Correttezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa 15. A. Miola Dicembre 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Correttezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa 15. A. Miola Dicembre 2011"

Transcript

1 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 15 A. Miola Dicembre

2 Contenuti q Introduzione alla correttezza q dei metodi specifica di un metodo correttezza di un metodo correttezza e responsabilità q Verifica di correttezza test a scatola nera test a scatola trasparente metodi di test q Test di un insieme di metodi 2

3 q La correttezza è una delle qualità fondamentali dei prodotti software detto in modo molto preliminare e generico (come lo direbbe un uomo della strada) un prodotto software è corretto se consente le operazioni per cui è stato pensato q Questa dispensa presenta la nozione di correttezza dei programmi, con particolare riferimento alla programmazione orientata agli oggetti, studiando gli aspetti e gli strumenti che permettono di descrivere e verificare la correttezza del software 3

4 Esecuzione di un programma Dati in ingresso pre P post Dati in uscita q Un programma P riceve un insieme di dati in ingresso che devono soddisfare alcune condizioni, cioè hanno delle proprietà, che indichiamo con pre-condizioni q Un programma P esegue le operazioni previste, in modo non ambiguo e in un tempo finito, cioè termina q Un programma P fornisce un insieme di dati in uscita che devono soddisfare alcune condizioni, cioè hanno delle proprietà, che indichiamo con post-condizioni 4

5 Specifica di un programma q L espressione <pre, P, post> rappresenta la specifica del programma P q La specifica di un programma P si dice soddisfatta se vale la seguente proprietà: Per ogni insieme di dati che soddisfano la precondizione pre, se il programma P termina quando viene eseguito su tali dati, allora i dati di uscita prodotti dal programma soddisfano la post-condizione post q DEFINIZIONE - Un programma P è parzialmente corretto rispetto alla pre-condizione pre e alla post-condizione post, se la specifica <pre, P, post> è soddisfatta. 5

6 Esempio q Supponiamo di utilizzare un programma P calcolare il massimo comun divisore m di due numeri x e y interi q II programma P può essere utilizzato sse i due numeri x e y sono interi e non entrambi nulli e conseguentemente la pre-condizione per P è (x e y sono interi non negativi) and ( (x > 0) or (y > 0) ) q II risultato calcolato da P, m = MCD(x, y), deve soddisfare la seguente post-condizione (m divide x) and (m divide y) and (ogni numero intero che divide sia x che y divide anche m) 6

7 Definizione q Un programma P è corretto rispetto alla precondizione pre e alla post-condizione post se è parzialmente corretto e se esso termina ogni volta che viene eseguito su dati di ingresso che soddisfano la pre-condizione pre... OPPURE... q Un programma P è corretto rispetto alla specifica <pre, P, post> se per ogni insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre il programma P termina e fornisce come risultato un valore che soddisfa la postcondizione post 7

8 Dimostrazione della correttezza... q In base alla definizione precedente la dimostrazione della correttezza di un programma consiste dei seguenti passi: 1. si determina la pre-condizione pre e la postcondizione post; 2. si verifica se la specifica è soddisfatta; 3. si stabilisce se il programma termina per ogni possibile insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione. 8

9 ... Dimostrazione della correttezza q Pur essendo possibile la dimostrazione formale e rigorosa della correttezza di un programma, bisogna considerare che tali prove risultano molto complesse e lunghe q Per questa ragione si segue un approccio pragmatico che viene chiamato metodo sperimentale di verifica della correttezza di un programma o test di correttezza 9

10 Test di un programma... q II test di un programma consiste dei seguenti passi: 1. si determina un insieme di dati di input I; 2. si esegue il programma con i dati I; 3. si verificano i risultati ottenuti: 3.1 se I'esecuzione del programma non termina in un lasso di tempo ragionevole o se i risultati ottenuti dalla esecuzione non sono quelli attesi, allora il programma non è corretto 3.2 se non sono stati rilevati errori, bisogna stabilire se è necessario effettuare altre prove; in questo caso si ritorna al passo 1, altrimenti il test termina 10

11 ... Test di un programma... q Generalmente il test di un programma non permette di stabilirne la correttezza, a meno che non vengano provate tutte Ie possibili scelte di dati di ingresso che potrebbero anche essere infinite q Se eseguiamo il programma con un sottoinsieme dei possibili input non possiamo escludere che esista un insieme di dati, che non è stato provato, e che evidenzia un errore 11

12 ... Test di un programma... q Chiaramente, la prova di un programma con tutti i possibili dati di ingresso è impossibile nella maggioranza dei casi anche se sono in numero finito q Ad esempio, l'insieme dei dati di ingresso di un programma che calcola il prodotto di due interi compresi tra e è composto da circa 40 milioni di miliardi di elementi. q Se ciascuna prova richiede un microsecondo ( secondi) allora sono necessari 40 miliardi di secondi, circa giorni cioè circa 110 anni 12

13 ... Test di un programma q Possiamo pertanto concludere che, anche se generalmente il test di un programma non permette di dimostrarne la correttezza, esso è lo strumento più usato nella pratica della programmazione q Se effettuiamo molte prove e non rileviamo errori, possiamo ragionevolmente supporre che la probabilità che il programma contenga errori sia molto piccola 13

14 nella programmazione orientata ad oggetti q In generale, è possibile ricondurre la verifica della correttezza di una classe o di una applicazione alla verifica del comportamento di un oggetto cioè dei suoi metodi facciamo delle ipotesi semplificative oggetti classe senza stato comportamento senza effetti collaterali solo calcolo di funzioni q La correttezza di un metodo è legata alla specifica del metodo che è un particolare programma 14

15 Alcuni termini rilevanti q Malfunzionamento (o comportamento errato) di un oggetto una discrepanza tra l effettivo comportamento esterno dell oggetto e quello corretto q Oggetto non corretto (o errato) durante il suo uso possono verificarsi malfunzionamenti un oggetto è corretto se durante il suo uso non possono mai verificarsi malfunzionamenti q Errore (o difetto) è la causa di un malfunzionamento un malfunzionamento è una manifestazione di un errore 15

16 Verifica di correttezza q Le tecniche di verifica di correttezza prevedono solitamente l uso dell oggetto da verificare, cercando di provocare eventuali malfunzionamenti e comportamenti non corretti il verificarsi di un malfunzionamento ci garantisce la presenza di errori nell oggetto l assenza di malfunzionamenti certifica la correttezza dell oggetto solo se l oggetto è stato utilizzato in tutti i possibili modi in pratica, però, la verifica di correttezza di un oggetto viene in genere basata su un numero limitato di prove q La verifica di correttezza di un oggetto può semplicemente confermare la presenza di errori, e mai la loro assenza 16

17 Individuazione e correzioni degli errori q Individuazione degli errori attività di ricerca degli errori la verifica di correttezza non dice quanti e quali sono tipologie di errori errori di uso del linguaggio di programmazione errori di codifica errori nella realizzazione dell algoritmo errori nella scelta dell algoritmo è problematico solo trovare gli errori non riconosciuti dal compilatore q la correzione di un errore è tanto più costosa quanto più tardi l errore viene rilevato e corretto rispetto al momento in cui è stato introdotto 17

18 Specifica di un metodo q La nozione di specifica di un metodo formalizza l idea di comportamento per cui il metodo è stato pensato q La specifica di un metodo corrisponde alla specifica del problema che il metodo deve risolvere q La specifica di un metodo è parte della sua documentazione 18

19 Esempi... q Un metodo per calcolare il massimo comun divisore di due numeri interi positivi N e M pre-condizione - N>0 && M>0 post-condizione - il valore restituito dal metodo è il massimo comun divisore di N e M /* Calcola il massimo comun divisore di n e m. } * Il masssimo comun divisore di n e m è un numero * intero d che è divisore sia di n che di m * e tale che ogni altro divisore intero comune * a n e m è minore di d. */ public static int mcd(int n, int m) { // pre: n>0 && m>

20 ... Esempi q Un metodo per calcolare il numero di occorrenze di un carattere in una stringa non nulla /* Calcola il numero di occorrenze del * carattere car nella stringa s, * ovvero il numero di caratteri di s * che sono uguali a car. */ public static int occorrenze(string s, char car) { } // pre: s!=null... 20

21 Non correttezza di un metodo q Un metodo è non corretto se esiste almeno un insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre per cui l esecuzione del metodo non termina oppure se esiste almeno un insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre per cui l esecuzione del metodo termina in modo anormale (con una eccezione) oppure se esiste almeno un insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre per cui l esecuzione del metodo termina ma il valore restituito non soddisfa la post-condizione post q La verifica di correttezza di un metodo consiste proprio nel cercare contro-esempi relativi alla sua correttezza 21

22 e responsabilità q Le responsabilità circa la correttezza di un metodo vengono così ripartite chi usa un metodo deve invocarlo fornendogli in ingresso dei dati che soddisfano la pre-condizione chi realizza un metodo deve far sì che il metodo termini e produca un risultato corretto ogni volta che la pre-condizione è verificata chi realizza un metodo può assumere che la pre-condizione sia verificata (solitamente) non deve verificare se i dati di ingresso soddisfano la pre-condizione non ha responsabilità se il metodo produce un errore su dati che non soddisfano la pre-condizione 22

23 e responsabilità... /* Calcola mediante somme ripetute il prodotto n*m * dei numeri interi n e m. */ public static int prodottointeri(int n, int m) { // pre: true (nessuna condizione su n e m) int p; // il prodotto di n e m int i; // per iterare tra 1 e n p = 0; for (i=1; i<=n; i++) p = p+m; return p; }... nperm = prodottointeri(-2, 3); // 0 anziché è da considerarsi errato il metodo prodottointeri - la responsabilità è di chi ha realizzato il metodo 23

24 ... e responsabilità /* Calcola mediante somme ripetute il prodotto n*m * dei numeri naturali n e m. */ public static int prodottonaturali(int n, int m) { // pre: n>=0 && m>=0 int p; // il prodotto di n e m int i; // per iterare tra 1 e n p = 0; for (i=1; i<=n; i++) p = p+m; return p; }... nperm = prodottonaturali(-2, 3); // 0 anziché è da considerarsi errato il metodo che invoca prodottonaturali - la responsabilità è di chi usa il metodo 24

25 Scelta dei dati di ingresso per un test q Con quali dati effettuare il test di un metodo? ci sono varie tecniche di verifica, che si differenziano sulla scelta dell insieme dei dati di test su cui basare la verifica q Due approcci principali test a scatola nera l insieme dei dati di ingresso viene scelto solo in riferimento alla specifica del metodo, senza far riferimento ai dettagli realizzativi del metodo test a scatola trasparente l insieme dei dati di ingresso viene scelto anche in riferimento ai dettagli realizzativi del metodo 25

26 Evitare scelte casuali dei dati di test q È importante premettere che il test di un programma non consiste semplicemente nell'eseguire il programma una o più volte con dati scelti in modo casuale, ma è un'attività che deve essere condotta e pianificata durante tutta la fase di progettazione q L'esempio seguente mostra come una scelta casuale dei dati di prova non risulta adeguata 26

27 Esempio... q Siano date due stringhe a e b, di al più 20 caratteri, di lunghezza pari a luna e lunb rispettivamente q Si consideri il seguente frammento di programma che dovrebbe assegnare ad una variabile booleana uguali il valore vero se Ie due stringhe sono uguali, i valore falso altrimenti... if luna == lunb for (i=0; i < luna; i++) uguali = a.charat(i) == b.charat(i) else uguali = false;... 27

28 ... Esempio... q La soluzione precedente è chiaramente errata perché è sufficiente che due parole della stessa Iunghezza abbiano I'ultimo carattere uguale affinché la variabile uguali sia posta a vero q Pertanto il frammento di programma con le stringhe 'bianco' e 'giallo' come dati di ingresso assegnerà alla variabile uguali il valore vero q Si noti che una esecuzione del programma con una scelta casuale dei dati rende molto improbabile la scoperta dell'errore 28

29 ... Esempio... q Infatti l'errore può esser rilevato solo se i dati di prova soddisfano contemporaneamente Ie due seguenti condizioni: - luna pari a lunb - a.charat(luna-1) pari a b.charat(lunb-1) q Con una scelta completamente casuale dei dati la prima condizione è vera con probabilità pari a 1/20 = 0.05 (Ie stringhe hanno lunghezze comprese fra 1 e 20), mentre la seconda è vera con probabilità pari a circa 1/26 = (i caratteri possibili sono 26) 29

30 ... Esempio q Pertanto una scelta casuale dei dati di prova ha una probabilità pari a (0.05 x 0.038)= di evidenziare I'errore q Se si eseguono più prove allora la probabilità di trovare I'errore aumenta ma molto lentamente, infatti, la probabilità di trovare I'errore eseguendo 100 prove casuali in modo indipendente è inferiore a

31 Test a scatola nera q Il test a scatola nera di un metodo è basato sulla specifica del metodo l insieme dei possibili dati di ingresso per il metodo viene partizionato in sottoinsiemi (insiemi di equivalenza) il metodo viene eseguito utilizzando una sola combinazione dei valori per ciascun insieme di equivalenza q L approccio di test a scatola nera è basato sulla seguente ipotesi se il metodo si comporta correttamente per una combinazione dei dati di ingresso X scelta nell insieme di equivalenza C X, allora il metodo si comporta correttamente anche su ogni altra combinazione dei dati di ingresso scelta nell insieme C X è solo una ipotesi e potrebbe quindi essere sbagliata 31

32 Scelta degli insiemi di equivalenza... q Idea alcuni insiemi di equivalenza rappresentano dati normali per il metodo altri insiemi di equivalenza rappresentano dati particolari per il metodo casi o valori al limite 32

33 ... Scelta degli insiemi di equivalenza q Leggi dalla tastiera una sequenza di numeri interi e calcolane la somma scelta degli insiemi di equivalenza la sequenza è vuota caso particolare la sequenza contiene un solo elemento caso particolare la sequenza contiene più elementi caso normale q Il test viene poi svolto effettuando una prova per ciascun insieme di equivalenza scegliendo un insieme di dati rappresentativo per ciascun insieme di equivalenza 33

34 Scelta dei dati q Leggi dalla tastiera una sequenza di numeri e calcolane la somma scelta dei dati per ciascun insieme di equivalenza la sequenza è vuota la sequenza contiene un solo elemento 8 la sequenza contiene più elementi che cosa può accadere se la sequenza vale il risultato è 15 OK il risultato è 14 o 10 errore di uno il risultato è 0 gli elementi non sono stati sommati correttamente il programma rimane in attesa di ulteriori dati in ingresso sequenze meno significative la sequenza vale la sequenza vale

35 Test a scatola trasparente q I test a scatola trasparente di un metodo sono basati anche sulla struttura del metodo l idea alla base di questo approccio è che un test può considerarsi concluso solo quando ciascuna istruzione del metodo sia stata eseguita almeno una volta questo richiede, ad esempio, di scegliere i dati di ingresso in modo tale che ciascuna istruzione sia eseguita almeno una volta, ed inoltre che ciascuna condizione sia verificata almeno una volta e non verificata almeno una volta 35

36 Metodi di test q Un modo comune per effettuare, in pratica, il test di un metodo è definire un metodo di test per il metodo sono stati scelti gli insiemi di equivalenza per il test e i relativi dati rappresentativi un metodo di test per il metodo contiene una invocazione del metodo per ciascuno dei dati scelti i parametri attuali dell invocazione del metodo sono letterali che rappresentano i dati scelti il valore restituito dal metodo viene confrontato con quello atteso e/o visualizzato sullo schermo un commento motiva la scelta dell insieme di equivalenza e dei dati di prova 36

37 Metodo di test per il massimo comun divisore /* Metodo di test per int mcd(int n, int m). * Questo metodo deve essere invocato * da una applicazione di test */ public static void testmcd() { /* n=1, m>1 */ System.out.println("mcd(1,3): [1]: " + Mcd.mcd(1,3)); /* n>1, m multiplo di n */ System.out.println("mcd(4,12): [4]: " + Mcd.mcd(4,12)); }... /* n>1, m>1, n e m hanno un multiplo comune */ System.out.println("mcd(8,12): [4]: " + Mcd.mcd(8,12)); 37

38 Documentazione e ripetibilità dei test q Se si procede come descritto il metodo di test costituisce una documentazione della verifica di correttezza effettuata il test è riproducibile e ripetibile se il metodo non passa il test, per la nuova versione del metodo (in cui dovrebbero essere stati individuati e corretti alcuni errori) può essere usato lo stesso metodo di test il test può essere ripetuto quando si definisce una nuova versione del metodo (ad esempio, più efficiente) q In generale, non è una buona idea eseguire un test sulla base di dati letti dalla tastiera il test non è documentato e non è ripetibile ma ovviamente - è l unica scelta possibile nella verifica di applicazioni interattive 38

39 Test di un insieme di metodi... q Il test di un singolo metodo è solo una componente della verifica e correzione di un oggetto o di un intero programma in genere bisogna verificare un gruppo composto da molti metodi, che interagiscono in modo anche complesso q Ad esempio - dato un numero naturale n, conta quanti sono i numeri primi minori o uguali a n il metodo (di supporto) boolean primo(int n) verifica se n è un numero primo il metodo (principale) int contaprimi(int n) risolve l intero problema q La strategia più redditizia porta ad implementare e verificare un metodo alla volta ma in che ordine? 39

40 ... Test di un insieme di metodi metodo m invoca invoca invoca metodo m 1 metodo m 2 metodo m 11 40

41 Strategie per il test di un insieme di metodi q Sono possibili due strategie implementare e verificare prima il metodo primo e poi il metodo contaprimi implementare e verificare prima il metodo contaprimi e poi il metodo primo q Le due strategie si differenziano come segue nella prima strategia (bottom up) vengono prima realizzati e verificati i metodi invocati, e poi quelli che invocano metodi già verificati nella seconda strategia (top down) vengono prima realizzati e verificati i metodi che invocano altri metodi, e poi quelli invocati di solito viene usata la strategia bottom up 41

42 Riferimenti al libro di testo q Per lo studio di questi argomenti si fa riferimento al libro di testo, e in particolare al capitolo 16 42

Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica. Dispensa 17. Correttezza. Maggio Correttezza

Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica. Dispensa 17. Correttezza. Maggio Correttezza Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 17 Maggio 2010 1 Contenuti Introduzione alla correttezza dei metodi specifica di un metodo correttezza di un metodo correttezza e responsabilità

Dettagli

Correttezza (prima parte)

Correttezza (prima parte) Fondamenti di informatica Oggetti e Java (prima parte) Capitolo 16 ottobre 2015 1 Contenuti Introduzione alla correttezza dei programmi specifica di un programma correttezza di un programma verifica di

Dettagli

Correttezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 10. A. Miola Novembre 2007

Correttezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 10. A. Miola Novembre 2007 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 10 Correttezza A. Miola Novembre 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Correttezza 1 Contenuti Introduzione alla correttezza

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa E03 Esempi di algoritmi e programmi A. Miola Novembre 2011 1 Contenuti q Progettazione di algoritmi q Problemi di ingresso - uscita

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa E03 Esempi di algoritmi e programmi A. Miola Settembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Esempi di algoritmi e

Dettagli

Dall analisi alla codifica (1)

Dall analisi alla codifica (1) Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 09 Dall analisi alla codifica (1) Aprile 2010 Dall'analisi alla codifica (1) 1 Contenuti... Problemi e algoritmi comprensione del problema

Dettagli

Istruzioni Condizionali

Istruzioni Condizionali Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 10 Istruzioni Condizionali Carla Limongelli Novembre 2011 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf/ Istruzioni condizionali 1 Contenuti

Dettagli

Iterazione. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa E06. C. Limongelli Dicembre 2011

Iterazione. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa E06. C. Limongelli Dicembre 2011 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa E06 C. Limongelli Dicembre 2011 1 Contenuti q Si vogliono formalizzare diverse tecniche per la risoluzione di problemi di: Accumulazione

Dettagli

Iterazione. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa E07. C. Limongelli Novembre 2007

Iterazione. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa E07. C. Limongelli Novembre 2007 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa E07 Iterazione C. Limongelli Novembre 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Iterazione 1 Contenuti Si vogliono formalizzare

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica. Dispensa 18. Iterazione. Maggio Iterazione

Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica. Dispensa 18. Iterazione. Maggio Iterazione Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 18 Maggio 2010 1 Contenuti Si vogliono formalizzare diverse tecniche per la risoluzione di problemi di: Accumulazione Conteggio Verifica

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Elementi di Informatica. Iterazione. C. Limongelli. Iterazione

Corso di Laurea Ingegneria Elementi di Informatica. Iterazione. C. Limongelli. Iterazione Corso di Laurea Ingegneria Elementi di Informatica C. Limongelli 1 Contenuti Si vogliono formalizzare diverse tecniche per la risoluzione di problemi di: Accumulazione Conteggio Verifica esistenziale Verifica

Dettagli

Esempi di programmi. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa E01. A. Miola Settembre 2007

Esempi di programmi. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa E01. A. Miola Settembre 2007 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa E01 Esempi di programmi A. Miola Settembre 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Esempi di programmi - 1 1 Contenuti

Dettagli

Tipi riferimento e stringhe

Tipi riferimento e stringhe Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 8 Tipi riferimento e stringhe A. Miola Novembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Tipi riferimento e stringhe 1

Dettagli

Iterazione (introduzione)

Iterazione (introduzione) Fondamenti di informatica Oggetti e Java (introduzione) Capitolo 17 (estratto) ottobre 2015 1 Contenuti Accesso a sequenze Accumulazione Conteggio Altre aggregazioni Verifica esistenziale Verifica universale

Dettagli

Lo sviluppo di un semplice programma e la dimostrazione della sua correttezza

Lo sviluppo di un semplice programma e la dimostrazione della sua correttezza Il principio di induzione Consideriamo inizialmente solo il principio di induzione per i numeri non-negativi, detti anche numeri naturali. Sia P una proprietà (espressa da una frase o una formula che contiene

Dettagli

La Ricorsione. Carla Binucci e Walter Didimo

La Ricorsione. Carla Binucci e Walter Didimo La Ricorsione Carla Binucci e Walter Didimo Definizione induttiva di funzioni Una funzione definita in modo induttivo è una funzione definita in termini di sé stessa ad esempio la funzione f(n) = n! (fattoriale

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica. Esercizi sui metodi. Carla Limongelli. Maggio Esercizi 1

Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica. Esercizi sui metodi. Carla Limongelli. Maggio Esercizi 1 Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Esercizi sui metodi Carla Limongelli Maggio 2010 Esercizi 1 Passaggio di parametri di tipo primitivo Indicare che cosa viene visualizzato sullo

Dettagli

Capitolo 16 Iterazione

Capitolo 16 Iterazione Capitolo 16 Accesso a sequenze I problemi esaminati in questo capitolo hanno lo scopo di accedere ed elaborare delle sequenze sequenze immesse dall utente lette dalla tastiera di lunghezza nota con un

Dettagli

Istruzioni Condizionali

Istruzioni Condizionali Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 6 Istruzioni Condizionali Carla Limongelli Settembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Istruzioni condizionali

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 19 Ricorsione A. Miola Marzo 2010 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf/ Ricorsione 1 Contenuti Funzioni e domini definiti induttivamente

Dettagli

Collaudo del software

Collaudo del software Collaudo del software Il software deve essere testato con il preciso scopo di trovare degli errori prima di essere consegnato al cliente Il collaudo è un insieme di attività pianificate per testare il

Dettagli

Array di array. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 03. A. Miola Febbraio 2008

Array di array. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 03. A. Miola Febbraio 2008 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa Array di array A. Miola Febbraio 8 http://www.dia.uniroma.it/~java/fondinf/ Array di array Contenuti Array bidimensionali creazione

Dettagli

Compitino di Laboratorio di Informatica CdL in Matematica 13/11/2007 Teoria Compito A

Compitino di Laboratorio di Informatica CdL in Matematica 13/11/2007 Teoria Compito A Matematica 13/11/2007 Teoria Compito A Domanda 1 Descrivere, eventualmente utilizzando uno schema, gli elementi funzionali di una CPU. Domanda 2 Java è un linguaggio compilato o interpretato? Motivare

Dettagli

Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l ambiente e il territorio

Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l ambiente e il territorio Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Il problema di fondo Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l ambiente e il territorio Algoritmi

Dettagli

CAPITOLO 3 - ALGORITMI E CODIFICA

CAPITOLO 3 - ALGORITMI E CODIFICA FASI DI SVILUPPO DEL SOFTWARE Problema Idea (soluzione) Algoritmo (soluzione formale) Programma (traduzione dell algoritmo in una forma comprensibile da un elaboratore elettronico) Test (criteri di verifica)

Dettagli

come segue: data una collezione C di elementi e una un elemento che verifica la proprietà P

come segue: data una collezione C di elementi e una un elemento che verifica la proprietà P Problemi di Ricerca Carla Binucci e Walter Didimo Il problema della Ricerca In generale, il Problema della Ricerca è definito come segue: data una collezione C di elementi e una proprietà P, determinare

Dettagli

Per gli esercizi sulla algebra booleana, si consiglia di verificare tramite tabelle di verità le equivalenze logiche proposte sulle dispense.

Per gli esercizi sulla algebra booleana, si consiglia di verificare tramite tabelle di verità le equivalenze logiche proposte sulle dispense. Fondamenti di Informatica - A. Fantechi Raccolta di esercizi Per gli esercizi sulla algebra booleana, si consiglia di verificare tramite tabelle di verità le equivalenze logiche proposte sulle dispense.

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Civile Elementi di Informatica. Esercizi. Carla Limongelli. Esercizi 1

Corso di Laurea Ingegneria Civile Elementi di Informatica. Esercizi. Carla Limongelli. Esercizi 1 Corso di Laurea Ingegneria Civile Elementi di Informatica Esercizi Carla Limongelli Esercizi 1 Quanti giorni in un mese? Scrivere un metodo che ricevuto in input un mese e un anno, restituisca il numero

Dettagli

Passaggio dei parametri Per valore Il valore viene copiato dall environment esterno all environment della funzione o procedura Cambiamenti dei paramet

Passaggio dei parametri Per valore Il valore viene copiato dall environment esterno all environment della funzione o procedura Cambiamenti dei paramet Per valore Il valore viene copiato dall environment esterno all environment della funzione o procedura Cambiamenti dei parametri così passati non si riflettono sull environment esterno Per riferimento

Dettagli

Verifica parte IIA. Rif. Ghezzi et al

Verifica parte IIA. Rif. Ghezzi et al Verifica parte IIA Rif. Ghezzi et al. 6.3-6.3.3 Test (o analisi dinamica) l Consiste nell osservare il comportamento del sistema in un certo numero di condizioni significative l Non può (in generale) essere

Dettagli

Dall analisi alla codifica (2)

Dall analisi alla codifica (2) Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 09 Dall analisi alla codifica (2) Dall analisi alla codifica (2) 1 Contenuti Problemi di ingresso e uscita - esercizi Lunghezza di una

Dettagli

Array e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa 17. A. Miola Gennaio 2012

Array e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa 17. A. Miola Gennaio 2012 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 17 A. Miola Gennaio 2012 1 Contenuti q Array paralleli q Array e oggetti q Ricerca sequenziale q Ricerca binaria q Fusione di sequenze

Dettagli

Passaggio dei parametri

Passaggio dei parametri Passaggio dei parametri Per valore Il valore viene copiato dall environment esterno all environment della funzione o procedura Cambiamenti dei parametri così passati non si riflettono sull environment

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2 Dispensa 04 Introduzione ai Tipi astratti di dato A. Miola Febbraio 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf2/ Introduzione ADT 1

Dettagli

Esercizi su Array di Stringhe

Esercizi su Array di Stringhe Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa E10 Esercizi su Array di Stringhe A. Miola Gennaio 2012 1 Problema su array di stringhe... q Dato un array di stringhe, verificare

Dettagli

Sintassi e semantica delle istruzioni strutturate in Java

Sintassi e semantica delle istruzioni strutturate in Java Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 14 Sintassi e semantica delle istruzioni strutturate in Java Carla Limongelli Aprile 2010 1 Contenuti Classificazione delle istruzioni

Dettagli

Costrutti di Programmazione Strutturata. Informatica 1 / 22

Costrutti di Programmazione Strutturata. Informatica 1 / 22 Costrutti di Programmazione Strutturata Informatica 1 / 22 Costrutti di Base Ricordi? Un algoritmo è detto strutturato se usa solo Sequenze di istruzioni Selezioni (se predicato allora fai istruzioni altrimenti

Dettagli

7 - Programmazione procedurale: Dichiarazione e chiamata di metodi ausiliari

7 - Programmazione procedurale: Dichiarazione e chiamata di metodi ausiliari 7 - Programmazione procedurale: Dichiarazione e chiamata di metodi ausiliari Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa

Dettagli

Algoritmi di Ricerca. Esempi di programmi Java

Algoritmi di Ricerca. Esempi di programmi Java Fondamenti di Informatica Algoritmi di Ricerca Esempi di programmi Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Ricerca in una sequenza di elementi Data una sequenza di elementi, occorre verificare

Dettagli

19 - Eccezioni. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo

19 - Eccezioni. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo 19 - Eccezioni Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ milazzo milazzo di.unipi.it Corso

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1

Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa E04 Esempi di algoritmi e programmi C. Limongelli - A. Miola Settembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Esempi

Dettagli

C array. Problema: scrivere un programma che, ricevuto in input un intero n ed n interi positivi, li stampi in ordine inverso.

C array. Problema: scrivere un programma che, ricevuto in input un intero n ed n interi positivi, li stampi in ordine inverso. Problema: scrivere un programma che, ricevuto in input un intero n ed n interi positivi, li stampi in ordine inverso. Non sappiamo a priori quante variabili dobbiamo definire per contenere gli interi.

Dettagli

Le funzioni in JavaScript. Modularizzazione

Le funzioni in JavaScript. Modularizzazione Modularizzazione Quando abbiamo a che fare con un problema complesso spesso lo suddividiamo in problemi più semplici che risolviamo separatamente, per poi combinare insieme le soluzioni dei sottoproblemi

Dettagli

METODI in Java. Prof.Angela Bonifati. Metodi e Sottoprogrammi

METODI in Java. Prof.Angela Bonifati. Metodi e Sottoprogrammi Fondamenti di Informatica METODI in Java Prof.Angela Bonifati 1 Metodi e Sottoprogrammi Mentre in Java tramite le classi e gli oggetti è possibile definire nuovi tipi di dati, tramite i metodi è possibile

Dettagli

Ingegneria del Software 22a. Progettazione delle prove. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15

Ingegneria del Software 22a. Progettazione delle prove. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 Ingegneria del Software 22a. Progettazione delle prove Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 prova (o collaudo o test) Verifiche (o validazioni) dinamiche attività che prevedono l

Dettagli

Validazione attraverso il TESTING Validazione, verifica, debugging e defensing programming

Validazione attraverso il TESTING Validazione, verifica, debugging e defensing programming Validazione attraverso il TESTING Validazione, verifica, debugging e defensing programming La parola validazione si riferisce a un processo inteso ad accrescere la nostra fiducia che un programma si comporterà

Dettagli

Ragionamento formalei. Ragionamento formale

Ragionamento formalei. Ragionamento formale Ragionamento formale La necessità e l importanza di comprendere le basi del ragionamento formale, utilizzato in matematica per dimostrare teoremi all interno di teorie, è in generale un argomento piuttosto

Dettagli

Ing. Lorenzo Vismara

Ing. Lorenzo Vismara Ing. Lorenzo Vismara ! "# #!$#%&# '(!)&!*)&#*$# +!, +$-.(( #!((%&#, #!& %&) /$#01&&#2! 0#( 3452 $ 6#( 1 2 &## #!7 #89): #;##( 1? )#&)< $9): #@82 #)AA)#&#&$( #7)&#7& @B && ##@A&#C 7 $C#&7 @B A&#)@#7&#

Dettagli

Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Il problema di fondo Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Algoritmi e Programmazione Stefano

Dettagli

Problemi e algoritmi. Il che cosa e il come. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da U. de' Liguoro - Alg. & Spe. 03/04)

Problemi e algoritmi. Il che cosa e il come. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da U. de' Liguoro - Alg. & Spe. 03/04) Problemi e algoritmi Il che cosa e il come Il che cosa ed il come Problema: descrive che cosa si deve calcolare Specifica (di un algoritmo): descrive che cosa calcola un algoritmo Algoritmo: descrive come

Dettagli

Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Laboratorio di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Algoritmi e Algebra di Boole Stefano Cagnoni Il problema di fondo Descrizione

Dettagli

Problemi e algoritmi. Il che cosa ed il come. Il che cosa ed il come. Il che cosa e il come

Problemi e algoritmi. Il che cosa ed il come. Il che cosa ed il come. Il che cosa e il come Problemi e algoritmi Il che cosa e il come Problema: descrive che cosa si deve calcolare Specifica (di un algoritmo): descrive che cosa calcola un algoritmo Algoritmo: descrive come effettuare un calcolo

Dettagli

non serve che la seconda condizione sia composta

non serve che la seconda condizione sia composta istruzioni condizionali Osservazioni: si tratta di un unica istruzione if-else if (temperatura > 30) printf("molto caldo\n"); else... non serve che la seconda condizione sia composta if (temperatura >

Dettagli

Costrutti di iterazione

Costrutti di iterazione Costrutti di iterazione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Programmazione anno accademico 2017 2018 Iterazione Data un espressione logica e un blocco di attività

Dettagli

L ELABORATORE ELETTRONICO!

L ELABORATORE ELETTRONICO! L ELABORATORE ELETTRONICO! Il calcolatore elettronico è uno strumento in grado di eseguire insiemi di azioni ( mosse ) elementari le azioni vengono eseguite su oggetti (dati) per produrre altri oggetti

Dettagli

Note per la Lezione 6 Ugo Vaccaro

Note per la Lezione 6 Ugo Vaccaro Progettazione di Algoritmi Anno Accademico 2016 2017 Note per la Lezione 6 Ugo Vaccaro Ancora sulla tecnica Programmazione Dinamica Nella lezione scorsa abbiamo appreso che la tecnica Divide-et-Impera,

Dettagli

Strutture di controllo iterative

Strutture di controllo iterative Andrea Marin Università Ca Foscari Venezia Laurea in Informatica Corso di Programmazione part-time a.a. 2011/2012 Introduzione Problema Scrivere un programma che acquisisca da standard input un intero

Dettagli

Array e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 12. A. Miola Dicembre 2006

Array e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 12. A. Miola Dicembre 2006 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 12 Array e Oggetti A. Miola Dicembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Array e Oggetti 1 Contenuti Array paralleli

Dettagli

Calcolare x n = x x x (n volte)

Calcolare x n = x x x (n volte) Calcolare x n = x x x (n volte) Abbiamo bisogno di: una variabile ris in cui ad ogni iterazione del ciclo si ha un risultato parziale, e che dopo l ultima iterazione contiene il risultato finale; una variabile

Dettagli

Algoritmo. Programmazione

Algoritmo. Programmazione Introduzione agli algoritmi Paolo Bison Fondamenti di Informatica A.A. 2006/07 Università di Padova Algoritmo descrizione di come si deve eseguire un lavoro o risolvere un problema sequenza di passi/istruzioni

Dettagli

Diagramma a blocchi per la selezione, in un mazzo di chiavi, di quella che apre un lucchetto

Diagramma a blocchi per la selezione, in un mazzo di chiavi, di quella che apre un lucchetto Diagramma a blocchi per la selezione, in un mazzo di chiavi, di quella che apre un lucchetto 14 1. Dato un numero dire se è positivo o negativo 2. e se il numero fosse nullo? 3. Eseguire il prodotto tra

Dettagli

Programmazione a Oggetti e JAVA. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2012/2013

Programmazione a Oggetti e JAVA. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2012/2013 Programmazione a Oggetti e JAVA Prof. B.Buttarazzi A.A. 2012/2013 Sommario La ricorsione Metodi ricorsivi Esercizi proposti 16/01/2013 2 La ricorsione In Java ogni metodo può chiamare anche se stesso,

Dettagli

Corso di Fondamenti di Informatica. La ricorsione

Corso di Fondamenti di Informatica. La ricorsione Corso di Fondamenti di Informatica La ricorsione La ricorsione Si dice che un oggetto (una struttura dati, una funzione matematica, un concetto ) è ricorsivo se è possibile darne una definizione in termini

Dettagli

Istruzioni di selezione in Java 1

Istruzioni di selezione in Java 1 Ordine di esecuzione Istruzioni di selezione in Java Corso di laurea in Comunicazione digitale Nei metodi l ordine di esecuzione delle istruzioni è sequenziale se non specificato altrimenti Alcune istruzioni

Dettagli

Studio degli algoritmi

Studio degli algoritmi COMPLESSITÀ COMPUTAZIONALE DEGLI ALGORITMI Fondamenti di Informatica a.a.2006/07 Prof. V.L. Plantamura Dott.ssa A. Angelini Studio degli algoritmi Dato un problema P, le problematiche riguardano: Sintesi

Dettagli

Cast implicito. Il cast è fatto automaticamente quando un tipo più basso viene assegnato ad un tipo più alto. byte short int long float double

Cast implicito. Il cast è fatto automaticamente quando un tipo più basso viene assegnato ad un tipo più alto. byte short int long float double Il cast Cast implicito Il cast è fatto automaticamente quando un tipo più basso viene assegnato ad un tipo più alto Per esempio: byte short int long float double int x = 10; float f; f = x; Il valore di

Dettagli

Richiami di Fondamenti di Informatica - 1

Richiami di Fondamenti di Informatica - 1 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 2 Richiami di Fondamenti di Informatica - 1 A. Miola Febbraio 2008 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Richiami di FdI-1

Dettagli

Corso: Fondamenti di Informatica 1 (gruppo 8-9) Corsi di laurea: Area dell'informazione Simulazione del Questionario a Risposte Multiple.

Corso: Fondamenti di Informatica 1 (gruppo 8-9) Corsi di laurea: Area dell'informazione Simulazione del Questionario a Risposte Multiple. Domanda n. 1 Corso: Fondamenti di Informatica 1 (gruppo 8-9) Corsi di laurea: Area dell'informazione Simulazione del Questionario a Risposte Multiple 8-Nov-2004 Argomento: Rappresentazione dell'informazione

Dettagli

Problemi, algoritmi e oggetti

Problemi, algoritmi e oggetti Fondamenti di informatica Oggetti e Java Luca Cabibbo Capitolo 5 Marzo 2007 1 Fondamenti di informatica: Oggetti e Jav Contenuti... Problemi e algoritmi comprensione del problema identificazione di un

Dettagli

Introduzione agli Algoritmi

Introduzione agli Algoritmi Introduzione agli Algoritmi Informatica Sara Zuppiroli A.A. 2012-2013 Informatica () Introduzione agli Algoritmi A.A. 2012-2013 1 / 25 Risoluzione dei problemi Dalla descrizione del problema all individuazione

Dettagli

Programmazione Orientata agli Oggetti. Emilio Di Giacomo e Walter Didimo

Programmazione Orientata agli Oggetti. Emilio Di Giacomo e Walter Didimo Programmazione Orientata agli Oggetti Emilio Di Giacomo e Walter Didimo Una metafora dal mondo reale la fabbrica di giocattoli progettisti Un semplice giocattolo Impara i suoni Dall idea al progetto Toy

Dettagli

Strutture di Controllo

Strutture di Controllo Strutture di Controllo Istruzioni condizionali e cicli http://www.dia.uniroma3.it/~roselli/ roselli@dia.uniroma3.it Credits Materiale a cura del Prof. Franco Milicchio Introduzione Fino ad ora, il nostro

Dettagli

Introduzione al C. Proprietà degli elementi di un insieme. Claudio Ciccotelli

Introduzione al C. Proprietà degli elementi di un insieme. Claudio Ciccotelli Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR Introduzione al C Proprietà degli elementi di un insieme Claudio Ciccotelli Insiemi Un insieme è una collezione

Dettagli

Esistono alcune tipologie di problemi riconducibili a schemi di risoluzione standard

Esistono alcune tipologie di problemi riconducibili a schemi di risoluzione standard Classi di algoritmi Esistono alcune tipologie di problemi riconducibili a schemi di risoluzione standard una volta individuato lo schema opportuno si dovrà solo adattarlo al caso particolare per poter

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica Applicata Prima Prova di Verifica Intermedia di Programmazione II 1 Dicembre 2010

Corso di Laurea in Informatica Applicata Prima Prova di Verifica Intermedia di Programmazione II 1 Dicembre 2010 Corso di Laurea in Informatica Applicata Prima Prova di Verifica Intermedia di Programmazione II 1 Dicembre 2010 Istruzioni: scrivere le risposte alle domande negli spazi presenti nel testo e riconsegnare

Dettagli

Programmazione Procedurale in Linguaggio C++

Programmazione Procedurale in Linguaggio C++ Programmazione Procedurale in Linguaggio C++ Strutture di Dati Parte 4 Conclusioni G. Mecca M. Samela Università della Basilicata Strutture di Dati: Conclusioni >> Sommario Sommario Ricapitolazione Alcune

Dettagli

Esercizi Programmazione I

Esercizi Programmazione I Esercizi Programmazione I 9 Novembre 201 Esercizio 1 Valutare e dare il tipo delle seguenti espressioni condizionali. 1 char a= a, b= b ; // a ha v a l o r e decimale 97 2 i n t i= 1, j= 2 ; 3 double x=

Dettagli

Problema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe.

Problema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe. Problema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe. 1) Comprendere il problema 2) Stabilire quali sono le azioni da eseguire per risolverlo 3) Stabilire la

Dettagli

Laboratorio di Python

Laboratorio di Python Istruzione di condizione, Input da tastiera, Università di Bologna 6 e 8 marzo 2013 Sommario 1 Tipi di errore e Debugging 2 3 4 Outline Tipi di errore e Debugging 1 Tipi di errore e Debugging 2 3 4 Esercizio

Dettagli

Elaboratore Elettronico

Elaboratore Elettronico L ELABORATORE ELETTRONICO Il calcolatore elettronico è uno strumento in grado di eseguire insiemi di azioni ( mosse ) elementari le azioni vengono eseguite su oggetti (dati)) per produrre rre altri oggetti

Dettagli

Corso di Informatica. Problemi ed algoritmi. Ing Pasquale Rota

Corso di Informatica. Problemi ed algoritmi. Ing Pasquale Rota Corso di Problemi ed algoritmi Ing Pasquale Rota Argomenti Problemi ed algoritmi Proprietà degli algoritmi Pseucodice Diagrammi di flusso Problemi ed algoritmi - Ing. Pasquale Rota 2 Proprietà degli algoritmi

Dettagli

Informatica Generale Andrea Corradini Gli algoritmi e la risoluzione di problemi

Informatica Generale Andrea Corradini Gli algoritmi e la risoluzione di problemi Informatica Generale Andrea Corradini 13 - Gli algoritmi e la risoluzione di problemi Sommario Passi per la risoluzione di problemi Problemi di ricerca e ordinamento Algoritmi iterativi: la ricerca lineare

Dettagli

public static boolean occorre (int[] a, int n) { int i = 0; boolean trovato = false;

public static boolean occorre (int[] a, int n) { int i = 0; boolean trovato = false; Metodi iterativi con array monodimensionali 1. Scrivere un metodo che, dato un array di interi a, restituisce il valore minimo in a. public static int minimo (int[] a) { int min = a[0]; for (int i=1; i

Dettagli

Laboratorio di Programmazione Lezione 2. Cristian Del Fabbro

Laboratorio di Programmazione Lezione 2. Cristian Del Fabbro Laboratorio di Programmazione Lezione 2 Cristian Del Fabbro Prossima lezione GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 14:00 Input da tastiera package input; import java.io.*; public class Input { public static void main(string[]

Dettagli

PROGRAMMAZIONE: Le strutture di controllo

PROGRAMMAZIONE: Le strutture di controllo PROGRAMMAZIONE: Le strutture di controllo Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Le tre modalità La modalità basilare di esecuzione di un programma è la sequenza: le istruzioni vengono eseguite una dopo l

Dettagli

Teoria della complessità

Teoria della complessità Teoria della complessità Materiale consigliato: testo del corso capitolo 34 Introduzione agli algoritmi e strutture dati T.H. Cormen, C.E. Leiserson, R.L. Rivest, C. Stein McGraw Hill, 2005 Denise Salvi

Dettagli

Istruzioni di controllo: SEQUENZA

Istruzioni di controllo: SEQUENZA Istruzioni di controllo: SEQUENZA Negli esempi visti in precedenza gli algoritmi sono stati descritti come sequenze di passi elementari del tipo Passo 1. azione 1 Passo 2. azione 2... Abbiamo utilizzato

Dettagli

Sviluppo dei Programmi

Sviluppo dei Programmi Programmazione I a.a 2009-2010 docente: Carmine Gravino Sviluppo dei Programmi Presentazione realizzata dal Prof. Andrea De Lucia 1 Analisi e Specifica Sviluppo dei programmi Progettazione Codifica Verifica

Dettagli

ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI (ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE)

ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI (ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE) 1 LEZIONE 9 ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI (ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE) Laboratorio di Informatica per l Educazione A. A. 2014/2015 IN SINTESI (ELABORAZIONE) Con i COMPUTER, le macchine diventano

Dettagli

Lezione 6 Introduzione al C++ Mauro Piccolo

Lezione 6 Introduzione al C++ Mauro Piccolo Lezione 6 Introduzione al C++ Mauro Piccolo piccolo@di.unito.it Linguaggi di programmazione Un linguaggio formale disegnato per descrivere la computazione Linguaggi ad alto livello C, C++, Pascal, Java,

Dettagli