Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento

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1 L OSSERVAZIONE DEL BAMBINO NELL ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E NEL PRIMO PERIODO DELLA SCUOLA PRIMARIA Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento Logopedista Francesca Fornasiero 1

2 PARTE TEORICA L osservazione Lo sviluppo del linguaggio da 2 a 6 anni Il bambino di 6 anni Abilità prerequisiti Schemi delle abilità per lettura, scrittura, calcolo Griglia 2

3 Osservare = guardare con attenzione un oggetto, una persona, un fenomeno sinonimi = considerare, esaminare Perché osservare? Chi osservare? Cosa osservare? Dove osservare? Come osservare? 3

4 PERCHE OSSERVARE? Per conoscere (osservazione soggettiva e oggettiva) Per monitorare Per approfondire Per lavorare Per raccogliere informazioni in stretto rapporto con attività educative da proporre Per indirizzare Per prevenire 4

5 CHI OSSERVARE? COSA OSSERVARE? Un bambino all ultimo anno della Scuola dell Infanzia. Le abilità generali all idoneità dell apprendimento in genere. Le abilità specifiche, prerequisiti della lettura e della scrittura. 5

6 CHI OSSERVARE? COSA OSSERVARE? Un bambino al primo anno della Scuola Primaria di Primo grado Le abilità preposte alla lettura decifrazione Le abilità preposte alla lettura comprensione Le abilità preposte alla scrittura Le abilità preposte alla scrittura produzione Le abilità preposte alle abilità di calcolo 6

7 DOVE OSSERVARE? Diversi ambiti (grande gruppo, piccolo gruppo, da solo) Diversi ambienti (all interno, all esterno) Diverse attività (strutturate, non strutturate) Diverse condizioni (di abitudine, routine, straordinarie) 7

8 COME OSSERVARE? Occhio esperto Strumenti (griglie, test, prove ) L uso di uno strumento, in un ottica preventiva, permette di: 1. Mettere a punto programmi di intervento precoci e mirati per favorire e facilitare lo sviluppo dei bambini 2. Dare dei suggerimenti per la composizione delle classi 3. Ottenere un profilo di ogni singolo bambino 8

9 IPDA E importante rivolgere l attenzione alle potenzialità della prevenzione Individuare segnali precoci di difficoltà dai 4 ai 6 anni permette di identificare modalità di sviluppo delle difficoltà stesse e quindi di utilizzare strumenti di recupero adeguati e maggiormente efficaci. Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento 9

10 L APPRENDIMENTO E UN PROCESSO CHE ASSEGNA AL BAMBINO UN RUOLO ATTIVO DI FRONTE ALLE CONOSCENZE I bambini possono apprendere anche spontaneamente o in situazioni di stimolo predisposte (anche prima dell ingresso in scuola primaria) 10

11 Sviluppo fonetico del bambino stadio 0-5/6 mesi - Lallazione 1 stadio - 12 mesi - Prime occlusive struttura CVCV 2 stadio - 18 mesi - Le occlusive 3 stadio - 24 mesi - Qualche costrittiva 4 stadio - 36 mesi - Qualche semicostrittiva 5 stadio - 48 mesi - Qualche gruppo consonantico 6 stadio 70 mesi - Qualche parola difficile 11

12 Sviluppo frastico 1 stadio - 12/18 mesi Frase monotermine Nucleo semplice 2 stadio - 18/24 mesi Frase bitermine Nucleo semplice con avverbiali e modificatori 3 stadio - 24/30 mesi Frase tri o politermine Nucleo complesso 4 stadio - 30/36 mesi Frase contratta ipercorrettismo 5 stadio - Oltre 36 mesi Frase di tipo adulto (S+V+ complemento con articoli e flessioni) 12

13 Sviluppo del vocabolario 12 mesi 1/10 parole 18 mesi 10/20 parole 24 mesi 20/50 parole 27 mesi 50/400 parole 36 mesi 400/1000 parole Oltre 36 mesi 1000/4000 parole 13

14 La scuola dell infanzia è per il bambino: Primo vero contatto con il sistema educativo sociale Occasione per poter creare, con itinerario adeguato,esperienze di arricchimento e di sviluppo Luogo in cui il bambino acquisisce molte competenze che, pur non essendo ancora apprendimenti scolastici, formano le basi su cui sarà possibile che si sviluppino, durante il periodo scuola, competenze specifiche di lettura e scrittura, calcolo, motricità fine, socializzazione e cooperazione (non in successione gerarchica) 14

15 Il bambino al 1 anno di Scuola dell Infanzia possono mancare delle semicostrittive e alcuni gruppi consonantici ha difficoltà per le parole difficili possiede 400/1000 parole usa una frase contratta o già una frase di tipo adulto 15

16 Il bambino al 2 anno di Scuola dell Infanzia Frase di tipo adulto Può mancare il fonema R Difficoltà nelle parole lunghe e difficili 16

17 Il bambino al 3 anno di Scuola dell Infanzia Il linguaggio non deve presentare alterazioni fonetiche La struttura della frase è corretta Sono presenti i prerequisiti utili all apprendimento della letto-scrittura 17

18 3 Anno: prerequisiti utili alla letto-scrittura Percezione visiva costanza della forma posizioni nello spazio separazione figura/sfondo 18

19 PREREQUISITI Abilità metafonologiche divisione in sillabe CA VA LLO come inizia / come finisce TE LE FO NO starter sillabico e fonologico rime treno di parole NO VE VE LA LA VO RO 19

20 PREREQUISITI Abilità di classificazione secondo criteri definiti Abilità di seriazione grafica 20

21 PREREQUISITI Corretta prensione dello scrivente Programmazione fonologica 21

22 Il bambino di 6 anni è in grado di: 1. LINGUAGGIO PRODUZIONE È in grado di pronunciare tutti i fonemi correttamente nelle diverse posizioni all interno della parola. I processi fonologici e fonotattici che sono fisiologicamente presenti nel linguaggio del bambino piccolo, sono ormai scomparsi da tempo (l ultimo, l armonia consonantica scompare all età di 4 anni e mezzo). Il vocabolario si è così arricchito che non è più possibile elencare tutte le parole da lui conosciute. La struttura della frase, già all età di 3 anni, è completa come quella dell adulto. A livello predicativo è in grado di produrre uno schema narrativo di 6 sequenze e di raccontare sue esperienze seguendo un organizzazione temporale (prima/dopo) e fornendo particolari che hanno attirato il suo interesse. 22

23 Il bambino di 6 anni è in grado di: 2. LINGUAGGIO COMPRENSIONE A livello fonologico il bambino di 5 anni e mezzo è in grado di compiere processi di sintesi e analisi sillabica (pa/ne = pane; pane = pa/ne) a 6 anni e mezzo è in grado di compiere processi di sintesi e analisi fonemica (p/a = pa ; pa = p/a) A livello semantico sa generalizzare, categorizzare ecc. A livello morfosintattico sa comprendere frasi complesse con più subordinate A livello predicativo fino a 5 anni e mezzo sa comprendere storie e racconti su completamento e su domande Dai 5 anni e mezzo ai 7 anni sa riordinare 6 figure 23

24 La scuola primaria per il bambino è: La continuazione e l approfondimento dei contatti con il sistema educativo sociale. Luogo in cui il bambino acquisisce, consolida e utilizza competenze specifiche di lettura, scrittura, calcolo, socializzazione e cooperazione. Ambito in cui comincia ad acquisire consapevolezza rispetto alle sue capacità e difficoltà. 24

25 Processo di apprendimento della lettura Il bambino costruisce una rappresentazione interiore di un concetto (comprensione processo cognitivo), ricavandola da una serie di elementi linguistici scritti detti grafemi (transcodifica processo linguistico) Fase preconvenzionale La lingua scritta è un disegno delle parole Fase alfabetica Corrispondenza biunivoca tra suono e segno Fase ortografica Apprendimento dei digrammi Fase lessicale Riconoscimento della parola 25

26 STRATEGIE DI LETTURA Top Down (iperanalitica) analisi dettagliata delle singole lettere Bottom Up (ipoanalitica) accesso diretto al significato della parola usando al minimo la decifrazione; usa anche il meccanismo dell anticipazione 26

27 Processo di apprendimento della scrittura STADIO LOGOGRAFICO Livello preconvenzionale Vengono usate lettere prive di valore sonoro convenzionale con criteri legati all aspetto figurativo della parola Livello convenzionale Le lettere usate hanno valore sonoro convenzionale Es: cane = AE cane= CA cane= CN STADIO ALFABETICO Il bambino riconosce nel grafema l unità minima corrispondente al fonema STADIO ORTOGRAFICO Il bambino impara le regole ortografiche della propria lingua STADIO LESSICALE Il bambino scrive in modo automatico 27

28 L ATTENZIONE È una funzione neuropsicologica molto importante È composta da 3 momenti: 1. Fase di input (il messaggio entra ) 2. Elaborazione 3. Fase di output 28

29 L attenzione: fase di input È la più importante perché rappresenta il momento in cui noi entriamo in contatto con le informazioni provenienti dall ambiente esterno. Vi sono varie fasi: 1. Arousal 2. Attenzione selettiva 3. Attenzione focale concentrazione 4. Attenzione continua 5. Attenzione parallela 6. Shift dell attenzione 7. Attenzione controllata 8. Attenzione automatizzata 29

30 L attenzione: fase di elaborazione È la fase in cui le informazioni che sono entrate vengono elaborate È composta da tre momenti: 1. Trasduzione sensoriale 2. La memoria a breve termine / a lungo termine 3. Il ragionamento logico 30

31 L attenzione: fase di output È la fase in cui escono delle produzioni all esterno a seconda di ciò che è stato elaborato. I tipi di attenzione richiesti nei compiti di lettura e scrittura sono: Attenzione uditiva Attenzione visiva Attenzione motoria prassica 31

32 MEMORIA È una funzione neuropsicologica molto importante che insieme all attenzione (di cui fa parte) presiede a numerose abilità. La memoria a breve termine ha un range di 7 sec. (memoria lavoro) La memoria a lungo termine è classificata in 3 sottotipi: 1. Memoria procedurale 2. Memoria episodica 3. Memoria semantica 32

33 MEMORIA I tipi di memoria richiesti nel compito lettura e scrittura sono: Memoria visiva Memoria fonologica Memoria di transcodifica (memoria dei processi di trasformazione) Memoria prassica 33

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