DALLA FAMIGLIA CHE MALTRATTA ALLA FAMIGLIA CHE RIPARA. M. T. PEDROCCO BIANCARDI Ravenna,

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1 DALLA FAMIGLIA CHE MALTRATTA ALLA FAMIGLIA CHE RIPARA M. T. PEDROCCO BIANCARDI Ravenna,

2 LA FAMIGLIA VA MALE QUANDO La coppia è impegnata in conflitti reciproci C è un solo genitore I genitori sono molto giovani e socialmente isolati Le famiglie allargate fomentano le tensioni nella coppia I genitori o uno dei due hanno subito violenza in gioventù Lo stile di vita familiare ed educativo è violento I genitori sono incapaci di esprimere affetto e protezione Quando la famiglia va male i figli sono a rischio maltrattamento

3 C E RISCHIO MALTRATTAMENTO PER I FIGLI Se non ricevono le cure necessarie al loro sviluppo Cure fisiche: igieniche, sanitarie, alimentari, abbigliamento Cure cognitive: accompagnamento alla comprensione di sé e del mondo Cure affettive: che fanno percepire di essere cari a qualcuno, di essere protetti Cure educative: orientamento, contenimento, valorizzazione Se vivono in un ambiente violento e distratto.

4 QUANDO LA FAMIGLIA VA MALE. I figli devono essere protetti, qualcuno deve provvedere Le soluzioni possibili possono essere tante Calibrate sulla gravità del rischio per l incolumità dei figli Incolumità non solo fisica, anche emotiva e cognitiva Quella garantita da ambienti ed esperienze favorevoli Come centri educativi/aggregativi, sostegni domiciliari Ma anche accoglienze alternative in comunità o famiglie.

5 LA VIOLENZA E. Un problema di salute pubblica (OMS, 2006, trad.it. 2009) Una patologia relazionale contagiosa Degenerativa Cronica Ereditaria Epidemica/pervasiva Da prevenire e combattere come AIDS, fumo, obesità.

6 IL SOGGETTO IN CRESCITA Deve essere protetto dal contagio, tenuto lontano dalla violenza Aiutato a crescere in un ambiente che gli curi le ferite provocate dalle esperienze traumatiche causate dalla violenza Vere e proprie ferite invisibili che i comportamenti rivelano Il trauma nell infanzia forma e deforma la personalità (J. Herman, 2005) Quindi non basta proteggere, è necessario anche riparare.

7 IL PARADOSSO Il sistema familiare, talvolta pericoloso per i figli può anche riparare i guasti provocati dalla famiglia L intimità può provocare danni ma anche ripararli La sempre più approfondita conoscenza dei bisogni evolutivi dei bambini ha portato alla convinzione verificata che un altra famiglia è il luogo in cui più facilmente i danni provocati dalla famiglia biologica possono essere riparati.

8 COME SI E ARRIVATI ALLA FAMIGLIA Dagli orfanotrofi giganteschi: Milano: Martinitt e Stelline Venezia: La Pietà Firenze: Gli Innocenti E via affollando. Gli studi sullo sviluppo globale del soggetto in crescita hanno fatto emergere la qualità relazionale dell apprendimento

9 L AFFETTIVITA E MOTIVANTE E il veicolo che potenzia tutte le doti personali e incentiva lo sviluppo Di qui un passaggio progressivo verso i piccoli numeri per assicurare ai bambini che non possono vivere nella loro famiglia l ambiente migliore per crescere e riparare i danni subiti Dagli istituti alle comunità = da 100 a 30 Dalle comunità alle Case famiglia: da 30 a 10/8/6 Dalle Case famiglia alle famiglie.

10 DALL ACCOGLIENZA ALLA RIPARAZIONE Il trauma provocato dalla violenza esige un intervento riparativo La riparazione del trauma si attua su due livelli: la terapia psicologica formalizzata la vita in ambiente sereno, rassicurante, personalizzante, tutelante (Malacrea, 2004)

11 QUANDO LA FAMIGLIA NON RIESCE. La famiglia sostitutiva può garantire al bambino e ragazzo un percorso esistenziale nel quale maturare più facilmente che non in comunità, o in altri eventuali percorsi assistenziali, la costruzione/ricostruzione della propria identità, l apertura a un ampia gamma di interessi, la possibilità di autodeterminazione, il percorso di socializzazione: tutto quanto, insomma, può sostenere e favorire la riparazione dei danni subiti. (Pedrocco Biancardi, 2010) Questa è la riparazione di cui ha bisogno un soggetto traumatizzato in età evolutiva.

12 FAMIGLIA: UN BISOGNO DI TUTTI Anche per i ragazzi che vengono da lontano e sono certamente vittime di traumi plurimi povertà, fame, violenza intra ed extra familiare smarrimento, spaesamento, isolamento Anche per loro non è sufficiente l accoglienza in comunità La famiglia arricchisce l accoglienza di numerosi valori aggiunti.

13 L INTEGRAZIONE Condividere la quotidianità con famiglie italiane consente di percepire e di godere più profondamente il senso di essere accolti E di accogliere/cogliere come privilegi le diversità che potrebbero sfuggire E di acquisire e scambiare più facilmente e naturalmente lingua e linguaggio, abitudini e regole, cultura e interessi.

14 IN FAMIGLIA RIESCE MEGLIO Perché in famiglia c è quella reciprocità che suscita la fiducia degli uni negli altri Tutti insegnano e imparano, ci si accoglie tra diversi Non solo con le parole ma specialmente con i gesti La confidenza è più facile, nella quotidianità condivisa Si litiga, ma si fa pace più in fretta, ci si perdona Tutto questo vale per tutti, anche e soprattutto per i ragazzi soli che vengono da lontano.

15 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFIA O.M.S., Prevenire il maltrattamento sui minori: indicazioni operative e strumenti di analisi, 2006, trad. it. 2009, M.T. Pedrocco Biancardi (a cura), L affidamento familiare tra vantaggi e rischi, Maltrattamento e abuso all infanzia, 3, 2010, pp J. Herman, Trauma e riparazione, ed. Magi, 2005, p.131. M. Malacrea, Il buon trattamento: un alternativa multiforme al maltrattamento infantile, Cittadini in crescita, 1, 2004 pp

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