«PER CRESCERE UN BAMBINO SERVE UN INTERO VILLAGGIO»

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Arnoldo Pace
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2 «PER CRESCERE UN BAMBINO SERVE UN INTERO VILLAGGIO» Proposte di progettazione anni 2017/2018 presentazione a cura delle cooperative

3 Attività educativa territoriale A febbraio è iniziata un attività educativa in collaborazione con la Biblioteca di Suzzara per: - monitorare le dinamiche di alcuni gruppi di ragazzi che frequentano il luogo. - entrare in relazione con loro creando un rapporto di fiducia - coinvolgerli in attività condivise partendo dai loro interessi Lo scopo è quello di renderli più attenti, responsabili e consapevoli del luogo che frequentano, disinnescando alcuni comportamenti inadeguati/devianti. A lungo termine, l obiettivo è di instaurare un rapporto positivo tra ragazzi staff della Biblioteca, favorendo percorsi di inclusione e coprogettazione PROPOSTE Si sta ragionando di utilizzare questo approccio anche in altri luoghi sensibili, a partire dall oratorio.

4 Sport Con l inizio dell anno abbiamo iniziato a dialogare con le associazioni di genitori e con le associazioni sportive per capire come fosse più utile affrontare il tema della sport, in chiave Villaggio. Dagli incontri è emerso con forza il tema dell educazione allo sport e la necessità condivisa di lavorare partendo dalle scuole. PROPOSTE Si propone di lavorare a due livelli: Insieme alle scuole e a lungo termine: - Attraverso la realizzazione di percorsi di psicomotricità integrati all attività scolastica e laboratori per i bimbi e i ragazzi più grandi - Educando e informando i genitori su sport/salute/discipline e facilitando scelte più consapevoli Attraverso eventi e convegni - Realizzando una giornata dedicata allo sport con workshop e convegni organizzati dalle associazioni nella quale proporre attività sportive che catturano anche l interesse dei ragazzi (percorsi ninja warriors, parkour, arrampicata ecc.) A livello di comunità abbiamo iniziato una riflessione (che potrebbe essere utile approfondire) anche sul tema dell aggregazione dei genitori all interno delle associazioni sportive frequentate dai figli.

5 Video Il corso di montaggio video realizzato insieme a Luca Trentini ed in collaborazione con Piazzalunga, si è concluso in febbraio ed è stata l'occasione per realizzare un video sulle tematiche legate alll'utilizzo dei social e la genitorialità. I video fanno parte dell'esperienza quotidiana nella vita dei ragazzi, che hanno molto spesso il ruolo di fruitori passivi: PROPOSTE La proposta è quella di partire dal gruppo che ha partecipato al corso e coinvolgere altri ragazzi nella realizzazione di contenuti significativi e importanti per loro. L'idea è nata visionando alcuni lavori (divulgati nelle scuole ed in altri contesti) come quelli legati alla pedofilia online o al cyberbullismo. Oltre a ciò, si conferma l' intenzione di lavorare tra generazioni, filmando e pubblicando video ricette in collaborazione con l'auser e con genitori e nonni del territorio. Rimane in campo anche l'idea di approfondire il mondo di YouTube attraverso incontri e laboratori.

6 Mep, cinema e altro.. La collaborazione con Piazzalunga iniziata lo scorso anno non si è mai interrotta: durante l inverno abbiamo lavorato insieme per la realizzazione del corso di videomaking e di un laboratorio sui giochi di carte. Durante l estate scorsa si è svolta la «due settimane» di MEP (attività rivolta ai bimbi delle elementari, che promuove l insegnamento della lingua italiana attraverso giochi e laboratori). PROPOSTE L idea è quella di continuare a lavorare insieme (quest anno sono previsti due momenti di MEP: uno estivo e uno durante il mese di maggio, in collaborazione con la scuola). Quest attività è anche un bel modo per coinvolgere i ragazzi più grandi, che vengono formati e coordinati per seguire i bimbi. La bella esperienza del cinema all aperto dell anno scorso ci invita a riproporre l esperienza, sempre coinvolgendo i ragazzi nella preparazione e nella gestione degli eventi L idea (già lanciata l anno scorso) della caccia al tesoro, può essere ripresa coinvolgendo i «contagiosi»

7 Altre proposte specifiche per il mondo dell infanzia Alla luce degli incontri con i rappresentanti dei genitori dei due comprensivi abbiamo pensato di proporre due tipologie di incontri/eventi. Entrambi si caratterizzano come laboratori ma prevedono una gestione differente. Nel primo caso l obiettivo consiste nel creare occasioni di aggregazione e incontro per divulgare gli obiettivi e i propositi del progetto, per stimolare una maggiore fruibilità del territorio e degli spazi aperti (necessità manifestata dai genitori stessi durante gli incontri) e per permettere ai genitori di vivere e condividere esperienze con i propri bambini; nel secondo caso, ci si concentra sul sostegno della genitorialità e delle difficoltà che quotidianamente i genitori affrontano nella gestione dell educazione dei bambini.

8 PROPOSTE Durante i mesi primaverili ed estivi, l intenzione è di creare occasioni di aggregazione nei vari parchi del territorio proponendo semplici laboratori ed attività che prevedano la partecipazione sia dei genitori che dei bambini. Potrebbero essere sia laboratori animati da una figura esterna (esempio: lezione di yoga, imparare a fare le capriole con gli insegnanti di judo) che laboratori autogestiti (esempio: incontrarsi per disegnare tutti insieme, fare una merenda pic nic). Ci piacerebbe proporre lezioni di cucina che possano permettere a bambini e genitori di vivere insieme questo tipo di esperienza.

9 PROPOSTE Durante i mesi autunnali e invernali, invece, i laboratori vengono trasferiti in strutture chiuse (da individuare sul territorio) e diventano di intrattenimento per i bambini (quindi gestite da un educatore/animatore) così da permettere ai genitori di poter avere un momento di confronto su problematiche tipiche della vita quotidiana e della relazione genitori-figli in presenza di un moderatore. Non si tratta di lezioni formative ma di occasioni informali che permettano ai genitori di esprimere dubbi e perplessità e di aiutarsi a vicenda. Si intende, inoltre, proporre spettacoli teatrali che possano essere non solo di intrattenimento ma anche comunicativi di un messaggio morale che aiuti i genitori a riflettere

10 Scuola: un elemento fondamentale della rete Nella progettazione «Villaggio» dei prossimi anni la scuola assumerà un ruolo centrale, perché: - rimane un punto di riferimento per genitori, bimbi e ragazzi in tutti i gradi di istruzione - è l istituzione fondamentale, dal punto di vista formativo ed educativo, insieme alla famiglia - è uno snodo fondamentale per le comunicazioni tra istituzioni/enti/associazioni e cittadinanza

11 PROPOSTE Partendo dai presupposti indicati, l idea è di coinvolgere la scuola a più livelli. Alcune proposte: - Realizzare la mappa degli eventi «villaggio» dedicati a genitori, bimbi e ragazzi da inserire all interno di alcuni istituti e gestire in collaborazione con insegnanti ed alunni. - Coinvolgere la scuola nella riflessione e negli interventi sull educazione allo sport e alla salute - Dialogare insieme agli istituti per promuovere esperienze di scuola aperta - «Villaggio a colori»? Vale forse la pena riflettere sulla realizzazione di un evento che prende spunto dall esperienza di «Diritti a colori» dell anno scorso e che vede protagoniste le scuole del nostro territorio

12 Metodo di lavoro L idea di coprogettare lavoro del «villaggio». insieme rimane un elemento centrale del metodo di PROPOSTE Riprendere l idea dell anno scorso e ipotizzare un percorso nel quale il CSVM possa avere il ruolo di facilitatore. PROPOSTE Comunicazione Continuare ad avere (e sviluppare) un metodo flessibile e diversificato per proporre le attività e dare un feedback alla cittadinanza. Usare il web, la rete delle associazioni, i volantini, Il passaparola nei luoghi di aggregazione, le mappe sul territorio.. ecc. per cercare di aggregare e canalizzare le informazioni legate alle singole proposte, massimizzando la visibilità.

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