Cronicità e sanità di iniziativa: risultati 2014
|
|
- Feliciano Riccardi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cronicità e sanità di iniziativa: risultati 2014 Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana
2 Cosa voglio dirvi Un aggiornamento al 2014 su: Indicatori di processo cura malattie croniche Il primo anno delle AFT Impatto sanità d iniziativa (diabete) I report di AFT
3 Cosa voglio dirvi Un aggiornamento al 2014 su: Indicatori di processo cura malattie croniche Il primo anno delle AFT Impatto sanità d iniziativa (diabete) I report di AFT
4 Diabete Prevalenti MaCro per diabete mellito, su residenti in Toscana. Età 16+. Popolazione standard: residenti Toscana nel 2006 (x 1000) maschi femmine tot Monitoraggio dell emoglobina glicata, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per diabete mellito. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per diabete mellito nel (x 100) 80 Monitoraggio di creatinina o clearence, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per diabete mellito. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per diabete mellito nel (x 100) maschi femmine totale maschi femmine tot
5 Pregresso ictus Prevalenti MaCro per pregresso ictus, su residenti in Toscana. Età 16+. Popolazione standard: residenti Toscana nel (x 1000) maschi femmine totali Misurazione del colesterolo totale, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per pregresso ictus. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per pregresso ictus nel (x 100) Terapia antitrombotica, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per pregresso ictus. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per pregresso ictus nel (x 100) maschi femmine totali maschi femmine totali
6 Insufficienza cardiaca Prevalenti MaCro per insufficienza cardiaca, su residenti in Toscana. Età 16+. Popolazione standard: residenti Toscana nel (x 1000) maschi femmine totali 65 Monitoraggio di creatinina, sodio e potassio, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per insufficienza cardiaca. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per insufficienza cardiaca nel (x 100) Terapia con beta-bloccanti, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per insufficienza cardiaca. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per insufficienza cardiaca nel (x 100) maschi femmine totali maschi femmine totali
7 BPCO Prevalenti MaCro per BPCO, su residenti in Toscana. Età 16+. Popolazione standard: residenti Toscana nel (x 1000) maschi femmine totali Misurazione spirometria, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per BPCO. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per BPCO nel (x 100) Terapia con broncodilatatori, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per BPCO. Età 16+. Popolazione standard: residenti in Toscana prevalenti MaCro per BPCO nel (x 100) maschi femmine totali maschi femmine totali
8 Cosa voglio dirvi Un aggiornamento al 2014 su: Indicatori di processo cura malattie croniche Il primo anno delle AFT Impatto sanità d iniziativa (diabete) I report di AFT
9 diabete
10 Nel 58,3% delle AFT è aumentata la % di diabetici con misurazione dell Hb glicata nell ultimo anno e nel 67,2% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
11 Nel 54,8% delle AFT è aumentata la % di diabetici con monitoraggio della creatinina nell ultimo anno e nel 61,9% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
12 Pregresso ictus
13 Nel 52,2% delle AFT è aumentata la % di pz con pregresso ictus con un monitoraggio del CH tot nell ultimo anno e nel 51,7% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
14 Nel 56,5% delle AFT è aumentata la % di pz con pregresso ictus in terapia antitrombotica nell ultimo anno e nel 63,1% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
15 Insufficienza cardiaca
16 Nel 57,4% delle AFT è aumentata la % di scompensati con un esame di creatininemia, na e K nell ultimo anno e nel 69,7% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
17 Nel 71,3% delle AFT è aumentata la % di scompensati in terapia con betabloccanti nell ultimo anno e nel 51,2% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
18 Cardiopatia ischemica
19 Nel 37,4% delle AFT è aumentata la % di cardiopatici ischemici con almeno una misurazione della glicemia nell ultimo anno e nell 81,4% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
20 Nel 55,2% delle AFT è aumentata la % di cardiopatici ischemici in terapia antitrombotica nell ultimo anno e nel 73,1% di queste ultime è diminuita la variabilità tra i MMG
21 Cosa voglio dirvi Un aggiornamento al 2014 su: Indicatori di processo cura malattie croniche Il primo anno delle AFT Impatto sanità d iniziativa (diabete) I report di AFT
22 Studio a coorte: obiettivo e metodi Obiettivo: valutare l impatto della SI sui pazienti diabetici arruolati durante il primo anno del progetto (2010) Metodi: studio di coorte: diabetici arruolati SI nel 2010 vs diabetici assistiti di mmg mai entrati nella SI Periodo di osservazione: dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014 (dati del periodo utilizzati come riferimento precedente all avvio della SI) Fonte dei dati: dati amministrativi dei flussi sanitari della Toscana Popolazione di studio: tutti i soggetti che al 1 gennaio 2006 risultavano residenti in Toscana e diabetici secondo criteri predefiniti, vivi al 1 gennaio 2011
23 Obiettivo e metodi Pazienti con diabete MaCro al e vivi al assistiti di mmg aderenti alla SdI n Propensity Score Matching Exp n Pazienti con diabete arruolati nel 2010 n Pazienti con diabete MaCro al e vivi al MaCro assistiti di mmg non aderenti alla SdI noexp n
24 risultati
25 risultati
26 risultati
27 risultati
28 risultati
29 risultati ospedalizzazione cause cardiologiche Cause di CI95% IRR ricovero Lo Up p-value cardiologiche 1,09 1,01 1,18 0,030 Infarto no stemi 1,34 1,09 1,65 0,005 Infarto stemi 0,94 0,73 1,22 0,665
30 Cosa voglio dirvi Un aggiornamento al 2014 su: Indicatori di processo cura malattie croniche Il primo anno delle AFT Impatto sanità d iniziativa (diabete) I report di AFT
31 87 indicatori su: visite specialistiche assistenza domiciliare diagnostica strumentale e di laboratorio accessi al pronto soccorso ricoveri in ospedale cura degli assistiti affetti da: ipertensione diabete cardiopatia ischemica scompenso cardiaco bpco pregresso ictus demenza I report di AFT
32 Budget di AFT Audit di AFT
33 AUDIT CLINICO
34 Riordino dell'assistenza territoriale art. 1 Legge 189/2012 Le regioni definiscono l'organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria secondo modalità operative che prevedono forme organizzative monoprofessionali, denominate aggregazioni funzionali territoriali che condividono obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida, audit
35 A chi e quando sono messi a disposizione? Ai coordinatori di AFT ed ai referenti aziendali per le cure primarie Entro aprile (quest anno 12 giugno): anno precedente (senza prestazioni erogate fuori regione) Entro ottobre: Aggiornamento a giugno anno in corso (senza prestazioni erogate fuori regione) anno precedente consolidato (?)
36
Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie
Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it
DettagliAggregazioni Funzionali Territoriali e Sanità d Iniziativa nella cura del diabete. Valentina Barletta Agenzia regionale di sanità della Toscana
Aggregazioni Funzionali Territoriali e Sanità d Iniziativa nella cura del diabete Valentina Barletta Agenzia regionale di sanità della Toscana Riordino dell'assistenza territoriale art. 1 Legge 189/2012
DettagliCCM: la valutazione dell efficacia degli interventi sanitari e socio- sanitari sul territorio.
CCM: la valutazione dell efficacia degli interventi sanitari e socio- sanitari sul territorio paolo.francesconi@ars.toscana.it con SCOMPENSO CARDIACO A Indicatori di processo: livelli di adesione a raccomandazioni
DettagliI progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi
I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso Paolo Francesconi Nuova Sanità d Iniziativa: nuovi target e nuovi modelli Pazienti complessi high risk / high cost Modello di Care e Case Management
DettagliIl calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo
Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo Marisa De Rosa 1 Congresso Nazionale SIFaCT Milano, 13 settembre 2013 CORE H24 per il riordino dell assistenza territoriale E un progetto
DettagliLa popolazione disabile
La popolazione disabile 4 Tasso di disabilità (numero soggetti portatori handicap -64/pop. res. -64, per 1). Anno 21 3 2 1 Alta Val d'elsa Valdichiana Amiata Senese e Val d'orcia Senese AUSL 7 REGIONE
DettagliPrevenzione e promozione della salute. Gestione delle principali patologie croniche
Prevenzione e promozione della salute Range Adesione screening mammografico Adesione screening cervice uterina 72,48 72,85 73,96 48,36 92,82 65,99 56,56 57,63 41,08 70,63 Adesione screening colorettale
Dettagliil contesto epidemiologico in Emilia Romagna
L applicazione del Piano sulla Malattia Diabetica nella Regione Emilia Romagna seconda edizione il contesto epidemiologico in Emilia Romagna Lucia Nobilio Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Prevalenza
DettagliIl sistema di valutazione della performance della sanità toscana
Il sistema di valutazione della performance della sanità toscana ed i dati MaCRO di ARS Sara Barsanti Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna di Pisa Dicembre 2015 La storia del sistema
DettagliLa Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano
Malattie croniche e telemedicina - 29 Novembre 2013 La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria Valeria Fano UOC Programmazione, Sistemi Informativi
DettagliC5.5 Mortalità intraospedaliera per embolia polmonare C5.6 Percentuale di utilizzo di una mammaria nel by-pass (AOU)
34 Allegati C5.5 Mortalità intraospedaliera per embolia polmonare C5.6 Percentuale di utilizzo di una mammaria nel by-pass (AOU) Allegati 35 C5.7 Percentuale di interventi di riparazione della valvola
DettagliSistema Epidemiologico Regionale Settore Farmaceutico Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie. Montecchio Precalcino, 30/06/2015
Strumenti per il monitoraggio epidemiologico della qualità clinica dell assistenza al paziente diabetico nella Regione del Veneto attraverso i dati amministrativi Montecchio Precalcino, 30/06/2015 Sistema
DettagliL ARS per la Demenza. Firenze 21 settembre Paolo Francesconi Matilde Razzanelli
L ARS per la Demenza Firenze 21 settembre 2012 Paolo Francesconi Matilde Razzanelli Cosa facciamo 1. produzione di informazioni epidemiologiche 2. supporto allo sviluppo dei percorsi assistenziali 3. supporto
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
DettagliSalute di genere Proposta indicatori
Salute di genere Proposta indicatori Fabio Voller, Monica Da Frè Osservatorio di Epidemiologia monica.dafre@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Firenze, 14 maggio 2014 Incontro Commissione
DettagliRelazione sul modulo XXXX zona YYYY Anno 2012
Relazione sul modulo XXXX zona YYYY nno 12 ndice 1 nformazioni generali sul modulo 3 2 ndicatori sulle visite specialistiche 6 2.1 Spesa per assistito pesato per visite specialistiche............................
DettagliSchede indicatori Diabete e scompenso cardiaco
Versione 08.06.11 (pag. 15, 16) Schede indicatori Diabete e scompenso cardiaco (modificati con DGR 355 del 22/03/2010) Progetto per l attuazione della Sanità d iniziativa a livello territoriale Direzione
DettagliDipartimento Cure Primarie ASLMI3 Monza giugno 2005 Dati a cura Servizio Epidemiologico ASLMI3 Monza
Pop 1.032.558 (11% della Lombardia) Aziende Ospedaliere: 7 Ambulatori territoriali: 66 Posti letto n. 3849 (9% della Lombardia) Tasso di ospedalizzazione 145/1000 MMG n.758 PLS n. 132 ASLMI3 anno 2003:
DettagliINDICATORI A SUPPORTO DEI PROFILI DI SALUTE
INDICATORI A SUPPOO DEI PROFILI DI SALUTE - ELBA- Al fine di facilitare la lettura dei bisogni di salute, la risposta dei servizi territoriali e la conseguente programmazione locale per le zone-distretto
DettagliINDICATORI A SUPPORTO DEI PROFILI DI SALUTE
INDICATORI A SUPPOO DEI PROFILI DI SALUTE - ALTA VAL DI CECINA- Al fine di facilitare la lettura dei bisogni di salute, la risposta dei servizi territoriali e la conseguente programmazione locale per le
DettagliSTATO DI SALUTE Zona Valdarno aretino
STATO DI SALUTE Zona Valdarno aretino A cura di S. Arniani, F. Nisticò, A. Serafini, P. Piacentini UOC Sistema demografico ed epidemiologico 31 MARZO 2017 INDICE Demografia; Indicatori socio-economici;
DettagliEsiti e qualità dell assistenza diabetologica.
Esiti e qualità dell assistenza diabetologica paolo.francesconi@ars.toscana.it Esiti e qualità dell assistenza diabetologica in Toscana: - la situazione in sintesi - confronto con le altre regioni - impatto
DettagliLa Sanità d Iniziativa in Toscana ieri, oggi, domani
Esperienze Regionali nella gestione del paziente cronico La Sanità d Iniziativa in Toscana ieri, oggi, domani paolo.francesconi@ars.toscana.it lorenzo.roti@regione.toscana.it La sanità d iniziativa: ieri
DettagliEvoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte
Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte Lorenzo Roti - Toscana 1 Agenda l estensione del progetto dopo 4 anni
DettagliLa gestione dei tempi di attesa: la presa in carico del paziente è una soluzione?
La gestione dei tempi di attesa: la presa in carico del paziente è una soluzione? Agenzia per la Tutela della Salute della Città Metropolitana di Milano BISOGNO-DOMANDA-OFFERTA DETERMINANTI BISOGNO-DOMANDA-OFFERTA
DettagliIl percorso diabetologico
Conferenza dei Servizi dell' Azienda USL 6 di Livorno Il percorso diabetologico Dr.ssa D.Pagliacci Coordinatore Sanitario territoriale Zona Val di Cornia Castello Pasquini Castiglioncello (LI) 13.12.2010
DettagliI Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento
Bologna 18 maggio 2016 I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Marina Ferri Servizio farmaceutico APSS Trento Dati di contesto 537.416 abitanti 363 MMG 78 PdF 7 ospedali 2.141 posti letto
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore metodi e risultati dell indagine
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo e frattura di metodi e risultati dell indagine francesco profili paolo francesconi osservatorio di epidemiologia agenzia regionale
DettagliLa qualità dell'assistenza nelle cure di fine vita i dati della Toscana
La qualità dell'assistenza nelle cure di fine vita i dati della Toscana Francesca Collini, Sara D Arienzo, Vieri Lastrucci (UNIFI), Silvia Forni, Alfredo Zuppiroli, Andrea Vannucci Agenzia regionale di
DettagliImpatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni.
Impatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni paolo.francesconi@ars.toscana.it L Ospedalizzazione in regime ordinario in reparti per acuti Le conferme Diabete: tra gli assistiti di
DettagliSTRUMENTI OPERATIVI PER LA GESTIONE DELLE CRONICITA SUL TERRITORIO: DOVE SIAMO E COSA MANCA. Eleonora Corsalini Roma, 27 giugno 2014
STRUMENTI OPERATIVI PER LA GESTIONE DELLE CRONICITA SUL TERRITORIO: DOVE SIAMO E COSA MANCA Eleonora Corsalini Roma, 27 giugno 2014 1 CONTESTO DI RIFERIMENTO Tra il 2000 e il 2010 in UE l aspettativa di
DettagliIndicatori di performance per le cure primarie nel FVG
Roma, 15 giugno 2004 Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG Antonella Franzo ASS 6 Friuli Occidentale Scopo del progetto Sviluppare un set di indicatori di performance che valutino alcuni
DettagliPrevenire le riospedalizzazioni: il punto fatto dall epidemiologo
Prevenire le riospedalizzazioni: il punto fatto dall epidemiologo Mario Saugo*, Michele Pellizzari*, Nicola Gennaro*, Elisabetta Pinato* Chiara Corti * Sistema Epidemiologico Regionale Trend riospedalizzazioni
DettagliSALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica. Nera Agabiti
SALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica Nera Agabiti 31 marzo 2016 MISURARE IL CAMBIAMENTO ESITI SALUTE ed EQUITA LEGGE 189/2012 [ ] ciascuna regione promuove un sistema di
DettagliSTATO DI SALUTE Zona Val di Chiana Aretina
STATO DI SALUTE Zona Val di Chiana Aretina A cura di S. Arniani, F.Nisticò, A Serafini, P. Piacentini UOC Sistema demografico ed epidemiologico 21 aprile 2017 INDICE Demografia; Indicatori socio-economici;
DettagliNedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli
Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997
Dettagli5. Malattie croniche. Il profilo di salute dell ASL5 Spezzino 2014 Capitolo 5 Pag. 1 di 12
5. Malattie croniche Per la stima del numero di persone affette da una malattia cronica occorre incrociare più fonti informative relative alle prestazioni sanitarie (ricoveri, prestazioni ambulatoriali,
DettagliImpatto sull equità.
Impatto sull equità manuele.falcone@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Obiettivi Strumenti e metodi utilizzati Esempi e risultati ottenuti Sviluppi futuri L Equity Action Misurare l impatto sull equità Obiettivo:
DettagliLa MaCro per il monitoraggio, la governance e la valutazione delle cure il pdta della Sclerosi Multipla. Daiana Bezzini
La MaCro per il monitoraggio, la governance e la valutazione delle cure il pdta della Sclerosi Multipla Daiana Bezzini Gruppo di Lavoro Analisi dello stato dell arte Proposte di aggiornamento della Delibera
DettagliL esperienza dell ASL Monza e Brianza
L esperienza dell ASL Monza e Brianza Il ruolo chiave delle cure primarie è quello di integrare gli apporti di differenti professionisti in modo da rendere l assistenza coerente e sostenibile, personalizzandola
DettagliHealth Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI
Health Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI 2012-2015 XL Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Torino, 19 21 ottobre 2016 «Le evidenze in epidemiologia: una storia lunga 40
DettagliChia Laguna 5 ottobre 2016 Luigi Sparano
Ruolo unico ed organizzazione della attività assistenziale in Medicina Generale Chia Laguna 5 ottobre 2016 Luigi Sparano Un nuovo modello organizzativo FIDUCIARIO CONTINUATIVO TERRITORIALE RUOLO UNICO
DettagliIndicatori di processo MaCro nel Diabete
ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Indicatori di processo
DettagliLa Gestione Integrata del Paziente con Diabete di Tipo 2: Linee Guida Regionali e Protocollo Locale. Giuseppina Rossi
La Gestione Integrata del Paziente con Diabete di Tipo 2: Linee Guida Regionali e Protocollo Locale Giuseppina Rossi Parma, 2 ottobre 2010 Agenda La Gestione Integrata Le Linee Guida Regionali Il Protocollo
DettagliAlgoritmi specifici per patologia MaCro
per patologia MaCro Agenzia regionale di sanità della Toscana 29 aprile 2016 Elenco delle tabelle 1 Algoritmo di definizione del diabete...................... 2 2 Algoritmo di definizione del pregresso
DettagliPiano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio
Piano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno 2014 1. Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio CRITERI DI INCLUSIONE 1) età tra 0 1 anno e > 64 anni
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliRISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA
RISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA OBIETTIVI DELLO STUDIO valutare la prevalenza del diabete mellito nei pazienti con STEMI trattati con angioplastica
DettagliPraticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso
LA SANITÀ TERRITORIALE ED I SUOI SVILUPPI MEDICINA DI COMUNITÀ E AFT CONFRONTO E INTEGRAZIONE Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso Dr.ssa Simona Dei Siena, 25
DettagliSISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA
SISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA INDICE Introduzione Indicatori e definizioni per l analisi di contesto..3 Indicatori e definizioni per i volumi di attività.4
DettagliLa gestione del paziente fragile nell ambito del Chronic Care Model. Branka Vujovic. Esperienza nella AUSL 8 di Arezzo
LA FRAGILITA : DAI MODELLI TEORICI ALLA VALUTAZIONE DELLE ESPERIENZE IBKOST: OD TEORETICNIH MODELOV DO OCENJEVANJA IZKU ENJ La gestione del paziente fragile nell ambito del Chronic Care Model Esperienza
DettagliCRESCERE e MIGLIORARE insieme
un percorso per CRESCERE e MIGLIORARE insieme Monza, 29 marzo 2014 Dr.ssa Désirée Merlini 1 NUOVI COMPITI DEL MMG RUOLO DEL MMG NELLE CURE DOMICILIARI DEL FUTURO LE MEDICINE DI GRUPPO CRITICITA LA SCENA
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Polmonite acquisita in comunità Misurare l appropriatezza professionale e organizzativa Carlo Barbetta Centro di
DettagliGruppo di lavoro Assorbimento di risorse
Consensus Conference Modelli gestionali nello scompenso cardiaco Gruppo di lavoro Assorbimento di risorse Coordinatore: R.De Maria S.Capomolla, F.Clemenza, V.Mapelli, L.Milani S.Birri, L.Cavalieri d Oro,
DettagliIl CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA.
Il CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA. Anselmo E., Dellarole F., Varello G., Testa A., Toso C., Mortoni L. DISTRETTO di
DettagliNovità di MilleAIR versione (Settembre 2013)
tutte Novità di MilleAIR versione 1.7 1.7.1 (Settembre 2013) TUTTE LE REGIONI Risoluzione di un problema di instabilità in alcune condizioni. REGIONE PUGLIA SINDROME METABOLICA PER PAZIENTI DI ETA COMPRESA
DettagliEquity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME. Anna Maria Bargagli
Equity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME Anna Maria Bargagli 12 dicembre 2014 Malattia legata al fumo, maggiore prevalenza tra i gruppi svantaggiati di popolazione
DettagliLe case della salute
La riorganizzazione delle cure primarie Le case della salute nella Regione Emilia Romagna e nell az. USL di Reggio Emilia M. Pinotti, 06.02.2013 1 Le case della salute in Emilia Romagna Presidio del Distretto
Dettaglia Medicina Generale come Sistema.
a Medicina Generale come Sistema. Dall associazione come organizzazione all integrazione come sistema di relazioni DOTT. ROBERTO VENESIA Segretario Regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina
DettagliRegistro Regionale Dialisi e Trapianto del Lazio (RRDTL)
Registro Regionale Dialisi e Trapianto del Lazio (RRDTL) Workshop Nera Agabiti, Claudia Marino 2 dicembre 2015 Complesso Monumentale S.Spirito in Sassia, Roma Oggetto RRDTL Attività svolte nel 2015 Nuovo
DettagliMarco Comaschi Coordinatore Rete delle Cronicità Regione Liguria
Il progetto NOCCHIERO: una rete assistenziale per lo scompenso cardiaco Marco Comaschi Coordinatore Rete delle Cronicità Regione Liguria Epidemiologia dello SC in Liguria Nella nostra regione è stato
DettagliLa Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì
La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio
DettagliPERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI
PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI Ovvero come lavorare nella Rete senza restarvi impigliati Gabriella Viberti - Ires Piemonte XV Congresso nazionale Card Italia
DettagliRicerca Finalizzata Mirko Di Martino. Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, Regione Lazio
Aderenza alla poli-terapia evidence-based nella prevenzione secondaria dell infarto: un analisi multilivello paziente, medico di medicina generale, ospedale alla dimissione Ricerca Finalizzata 2011-2012
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliL assistenza al paziente diabetico nella Regione Lazio
Graziano Santantonio L assistenza al paziente diabetico nella Regione Lazio U.O.S.D. Diabetologia P.O. San Paolo - Civitavecchia Il sottoscritto DR. GRAZIANO SANTANTONIO ai sensi dell art. 76 comma 4 dell
DettagliContenuti CONSENSUS CONFERENCE. Andrea Mortara Andrea Di Lenarda. 1. Modelli di gestione esistenti
CONSENSUS CONFERENCE Contenuti 1. Modelli di gestione esistenti La struttura, l organizzazione e il percorso di cura Il target di paziente da gestire (capitoli consensus) Ruolo dell ASL e dei Distretti
DettagliPIANI E REALIZZAZIONI IN ITALIA. in Piemonte Andrea Pizzini Medico di Medicina Generale TORINO
PIANI E REALIZZAZIONI IN ITALIA in Piemonte Andrea Pizzini Medico di Medicina Generale TORINO PNP LEGGE 115/87 IGEA PSN Modello GI Formazione LG LEA D Indicatori PdQ Gestione g Integrata PDTA Diabete DGR
DettagliCostruzione di un indicatore prognostico di ospedalizzazioni ripetute nella Regione Lazio
Costruzione di un indicatore prognostico di ospedalizzazioni ripetute nella Regione Lazio A. Lallo, P. Schifano, A. Bargagli, N. Agabiti, P. Michelozzi Dipartimento Epidemiologia del SSR Regione Lazio
DettagliArea Metabolica Nazionale Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie
Area Metabolica Nazionale Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie 2 UN DIABETICO HA BISOGNO DI TUTTI 3 UNA GESTIONE INTEGRATA PRESUPPONE UN PDTA E considerata fondamentale la: diffusione
DettagliPopolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni
Popolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni Silvia Cascini, Claudio Voci, Lisa Bauleo Roma, 13 giugno 2014 Fonti dei dati Costruzione dataset Definizione di caso Caratterizzazione paziente,
DettagliValutazione economica della cardio-ct. Filippo Cipriani
Valutazione economica della cardio-ct Esiti clinici, impatto finanziario e costo-efficacia in pazienti con sospetta malattia coronarica Filippo Cipriani Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Parma 15 gennaio
DettagliSistema Epidemiologico Regionale - SER
Ottimizzazione della gestione integrata del Diabete nella Regione Veneto Epidemiologia del Diabete nella Regione Veneto Veronica Casotto, Ugo Fedeli, Eliana Ferroni, Mara Pigato, Francesco Avossa, Mario
DettagliPROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA
PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO REALIZZATO DA
DettagliPaolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia
Malattia Renale Cronica: Epidemiologia e Impatto Malattia renale cronica filtrato glomerulare e rischio cardiovascolare Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliCostermano ottobre 2011 XXIII Congresso CSERMEG ACUZIE E CRONICITÀ NELLE CURE PRIMARIE: ORGANIZZAZIONE, FORMAZIONE E RICERCA
Costermano 28-29-30 ottobre 2011 XXIII Congresso CSERMEG ACUZIE E CRONICITÀ NELLE CURE PRIMARIE: ORGANIZZAZIONE, FORMAZIONE E RICERCA Quale futuro per la gestione della cronicità? I CREG in Lombardia Dr.
DettagliGoverno Clinico dei MMG: Ritorni Informativi 2009 (seconda parte)
Governo Clinico dei MMG: Ritorni Informativi 2009 (seconda parte) Continuando la presentazione dei risultati ottenuti con la tornata di monitoraggio per il Governo Clinico di dicembre 2009, pubblicata
DettagliPrimo monitoraggio delle patologie croniche con i Report Informativi trimestrali della Medicina Generale
Primo monitoraggio delle patologie croniche con i Report Informativi trimestrali della Medicina Generale Presentiamo i risultati dei primi ritorni informativi sul monitoraggio di patologie croniche di
DettagliANNI Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2 1) Regione: PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 Regione Autonoma della Sardegna ANNI 2010-2012 2) Titolo del progetto
DettagliCosa si può/deve fare? ridefinire la funzione ospedaliera. consolidare un modello territoriale di risposta e presa in carico H24.
Riorganizzazione dell assistenza primaria e continuità nei percorsi di cura: costruire valide alternative al ricovero ospedaliero Le opportunità della riforma Balduzzi Romano Paduano, MMG Continuità dell'assistenza:
DettagliApprofondimenti e buone pratiche di Appropriatezza: Strumenti e Setting organizzativo. Dario Grisillo
Approfondimenti e buone pratiche di Appropriatezza: Strumenti e Setting organizzativo Dario Grisillo Corso di Formazione Prescrizione dei Farmaci:Tra pratica e standard Hotel La Bitta Tortolì -Arbatax
DettagliPiano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON SCOMPENSO CARDIACO Versione III Aprile 2011 1 FASE 1:
DettagliFattori di rischio comuni a uomini e donne
Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria
DettagliConvegno Medicina di Genere
Convegno Medicina di Genere Un percorso di genere nel sistema diabete: criticità e opportunità Angelo Avogaro Università di Padova Progetto CUORE: carte del rischio Fonte: http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte-pdf.pdf
DettagliIV Distretto ASL RMA 1 SEDE CA 8 MEDICI 200 MMG 30 PLS 8 CA 23 CENTRI POLISPECIALIS. PRIVATI ACCREDITATI. 4 Ambulatori ASL.
Coop RMS Roma 3 Municipio di Roma IV Distretto ASL RMA Il 4 Distretto coincide con il territorio del 3 Municipio. Superficie = 97,81 kmq Popolazione 2011= 204.538 (250.000) 200 MMG 30 PLS 8 CA 4 Ambulatori
DettagliBPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara
BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda
DettagliORIGINE DEI DATI. 14 MMG (TS 3, UD 7, PN 3, GO 1) query Millewin assistiti 9978 M (49,1%), F (50,9%) 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10%
ORIGINE DEI DATI 14 MMG (TS 3, UD 7, PN 3, GO 1) query Millewin 20336 assistiti 9978 M (49,1%), 10357 F (50,9%) 40% 35% 30% 25% 50,9 20% 15% 49,1 10% 5% 0%
DettagliSISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute
Ostuni, 26/08/05 SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto L analisi regionale Le sindromi coronariche acute Stefano Brocco Indicatori SISAV proposti per le sindromi coronariche
DettagliGoverno Clinico ASL della provincia di Pavia Accordo Aziendale con i Medici di Medicina Generale.
Governo Clinico ASL della provincia di Pavia Accordo Aziendale con i Medici di Medicina Generale. 2011-2012 1 GOVERNO CLINICO anno 2011 PREMESSA Il vigente Accordo Collettivo Nazionale individua il medico
DettagliPRESENTAZIONE DI DANIELA BIANCO 11^ FORUM MERIDIANO SANITÀ. Palazzo Rospigliosi - Roma
PRESENTAZIONE DI DANIELA BIANCO AL 11^ FORUM MERIDIANO SANITÀ Palazzo Rospigliosi - Roma 15 novembre 2016 Questa documentazione costituisce la base sintetica di una presentazione, ed è incompleta senza
DettagliLa gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte
Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Roma, Istituto Superiore di Sanità 18-19 Febbraio 2008 La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte Roberto Sivieri Azienda
DettagliI dati di MilleinRete e i dati di sistema: i risultati di una ricerca regionale. (A. Battaggia, M. Saugo, R. Toffanin)
Gli strumenti a supporto dei percorsi di governance I dati di MilleinRete e i dati di sistema: i risultati di una ricerca regionale (A. Battaggia, M. Saugo, R. Toffanin) Convegno Quadri SIMG Padova, 18
Dettagliimplementazione delle linee guida sulla Medicina Generale Indicatori e standard SIMG
L audit come strumento di implementazione delle linee guida sulla gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Indicatori e SIMG Modificato da: Indicatori di qualità e nell assistenza al paziente
DettagliIndicatori e standard in diabetologia: quali e come sceglierli (confronti tra dati internazionali nazionali HS e locali)
Indicatori e standard in diabetologia: quali e come sceglierli (confronti tra dati internazionali nazionali HS e locali) Giampiero Mazzaglia Health Search, SIMG Diabete mellito II: stima di prevalenza
DettagliINTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.
INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico
DettagliGabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale
Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale Evoluzione della medicina di famiglia: fino al 2000 Prima metà degli anni 2000: le forme di integrazione
DettagliIL DIABETE GIORNATA DI LAVORO SUL PERCORSO INTEGRATO TERRITORIO-OSPEDALE 6 GIUGNO 2011 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ e ASL Roma G Dott.
IL DIABETE GIORNATA DI LAVORO SUL PERCORSO INTEGRATO TERRITORIO-OSPEDALE 6 GIUGNO 2011 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ e ASL Roma G Dott. V. Calzini MMG Il diabete nell ambulatorio del medico
DettagliLe cure primarie in Friuli Venezia Giulia.
Le cure primarie in Friuli Venezia Giulia giorgio.simon@sanita.fvg.it I dati La governance La strutturazione Clinical governance Figura 32. Tasso grezzo di ospedalizzazione dei residenti in ospedali pubblici
Dettagli