L esperienza dell Emilia-Romagna
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1 L esperienza dell Emilia-Romagna Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione Emilia-Romagna
2 Giugno 1981, Los Angeles Primi casi di una nuova sindrome di immuno-deficienza : fa la prima comparsa l AIDS Acquired Immuno Deficiency Sindrome 1983 identificato il virus HIV come causa dell AIDS 1985 Disponibili i primi test per l HIV In questo breve lasso di tempo, il virus aveva già fatto il giro del mondo E lo aveva rapidamente conquistato
3 Il virus ha dilagato soprattutto nelle regioni del mondo piu povere economicamente e socialmente. Enorme diffusione in Africa negli anni 90
4 Adults and children estimated to be living with HIV 2009 North America 1.5 million [1.2 million 2.0 million] Western & Central Europe [ ] Middle East & North Africa Caribbean [ ] [ ] Central & South America 1.4 million [1.2 million 1.6 million] Sub-Saharan Africa 22.5 million [20.9 million 24.2 million] Eastern Europe & Central Asia 1.4 million [1.3 million 1.6 million] East Asia [ million] South & South-East Asia 4.1 million [3.7 million 4.6 million] Oceania [ ] Total: 33.3 million [31.4 million 35.3 million]
5 Global estimates for adults and children 2009 People living with HIV New HIV infections in 2009 Deaths due to AIDS in million [31.4 million 35.3 million] 2.6 million [2.3 million 2.8 million] 1.8 million [1.6 million 2.1 million]
6 Changes in the incidence of HIV infection, 2001 to 2009
7 Geographical and epidemiological areas in the WHO European Region
8 HIV infection in the three geographical areas and EU/EEA, WHO European Region
9 AIDS cases per in the three geographical areas and EU/EEA, by year of diagnosis,
10 AIDS Al 31 dicembre 2009 Tasso di incidenza di AIDS (x ) per regione di residenza casi notificati nell anno Totale casi AIDS dall inizio dell epidemia Totale decessi AIDS dall inizio dell epidemia Totale casi AIDS dall inizio dell epidemia Totale decessi AIDS dall inizio dell epidemia (95% notificati in regione; 75% di genere maschile; 1,1% in età pediatrica; 6,1% stranieri) 1994 Nuovi casi AIDS 571 Principale modalità di trasmissione: uso di droghe per via endovenosa 2009 Nuovi casi AIDS 79* Principale modalità di trasmissione: rapporti sessuali Fonte COA Emilia-Romagna: 5 posto *ritardo di notifica, nel 2008 sono stati 133
11 Tassi di incidenza annuale di AIDS (x ) per provincia di residenza. Biennio tasso regionale: 2, ,6 2,4 1,6 2,0 2,1 3,2 3,7 2,7 3,5 0 Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini
12 Andamento epidemico di AIDS in Emilia-Romagna viventi casi di aids decessi n. casi anno di diagnosi
13 Distribuzione percentuale dei casi adulti di AIDS per modalità di trasmissione (n ) Contatti eterosessuali 12,3% Altro/Non determinato 8,7% (n ) Omo/Bisessuale 13,4% Contatti eterosessuali 35,7% Altro/Non determinato 7,3% Omo/Bisessuale 20,3% Sangue 1,2% Td 64,3% Sangue 0,4% Td 36,2% altro / non det. (n=95) Uso di terapie antiretrovirali pre-aids per modalità di esposizione nei malati di AIDS adulti (>12 anni). Casi residenti segnalati in Emilia-Romagna. Periodo via sessuale (n=1039) via iniettiva (n=547) % 20% 40% 60% 80% 100% si no non noto
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15 2,4 Nuove diagnosi di 7,8 3,0 infezione da HIV nel 2008: 7,3 7,4 9,5 6,7 6,7* casi per residenti 8,7 4,5 2,6 4,7 * nelle regioni/province dove è attivo un Sistema di Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV
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17 Tassi di incidenza (per abitanti) di notifiche di infezione da HIV nella popolazione residente:
18 Incidenza annuale delle nuove diagnosi di infezione da HIV per sesso. (Pool dati nazionali)
19 Andamento del tasso grezzo di incidenza per genere (per ab.) Residenti in provincia di Modena, anni
20 Tassi di incidenza di nuove diagnosi di infezione da HIV, per fasce d età e anno di notifica. Emilia-Romagna, (per abitanti)
21 Modalità di trasmissione Emilia-Romagna,
22 Distribuzione per sesso e nazionalità: ,6 Maschi Femmine 55,6 44,4 83,4 Italiani Stranieri
23 HIV e nazionalità
24 IL RITARDO DI DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV Nonostante le modificazioni epidemiologiche e cliniche, una considerevole quota di persone si presenta in modo tardivo alla diagnosi, ignorando o sottostimando, nella maggior parte dei casi, il rischio di infezione
25 IL RITARDO DI DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV Una diagnosi tardiva con presenza di infezioni opportunistiche, come in caso di AIDS conclamato, limita le possibilità di intervento terapeutico (interazioni tra farmaci) aumenta i costi sociali (in termini di diffusione della malattia) e sanitari (ospedalizzazione)
26 Ritardo di diagnosi nella popolazione residente nel periodo : AIDS presenters
27 Ritardo di diagnosi nella popolazione residente nel periodo : Late presenters
28 L organizzazione della rete dei servizi regionali A livello regionale: Commissione regionale consultiva tecnicoscientifica Servizio Sanità Pubblica (epidemiologia, supporto Commissione regionale, coordinamento Commissioni locali, assistenza residenziale, semi-residenziale e domiciliare, programmi formativi e di educazione alla salute, collegamento con altri Servizi regionali) A livello locale: Commissione interaziendale integrate per la lotta all AIDS Servizi di diagnosi e cura, ospedalieri, ambulatoriali, residenziali, domiciliari A livello comunale: Servizi sociali di assistenza
29 Servizi per l assistenza all AIDS in ciascuna Azienda USL Commissione di coordinamento lotta all AIDS Eventuale Programma prevenzione e cura dell AIDS Unità operativa di Malattie Infettive, Day Hospital, Ambulatorio Malattie Infettive Unità operativa pediatrica di riferimento Ambulatorio Malattie Sessualmente Trasmesse (MST) Case Alloggio e Centri Diurni per malati di AIDS e patologie correlate: 86 posti letto convenzionati; 38 per assistenza diurna Punti prelievi HIV Associazioni di volontariato che si occupano di AIDS
30 Servizi per la prevenzione e l assistenza all AIDS per ciascuna Azienda USL Dipartimento cure primarie: Spazi giovani, consultori familiari, pediatrici, Nuclei cure primarie(mmg e PLS) Consultori per immigrati Servizi per la lotta alla tossicodipendenza Dipartimento Sanità Pubblica Alcuni servizi/strumenti a servizio di tutta la regione Telefono verde regionale Sito internet sull AIDS -
31 Sito internet
32 CAMPAGNA REGIONALE PER LA PREVENZIONE
33 OPUSCOLO INFORMATIVO REGIONALE SULLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
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41 GRAZIE A TUTTI VOI per l attenzione!
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