48 INCONTRO (03 Maggio 09 Maggio 2010)

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1 48 INCONTRO (03 Maggio 09 Maggio 2010) Giorno 9 del mese di Maggio, Domenica VI DOMENICA DI PASQUA (C) PENSIERO INTRODUTTIVO La modalità dell amore del cristiano è purissima imitazione di Gesù Signore. Ma come amava Gesù? Ascoltando il Padre suo e facendo sempre la sua volontà. Gesù viveva per compiere la volontà di Dio. Come dovrà vivere ogni suo discepolo? Osservando ogni Parola di Gesù. Il discepolo di Gesù dovrà impegnare tutta la sua vita nell osservanza della Parola del suo Maestro Signore. Egli amerà compiendo e realizzando tutta la Parola sul modello però di Gesù, senza cioè risparmiarsi in niente nell amore, fino al dono totale di tutta la sua vita, fin sulla croce. Gesù è insieme Parola da osservare o modello come osservarla. Né il modello da solo, né la Parola da sola. Parola e modello devono essere una cosa sola. ANTIFONA D'INGRESSO Con voce di giubilo date il grande annunzio, fatelo giungere ai confini del mondo: il Signore ha liberato il suo popolo. Alleluia. COLLETTA O Dio, che hai promesso di stabilire la tua dimora in quanti ascoltano la tua parola e la mettono in pratica, manda il tuo Spirito, perchè richiami al nostro cuore tutto quello che il Cristo ha fatto e insegnato e ci renda capaci di testimoniarlo con le parole e con le opere. Per il nostro Signore... PRIMA LETTURA Dagli Atti degli Apostoli (At 15, ) In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli questa dottrina: Se non vi fate circoncidere secondo l'uso di Mosè, non potete esser salvi. Poiché Paolo e Barnaba si opponevano risolutamente e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro andassero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Essi dunque, scortati per un tratto dalla comunità, attraversarono la Fenicia e la Samaria raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli. Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: è necessario circonciderli e ordinar loro di osservare la legge di Mosè. Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse: Fratelli, voi sapete che gia da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non ha fatto nessuna discriminazione tra noi e loro, purificandone i cuori con la fede. Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro. Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Barnaba e Paolo che riferivano quanti miracoli e prodigi Dio aveva compiuto tra i pagani per mezzo loro. Quand'essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse: Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome. Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore che fa queste cose da lui conosciute dall'eternità. Per questo io ritengo che non si debba importunare quelli che si convertono a Dio tra i pagani, ma solo si ordini loro di astenersi dalle sozzure degli idoli, dalla impudicizia, dagli animali soffocati e dal sangue. Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe. Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. E consegnarono loro la seguente lettera: Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun

2 incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo mandato dunque Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi queste stesse cose a voce. Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose. State bene. SALMO (Sal 65) Popoli tutti, lodate il Signore. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le genti la tua salvezza. Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio, e lo temano tutti i confini della terra. SECONDA LETTURA Dal libro dell'apocalisse di san Giovanni apostolo (Ap 21, ) L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'agnello. Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'onnipotente, e l'agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'agnello. CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserva la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia. VANGELO Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 23-29) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. SULLE OFFERTE Accogli Signore, l'offerta del nostro sacrificio, perchè, rinnovati nello Spirito, possiamo rispondere sempre meglio all'opera della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. DOPO LA COMUNIONE Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l'umanità alla speranza eterna, accresci in noi l'efficacia del mistero pasquale con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. IDEA DI CATECHESI La Parola di Gesù è la legge dell amore per ogni suo discepolo. C è però una Parola universale e una Parola personale, particolare. C è una Parola missionaria, una parola ministeriale, una parola comune, cioè per tutti. Le Beatitudini sono per tutti. Sono Parola universale di Gesù Signore. Nessun suo discepolo potrà mai prescindere dalle Beatitudini. Parola universale è tutto il Discorso della Montagna. La Parola del ministero o della missione non è per tutti uguale. È solo per gli Apostoli, per coloro che Gesù ha scelto e ha costituito continuatori della sua

3 missione. Costoro pur dovendo osservare tutto il Discorso della Montagna lo dovranno vivere in relazione alla loro missione, al loro ministero. Dovranno viverlo in modo particolare, personale, ma sempre imitando Gesù Signore, il modello unico, per tutti dell amore vero, puro, santo. Amare secondo la propria ministerialità o missione è sostanza dell amore, perché è sostanza del servizio. Altro è l amore del prete e altro è l amore del fedele laico, perché altro è il ministero del prete e altro il ministero del fedele laico, perché differente è la missione e diversa la Parola che regola ministero e missione. Tutti devono vivere il Discorso della Montagna, altro però è il modo di viverlo del prete altro è il modo di viverlo del laico. Sono diverse le modalità perché sono diversi e differenti i ministeri, la missione. La verità dell amore nuovo è proprio la diversità e la specificità. VANGELO Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 23-29) 23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi ama Cristo Signore? Lo ama chi osserva la sua Parola. Non c è alcuna autonomia nell amore cristiano. L amore cristiano è solo purissima obbedienza. Ama chi obbedisce. Obbedisce chi ascolta. Ascolta chi mette in pratica la Parola di Gesù. L amore cristiano è mosso, guidato, diretto, comandato dalla Parola del Signore. Esso è realizzare tutta la Parola. Nessuno potrà mai dire: Io amo il Signore e trasgredire i suoi comandamenti o non osservare e non realizzare la sua Parola. Cosa succede a chi osserva la Parola di Gesù? Chi osserva la Parola di Gesù sarà amato dal Padre di Gesù. Gesù e il Padre verranno e prenderanno dimora in chi osserva la Parola. Quando la Parola viene osservata, il cuore di chi osserva la Parola diviene il tempio di Dio e di Gesù. Diviene il tabernacolo vivente di Dio e di Gesù sulla terra, in mezzo agli uomini. Si osservi però bene: Gesù pone l amore per la sua Persona prima di ogni cosa. Egli non dice: Chi osserva la mia Parola, mi ama. Dice invece: Chi mi ama, osserva la mia Parola. L amore di Gesù è il principio e il fondamento dell osservanza della Parola. Si osserva la Parola perché si ama Gesù. Gesù è persona vivente. Si ama la persona vivente. Poiché la si ama, la si ascolta. L amore è prima del dovere, prima dell osservanza, prima della stessa obbedienza. Si osserva, si obbedisce, si compie un dovere perché si ama e chi si ama è Gesù Signore. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

4 Infatti chi non ama Gesù non osserva le sue Parole. Non le osserva perché non ama l Autore della Parola. Non obbedisce perché non ama Colui che il comando ha proferito. Per amore della Persona si ascolta la Persona. Per amore della Persona si obbedisce alla Persona. Di chi è la Parola di Gesù? Non è di Gesù. È del Padre che lo ha mandato. Gesù è dal Padre in ogni Parola, in ogni opera. Tutti gli istanti Gesù li ha sempre vissuti come Inviato del Padre, come Mandato da Lui. Gesù non ha una Parola sua propria. La sua Parola è del Padre. Lui dice ciò che il Padre gli ha comandato di dire. Leggiamo al Capitolo XII di questo stesso Vangelo, quello secondo Giovanni: Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me». (Gv 12,44-50). È questa la stupenda coscienza che possiede Gesù. Niente che è in Lui è da Lui. Tutto ciò che è in Lui è dal Padre. 25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ora Gesù è con i discepoli. Domani non sarà più con loro. Ora li può ammaestrare. Domani non lo potrà più fare. Allora domani i discepoli saranno abbandonati a loro stessi? Nient affatto. 26 Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. I discepoli non saranno mai soli. Mai saranno abbandonati a loro stessi. Il Padre manderà il Paraclito nel nome di Gesù. Lo Spirito Paraclito insegnerà ai discepoli ogni cosa. Ricorderà loro tutto ciò che Gesù ha detto. In futuro sarà lo Spirito Santo il Maestro dei discepoli. Tuttavia il Maestro del futuro non dirà una nuova dottrina. Dirà quanto Gesù ha insegnato. Ricorderà ogni cosa che Gesù ha fatto. Ricorderà ed insegnerà tutto Cristo Gesù, quanto Gesù ha fatto, detto, insegnato, operato. Lo Spirito Santo è la memoria sempre viva ed attuale di Gesù Signore, di tutta la sua vita così come è stata vissuta sulla nostra terra, in mezzo a noi dal Battesimo del Fiume Giordano fino alla sua gloriosa ascensione in Cielo. Grazie all opera dello Spirito Santo i discepoli del Signore avranno dinanzi alla mente e nel cuore la visione di Gesù al vivo, nella più grande attualità.

5 Grazie allo Spirito Paraclito è come se Cristo Gesù oggi parlasse ai suoi discepoli e oggi compisse i prodigi del suo amore e della sua misericordia. Lo Spirito Paraclito fa sì che Gesù sia il Presente, l Eternamente Presente, in seno alla comunità dei credenti. Questo mistero di presenza lo Spirito di Dio lo attua in un modo così unico nell Eucaristia. Per la potenza dello Spirito Santo attraverso il Ministro Ordinato del pane si fa Corpo e del vino Sangue di Cristo. Tutto nella Chiesa avviene per mezzo dello Spirito Santo e senza lo Spirito Santo nulla avviene di ciò che avviene. Si potrebbero perdere per un qualsiasi caso tutti i libri del Nuovo e dell Antico Testamento e la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica avrebbe sempre la conoscenza tutta intera della verità di Cristo Signore. Gesù infatti non ha lasciato la sua verità alla carta o alla mente e al cuore degli uomini, bensì solo ed unicamente allo Spirito Santo. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l ho detto. Non ve l ho detto dal principio, perché ero con voi. Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. (Gv 16,1-15). Oggi la Chiesa vive grazie all opera dello Spirito Santo. Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità. Correvate così bene! Chi vi ha tagliato la strada, voi che non obbedite più alla verità? Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! Un po di lievito fa fermentare tutta la pasta. Io sono fiducioso per voi, nel Signore, che non penserete diversamente; ma chi vi turba subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli,

6 se predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? Infatti, sarebbe annullato lo scandalo della croce. Farebbero meglio a farsi mutilare quelli che vi gettano nello scompiglio! Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. (Gal 5,1-26). Lo Spirito Santo è per la Chiesa infinitamente più che l anima per il nostro corpo. Dove lo Spirito non è l anima della Chiesa, lì non c è la Chiesa del Signore Gesù. 27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Gesù dona la sua pace ai discepoli. Cosa è la pace di Gesù e perché essa è ben diversa dalla pace che dona il mondo? La pace di Gesù è il ristabilimento dell uomo nella sua verità. L uomo viene ricomposto nella sua verità in un modo ancora più mirabile della sua stessa creazione. La pace secondo il mondo lascia invece l uomo così come è: pieno di superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia, ogni altro vizio e peccato. Gesù fa l uomo nuovo. Il mondo lascia l uomo nel suo vecchiume di peccato. La differenza è infinita. Il cuore dei discepoli non si deve turbare perché Gesù non li priva della sua presenza. È presenza invisibile, ma è vera presenza. 28 Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò da voi. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Gesù ora invita i suoi discepoli a vedere la sua morte alla luce della fede. Con la sua morte Gesù compie la sua missione: porta la redenzione nel mondo; porta se stesso presso il Padre, nella sua gloria; porta il suo corpo nella piena e perfetta spiritualizzazione. Con la sua morte e risurrezione Gesù crea la nuova umanità. Perché il Padre è più grande di Gesù?

7 Il Padre è più grande non in senso di divinità. Padre e Figlio sussistono nell unica, sola, eterna natura divina. Il Padre è più grande perché ha generato nell eternità il Figlio, Gesù. La vita di Gesù è vita dal Padre. Quella del Padre è una grandezza di origine, di paternità, di generazione eterna. Il Padre è la fonte della vita anche in seno alla Beata Trinità. Essendo la fonte della vita della Persona del Figlio è più grande del Figlio. La divinità però è una ed una sola. In questo senso non c è grandezza più alta e grandezza più piccola perché la divinità è una ed una sola. Ecco come San Paolo parla di questa grandezza: Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria. Perciò anch io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose. (Ef 1,1-23). Il Padre dal mistero della sua volontà governa il Cielo e la terra, il presente ed il futuro, il tempo e l eternità. Tutto è veramente dal mistero della volontà del Padre.

8 Tutto è dal mistero dell immenso ed eterno amore. Tutto è dal mistero della sua misericordia. 29 Ve l ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Queste parole di Gesù sono una vera profezia. Il loro compimento attesta dinanzi alla storia che Gesù è vero Inviato del Padre. Essendo vero Inviato del Padre i suoi discepoli possono aprirsi alla fede, possono credere in Lui e nella verità di ogni altra Parola proferita da Gesù Signore. PENSIERO CONCLUSIVO Quando noi parliamo del Mistero della Santissima Trinità professiamo la nostra fede In Tre Persone divine uguali e distinte che sussistono nell unica e sola natura divina. Sono uguali nella divinità. Distinte come persone. Quasi mai riflettiamo e meditiamo sulle relazioni esistenti all interno del mistero trinitario. Oggi Gesù ci dice che il Padre è più grande di Lui. Il Padre è più grande perché la vita del Figlio è dal Padre per generazione eterna. Il Figlio riconosce il Padre come la fonte eterna della sua vita. Lo riconosce e lo dice. Poiché il Padre è più grande di Lui, Gesù dona al Padre tutta la sua obbedienza figliale ed è per questa obbedienza che la redenzione si compie. Obbedienza nell eternità del Figlio. Obbedienza nel tempo del Verbo Incarnato nella sua umanità che è umanità perfetta - umanità però che non è persona umana, essendo la persona una sola: quella del Figlio Unigenito del Padre e poiché umanità perfetta è anche dotata di vera volontà umana. Quando parliamo di Dio e di Cristo Gesù dobbiamo sempre parlare dall abisso infinito del loro mistero. DIECI DOMANDE PER L APPROFONDIMENTO PERSONALE 1. Perché l amore per la Persona di Gesù è fondamento dell osservanza della sua Parola? 2. Hai mai riflettuto su questa verità? 3. Perché Gesù tiene a precisare che la Parola che i discepoli ascoltano è Parola del Padre? 4. Chi è lo Spirito Santo? 5. Come Gesù parla dello Spirito Santo nel Vangelo secondo Giovanni? 6. Cosa è la pace di Gesù? 7. Perché essa si differenza dalla pace che dona il mondo? 8. Perché i discepoli devono rallegrarsi dinanzi a Gesù che parla della sua morte ormai imminente? 9. Perché il Padre è più grande di Gesù? 10. Cosa conosci del mistero della Santissima Trinità?

9 AFFIDAMENTO DELLA CATECHESI ALLA MADRE DELLA REDENZIONE Vergine Maria, Madre della Redenzione, il mistero della Santissima Trinità ti avvolge in una maniera unica: del Padre sei la Figlia diletta, prediletta, amata al di sopra di ogni creatura; del Figlio sei la Madre: nel tuo seno Dio si è fatto carne, il Verbo si è fatto uomo, facendoti vera Madre di Dio; dello Spirito Santo sei la mistica Sposa. Questo il tuo grande mistero. Queste le grandi cose che ha fatto per te l Onnipotente, il cui nome è Santo. Di noi tutti tu sei la Madre. Nel tuo mistico seno Lo Spirito Santo ci rigenera a figli di Dio, figli di adozione, ci fa un solo corpo con Cristo, ci fa il suo corpo; ci fa anche suo tempio santo. In te, Vergine Benedetta, si compie tutto il mistero dell Incarnazione. Per Te Dio si fa uomo. Per Te l uomo si fa Dio, sempre per opera dello Spirito Santo. Aiutaci, o Madre, a comprendere e ad amare il tuo mistero.

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