PROMETEO INCATENATO (Eschilo)

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Fabia Zamboni
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a)la vicenda PROMETEO INCATENATO (Eschilo) La vicenda narra di Prometeo, figlio di un titano e di una ninfa, il cui nome significa: colui che capisce prima.

Prometeo prende le parti degli uomini e decide di ingannare Zeus, per il bene dell umanità, nascondendo le ossa nella sacca più grossa e la carne in quella più piccola.

1 a)la vicenda PROMETEO INCATENATO (Eschilo) La vicenda narra di Prometeo, figlio di un titano e di una ninfa, il cui nome significa: colui che capisce prima. Un giorno nasce una discussione fra dei e uomini per il sacrificio di un toro. Prometeo prende le parti degli uomini e decide di ingannare Zeus, per il bene dell umanità, nascondendo le ossa nella sacca più grossa e la carne in quella più piccola. Zeus cade nell inganno, scegliendo la sacca più grossa come parte destinata agli dei. Accortosi dell inganno, Zeus decide di vendicarsi, confiscando il fuoco agli uomini, ma Prometeo si riappropria del fuoco, rubandolo ad Apollo e restituendolo all umanità. Scoperto il furto, Zeus punisce duramente Prometeo, incatenandolo ad una roccia e inviando un aquila con il compito di mangiargli il fegato, che durante la notte gli ricresceva, in modo da rinnovare ogni giorno la sua sofferenza. Dopo qualche tempo, Prometeo viene liberato da Ercole, con il permesso di Zeus. b) interrogativi e riflessioni Come può essere valutato il personaggio di Prometeo: -Un ladro? -Un ribelle? -Un benefattore?

2 Può essere ritenuto ladro, perché ha rubato il fuoco. Può essere considerato un ribelle perché ha disobbedito agli dei sfidando la loro volontà e ponendosi come superiore a loro; questa è una colpa molto grave, chiamata HYBRIS. Allo stesso tempo può essere anche considerato un benefattore, perché ha agito per il bene dell umanità, salvandola dall estinzione e donando il fuoco, fondamentale per la vita e il progresso dell uomo. Quindi non c è una risposta univoca a queste domande, perché dipende dai punti di vista che vengono assunti : infatti a seconda di come viene analizzata la vicenda, cambia il pensiero dello spettatore e di conseguenza la sua risposta. Eschilo però scrisse anche Prometeo liberato. Questa tragedia non è giunta a noi, ma il titolo ci fa dedurre che Prometeo sia stato riconosciuto come un benefattore.

EDIPO RE (Sofocle) b)la vicenda Edipo è stato abbandonato quando era ancora in fasce, a causa di una profezia secondo la quale egli avrebbe ucciso il padre e sposato la madre.

3 EDIPO RE (Sofocle) b)la vicenda Edipo è stato abbandonato quando era ancora in fasce, a causa di una profezia secondo la quale egli avrebbe ucciso il padre e sposato la madre. Edipo viene adottato dai sovrani di Corinto, che ritiene i suoi veri genitori. Divenuto adulto, Edipo scopre la profezia e per sfuggire al suo tragico destino decide di lasciare Corinto. Sulla strada verso Tebe incontra un uomo con il suo equipaggio, hanno una discussione ed Edipo uccide l uomo senza sapere chi sia. Alle porte di Tebe, riesce a risolvere l indovinello della Sfinge. La città è riconoscente nei confronti di Edipo e gli offre la mano alla regina Giocasta, rimasta vedova. Edipo diviene quindi re di Tebe e governa saggiamente, amato da suo popolo. Quando in città scoppia una pestilenza, Edipo consulta l oracolo di Delfi per cercare un rimedio, che gli rivela che la pestilenza è causata dall assassino del Re Laio, che si trova in città. Edipo si impegna a trovare al più presto il colpevole per esiliarlo dalla città. Tiresia, l indovino cieco, consiglia a Edipo di non cercare il colpevole, perché ciò avrebbe portato solo mali, ma Edipo non lo ascolta. Interrogando la moglie, scopre le circostanze della morte di Laio e le collega all incidente durante il quale egli ha ucciso uno sconosciuto. In quel momento giunge uno schiavo da Corinto per annunciar ela morte del Re e gli riferisce che lui è stato adottato dai sovrani di Corinto. A questo punto Edipo capisce che la profezia si era avverata: aveva infatti ucciso il padre e sposato la madre. Edipo a queste parole si acceca con una spilla e se ne va in esilio.

4 b) interrogativi e riflessioni - Edipo si può considerare responsabile delle sue azioni e quindi colpevole? - Per l uomo è meglio sapere o ignorare? Alla prima domanda si possono dare diverse risposte valide a seconda dei diversi punti di vista: Edipo può risultare colpevole di avere commesso parricidio e incesto perché effettivamente ha ucciso Laio e sposato Giocasta, ma anche innocente perché non era a conoscenza della verità sul suo passato e quindi non può essere ritenuto responsabile di quello che ha fatto. Inoltre emerge il tema del Destino : poteva Edipo sfuggire a quello che il Destino aveva stabilito per lui, quando nemmeno gli dei possono cambiarne le decisioni? Anche per la seconda domanda ci possono essere diversi punti di vista : sapere la verità può essere un vantaggio, ma anche un peso che implica più responsabilità e sofferenza. Come diceva Sofocle, conoscere è soffrire, ma noi uomini desideriamo la conoscenza e non possiamo farne a meno.

a)la vicenda ANTIGONE (Sofocle) Antigone, figlia di Edipo, ha due fratelli, Eteocle e Polinice, e una sorella, Ismene Dopo la morte del padre il potere della città di Tebe passa nelle mani di

Il nuovo re, Creonte, zio di Antigone, emana una legge con la quale vieta la sepoltura di Polinice, considerato un ribelle, e sancisce la condanna a morte per chi gli darà sepoltura.

5 a)la vicenda ANTIGONE (Sofocle) Antigone, figlia di Edipo, ha due fratelli, Eteocle e Polinice, e una sorella, Ismene Dopo la morte del padre il potere della città di Tebe passa nelle mani di Eteocle, che avrebbe dovuto governare per un anno. Polinice, il figlio maggiore, attacca Tebe con le armi per rivendicare il potere, ma entrambi muoiono in battaglia l uno contro l altro. Il nuovo re, Creonte, zio di Antigone, emana una legge con la quale vieta la sepoltura di Polinice, considerato un ribelle, e sancisce la condanna a morte per chi gli darà sepoltura. Ad Eteocle vengono invece riservate solenni onoranze funebri. Antigone si ostina a pretendere che il corpo di Polinice venga sepolto Mentre compie i riti di sepoltura, Antigone viene scoperta da una guardia di Creonte e portata davanti al re, che la rinchiude in una grotta. Emone, figlio di Creonte e promesso sposo di Antigone, supplica il padre di liberarla. Inoltre, anche l indovino Tiresia, avverte Creonte che se non la libera, gli accadranno delle disgrazie. All udire queste parole, Creonte spaventato, va a liberare Antigone, ma la trova morta. Emone per il doloro si uccide e dopo di lui, anche la madre Euridice. Al conoscere di queste sciagure, Creonte invoca la morte anche per se stesso. b) interrogativi e riflessioni E più giusto seguire la propria coscienza (le leggi non scritte ), o quelle emanate dallo stato? Chi ha ragione? Creonte, che deve essere il difensore della legge? O Antigone che deve seppellire suo fratello per farlo riposare in pace? Creonte deve seguire il consiglio di Tiresia e quindi liberare Antigone, oppure applicare fino in fondo le leggi che lui ha deciso in quanto capo dello stato? Lo spettatore si trova nella situazione di dover capire chi tra Antigone o Creonte abbia ragione. Infatti si porrà queste domande:

6 Creonte ha tutte le ragioni per non seppellire Polinice, poiché lui, essendo un capo, deve essere difensore della città, e per condannare Antigone che non vuole obbedire alle leggi Antigone tiene al fratello e lo vuole seppellire per permettergli di poter riposare in pace. Sostiene che prima delle leggi dello stato vengano le leggi della coscienza, perciò decide di fare obiezione di coscienza. Anche Creonte, dopo aver ascoltato la profezia di Tiresia,è preso dal dubbio e non sa quale decisione prendere: se liberare Antigone per non offendere ulteriormente gli dei o se obbedire alle leggi dello stato. Alla fine decide di liberare Antigone, ma recandosi alla caverna Antigone la troverà impiccata, il figlio Emone si sarà ucciso e anche Euridice, la moglie, ha optato per la morte.

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