PREGATE IL PADRONE DELLA MESSE... FEBBRAIO 2015

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1 PREGATE IL PADRONE DELLA MESSE... FEBBRAIO 2015 Questo mese inizia con la Festa della Presentazione al tempio di nostro Signore, giorno che conclude le feste natalizie e festa della vita consacrata. La Chiesa non può far a meno della vita consacrata come non può esserci senza i sacerdoti. Nelle tua mani è la mia vita sia per i sacerdoti che per i consacrati. Entrambi sono proprietà di Dio per la vita della Chiesa e del mondo. E ringraziamo per i giovani che hanno iniziato quest'anno il cammino in seminario: lo Spirito li guidi perché perseverino fino alla fine. Meditiamo sulle letture del 2 febbraio, festa della vita consacrata, festa della luce e preghiamo perchè il Padre continui ad avere compassione di tante folle che non hanno un pastore. Mandi santi sacerdoti e anche religiosi che indichino al popolo la meta del cammino, che possano essere come luci che rischiarano le tenebre in cui il male, la violenza a volte ci trascinano. Siamo nell'anno dedicato dalla Chiesa alla vita consacrata mentre si lavora ancora per il sinodo della famiglia che si concluderà ad ottobre. Preghiamo incessantemente per queste due realtà, di cui i sacerdoti sono guide; preghiamo perchè lo Spirito rinnovi, santifichi, faccia crescere nella verità e nella carità, nell'armonia e nella gioia. Cel: preghiamo: Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Canto di esposizione: Popoli tutti lodate il Signore I PARTE Dal vangelo secondo Luca (2, 22-40) Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore com'è scritto nella Legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo Israele. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori. C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

2 Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la Legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Il brano evangelico appena ascoltato, tratto dal vangelo di s. Luca, fa memoria dell'evento che ebbe luogo a Gerusalemme il quarantesimo giorno dopo la nascita di Gesù: la sua presentazione al tempio. E' questo uno dei casi in cui il tempo liturgico rispecchia quello storico: oggi infatti si compiono quaranta giorni dal 25 dicembre, solennità del Natale di Gesù. Questo fatto non è senza significato. Esso indica che la festa della Presentazione di Gesù al tempio costituisce quasi una 'cerniera' che separa e congiunge la tappa iniziale della sua vita sulla terra, la nascita, da quella che sarà il suo compimento, la sua morte e resurrezione. Ci congediamo così dal tempo natalizio e ci avviamo verso il tempo quaresimale, che avrà inizio fra quindici giorni circa con il mercoledì delle ceneri. Le parole profetiche pronunciate dal vecchio Simeone pongono in luce la missione del Bambino portato dai genitori al tempio: 'Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. A Maria Simeone dice: E anche a te una spada trafiggerà l'anima. Si sono appena spenti i canti di Betlemme e già si profila la croce del Golgota, e questo avviene nel tempio, il luogo in cui si offrono i sacrifici. L'evento che oggi commemoriamo costituisce, pertanto, quasi un ponte tra i due tempi forti dell'anno della Chiesa. Il salmo che pregheremo è un invito ad aprire le porte del nostro cuore, che si aprano tutte le porte dei cuori, che si aprano le porte della Chiesa per accogliere il Signore che viene. E preghiamo perché lui venga: ne abbiamo bisogno: senza di Lui non c'è vita. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo Alzate, o porte la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e valoroso, il Signore valoroso in battaglia. Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi soglie antiche, ed entri il re della gloria. Chi è mai questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. Silenzio Canto: Veni, Sancte Spiritu Ci rivolgiamo al Padre che ispira ogni santo proposito e guida il suo popolo sulla via della salvezza, perché i sacerdoti e i religiosi lo servano con piena fedeltà e aiutino i fratelli a percorrere le vie della santità.

3 Ripetiamo insieme: Padre delle misericordie, ascoltaci. 1. O immensità del tuo amore per noi. O inestimabile segno di bontà! Chiama molti giovani a imitare la condizione del Verbo incarnato, in intimità con Lui, rivolgendo il cuore e la mente al Padre che abita una luce inaccessibile. PREGH 2. O inestimabile segno di bontà guida i giovani perché scoprano la Sorgente della vita e, senza timore, si nutrano di essa. PREGH 3. Maria, Vergine e Madre di Dio, prima discepola e consacrata, aiuta tutti a mettersi radicalmente al servizio si Dio e donaci di pregare con la Chiesa orante: 'Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto'. PREGH 4. Perché tutti, religiosi e sacerdoti, con le parole e le opere rivelino ovunque la presenza di Dio che ama l'umanità. PREGH 5. Con la Chiesa trionfante preghiamo per la Chiesa di quaggiù che ha bisogno di ministri santi per portare il cielo sulla terra, per congiungere gli uomini a Dio. PREGH 6. I tanti santi e sante della terra umbra proteggano il nostro seminario e tutte le case di formazione: lo Spirito del Signore che insegna ai poveri le sue vie, porti a una conoscenza e ad un coinvolgimento sempre più vero con il Mistero che Gesù ci ha rivelato e insegnato a vivere nel Vangelo. PREGH 7. La gioia dei cristiani sia contagiosa e attiri altri a incontrare Gesù come nostro fratello e maestro che la madre Chiesa e la madre Maria ogni giorno ci portano. PREGH Cel: Padre nostro che sei nei cieli, tu hai promesso di non lasciarci orfani. Continua a essere presente in mezzo a noi nella persona dei tuoi ministri. Sia santificato il tuo nome mediante il ministero dei sacerdoti che, rivestiti del sacerdozio di Cristo, ti facciano conoscere ed amare da tutti i popoli. Venga il tu regno di verità e di vita, di santità e di grazia, di giustizia, di amore e di pace, perché tutte le creature, liberate dalla schiavitù della corruzione, possano partecipare alla gloriosa libertà dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. II PARTE Dalla lettera agli Ebrei (2,14-18) Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova. Questa pericope tratta dalla lettera agli Ebrei, offre un interessante spunto di meditazione per la nostra preghiera. L'autore commentando il sacerdozio di Cristo, rileva come il Figlio di Dio 'della

4 stirpe di Abramo si prende cura'. Abramo è il padre dei credenti: tutti i credenti sono, dunque, in qualche modo compresi in questa stirpe di Abramo, per la quale il Bambino che sta tra le braccia di Maria, viene presentato al Tempio. L'evento che si compie sotto gli occhi di pochi privilegiati, costituisce un primo annuncio del sacrificio della Croce. Il testo biblico afferma che il Figlio, solidale con gli uomini, condivide la loro condizione di debolezza e di fragilità fino all'estremo, cioè fino alla morte, allo scopo di operare una liberazione integrale dell'umanità, sconfiggendo una volta per sempre l'avversario, il diavolo, il quale, proprio nella morte ha il suo punto di forza sugli esseri umani e su ogni creatura. Silenzio Dopo ogni invocazione cantiamo il canone: Magnificat O Dio, accogli in questo tempo di grazia l'offerta dei tuoi figli e figlie perché possano essere con la vita testimoni autentici del tuo amore infinito e della tua misericordia. Trinità che sei uno e sei tre, insegna alle comunità cristiane a essere case aperte per accogliere e generare a nuova vita Figlio di Dio e fratello nostro, ascolta il grido dei giovani che cercano senso e amicizia nella vita, spazio e fiducia. Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe accogli la preghiera che ti rivolgiamo per Cristo, sacerdote eterno, perché sul suo esempio molti giovani ascoltino il silenzio leggero che li chiama ad entrare in intimità con te. Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, che distribuisci a ciascuno il suo dono, accogli la preghiera che ti rivolgiamo per i giovani. Non li abbandonare nelle tenebre e nell'ombra della morte, ma chiamali al servizio del Regno dove, da protagonisti, possono contribuire alla costruzione della civiltà dell'amore. Cristo, figlio del Dio vivente, che hai camminato sulle strade dove camminano tutti, vivendo casto, povero e obbediente, aiutaci ad umanizzare la terra e a creare fraternità, portando insieme le fatiche di chi è stanco e non cerca più, la gioia di chi attende, di chi ha cercato, di chi custodisce segni di speranza. Maria, madre del Verbo, veglia sulla nostra vita di uomini e donne di questo tempo perché la gioia ricevuta dalla Parola riempia la nostra esistenza e il tuo invito a fare quanto il Maestro dice, ci trovi operosi interpreti nell'annuncio del Regno Dopo un breve silenzio, con sottofondo musicale, un lettore, può pregare queste parole: O Dio eterno, santo, che sei Mistero, io vengo a te. Voglio ascoltarti, vorrei risponderti: riporre in te la mia fiducia, amare te e tutto il creato. Ripongo in te, nelle tue mani, i miei timori, i dubbi e le ansie. Non ho fede né pace da portarti. Accoglimi, Signore. Sii con me perché possa vivere con te giorno per giorno. Guidami: vorrei trovarti, incontrare la tua misericordia. Vorrei appartenerti, ringraziarti e lodarti, Signore, mio Dio.

5 Insieme cantiamo: Padre nostro... Benedizione finale e canto di reposizione Chi può, in questo mese, personalmente o con altri fratelli e sorelle, reciti il Rosario secondo le intenzioni del santo Padre e del nostro arcivescovo per il nostro seminario e tutta la vita consacrata. Abbiamo bisogno di credere all'amore che va oltre la morte. Ci affidiamo a Dio, per intercessione di Maria. E' lui che rivela i segni della sua presenza nella liturgia, nella Chiesa e nei fratelli. Lo Spirito faccia che i giovani non lascino cadere a vuoto nessuna delle sue parole, per riconoscere il suo progetto di salvezza e divenire apostoli e profeti del Regno.