RISCHIO CARDIOVASCOLARE
|
|
- Gianpiero Giuliani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RISCHIO CARDIOVASCOLARE 28 Settembre 2012 Dr. Filippo Capriotti Medico di Medicina Generale Area Vasta 5 San Benedetto del Tronto 1
2 Rischio Cardio-vascolare Molti fattori di rischio sono stati proposti come predittori di malattia cardiovascolare (CVD) e malattia coronarica (CHD) 2
3 Rischio Cardio-vascolare Strumenti per valutare il rischio cardiovascolare negli adulti asintomatici: - LINEE GUIDA dell'american College of Cardiology Foundation (ACCF) e l'american Heart Association (AHA) pubblicate nel CARTE DI RISCHIO Europee ed Italiane 3
4 Rischio Cardio-vascolare 4
5 Rischio Cardio-vascolare I pazienti classificati ad alto rischio (CHD nota o rischio coronarico equivalente) sono candidati a una prevenzione intensiva ed ulteriori esami non aggiungerebbero ulteriori benefici 5
6 Rischio Cardio-vascolare L'obiettivo delle linee guida e delle carte di rischio sono soprattutto i soggetti asintomatici a rischio intermedio e basso-intermedio, nei quali indagini appropriate possono consentire una migliore definizione del rischio 6
7 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Indice del rischio globale: in tutti gli adulti asintomatici (uomini e donne) senza una storia clinica di CHD dovrebbero essere valutati con una carta del rischio globale che consideri molteplici fattori di rischio tradizionali (Framingham Risk Score o altre)(classe I). 7
8 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Anamnesi familiare: in tutti gli adulti asintomatici (uomini e donne) si dovrebbe ricercare una storia familiare di malattie CV atero-trombotiche)(classe I). 8
9 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) I soggetti a basso rischio secondo questa prima valutazione, non richiedono esami ulteriori e la loro gestione si limita di solito a interventi sullo stile di vita 9
10 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Valutazione della microalbuminuria: * Negli adulti asintomatici con ipertensione o diabete, è ragionevole eseguire l'es. urine per la ricerca della microalbuminuria (CLASSE IIa). * Anche negli adulti asintomatici a rischio intermedio senza ipertensione o diabete, può essere ragionevole la tale ricerca (CLASSE IIb) 10
11 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Misurazione della proteina C-reattiva: * utile per selezionare i pz. da avviare eventualmente alla terapia statinica in uomini di età > o = 50 anni e nelle donne con età > o = 60 anni (senza CHD, diabete, malattia renale cronica, malattie infiammatorie severe) con: valori di c-ldl <130 mg/dl che non ricevano un trattamento per dislipidemia o una terapia ormonale sostitutiva, o con immunosoppressori (CLASSE IIa). * ragionevole negli uomini con età < o = 50anni e nelle donne con età < o = 60 anni, asintomatici e con un rischio intermedio (CLASSE IIb) * NESSUN BENEFICIO in adulti asintomatici ad alto rischio ed adulti a basso rischio, al di sotto dei 50 anni (CLASSE III). 11
12 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Misurazione dell'emoglobina glicata (HbA1c): può essere ragionevole il dosaggio HbA1C negli adulti asintomatici senza diagnosi di diabete (CLASSE IIb). 12
13 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Elettrocardiogramma a riposo: * è ragionevole per la valutazione di adulti asintomatici con ipertensione o diabete (CLASSE IIa). * può essere preso in considerazione anche per gli adulti asintomatici non ipertesi o diabetici (CLASSE IIb). 13
14 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Ecocardiogramma (transtoracico): * la valutazione ecocardiografica di ipertrofia ventricolare sinistra può essere considerata negli adulti ipertesi asintomatici (CLASSE IIb). * NESSUN BENEFICIO per la valutazione del rischio di CHD negli asintomatici non ipertesi (CLASSE III). 14
15 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Elettrocardiogramma da sforzo: può essere considerato negli adulti asintomatici a rischio intermedio (inclusi gli adulti sedentari che intendano iniziare un programma di attività fisica intensa), in particolare se si presta attenzione a marker non-ecg, come la ridotta capacità di esercizio (CLASSE IIb). 15
16 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Tests genetici: NESSUN BENEFICIO per la valutazione del rischio di CHD negli adulti asintomatici (CLASSE III). 16
17 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Valutazione di lipoproteine, apolipoproteine, dimensioni e densità delle particelle: NESSUN BENEFICIO negli adulti asintomatici (CLASSE III) 17
18 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Dosaggio dei peptidi natriuretici: NESSUN BENEFICIO negli adulti asintomatici (CLASSE III). 18
19 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Valutazione della fosfolipasi A2 associata alle lipoproteine: può essere ragionevole negli adulti asintomatici a rischio intermedio (CLASSE IIb) 19
20 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Misurazione dello spessore intimamedia carotideo (CIMT): è ragionevole negli adulti asintomatici a rischio intermedio (CLASSE IIa) 20
21 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Valutazione della dilatazione flussomediata dell'arteria brachiale (indice di disfunzione endoteliale): NESSUN BENEFICIO negli adulti asintomatici (CLASSE III). 21
22 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Metodiche di valutazione della rigidità arteriosa: NESSUNBENEFICIO negli adulti asintomatici fuori da un ambito di ricerca clinica (CLASSE III). 22
23 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Valutazione dell'indice caviglia-braccio: la misurazione dell'indice pressorio caviglia-braccio (utile per la diagnosi di arteriopatia periferica) è ragionevole per la valutazione degli adulti asintomatici a rischio intermedio (CLASSE IIa). 23
24 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Ecocardiografia da stress: NESSUN BENEFICIO negli adulti asintomatici a rischio basso o intermedio (CLASSE III). E' usato primariamente per la valutazione cardiaca avanzata di sintomi sospetti di CHD e/o per la valutazione prognostica di pazienti con malattia coronarica conosciuta, o per la valutazione di soggetti con valvulopatia cardiaca nota o sospetta. 24
25 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Imaging di perfusione miocardica (MPI) da stress: * NESSUN BENEFICIO nei soggetti asintomatici a rischio basso o intermedio (CLASSE III). * può essere considerato per la valutazione avanzata del rischio CV degli adulti asintomatici con diabete, o con evidente storia familiare di CHD, o quando precedenti esami suggeriscano un rischio elevato di CHD, come per esempio un calcium score (CAC) > o =400 (CLASSE IIb). 25
26 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Valutazione delle calcificazioni coronariche (Calcium score): * NESSUNBENEFICIO nei soggetti a basso rischio (<6% a 10 anni)(classe III). * L'esecuzione di una TAC per valutare la quantità di calcio presente nelle coronarie (CAC) è ragionevole negli adulti asintomatici a rischio intermedio (rischio a 10 anni del 10-20%)(CLASSE IIa). * può essere ragionevole nelle persone con rischio da basso a intermedio (6-10% a 10 anni)(classe IIb). 26
27 Valutazione dell' ADULTO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) Angio TAC: NESSUN BENEFICIO negli adulti asintomatici (CLASSE III). Imaging delle placche con risonanza magnetica: NESSUN BENEFICIO negli adulti asintomatici (CLASSE III) 27
28 Valutazione dell' ADULTO DIABETICO ASINTOMATICO (ACCF/AHA2010) * La valutazione delle calcificazioni coronariche è ragionevole nei diabetici asintomatici di età > o = 40 anni (CLASSE IIa). * il dosaggio dell' HbA1c può essere considerato per la valutazione del rischio CV degli adulti asintomatici con diabete (CLASSE IIb). * L'MPI da stress può essere considerato per la valutazione avanzata dei diabetici asintomatici, o quando precedenti esami suggeriscano un rischio elevato di CHD, come per esempio un (CAC) > o =
29 LINEE GUIDA ACCF/AHA 2010 (COMMENTI) Riflettono un approccio piuttosto conservatore poiche' la preminenza va ai fattori di rischio tradizionali (diabete, fumo, colesterolo LDL, ipertensione arteriosa sistolica e diastolica) mancando di una valutazione dello stress e dei fattori psicosociali come componenti del rischio cardiovascolare. (depressione clinica, stress mentale acuto e cronico, sentimenti di ostilità e di rabbia). 29
30 LINEE GUIDA ACCF/AHA 2010 (COMMENTI) Minore evidenza e utilità clinica sono riconosciute alle valutazioni oggetto delle ricerche più recenti, dalla hscrp a varie indagini strumentali e di imaging cardiaco, ai test genetici 30
31 LINEE GUIDA ACCF/AHA 2010 (COMMENTI) Viene attribuita una scarsa utilità clinica attribuita alla valutazione di parametri di "invecchiamento" dei vasi come la rigidità arteriosa e la velocità dell'onda di polso 31
32 LINEE GUIDA ACCF/AHA 2010 (COMMENTI) Dal momento che le Linee guida ACCF/AHA prevedono revisioni annuali, è probabile che queste e altre osservazioni possano essere recepite nel prossimo futuro 32
33 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE La quasi totalità dei MMG conosce le carte del rischio e ne possiede una nel proprio ambulatorio ma solo una minoranza la utilizza con tutti i pazienti 33
34 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE La maggior parte dei MMG calcola il rischio cardiovascolare solo a quei pazienti già noti per essere a maggior rischio rispetto ad altri in quanto ipercolesterolemici o con valori pressori fuori dalla norma o perché in sovrappeso o fumatori 34
35 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Uno dei principali motivi dell utilizzo della carta è di verificare la prescrivibilità delle statine ai sensi della Nota 13 35
36 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Il principale motivo addotto dai MMG che utilizzano poco o mai la carta è che preferiscono basarsi sulla propria esperienza 36
37 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Conoscenza ed utilizzo della carta del rischio sono più elevati tra i MMG più giovani 37
38 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Il fatto che così pochi medici usino la carta con tutti i pazienti testimonia che il medico di famiglia focalizza paziente/persona che si rivolge a lui per un problema (secondo il modello definito come medicina di attesa o on demand ). 38
39 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Con meno probabilta' il medico svolge una attività di popolazione, prendendo l iniziativa di ricercare e misurare il rischio di un evento in un soggetto apparentemente sano (secondo il modello definito come medicina di iniziativa dove il fuoco viene posto sull assistito). 39
40 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Questo comportamento verosimilmente svela un certo scetticismo da parte dei medici, tuttora formati a trattare i veri malati e restii a considerare il cittadino un malato che non sa ancora di esserlo (come diceva il dr. Knock), e in qualche modo tutela il cittadino dall essere eccessivamente e inappropriatamente medicalizzato 40
41 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Questo punto di vista rischia però di rappresentare un grave limite agli interventi di prevenzione 41
42 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Accanto alla necessità culturale di integrare la clinica con la prevenzione, è inoltre necessario uno sforzo ben più rilevante per costruire gli strumenti organizzativi necessari non solo all uso della carta del rischio, ma alla gestione degli interventi che ne possono derivare (richiami dei pazienti per successivi controlli, monitoraggio delle terapie, valutazione di esito, ecc...). 42
43 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sembra quindi prudente da parte dei medici, in assenza di questo sistema a valle, non volersi spingere troppo in avanti ed i valori soglia per la definizione di patologia vengono in genere collocati a livelli inferiori rispetto a quelli riportati dalle attuali linee guida, dimostrando un atteggiamento più conservativo 43
44 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE C'e' da valutare poi che riguardo i valori diagnostici per diabete, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa, le soglie vengono sistematicamente indicate inferiori ai riferimenti della letteratura con il risultato che le informazioni in possesso dei medici siano confuse e contraddittorie 44
45 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Una parte di questa confusione e' attribuibile alla attivitaa' promozionale dell industria farmaceutica, che rappresenta la principale fonte di informazione dei medici (certo non indipendente e non disinteressata) sui numeri dei pazienti da trattare. Una strategia informativa che produce nozioni discordanti e confuse rappresenta buon terreno dove raccogliere prescrizioni acritiche 45
46 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Emerge dunque la necessità per i medici di rivedere le informazioni in loro possesso secondo il paradigma sia della clinica che secondo quello della prevenzione 46
47 RISCHIO CARDIOVASCOLARE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE La formazione, che per sua natura non può comunque determinare l hardware strutturale dell organizzazione, dovrebbe mirare a diffondere la cultura della prevenzione favorendo strategie di popolazione attraverso l uso delle carte del rischio per la popolazione dai 40 anni in su per scegliere chi trattare, e ad integrare la cultura clinica favorendo l appropriatezza dell intervento terapeutico (oggi sotto dimensionato). 47
48 GRAZIE PER L'ATTENZIONE 48
IPERTENSIONE ARTERIOSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO
IPERTENSIONE ARTERIOSA E CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO www.fisiokinesiterapia.biz Definizioni e classificazione dei livelli di
DettagliCapitolo 5. La prevenzione cardiovascolare e la nota 13 Prof. Mauro Borzi
Capitolo 5 La prevenzione cardiovascolare e la nota 13 Prof. Mauro Borzi Metodologia per la misurazione dei fattori di rischio Maschio/Femmina 25 Pressione arteriosa sistolica Abitudine
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliPercorso di gestione primo - secondo livello. della dislipidemie
Percorso di gestione primo - secondo livello della dislipidemie Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Cardiocircolatorio, Ipertensione e Aritmia, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per
DettagliGruppo di lavoro per l appropriatezza prescrittiva ospedale/territorio Documento finale - giugno 2014
Gruppo di lavoro per l appropriatezza prescrittiva ospedale/territorio Documento finale - giugno 2014 Prescrizione di farmaci Classe C10AA (inibitori della HMG CoA reduttasi) L indicazione regionale è
DettagliCome migliorare le performances
Come migliorare le performances La registrazione dei dati e la gestione delle patologie croniche Sono i metodi per migliorare gli outcomes del Progetto Qualità Le più importanti delle patologie croniche
DettagliFattori di rischio comuni a uomini e donne
Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria
DettagliHealth Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI
Health Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI 2012-2015 XL Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Torino, 19 21 ottobre 2016 «Le evidenze in epidemiologia: una storia lunga 40
DettagliLa carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna
La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna ASL : incidenza Infarto miocardico acuto : totale 98 casi residenti 8 casi (/. ab) non residenti
DettagliIl paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere
Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Giulio Nati SIMG Roma Chi sono i pazienti ad alto rischio 1. presenza di malattia cardiovascolare manifesta
DettagliTorna alla prima pagina
Gli obiettivi principali della prevenzione in pazienti con malattie cardiovascolari e persone ad alto rischio Non fumare Mangiare sano Essere fisicamente attivi Avere un indice di massa corporea inferiore
DettagliConvegno Medicina di Genere
Convegno Medicina di Genere Un percorso di genere nel sistema diabete: criticità e opportunità Angelo Avogaro Università di Padova Progetto CUORE: carte del rischio Fonte: http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte-pdf.pdf
DettagliCapitolo 1 CASO CLINICO A
Capitolo 1 CASO CLINICO A Donna di 64 anni 2 Affetta da diabete di tipo 2 in trattamento con antidiabetici orali (associazione Metformina + Glibenclamide) valori di glicemia al mattino a digiuno tra 150-170
Dettagliimplementazione delle linee guida sulla Medicina Generale Indicatori e standard SIMG
L audit come strumento di implementazione delle linee guida sulla gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Indicatori e SIMG Modificato da: Indicatori di qualità e nell assistenza al paziente
DettagliFlusso x resistenza = pressione IPERTENSIONE ARTERIOSA. Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa
IPERTENSIONE ARTERIOSA Flusso x resistenza = pressione Gettata cardiaca x resistenze vascolari = pressione arteriosa Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa 1) Sistema nervoso simpatico ( controllo
DettagliRISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA
RISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA OBIETTIVI DELLO STUDIO valutare la prevalenza del diabete mellito nei pazienti con STEMI trattati con angioplastica
DettagliSeconda sessione: I risultati del progetto della regione Emilia-Romagna IMPATTO DELLA CARDIO-TC NEL PERCORSO ASSISTENZIALE.
Seconda sessione: I risultati del progetto della regione Emilia-Romagna IMPATTO DELLA CARDIO-TC NEL PERCORSO ASSISTENZIALE Vincenzo Russo Dottorato in scienze pneumo-cardio cardio-toraciche Dipartimento
DettagliPrevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico
Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
DettagliNuova nota 13 link ufficiale.
La nuova NOTA 13 Nuova nota 13 link ufficiale http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/nota-13 Testo esplicativo La tabella uso statine Carta rischio caratteristiche della nuova nota 13 rispetto alla
DettagliLe malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi. Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009
Le malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi Dott Claudio Iori Dott. Claudio Iori Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009 Agenda Aspetti generali che influenzano la valutazione dei rischi
DettagliIpertensione arteriosa Percorso
Ipertensione arteriosa Percorso 1. La classificazione 2. La diagnosi 3. La epidemiologia 4. La etiologia 5. I benefici del trattamento 6. Rischio cardiovascolare globale 1. Classificazione IPERTENSIONE
DettagliMa si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?
Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza
DettagliIl governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni
Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni Agenda Il progetto Nazionale Il percorso diagnostico terapeutico Il ruolo del MMG I primi risultati del self-audit I benefici del progetto
DettagliLa Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano
Malattie croniche e telemedicina - 29 Novembre 2013 La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria Valeria Fano UOC Programmazione, Sistemi Informativi
DettagliNuove Linee Guida per la Prevenzione Cardiovascolare
Nuove Linee Guida per la Prevenzione Cardiovascolare 3 Congresso di Medicina Interna dell'area Vasta Fermana Fermo, 10-11 Ottobre 2014 Dr. Andrea Belletti Medico di Medicina Generale Specificità della
DettagliCapitolo 1. Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi
Capitolo 1 Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi Linee guida europee Linee guida europee 3 Le linee guida Europee sono state pubblicate nel 2012 e sono il riferimento
DettagliRischio cardiovascolare
Rischio cardiovascolare Sistema di Sorveglianza PASSI - Provincia Autonoma di Bolzano Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA TESI INTERVENTI SULLO STILE DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI RELATORE CANDIDATO
DettagliCapitolo 4. Le nuove linee guida USA (ATP-IV)
Capitolo 4 Le nuove linee guida USA (ATP-IV) Le nuove linee guida USA (ATP-IV) ATP-IV: gruppi di soggetti candidati al trattamento con statine (Stone NJ et al, ATP-IV panel, Circulation 2013) 3 Pazienti
DettagliFattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE
Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Definizione L ipertensione arteriosa è definita da un aumento dei livelli pressori al di sopra dei valori che sono comuni nella
DettagliGli indicatori di performance quali strumenti per una gestione appropriata del TIA in Medicina Generale
Gli indicatori di performance quali strumenti per una gestione appropriata del TIA in Medicina Generale Capriotti Marilena SIMG ANCONA TIA - definizione Improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili
DettagliPrevenzione delle malattie cardiovascolari. Roberto Gnavi ASL TO3, Servizio di Epidemiologia
Prevenzione delle malattie cardiovascolari Roberto Gnavi ASL TO3, Servizio di Epidemiologia Obiettivo Presentare e discutere alcuni primi risultati del sistema di sorveglianza PASSI relativamente alle
DettagliIl trattamento dell ipercolesterolemia i dati della medicina generale nel Network MilleinRete
MilleinRete S.I.M.G. Veneto S.I.M.G. Veneto S.I.M.G. Veneto Il trattamento dell ipercolesterolemia i dati della medicina generale nel Network MilleinRete Dott. Alessandro Battaggia LE DIVERSE FACCE DELL'APPROPRIATEZZA
DettagliPREVENZIONE SECONDARIA
PREVENZIONE SECONDARIA dell ictus ischemico N. Lovera, Neurologia, Ospedale G. Bosco Dalla malattia al..futuro Consapevolezza Pregiudizi Affollamento terapeutico Pericolosità dei farmaci Identificazione
DettagliSorveglianza PASSI. Asl Roma D. Risultati dell indagine PASSI nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Dr.ssa Rosanna Trivellini
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Sorveglianza PASSI Asl Roma D Risultati dell indagine PASSI 2009-2012 nella prevenzione del rischio cardiovascolare Dr.ssa Rosanna Trivellini Coordinatore Aziendale Sorveglianza
DettagliDiabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo
Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo Presentazione del caso DDM è un sacerdote di 43 anni, giunto per la prima volta
DettagliSincope e cadute negli anziani
Sincope e cadute negli anziani Aspetti particolari Elementi di aiuto nella diagnosi Riflessioni sul trattamento Dr F.Rabajoli La sincope è problematica nell età avanzata Prodromi meno adeguati, traumi
DettagliRischio cardiovascolare
Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), che rappresentano la prima causa
DettagliPer un doppio aiuto al tuo cuore.
NOVITA Per un doppio aiuto al tuo cuore. Un alto livello di colesterolo è fra i principali fattori di rischio per la salute del cuore., con estratti naturali, favorisce il controllo di c-ldl e l aumento
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliLA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA. Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital
LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital L OMS ha definito la Riabilitazione Cardiologica: Somma d interventi richiesti per
DettagliSistema Epidemiologico Regionale Settore Farmaceutico Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie. Montecchio Precalcino, 30/06/2015
Strumenti per il monitoraggio epidemiologico della qualità clinica dell assistenza al paziente diabetico nella Regione del Veneto attraverso i dati amministrativi Montecchio Precalcino, 30/06/2015 Sistema
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliCDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA. Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13
CDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13 Può essere definita come la forza esercitata dal sangue contro le pareti elastiche dei vasi arteriosi 1.-Pressione
DettagliAspetti metodologici nella valutazione del rischio cardiovascolare
Aspetti metodologici nella valutazione del rischio cardiovascolare Roberto D Amico Roberto.damico@unimore.it Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Obiettivo ultimo è di identificare pazienti
DettagliIntroduzione alla Metodologia Clinica
Introduzione alla Metodologia Clinica Premessa: Una buona attività clinica dipende dalla applicazione di un insieme di principi e di regole che indicano al medico la condotta da tenere nelle varie circostanze
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Polmonite acquisita in comunità Misurare l appropriatezza professionale e organizzativa Carlo Barbetta Centro di
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all insorgenza dei sintomi. Relatori: Dott. A. Bonso Dott. G. Bilardo Dott. C. Piergentili 12 febbraio
DettagliPercorso di gestione primo - secondo livello del Diabete
Percorso di gestione primo - secondo livello del Diabete Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Metabolico e Diabete, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per il Diritto alla Salute (Rimini,
DettagliI FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTUALITA IN TEMA DI PATOLOGIE CARDIOMETABOLICHE
I FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICHE PIANO FORMATIVO 2012 PROVIDER: FENIX ID 331 METODOLOGIA SEDE Corso residenziale PAVIA Hotel Cascina Scova Via Vallone, 18 DATA INIZIO 29 febbraio 2012 DATA FINE 29
DettagliDIABETE DI TIPO 2: GESTIONE DELLA PRESSIONE SANGUIGNA E DEI LIPIDI EMATICI
DIABETE DI TIPO 2: GESTIONE DELLA PRESSIONE SANGUIGNA E DEI LIPIDI EMATII Rischio cardiovascolare La patologia cardiovascolare è la maggior causa di malattia e di mortalità nei soggetti affetti da diabete;
DettagliI pazienti con diabete di tipo 1 sono in gran parte giovani, ma sono una piccola minoranza rispetto al totale. La maggior parte dei diabetici,
DIABETE Per quali pazienti diabetici è indicato il trapianto di rene? I pazienti diabetici più comunemente inseriti in lista di trapianto renale sono quelli in cui il diabete è dovuto a un'insufficiente
DettagliIl trilemma di Ezetimibe
1. Il quesito 4. le risposte I casi clinici 2. i PICO 3. la ricerca bibliografica I CASI CLINICI: Il caso di Maria Grazia (1) Il caso di Gianfranco (2) Il caso di Orietta (3) IL CASO DI MARIA GRAZIA (1):
DettagliIPERTENSIONE E AOP. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis 2004 Fowkes, Int.J.Epidemiol. 1991
La prevalenza di AOP nella popolazione generale è tra il 15% e 20% nei soggetti >65 anni. Aumenta con l età e con la presenza di fattori di rischio associati. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis
DettagliIndagine conoscitiva sulle vasculopatie centrali e periferiche
Indagine conoscitiva sulle vasculopatie centrali e periferiche Dati questionari al 01.02.2007 Campione 793 questionari (133 questionari cartacei 660 questionari informatici) 1- Usi con regolarità le carte
DettagliAllegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo
Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo Nota: le modifiche di questo riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo sono
DettagliPROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE
PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO
DettagliMedicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie
Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Dr Marchi Rita Medico di Medicina Generale Presidente S.I.M.G di Ferrara 24 settembre 2016 Dati ISTAT 2012-2013,
DettagliProf.ssa Sabina Gallina
Prof.ssa Sabina Gallina Oltre il 20% degli adulti, nella maggior parte delle comunità del mondo sviluppato e in via di sviluppo, soffre di ipertensione arteriosa Una percentuale elevata dei pazienti con
DettagliEFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO,
EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO, CoQ10, AC. FOLICO E VITAMINA E IN SOGGETTI CON DISLIPIDEMIA MODERATA IN PREVENZIONE
DettagliIl calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo
Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo Marisa De Rosa 1 Congresso Nazionale SIFaCT Milano, 13 settembre 2013 CORE H24 per il riordino dell assistenza territoriale E un progetto
DettagliPROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Università Politecnica delle Marche Clinica di Medicina Interna Cattedra di Medicina Interna e Geriatria Direttore: Prof. Alessandro Rappelli PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA
DettagliTindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia.
Tindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia. ------------------------------ Risultati a 18 mesi dello studio
DettagliDisfunzione erettile e velocità dell onda di polso: cattive compagnie per il rischio cardiovascolare
Disfunzione erettile e velocità dell onda di polso: cattive compagnie per il rischio cardiovascolare Il messaggio La disfunzione erettile (DE) conferisce un rischio indipendente per eventi cardiovascolari
DettagliLa Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì
La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio
DettagliIpertensione Arteriosa
a cura di Pompeo Pindozzi Ipertensione Prevenzione e nuove linee giuda europee Cos è. E una condizione caratterizzata da un aumento della pressione nei vasi sanguigni che necessita di una terapia prolungata
DettagliRETE INFOMATIVA per MMG sul GOVERNO CLINICO AGGIORNAMENTO AL DICEMBRE 2008
RETE INFOMATIVA per MMG sul GOVERNO CLINICO AGGIORNAMENTO AL DICEMBRE 2008 IPERTENSIONE Sono pervenuti i record di 340 MMG, riguardanti 102.609 ipertesi, pari al 20,3% dei 506.528 assistiti da tali MMG.
DettagliPercorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna
Percorso di gestione primo - secondo livello per LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Urologia, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per il Diritto alla
DettagliPrima di elaborare l aggiornamento , il gruppo di lavoro ha ritenuto utile avere dati sull attuale assistenza al paziente con mal di schiena
Prima di elaborare l aggiornamento 2013-2014, il gruppo di lavoro ha ritenuto utile avere dati sull attuale assistenza al paziente con mal di schiena in Toscana... Per questi motivi è stato deciso di avviare
DettagliImaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica
Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica PD Dr. med. Stefano Muzzarelli 02.04.2014 Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica Storia
DettagliL OSSERVAZIONE EPIDEMIOLOGICA E LA CURA DEL DIABETE: L ESPERIENZAL DELLA PROVINCIA DI BOLZANO
L OSSERVAZIONE EPIDEMIOLOGICA E LA CURA DEL DIABETE: L ESPERIENZAL DELLA PROVINCIA DI BOLZANO Fattor B. Medico diabetologo, Ospedale di Bolzano Melani C. Statistico, Osservatorio Epidemiologico SCUOLA
DettagliECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1
ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1 1 Giornata Mercoledì 06 Marzo 2013 09,00-11,00 - Serie di Relazioni su Tema Preordinato Principi di fisica degli ultrasuoni ed anatomia ecocardiografica
DettagliUna Medicina su Misura
2 aprile 2011 Una Medicina su Misura Ogni paziente ha la sua Malattia Dott.ssa Sara Mazzoldi Una Medicina su Misura per In questa parte prenderemo in esame 3 tipi di pazienti: paziente con diabete mellito
DettagliDELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO
PATOGENESI DELL' ATEROTROMBOSI Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO L aterosclerosi coronarica rappresenta la causa principale della cardiopatia ischemica Cronica Acuta Angina stabile Cardiopatia dilatativa
DettagliFATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA
Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Messina FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA Russo GT, Giandalia
DettagliPrevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Montona, Croazia 10 Giugno 2014 Dr.ssa Laura Beltrame CASA DI CURA MADONNA DELLA SALUTE s.r.l. PRESIDIO OSPEDALIERO
DettagliXVI CORSO DI PERFEZIONAMENTO CLINICO SULL IPERTENSIONE ARTERIOSA
SOCIETA ITALIANA DELL IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE XVI CORSO DI PERFEZIONAMENTO CLINICO SULL IPERTENSIONE ARTERIOSA COORDINATORE CORSO TORINO,
DettagliConosci I tuoi numeri. lyondellbasell.com
Conosci I tuoi numeri 1 Prendi possesso della tua salute Conosci I tuoi numeri! La nostra vita è circondata da numeri importanti che dobbiamo conoscere Ma conosciamo I nostri Numeri in termini di salute?
DettagliColesterolo: Attualità
Ridurre i fattori di rischio cardiovascolari: Missione impossibile? Colesterolo: Attualità S. Arena R. Lumare Riduzione percentuale Riduzione percentuale Riduzione della mortalità per coronaropatia negli
DettagliIctus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento
Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve
DettagliProgetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)
Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work SPISAL Ulss 20 Verona, Ulss 12 Venezia, Ulss 16 Padova LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Nel mondo, le malattie cardiovascolari
DettagliTindaro Iraci. Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2
Tindaro Iraci Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2 Commissione nazionale diabete PIANO SULLA MALATTIA DIABETICA
DettagliAutovalutazione a regime (ottobre 2012 e dicembre 2012)
GUIDA OPERATIVA DFD GOVERNO CLINICO COMO Autovalutazione a regime (ottobre 2012 e dicembre 2012) Sommario 1 OBIETTIVO... 2 2 INSERIMENTO DATI... 2 2.1 ANAMNESI: Abitudine al fumo, Valori pressori, BMI
DettagliLINEE GUIDA PER TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE con STATINE e RISCHIO CARDIOCEREBROVASCOLARE
LINEE GUIDA PER TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE con STATINE e RISCHIO CARDIOCEREBROVASCOLARE Numerosi trial clinici hanno chiaramente dimostrato che l uso di statine è associato a notevoli benefici in prevenzione
DettagliADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA
IL COLESTEROLO BENVENUTI NEL PROGRAMMA DI RIDUZIONE DEL COLESTEROLO The Low Down Cholesterol DELL American Heart Association ADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA www.unicz.it/cardio
DettagliCardio-Vascolareascolare
Il Rischio Cardio-Vascolareascolare Anna Maria Marata Oristano 23 febbraio 2008 Di cosa parlerò Come sono nate le carte del rischio la carta del rischio italiana (progetto cuore) altre carte e/o altri
DettagliIPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE
IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE Il Rapporto Tecnico dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 1 definisce l ipertensione arteriosa
DettagliIl nostro uomo. Toni cardiaci ritmici, validi, pause apparentemente libere. Torace: murmure vescicolare aspro
Il nostro uomo Mario è un uomo di 40 anni, professione magazziniere, forte tabagista (fumatore di 40 sigarette al giorno), ipercolesterolemico, abituale consumo di alcolici, familiarità per ipertensione
DettagliIpertensione: i dati dell Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/health Examination Survey
Ipertensione: i dati dell Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/health Examination Survey Luigi Palmieri, Chiara Donfrancesco, Serena Vannucchi, Cinzia Lo Noce, Francesco Dima, Simona Giampaoli -
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliL invio del paziente al servizio territoriale per le demenze
L invio del paziente al servizio territoriale per le demenze Dr.ANDREA MUSCOLO MEDICO DI MEDICINA GENERALE ISTITUTO DI RICERCA HEALTH SEARCH SOCIETA ITALIANA DI MEDICINA GENERALE FIMMG-CATANZARO What the
DettagliPiano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON IPERTENSIONE Versione I (dicembre 2009) 1 FASE 1: IDENTIFICAZIONE
DettagliPROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO
OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)
Dettagli5. Malattie croniche. Il profilo di salute dell ASL5 Spezzino 2014 Capitolo 5 Pag. 1 di 12
5. Malattie croniche Per la stima del numero di persone affette da una malattia cronica occorre incrociare più fonti informative relative alle prestazioni sanitarie (ricoveri, prestazioni ambulatoriali,
DettagliLa terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio
La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio Maurizio Cappelli Bigazzi Cattedra di Cardiologia - A.O. Monaldi II Università di Napoli Nei diabetici, le complicanze macrovascolari,
DettagliLo Studio QUADRI. Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza
Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza Lo Studio QUADRI Federica Michieletto Servizio sanità pubblica Direzione per
DettagliScreening e fattori di rischio. Dottor Paolo Sarasin
Screening e fattori di rischio Dottor Paolo Sarasin PERCHE ricercare i casi di diabete Il diabete tipo 2 presenta una lunga fase asintomatica durante la quale la malattia può essere diagnosticata solo
DettagliSegui la terapia: l aderenza al trattamento del paziente cronico L AUDIT come strumento di monitoraggio e sostenibilità degli obiettivi di cura
Segui la terapia: l aderenza al trattamento del paziente cronico L AUDIT come strumento di monitoraggio e sostenibilità degli obiettivi di cura Luigi Sparano MMG Napoli 20 Maggio 2016 OBIETTIVI DA PERSEGUIRE
DettagliRegione Puglia PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Regione Puglia ALLEGATO A PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Il contesto epidemiologico Regionale Nel complesso, le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano più del 10% delle cause di
Dettagli