Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu
|
|
- Ottaviana Visconti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 VALUTAZIONE GENERALE E IDENTIFICAZIONE DELLE MINACCE L analisi delle caratteristiche del SIC ha permesso di procedere ad una valutazione generale dello stato del territorio e alla identificazione delle minaccie che gravano sugli habitat e sulle specie di interesse comunitario presenti. Analisi DPSIR L analisi è stata condotta utilizzando la metodologia DPSIR (Determinanti - Pressione - Stato - Impatto - Risposta), che viene adottata a livello internazionale sia dall Agenzia Ambientale Europea che dalle Nazioni Unite. Essa fornisce un quadro logico per approfondire ed analizzare i problemi socio-economicoambientali e, successivamente esprimerne, attraverso gli indicatori ambientali il livello di qualità e le alternative progettuali di miglioramento. In questo modo si ottengono informazioni precise riguardo le attività economiche e sociali, ovvero i Determinanti che esercitano Pressioni sull'ambiente e, di conseguenza, comportano cambiamenti sullo Stato dell'ecosistema, e sono causa di Impatti sulla salute umana, sulla biodiversità e sulle risorse naturali. Le conseguenti azioni di Risposta possono essere indirizzate su ciascuno degli elementi del sistema descritto e, quindi, risultare direttamente o indirettamente nella riduzione delle pressioni e/o degli impatti o nell adattamento ai cambiamenti dello stato dell ambiente. Per quanto riguarda la specificità dell area esaminata ha consentito di individuare il sistema logico entro il quale vanno collocate le relazioni causali tra attività umane e ambiente. Dall analisi eseguita i fattori di fondo individuati si possono identificare nelle seguenti Determinanti (D): - Popolazione residente e Turismo. - Attività venatoria. - Agricoltura e zootecnia. - Gestione forestale. - Ricerca scientifica. essi esercitano sull ambiente del SIC le Pressioni (P) di seguito elencate: - Produzione di rifiuti. - Utilizzo poco attento delle risorse. - Incendi. - Prelievo venatorio illegale. - Disturbo alle specie protette a causa dell attività venatoria. - Utilizzo di concimi chimici. - Pascolo brado e semibrado. - Abbandono dei terreni agricoli. - Introduzione specie vegetali alloctone.
2 - Disturbo alla fauna a causa delle attività forestali. - Assenza di studi e monitoraggi. La conseguenza di tali pressioni determina lo Stato (S) dell ambiente che rappresenta la fotografia della situazione, Essa è di seguito sintetizzata: - Qualità di habitat e specie nel SIC. - Variazione areali di distribuzione fauna. - Presenza di specie vegetali alloctone - Coesistenza di aree di prelievo venatorio ed aree a vincolo venatorio. - Gestione forestale legata alle esigenze della fauna. - Livello di consapevolezza delle potenzialità dell area. - Livello di conoscenza scientifica dell area. Lo stato attuale ha degli impatti (I) sugli ecosistemi e sull uomo che sono: - Alterazione componenti biotica e abiotica. - Minaccia di specie animali. - Perdita di elementi del paesaggio. - Competizione tra domestici e selvatici per il pascolo. - Pascolo di habitat naturali e seminaturali - Scarse risorse trofiche per i selvatici. - Inquinamento genetico. - Fruizione non controllata dell area. - Gestione non suffragata da validi riferimenti scientifici. le Risposte (R) necessarie ad un miglioramento della situazione attuale sono state individuate nelle seguenti: - Regolamentazione attività di fruizione. - Regolamentazione del pascolo. - Regolamentazione gestione forestale in un ottica di salvaguardia di habitat e specie animali e vegetali. - Attivazione di misure di conservazione. - Riduzione dell inquinamento in particolare quello genetico. - Applicazione dei piano antincendio boschivo. L analisi fin qui trattata è schematizzata nella figura seguente.
3 Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu
4 La logica DPSIR organizza gli indicatori in maniera sistematica stabilendo delle relazioni causali tra gli stessi. L indicatore è una misura riassuntiva che combina dati elementari relativi ad una tematica ritenuta rilevante dal punto di vista ambientale,esso ha un significato di sintesi ed è elaborato con il preciso obiettivo di dare un peso quantitativo a parametri caratteristici della comunità presa in esame, è un indice che mostra quantitativamente le condizioni del sistema. Gli indicatori individuati si identificano con: ² Indicatori di determinanti: possono essere identificati con le attività e comportamenti antropici derivanti da bisogni individuali, sociali ed economici, processi economici, produttivi e di consumo che originano pressioni sull'ambiente. ² Indicatori di pressione: misurano la pressione esercitata dalle attività classificate come Determinanti sull ambiente ² Indicatori di stato: fanno riferimento alla qualità dell ambiente in tutte le sue componenti e evidenziano situazioni di fatto in un preciso momento temporale; ² Indicatori di impatto: gli indicatori di impatto descrivono gli effetti delle pressioni che agiscono sull'ambiente. ² Indicatori di risposta: sono necessari per prevenire o mitigare gli impatti negativi delle Determinanti e riassumono la capacità e l efficienza delle azioni intraprese per il risanamento ambientale, per la conservazione delle risorse e per il conseguimento degli obiettivi assunti. Per esporre la valutazione degli indicatori è sembrato utile adottare una semplificazione grafica. Un set di faccine e di frecce consente di avere un inquadramento generale dell indicatore, del suo stato attuale e dell andamento subito nel periodo di tempo considerato per la sua descrizione. In particolare, si è deciso di sintetizzare attraverso i simboli delle faccine sia la disponibilità di dati, sia lo stato dell indicatore.
5 Disponibilità di dati J Adeguata disponibilità di dati per la valutazione; K L Dati insufficienti ma è previsto un miglioramento a breve termine; Scarsa disponibilità di dati. Stato dell indicatore J Condizioni positive; K L Condizioni intermedie o incerte (es. quando i risultati non consentono di esprimere un giudizio per la mancanza di un riferimento); Condizioni negative. Valutazione del trend La valutazione dell indicatore è inoltre completata dalla descrizione del suo trend valutato in un periodo di tempo variabile dai 2 ai 10 anni ä Progressivo miglioramento nel tempo æ Progressivo peggioramento nel tempo ß à Andamento costante nel tempo á â Andamento variabile, oscillante nell arco di tempo considerato;? Non è nota una valutazione temporale dell indicatore (per mancanza di dati, difficoltà di reperimento dei dati, poca significatività dei dati pregressi).
6 Per indicare la classificazione dell indicatore nel modello DPSIR si è usata la seguente codifica: Tipologia indicatori D Indicatore di Determinante P Indicatore di Pressione ambientale S I Indicatore di Stato Indicatore di Impatto R Indicatore di Risposta Fonte dei dati Il numero progressivo indica la fonte dei dati analizzata che viene meglio specificata nell elenco che segue lo Schema DPSIR
Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
DettagliProvincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153
LIFE Natura Alta Tuscia Viterbo, 02 Febbraio 2005 Provincia di Viterbo Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta Tuscia Viterbese. LIFE 04 NAT/IT/000153 Piano di
DettagliREGIONE ABRUZZO DIREZIONE TERRITORIO URBANISTICA BENI AMBIENTALI PARCHI POLITICHE E GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI
REGIONE ABRUZZO DIREZIONE TERRITORIO URBANISTICA BENI AMBIENTALI PARCHI POLITICHE E GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI Servizio Aree Protette BBAA e V.I.A. Linee guida per la relazione della Valutazione d
DettagliRAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO
2016 8 RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO Rapporto sullo stato dell'ambiente 2016 OTTAVO RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO Piazza Vittoria, 5-38122
DettagliAppunti di Ecologia Applicata all Ingegneria
Appunti di Ecologia Applicata all Ingegneria Ecosistemi_2 a.a. 2018-19 Prof.ssa M. Ragosta Scuola di Ingegneria Università degli Studi della Basilicata Per una corretta analisi dei fenomeni ambientali,
DettagliEconomia dell ambiente
1 Economia dell ambiente Introduzione Elisa Montresor 2008-2009 2 Obiettivi Il corso intende introdurre lo stato dell arte negli studi di economia ambientale. Il suo scopo è di fornire: Alcuni strumenti
DettagliVAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche
REGIONE MOLISE Servizio Programmazione Politiche Energetiche Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 42/2001/CE) del Piano Energetico Ambientale Regionale MISURE PER IL MONITORAGGIO D. Lgs. n. 152/2006
DettagliPARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA. PIANO del PARCO
PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA PIANO del PARCO Rapporto Ambientale ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (VAS): rinvii ai contenuti di cui all Allegato VI
DettagliSOMMARIO 1 MONITORAGGIO...2
SOMMARIO 1...2 1.1 MATRICE ARIA... 4 1.2 MATRICE ACQUA... 5 1.3 MATRICE SUOLO E SOTTOSUOLO... 6 1.4 MATRICE FLORA E FAUNA... 7 1.5 MATRICE BIODIVERSITÁ... 8 1.6 MATRICE POPOLAZIONE... 10 1.7 MATRICE BENI
DettagliRAPPORTO DI SCOPING. Documento di Scoping VAS PPGR. Provincia di Lecco. Valutazione Ambientale Strategica del
Provincia di Lecco Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti RAPPORTO DI SCOPING GIUGNO 2007 Legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 Disciplina dei servizi locali
DettagliREGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA
REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA VALSAT - VAS Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (L.R. 20/2000), Valutazione Ambientale Strategica (Dir. 2001/42/CE; D.lgs.152/06; L.R.9/08)
DettagliAmpliamento parco a tema Miragica verifica di assoggettabilità al V.I.A.
PIANO DI LAVORO La presente relazione intende illustrare il Piano di lavoro per la redazione dei lavori di AMPLIAMENTO DEL PARCO A TEMA MIRAGICA nel comune di Molfetta, da realizzare nell area identificata
DettagliNuovi indirizzi per la politica forestale regionale
Assessorato della Difesa dell Ambiente Nuovi indirizzi per la politica forestale regionale Tavola Rotonda sul ruolo del settore pubblico nella gestione del patrimonio forestale Nuoro, 6 marzo 2015 60,0%
DettagliASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria
Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio
DettagliREGIONE PIEMONTE CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI CERES. variante strutturale generale
REGIONE PIEMONTE CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI CERES Allegato C variante strutturale generale ai sensi dell'art.17-4 comma della Legge Urbanistica Regionale Progetto definitivo con il recepimento
DettagliPIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE (PFVP) DELLA PROVINCIA DI COSENZA RAPPORTO PRELIMINARE VAS. Allegato 3 MAPPA DELLA META-INFORMAZIONE
PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE (PFVP) DELLA PROVINCIA DI COSENZA RAPPORTO PRELIMINARE VAS Allegato 3 MAPPA DELLA META-INFORMAZIONE Piano Faunistico Venatorio (PFVP) della Provincia di Cosenza Nelle
DettagliConvegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2
POSITIVI NEGATIVI INTERNI ESTERNI Punti di forza aziende specializzate in grado di realizzare investimenti e adeguamenti tecnici aziende con sistemi di gestione ambientali certificati o disciplinari di
DettagliNome indicatore DPSIR Fonte dati. Disponibilità dati ***
AGRICOLTURA Agricoltura e zootecnia Utilizzo di prodotti fitosanitari Nome indicatore DPSIR Fonte dati Utilizzo di prodotti fitosanitari P-I ISTAT Banca dati Agricoltura e Zootecnia mezzi di produzione
DettagliNome indicatore DPSIR Fonte dati. Disponibilità dati ***
AGRICOLTURA Agricoltura e zootecnia Utilizzo di prodotti fitosanitari Nome indicatore DPSIR Fonte dati Utilizzo di prodotti fitosanitari P-I ISTAT Banca dati Agricoltura e Zootecnia mezzi di produzione
DettagliIndicatori ambientali
Indicatori ambientali Si può definire un indicatore ambientale come una entità x che viene utilizzata al posto di un altra entità y, quando la seconda delle due (y) non è direttamente misurabile o non
DettagliLa programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità
La programmazione finanziaria 2007-2013: sviluppo rurale e condizionalità Roma, 27 marzo 2008 Luigi Servadei Sommario Condizionalità(Reg. 1782/03) e Natura 2000 La programmazione dello sviluppo rurale
DettagliCOMITATO SCIENTIFICO PIANODI GESTIONE SEZIONE 2 COORDINATORE DEL PROGETTO: DOTT. RAIMONDO SCHIAVONE PAESAGGIO E ASSETTO DEL TERRITORIO
PIANODI GESTIONE SEZIONE 2 1 COMITATO SCIENTIFICO COORDINATORE DEL PROGETTO: DOTT. RAIMONDO SCHIAVONE PAESAGGIO E ASSETTO DEL TERRITORIO PROF. GIANCARLO DEPLANO COLLABORATORI: DOTT.SSA ANNA MARIA COLAVITTI
DettagliProspettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000
Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità
DettagliPIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni
M.I.B.AR. MASTER INTERNAZIONALE DI BIOARCHITETTURA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA La pianificazione sostenibile III Modulo: Le valutazioni Arch. LINO GIORGINI Istituto Nazionale di Bioarchitettura
DettagliI SITI NATURA 2000 DEL MONTE BIANCO UNA PROPOSTA DI PIANO DI GESTIONE
Valeur éthique I SITI NATURA 2000 DEL MONTE BIANCO UNA PROPOSTA DI PIANO DI GESTIONE Santa TUTINO Servizio Aree protette Regione Autonoma Valle d Aosta INTERREG III A Alcotra Cogeva Vahsa 2005-2007 Coopération,
DettagliCOMITATO SCIENTIFICO PIANO DI GESTIONE SEZIONE 2 COORDINATORE DEL PROGETTO: DOTT. RAIMONDO SCHIAVONE
PIANO DI GESTIONE AREA S.I.C. MONTI DEL GENNARGENTU PIANO DI GESTIONE SEZIONE 2 1 COMITATO SCIENTIFICO COORDINATORE DEL PROGETTO: DOTT. RAIMONDO SCHIAVONE PAESAGGIO E ASSETTO DEL TERRITORIO PROF. GIANCARLO
DettagliAppendice 1 - Check list di caratterizzazione del contesto ambientale
1 Appendice 1 - Check list di caratterizzazione del contesto ambientale Sezione 1 a) La progettualità è localizzata, anche parzialmente, all interno di un area protetta? NO X Se SI, quale (inserire denominazione)?
DettagliLa strategia biodiversità
La strategia biodiversità Utilizzo sostenibile delle risorse Pianificazione del territorio: per qualsiasi intervento sotto forma di costruzioni o impianti bisogna tenere conto di tutti gli aspetti legati
DettagliIl Programma LIFE+ per la protezione della natura e la biodiversità
Il Programma per la protezione della natura e la biodiversità Da LIFE Natura a Informazioni utili per il bando 2010 - Obiettivi e risultati Ostacoli della selezione Priorità nazionali e commenti Ruolo
DettagliContabilità delle spese ambientali Le classificazioni di riferimento
Contabilità delle spese ambientali Gruppo per la sperimentazione della contabilità ambientale nelle Province 2 a Riunione Federico Falcitelli Istat, Dirigente l U.O. Conti economici dell ambiente, Piazza
DettagliConservazione e Gestione della Natura e dell Ambiente. LM-60 Scienza della Natura
Conservazione e Gestione della Natura e dell Ambiente LM-60 Scienza della Natura La Laurea Magistrale in Conservazione e Gestione della Natura e dell'ambiente si caratterizza per la marcata propensione
DettagliStrategia Marina (D.Lgs 190/10): il monitoraggio ambientale dell ecosistema marino - costiero delle Agenzie per l Ambiente (Arpa Emilia-Romagna)
Il Sistema marino costiero Networking territoriale della conoscenza: una opportunità per la Regione Emilia-Romagna Bologna 8 giugno 215 CNR INAF Area di Ricerca Sala 216 Strategia Marina (D.Lgs 19/1):
DettagliRapporto ambiente-sviluppo: il concetto di sviluppo sostenibile
Rapporto ambiente-sviluppo: il concetto di sviluppo sostenibile 1 Le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile La sostenibilità sviluppa in modo dinamico le tre dimensioni - ecologica (compatibilità) -
DettagliPiano di Gestione area psic Foresta di Monte Arcosu
- 202 - 8. VALUTAZIONE GENERALE E IDENTIFICAZIONE DELLE MINACCE L analisi delle caratteristiche del psic ha permesso di procedere ad una valutazione generale dello stato del territorio e alla identificazione
DettagliANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE. Fotografia di un Sito
ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE Fotografia di un Sito Abbiamo solo un pianeta Costi e benefici di una corretta Politica Ambientale nelle nostre attività I 10 capitoli della nuova ISO 14001:2015 1. Scopo
DettagliColdiretti & Lipu premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu
Coldiretti Lipu & premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera
DettagliProgettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, asse scientifico Unità di apprendimento 1
Unità di apprendimento 1 UdA n. 1 SCIENZE DELLA TERRA DURATA PREVISTA 5 25 Standard di Riferimento asse Osservare, descrivere e analizzare fenomeni sistema e di complessità; Analizzare qualitativamente
DettagliCOMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009)
COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009) 10000 9000 9006,39 8000 Valori espressi in Ha 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 34,28 434,76 968,63 290,52 155,81 471,93 49,82
DettagliMonitoraggio Ambientale del PSR Liguria Stato di avanzamento delle attività
Monitoraggio Ambientale del PSR Liguria 2014-2020 Stato di avanzamento delle attività 25 OTTOBRE 2017 GLI OBIETTIVI DEL PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE (PMA) Il Piano di monitoraggio ambientale (PMA)
DettagliPriorità 2: Promozione della sostenibilità ambientale
PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ Paesi della sponda sud del Mediterraneo Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo Priorità 2: Promozione della sostenibilità
Dettaglipremesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu
Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera
Dettagli6 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO ASSOCIATO AL PIANO FAUNISTICO VENATORIO
6 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO ASSOCIATO AL PIANO FAUNISTICO VENATORIO La definizione un adeguato sistema monitoraggio costituisce uno degli elementi fondamentali del procemento VAS, in quanto consente verificare,
DettagliArt. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.
Istituzione del Parco Marino Regionale «Costa dei Gelsomini». (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1. Ai sensi dell art. 6 della legge regionale
DettagliIl PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità
Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Rita Turchi Regione Toscana 12 luglio 2016 CREA - Centro di ricerca per le Politiche e la Bioeconomia - Roma La Rete Natura 2000 in
DettagliSeminario Amministrazioni Centrali Rafforzamento della capacità amministrativa in materia di Valutazione di Incidenza (VIncA)
Seminario Amministrazioni Centrali Rafforzamento della capacità amministrativa in materia di Valutazione di Incidenza (VIncA) La necessità di governance per rafforzare l efficacia e l efficienza della
DettagliBando di selezione per formulazione di graduatorie per assunzioni a tempo determinato
Bando di selezione per formulazione di graduatorie per assunzioni a tempo determinato materie d esame Per tutti i profili professionali: 1. Ordinamento degli Enti Locali 2. Elementi di Diritto Amministrativo
DettagliStefano Perazzitti 10/04/2013
Università degli Studi dell Aquila Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l ambiente e il territorio RELATORE Prof. Ing. Bernardino Romano CORRELATORE Dott.ssa Serena Ciabò STUDENTE Stefano
DettagliLa Rete Natura 2000 in Piemonte
Il PSR per la tutela della biodiversità La in Piemonte Marina Cerra Torino, 13 dicembre 2010 Settore Pianificazione e Gestione Aree naturali protette Conservazione della natura approcci diversi nel tempo
DettagliDirezioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione
Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte VAS significato e norme Lucia Brizzolara - Giuseppina Sestito Settore Sistema Informativo Ambientale
DettagliConsiglio UE di Göteborg
Consiglio UE di Göteborg Gestire le risorse naturali in maniera più responsabile La forte crescita economica deve andare di pari passo con un utilizzo delle risorse naturali e una produzione di rifiuti
DettagliPer un Sistema (coordinato) delle Oasi situazione e sviluppi. Antonio Canu, Presidente WWF Oasi Assisi,28 ottobre 2016
Per un Sistema (coordinato) delle Oasi situazione e sviluppi Antonio Canu, Presidente WWF Oasi Assisi,28 ottobre 2016 Le Oasi oggi 115 aree in tutta Italia (riserve naturali statali, regionali, oasi di
DettagliObiettivi del bilancio di LIFE Natura
Presentazione del volume Il bilancio di LIFE Natura in Italia Indicazioni e prospettive per il futuro Stefano Picchi Comunità Ambiente comunitambiente@comunitambiente.it Il bilancio di LIFE Natura in Italia
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. exz ÉÇx f v Ä tçt
D.D.G. n. 471 REPUBBLICA ITALIANA exz ÉÇx f v Ä tçt Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale lo Statuto della Regione Siciliana; la
DettagliCarta dell uso del Suolo (Regione Emilia Romagna) Carta dell uso del Suolo (Regione Emilia Romagna)
Suolo SUOLO Con il termine suolo ci si riferisce allo strato superficiale della crosta terrestre, prodotto dall alterazione chimico-fisica delle rocce affioranti, che sono così trasformate in detrito su
DettagliBio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo
Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Un itinerario tra i 10 messaggi dell Unione Europea per la conservazione degli ecosistemi e la tutela della biodiversità. cambiamenti climatici
DettagliANNO SCOLASTICO 2013-'14 PROF. SSA RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE I B DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-'14 PROF. SSA RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE I B DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA
DettagliCorso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE. a cura di Michela Giacomelli
Corso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE a cura di Michela Giacomelli legislazione Legge 157/92, Norme per la protezione della fauna selvatica
DettagliDet. n. 302 del 04/08/2016
Det. n. 302 del 04/08/2016 Oggetto: D.P.G.R. 24.03.2014 n. 2/R. Regolamento regionale recante: Attuazione dell articolo 33 della l.r. 29.06.2009 n. 19 relativo alla gestione faunistica all interno delle
DettagliLa valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali
Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA
DettagliPressioni idromorfologiche determinate dall uso idroelettrico sui corpi idrici del Veneto
Pressioni idromorfologiche determinate dall uso idroelettrico sui corpi idrici del Veneto dei fiumi Isonzo, Tagliamento, del fiume Adige Architettura del piano Il modello DPSIR EEA Environmental European
DettagliRELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)
REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI OVARO Variante P.R.G.C. n.67 L.R. 21/2015 RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)
DettagliNATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO
NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO dott. Lucio Sottovia Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree protette Ufficio Biodiversità e Rete Natura 2000 Trento, venerdì 26 maggio 20017
DettagliCapitolo 22. Valutazione di impatto ambientale, valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza
Capitolo 22 Valutazione di impatto ambientale, valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza Valutazione d impatto ambientale La VIA è una procedura amministrativa che porta alla concessione
DettagliREGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENE COMUNE DI PASIA DI PORDENE PIA REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE 12 VERIFICA DELL INCIDENZA SIGNIFICATIVA DEI CONTENUTI DI PIA SU SIC/ZPS Dott. Pianif.
DettagliLa biodiversità una priorità per le politiche agricole regionali. Agostina Invernizzi Novella Bruno Direzione Generale Agricoltura
La biodiversità una priorità per le politiche agricole regionali Agostina Invernizzi Novella Bruno Direzione Generale Agricoltura Agricoltura e biodiversità L evoluzione dei sistemi agricoli ha modellato
Dettaglimodello ecologico data- e siteoriented dati in campo + dati accessori
Modello per la zonizzazione di SIC, ZPS e parchi montani Modello per la Zonizzazione 1 Il SIT-DSS zoning azioni implementazione GIS modello ecologico data- e siteoriented dati in campo + dati accessori
DettagliDOCUMENTO DI SCOPING. terza parte - pagg
DOCUMENTO DI SCOPING terza parte - pagg. 29-36 29 3.2 VERIFICA DI COERENZA TRA I CONTENUTI DEL PUC E GLI OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE Una volta giunti ad una ricostruzione esaustiva per macrotematiche
DettagliAcque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura
Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia San Vito al Tagliamento 12 maggio 2015 Il modello
DettagliGli aiuti all imboschimento dei terreni agricoli
Regione Molise Programma di Sviluppo Rurale 2000-2006 Valutazione ex post Approfondimento tematico Gli aiuti all imboschimento dei terreni agricoli Campobasso - 24 luglio 2009 Imboschimento dei terreni
Dettagli9.1- ALLEGATO A. Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR
9.1- ALLEGATO A Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR L. 157/92 (recepita in Toscana con L.R. 3/94): Norme per la protezione della
DettagliINDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott.ssa Doriana Bruni temi paesaggio turismo sostenibile indicatori per la valutazione
DettagliFEASR PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE Regione Abruzzo. coordinato da CIA L AQUILA TERAMO (in qualità di capofila)
ALLEGATO C FEASR 2014 2020 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 Regione Abruzzo Comitato promotore del partenariato pubblico privato del costituendo GAL Terreverdi teramane coordinato da CIA L AQUILA
DettagliNel 2010 i governi hanno approvato il Piano Strategico per la Biodiversità e gli Obiettivi di Aichi, come base per arrestare e
Nel 2010 i governi hanno approvato il Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020 e gli Obiettivi di Aichi, come base per arrestare e possibilmente invertire la perdita di biodiversità del pianeta.
DettagliOggetto: bozza di regolamento Parco naturale comunale Lupomonaco.
Dott. Fabio Coppola Via Bolzano 7, 73010- Veglie (Le) Tel. 328/0728542 Al Sindaco del Comune di Veglie Dott. Alessandro Aprile Oggetto: bozza di regolamento Parco naturale comunale Lupomonaco. Gentile
DettagliLo stato delle foreste e delle filiere forestali in Italia
4, 5 novembre Bagno di Romagna OLTRETERRA NUOVA ECONOMIA PER LE COMUNITA' DELL'APPENNINO Lo stato delle foreste e delle filiere forestali in Italia Raoul Romano Centro Politiche e bioeconomia CREA raoul.romano@crea.gov.it
DettagliValutazione Ambientale. Sanremo. Criticità ambientali e obiettivi. Arch. Andrea Cavaliere
Valutazione Ambientale preliminare del PUC di Sanremo Criticità ambientali e obiettivi Arch. Andrea Cavaliere Sanremo, Palafiori 2 marzo 2011 VAS VAS Procedura finalizzata a integrare le considerazioni
DettagliVARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del
COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.
DettagliMISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra
MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT6030024 Isola Sacra 1 INTRODUZIONE Le misure di e gli indirizzi di gestione definiti nel presente documento si applicano al Sito di Interesse Comunitario IT6030024 Isola
DettagliCOMUNE DI TORRE DE ROVERI VARIANTE N. 1 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
COMUNE DI TORRE DE ROVERI VARIANTE N. 1 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 1 SINTESI NON TECNICA Giugno 2016 INDICE Premessa 1. Sintesi degli obiettivi, delle finalità
DettagliLa biodiversità è la varietà di forme di vita presenti sul nostro pianeta. È alla base del nostro benessere e della nostra economia.
NATURA E BIODIVERSITÀ Perché ti riguarda? La biodiversità è la varietà di forme di vita presenti sul nostro pianeta. È alla base del nostro benessere e della nostra economia. Dipendiamo dalla natura, che
DettagliBiodiversità e salute. Flavia Caretta
Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli
DettagliStrategia Biodiversità Svizzera
Département fédéral de l'environnement, des transports, de l'énergie et de la communication DETEC Office fédéral de l'environnement OFEV Strategia Biodiversità Svizzera Conservazione della biodiversità
DettagliCOORDINATORE DEL PROGETTO: DOTT. RAIMONDO SCHIAVONE
PIANO DI GESTIONE AREA S.I.C. MONTI DEL GENNARGENTU 1 RELAZIONE GENERALE SEZIONE 1 COMITATO SCIENTIFICO COORDINATORE DEL PROGETTO: DOTT. RAIMONDO SCHIAVONE PAESAGGIO E ASSETTO DEL TERRITORIO PROF. GIANCARLO
DettagliAmt für Natur und Umwelt Uffizi per la natira e l ambient Ufficio per la natura e l ambiente. Benvenuti al 2 congresso KAFIN
Amt für Natur und Umwelt Uffizi per la natira e l ambient Ufficio per la natura e l ambiente Benvenuti al 2 congresso KAFIN Temi trattati Strategia Biodiversità Svizzera Nuovo ambito di competenza dei
DettagliRED09.0 Opere costiere
IT3330009 - Trezze San Pietro e Bardelli RED09.0 Opere costiere tipo azione regolamentazione settore coinvolto Infrastrutture asse Contenimento e controllo di pressioni e minacce misura generaledi RE Divieto
DettagliPARCO NATURALE REGIONALE MONTI SIMBRUINI. Il Picchio dorsobianco Dendrocopos leucotos nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini
PARCO NATURALE REGIONALE MONTI SIMBRUINI Il Picchio dorsobianco Dendrocopos leucotos nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini Emiliano De Santis Servizio Monitoraggio e Sorveglianza PARCO NATURALE
Dettagli4. I MODELLI PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE
4. I MODELLI PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE In campo ambientale sono stati proposti diversi modelli di sintesi concettuale per il monitoraggio e la valutazione dei problemi ambientali. L idea di fondo è
DettagliGli Enti e il Protocollo d Intesa
ISPRA Gli Enti e il Protocollo d Intesa ISCR Monitoraggio, tutela e controllo dell ambiente attraverso strumenti idonei a fronteggiare le complesse dinamiche ambientali Indagini sull influenza che i fattori
DettagliAllegato 4. INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) METODOLOGIA E RISULTATI
Allegato 4 INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) Elaborazioni eseguite in collaborazione con il CAAR (Centro Agrometeorologia Applicata Regionale Regione Liguria) METODOLOGIA
DettagliALLEGATI A,B D.G.R. 827/2016
ALLEGATI A,B D.G.R. 827/2016 ALLEGATO A MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE SITO SPECIFICHE AGGREGATE PER SITO Le misure di tutela e consevazione sono organizzate per sito. Ogni sito viene identificato con
DettagliGRUPPO 5: Andrea Bizzarri, Lucia Bocsaneanu, Federica Conte e Francesca Grego. Sitologia: Wikipedia, Tiscali, Treccani ed Hera
GRUPPO 5: Andrea Bizzarri, Lucia Bocsaneanu, Federica Conte e Francesca Grego Sitologia: Wikipedia, Tiscali, Treccani ed Hera La sostenibilità nelle scienze ambientali ed economiche è la condizione di
DettagliC o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia
C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia SETTORE URBANISTICO O G G E T T O VARIANTE N 20 AL PRGC VERIFICA PRELIMINARE SULLA NECESSITA DI ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE
DettagliMISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI
5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del
DettagliProvincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153
LIFE Natura Alta Tuscia Viterbo, 24 Gennaio 2005 Provincia di Viterbo Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta Tuscia Viterbese. LIFE 04 NAT/IT/000153 Che cos
DettagliPROPOSTA DI LINEE GUIDA PER NUOVI VIGNETI DGRV 1400/2017
PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER NUOVI VIGNETI DGRV 1400/2017 Maurizio Corso, assessore all edilizia privata Paola Modena, biologa e naturalista COMUNE DI NEGRAR DI VALPOLICELLA Si ringrazia per la collaborazione:
DettagliIL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA
Dettaglivariante A
variante A.5.31102013 1 Cronistoria degli eventi e premessa Breve cronistoria degli eventi che portano al presente P.A.C. La società Trivento srl da Precenicco, quale proprietaria dei beni in oggetto,
DettagliPSR REGIONE MOLISE 2014/ TAVOLI TEMATICI
PSR REGIONE MOLISE 2014/2020 - TAVOLI TEMATICI Tavolo tematico 2 Sistema agrimarketing : Priorità 2 Potenziare la redditività delle aziende agricole e dell agricoltura e promuovere tecnologie innovative
DettagliCampi elettromagnetici e Reporting ambientale: gli indicatori dell Annuario di Arpa
Campi elettromagnetici e Reporting ambientale: gli indicatori dell Annuario di Arpa Roberto Mallegni Direzione Tecnica Arpa Emilia-Romagna La presentazione in sintesi Informazione e Reporting ambientale,
DettagliGESTIONE VENATORIA DELLE SPECIE MIGRATRICI DI INTERESSE CONSERVAZIONISTICO
Piano faunistico-venatorio GESTIONE VENATORIA DELLE SPECIE MIGRATRICI DI INTERESSE CONSERVAZIONISTICO Roberto Tinarelli SPECIE TRATTATE E INFORMAZIONI RIPORTATE ALLODOLA Alauda arvensis BECCACCIA Scolopax
Dettagli