IL MEDICO DI FAMIGLIA ED I CAS. Andrea PIZZINI Medico di Famiglia - TORINO

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1 IL MEDICO DI FAMIGLIA ED I CAS Andrea PIZZINI Medico di Famiglia - TORINO

2 Centro Accoglienza e Servizi CAS Il CAS è responsabile del percorso di presa in carico del paziente oncologico attraverso figure professionali diverse: MEDICO INFERMIE RE AMMINISTRAT IVO

3 Centro Accoglienza e Servizi Regia dell ingresso nel percorso di cura Collegamento con i medici di medicina generale Presa in carico dei pazienti con la Scheda di valutazione infermieristica Appropriata, rapida e coordinata diagnosi e stadiazione per ciascun tipo di tumore

4 23/03/15

5 L intesa del 30 ottobre 2014 "Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burner del cancro - Anni " conferma il processo di pianificazione nazionale per l oncologia e il rafforzamento dell azione delle Regioni e del Ministero nella lotta contro il cancro. L obiettivo principale del documento è dare forti indicazioni su dove Stato e Regioni debbano indirizzare gli sforzi comuni al fine di migliorare ulteriormente la "presa in carico totale" del malato oncologico da parte del SSN. I principi chiave sono EQUITÀ: annullare il divario ancora esistente fra varie realtà del Paese QUALITÀ: innalzare il "livello" di sistema mediante due linee d azione principali: ferma attenzione ai modelli organizzativi per la presa in carico forte spinta alla ricerca e innovazione tecnologica GENESI DELLA CONOSCENZA: contribuire a promuovere la ricerca, i sistemi informativi, la pratica del knowledge-management INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE: favorire la partecipazione consapevole ai processi di prevenzione 23/03/15 e cura da parte di tutti gli attori.

6 L intesa del 30 ottobre 2014 "Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burner del cancro - Anni " conferma il processo di pianificazione nazionale per l oncologia e il rafforzamento dell azione delle Regioni e del Ministero nella lotta contro il cancro. Coinvolgimento diretto dei Medici di Medicina Generale nella Rete Oncologica

7 PATOLGIE ONCOLOGICHE IN AUMENTO DIMINUISCE LA MORTALITÀ Progressi ricerca scientifica Apparecchiature diagnostico / terapeutiche d avanguardia Maggiore prevenzione primaria e secondaria Condivisione delle conoscenze AUMENTA L INCIDENZA Aumento della vita media della popolazione Stili di vita non adeguati Maggiore esposizione ai fattori di rischio 23/03/15

8 GUARIRE AD OGNI COSTO 1970 Più recentemente anche gli oncologi dell adulto hanno iniziato ad interessarsi alle problematiche correlate con le tossicità tardive correlate dei trattamenti antitumorali. GUARIRE AL COSTO PIU BASSO /03/15

9 I SINTOMI DI PRESENTAZIONE PER IL MEDICO DI FAMIGLIA -Classificazione ICPC- 1 - Tosse 6,9% 11 - Mal di stomaco 2,0% 2 - Mal di gola 5,9% 12 - Dolore al ginocc. 1,9% 3 - Mal di schiena 4,7% 13 - Dolore alla spalla 1,8% 4 - Astenia 4,6% 14 - Dolore al collo 1,8% 5 - Dolore addom. 4,1% 15 - Mal d orecchio 1,7% 6 - Mal di testa 2,5% 16 - Dolore al piede 1,7% 7 - Febbre 2,3% 17 - Vomito 1,7% 8 - Vertigine 2,0% 18 - Ansia 1,6% 9 - Prurito 2,0% 19 - Dolore toracico1,3% 10-Dispnea 2,0% 20 - Dolore all anca 1,3% Biondo et al, JICGP 1996

10 % SPECIALITÀ DI CONSULTAZIONE PER IL MEDICO DI FAMIGLIA In media 49 contatti al giorno: 9,7% invio allo Specialista 1,0% invio in Ospedale e/o PS Camini et al, JICGP 1996 Dermatologia Pneumo. Otorinolaringoiatra Oculistica Ortopedia Cardiologia Chirurgia Fisiatria Ginecologia Neurologia Urologia

11 LE 20 DIAGNOSI PIU FREQUENTI PER IL MEDICO DI FAMIGLIA 1 - ipertensione arteriosa 11 - scompenso cardiaco 2 - diabete mellito 12 - bronchite acuta 3 - dislipidemia 13 - cardiopatia ischemica 4 - mal. inf. vie aeree sup infezioni urinarie 5 - sindrome ansiosa 15 - ipertensione con danno 6 - artrosi 16 - cirrosi / epatopatie 7 - depressione 17 - contraccezione 8 - BPCO 18 - gastrite / dist. digestivi 9 - laringiti / tracheiti acute 19 - lombosciatalgia 10- mal. vascolari periferiche 20 - faringite Biondo et al, JICGP 1996

12 LE DIAGNOSI DI RICOVERO PIU FREQUENTI scompenso cardiaco 8.1% polmonite 6.5% neoplasia 5.7% BPCO 5.7% cirrosi / epatopatia cronica 5.7% angina instabile / IMA 4.9% dolori addominali 4.1% ernia inguinale 3.3% colelitiasi / colecistite 3.3% occlusione arteriosa 3.3% Camini et al, JICGP 1996

13

14 Tuttavia una volta che il Medico di Famiglia ha posto il sospetto diagnostico vi sono alcune criticità: Le patologie oncologiche sono spesso trasversali, coinvolgendo potenzialmente quasi tutte le specialità cliniche Le terapie necessitano di Strutture specifiche adeguatamente attrezzate I percorsi di cura presentano molteplici sfaccettature e risultano spesso di lunga durata CAS come luogo di presa in carico GLOBALE del paziente GLOBALE= Di tutti i pazienti Di tutte le problematiche del paziente Sempre in collegamento e collaborazione con il Medico di 23/03/15 Famiglia

15 CRITICITÀ Sapere di avere un CAS nel proprio territorio di competenza Per poter indirizzare il Paziente Sapere quali sono le modalità di accesso Ovunque vi è la possibilità di accesso diretto da parte dei MMG? Sapere cosa fa un CAS La diagnosi definitiva la comunica il CAS? Quali documenti e con che modalità «tornano» al Medico di Famiglia? Come il Medico di Famiglia interagirà con il GIC? Deve preoccuparsi Lui di far avere documentazione, dati ed esami in suo possesso? Avere un contatto diretto con il Percorso di cura che il Paziente sta compiendo Dalla fase di diagnosi a quella di terapia quella di monitoraggio della fase di risoluzione completa della malattia o della necessità di un percorso palliativo al termine della vita 23/03/15

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