Rischio biologico. Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del Lavoro

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1 Rischio biologico Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del Lavoro

2 Pertinenza L attività ospedaliera comporta un rischio di esposizione ad agenti biologici La salvaguardia della salute degli addetti alle varie mansioni che comportano esposizione a rischio infettivo consiste prioritariamente nella prevenzione del contagio

3 Obiettivi Essere consapevole dei rischi infettivi comunemente presenti nell ambiente ospedaliero (conoscenza qualitativa ) Saper riconoscere le attività/manovre a rischio più elevato (conoscenza quantitativa ) Conoscere le modalità di trasmissione delle varie forme infettive Saper identificare per ciascun rischio infettivo ospedaliero le misure e/o i dispositivi di protezione individuale atti a prevenirlo

4 Caso clinico 1 Donna, anni 21, badante, gravida al 7 mese Originaria di un Paese dell Est Europa, da poco tempo in Italia. Da diversi mesi, tosse secca persistente,scarsa espettorazione, febbricola Altezza 168 cm, peso 46 Kg, aspetto emaciato e sofferente.

5 Caso clinico 2 Esami biumorali: modesta anemia, linfocitosi, aumento degli indici di flogosi. ECG : modesti segni aspecifici di sofferenza miocardio;

6 Caso clinico 3 Dopo 2 giorni :parto Nel post-parto: aumento dell astenia, aggravamento dei sintomi respiratori (tosse e dispnea ingravescente)

7 Ipotesi diagnostiche?

8 Caso clinico 4 Rx torace: tubercolosi attiva Esame escreato: presenza di micobatteri e conferma della diagnosi

9 TUBERCOLOSI

10 TB: definizione La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis.

11 TB: trasmissione La trasmissione dell infezione avviene per via aerea, a causa dell'esposizione al bacillo presente nelle goccioline di saliva o di secrezioni bronchiali, prodotti da persone con tubercolosi della laringe o polmonare, attraverso colpi di tosse o starnuti.

12 Valutazione del rischio da TB (CDC, 1994) nel Policlinico di Modena N casi popolazione generale N ricoveri TB/anno Tasso cuticonversion e N casi TB negli operatori Classificazion e del rischio 0 0 Minimo 0 TB solo ambulatorio Molto basso <6 = popolazione generale Basso >6 = popolazione generale No Intermedio 16% >6 ~150 ( ) > popolazione generale 52% vs 16% Sì (1) Alto Dati tratti da S. Martinelli, Tesi di laurea in Medicina, a.a e da A. Franchi, Tesi di Specializzazione in Medicina del lavoro, a.a Relatore G Franco

13 La prevenzione si basa sulla valutazione del rischio da TB individuale e collettivo (CDC, 1994 * ) 1. Valutazione del rischio di trasmissione nosocomiale della TB 2. Definizione di protocolli mirati alla riduzione dell esposizione a persone infette 3. Attivazione di un programma di sorveglianza sanitaria 4. Attuazione di interventi strutturali 5. Uso di dispositivi di protezione individuale * Actions recommended are consistent with general standard of good infection control (Tuberculosis in the workplace, National Academy of Sciences, 2001)

14 Valutazione del rischio da TB Fattori che influiscono sulla dose aumentando la contagiosità Presenza di lesioni cavitarie Dimostrazione nell espettorato di bacilli acido-alcol resistenti Diagnosi tardiva Ritardo nell attuazione del trattamento Sospensione prematura del trattamento

15 Valutazione del rischio da TB Fattori legati alla suscettibilità individuale che influiscono sull effetto/risposta Condizioni morbose (diabete, infezione HIV, neoplasie, silicosi, patologia infettiva intestinale, magrezza patologica) Fattori non controllabili (età e immunodepressione genetica) Uso di farmaci immunosopressivi

16 Programma di sorveglianza sanitaria per il rischio da TB 1. Screening con PPD di tutti i nuovi assunti in fase preassuntiva 2. Screening con PPD con periodicità annuale degli operatori dei reparti a maggiore rischio 3. Screening con PPD degli operatori potenzialmente infetti dopo un contatto con un paziente contagioso

17 Prevenzione del rischio da TB Valutazione del rischio Piano di prevenzione Attuazione del piano Politica della Qualità Missione aziendale

18 Piano di prevenzione (CDC, 1994 Ministero della Sanità, 1998) Misure di controllo Rischio Minimo Rischio Molto Basso Rischio Basso Rischio Intermedio Rischio Alto Valutazione rischio di base r r r r r Profilo TB nella comunità a a a a a Sorveglianza del presidio c c c c c Analisi test PPD operatori no o a 6-12 m 3 m Revisione cartelle casi di TB no o a 6-12 m 3 m Osservazione misure di controllo no no a 6-12 m 3 m Valutazione interventi di bonifica o o a 6-12 m 3 m Programma di controllo scritto r r r r r Rivalutazione del rischio a a a 6-12 m 3 m Protocollo identificazione casi TB r r r r r Protocollo diagnosi TB no r r r r Protocollo trasmissione dati laboratorio no r r r r Protocollo trattamento casi TB no r r r r Isolamento pazienti con TB no no r r r Dispositivi di protezione individuale no o r r r Protocollo per aerosol o altre manovre o o r r r Educazione/addestramento operatori r r r r r Counseling operatori r r r r r Protocollo per screening malattia r r r r r Test tubercolinico iniziale o r r r r Esecuzione periodica test no o a 6-12 m 3 m Protocollo gestione infetti r r r r r Protocollo gestione casi TB attiva r r r r r Protocollo indagini epidemiologiche r r r r r Notifica tempestiva dei casi r r r r r r = raccomandato, a = annuale, c = continua, o = opzionale

19 TB: sintomatologia Tosse Perdita di peso Dolore toracico Febbre Sudorazioni Sangue nell espettorato

20 Diagnosi differenziale Neoplasia polmonare Micosi polmonare Ascesso polmonare Altro

21 TB: diagnosi Test della tubercolina (Mantoux) la reazione positiva a questo test, indica che il sistema immunitario è già venuto a contatto con il batterio della tubercolosi. Rx torace svela la presenza dell infezione e/o della malattia nei polmoni e serve dunque per accertare che non ci sia un infezione in atto Esame diretto dell espettorato più approfondito Test del Quantiferon(QFT) ricerca dell interferone gamma prodotto dalla risposta cellulo-mediata dei linfociti T dei soggetti che hanno contratto l infezione.

22 TB: normative DLgs 626/94: Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigente e Preposto (Titolo I, Capo I, Art. 4) DLgs 626/94: Protezione da Agenti Biologici (Titolo VIII) DPR 465/2001: Regolamento che stabilisce le condizioni nelle quali è obbligatoria la vaccinazione antitubercolare

23 TB: attori della prevenzione Datore di lavoro Dirigente Preposto Rappresentante dei lavoratori Lavoratori RSPP: responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico competente Servizio di Igiene Pubblica

24 Ruolo del datore di lavoro Valutare il rischio di TB Individuare i soggetti professionalmente esposti Predisporre la vaccinazione per gli operatori cui la vaccinazione antitubercolare è obbligatoria secondo il DPR 465/2001 Regolamento che stabilisce le condizioni nelle quali è obbligatoria la vaccinazione antitubercolare

25 Ruolo del datore di lavoro Assicurarsi che sia attuata la sorveglianza sanitaria dei lavoratori a rischio Elaborare le procedure operative nella gestione dei casi sospetti di TB Fornire gli idonei dispositivi di protezione collettiva ed individuale

26 Ruolo del datore di lavoro Formare ed informare il personale sanitario riguardo a: meccanismi di trasmissione del Mycobacterium tubercolosis metodi di prevenzione applicazione delle misure di contenimento del rischio (utilizzo dei dispositivi di protezione forniti, immunoprofilassi)

27 Ruolo del preposto Predisporre l indagine epidemiologica per l identificazione dei contatti tramite l RSPP. Vigilare sull utilizzo costante dei dispositivi di protezione da parte dei lavoratori che hanno contatti con il paziente Verificare che i contatti si sottopongano allo screening tubercolinico

28 Ruolo del preposto Informare e formare i lavoratori sui rischi, sulle procedure operative e sull uso corretto dei dispositivi di protezione Segnalare tempestivamente al Datore di Lavoro eventuali comportamenti scorretti o disfunzioni delle misure di prevenzione

29 Ruolo del rappresentante dei lavoratori Controllare lo svolgimento corretto dell intera attività di prevenzione prima e successivamente all evento Accedere ai luoghi di lavoro per accertare la presenza e l integrità di DPI e del rispetto delle norme di prevenzione Deve essere consultato sui vari problemi di prevenzione

30 Ruolo del rappresentante dei lavoratori Deve ottenere informazioni e la documentazione aziendale inerente alla prevenzione e alla tutela della salute dei lavoratori Promuovere, individuare e attuare misure di prevenzione Partecipare alle riunioni periodiche

31 Ruolo del lavoratore Non manomettere i dispositivi di sicurezza e segnalare eventuali anomalie o imperfezioni Contribuire con il datore di lavoro ad applicare le norme e al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro Utilizzare correttamente le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale Obbligo di sottoporsi ai controlli periodici straordinari

32 Ruolo del Servizio di Prevenzione e Protezione Valutare i rischi del personale coinvolto Individuare ed elaborare le misure idonee per una corretta prevenzione

33 Ruolo del Servizio di Prevenzione e Protezione Trasmettere l elenco dei contatti al Medico Competente dell Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena (screening per i lavoratori) e al Servizio di Igiene Pubblica di Modena al fine di iniziare l immediata sorveglianza degli esposti

34 Ruolo del Servizio di Prevenzione e Protezione Valutazione del rischio: 1. Numero dei pazienti con TB ricoverati nella struttura sanitaria (dati forniti dalla direzione sanitaria) 2. Stima dei tassi di prevalenza di TCT positività (reazione >= 10 mm di diametro di indurato cutaneo) negli operatore. 3. Analisi dei cluster di TCT conversione (aggregazione spazio-temporale di almeno 2 casi di conversione al TCT) 4. Riscontro di casi di TB attiva tra gli operatori

35 Ruolo del medico competente Attivare un adeguata sorveglianza sanitaria che si avvale di Screening tb con Mantoux; In caso di contatto: esecuzione di mantoux (al tempo zero e dopo 3 mesi) eventuale Quantiferon di conferma eventuale RX del torace eventuale richiesta di consulenza pneumologica comunicazione dei risultati gestione di eventuale chemioprofilassi

36 Ruolo del medico competente Informare sulla procedura diagnostica da eseguire per una corretta valutazione dello stato di salute Formare i lavoratori sull utilizzo dei DPI da utilizzare in tutte le occasioni di contatto con soggetto con tubercolosi

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