Dr. F. Lombardi Riabilitazione Intensiva Neurologica Ospedale di Correggio AUSL di Reggio Emilia
|
|
- Marcello Nicoletti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di formazione Monitoraggio dei disturbi di coscienza: estensione regionale ore 8:30 17:00 Dr. F. Lombardi Riabilitazione Intensiva Neurologica Ospedale di Correggio AUSL di Reggio Emilia
2 6 Sub-scale
3
4
5
6
7
8
9 COMA RECOVERY SCALE REVISED (CRS-R) Giacino & Kalmar ) Scala per la funzione uditiva 0 4 2) Scala per la funzione visiva 0 5 3) Scala per la funzione motoria 0 6 4) Scala per la funzione motoria orale/verbale 0 3 5) Scala per la comunicazione 0 2 6) Scala per la vigilanza 0 3 Totale 0 23
10 Scala per la Funzione Uditiva Movimenti consistenti su ordine * 4 Movimenti riproducibili su ordine * 3 Localizzazione del suono 2 Diagnosi di MCS Reazione di sussulto uditivo 1 Nessuna risposta 0
11 Scala per la Funzione Visiva Riconoscimento dell oggetto * 5 Localizzazione dell oggetto: Raggiungimento * 4 Inseguimento visivo * 3 Fissazione * 2 Reazione di sussulto visivo 1 Diagnosi di MCS Nessuna risposta 0
12 Scala per la Funzione Motoria Uso funzionale dell oggetto 6 Risposte motorie automatiche * 5 Manipolazione di oggetto * 4 Localizzazione dello stimolo nocicettivo * 3 Allontanamento in flessione 2 Diagnosi di Emergenza da MCS Diagnosi di MCS Postura anomala 1 Nessuna risposta/flaccidità 0
13 Scala per la Funzione Motoria Orale/Verbale Verbalizzazione comprensibile * 3 Vocalizzazione/movimenti orali 2 Diagnosi di MCS Movimenti orali riflessi 1 Nessuna risposta 0
14 Scala per la Comunicazione Funzionale: Appropriata 2 Non funzionale: intenzionale * 1 Nessuna risposta 0 Diagnosi di Emergenza da MCS Diagnosi di MCS
15 Scala per la Vigilanza Attenzione 3 Apertura degli occhi senza stimolazione 2 Apertura degli occhi con stimolazione 1 Non risvegliabile 0
16 In sintesi Il singolo punteggio, di una singola sotto-scala, è sufficiente per diagnosticare stato vegetativo, stato di minima coscienza, emergenza dallo stato di minima coscienza I singoli punteggi delle sub-scale si sommano per dare un punteggio globale
17 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione uditiva 1. Richiesta di movimenti oculari o degli arti senza presenza di oggetti in presenza di oggetti 2. Rumore forte o stimolo uditivo (es. voce, rumore) dietro al paziente e fuori dal campo visivo MCS Movimenti consistenti su ordine * 4 Movimenti riproducibili su ordine * 3 Localizzazione del suono 2 Reazione di sussulto uditivo 1 Nessuna risposta 0
18 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione uditiva 1. Richiesta di movimenti oculari o degli arti senza presenza di oggetti in presenza di oggetti 2. Rumore forte o stimolo uditivo (es. voce, rumore) dietro al paziente e fuori dal campo visivo MCS Movimenti consistenti su ordine * 4 Movimenti riproducibili su ordine * 3 Localizzazione del suono 2 Reazione di sussulto uditivo 1 Nessuna risposta 0
19 Protocollo Esecuzione Ordini Ordini correlati all oggetto Prova1 Prova2 Prova3 Prova4 Movimento oculare Guarda il (oggetto 1) X X Guarda il (oggetto 2) X X Movimento degli arti Prendi il (oggetto 1) Prendi il (oggetto 2) Dai un calcio al (oggetto 1) Dai un calcio al (oggetto 2)
20 Protocollo Esecuzione Ordini Ordini non correlati all oggetto Prova1 Prova2 Prova3 Prova4 Movimento oculare Guarda lontano da me x x x x Guarda in alto (soffitto) Guarda in basso (pavimento) Movimento degli arti Tocca la mia mano Toccati il naso Muovi il tuo (parte del corpo) Movimento orale/vocalizzazione Tira fuori la lingua Apri la bocca Chiudi la bocca Di Ah
21 Protocollo Esecuzione Ordini Ordini correlati all oggetto Prova1 Prova2 Prova3 Prova4 Movimento oculare Guarda il (oggetto 1) Guarda il (oggetto 2) Movimento degli arti Prendi il (oggetto 1) x x Prendi il (oggetto 2) x x Dai un calcio al (oggetto 1) Dai un calcio al (oggetto 2)
22 Protocollo Esecuzione Ordini Ordini non correlati all oggetto Prova1 Prova2 Prova3 Prova4 Movimento oculare Guarda lontano da me Guarda in alto (soffitto) Guarda in basso (pavimento) Movimento degli arti Tocca la mia mano Toccati il naso x x x x Muovi il tuo (parte del corpo) Movimento orale/vocalizzazione Tira fuori la lingua Apri la bocca Chiudi la bocca Di Ah
23 Protocollo Esecuzione Ordini Ordini correlati all oggetto Prova1 Prova2 Prova3 Prova4 Movimento oculare Guarda il (oggetto 1) Guarda il (oggetto 2) Movimento degli arti Prendi il (oggetto 1) Prendi il (oggetto 2) Dai un calcio al (oggetto 1) x x Dai un calcio al (oggetto 2) x x
24 Protocollo Esecuzione Ordini Ordini non correlati all oggetto Prova1 Prova2 Prova3 Prova4 Movimento oculare Guarda lontano da me Guarda in alto (soffitto) Guarda in basso (pavimento) Movimento degli arti Tocca la mia mano Toccati il naso Muovi il tuo (parte del corpo) x x x x Movimento orale/vocalizzazione Tira fuori la lingua Apri la bocca Chiudi la bocca Di Ah
25 Il movimento è giudicato consistente se riproducibile se
26 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione uditiva 1. Richiesta di movimenti oculari o degli arti senza presenza di oggetti in presenza di oggetti 2. Rumore forte o stimolo uditivo (es. voce, rumore) dietro al paziente e fuori dal campo visivo MCS Movimenti consistenti su ordine * 4 Movimenti riproducibili su ordine * 3 Localizzazione del suono 2 Reazione di sussulto uditivo 1 Nessuna risposta 0
27 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione visiva 1. Riconoscere due oggetti 2. Toccare un oggetto con il braccio o la gamba appropriati 3. Uno specchio portatile di fronte al viso del paziente, incoraggiato verbalmente a guardarsi 4. Un oggetto brillante, colorato o illuminato 5. Minaccia visiva MCS Riconoscimento dell oggetto * 5 Localizzazione dell oggetto: Raggiungimento * 4 Inseguimento visivo * 3 Fissazione * 2 Reazione di sussulto visivo 1 Nessuna risposta 0
28 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione visiva 1. Riconoscere due oggetti 2. Toccare un oggetto con il braccio o la gamba appropriati 3. Uno specchio portatile di fronte al viso del paziente, incoraggiato verbalmente a guardarsi 4. Un oggetto brillante, colorato o illuminato 5. Minaccia visiva MCS Riconoscimento dell oggetto * 5 Localizzazione dell oggetto: Raggiungimento * 4 Inseguimento visivo * 3 Fissazione * 2 Reazione di sussulto visivo 1 Nessuna risposta 0
29
30 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione visiva 1. Riconoscere due oggetti 2. Toccare un oggetto con il braccio o la gamba appropriati 3. Uno specchio portatile di fronte al viso del paziente, incoraggiato verbalmente a guardarsi 4. Un oggetto brillante, colorato o illuminato 5. Minaccia visiva MCS Riconoscimento dell oggetto * 5 Localizzazione dell oggetto: Raggiungimento * 4 Inseguimento visivo * 3 Fissazione * 2 Reazione di sussulto visivo 1 Nessuna risposta 0
31 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione motoria 1. Chiedere al paziente come si usano due oggetti comuni (ad es. pettine, tazza) 2. Comportamenti motori automatici spontanei ( grattarsi il naso, afferrare le sbarre del letto ) o indotti ( salutando o mostrando un oggetto da usare ) 3. Far rotolare una palla da baseball tra il dito indice e il pollice senza toccare la superficie palmare. Chiedere al paziente Prendi la palla. 4. Pressione profonda sul letto ungueale delle mani e dei piedi EMCS MCS Uso funzionale dell oggetto 6 Risposte motorie automatiche * 5 Manipolazione di oggetto * 4 Localizzazione dello stimolo nocicettivo * 3 Allontanamento in flessione 2 Postura anomala 1 Nessuna risposta/flaccidità 0
32 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione motoria 1. Chiedere al paziente come si usano due oggetti comuni (ad es. pettine, tazza) 2. Comportamenti motori automatici spontanei ( grattarsi il naso, afferrare le sbarre del letto ) o indotti ( salutando o mostrando un oggetto da usare ) 3. Far rotolare una palla da baseball tra il dito indice e il pollice senza toccare la superficie palmare. Chiedere al paziente Prendi la palla. 4. Pressione profonda sul letto ungueale delle mani e dei piedi EMCS MCS Uso funzionale dell oggetto 6 Risposte motorie automatiche * 5 Manipolazione di oggetto * 4 Localizzazione dello stimolo nocicettivo * 3 Allontanamento in flessione 2 Postura anomala 1 Nessuna risposta/flaccidità 0
33 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione motoria 1. Chiedere al paziente come si usano due oggetti comuni (ad es. pettine, tazza) 2. Comportamenti motori automatici spontanei ( grattarsi il naso, afferrare le sbarre del letto ) o indotti ( salutando o mostrando un oggetto da usare ) 3. Far rotolare una palla da baseball tra il dito indice e il pollice senza toccare la superficie palmare. Chiedere al paziente Prendi la palla. 4. Pressione profonda sul letto ungueale delle mani e dei piedi EMCS MCS Uso funzionale dell oggetto 6 Risposte motorie automatiche * 5 Manipolazione di oggetto * 4 Localizzazione dello stimolo nocicettivo * 3 Allontanamento in flessione 2 Postura anomala 1 Nessuna risposta/flaccidità 0
34 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala funzione motoria 1. Chiedere al paziente come si usano due oggetti comuni (ad es. pettine, tazza) 2. Comportamenti motori automatici spontanei ( grattarsi il naso, afferrare le sbarre del letto ) o indotti ( salutando o mostrando un oggetto da usare ) 3. Far rotolare una palla da baseball tra il dito indice e il pollice senza toccare la superficie palmare. Chiedere al paziente Prendi la palla. 4. Pressione profonda sul letto ungueale delle mani e dei piedi EMCS MCS Uso funzionale dell oggetto 6 Risposte motorie automatiche * 5 Manipolazione di oggetto * 4 Localizzazione dello stimolo nocicettivo * 3 Allontanamento in flessione 2 Postura anomala 1 Nessuna risposta/flaccidità 0
35 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: funzione motoria oro-verbale Set uditivo: Set visivo: a. Come ti chiami? Come si chiama questo oggetto? b. Come stai oggi? Quante dita sto mostrando ora? c. Dove abiti? Quale parte del mio corpo è questa? 1. Chiedere al paziente di parlare utilizzando una sollecitazione verbale dal Set Uditivo ed una dal Set Visivo. 2. Movimenti orali di tipo non riflesso, vocalizzazioni spontanee o eseguite su comando 3. Abbassalingua tra le labbra e/o i denti del paziente MCS Verbalizzazione comprensibile * 3 Vocalizzazione/movimenti orali 2 Movimenti orali riflessi 1 Nessuna risposta 0
36
37 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: funzione motoria oro-verbale Set uditivo: Set visivo: a. Come ti chiami? Come si chiama questo oggetto? b. Come stai oggi? Quante dita sto mostrando ora? c. Dove abiti? Quale parte del mio corpo è questa? 1. Chiedere al paziente di parlare utilizzando una sollecitazione verbale dal Set Uditivo ed una dal Set Visivo. 2. Movimenti orali di tipo non riflesso, vocalizzazioni spontanee o eseguite su comando 3. Abbassalingua tra le labbra e/o i denti del paziente MCS Verbalizzazione comprensibile * 3 Vocalizzazione/movimenti orali 2 Movimenti orali riflessi 1 Nessuna risposta 0
38 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala comunicazione SET VISIVO Mi sto toccando l orecchio? (non toccarsi l orecchio) Mi sto toccando il naso? (toccarsi il naso) Mi sto toccando il naso? (toccarsi il naso) Mi sto toccando l orecchio? (non toccarsi l orecchio) Mi sto toccando il naso? (non toccarsi il naso) Mi sto toccando l orecchio? (toccarsi l orecchio) SET UDITIVO Sto battendo le mani? (non batterle) Sto battendo le mani? (batterle) Sto battendo le mani? (batterle) Sto battendo le mani? (non batterle) Sto battendo le mani? (batterle) Sto battendo le mani? (non batterle) Funzionale: Appropriata 2 Non funzionale: intenzionale * 1 Nessuna risposta 0 EMCS Risposta comprensibile in tutte e 6 le richieste Risposta comprensibile in almeno 2 di 6 richieste Nessuna risposta verbale o non verbale comprensibile MCS
39 Gerarchia decrescente di stimoli da proporre: scala vigilanza Non ci sono più di 3 occasioni durante la valutazione nelle quali il paziente sbaglia nel rispondere ad una sollecitazione verbale Gli occhi rimangono aperti nel corso della valutazione senza la necessità di stimolazione Una stimolazione tattile, pressoria o nocicettiva almeno una volta durante l esame Attenzione 3 Apertura degli occhi senza stimolazione 2 Apertura degli occhi con stimolazione 1 Non risvegliabile 0
40 CRS-R (esempi) Uditiva Motoria Comunicazione 4 Mov Consistenti 6 Uso Funzionale 2 Funzionale 3 Mov Riproducibili 5 R Automatiche 1 Non funzionale 2 Localizzazione 4 Manipolazione 0 Nessuna R 1 Sussulto 3 Localizzazione Vigilanza 0 Nessuna R 2 Allontamento 3 Attenzione Visiva 1 Postura anomala 2 Non stimoli 5 Riconoscimento 0 Nessuna R 1 Stimoli 4 Localizzazione Orale/Verb 0 Non risvegliab 3 Inseguimento 3 Verbalizzazione TOTALE 2 Fissazione 2 Vocalizzazione 1 Sussulto 1 Mov Riflessi 0 Nessuna R 0 Nessuna R
41 CRS-R (esempio 1) Uditiva Motoria Comunicazione 4 Mov Consistenti x 6 Uso Funzionale x 2 Funzionale x 3 Mov Riproducibili 5 R Automatiche 1 Non funzionale 2 Localizzazione 4 Manipolazione 0 Nessuna R 1 Sussulto 3 Localizzazione Vigilanza 0 Nessuna R 2 Allontamento 3 Attenzione x Visiva 1 Postura anomala 2 Non stimoli 5 Riconoscimento x 0 Nessuna R 1 Stimoli 4 Localizzazione Orale/Verb 0 Non risvegliab 3 Inseguimento 3 Verbalizzazione x TOTALE 23 2 Fissazione 2 Vocalizzazione 1 Sussulto 1 Mov Riflessi 0 Nessuna R 0 Nessuna R
42 CRS-R (esempio 2) Uditiva Motoria Comunicazione 4 Mov Consistenti 6 Uso Funzionale 2 Funzionale 3 Mov Riproducibili 5 R Automatiche 1 Non funzionale 2 Localizzazione 4 Manipolazione 0 Nessuna R x 1 Sussulto x 3 Localizzazione Vigilanza 0 Nessuna R 2 Allontamento x 3 Attenzione Visiva 1 Postura anomala 2 Non stimoli x 5 Riconoscimento 0 Nessuna R 1 Stimoli 4 Localizzazione Orale/Verb 0 Non risvegliab 3 Inseguimento 3 Verbalizzazione TOTALE 7 2 Fissazione 2 Vocalizzazione 1 Sussulto x 1 Mov Riflessi x 0 Nessuna R 0 Nessuna R
43 CRS-R (esempio 3) Uditiva Motoria Comunicazione 4 Mov Consistenti 6 Uso Funzionale 2 Funzionale 3 Mov Riproducibili 5 R Automatiche 1 Non funzionale 2 Localizzazione x 4 Manipolazione x 0 Nessuna R x 1 Sussulto 3 Localizzazione Vigilanza 0 Nessuna R 2 Allontamento 3 Attenzione Visiva 1 Postura anomala 2 Non stimoli x 5 Riconoscimento 0 Nessuna R 1 Stimoli 4 Localizzazione Orale/Verb 0 Non risvegliab 3 Inseguimento x 3 Verbalizzazione TOTALE 12 2 Fissazione 2 Vocalizzazione 1 Sussulto 1 Mov Riflessi x 0 Nessuna R 0 Nessuna R
44 CRS-R (esempio 4) Uditiva Motoria Comunicazione 4 Mov Consistenti 6 Uso Funzionale 2 Funzionale 3 Mov Riproducibili x 5 R Automatiche 1 Non funzionale 2 Localizzazione 4 Manipolazione x 0 Nessuna R x 1 Sussulto 3 Localizzazione Vigilanza 0 Nessuna R 2 Allontamento 3 Attenzione x Visiva 1 Postura anomala 2 Non stimoli 5 Riconoscimento 0 Nessuna R 1 Stimoli 4 Localizzazione x Orale/Verb 0 Non risvegliab 3 Inseguimento 3 Verbalizzazione TOTALE 15 2 Fissazione 2 Vocalizzazione 1 Sussulto 1 Mov Riflessi x 0 Nessuna R 0 Nessuna R
45 La CRS-R Distingue tra VS, MCS ed EMCS con criteri facilmente definibili (uniformità di linguaggio) Valuta longitudinalmente lo stato di coscienza del paziente
46 Grafico 1. Variazione CRS-R in paziente che ha m ostrato stabilità CRS-R score N valutazione
47 Grafico 2. Variazioni di CRS-R in paziente con fluttuazioni CRS-R score N valutazione
48 Grafico 3. Punteggi di CRS-R in paziente con deterioram ento stato di coscienza CRS-R score N valutazione
CERTIFICAZIONE CONDIZIONE DI COMA/STATO VEGETATIVO/MINIMA COSCIENZA. Con la presente si certifica che il/la paziente. nato/a a il e residente a
ALLEGATO D CERTIFICAZIONE CONDIZIONE DI COMA/STATO VEGETATIVO/MINIMA COSCIENZA ha ottenuto un punteggio nella scala Glasgow Come Scale (GCS) pari a Si allega alla presente copia della Glasgow Come Scale
DettagliCOMA-NEAR-COMA revisione ELU-1 Guizzetti-Salpietro (variante per l uso con ELU-1 Guizzetti-Salpietro 28 febbraio 2010)
Scala di Rapaport COMA-NEAR-COMA revisione ELU-1 Guizzetti-Salpietro (variante per l uso con ELU-1 Guizzetti-Salpietro 28 febbraio 2010) PAZIENTE ESAMINATORE DATA PARAMETRO St STIMOLO RISPOSTA ELU1 1 /
DettagliGlasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48
Glasgow coma score La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza Newsletter Ipasvi la Spezia n 48 1 Il paziente in coma Lo stato di coma riconosce diverse origini: è un profondo stato di incoscienza,
DettagliATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.
CLASSE I UdA:schema corporeo PERIODO:settembre-novembre OBIETTIVO FORMATIVO:sviluppare lo schema corporeo. ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.
DettagliLA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE. MSI Livello A - AREU
LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE 1 Obiettivi Acquisire e memorizzare un metodo per valutare il paziente Riconoscere le situazioni pericolose per la vita 2 Valutazione del paziente La maggior parte delle patologie
DettagliIl testo DESCRITTIVO. DESCRIVERE vuol dire SPIEGARE BENE CON LE PAROLE COM È FATTO qualcuno o qualcosa. Cosa vuol dire DESCRIVERE
Il testo DESCRITTIVO Cosa vuol dire DESCRIVERE DESCRIVERE vuol dire SPIEGARE BENE CON LE PAROLE COM È FATTO qualcuno o qualcosa. Cosa si può DESCRIVERE Si possono descrivere: PERSONE E PERSONAGGI ANIMALI
DettagliPROGETTO OTTO PASSI AVANTI. I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri
PROGETTO OTTO PASSI AVANTI I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri Le 5 aree di funzione * Capacità motorie grossolane *
DettagliSUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S)
BLS SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S) Il Significato? B=Basic Basic L=Life Life S=Support Support Sostegno di base delle funzioni vitali Tecniche di supporto che precocemente iniziate garantiscono
DettagliCOSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO
Non esiste al momento alcuna definizione universalmente condivisa di coscienza. Attualmente inoltre la coscienza non può essere misurata da alcuna indagine strumentale. La definizione più accettata è di
DettagliVIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)
VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness) Coma: il paziente non può essere svegliato da stimoli e non evita il dolore con comportamenti intenzionali. ASSENZA DI VIGILANZA E CONTENUTI DI
DettagliVADEMECUM PSICOMOTORIO
VADEMECUM PSICOMOTORIO Le tappe di sviluppo da 1 mese a 6 anni 2018 Imparole Cernusco sul Naviglio Milano Seveso Tra 1 4 mesi POSSO -> ABILITÀ MOTORIE Controllare il capo Ruotare da un fianco al dorso
DettagliValutazione neuroevolutiva e segnali d allarme
1 MESE (7-45 giorni) Repertorio di base: si muove bene Controllo del capo su tronco (in braccio, prono, alla trazione) Arti sulla linea mediana (mani alla bocca) Sguardo (fissa e segue il volto o un oggetto)
DettagliValutazione tecnica. Allegato A
Allegato A Per definire il livello tecnico di una squadra di pallavolo (base o avanzato), si valutano tutti i giocatori sui seguenti fondamentali: palleggio, bagher, battuta e attacco. Ogni fondamentale
DettagliLa corteccia motoria
area 6 area 4 lobo frontale lobo temporale lobo parietale La corteccia motoria lobo occipitale Gerarchia ordine sup. Somato associativa motoria premotoria L area manda informazioni alle aree di ordine
DettagliRischio connesso all utilizzo di attrezzature munite di videoterminali. Modulo 3 Fare prevenzione: esercizi di rilassamento e altre raccomandazioni
Rischio connesso all utilizzo di attrezzature munite di videoterminali Modulo 3 Fare prevenzione: esercizi di rilassamento e altre raccomandazioni Prevenzione dell affaticamento visivo Il lavoro al VDT
DettagliESERCIZIO 1 FLESSO ESTENSIONI DELLA COLONNA. Posizione di partenza Seduti sulla sedia da lavoro, nella posizione normalmente assunta.
Tutti in piedi!! Provare ad eseguire tutti gli esercizi almeno una volta, secondo l ordine e le modalità proposte, poi si potrà fare una scelta personale a seconda del beneficio apportato e del tempo a
DettagliVerona 24/02/ Progetto Altezza. Chiudere senza palla
Verona 24/02/2015 - Progetto Altezza Chiudere senza palla Disposizione come da diagramma, fila con palle in punta e una sulla linea dello sfondamento (smile) spalle a canestro. Il giocatore vicino a canestro
DettagliSCHEDA DI OSSERVAZIONE DEI PREREQUISITI MOTORI FINALIZZATA ALLA SCELTA DEGLI A PREDISPOSIZIONE DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
SCHEDA DI OSSERVAZIONE DEI PREREQUISITI MOTORI FINALIZZATA ALLA SCELTA DEGLI A PREDISPOSIZIONE DELLA POSTAZIONE DI LAVORO Dati Anagrafici Nome Cognome Anno di nascita Classse frequentata Diagnosi Docente
DettagliValutazione del riabilitatore
Scheda Filtro per il monitoraggio del percorso del paziente in Stato Vegetativo o in Stato di Minima Coscienza Valutazione del riabilitatore Mauro Mancuso Riabilitazione Neurologica-Azienda USL9-Grosseto
DettagliAntonello Serra. Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari
Antonello Serra Formazione Classificare i soggetti in funzione del soccorso Trasportare i soggetti non autosufficienti Comunicare in emergenza Formazione Classificare i soggetti in funzione del soccorso
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO EDUCAZIONE FISICA. Protocollo d Istituto Dal rotolamento alla capovolta
UNITA DI APPRENDIMENTO EDUCAZIONE FISICA Protocollo d Istituto Dal rotolamento alla capovolta SCUOLA DELL' INFANZIA Rotolamenti liberi a terra imitando tutti gli oggetti che rotolano ( si può successivamente
DettagliL'ESPERIENZA DELLE S.C. NPI ASL TO2: INTERVENTI BASATI SU RETI CHE CURANO
L'ESPERIENZA DELLE S.C. NPI ASL TO2: INTERVENTI BASATI SU RETI CHE CURANO Sono i programmi di investimento sui bambini ad avere i risultati più alti, dobbiamo arricchire la vita dei bambini quando sono
DettagliFunzioni simboliche superiori
Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur
DettagliLEZIONE 29 ESERCIZI DI CATEGORIA SUPERIORE
LEZIONE 29 ESERCIZI DI CATEGORIA SUPERIORE Recupero Cammino INDICE 7.1 Introduzione agli esercizi di categoria superiore per il cammino 7.2 Esercizio: " La tavoletta" prima parte Pag. 2 Pag. 3 1 7.1 Introduzione
DettagliCAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA
CAPITOLO CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA Segni di localizzazione del danno cerebrale Risposta in decorticazione: a seguito dello stimolo doloroso le estremità superiori
DettagliCon il mio corpo mi muovo e scrivo... le vocali
SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA «Maria SS.ma della Fontana» Torremaggiore REPORT ATTIVITA DI SPERIMENTAZIONE Tutte le sezioni con i bambini di 5 anni ATTIVITA PROPOSTA Con il mio corpo mi muovo e scrivo...
Dettaglidott.ssa Simona Caprilli Psicologa Psicoterapeuta
Collegio IPASVI BOLOGNA Corso ECM LE TECNICHE NON FARMACOLOGICHE PER IL DOLORE DEL BAMBINO ASPETTI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE IN TERAPIA DEL DOLORE e L INFORMAZIONE AL BAMBINO dott.ssa Simona Caprilli
Dettagli2 INCONTRO DIAGNOSI PRECOCE, INTERVENTI VALIDATI IN ETÀ EVOLUTIVA.
Approccio globale ai disturbi dello Spettro Autistico in Adolescenza e in Età Adulta 19 INCONTRI DI (IN)FORMAZIONE PER GENITORI E FAMILIARI 4 febbraio 16 dicembre 2015 2 INCONTRO DIAGNOSI PRECOCE, INTERVENTI
DettagliCopyright 2011, G. Mistraletti, MD and Università degli Studi di Milano, all rights reserved
Copyright 2011, G. Mistraletti, MD and Università degli Studi di Milano, all rights reserved RICHMOND AGITATION SEDATION SCALE (RASS) + 4 Combattivo Chiaramente combattivo, violento, imminente pericolo
DettagliValutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive
Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e
DettagliFreq. rara e scarsa. Assenza del comp.
Cognome e Nome: Età: Data somministrazione: Note: scuola Sensorialità e 1. Sensibilità al dolore 2. Sensibilità al caldo. Sensibilità al freddo 4. Manifestare reazioni al contatto tattile esercitato da
DettagliTEST FOR SEVERE IMPAIRMENT (TSI)
TEST FOR SEVERE IMPAIRMENT (TSI) Nome paziente... MMSE. Età... Scolarità... Data esame... Annotare testualmente tutte le risposte che differiscono da quelle riportate sul foglio. Se il paziente non sente
DettagliRELAZIONE PER LA GIURIA. GRUPPO APPROFONDIMENTO 3: Problematiche delle condizioni di ridotta responsività
RELAZIONE PER LA GIURIA GRUPPO APPROFONDIMENTO 3: Problematiche delle condizioni di ridotta responsività 1 Quesiti del gruppo 3: 1 Quali sono le modalità cliniche e strumentali più appropriate per la definizione
DettagliLa diagnosi precoce e i segni di vulnerabilità neuropsichica. Presentazione di una scheda di rilevazione 0-24 mesi
La diagnosi precoce e i segni di vulnerabilità neuropsichica Presentazione di una scheda di rilevazione 0-24 mesi PREMESSE RIFERIMENTI: Modello di sviluppo sinattivo (H. Als) Osservazione comportamentale
DettagliIl ball-handling, il lavoro con le palline di tennis, i palloncini, lo stretching e i test
2 Il ball-handling, il lavoro con le palline di tennis, i palloncini, lo stretching e i test 31 Parole chiave: ball-handling, presa, ricezione, Istruttore, palline di tennis, stretching, mobilità articolare,
DettagliSEQUENZA SBLOCCHI Stiramento delle cervicali Trazione del collo Stiramento delle braccia Movimento circolare delle gambe Ripiegamento delle gambe:
SEQUENZA SBLOCCHI Dopo il solito tempo necessario all ascolto 1 per prendere contatto con uke, tori sì posizione in seiza dietro la testa di uke, che é in posizione supina, fa ruotare la testa di uke da
DettagliCLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte
DettagliLEZIONE 44 ESERCIZI DI CATEGORIA SUPERIORE
LEZIONE 44 ESERCIZI DI CATEGORIA SUPERIORE Recupero presa INDICE 8.3 Esercizio: "superfici tattili" seconda parte Pag. 2 8.4 Trucchi: Attenzione ai rumori Pag. 4 8.5 Trucchi: punti di riferimento inerenti
DettagliPercezione. Germano Rossi ISSR 2011/12
Percezione Germano Rossi ISSR 2011/12 Percezione 1 Percezione Ci muoviamo nell ambiente, evitando gli ostacoli, verso una meta Manipoliamo gli oggetti e l ambiente che ci circonda (per scrivere usiamo
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA DELL INFANZIA IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado di comprendere
Dettagli15 MINUTI PER UNA POSTURA MIGLIORE
15 MINUTI PER UNA POSTURA MIGLIORE Correggere la cattiva postura... La cattiva postura si manifesta così gradualmente che può essere difficile da notare che si ha la schiena incurvata. Ma si possono sentire
DettagliCriteri Inclusione per la trombolisi
Criteri Inclusione per la trombolisi ü Pazienti di ambo i sessi di età compresa fra i 18-80 aa ü Inizio dei sintomi entro 4.5 ore (alla somministrazione di t-pa) ü Sintomi presenti per almeno 30 minuti
DettagliComa post-anossico: quando limitare le cure?
Coma post-anossico: quando limitare le cure? Cardiocentro Ticino III Congresso infermieristico sabato 28 novembre 2009 Roberto Malacrida e Valentina Di Bernardo Definizione di coscienza Piena consapevolezza
Dettagliquello che si vuole dire è = 100
Comunicazione e Relazione UN PRINCIPIO DELLA COMUNICAZIONE l esperienza insegna che se: quello che si vuole dire è = 100 quello che effettivamente si dice = 70 quello che l'interlocutore sente è = 40 quello
DettagliRITARDO MOTORIO e PSICOMOTORIO
RITARDO MOTORIO e PSICOMOTORIO U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Ritardo motorio
DettagliTPR IN CLASSE Le schede di lavoro
A. Mastromarco, A scuola: giocare, costruire, fare per... imparare l italiano con il metodo TPR! Disegni di Sara Volo 0 Indica il comando giusto La prima llezione TPR Disegna i comandi CAMMINA SIEDITI
DettagliProgetto Attività Motoria Over 55 ROVERETO 16 Gennaio Strategie Motorie per Contrastare il Decadimento Cognitivo
Progetto Attività Motoria Over 55 ROVERETO 16 Gennaio 2014 Strategie Motorie per Contrastare il Decadimento Cognitivo Doriana Rudi doriana.rudi@univr.it INDICAZIONI METODOLOGICHE Inizialmente scegliere
DettagliInterazioni tra sistemi sensoriali e movimento
Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno
DettagliAPPUNTI + PROGRAMMA D ESAME CLASSI TERZE
EDUCAZIONE FISICA APPUNTI + PROGRAMMA D ESAME CLASSI TERZE Lo sport può creare speranza dove prima c'era solo disperazione. È più potente dei governi per abbattere le barriere del razzismo. Lo sport è
DettagliPaola Cataneo. Cecità ed Ipovisione: aiutami ad uscire di qui
Cecità ed Ipovisione: aiutami ad uscire di qui Paola Cataneo A.N.I.O.M.A.P. - Membro dell Osservatorio Nazionale Sicurezza e Soccorso delle persone con esigenze speciali La persona con disabilità visiva
DettagliFa musica. Progetto didattico
Fa musica Progetto didattico Anno scolastico 2016/2017 Fa' musica L educazione musicale può essere considerata un vero e proprio strumento educativo che consente di intervenire in diversi ambiti della
DettagliATTIVITÀ MOTORIA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA
PREMESSA ATTIVITÀ MOTORIA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA Anno scolastico 2016/2017 Un attento esame della nostra società e dei suoi bisogni e, in particolare, di quelli relativi al mondo della scuola che
DettagliENS di BRESCIA CeLIS SEZIONE PROVINCIALE di BRESCIA Via N. Castellini, Brescia QUANDO IL MALATO NON SENTE. CHE FARE?
ENS di BRESCIA CeLIS SEZIONE PROVINCIALE di BRESCIA Via N. Castellini, 5 25123 Brescia QUANDO IL MALATO NON SENTE. CHE FARE? Sabato, 1 dicembre 2012 Relatore: Matteo Pedrazzi Per chiamare un sordo
DettagliComunicazione Efficace
Comunicazione Efficace Ho un buon livello culturale, Sono molto informato sull argomento, So esprimermi bene, Pertanto non ho problemi di COMUNICAZIONE Comunicazione cum = con munire = legare communico
DettagliPOSTURA CORRETTA IN CLASSE Migliora la tua postura in classe durante le lezioni e sviluppa esercizi di stretching e mobilità
ILLOLA 1 PILLOLA 1 PILLOLA 2 PILLOLA 3 PILLOLA 4 PILLOLA 5 PILLOLA 6 CERVELLO, POSTURA E LOGICA PILLOLA 7 PILLOLA 8 CERVELLO, 6. PILLOLA POSTURA E LOGICA STAFF 1 formatore DURATA DELLA SESSIONEE MATERIALI
DettagliLa coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e
1 La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e nel tempo per raggiungere un obiettivo. 2 Le capacità
DettagliPubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel
Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel.0523-877988 www.pubblicavalnure.it La prima regola per un buon soccorso Indossiamo i presidi di protezione (D.P.I) Per tutelare NOI e il PAZIENTE Valutiamo la sicurezza
Dettaglia QUALSIASI cittadinoche possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore
www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadinoche possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTAREcorrettamente
DettagliRianimazione Cardio Polmonare. di base
Rianimazione Cardio Polmonare di base La valutazione ed il sostegno delle funzioni vitali Valutazione delle funzioni vitali: controllo dello stato di coscienza, del respiro e del polso Sostegno delle funzioni
DettagliTEST ABILITA UDITIVO-VERBALI P.CA.P T.I.P.I. 1 T.I.P.I 2. Log. Dott.ssa Sara Pintonello Dott.ssa Sara Ghiselli
TEST ABILITA UDITIVO-VERBALI P.CA.P T.I.P.I. 1 T.I.P.I 2 Log. Dott.ssa Sara Pintonello Dott.ssa Sara Ghiselli - Prime categorie percettive (P.CA.P) ARGOMENTI TRATTATI - Test di identificazione parole infantili
DettagliPatrizia Piccinini, I. C. Lucca 6
Patrizia Piccinini, I. C. Lucca 6 patriziapiccinini@email.it Alcuni test - Dominanza laterale della mano - Agnosie tattili - Valutazione delle capacità strutturo-ritmiche Scopo della ricerca Incrementare
DettagliGESTI ARBITRALI UFFICIALI
Fédération Internationale de Tchoukball International Tchoukball Federation GESTI ARBITRALI UFFICIALI ER-02 12.15.2009 E Fédération Internationale de Tchoukball International Tchoukball Federation GESTI
DettagliDisturbi del linguaggio
5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento
DettagliLe capacità coordinative
Le capacità coordinative - Determinano la tipologia e la qualità della risposta motoria; - Sono invece determinate dai processi che organizzano, controllano e regolano il movimento; - Dipendono dal grado
DettagliAbilità Visuo-Motorie e Disprassia
LA DISPRASSIA.Questa Sconosciuta Abilità Visuo-Motorie e Disprassia Dott. Orlandi Marco Perchè parlare di VISIONE? 80% delle informazioni acquisite dal mondo esterno giungono attraverso la visione La VISIONE
DettagliPROGETTO KRONOS CENTRO ANZIANI VILLA ALDINA NUCLEI ORCHIDEA E GIRASOLE ROSSANO VENETO
PROGETTO KRONOS CENTRO ANZIANI VILLA ALDINA NUCLEI ORCHIDEA E GIRASOLE ROSSANO VENETO Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso. Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il
DettagliYOGA E MEDITAZIONE Scheda tecnica n. 31
Nell'anatomia dello Yoga è detto che la salute e la forza mentale sono il risultato del libero movimento dei Vayu (lett: soffi vitali) se questa circolazione è disturbata allora insorge la malattia. Questa
Dettaglifinestra ovale canale uditivo membrana timpanica
IL SISTEMA VESTIBOLARE CANALI SEMICIRCOLARI ORGANI OTOLITICI ossicini finestra ovale canale uditivo membrana timpanica coclea I movimenti della testa nello spazio (Purves, Neuroscienze) Il labirinto vestibolare
DettagliI moduli formativi. 1. Il benessere nelle organizzazioni 2. Comunicazione i avanzata 3. Teoria e pratica dei gruppi
I moduli formativi Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento : organizzato da Com.e in partnership con L Università degli Studi di Roma Torvergata 1. Il benessere nelle organizzazioni 2. Comunicazione
DettagliDALLA DIDATTICA DEL PALLEGGIO ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE PER IL RUOLO DI ALZATORE
DALLA DIDATTICA DEL PALLEGGIO ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE PER IL RUOLO DI ALZATORE Dal concetto generale di didattica (intesa nello specifico come procedimento protocollare atto ad apportare
Dettagli150 GIOCHI LOGICO-PERCETTIVI
Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Donatella Colina 150 GIOCHI LOGICO-PERCETTIVI Sviluppare i prerequisiti visuopercettivi
DettagliI. C. di NICOLOSI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Cardinale G.B. Dusmet PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: Flauto traverso CLASSE 1 a
DISCIPLINA: Flauto traverso Disciplina: Flauto traverso Traguardi per lo sviluppo delle competenze Essere in grado di leggere le note musicali. Essere in grado di interpretare il valore delle pause. Saper
DettagliIC 15 BOLOGNA Scuola dell infanzia : IL FLAUTO MAGICO a.s. 2016/2017
IC 15 BOLOGNA Scuola dell infanzia : IL FLAUTO MAGICO a.s. 2016/2017 PROGETTO IL MIO CORPO SUONA Insegnanti : Zonno Angela Maria, Madeo Antonietta, Bandini Marianna Tempi: da ottobre a maggio Alunni: 3
DettagliINDICE. 8.2 Esercizio: le superfici tattili 2 Pag Trucchi: attenzione ai rumori Pag. 6!! 2
Lezione 44!! 1 INDICE 8.2 Esercizio: le superfici tattili 2 Pag. 3 8.3 Trucchi: attenzione ai rumori Pag. 6!! 2 3º livello Guarda Il Video Domanda: la domanda che il terapista farà al paziente sarà "Dimmi
DettagliEsercizi. Spalle. di fisioterapia
Esercizi Spalle di fisioterapia Gli esercizi descritti in questo opuscolo sono consigliati ai pazienti affetti da patologie delle spalle (periartriti, esiti di intervento, esiti di trauma cingolo scapolo-omerale,
DettagliALLENAMENTO FUNZIONALE DELLA FORZA
SCUOLA CALCIO S.S. RENDE CAT. GIOVANISSIMI REGIONALI ALLENAMENTO FUNZIONALE DELLA FORZA protocollo a cura di Enrico SARLI massofisioterapista allenatore di base B Uefa CONSIDERAZIONI non è allenando esasperatamente
DettagliCriteri quantitativi Ripetizioni Da 8 a 15. Durata totale dell esercizio POSIZIONE INIZIALE DESCRIZIONE DEI MOVIMENTI POSIZIONE FINALE
5 Sollevamento pesi 5 5 5 Seduti su un cassone. Piedi a terra. Schiena eretta. Tenere delle bottiglie PET piene all altezza delle orecchie, ai due lati della testa. I gomiti sono rivolti verso l esterno.
DettagliLinguaggio e Azione: un esempio sperimentale
Linguaggio e Azione: un esempio sperimentale Giulia Baroni Natura_Sive 23 Gennaio 2008 Slide 1 Embodied Cognition e rapporto tra Linguaggio e Azione: 2 parole Approccio cognitivo tradizionale: la mente
DettagliCOMPETENZE CHIAVE: Imparare ad imparare, Comunicazione nella madrelingua, Le competenze sociali e civiche, Consapevolezza ed espressione culturale.
EDUCAZIONE FISICA COMPETENZE CHIAVE: Imparare ad imparare, Comunicazione nella madrelingua, Le competenze sociali e civiche, Consapevolezza ed espressione culturale. Traguardi per lo sviluppo delle competenze
DettagliAlterazioni dello stato di coscienza
Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Alterazioni dello stato di coscienza Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 Coscienza Stato di consapevolezza che un individuo
Dettagliwww.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente
DettagliPROGRAMMA CINTURA VERDE
PART. 1 TECNICHE IN POSIZIONE NATURALE COLPI VARI a) UTILIZZO DELL AVAMBRACCIO ESTERNO. b) CALCI: 1) All interno polso o al viso. 2) All esterno del polso o al viso. 3) Sforbiciata in aria. DIFESE c) CALCI
DettagliEvitare reti. Durata: 75 (90) minuti bimbi divisi in 3 gruppi (6-8 per gruppo)
Durata: 75 (90) minuti 18-24 bimbi divisi in 3 gruppi (6-8 per gruppo) 3 postazioni parallele, i 3 gruppi svolgono la medesima attività Parte principale: 3 postazioni (Vivere la molteplicità / Imparare
DettagliPBLS Lattante PBLS Bambino. Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna
PBLS Lattante PBLS Bambino Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI Come comportarsi in caso di arresto cardiaco e respiratorio su bambino Saper effettuare le manovre di rianimazione
DettagliVariabili di carico POSIZIONE INIZIALE DESCRIZIONE DEI MOVIMENTI POSIZIONE FINALE
1 Trazione Variabili di carico Esercizio di resistenza Ripetizioni Da 35 a 40 Movimento continuo 6 minuti Possibile da 3 a 4 volte a settimana 1 1 1 Seduti su un cassone. Piedi a terra. Schiena eretta
DettagliCampo d esperienza: il corpo e il movimento
DAI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AGLI OBIETTIVI D APPRENDIMENTO STEP1 -CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA - SCUOLA INFANZIA Campo d esperienza: il corpo e il movimento TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
DettagliTrasduzione sensoriale
Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII VEDANO
ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII VEDANO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI EDUCAZIONE MOTORIA CLASSI SECONDE BIMESTRE: OTTOBRE - NOVEMBRE - Esercizi sulla percezione di sé nello spazio e nel movimento;
DettagliGRIGLIA DI OSSERVAZIONE. Asse 1: COGNITIVO
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Cognome e Nome: Luogo e data di nascita: Insegnanti di sezione: Insegnante di sostegno: Asse 1: COGNITIVO CONOSCENZA DI SE Riconosce le proprie cose personali e i propri indumenti.
DettagliPERSONE COINVOLTE - tutti i bambini medi, di tutte le sezioni - maestra Stefania e maestra Camilla in compresenza
1 LO SCHEMA CORPOREO MOTIVAZIONE: Il bambino per poter procedere nella costruzione dell immagine di sé e stabilire relazioni tra il suo IO e il mondo esterno, ha bisogno di conoscere il suo schema corporeo.
DettagliCORSO PER TECNICO DI BASE IL RICEVITORE
CORSO PER TECNICO DI BASE IL RICEVITORE LE QUALITÀ CHE CERCHIAMO IN UN RICEVITORE -leadership -forza fisica -rapidità e agilità -buon braccio EQUIPAGGIAMENTO Va indossato nella maniera corretta -schinieri
Dettagli1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009
1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009 del pediatra di libera scelta Dr Rolando Genovese La valutazione neurologica del lattante (2-12 mese ) e del bambino cerca di determinare
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ALUNNO/A.. Nato/a Residente a. IL DIRIGENTE IL/LA NEUROPSICHIATRA I GENITORI GLI INSEGNANTI OSSERVAZIONE DI ASPETTI SENSO- PERCETTIVI Percezione dello stimolo: Percezione uditiva
DettagliBilancio di salute in etàpediatrica
Bilancio di salute in etàpediatrica Verifica della buona qualità dello sviluppo neuropsichico Verifica delle condizioni ambientali favorenti il corretto sviluppo Diagnosi tempestiva dei disturbi dello
DettagliDisprassia con disgrafia
Disprassia con disgrafia A.Risoli, E.Antonioli, E.Arosio, M.Bertelè, A.Bortolotti, M.Capettini, S.De Isabella. Gruppo Territoriale Lombardia Fondazione Don C.Gnocchi Centro Ronzoni-Villa, Seregno. arisoli@dongnocchi.it
DettagliCapitolo 5 Apprendimento motorio
Capitolo 5 Apprendimento motorio La pratica Imparare attraverso la pratica La pratica, individua consolida ed immagazzina una alto numero di sitiuazioni inerenti al compito e le organizza in una forma
DettagliTraining percettivo verbale. Rosanna Falanga
Training percettivo verbale Rosanna Falanga La sordita infantile perlinguale grave e profonda, se non trattata, porta al sordomutismo. Tuttavia la riabilitazione può essere rapida e completa dal punto
DettagliS.C.SEST 118 AL-AT IL TRIAGE
DOTT DAVIDE ALATI MEDICO S.E.S.T. 118 AL/AT REFERENTE MEDICO STRUTTURA MAXI EMERGENZA 118 AL/AT EVACUAZIONE. OBIETTIVI RAPIDA VALUTAZIONE DEI PAZIENTI IN MODO DA RENDERE UTILIZZABILI LE RISORSE DISPONIBILI
DettagliCorso di Soccorritore Livello Avanzato Associazione Volontariato Grevigiano PARAMETRI VITALI
Corso di Soccorritore Livello Avanzato Associazione Volontariato Grevigiano PARAMETRI VITALI Introduzione Il 118 è un sistema complesso che si avvale di varie figure con ruoli diversi Ogni figura deve
Dettagli