OSCURI PREDATORI DI LUCE
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- Cornelia Olivieri
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1 OSCURI PREDATORI DI LUCE LA CADUTA DI EUCLIDE IN UN BUCO NERO PAOLO DULIO DIPARTIMENTO DI MATEMATICA
2 DI COSA PARLIAMO Ricerca e applicazioni I protagonisti di un viaggio fantastico Geometria dello spazio-tempo La curvatura La banda del buco (nero)
3 RICERCA MATEMATICA E APPLICAZIONI FENOMENO OSSERVAZIONE RACCOLTA DATI MODELLO MATEMATICO RICERCA MATEMATICA SVILUPPI TEORICI DEL MODELLO RICERCA SPERIMENTALE APPLICAZIONI DEL MODELLO SCOPERTA DI NUOVI FENOMENI
4 EUCLIDE «Euclide era dunque più giovane dei discepoli di Platone, ma più anziano di Eratostene e di Archimede che erano fra loro contemporanei, come afferma in qualche luogo Eratostene.» 367 a.c a.c. circa (Proclo, Comm. Eucl., II, 68)
5 EUCLIDE Poche notizie Discepolo di Platone Menzionato da Proclo Visse al tempo di Tolomeo I, re dell Egitto È stato il più importante matematico della storia antica. 367 a.c a.c. circa Opera fondamentale gli Elementi, divisa in 13 libri. Cinque nozioni comuni. Cinque postulati.
6 I PRIMI QUATTRO POSTULATI Si può tracciare una retta da un punto ad un punto. Si può prolungare una linea retta finita in modo continuo in una linea retta. Si può descrivere una circonferenza con centro e distanza qualsiasi. Tutti gli angoli retti sono uguali tra loro.
7 IL QUINTO POSTULATO Data una qualsiasi retta r ed un punto P non appartenente ad essa, è possibile tracciare per P una ed una sola retta parallela alla retta r data. P r
8 IL QUINTO POSTULATO Versione originale Se una retta taglia altre due rette determinando dallo stesso lato angoli interni la cui somma è minore di quella di due angoli retti, prolungando indefinitamente le due rette, esse si incontreranno dalla parte dove la somma dei due angoli è minore di due angoli retti. α β
9 IL QUINTO POSTULATO Conseguenza importante La somma degli angoli di un triangolo è 180 a+b+c=180
10 MA COS E UNA RETTA? Negli Elementi di Euclide si legge Una linea è lunghezza senza larghezza. Una linea retta è quella che giace ugualmente rispetto ai suoi punti. Si può prolungare una linea retta finita in modo continuo in una linea retta (secondo postulato).
11 MA COS E UNA RETTA? Negli Elementi di Euclide si legge Una linea è lunghezza senza larghezza. Una linea retta è quella che giace ugualmente rispetto ai suoi punti. Si può prolungare una linea retta finita in modo continuo in una linea retta (secondo postulato).
12 MA COS E UNA RETTA? Negli Elementi di Euclide si legge Una linea è lunghezza senza larghezza. Una linea retta è quella che giace ugualmente rispetto ai suoi punti. Si può prolungare una linea retta finita in modo continuo in una linea retta (secondo postulato).
13 MA COS E UNA RETTA? Negli Elementi di Euclide si legge Una linea è lunghezza senza larghezza. Una linea retta è quella che giace ugualmente rispetto ai suoi punti. Si può prolungare una linea retta finita in modo continuo in una linea retta (secondo postulato).
14 MA COS E UNA RETTA? L idea intuitiva porta a concepire la retta in uno spazio piatto
15 Ma se lo spazio è curvo?
16 Ma se lo spazio è curvo?
17 Ma se lo spazio è curvo?
18 Ma se lo spazio è curvo? P
19 Ma se lo spazio è curvo? P
20 Gauss, Lobačhevskij, Riemann Mettono definitivamente in luce l indipendenza del quinto postulato dagli altri. Nascono le geometrie non euclidee legate al concetto di curvatura.
21 UNA, NESSUNA, CENTOMILA K=0 K>0 K<0 La curvatura K determina il tipo di geometria
22 UNA, NESSUNA, CENTOMILA K>0 K<0 La curvatura K determina il tipo di geometria
23 UNA, NESSUNA, CENTOMILA K<0 La curvatura K determina il tipo di geometria
24 UNA, NESSUNA, CENTOMILA La curvatura K determina il tipo di geometria
25 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein Superano, in maniera sempre più approfondita, la visione fisica aristotelica, scoprendo che la geometria dello spaziotempo non può essere descritta in maniera euclidea.
26 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO GALILEIANO Come in Aristotele spazio e tempo sono entità indipendenti ma viene introdotto il Metodo Sperimentale. Tutto va misurato Le misure di intervalli di tempo e di lunghezze seguono le regole della geometria euclidea.
27 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO GALILEIANO
28 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO GALILEIANO
29 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO GALILEIANO
30 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI LORENTZ-MINKOWSKI Spazio e tempo interagiscono tra loro.
31 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI LORENTZ-MINKOWSKI La geometria non è più Euclidea ma si ha uno Spazio di Minkowski.
32 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI LORENTZ-MINKOWSKI Lo spazio-tempo e uno spazio piatto (K=0) a 4 dimensioni, 3 spaziali e 1 temporale.
33 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI LORENTZ_MINKOWSKI
34 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI LORENTZ-MINKOWSKI
35 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI EINSTEIN Spazio e tempo interagiscono tra loro.
36 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI EINSTEIN La presenza di massa incurva la geometria dello spazio-tempo, che non è più minkowskiano piatto.
37 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI EINSTEIN La geometria spazio-temporale cambia a seconda della materia che occupa la regione in cui essa deve essere valutata.
38 Galileo, Minkowski, Lorentz, Einstein SPAZIO-TEMPO DI EINSTEIN I fenomeni della contrazione delle lunghezze e della dilatazione dei tempi vengono accentuati dalla presenza di masse.
39 LA GEOMETRIA DELL UNIVERSO L S =Lunghezza misurata in quiete (v=0) I(t) S =Intervallo di tempo misurato in quiete (v=0)
40 LA GEOMETRIA DELL UNIVERSO La Teoria della relatività generale mostra che la geometria dello spazio-tempo è anche influenzata dalla presenza di masse.
41 LA GEOMETRIA DELL UNIVERSO La Teoria della relatività generale mostra che la geometria dello spazio-tempo è anche influenzata dalla presenza di masse. Infatti, ogni massa produce un campo gravitazionale, e quindi un accelerazione.
42 LA GEOMETRIA DELL UNIVERSO La Teoria della relatività generale mostra che la geometria dello spazio-tempo è anche influenzata dalla presenza di masse. Infatti, ogni massa produce un campo gravitazionale, e quindi un accelerazione. Ma l accelerazione è una variazione di velocità, quindi una massa produce una variazione di velocità, e quindi modifica la geometria.
43 LA CURVATURA La massa produce quindi una deformazione geometrica nello spazio tempo che altera la valutazione di distanze ed intervalli di tempo rispetto alla geometria euclidea.
44 LA CURVATURA La massa produce quindi una deformazione geometrica nello spazio tempo che altera la valutazione di distanze ed intervalli di tempo rispetto alla geometria euclidea. Questa deformazione spazio-temporale viene definita curvatura, poiché ha l effetto di modificare le traiettorie (sia spaziali che temporali) come se queste venissero incurvate dalla presenza della massa.
45 LA CURVATURA DELL UNIVERSO
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58 VELOCITA DI FUGA Supponiamo che un corpo sia in moto di avvicinamento verso un corpo celeste.
59 VELOCITA DI FUGA Supponiamo che un corpo sia in moto di avvicinamento verso un corpo celeste. Ogni massa produce un campo gravitazionale che altera la geometria spazio-temporale circostante.
60 VELOCITA DI FUGA Supponiamo che un corpo sia in moto di avvicinamento verso un corpo celeste. Ogni massa produce un campo gravitazionale che altera la geometria spazio-temporale circostante. Per riconquistare la struttura euclidea bisogna allontanarsi dalla massa.
61 VELOCITA DI FUGA Supponiamo che un corpo sia in moto di avvicinamento verso un corpo celeste. Ogni massa produce un campo gravitazionale che altera la geometria spazio-temporale circostante. Per riconquistare la struttura euclidea bisogna allontanarsi dalla massa. Serve una propulsione che faccia acquistare una velocità adeguata (velocità di fuga).
62 VELOCITA DI FUGA Supponiamo che un corpo sia in moto di avvicinamento verso un corpo celeste. Ogni massa produce un campo gravitazionale che altera la geometria spazio-temporale circostante. Per riconquistare la struttura euclidea bisogna allontanarsi dalla massa. Serve una propulsione che faccia acquistare una velocità adeguata (velocità di fuga). La velocità di fuga dipende dalla massa.
63 VELOCITA DI FUGA 2GM v f R G = 6,67x10-11 m 3 kg -1 s -2 costante di gravitazione universale M = massa da cui si vuole fuggire R = raggio del corpo
64 CORPO CELESTE VELOCITA DI FUGA (Km/h) SOLE TERRA MARTE GIOVE MERCURIO LUNA PLUTONE SATURNO VENERE URANO NETTUNO
65 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M R Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. Karl Schwarzschild
66 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M R Karl Schwarzschild Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. 2GM v f R
67 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M r=3r/4 Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. r Karl Schwarzschild v' 1. 15v f f
68 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M r=r/2 Karl Schwarzschild Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. v' 1. 4v f f
69 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M r=r/10 Karl Schwarzschild Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. v' 3. 1v f f
70 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M r=r/100 Karl Schwarzschild Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. v' 10v f f
71 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Consideriamo un corpo celeste, e supponiamo di far diminuire il suo raggio, conservando però la sua massa. M r=r/10 10 Karl Schwarzschild Esempio: stella che sta esaurendo il proprio combustibile nucleare. v' v f f
72 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Ad un certo punto può capitare che v' c f Il valore di R corrispondente è detto raggio di Schwarzschild, dal nome del fisico tedesco. Karl Schwarzschild
73 RAGGIO DI SCHWARZCHILD Da qui in poi neppure la luce può sfuggire dal campo gravitazionale del corpo celeste, e si ha così un buco nero Karl Schwarzschild
74 CORPO CELESTE MASSA(Kg) SOLE 1, TERRA 5, MARTE 6, GIOVE 1, MERCURIO 3, LUNA 7, PLUTONE 1, SATURNO 5, VENERE 4, URANO 8, NETTUNO 1,
75 OLTRE L ORIZZONTE DEGLI EVENTI Cosa c è oltre l orizzonte degli eventi? R Si può attraversare? M Quali sono le sue caratteristiche? Come si comporta la geometria?
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