Istituto Comprensivo E.Ciaceri Di Modica Anno scolastico 2007/2008. curricolo unitario.

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1 Istituto Comprensivo E.Ciaceri Di Modica Anno scolastico 2007/2008 Nell anno scolastico 2007/2008 i docenti con incarico di funzione strumentale hanno dato vita ad una commissione con il compito di definire il curricolo unitario. Dopo un percorso di studio e riflessione i docenti hanno definito i criteri generali per la elaborazione del curricolo unitario. Vengono prese come guida le linee generali dettate dal P.O.F., scelte tenendo conto delle recenti indicazioni ministeriali. Dopo un attenta rilettura delle competenze chiave di cittadinanza e degli assi culturali, ci si sofferma in modo particolare sulle competenze e sull organicità dei contenuti disciplinari; soprattutto questi ultimi sono ritenuti importanti per la formazione, non solo culturale, dell allievo. È dunque importante offrire agli alunni dei vari ordini di scuola chiavi di lettura e schemi organizzativi delle conoscenze, da cui si avvierà il procedimento di programmazione. Viene progettato uno schema che guidi i docenti nella realizzazione, nel monitoraggio e nella valutazione del curricolo unitario. Lo schema prevede l individuazione delle finalità generali, degli obiettivi formativi, dei campi di esperienza o aree disciplinari e interdisciplinari, competenze trasversali, strumenti per l apprendimento, verifica e valutazione. Per facilitare i lavori vengono individuati i dipartimenti, cioè dei piani didattici atti a mettere insieme più discipline affini, racchiuse in aree disciplinari: Area linguistico-storico-geografica comprenderà: lingua italiana, lingua straniera, storia e geografia, religione. Area matematico-scientifico-tecnologica comprenderà: matematica, scienze naturali sperimentali, tecnologia. Area musicale-artistico-espressiva comprenderà: arte e immagine, musica, corpo movimento sport. Gli incontri, presumibilmente con cadenza bimestrale, avverranno per dipartimenti strutturati in verticale e in orizzontale e saranno così articolati:settembre, primo incontro, scelta della tematica d Istituto; settembre, secondo incontro, orizzontali per dipartimento (aree disciplinari), verranno individuate le finalità, gli obiettivi generali, i progetti d Istituto; ottobre, incontro orizzontale per dipartimenti, verranno definiti i segmenti del curricolo (obiettivi specifici delle discipline); ottobre, incontro verticale per dipartimento, confronto e verifica dell organicità del curricolo; gennaio, primo incontro orizzontale e successivamente verticale nei quali si confronta e si verificherà il curricolo, la stessa verifica sarà effettuata negli incontri di marzo. Nel mese di maggio durante la plenaria si verificherà tutto il lavoro svolto durante il corso dell anno. Ogni incontro verrà certificato dalla compilazione delle apposite schede e avrà come obiettivo principale valutare l efficacia del lavoro svolto. Naturalmente il documento potrebbe essere soggetto a modifiche se, durante il percorso, dovessero subentrare delle variabili. Il processo è quindi flessibile ed ha come scopo quello di garantire un percorso organico e coerente che tenga conto del processo educativo e didattico di ogni alunno dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Modica 9 giugno 2008 curricolo unitario

2 Curricolo unitario percorso organico e coerente che tenga conto del processo educativo e didattico di ogni alunno dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di primo grado Alunno (vissuto, contesto ) Docente (mediazione didattica, scelta delle strategie) Discipline (scelte appropriate dei contenuti) flessibilità - dinamismo

3 Punti di partenza 1) Scelte educative e didattiche dell Istituto P.O.F. [linee guida ministeriali] 2) Professionalità docente. [Capacità di progettare il segmento curricolare della propria disciplina, tenendo conto del contesto, del vissuto e delle variabili che interagiscono nel processo di insegnamento-apprendimento.]

4 Linee generali per la realizzazione del curricolo Finalità generali Ordine di scuola Competenze trasversali. Finalità educative Campi di esperienza aree inter. e discipl. Obiettivi formativi per alunni Strumenti per l apprendimento -sviluppare e valorizzare la persona -elevare la qualità della formazione -promuovere armonia-equilibrio - ben- essere nel rapporto persona/ambiente -promuovere l unitarietà del sapere -orientare l azione formativa verso orizzonti culturali europei e planetari -realizzare una scuoladel successo per tutti e per ciascuno scuola dell infanzia Primo ciclo: scuola primaria e secondaria di I grado sviluppo : -dell identità del senso dell esperienza dell autonomia delle competenze (sensoriali,percettive, motorie, linguistiche e intellettive) formaz ione della persona - realizzazione e valorizzazione delle sue potenzialità. -alfabetizzazione culturale di base. -sviluppo della cittadinanza attiva. Il sé e l altro-il corpo e il movimento-linguaggi - creatività espressione -i discorsi e le parole la conoscenza del mondo Area linguistico-artisticoespressiva: -corpo movimento sport - musica -arte e immagine - italiano 1 lingua comunitari 2 lingua comunitaria -Lo spazio -Il tempo -La documentazione -Lo stile educativo -La partecipazione -Imparare ad imparare -Progettare -Comunicare -Collaborare e partecipare -Agire in modo autonomo e responsabile -Risolvere i problemi -Individuare collegamenti e relazioni -Acquisire ed interpretare informazioni -Competenze assi culturali -Valorizzare il gioco, l esplorazione la ricerca. -Valorizzare la relazione con gli altri. -Valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuo vi contenuti. -Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze. -Favorire l esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove esperienze. -Incoraggiare l apprendimento collaborativo sia all interno della classe sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classe e di età diverse. -Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad apprendere. -Realizzare percorsi in forma di laboratorio favorendo la progettualità e l operatività, valorizzando il territorio come risorse per l apprendimento.

5 Dipartimenti piani didattici atti a mettere insieme più discipline affini, racchiuse in aree disciplinari Area linguistico-storico-geografica comprenderà: lingua italiana, lingua straniera, storia e geografia, religione. Area matematico-scientifico-tecnologica comprenderà: matematica, scienze naturali sperimentali, tecnologia. Area musicale-artistico-espressiva comprenderà: arte e immagine, musica, corpo movimento sport.

6 Dipartimento orizzontale Condivisione del curricolo nello stesso ordine di scuola Dipartimento verticale Confronto e verifica dell organicità del curricolo nei vari ordini

7 Costruzione di un curricolo Settembre: primo incontro Plenaria -Scelta della tematica condivisa di Istituto Ottobre: incontro orizzontale per dipartimento. -Definizione segmenti curricolo (obiettivi specifici discipline) -Progetti d Istituto (scheda A1, indicazioni per il curricolo ) Gennaio: incontro orizzontale per dipartimento. -Confronto -Verifica organicità curricolo (scheda C) Marzo: incontro orizzontale per dipartimento. -Confronto -Verifica organicità curricolo (scheda C) Settembre: secondo incontro orizzontale per ordine Ottobre: incontro verticale per dipartimento. Gennaio: incontro verticale per dipartimento. Marzo: incontro verticale per dipartimento. -Individuare le finalità -Confronto -Confronto -Confronto -Obiettivi generali (scheda A) -Verifica organicità curricolo (scheda B) -Verifica organicità curricolo (scheda D) -Verifica organicità curricolo (scheda D) Maggio: plenaria -Verifica lavoro svolto

8 Curricolo unitario Incontro orizzontale 5 settembre 2008 Ordine: INFANZIA Finalità: Accompagnare il bambino nel suo essere nel mondo privilegiando la sua capacità di esprimersi, formulare domande e relazionarsi.

9 Curricolo unitario Incontro orizzontale 5 settembre 2008 Ordine: INFANZIA Obiettivi generali: Vivere la scuola come luogo di ascolto, riconoscimento e valorizzazione di se e dell altro. Offrire al bambino un contesto in cui possa sperimentare la scuola come prima piazza dove esprimere le proprie opinioni e sentire la propria cittadinanza. La narrazione come fondamento dell identità: offrire radici al bambino attraverso storie e miti che raccontano se stessi, la famiglia, la città. Educare al sentimento: innamorarsi della città per prendersene cura. Raccontare la città, attraversarla, accoglierla, esaltando il rapporto tra la scuola e il suo territorio. Imparare attraverso l esempio dell adulto il rispetto delle regole che concorrono al raggiungimento del bene comune.

10 Curricolo unitario Incontro orizzontale 8 settembre 2008 Ordine: PRIMARIA Finalità: Promuovere la costruzione dell identità del bambino per (e) una partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale.

11 Curricolo unitario Incontro orizzontale 8 settembre 2008 Ordine: PRIMARIA Se stessi Gli altri Il territorio/ambiente Scuola, quartiere, città [ appartenenza]- Responsabilità Conoscere e rispettare Partecipare attivamente alla vita comunitaria Comporta: Promuove: Uguaglianza nelle diversità [ promuovere le proposte dei bambini-la città vista dai bambini] Obiettivi generali: Storia personale Storia della nostra scuola Storia della città Tradizioni Radici Dialetto Luoghi di cultura, di aggregazioni, di arte, di incontro, sedi istituzionali. Vivere le regole Negoziare Accogliere il dissenso Atteggiamento critico Conoscenza del limite Consapevolezza della necessità delle regole

12 Curricolo unitario Incontro orizzontale 9 settembre 2008 Ordine: SECONDARIA Finalità: Riflettere sull approccio con i ragazzi partendo dall ascolto. Partire dall ascolto per conoscere, rispettare e creare relazioni. Vivere la polis come espressione di libertà e non insieme di prescrizioni e normative. Innamorarsi della città / addomesticare. Dalla Scuola alla Polis:

13 Curricolo unitario Incontro orizzontale 9 settembre 2008 Ordine: SECONDARIA Obiettivi generali: Conoscere / raccontare / fruire / condividere Storia della polis (greca, attuale, ideale). Tradizioni. Istituzioni Progettare la Res Publica Conoscere le esigenze dei singoli. Promuovere il senso di appartenenza, di condivisione e responsabilità. Maturare e condividere regole comuni. Dialettica / polis-mondo Conoscere e accogliere il diverso di se. Costruire il cambiamento. Essere cittadini attivi attraverso il senso critico e partecipativo.

14 Finalità d Istituto Partire dall ascolto per conoscere rispettare e creare relazioni, al fine di vivere pienamente la polis. Finalità (infanzia): Accompagnare il bambino nel suo essere nel mondo privilegiando la sua capacità di esprimersi, formulare domande e relazionarsi. Finalità (primaria): Promuovere la costruzione dell identità del bambino per (e) una partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale. Finalità (secondaria): Dalla Scuola alla Polis: Riflettere sull approccio con i ragazzi partendo dall ascolto. Partire dall ascolto per conoscere, rispettare e creare relazioni. Vivere la polis come espressione di libertà e non insieme di prescrizioni e normative. Innamorarsi della città / addomesticare.

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