CAPITOLO D E F INIZIONI
|
|
- Ippolito Fantini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CAPITOLO D E F INIZIONI Per Ferita si intende una lesione di continuo delle strutture molli del corpo prodotta da un agente vulnerante. In relazione al percorso e alla profondità le ferite possono essere distinte in: superficiali: quando interessano esclusivamente lo strato cutaneo e sottocutaneo; profonde: quando coinvolgono lo strato fasciale e le strutture che si trovano al disotto; penetranti: quando creano un tramite tra l'esterno e una delle grandi cavità dell'organismo (cranica, toracica, addominale); interne: quando interessano organi interni (fegato, milza, polmone, ecc.) a prescindere dal coinvolgimento delle strutture parietali che possono anche rimanere integre, come accade nei traumi chiusi. Le ferite cutanee sono classificabili come acute o croniche. Quelle acute guariscono in un tempo definito, in genere in meno di otto settimane. Le ferite croniche sono invece lesioni che non sono riuscite a seguire le tappe ordinate e temporalmente sequenziali che esitano nella guarigione con restitutio ad integrum, e si concludono in guarigioni con difetti anatomici e/o funzionali. La maggioranza delle ferite croniche (circa il 70%) sono la conseguenza di lesioni da pressione ( le cosiddette piaghe da 5
2 decubito), di patologie vascolari insufficienza venosa cronica, o del diabete mellito. Llcera è una lesione della pelle o di un tessuto epiteliale, a lenta o difficoltosa o assente cicatrizzazione. Le ulcere vengono classificate in base al meccanismo eziopatogenetico: - Ulcera arteriosa :causata da ischemia, correlata a malattie che provocano arterie; - Ulcera diabetica :causata da traumi o pressione, secondaria a neuropatia, vasculopatia o infezione legate alla patologia arteriosa tipica del diabete; - Ulcera venosa: causata da un ritorno venoso anomalo od ostacolato, caratterizzato dalla ; - Ulcera vasculitica: causata da un processo infiammatorio che interessa i vasi sanguigni, arteriosi e/o venosi di ogni calibro, immuno mediata. -Ulcera da pressione: causata da ischemia ed ipossia conseguenti a pressione. Tali ulcere si sviluppano anche in seguito a macerazione, frizione e forze di taglio (o di stiramento). I sistemi di classificazione o stadiazione delle lesioni da pressione identificano per stadi le lesioni basandosi sulle condizioni degli strati del tessuto interessato. Esistono vari sistemi di classificazione; tra i più usati è quello proposto dal National Pressure Ulcer Advisory Panel (1991) : 6
3 Stadio I: eritema fisso (che scompare alla digito-compressione) della cute integra; altri segni indicativi dell'imminente insorgenza della lesione possono essere lo scolorimento cutaneo, il calore o l'indurimento. Stadio II lesione è superficiale e clinicamente si presenta come una abrasione, una vescicola o un lieve cavità. Stadio III: ferita a tutto spessore che implica danno o necrosi del tessuto sottocutaneo che si può estendere fino alla sottostante fascia muscolare senza però attraversarla; la lesione si presenta clinicamente come una cavità profonda che può sottominare o meno il tessuto contiguo. Stadio I V: ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti, necrosi e danno ai muscoli, ossa e strutture di supporto (tendini, capsule articolari). Per cisti pilonidale si intende un processo infiammatorio cronico a carico dei follicoli piliferi con formazione cistica contenente peli (pili nidus) e ascessi ricorrenti in sede perianale. È conosciuta anche come cisti sacro-coccigea perché situata esclusivamente in questa regione. Il trattamento richiede completa escissione del tessuto coinvolto nel processo infettivo e riparazione per seconda intenzione o mediante chirurgia ricostruttiva. Nessuna procedura è in grado di scongiurare la recidiva, che risulta essere pertanto la complicanza più frequente. Deiscenza è un termine medico che indica una complicanza post-operatoria rappresentata dalla riapertura spontanea di una ferita precedentemente suturata. Può essere parziale e quindi interessare uno o alcuni punti di sutura o completa. 7
4 Una forma molto grave, è quella che riguarda le ferite laparotomiche, dove l'apertura completa di tutti gli strati della parete può comportare la fuoruscita dei visceri mobili all'esterno della cavità addominale (eviscerazione). 1.2 GUARIGION E D E LL E F ERIT E Per guarigione di una ferita si intende un complesso procedimento di rigenerazione dei tessuti umani mediante la neoformazione di un tessuto, detto di granulazione che evolverà nel ripristino di una unità tessutale identica a quella persa nel trauma o in una struttura definitiva, seppur impropria rispetto al tessuto precedente, detta cicatrice. 1.3 Le ferite possono andare incontro a guarigione con tre modalità differenti: per prima intenzione È il caso delle ferite da taglio, delle quali rappresenta un esempio quella chirurgica, lineari o a grande curvatura, a margini netti e soprattutto suturate. La sutura, infatti, riducendo al minimo la perdita di sostanza per accostamento dei lembi, ne favorisce il riempimento da parte del tessuto di granulazione con tempi di cicatrizzazione veloci e risultati estetici buoni. per seconda intenzione Riguarda le ferite non suturate e quindi lasciate aperte, per scelta o per necessità. In questi casi il tessuto di granulazione, che si forma sul fondo della 8
5 lesione, per riempirla deve procedere dal basso verso la superficie, con un processo che richiede tempi più lunghi e che può determinare inestetismi anche gravi. Appartengono a questo gruppo le:! ferite lacero-contuse : caratterizzate da margini frastagliati e poco vitali, da aree necrotiche e dalla presenza di ematomi, situazioni che predispongono all'infezione.! ferite inquinate o infette : quali sono quelle traumatiche particolarmente contaminate o quelle chirurgiche interessanti siti infetti, come si verifica in presenza di ascessi o fistole o dermatopatie.! ferite con perdita di sostanza : rappresentate tipicamente dalle ustioni per la loro estensione in larghezza, per la irregolarità dei margini, per la presenza di aree necrotiche, per i fenomeni essudatizi. per terza intenzione Questo tipo di guarigione riguarda le ferite chirurgiche andate incontro, nel decorso post-operatorio, a una deiscenza parziale o totale. Il trattamento di questa complicazione prevede di norma la riapertura completa della ferita, la sua accurata detersione, l'asportazione delle aree necrotiche, un adeguato zaffaggio. In un secondo momento, valutata la situazione locale e dopo aver escluso la presenza di focolai di infezione, si può procedere a una nuova sutura dei lembi. 9
6 1.4 PROC ESSO DI GUARIGION E D E LL E F ERIT E Il processo di riparazione cutanea è caratterizzato da una complessa cascata di eventi; vi sono coinvolte risposte cellulari e umorali volte a restaurare la continuità del tessuto e a ripristinare una condizione morfologica e funzionale il più possibile vicina a quella originaria. Per quanto riguarda le ferite acute, il processo di guarigione si articola in quattro fasi principali: coagulazione infiammazione proliferazione cellulare e riparazione della matrice epitelizzazione e rimodellamento del tessuto cicatriziale Coagulazione Durante la prima fase, il danno lesivo a carico dei vasi determina fuoriuscita del sangue e quindi la formazione del coagulo. Lo spazio compreso tra margine della ferita viene così a essere occupato da una ricca rete di fibrina, plasma, leucociti e altri elementi cellulari ematici. Le piastrine attivate durante il processo di emostasi danno inizio alla guarigione della ferita rilasciando diversi mediatori solubili, tra i quali fattori di crescita e di migrazione cellulare. Questi diffondono rapidamente dalla lesione diverse cellule ferita i fattori di crescita stimolano la proliferazione di vari tipi di cellule (cellule epiteliali, fibroblasti, cheratinociti e cellule regolano le funzioni, come la produzione delle 10
7 proteine della matrice extracellulare che forniscono la matrice per il nuovo tessuto di granulazione. Infiammazione La coagulazione del sangue e il processo di degranulazione delle piastrine danno il via alla fase questa fase si verifica una notevole vasodilatazione, aumenta la permeabilità capillare, si attiva il complemento e si compie la migrazione di granulociti neutrofili e macrofagi verso la sede della ferita. I neutrofili e i macrofagi svolgono dalla contaminazione batterica e di detersione del sito di lesione mediante digestione dei detriti tessutali danneggiati. Essi infatti sono in grado di fagocitare e distruggere i microrganismi patogeni e di rilasciare proteasi che degradano i componenti danneggiati della matrice extracellulare. Tra le sostanze liberate dai macrofagi ci sono le citochine, importanti messaggeri attraverso i quali le cellule infiammatorie comunicano tra loro esercitando segnali di stimolo e di inibizione che consentono il controllo della risposta infiammatoria. Nel passaggio alla fase successiva (di proliferazione), i macrofagi svolgono dunque un ruolo fondamentale rilasciando fattori di crescita e fattori chemiotattici che richiamano nella ferita fibroblasti, cellule epiteliali e cellule formare, a circa 5 giorni dalla lesione, il tessuto di granulazione. 11
Riparazione. Rigenerazione o Risoluzione
GUARIGIONE GUARIGIONE È l insieme dei fenomeni e dei meccanismi che l organismo attua per ripristinare le condizioni di equilibrio cioè per ritornare allo stato normale. Rigenerazione o Risoluzione Ricostruzione
DettagliInfiammazione (flogosi)
Infiammazione (flogosi) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare Componente cellulare Infiammazione acuta Calor Rubor Tumor Dolor Functio laesa Equilibrio dei fluidi
DettagliL E S I O N I C U T A N E E B O O K
L E S I O N I C U T A N E E B O O K g agli, ferite, abrasioni e ulcere: le lesioni cutanee di tutti i giorni Le lesioni cutanee possono essere di vario genere e intensità e decorso: si va dai tagli alle
DettagliClinica delle Lesioni
Clinica delle Lesioni Ustioni Causticazioni Folgorazioni Traumatche Vascolari Neurologiche Infettive di altra natura Ipertensione Vasculiti Neoplasie --- Neuropatia Ascesso Fascite Pioderma Venose Arteriose
DettagliPERITONITI PERITONITI 28/12/2014. Peritoniti. Il peritoneo viscerale invece è innervato dal sistema nervoso autonomo.
Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC di Chirurgia Generale N Corso di Laurea Infermieristica H Peritoniti Roberto Caronna roberto.caronna@uniroma1.it www.docvadis.it/roberto-caronna Peritoniti Occlusioni
DettagliIl trattamento locale delle ulcere cutanee. a cura di Prof. Alessandro Farris, Dr. Claudio Solinas
Il trattamento locale delle ulcere cutanee a cura di Prof. Alessandro Farris, Dr. Claudio Solinas Il trattamento locale delle ulcere cutanee a cura di Prof. Alessandro Farris, Dr. Claudio Solinas La stampa
DettagliPROCESSO DI GUARIGIONE
PROCESSO DI GUARIGIONE Guarigione Processo di definitivo recupero dell organismo dopo una malattia Può verificarsi con: - una perfetta ricostruzione del tessuto e degli organi colpiti (rigenerazione),
DettagliLesioni cutanee. Ferite, ustioni, morsi e punture
Lesioni cutanee Ferite, ustioni, morsi e punture Le lesioni cutanee Causate da: Agenti meccanici FERITE Temperatura Radiazioni USTIONI Sostanze chimiche Morsi/punture di animali Definizioni FERITA Soluzione
DettagliINTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE
INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INCONTRO FRA CELLUA E NOXA PATOGENA: SEQUENZA DEGLI EVENTI noxa patogena adattamento cellula danno irreversibile danno reversibile - stress proteins - enzimi di riparazione
DettagliFACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI MEDICINA DELLO SPORT E TRAUMATOLOGIA. Prof. Franca Carandente. Appunti delle lezioni LEZIONE 1 L INFIAMMAZIONE
FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI MEDICINA DELLO SPORT E TRAUMATOLOGIA Prof. Franca Carandente Appunti delle lezioni LEZIONE 1 L INFIAMMAZIONE 1 L INFIAMMAZIONE O FLOGOSI E LA RISPOSTA DI UN TESSUTO
DettagliCORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo
CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA COORDINATORE Prof. Roberto Testi Indirizzo e-mail: roberto.testi@uniroma2.it SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia 1 LIBRI
DettagliPrimo Centro Medico Autorizzato in provincia di Cuneo per la produzione, processazione ed uso di concentrati di cellule autologhe.
Primo Centro Medico Autorizzato in provincia di Cuneo per la produzione, processazione ed uso di concentrati di cellule autologhe. consigliato per: ORTOPEDIA,tendinopatie, riparazione e rigenerazione ossea,
DettagliLA TECNICA DEL PRGF: IL PLASMA RICCO DI FATTORI di CRESCITA (Plasma Riched of Growth Factors)
LA TECNICA DEL PRGF: IL PLASMA RICCO DI FATTORI di CRESCITA (Plasma Riched of Growth Factors) PERCHE QUESTA TERAPIA? Il corpo umano è fatto in modo di autodifendersi dai danni che possono colpirlo, e soprattutto
DettagliProgramma B.Braun Vet Care per il trattamento delle lesioni cutanee. Una linea completa per la corretta gestione delle lesioni cutanee
Programma B.Braun Vet Care per il trattamento delle lesioni cutanee Una linea completa per la corretta gestione delle lesioni cutanee Indice dei contenuti PROGRAMMA Programma per il trattamento delle lesioni
DettagliI principali mediatori chimici dell infiammazione
I principali mediatori chimici dell infiammazione Mediatori plasmatici Danno endoteliale! Il Fattore di Hageman ha un ruolo centrale nell attivazione dei mediatori plasmatici Mediatori plasmatici: IL SISTEMA
DettagliFISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Alterazioni della Funzione del Cuore Difetti Organici (malformazioni congenite, vizi valvolari) Difetti Funzionali Disturbi della Frequenza Disturbi del
DettagliMODULO 2: infiammazione e immunità innata
MODULO 2: infiammazione e immunità innata Lezione 2-7: Infiammazione: definizione caratteristiche generali Infiammazione acuta: eventi vascolari eventi cellulari Dott.ssa Chiara Porta: Chiara.porta@unipmn.it
DettagliCISTI ORIGINATE DAI TESSUTI CISTI ORIGINATE DAI TESSUTI DENTO-FORMATIVI NON DENTO-FORMATIVI. Cisti fissurali: Cisti gengivale del neonato:
Per lesione cistica dei mascellari si intende una struttura cavitaria chiusa, tondeggiante, costituita da una parete epiteliale e mesenchimale e da un contenuto fluido, variabile per origine e composizione.
DettagliMEDICAZIONE AVANZATA
MEDICAZIONE AVANZATA La tua medicazione in ogni momento di ogni lesione Medicazione multifunzionale autonoma a base vegetale A base di Neem e Iperico coadiuva la cura delle lesioni in ogni ambito possibile
DettagliI FATTORI DI CRESCITA IN ORTOPEDIA
I FATTORI DI CRESCITA IN ORTOPEDIA Dott. VINICIO L. G. PERRONE Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia Divisione Ortopedia e Traumatologia Ospedale S. Cuore di Gesù Gallipoli (LE) L ingegneria
DettagliIPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI
MALATTIE AUTOIMMUNI REAZIONI DI TIPO II POSSONO AVVENIRE ANCHE QUANDO LA TOLLERANZA AL SELF VIENE INTERROTTA E VENGONO PRODOTTI Ab CONTRO I TESSUTI PROPRI DELL ORGANISMO ES. AUTOANTICORPI CONTRO LE CELLULE
DettagliMediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014
Mediatori di infiammazione Lezione del 21 Novembre 2014 Che cos è un mediatore? Un mediatore è una qualunque molecola generata in un focolaio infiammatorio che modula in qualche modo la risposta flogistica
DettagliCOMPLICANZE VASCOLARI NEL PAZIENTE DIABETICO
www.fisiokinesiterapia.biz COMPLICANZE VASCOLARI NEL PAZIENTE DIABETICO Principali organi bersaglio Rene Occhio Sistema nervoso periferico Cuore Arterie Piede Apparato urogenitale Altri distretti Diabete
DettagliMiPSA. Minimally Invasive Pelvic Surgery Association
MiPSA Minimally Invasive Pelvic Surgery Association Lacerazioni perineali - strutture interessate - classificazione Dr. Alberto Rigolli Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona Misure ostetriche di prevenzione
DettagliOsso e cicatrizzazione ossea. Patologia chirurgica veterinaria
Osso e cicatrizzazione ossea Patologia chirurgica veterinaria Tessuto osseo n Componente essenziale dell organismo Funzioni: 1. Impalcatura per l ancoraggio di muscoli, tendini e legamenti 2. Protezione
DettagliI MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI
I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione
DettagliLa Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO
La Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO CUORE ARTERIE VENE CAPILLARI SANGUE PLASMA, GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE HA FUNZIONI NUTRITIVA E DIFENSIVA.
DettagliAlterazioni del Circolo Periferico
Alterazioni del Circolo Periferico Alterazioni del Circolo Periferico Disturbi Locali - Emorragia - Iperemia - Ischemia - Trombosi - Embolia EMORRAGIA Fuoriuscita di Sangue dai Vasi Arteriosa Venosa Capillare
DettagliPremessa: Conoscenze del sistema muscolo-scheletrico: Anatomia Fisiologia Biomeccanica
Malattie delle ossa Premessa: Conoscenze del sistema muscolo-scheletrico: Anatomia Fisiologia Biomeccanica Eziopatogenesi: Per FRATTURA si intende una interruzione di continuità di un segmento scheletrico.ma
DettagliFunzioni principali. L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia. Funzioni secondarie. Come è fatto...
Funzioni principali L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia L apparato circolatorio è deputato al trasporto di nutrienti e ossigeno a tutti gli organi e tessuti di un organismo insieme al sistema
DettagliIl trattamento delle lesioni da pressione: musicisti diversi ma stesso spartito. Bruni Sergio
Il trattamento delle lesioni da pressione: musicisti diversi ma stesso spartito Bruni Sergio L'infermiere nella prevenzione e nel trattamento delle lesioni cutanee: - Valuta, nelle persone assistite, il
DettagliL input che mi ha spinto a scrivere la tesi sulla VAC TERAPIA (Vacuum. Assisted Closure) mi è stato dato da una ricerca in letteratura di articoli
INTRODUZIONE L input che mi ha spinto a scrivere la tesi sulla VAC TERAPIA (Vacuum Assisted Closure) mi è stato dato da una ricerca in letteratura di articoli scritti da Infermieri riguardanti l assistenza
DettagliCAUSE DI STRESS CELLULARE
CAUSE DI STRESS CELLULARE STRESS CELLULARE PERTURBAZIONE DELL OMEOSTASI CELLULARE =DANNO DIFESA ADATTAMENTO EVOLUZIONE CAUSA DI PERDITA DI INTEGRITA /FUNZIONE NELLE MACROMOLECOLE CELLULARI CAUSA CHIMICA
DettagliL APPARATO CIRCOLATORIO
L APPARATO CIRCOLATORIO Il sangue Il sangue è un tessuto liquido connettivo (presenza di importante materia extracellulare), formato da una parte liquida, il plasma e una parte corpuscolare formata da
DettagliInfortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO
Infortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO INFORTUNIO MUSCOLARE Lesioni muscolari con trauma diretto (contatto fisico, caduta, ) Lesioni
DettagliANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE
ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN LESIONI DA PRESSIONE SI DEFINISCONO
DettagliAnatomia Umana. Apparato Cardiovascolare: il sangue
Anatomia Umana Apparato Cardiovascolare: il sangue FUNZIONI DEL SANGUE: Trasporto: gas disciolti, sostanze di rifiuto, enzimi e ormoni Distribuzione nutrienti Stabilizzazione ph e dei livelli di elettroliti
DettagliIMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non
IMMUNITA INFEZIONE Immunità innata specifici RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO Riconoscimento da parte di effettori preformati non (risposta immediata 0-4 ore) Risposta indotta precoce Riconoscimento, Reclutamento
DettagliULCERE DIABETICHE : O.T.I. E MEDICAZIONI AVANZATE.
ULCERE DIABETICHE : O.T.I. E MEDICAZIONI AVANZATE. D.Barile - M. Trapanese Centro Regionale di Medicina Subacquea ed Iperbarica A.O. Santobono-Pausilipon dir. R. M. Infascelli I problemi principali per
DettagliCORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia
CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA DOCENTI Proff.ri Vera Del Gobbo (coordinatore); Roberto Testi Dott.ri Florence Malisan; Ivano Condò SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte.
DettagliImmunologia dei Trapianti
Immunologia dei Trapianti Il trapianto e un trasferimento di cellule, tessuti, organi, da un individuo ad un altro solitamente differente. Donatore (Graft) vs Ricevente (Host) Trapianto orto-topico: l
DettagliDefinizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi)
INFIAMMAZIONE Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) Processo biologico Processo biologico complesso, alla cui genesi difensivo e riparativo contribuiscono avente lo scopo di diluire, modificazioni
DettagliL APPARATO CIRCOLATORIO
L APPARATO CIRCOLATORIO L apparato circolatorio è costituito da: SANGUE VASI SANGUIGNI CUORE Che funzioni svolge? Trasporta sostanze indispensabili alle cellule Raccoglie sostanze di rifiuto Protegge l
DettagliCanale anale. (La classificazione si applica soltanto ai carcinomi; melanomi, tumori carcinoidi e sarcomi sono esclusi)
13 Canale anale (La classificazione si applica soltanto ai carcinomi; melanomi, tumori carcinoidi e sarcomi sono esclusi) C21.0 Ano, NAS C21.1 Canale anale C21.2 Zona cloacogenica C21.8 Lesione sovrapposta
DettagliInformativa rivolta ai pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico per cisti e/o fistola sacro-coccigea
Informativa rivolta ai pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico per cisti e/o fistola sacro-coccigea Il presente documento ha lo scopo di informarla e di fornirle, in maniera il più possibile semplice
DettagliPRONTUARIO MEDICAZIONI AVANZATE ASL 12
PRONTUARIO AVANZAT 12 Dott.ssa Stefania Bertoli (U.O.S. Diabetologia e Matattie Metaboliche) Coordinatore Infermieristico Maria Pina Bertucelli - (U.O. Assistenza Infermieristica Territoriale - Distretto
DettagliFLOGOSI CRONICA: CAUSE
FLOGOSI CRONICA FLOGOSI CRONICA: CAUSE inadeguatezza della risposta flogistica acuta nell eliminare la noxa caratteristiche della noxa che inducono reazione cronica 1- infezioni a basso potenziale proflogistico
DettagliInfiammazione cronica e guarigione delle ferite
Infiammazione cronica e guarigione delle ferite Infiammazione cronica Infiammazione di lunga durata in cui il processo infiammatorio attivo, il danno tissutale e il processo di guarigione avvengono contemporaneamente
DettagliGlossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento. Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni.
Livello 2 06 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/7 Riferimento Intero quaderno di lavoro Compito Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni. Materiale
DettagliNuove opportunità per la professione
La Consulenza Infermieristica nella gestione del paziente con piede diabetico Nuove opportunità per la professione Inf.Annalisa Mattuzzi Ambulatorio Diabetologico Ospedale di Rovereto Aree di Competenza
DettagliPUCCIO A.M. PUCE R. OLTREMARINI G. REBECCHI I. GIORDANO G. ISTITUTO PALAZZOLO FONDAZIONE DON GNOCCHI-MILANO PREMESSA:
PUCCIO A.M. PUCE R. OLTREMARINI G. REBECCHI I. GIORDANO G. ISTITUTO PALAZZOLO FONDAZIONE DON GNOCCHI-MILANO PREMESSA: Le correnti elettriche, i campi elettrici ed elettromagnetici sono forme di energia
DettagliIl sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto
Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto connettivo fluido. Costituisce l 8% del peso corporeo
DettagliLE LESIONI OSTEOARTROMUSCOLARI
LE LESIONI OSTEOARTROMUSCOLARI NEL GIOCO DEL CALCIO novembre 2002 Dott.Massimo Blondett 1 CLASSIFICAZIONE DELLE LESIONI MUSCOLARI ARTICOLARI TENDINEE OSSEE novembre 2002 Dott.Massimo Blondett 2 LESIONI
DettagliPREVENZIONE DELLE PIAGHE DA DECUBITO
3 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 2-5-6- SETTEMBRE 2016 PREVENZIONE DELLE PIAGHE DA DECUBITO DOTT. EUGENIO PELUSO DOTT.SSA ANASTASIA WANDA CARCELLO PIAGHE DA DECUBITO DEFINIZIONE Le piaghe da decubito,
DettagliIL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI
TERAPIA GENERALE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI SPECIALISTI, DEL PERSONALE INFERMIERISTICO, DEL PAZIENTE E/O DEL NUCLEO FAMILIARE
DettagliMedicina Nucleare sistematica: Infettivologia Nucleare
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Corso Integrato di Diagnostica per Immagini e Radioprotezione (A.A. 2015-16) Diagnostica per Immagini e Radioterapia
DettagliMonitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme
Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme OBIETTIVI Anatomia della cute Fisiologia della cute Patologie della cute LA CUTE ANATOMIA DELLA CUTE Organo molto esteso che riveste il nostro corpo.
DettagliCORSI NAZIONALI INSEGNANTI TECNICI. Elementi di Medicina dello Sport
CORSI NAZIONALI INSEGNANTI TECNICI FIJLKAM Elementi di Medicina dello Sport Di cosa parleremo? Traumi maggiori Cranico Toracico Addominale Traumi minori Contusioni Lesioni muscolari Distorsioni - Fratture
DettagliLa clinica delle sindromi emofiliche
La clinica delle sindromi emofiliche MARIA ELISA MANCUSO Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda, Ospedale Maggiore Policlinico Milano Siset Training Center: Corso Malattie
Dettaglievento meccanico che provoca la lesione (danno anatomico) di uno o più tessuti o organi
Le fratture trauma evento meccanico che provoca la lesione (danno anatomico) di uno o più tessuti o organi trauma componenti del sistema muscolo-scheletrico trauma osso articolazioni tessuti molli (cute,
DettagliIl Taping NeuroMuscolare nel trattamento dell ematoma David Blow NeuroMuscular Taping Institute, Rome Italy 31/05/2011
Date: 31/05/2011 Code: NMT/Ort/01/11 Name (Name /Surname): David Blow Tittle: Il Taping NeuroMuscolare nel trattamento dell ematoma Institute: NeuroMuscular Taping Institute, Rome, Italy Il Taping NeuroMuscolare
DettagliDELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO
PATOGENESI DELL' ATEROTROMBOSI Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO L aterosclerosi coronarica rappresenta la causa principale della cardiopatia ischemica Cronica Acuta Angina stabile Cardiopatia dilatativa
DettagliI leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi
GLOBULI BIANCHI I leucociti sono cellule del sangue provviste di nucleo e si trovano nel circolo sanguigno, nel sistema linfatico e nei tessuti. La loro caratteristica assenza di pigmentazione gli conferisce
DettagliTipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.
Shock Lo shock Grave sindrome polieziologica caratterizzata da una insufficiente perfusione dei tessuti responsabile di gravi alterazioni metaboliche cellulari a carico praticamente di tutti gli organi.
DettagliIL PROCESSO ATEROSCLEROTICO
IL PROCESSO ATEROSCLEROTICO SVILUPPO DELL ATEROSCLEROSI PLACCA ATEROMASICA L aterosclerosi è un processo patologico nel quale il colesterolo, i detriti cellulari ed altre sostanze si accumulano all interno
DettagliIl SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai
SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO consiste in una serie numerosa di proteine plasmatiche che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria come nell infiammazione (immunità
DettagliINTERVENTO CHIRURGICO PER IL TRATTAMENTO DI UNA CISTI SACRO-COCCIGEA (sinus pilonidalis)
Chirurgia Proctologica Direttore Dr. R.D. Villani INTERVENTO CHIRURGICO PER IL TRATTAMENTO DI UNA CISTI SACRO-COCCIGEA (sinus pilonidalis) Si prega di leggere il foglio informativo prima del colloquio
DettagliPatologia canale anale. Funzione. Esame obbiettivo: esplorazione. Anamnesi. Incontinenza. Prolasso rettale. Continenza Regolazione evacuazione
Patologia canale anale 4-5 cm dalla cute Linea pettinea o dentata: Epitelio squamoso Epitelio colonnare-ghiandolare Cripte del Morgagni (ricche di ghiandole). Infezioni e fistole Funzione Continenza Regolazione
DettagliGlossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento
Livello 1 06 / Il sangue Informazioni per gli insegnanti 1/5 Riferimento Intero quaderno di lavoro Compito Gli studenti cercano le spiegazioni che si riferiscono ai concetti numerati e annotano correttamente
DettagliLa GUARIGIONE. Sostituzione con tessuto vivente di una porzione di tessuto morta o perduta.
La GUARIGIONE Sostituzione con tessuto vivente di una porzione di tessuto morta o perduta www.fisiokinesiterapia.biz La GUARIGIONE La sostituzione del tessuto perduto può avvenire tramite due meccanismi:
DettagliFISTOLE E CISTI SACRO COCCIGEE. Le fistole e le cisti sacro coccigee costituiscono una patologia di frequente osservazione per il proctologo.
FISTOLE E CISTI SACRO COCCIGEE Le fistole e le cisti sacro coccigee costituiscono una patologia di frequente osservazione per il proctologo. Sono più frequenti nei maschi, nei soggetti irsuti con carnagione
DettagliManuale per la formazione. Capitolo 4 Nozioni sugli effetti delle ustioni: quali sono i danni da ustione pediatrica
Manuale per la formazione Capitolo 4 Nozioni sugli effetti delle ustioni: quali sono i danni da ustione pediatrica Definizione di ustione L ustione è una lesione provocata da agenti termici, elettrici
DettagliMEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 3 ATEROSCLEROSI
MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 3 ATEROSCLEROSI DEFINIZIONE ATEROSCLEROSI: È un disordine infiammatorio, cronico, dell intima delle arterie di grosso e medio calibro, caratterizzato dalla formazione di placche
DettagliUN PERCORSO CONDIVISO PER LO SCREENING DI PRIMO LIVELLO E LE MEDICAZIONI DI BASE
Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma UN PERCORSO CONDIVISO PER LO SCREENING DI PRIMO LIVELLO E LE MEDICAZIONI DI BASE Piano regionale della Prevenzione e PDTA regionale per la presa in carico del piede
DettagliASCESSO MEDIASTINICO TRATTATO IN URGENZA IN VIDEOTORACOSCOPIA
LA CHIRURGIA MINI INVASIVA NELLE URGENZE TORACO ADDOMINALI COSA C È DI NUOVO? POTENZA, 25 MAGGIO 2012 AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO POTENZA ASCESSO MEDIASTINICO TRATTATO IN URGENZA IN VIDEOTORACOSCOPIA
Dettaglichirurgia dell ernia inguinale
I materiali protesici nella chirurgia dell ernia inguinale Dottor Massimo Gislon AVVENTO DELLE PROTESI Difficoltà nella ricostruzione diretta Eccessiva tensione Mancanza di tessuto Miglioramento del tasso
DettagliAPPUNTI DI PRIMO SOCCCORSO. Ustioni e lesioni da energia elettrica
APPUNTI DI PRIMO SOCCCORSO Ustioni e lesioni da energia elettrica OBIETTIVI Definire il tipo di trauma Valutare il rischio legato allo scenario Acquisire nozioni di primo aiuto LE USTIONI L'ustione è un
DettagliV = vascolari * I = infiammatorie **** T = traumi * A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche *** I = idiopatiche ** N = neoplastiche * D =
MALATTIE DEL PANCREAS ESOCRINO Prof. Carlo Guglielmini Funzioni del pancreas esocrino Secrezione enzimi digestivi (lipasi, proteasi, amilasi) in forma inattiva (zimogeni) Secrezione di bicarbonati Facilitazione
DettagliPROPOSTE DI LINEE GUIDA SULLE MEDICAZIONI AVANZATE NELLE LESIONI ULCEROSE
PROPOSTE DI LINEE GUIDA SULLE MEDICAZIONI AVANZATE NELLE LESIONI ULCEROSE D Alicandro G, Infascelli R M, Aprea G, Silvestro M, Iuliano P SC di Anestesia, Rianimazione e Terapia Iperbarica A.O. Santobono-Pausilipon
DettagliFATTORI DI LESIONE Calzature non appropriate Cammino a piedi scalzi Cadute ed incidenti Oggetti all interno delle scarpe ESTRINSECI
IL PIEDE DIABETICO NEUROPATICO La neuropatia diabetica è definita come un danno a carico del sistema nervoso periferico, somatico o vegetativo, attribuibile unicamente al diabete. Si può manifestare con
DettagliLA VIDEOTORACOSCOPIA NELLE URGENZE TORACICHE
LA CHIRURGIA MINI INVASIVA NELLE URGENZE TORACO ADDOMINALI POTENZA, 31 MAGGIO 2010 AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO POTENZA LA VIDEOTORACOSCOPIA NELLE URGENZE TORACICHE Gerardo Guarino U.O.D. Chirurgia
DettagliGestione delle ferite traumatiche in Pronto Soccorso
Gestione delle ferite traumatiche in Pronto Soccorso Fabio Brunato Roma 3/11/2011 Nonostante la rilevanza di questa patologia per il medico d'urgenza permane tuttavia una notevole disomogeneità procedurale
DettagliL ulcera neuropatica Valutazione dell appoggio plantare Lo scarico della lesione
La Lesione pre-ulcerativa L ulcera neuropatica Valutazione dell appoggio plantare Lo scarico della lesione Dott.ssa Mattei Paola Responsabile Centro Diabetologico C5 ASL Na-1 DEFINIZIONE Piede Diabetico
DettagliIL DIABETE E LE SUE COMPLICANZE: IL PIEDE DIABETICO
IL DIABETE E LE SUE COMPLICANZE: IL PIEDE DIABETICO I piedi sono tra le parti del corpo più vulnerabili per le complicanze diabetiche. Inoltre è una delle parti del corpo più esposta a colpi e sofferenze
DettagliEsistono fondamentalmente due tipi di cicatrici patologiche: il cheloide e la cicatrice ipertrofica.
Le cicatrici Riduzione delle cicatrici/ Fonte Video: RAI UNO Fonte:www.chirurgia-plastica-estetica.it Che cos è una cicatrice? La cicatrice è il tessuto che colma le ferite e le perdite di sostanza dei
DettagliERNIA FUORIUSCITA DI UN VISCERE DALLA CAVITA IN CUI ABITUALMENTE HA SEDE, ATTRAVERSO UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA DELLA PARETE DELLA CAVITA STESSA,
ERNIA FUORIUSCITA DI UN VISCERE DALLA CAVITA IN CUI ABITUALMENTE HA SEDE, ATTRAVERSO UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA DELLA PARETE DELLA CAVITA STESSA, RAGGIUNGENDO UN ALTRA CAVITA CORPOREA OPPURE PORTANDOSI
DettagliMetti qualcosa di freddo sulla contusione.
I TRAUMI LE CONTUSIONI Le contusioni si verificano quando si rompe un vaso sanguigno superficiale. La parte contusa appare dolorante e gonfia; il sangue si diffonde nel tessuto circostante, formando una
DettagliPrevenzione e cura Lesioni Da Decubito LESIONE DA DECUBITO. VALUTAZIONE Punto di partenza per gestire una L.d.D. ATTIVITA :
Prevenzione e cura Lesioni Da Decubito LESIONE DA DECUBITO E definita lesione da decubito una lesione tessutale con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, gli strati sottocutanei, fino
DettagliLembo frontale mediano/paramediano per la riparazione di difetti distali del naso: esperienza istituzionale
Lembo frontale mediano/paramediano per la riparazione di difetti distali del naso: esperienza istituzionale ROBERTO CECCHI ASL3 PISTOIA - UOC DERMATOLOGIA OSPEDALE SAN JACOPO RICOSTRUZIONE DI DIFETTI DISTALI
DettagliGli animali sono dotati di un organizzazione strutturale di tipo gerarchico
tessuti Gli animali sono dotati di un organizzazione strutturale di tipo gerarchico L organizzazione strutturale del mondo vivente è impostata secondo diversi livelli gerarchici. A Livello di cellula Cellula
DettagliMalattie negli animali da laboratorio
Corso di formazione in Protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (ai sensi dell Allegato V del D.L n 26/2014) Dott. ALBERTO SBRANA Malattie negli animali da laboratorio Malattia Un animale
DettagliIl Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione. Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona
Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona Obiettivi 1. Concetto di emostasi 2. Fasi dell emostasi (vasocostrizione, tappo piastrinico, coagulo, retrazione
DettagliAnalogie. Il sistema di bonifica è un organismo complesso che presenta varie similitudini con il corpo umano. La metafora tra i due sistemi.
Analogie tra sistema di bonifica e corpo umano Il sistema di bonifica è un organismo complesso che presenta varie similitudini con il corpo umano. Analogie tra sistema di bonifica e corpo umano La metafora
DettagliIl diabete e l occhiol Occhio al diabete
OSPEDALE FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale C.so di Porta Nuova 23 20121 Milano U.C. Diabetologia e Malattie del Metabolismo Direttore Dr. G. Testori Ambulatorio Oculistico
DettagliSaper pulire, disinfettare e medicare una ferita Saper tamponare un emorragia Saper trattare un ustione
Corso per Operatori P.S.T.I della CROCE ROSSA ITALIANA TRAUMI - EMORRAGIE USTIONI OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere e trattare i traumi Saper pulire, disinfettare e medicare una ferita Saper tamponare
DettagliIL RICONOSCIMENTO DELLA LESIONE: LA DIAGNOSI AI FINI DELL APPROCCIO TERAPEUTICO
IL RICONOSCIMENTO DELLA LESIONE: LA DIAGNOSI AI FINI DELL APPROCCIO TERAPEUTICO Ciro Falasconi Università degli Studi di Catanzaro Magna Graecia Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare Direttore:
DettagliMistral, il benessere è nell aria. Ovattificio Fortunato s.r.l. l anima delle idee
Mistral, il benessere è nell aria Ovattificio Fortunato s.r.l. l anima delle idee Ovattificio Fortunato s.r.l. Via dell Industria, n 109 84092 Bellizzi (SA) Italy ph.: (+39) 089 981146 (+39) 089 981646
DettagliIl piede diabetico medicazione di base
Il piede diabetico medicazione di base Casa della Salute Colorno Ambulatorio Piede Diabetico Infermiera Azzi Anna Infermiera Menozzi Roberta Infermiera Bellingeri Silvia Il trattamento comprende 3 aree
Dettagli