per comprare da mangiare e i giochi fa anche i lavori in casa e l aiuto solo io Francesca ARTICOLO 6 ogni bambino ha un diritto innato alla vita... quando diventi grande poi ti nascono anche i bimbi che anche loro hanno i diritti, perché li devono avere tutti i diritti Luca anche Zorba (il gatto), è stato bravo ci ha preso cura, ha fatto nascere la gabbianella Filippo anche le mamme fanno nascere i bambini Maddalena quando la mia mamma mangia un boccone ci va nella pancia e lo mangia anche il mio fratellino che è nella pancia della mamma Teo

15 ARTICOLO 7 ogni bambino ha diritto ad avere un nome, una nazionalità e nella misura del possibile, a conoscere i propri genitori e ad essere accudito da loro... tutti hanno un nome perché se no non si riconosce Maria Pia il nome lo sceglie la mamma e il papà Luca il nome di mio fratello l ho scelto io perché mi piaceva Mattia Antonio così tutti si riconoscono e dopo si possono trovare degli amici Luca se non hanno un nome dopo come ti chiamano Domenico e non puoi avere delle amiche perché quando ti incontri non sai il nome Maddalena anche perché se uno lo chiama e dice: vieni, come si sa a chi ha risposto Francesca sai cos è un diritto bellissimo? È avere una mamma e un papà. Tutti devono avere i genitori perché se no i bambini sono tristi Nicole

16 ARTICOLO 13 ogni bambino ha il diritto alla libertà di espressione, di ricerca, di ricevere e diffondere idee, informazioni, per mezzo delle parole, della scrittura, dell arte... a meno che ciò non danneggi i diritti e le libertà altrui... se i bambini vanno a scuola dopo possono avere degli amici che giocano con lui Samuel Pio i bambini quando vanno a scuola devono giocare, disegnare Maria Pia raccontarsi delle cose, perché così possiamo dire quello che ha fatto, le sue esperienze Maddalena così tutti sappiamo quello che succede, cosa fanno i nostri amici Sarah M. perché così uno decide quello che vuole fare Sara C. nessuno può fare quello che vuole Elisabetta perché non ha il diritto di fare tutto quello che gli pare Alessia ARTICOLO 19 ogni bambino deve essere protetto da qualsiasi forma di violenza fisica o mentale, abbandono o negligenza, maltrattamento o sfruttamento... i bambini non si devono fare male e allora i genitori e le maestre ci dicono le cose che non si possono fare Sarah M. tipo se rompono un vaso si possono tagliare, allora ci dicono di stare attenti, così non si fanno niente Leonardo devono stargli dietro Antonio dirgli di stare attenti quando fanno le cose Isra perché sono un po piccoli Filippo io un giorno non ho guardato bene la sedia e mi è uscito tutto il sangue dal naso e la nonna mi ha messo un po di acqua fredda che così guariva Teo

17 ARTICOLO 20 ogni bambino che venga privato del suo ambiente familiare ha diritto ad una speciale protezione ed assistenza tutti hanno una mamma e un papà e una sorella Giulia B. io in un film ho visto dove c era un bambino di 9 anni che faceva tutto da solo, era: mamma ho perso l aereo Teo i bambini ci possono stare da soli solo se sono grandi perché se no hanno bisogno dei genitori o uno della famiglia Angela un bimbo ha bisogno di un grande per imparare Giulia P. perché non sanno farsi da mangiare, non arrivano al gas Erika se ad un bambino ci muore la sua mamma lui può andare da un suo amico e diventa come il suo fratellino, così dopo ci ha una mamma anche lui Nicole anche Nora la mia gattina non aveva più la mamma e allora l ho presa io e l ho curata Giulia P. così quando diventi grande diventi una brava mamma Angela

18 ARTICOLO 24 ogni bambino ha diritto di godere di buona salute... di ricevere una buona e corretta alimentazione, assistenza e cure mediche se ammalato... i diritti li pensa Gesù perché lui ha fatto i giocattoli e le cose per mangiare Filippo se mangi gli spinaci poi ti vengono i muscoli e corri forte Samuel Pio quando sei piccolino prendi il latte dalla mamma Alessia io sono grande, mangio da solo Alì bisogna mangiare perché se no dopo ti ammali perché non hai più la forza Leonardo in alcuni paesi sono poveri, non hanno neanche il mangiare e neanche le medicine Antonio alla mia gattina io ci davo le medicine, la crema negli occhi che era malata e ci facevo anche l aerosol Giulia P. bisogna curarlo, se no diventa più ammalato Isra bisogna andare dal dottore che lo visita e poi ci dice cosa deve prendere di medicine Francesca

19 ARTICOLO 29 ogni bambino ha diritto ad avere un educazione ed un istruzione che promuova lo sviluppo della sua personalità, dei suoi talenti, delle sue attitudini mentali e fisiche di prepararlo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di uguaglianza, tolleranza e di pace... i diritti sono delle cose importanti perché servono per fare le cose e per imparare Charif sono quelli di andare a scuola Elisabetta perché così uno impara tante cose e anche per pensare Sara C. che si impara a scrivere e a leggere Aurora anche a disegnare, a fare i compiti Alì di imparare i numeri Giulia B. anche di leggere, così sappiamo leggere da soli Sarah M. di imparare a fare tutte le cose Maria Pia di giocare al computer e a calcio Francesco i bambini hanno il diritto di fare le torte con la mamma Giulia P.

20 ARTICOLO 31 ogni bambino ha diritto al riposo e allo svago di dedicarsi al gioco e ad attività creative proprie della sua età... i bambini hanno il diritto di giocare perché così si divertono Alessia di giocare a tennis e a golf Teo anche a danza perché c è il diritto di ballare Giulia P. anche a calcio, si gioca, io corro forte Alì i diritti sono nelle case, nei parchi, a scuola, perché i bambini pensano a giocare, a disegnare, ad andare sullo scivolo Elisabetta perché i bambini si devono divertire Sara C. perché giocare è una cosa bella e i bambini non si devono picchiare Isra c è anche il diritto di fare il Natale perché è bello e i bambini si divertono Erika tutti i bambini hanno il diritto di giocare e di essere felici Giulia P. anche io ci ho un diritto, un diritto di giocare a casa e a scuola, se no cosa faccio se non gioco, mi annoio Francesco

21 ARTICOLO 38 ogni bambino ha diritto ad essere protetto in tempi di guerra... in alcuni paesi fanno la guerra perché sono poveri e non possono neanche andare a scuola Antonio mio nonno mi ha detto che c era anche qui la guerra 60 anni fa Giulia P. la guerra è brutta perché se facciamo la guerra dopo tutti non hanno più le case Charif perché si uccidono Domenico perché se no tutti i papà e le mamme muoiono e i bambini dopo stanno da soli e sono tristi Samuel Pio bisogna fare la pace perché così tutti sono felici Angela

22 Autori del progetto I bambini e le bambine della sezione 5 anni A: Baalouch Isra Benatti Nicole - Boccaletti Giulia Bononi Filippo - Cardinazzi Sara - Cavazzuti Luca Coppola Samuel Pio Cremonini Leonardo Damato Alessia D Angelo Aurora El Mourabiti Charif Forlani Francesca Galderisi Francesco Eugenio Saha Syed Sabeeh Alì Lanza Maria Pia Molla Sarah - Nicolini Elisabetta Pedrielli Giulia - Petruccelli Angela - Raimondi Domenico Ricchetti Maddalena - Rossi Erika Sepe Antonio Vaccari Teo Le insegnanti di sezione: Marastoni Maura Panini Marisa

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