Correttezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica. Dispensa 15. A. Miola Dicembre 2011
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1 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 15 A. Miola Dicembre
2 Contenuti q Introduzione alla correttezza q dei metodi specifica di un metodo correttezza di un metodo correttezza e responsabilità q Verifica di correttezza test a scatola nera test a scatola trasparente metodi di test q Test di un insieme di metodi 2
3 q La correttezza è una delle qualità fondamentali dei prodotti software detto in modo molto preliminare e generico (come lo direbbe un uomo della strada) un prodotto software è corretto se consente le operazioni per cui è stato pensato q Questa dispensa presenta la nozione di correttezza dei programmi, con particolare riferimento alla programmazione orientata agli oggetti, studiando gli aspetti e gli strumenti che permettono di descrivere e verificare la correttezza del software 3
4 Esecuzione di un programma Dati in ingresso pre P post Dati in uscita q Un programma P riceve un insieme di dati in ingresso che devono soddisfare alcune condizioni, cioè hanno delle proprietà, che indichiamo con pre-condizioni q Un programma P esegue le operazioni previste, in modo non ambiguo e in un tempo finito, cioè termina q Un programma P fornisce un insieme di dati in uscita che devono soddisfare alcune condizioni, cioè hanno delle proprietà, che indichiamo con post-condizioni 4
5 Specifica di un programma q L espressione <pre, P, post> rappresenta la specifica del programma P q La specifica di un programma P si dice soddisfatta se vale la seguente proprietà: Per ogni insieme di dati che soddisfano la precondizione pre, se il programma P termina quando viene eseguito su tali dati, allora i dati di uscita prodotti dal programma soddisfano la post-condizione post q DEFINIZIONE - Un programma P è parzialmente corretto rispetto alla pre-condizione pre e alla post-condizione post, se la specifica <pre, P, post> è soddisfatta. 5
6 Esempio q Supponiamo di utilizzare un programma P calcolare il massimo comun divisore m di due numeri x e y interi q II programma P può essere utilizzato sse i due numeri x e y sono interi e non entrambi nulli e conseguentemente la pre-condizione per P è (x e y sono interi non negativi) and ( (x > 0) or (y > 0) ) q II risultato calcolato da P, m = MCD(x, y), deve soddisfare la seguente post-condizione (m divide x) and (m divide y) and (ogni numero intero che divide sia x che y divide anche m) 6
7 Definizione q Un programma P è corretto rispetto alla precondizione pre e alla post-condizione post se è parzialmente corretto e se esso termina ogni volta che viene eseguito su dati di ingresso che soddisfano la pre-condizione pre... OPPURE... q Un programma P è corretto rispetto alla specifica <pre, P, post> se per ogni insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre il programma P termina e fornisce come risultato un valore che soddisfa la postcondizione post 7
8 Dimostrazione della correttezza... q In base alla definizione precedente la dimostrazione della correttezza di un programma consiste dei seguenti passi: 1. si determina la pre-condizione pre e la postcondizione post; 2. si verifica se la specifica è soddisfatta; 3. si stabilisce se il programma termina per ogni possibile insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione. 8
9 ... Dimostrazione della correttezza q Pur essendo possibile la dimostrazione formale e rigorosa della correttezza di un programma, bisogna considerare che tali prove risultano molto complesse e lunghe q Per questa ragione si segue un approccio pragmatico che viene chiamato metodo sperimentale di verifica della correttezza di un programma o test di correttezza 9
10 Test di un programma... q II test di un programma consiste dei seguenti passi: 1. si determina un insieme di dati di input I; 2. si esegue il programma con i dati I; 3. si verificano i risultati ottenuti: 3.1 se I'esecuzione del programma non termina in un lasso di tempo ragionevole o se i risultati ottenuti dalla esecuzione non sono quelli attesi, allora il programma non è corretto 3.2 se non sono stati rilevati errori, bisogna stabilire se è necessario effettuare altre prove; in questo caso si ritorna al passo 1, altrimenti il test termina 10
11 ... Test di un programma... q Generalmente il test di un programma non permette di stabilirne la correttezza, a meno che non vengano provate tutte Ie possibili scelte di dati di ingresso che potrebbero anche essere infinite q Se eseguiamo il programma con un sottoinsieme dei possibili input non possiamo escludere che esista un insieme di dati, che non è stato provato, e che evidenzia un errore 11
12 ... Test di un programma... q Chiaramente, la prova di un programma con tutti i possibili dati di ingresso è impossibile nella maggioranza dei casi anche se sono in numero finito q Ad esempio, l'insieme dei dati di ingresso di un programma che calcola il prodotto di due interi compresi tra e è composto da circa 40 milioni di miliardi di elementi. q Se ciascuna prova richiede un microsecondo ( secondi) allora sono necessari 40 miliardi di secondi, circa giorni cioè circa 110 anni 12
13 ... Test di un programma q Possiamo pertanto concludere che, anche se generalmente il test di un programma non permette di dimostrarne la correttezza, esso è lo strumento più usato nella pratica della programmazione q Se effettuiamo molte prove e non rileviamo errori, possiamo ragionevolmente supporre che la probabilità che il programma contenga errori sia molto piccola 13
14 nella programmazione orientata ad oggetti q In generale, è possibile ricondurre la verifica della correttezza di una classe o di una applicazione alla verifica del comportamento di un oggetto cioè dei suoi metodi facciamo delle ipotesi semplificative oggetti classe senza stato comportamento senza effetti collaterali solo calcolo di funzioni q La correttezza di un metodo è legata alla specifica del metodo che è un particolare programma 14
15 Alcuni termini rilevanti q Malfunzionamento (o comportamento errato) di un oggetto una discrepanza tra l effettivo comportamento esterno dell oggetto e quello corretto q Oggetto non corretto (o errato) durante il suo uso possono verificarsi malfunzionamenti un oggetto è corretto se durante il suo uso non possono mai verificarsi malfunzionamenti q Errore (o difetto) è la causa di un malfunzionamento un malfunzionamento è una manifestazione di un errore 15
16 Verifica di correttezza q Le tecniche di verifica di correttezza prevedono solitamente l uso dell oggetto da verificare, cercando di provocare eventuali malfunzionamenti e comportamenti non corretti il verificarsi di un malfunzionamento ci garantisce la presenza di errori nell oggetto l assenza di malfunzionamenti certifica la correttezza dell oggetto solo se l oggetto è stato utilizzato in tutti i possibili modi in pratica, però, la verifica di correttezza di un oggetto viene in genere basata su un numero limitato di prove q La verifica di correttezza di un oggetto può semplicemente confermare la presenza di errori, e mai la loro assenza 16
17 Individuazione e correzioni degli errori q Individuazione degli errori attività di ricerca degli errori la verifica di correttezza non dice quanti e quali sono tipologie di errori errori di uso del linguaggio di programmazione errori di codifica errori nella realizzazione dell algoritmo errori nella scelta dell algoritmo è problematico solo trovare gli errori non riconosciuti dal compilatore q la correzione di un errore è tanto più costosa quanto più tardi l errore viene rilevato e corretto rispetto al momento in cui è stato introdotto 17
18 Specifica di un metodo q La nozione di specifica di un metodo formalizza l idea di comportamento per cui il metodo è stato pensato q La specifica di un metodo corrisponde alla specifica del problema che il metodo deve risolvere q La specifica di un metodo è parte della sua documentazione 18
19 Esempi... q Un metodo per calcolare il massimo comun divisore di due numeri interi positivi N e M pre-condizione - N>0 && M>0 post-condizione - il valore restituito dal metodo è il massimo comun divisore di N e M /* Calcola il massimo comun divisore di n e m. } * Il masssimo comun divisore di n e m è un numero * intero d che è divisore sia di n che di m * e tale che ogni altro divisore intero comune * a n e m è minore di d. */ public static int mcd(int n, int m) { // pre: n>0 && m>
20 ... Esempi q Un metodo per calcolare il numero di occorrenze di un carattere in una stringa non nulla /* Calcola il numero di occorrenze del * carattere car nella stringa s, * ovvero il numero di caratteri di s * che sono uguali a car. */ public static int occorrenze(string s, char car) { } // pre: s!=null... 20
21 Non correttezza di un metodo q Un metodo è non corretto se esiste almeno un insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre per cui l esecuzione del metodo non termina oppure se esiste almeno un insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre per cui l esecuzione del metodo termina in modo anormale (con una eccezione) oppure se esiste almeno un insieme di dati di ingresso che soddisfa la pre-condizione pre per cui l esecuzione del metodo termina ma il valore restituito non soddisfa la post-condizione post q La verifica di correttezza di un metodo consiste proprio nel cercare contro-esempi relativi alla sua correttezza 21
22 e responsabilità q Le responsabilità circa la correttezza di un metodo vengono così ripartite chi usa un metodo deve invocarlo fornendogli in ingresso dei dati che soddisfano la pre-condizione chi realizza un metodo deve far sì che il metodo termini e produca un risultato corretto ogni volta che la pre-condizione è verificata chi realizza un metodo può assumere che la pre-condizione sia verificata (solitamente) non deve verificare se i dati di ingresso soddisfano la pre-condizione non ha responsabilità se il metodo produce un errore su dati che non soddisfano la pre-condizione 22
23 e responsabilità... /* Calcola mediante somme ripetute il prodotto n*m * dei numeri interi n e m. */ public static int prodottointeri(int n, int m) { // pre: true (nessuna condizione su n e m) int p; // il prodotto di n e m int i; // per iterare tra 1 e n p = 0; for (i=1; i<=n; i++) p = p+m; return p; }... nperm = prodottointeri(-2, 3); // 0 anziché è da considerarsi errato il metodo prodottointeri - la responsabilità è di chi ha realizzato il metodo 23
24 ... e responsabilità /* Calcola mediante somme ripetute il prodotto n*m * dei numeri naturali n e m. */ public static int prodottonaturali(int n, int m) { // pre: n>=0 && m>=0 int p; // il prodotto di n e m int i; // per iterare tra 1 e n p = 0; for (i=1; i<=n; i++) p = p+m; return p; }... nperm = prodottonaturali(-2, 3); // 0 anziché è da considerarsi errato il metodo che invoca prodottonaturali - la responsabilità è di chi usa il metodo 24
25 Scelta dei dati di ingresso per un test q Con quali dati effettuare il test di un metodo? ci sono varie tecniche di verifica, che si differenziano sulla scelta dell insieme dei dati di test su cui basare la verifica q Due approcci principali test a scatola nera l insieme dei dati di ingresso viene scelto solo in riferimento alla specifica del metodo, senza far riferimento ai dettagli realizzativi del metodo test a scatola trasparente l insieme dei dati di ingresso viene scelto anche in riferimento ai dettagli realizzativi del metodo 25
26 Evitare scelte casuali dei dati di test q È importante premettere che il test di un programma non consiste semplicemente nell'eseguire il programma una o più volte con dati scelti in modo casuale, ma è un'attività che deve essere condotta e pianificata durante tutta la fase di progettazione q L'esempio seguente mostra come una scelta casuale dei dati di prova non risulta adeguata 26
27 Esempio... q Siano date due stringhe a e b, di al più 20 caratteri, di lunghezza pari a luna e lunb rispettivamente q Si consideri il seguente frammento di programma che dovrebbe assegnare ad una variabile booleana uguali il valore vero se Ie due stringhe sono uguali, i valore falso altrimenti... if luna == lunb for (i=0; i < luna; i++) uguali = a.charat(i) == b.charat(i) else uguali = false;... 27
28 ... Esempio... q La soluzione precedente è chiaramente errata perché è sufficiente che due parole della stessa Iunghezza abbiano I'ultimo carattere uguale affinché la variabile uguali sia posta a vero q Pertanto il frammento di programma con le stringhe 'bianco' e 'giallo' come dati di ingresso assegnerà alla variabile uguali il valore vero q Si noti che una esecuzione del programma con una scelta casuale dei dati rende molto improbabile la scoperta dell'errore 28
29 ... Esempio... q Infatti l'errore può esser rilevato solo se i dati di prova soddisfano contemporaneamente Ie due seguenti condizioni: - luna pari a lunb - a.charat(luna-1) pari a b.charat(lunb-1) q Con una scelta completamente casuale dei dati la prima condizione è vera con probabilità pari a 1/20 = 0.05 (Ie stringhe hanno lunghezze comprese fra 1 e 20), mentre la seconda è vera con probabilità pari a circa 1/26 = (i caratteri possibili sono 26) 29
30 ... Esempio q Pertanto una scelta casuale dei dati di prova ha una probabilità pari a (0.05 x 0.038)= di evidenziare I'errore q Se si eseguono più prove allora la probabilità di trovare I'errore aumenta ma molto lentamente, infatti, la probabilità di trovare I'errore eseguendo 100 prove casuali in modo indipendente è inferiore a
31 Test a scatola nera q Il test a scatola nera di un metodo è basato sulla specifica del metodo l insieme dei possibili dati di ingresso per il metodo viene partizionato in sottoinsiemi (insiemi di equivalenza) il metodo viene eseguito utilizzando una sola combinazione dei valori per ciascun insieme di equivalenza q L approccio di test a scatola nera è basato sulla seguente ipotesi se il metodo si comporta correttamente per una combinazione dei dati di ingresso X scelta nell insieme di equivalenza C X, allora il metodo si comporta correttamente anche su ogni altra combinazione dei dati di ingresso scelta nell insieme C X è solo una ipotesi e potrebbe quindi essere sbagliata 31
32 Scelta degli insiemi di equivalenza... q Idea alcuni insiemi di equivalenza rappresentano dati normali per il metodo altri insiemi di equivalenza rappresentano dati particolari per il metodo casi o valori al limite 32
33 ... Scelta degli insiemi di equivalenza q Leggi dalla tastiera una sequenza di numeri interi e calcolane la somma scelta degli insiemi di equivalenza la sequenza è vuota caso particolare la sequenza contiene un solo elemento caso particolare la sequenza contiene più elementi caso normale q Il test viene poi svolto effettuando una prova per ciascun insieme di equivalenza scegliendo un insieme di dati rappresentativo per ciascun insieme di equivalenza 33
34 Scelta dei dati q Leggi dalla tastiera una sequenza di numeri e calcolane la somma scelta dei dati per ciascun insieme di equivalenza la sequenza è vuota la sequenza contiene un solo elemento 8 la sequenza contiene più elementi che cosa può accadere se la sequenza vale il risultato è 15 OK il risultato è 14 o 10 errore di uno il risultato è 0 gli elementi non sono stati sommati correttamente il programma rimane in attesa di ulteriori dati in ingresso sequenze meno significative la sequenza vale la sequenza vale
35 Test a scatola trasparente q I test a scatola trasparente di un metodo sono basati anche sulla struttura del metodo l idea alla base di questo approccio è che un test può considerarsi concluso solo quando ciascuna istruzione del metodo sia stata eseguita almeno una volta questo richiede, ad esempio, di scegliere i dati di ingresso in modo tale che ciascuna istruzione sia eseguita almeno una volta, ed inoltre che ciascuna condizione sia verificata almeno una volta e non verificata almeno una volta 35
36 Metodi di test q Un modo comune per effettuare, in pratica, il test di un metodo è definire un metodo di test per il metodo sono stati scelti gli insiemi di equivalenza per il test e i relativi dati rappresentativi un metodo di test per il metodo contiene una invocazione del metodo per ciascuno dei dati scelti i parametri attuali dell invocazione del metodo sono letterali che rappresentano i dati scelti il valore restituito dal metodo viene confrontato con quello atteso e/o visualizzato sullo schermo un commento motiva la scelta dell insieme di equivalenza e dei dati di prova 36
37 Metodo di test per il massimo comun divisore /* Metodo di test per int mcd(int n, int m). * Questo metodo deve essere invocato * da una applicazione di test */ public static void testmcd() { /* n=1, m>1 */ System.out.println("mcd(1,3): [1]: " + Mcd.mcd(1,3)); /* n>1, m multiplo di n */ System.out.println("mcd(4,12): [4]: " + Mcd.mcd(4,12)); }... /* n>1, m>1, n e m hanno un multiplo comune */ System.out.println("mcd(8,12): [4]: " + Mcd.mcd(8,12)); 37
38 Documentazione e ripetibilità dei test q Se si procede come descritto il metodo di test costituisce una documentazione della verifica di correttezza effettuata il test è riproducibile e ripetibile se il metodo non passa il test, per la nuova versione del metodo (in cui dovrebbero essere stati individuati e corretti alcuni errori) può essere usato lo stesso metodo di test il test può essere ripetuto quando si definisce una nuova versione del metodo (ad esempio, più efficiente) q In generale, non è una buona idea eseguire un test sulla base di dati letti dalla tastiera il test non è documentato e non è ripetibile ma ovviamente - è l unica scelta possibile nella verifica di applicazioni interattive 38
39 Test di un insieme di metodi... q Il test di un singolo metodo è solo una componente della verifica e correzione di un oggetto o di un intero programma in genere bisogna verificare un gruppo composto da molti metodi, che interagiscono in modo anche complesso q Ad esempio - dato un numero naturale n, conta quanti sono i numeri primi minori o uguali a n il metodo (di supporto) boolean primo(int n) verifica se n è un numero primo il metodo (principale) int contaprimi(int n) risolve l intero problema q La strategia più redditizia porta ad implementare e verificare un metodo alla volta ma in che ordine? 39
40 ... Test di un insieme di metodi metodo m invoca invoca invoca metodo m 1 metodo m 2 metodo m 11 40
41 Strategie per il test di un insieme di metodi q Sono possibili due strategie implementare e verificare prima il metodo primo e poi il metodo contaprimi implementare e verificare prima il metodo contaprimi e poi il metodo primo q Le due strategie si differenziano come segue nella prima strategia (bottom up) vengono prima realizzati e verificati i metodi invocati, e poi quelli che invocano metodi già verificati nella seconda strategia (top down) vengono prima realizzati e verificati i metodi che invocano altri metodi, e poi quelli invocati di solito viene usata la strategia bottom up 41
42 Riferimenti al libro di testo q Per lo studio di questi argomenti si fa riferimento al libro di testo, e in particolare al capitolo 16 42
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