Il benchmarking è una realtà nei Comuni italiani certificati: sviluppi futuri (a cura dell'associazione Qualità Comuni)

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1 Palazzo delle Stelline Milano 27 novembre ore 10, ATTI DEL SEMINARIO Il benchmarking è una realtà nei Comuni italiani certificati: sviluppi futuri (a cura dell'associazione Qualità Comuni) L Associazione QualitàComuni, costituita nel 2002, è formata da Enti locali e Società Pubbliche che hanno certificato il Sistema di Gestione per la Qualità, consapevoli della necessità di un sistema organizzativo che regoli i rapporti tra tutti i soggetti coinvolti, per ottimizzare le risorse e perseguire gli obiettivi prefissati. La mission dell Associazione è quella di divulgare la Qualità, negli Enti Locali, in tutti i suoi aspetti inclusi quelli relativi all Ambiente, Sicurezza ad Etica. L Associazione svolge attività culturali (tavole rotonde, convegni, conferenze, dibattiti e seminari etc,), attività di studio e formazione (preparazione e perfezionamento in particolare in materia di formazione di Sistemi di Gestione della Qualità, costituzione di Comitati, partecipazione a Gruppi di studio e ricerca). Assodato che le Migliori Pratiche sono uno strumento indispensabile per promuovere concretamente il miglioramento in seno ai Comuni Italiani certificati o non certificati, ne sono state selezionate alcune già sperimentate positivamente tra i membri dell'associazione con l'intento di proporle alla riflessione ed alla discussione degli Amministratori e dei Funzionari Pubblici partecipanti al seminario. Nel corso dello stesso saranno altresì presentate le attività che l'associazione Qualità Comuni ha in sviluppo od allo studio, in questo momento, con altri Enti, quali: Università, ANCI Lombardia, AICQ, UNI ed Enti di Certificazione.

2 . IL BENCHMARKING È UNA REALTÀ NEI COMUNI ITALIANI CERTIFICATI. SVILUPPI FUTURI (A CURA DELL'ASSOCIAZIONE QUALITÀ COMUNI) Palazzo Le Stelline Via Magenta, 61 Milano 27/11/2007 Ore Sala S.Carlo Borromeo Cornate d Adda tel.: / Fax: qualitacomuni@tiscali.it INTERVENGONO Elisabetta Milani Responsabile Qualità Comune di Cilavegna "Reclami e Segnalazioni: un'opportunità di miglioramento nel Comune di Cilavegna (PV)". Alessandro Tresca Servizio Risorse Umane e Organizzazione - Sviluppo Qualità Comune di Fidenza "La gestione associata della Formazione del Personale tra i Comuni dell'unione Terre Verdiane (PR)". Franco Tagliabue Sindaco del Comune di Cirimido Francesca Silvestri Università degli Studi di Milano Bicocca "Il Processo dell'impronta Ecologica applicato nel Comune di Cirimido (CO)". Giuliano Soldà Assessore alle politiche territoriali del Comune di Bovisio Masciago Patricio Enriquez Responsabile del Settore Servizi Territoriali del Comune di Bovisio Masciago (MI) "La pianificazione del Territorio e la formulazione del Piano di Governo del Territorio (PGT): il caso di Bovisio Masciago (MI) PRESIEDE Mario Angelo Parma Presidente dell'associazione Qualità Comuni Cornate d Adda tel.: / Fax: qualitacomuni@tiscali.it

3 IL BENCHMARKING È PER I COMUNI UNA ENORME OPPORTUNITÀ PER IMPARARE E MIGLIORARE Il benchmarking nei Comuni della nostra Associazione comincia dalla consapevolezza che c è sempre un modo migliore per farlo. Lo scopo: individuare lo scostamento tra le prestazioni del proprio Comune e la buona pratica disponibile negli altri Comuni Soci, per migliorare i propri processi in vista della maggiore soddisfazione dei propri Cittadini. La disponibilità a comunicare le proprie esperienze, le proprie Buone Pratiche, e la propensione ad introdurvi cambiamenti sono i requisiti essenziali. Fattori determinanti: atteggiamento di apertura verso l esterno; volontà precisa di cogliere le opportunità di miglioramento che si possono trovare nelle esperienze fatte da altri; capacità di analisi dei processi propri e altrui, basata su indici di volta in volta ben calibrati per misurarne l efficacia verso i cittadini. Cornate d Adda tel.: / Fax: qualitacomuni@tiscali.it INIZIATIVA IWA 4 ITALIA (Appendice B) OBIETTIVO: Mettere a disposizione delle Amministrazioni Locali italiane un approccio atto a: autovalutare lo stato dei servizi erogati alla propria cittadinanza; migliorare, di conseguenza, il livello qualitativo dei servizi erogati; introdurre un sistema per gestire con criteri di efficacia, efficienza ed economicità i processi operativi delle amministrazioni. Cornate d Adda tel.: / Fax: qualitacomuni@tiscali.it

4 Segnalazioni e reclami: un opportunità di miglioramento per il Comune di Cilavegna Elisabetta Milani URP

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8 1 semestre 2006 N Segnalazioni N Reclami N Acc.edilizi Proposte Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno SERVIZIO Segnalazioni Reclami Acc.edilizi Proposte Amm.ne Generale Economico Finanz Servizi alla Persona Ambiente Territorio Polizia Locale Gennaio Febbraio Proposte- segnalazioni - reclami - rich. acc. edilizio Marzo Aprile Maggio Giugno N Segnalazioni N Reclami N Acc.edilizi Proposte Amm.ne Generale Economico Finanz. Servizi alla Persona Ambiente Territorio Polizia Locale Segnalazioni Reclami Acc.edilizi Proposte 2 semestre 2006 N Segnalazioni N Reclami N Acc.edilizi Proposte Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre SERVIZIO Segnalazioni Reclami Acc.edilizi Proposte Amm.ne Generale Economico Finanz Servizi alla Persona Ambiente Territorio Polizia Locale Luglio Proposte- segnalazioni - reclami - rich. acc. edilizio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre N Segnalazioni N Reclami N Acc.edilizi Proposte Amm.ne Generale Servizi alla Persona Polizia Locale Segnalazioni Reclami Acc.edilizi Proposte

9 2006 Segnalazioni Reclami Rich. acc.edil. Proposte Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Riepilogo 2006 SERVIZIO Segnalazioni Reclami Acc.edilizi Proposte Amm.ne Generale Economico Finanz Servizi alla Persona Ambiente Territorio Polizia Locale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Segnalazioni Reclami Rich. acc.edil. Proposte Polizia Locale Ambiente Territorio S ervizi alla P ersona Economico Finanz. Amm.ne Generale Proposte Acc.edilizi Reclami Segnalazioni 2005 Segnalazioni Reclami Rich. acc.edil. Proposte Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Riepilogo 2006 SERVIZIO Segnalazioni Reclami Acc.edilizi Proposte Amm.ne Generale Economico Finanz Servizi alla Persona Ambiente Territorio Polizia Locale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Segnalazioni Reclami Rich. acc.edil. Proposte Polizia Locale Ambiente Territorio Servizi alla Persona Economico Finanz. Amm.ne Generale Proposte Acc.edilizi Reclami Segnalazioni

10 Riepilogo anni ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 SEGNALAZIONI RECLAM I PROPOSTE RIC. ACC.TO EDILIZIO SEGNALAZIONI RECLAMI PROPOSTE RIC. ACC.TO EDILIZIO ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006

11 Impronta Ecologica IL PROCESSO DELL IMPRONTA ECOLOGICA APPLICATO AL COMUNE DI CIRIMIDO Franco Tagliabue Francesca Silvestri 1/24 COS E L IMPRONTA ECOLOGICA 2/24

12 Definizione di Impronta Ecologica IMPRONTA ECOLOGICA Strumento di politica ambientale Indicatore che misura delle prestazioni ambientali Quantità di territorio (ettari) ecologicamente produttivo (acquatico e/o terrestre) necessaria per: fornire le risorse di energia e materia consumata assorbire gli scarti 3/24 Unità di Misura dell Impronta Ecologica consumi e scarti territorio kg Ettari globali 4/24

13 Il calcolo dell Impronta Ecologica consumi e scarti territorio Consumi alimentari Abitazioni e infrastrutture Trasporti Agricola marina per il pascolo antropizzata Beni Servizi Rifiuti forestata kg Ettari globali 5/24 Impronta Ecologica di un Italiano Quant è l impronta ecologica di un ITALIANO medio? 4,2 ettari globali (gha) 8,5 campi da calcio 6/24

14 Impronta Ecologica e Biocapacità : confronto tra domanda e offerta IMPRONTA ECOLOGICA = Domanda BIOCAPACITA = Offerta 218,5 milioni (ettari globali) impronta ecologica 58,7 milioni (ettari globali) Biocapacità 7/24 Impronta Ecologica Due implicazioni principali: 1 ) Sfruttamento di territori sottosviluppati 2 ) Utilizzo risorse delle prossime generazioni Numero terre 1960 Biocapacità(numero terre disponibili) 2006 anni 8/24

15 IL PROCESSO DELL IMPRONTA ECOLOGICA APPLICATO AL COMUNE DI CIRIMIDO 9/24 Impronta Ecologica per il Comune di Cirimido Impronta Ecologica media di un cittadino di Cirimido 4,2 ettari globali Biocapacità del Comune di Cirimido Offerta di territorio produttivo ed in grado di assorbire gli scarti Impronta Ecologica delle emissioni di CO2 a Cirimido Offerta di superficie forestata per assorbire le emissioni di C02 10/24

16 Biocapacità Comune di Cirimido Biocapacità del Comune di Cirimido Territorio che fornisce energia e materia e che assorbe gli scarti 1. agricola 2. per il pascolo 3. forestata 4. marina 5. antropizzata 11/24 Biocapacità Comune di Cirimido Categorie di terreno agricola per il pascolo forestata marina antropizzata Biocapacità di Cirimido 335,74-121,42-226,62 Biocapacità di Cirimido pro capite 0,16-0,06-0,11 Totale Unità di misura 683,78 Ettari globali 0,33 Ettari globali pro capite 12/24

17 Confronto tra domanda ed offerta Impronta Ecologica Italia - DOMANDA Biocapacità Cirimido - OFFERTA ettari globali pro capite 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 agricola per il pascolo forestata Superfie marina antropizzata 13/24 Confronto tra domanda ed offerta Impronta Ecologica Italia - DOMANDA Biocapacità Cirimido - OFFERTA 3,5 Biocapacità Monza - OFFERTA ettari globali pro capite 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 agricola per il pascolo forestata Superfie marina antropizzata 14/24

18 Confronto tra domanda ed offerta 3,5 Impronta Ecologica Italia - DOMANDA Biocapacità Cirimido - OFFERTA Biocapacità Monza - OFFERTA Biocapacità Italia - OFFERTA 3 ettari globali pro capite 2,5 2 1,5 1 0,5 0 agricola per il pascolo forestata Superfie marina antropizzata 15/24 Impronta Ecologica di Cirimido agricola forestata per il pascolo Superfie marina antropizzata Cirimido Monza 24% 24% 33% 49% 4% 4% 4% 68% 4% 18% 68% 16/24

19 Impronta Ecologica In conclusione il calcolo della Biocapacità è un utile strumento di supporto alla pianificazione territoriale del Comune 17/24 Impronta Ecologica Impronta Ecologica emissioni di CO 2 del Comune di Cirimido forestata necessaria per assorbire le emissioni di CO 2 18/24

20 Impronta Ecologica Cirimido - emissioni CO 2 EmissionidiCO 2 Settore residenziale Settore produttivo - Agricoltura Settore produttivo - Industriale Settore produttivo - Servizi Settore dei transporti Energie rinnovabili Totale Unità di misura EmissionidiCO 2 1,99 0,20 2,53 1,07 2,41-0,08 8,12 Tonnellate di CO 2 pro capite Impronta Ecologica emissioni CO 2 0,298 0,030 0,378 0,161 0,361-0,012 1,215 Ettari globali pro capite 19/24 Confronto: Impronta Ecologica emissioni CO 2 e capacità di assorbimento 1,4 1,2 1,0 Domanda Offerta ettari globali pro capite 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 Impronta Ecologica Emissioni di CO2 CIRIMIDO Capacità assorbimento CO2 CIRIMIDO Capacità assorbimento CO2 ITALIA Capacità assorbimento CO2 MONDO 20/24

21 Provenienza emissioni CO 2 Settore dei trasporti 29% Settore residenziale 24% Settore produttivo - Agricoltura 2% Settore produttivo - Servizi 13% Settore produttivo - Industria 32% 21/24 Impronta Ecologica Cirimido - emissioni CO 2 EmissionidiCO 2 Settore residenziale Settore produttivo - Agricoltura Settore produttivo - Industriale Settore produttivo - Servizi Settore dei transporti Energie rinnovabili Totale Unità di misura EmissionidiCO 2 1,99 0,20 2,53 1,07 2,41-0,08 8,12 Tonnellate di CO 2 pro capite Impronta Ecologica emissioni CO 2 0,298 0,030 0,378 0,161 0,361-0,012 1,215 Ettari globali pro capite 22/24

22 Impronta Ecologica In conclusione il calcolo dell Impronta Ecologica delle emissioni di CO 2 è un utile strumento di supporto alla politica energetica del Comune 23/24 Impronta Ecologica Francesca Silvestri francesca.silvestri@unimib.it 24/24

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