PROGETTO CURRICOLARE a. s. 2012/13

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1 Scuola dell Infanzia SAN GIROLAMO via G. Leopardi Nr Spagnago di Cornedo Vicentino tel. e fax scuolainfanzia@infinito.it cod. VI1A04200G PROGETTO CURRICOLARE a. s. 2012/13

2 PERCORSO Noi insegnanti della scuola dell infanzia riteniamo che il progetto curricolare, pur seguendo delle linee precise e perseguendo obiettivi chiari e commisurati all età e alle capacità dei bambini, debba ritenersi flessibile ed adattabile. Un progetto dinamico volto a migliorare, arricchire, perfezionare, sollecitare e approfondire gli input di apprendimento a seconda della fase evolutiva di ogni bambino. Il metodo condiviso richiede l osservazione del comportamento del bambino, l ascolto, l attenzione per la sua situazione familiare e la relazionalità che riesce a instaurare a scuola. Ogni insegnante si configura come colei che accoglie, ascolta, accompagna, incoraggia, promuove, orienta, rassicura il bambino nel processo di crescita personale. Per stilare il progetto e organizzare le attività abbiamo tenuto conto di questi passaggi metodologici: le esigenze dei singoli bambini ed il loro contesto socio-culturale partendo dalle osservazioni sulla diversità dei ritmi di sviluppo e delle potenzialità; le finalità istituzionali della scuola: sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, corporeo, estetico, etico, spirituale e religioso dei bambini; gli obiettivi generali: sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze e della cittadinanza. Tali traguardi saranno realizzati elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La scuola predisporrà così il Curricolo nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento e si articolerà attraverso i campi di esperienza, luoghi del fare e dell agire del bambino. Per realizzare una scuola di qualità terremo presenti i seguenti concetti: centralità del bambino, primato formativo valoriale, educazione religiosa, unitarietà e continuità del processo educativo e adotteremo il metodo di interazione più idoneo per sviluppare un clima che faccia STAR BENE A SCUOLA tutti. 2

3 SFONDO INTEGRATORE "CREATI PER " Nel processo di crescita dei bambini la dimensione religiosa è una delle componenti della personalità che assume una funzione essenziale, insieme alle dimensioni psico-fisica, cognitiva, relazionale, emotivo ed affettiva. Le attività in questo ambito offrono, infatti, occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini e contribuiscono a rispondere al bisogno di significato dell esistenza di cui anch essi sono portatori. A partire dai racconti biblici aiutiamo i bambini a conoscere le bellezze del creato, a scoprire Dio come creatore e come Padre. Dio ha creato l'universo con la carezza del suo amore. Con la stessa carezza ha dotato le persone della sensibilità, perché possano scoprire, contemplare e amare la sua creazione, per accarezzarla come ha fatto lui. L intento di noi docenti è quello di far comprendere e apprezzare tutta la bellezza che ci circonda, insegnando ai bambini il senso di responsabilità che abbiamo nei confronti del mondo e valorizzando ciò che Dio preziosamente ci ha donato: la vita. 3

4 Primo racconto della creazione In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno. Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». 4

5 E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.e Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra». Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. 5

6 ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO Curricolo Creati per crescere insieme Creati per conoscere la natura Creati per volerci bene Creati per gioire Creati per amare il mondo Creati per imparare parole e numeri L accoglienza Oggetto Progetto stagioni 4 elementi Progetto corpo mestieri Progetto feste insieme Progetto animali del mondo Attività di prescrittura e precalcolo (solo per i bambini di 5 anni) CREATI PER CRESCERE INSIEME In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Una scuola che ha la cultura dell accoglienza è una scuola nella quale si sta bene, una scuola in cui i bambini frequentano con gioia, gli insegnanti lavorano con piacere, le famiglie si affidano con fiducia; è una scuola in cui si creano legami veri, solidi e si cresce tutti insieme. Accogliere i bambini che per la prima volta lasciano l ambiente familiare ed entrano in contatto con la dimensione scolastica, significa essere attenti alla sensibilità e alla personalità di ciascuno e trovare la giusta chiave di comunicazione per consentire ad ognuno di sentirsi a proprio agio fuori dalla propria famiglia ma in una nuova grande famiglia di tutti: la scuola. Condizione fondamentale per favorire lo star bene a scuola è acquisire, in primo luogo, la fiducia negli adulti di riferimento e poi stringere amicizie significative con i coetanei, nonché sviluppare l autostima. Dopo un primo periodo di inserimento graduale che si svolgerà sulle modalità della tabella sottostante, i bambini cominceranno ad abituarsi al nuovo ambiente, agli spazi e alle persone. Affinché l inserimento vada a buon fine e i bambini vivano serenamente nell ambiente scolastico, i primi mesi di scuola saranno dedicati esclusivamente all ambientamento, alla costruzione delle relazioni ed emozioni, alla conoscenza 6

7 degli spazi e al loro uso corretto. Daremo maggiormente spazio al gioco in tutte le sue connotazioni, all ascolto di musiche e canzoni, al circle time in sezione e li coinvolgeremo in attività manipolative che hanno la proprietà di favorire il rilassamento e la serenità interiore, pur sviluppando capacità fino-motorie, cognitive e di conoscenza. Per poter accogliere il bambino che inizia il percorso scolastico abbiamo strutturato un percorso graduale (vedi tabella) in modo che ogni bambino e genitore possa godere dell'attenzione di tutte le insegnanti della scuola limitando l'orario a poche ore in modo che il distacco dalla famiglia non sia eccessivamente traumatico. Settembre 2012 Orario di frequenza Modalità di frequenza dei bambini inizio scuola: mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì da lunedì da lunedì da lunedì Restano a scuola, con un genitore, per l intera mattinata. Sono seguiti, senza genitori, da tutte le insegnanti della scuola. Sono inseriti nella loro sezione con la loro insegnante. Iniziano a fermarsi a scuola per il pranzo. Iniziano a frequentare il tempo scuola completo. da Ottobre 2012 secondo la fascia oraria prescelta Se richiesto, iniziano a frequentare l anticipo e/o il posticipo del tempo scuola. 7

8 Obiettivi: Offrire ai bambini un inserimento graduale nella convivenza caratterizzato da sensazioni di piacevolezza. Ridurre la possibilità di frustrazione legata al fenomeno del distacco familiare. Far vivere l ambiente scuola come luogo di crescita condividendo sentimenti ed emozioni a bambini e genitori. Creare un clima di fiducia tra insegnanti e genitori. Sperimentare le prime regole di convivenza sociale nell'accettazione della diversità e della tolleranza reciproca. Relazionare positivamente con i compagni CREATI PER AMARE LA NATURA E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. I bambini hanno un innata sensibilità verso l ambiente, essi riescono a vedere meglio degli adulti quanto siano preziosi e meravigliosi i doni della natura. È dunque stimolando adeguatamente questa sensibilità che possono nascere riflessioni che favoriscano la percezione, l analisi e la comprensione dei cambiamenti. Il fine è quello di rendere i bambini consapevoli e responsabili nei confronti di sé, dell ambiente e della comunità intesa non solo come società di appartenenza ma anche come pianeta. In questo progetto saranno trattati i quattro elementi: 8

9 ACQUA Un bene prezioso per l uomo non solo per quanto riguarda l energia alternativa ma per tutto ciò che ci dà: ci permette di vivere, lavarci e anche divertirci. Coinvolgeremo i bambini in attività per far capire loro che in una gran parte del mondo essa è una emergenza e pertanto non va sprecata in quanto rappresenta la vita. TERRA È ciò che associamo alla stagione della rinascita, alla primavera; da essa spuntano i primi germogli, il prato si copre di mille colori e nell orto spuntano i primi ortaggi. L elemento terra si riferisce a tutta la natura nei suoi tre regni: minerale, vegetale e animale, ed è considerato il più sacro tra gli elementi in quanto simboleggia la materia primordiale. È personificata come una grande madre che dà la vita, la nutre e la conserva. Racchiude in sé i valori di costanza, forza e pazienza. ARIA Ospite dell autunno, la stagione della caduta delle foglie che il vento fa ondeggiare come in un valzer lento e spoglia la natura del suo abito. L aria veicola le onde sonore, ci permette di respirare, muove le pale dei mulini a vento, sospinge le barche a vela, trasporta la voce e la fa rimbalzare per sentire l eco, ci scalda o ci raffredda, ci permette di parlare e di vivere. FUOCO Elemento prezioso, fin dall antichità, che nell epoca dei Romani veniva custodito dalle vestali: le divinità del focolare. Il fuoco è luce, calore e illumina e riscalda il mondo. È il simbolo del sole e della trasformazione. Obiettivi: Descrivere verbalmente aspetti delle stagioni. Verbalizzare sui mutamenti stagionali. Sviluppare le capacità senso percettive. Maturare un atteggiamento di rispetto per la natura. Conoscere i quattro elementi 9

10 - 3 - CREATI PER VOLERCI BENE E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Il percorso si articola in varie sezioni che analizzano il corpo da punti di vista differenti, ma ugualmente fondamentali per lo sviluppo del bambino, nel suo percorso verso l acquisizione dell autonomia. Il viaggio inizia alla scoperta di sé e delle parti che ci compongono con le loro caratteristiche e funzioni specifiche per poi conoscere i cinque sensi, gli strumenti attraverso i quali percepiamo il mondo e impariamo a conoscerlo. Il progetto analizza poi l importanza del lavoro per l uomo e le sue occupazioni. Obiettivi: Scoprire e riconoscere il proprio sé corporeo. Individuare e rafforzare la propria identità. Riconoscere le singole parti del corpo. Rappresentare lo schema corporeo umano. Rinforzare la percezione dell immagine globale del corpo umano. Riconoscere le principali parti del corpo su sé stessi e negli altri. Assumere e descrivere diverse posizioni corporee. Conoscere l importanza del lavoro e le varie attività svolte CREATI PER GIOIRE Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Nel progetto verranno prese in considerazione le principali festività che si incontrano nel corso dell anno sottolineando il clima di gioia che le caratterizza, con uno spirito di curiosità verso le tradizioni che affondano le radici nella nostra cultura. 10

11 Festa dei nonni I nonni hanno un ruolo importante in ogni famiglia; c è una giornata speciale, il 2 ottobre, dedicata a loro e riconosciuta dal Parlamento Europeo nel In occasione di questo giorno i bambini comunicheranno il loro affetto per i loro nonni realizzando per loro un piccolo pensiero. Natale Il Natale rappresenta per i bambini uno dei momenti più attesi dell anno, carico di aspettative e denso di emozioni. Il percorso didattico su questa festa religiosa mira a veicolare significati ed emozioni attraverso attività grafiche, manipolative ed espressive. Valorizzeremo il tempo dell attesa, condividendo desideri e speranze dei bambini, aiutandoli ad allargare la prospettiva, spostando l attenzione dai regali materiali a quelli più astratti e spirituali. Coltiveremo insieme l altruismo, la solidarietà, la pace e tutti quei valori legati a questa ricorrenza. Per accompagnare le attività del periodo natalizio ci inebrieremo della musica che riempie gli animi di letizia e dolcezza e ci prepara alla magica atmosfera del Natale. Carnevale Il carnevale è per eccellenza la festa dell allegria e del divertimento, dunque è molto amata dai bambini che in questo periodo possono dar libero sfogo alla loro fantasia creando addobbi e maschere. Il momento del travestimento è particolarmente atteso perché offre al bambino la possibilità di superare inibizioni, timidezze e lo rende libero di esprimere emozioni e aspetti nascosti del suo carattere. Pasqua L aria dolce e tiepida della primavera invita a trascorrere molto tempo all aperto: è così che i bambini possono osservare la stupefacente rinascita della natura che torna in fiore dopo il lungo sonno invernale, l osservazione diretta è lo stimolo di partenza per poter comprendere il significato più vero e profondo della PASQUA: la rinascita dopo la morte, la risurrezione di Gesù. I bambini lavorando insieme in armonia comprenderanno il messaggio di pace e fratellanza che la Pasqua porta con sé. 11

12 Obiettivi: Vivere positivamente il clima delle feste con i compagni, insegnanti e genitori. Festeggiare in un clima di solidarietà e di pace. Ascoltare racconti per comprendere il significato delle feste. Comunicare le proprie emozioni CREATI PER AMARE IL MONDO Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. Questo progetto è un viaggio alla scoperta degli animali del mondo attraverso storie, canzoncine e attività grafiche. I bambini impareranno a conoscerli manifestando la loro affettività con essi e allargheranno le loro cognizioni scientifiche e geografiche. Obiettivi: Conoscere gli animali del mondo. Apprendere i loro versi e loro peculiarità. Acquisire ammirazione e rispetto per ciò che ci circonda. Migliorare le facoltà senso percettive CREATI PER IMPARARE Con questo progetto il bambino si prepara a fare il suo ingresso nel successivo livello scolastico della scuola primaria, in modo giocoso e rispettando i suoi tempi di apprendimento. L'approccio alla scrittura è un processo lento e graduale che si evolve dallo scarabocchio, al disegno e successivamente al segno grafico vero e proprio. Nel primo passaggio, che è già una grossa conquista per il bambino, egli conquista il cerchio che poi, piano, piano, evolve nella figura del viso; successivamente conquista il rettangolo e nasce così la casa; le linee orizzontali, contrapposte a quelle verticali riservate per lo più alla persona, diventano lo schema per esprimere animali, poi cose e ambienti. È una laboriosa attività di motricità fine che porta all'intuizione di una possibile convenzione tra fonema e grafema che sta alla base della lettura e della scrittura. 12

13 Obiettivi: Impugnare correttamente la matita e saperla usare correttamente. Tracciare delle linee verticali e orizzontali. Riprodurre e copiare correttamente dei segni grafici. Orientarsi graficamente su fogli a quadretti normali e grandi. Conoscere i colori. Conoscere i principali concetti topologici: sopra-sotto, dentro-fuori, alto-basso, davanti-dietro, piccolo-grande, aperto-chiuso. Ordinare dal più piccolo al più grande. Seriare e classificare. Quantificare, numerare, contare in situazioni diverse. Quantificare e attribuire un numero ad un gruppo di oggetti. STILE EDUCATIVO È nostro impegno morale e professionale adottare uno stile educativo improntato all empatia per favorire nei bambini lo sviluppo dell autostima, premessa del loro successo scolastico. Pertanto in ogni attività cercheremo di: rafforzare la sicurezza; valorizzare tutti i risultati; evitare comunicazioni negative; far assumere incarichi di responsabilità; incrementare la fiducia tra i bambini; favorire la relazione e gli aiuti reciproci. METODOLOGIA Le metodologie applicate all interno della scuola per raggiungere gli obiettivi proposti, sia che si parli di obiettivi generali, specifici o formativi, passano attraverso la valorizzazione del gioco, dell esplorazione, della ricerca e della vita di relazione, la mediazione didattica e la documentazione. IL GIOCO Uno degli impulsi principali del bambino è quello di esprimere il proprio mondo interiore e di liberare l energia creativa che è dentro di lui. Ogni conoscenza che egli acquisisce in maniera ludica entra a far parte del suo bagaglio di esperienze e competenze. È un attività trasversale, il contenitore di ogni tipo di esperienza, poiché in esso si manifestano attività motorie, cognitive e sociali, e attraverso di esso si 13

14 sviluppano le funzioni superiori come il linguaggio, il disegno e la capacità logica. Di vitale importanza è anche offrire ai bambini uno spazio aperto in cui possono osservare i mutamenti della natura, giocare liberamente, relazionarsi con gli altri e svolgere giochi motori che risulteranno molto più coinvolgenti. Lo spazio didattico dedicato alla coltivazione dell orto permette l esperienza diretta con la natura osservando la crescita dei fiori, delle piantine e la gioia del raccolto. ESPLORAZIONE E RICERCA L esperienza diretta è una delle modalità più importante da applicare, poiché consente al bambino di essere veramente protagonista del suo percorso di crescita. Ciò che lui sperimenta in prima persona suscita una miriade di stimoli che vanno rielaborati sotto la guida attenta e consapevole delle insegnanti e consentono di fissare le sollecitazioni memorizzandole. VITA DI RELAZIONE La scuola dell infanzia vive di scambi relazionali e li promuove proponendo attività molteplici tra cui il circle time: piccoli e grandi gruppi omogenei ed eterogenei per consentire ad ognuno di integrarsi al meglio e di vivere il quotidiano in modo positivo, sereno e gioioso. MEDIAZIONE DIDATTICA È necessario avvalersi di ogni mezzo e di ogni strategia che possano permettere e facilitare l orientamento lo sviluppo e l apprendimento del bambino. (Materiale strutturato e non, percettivo, manipolativo, multimediale, schede, disegni, cartelloni). DOCUMENTAZIONE Documentare i progetti e le attività svolte nel corso dell anno è molto utile, sia al bambino che all adulto. Il bambino può rafforzare la propria identità e raggiunge la consapevolezza della maturazione avvenuta, osservando la documentazione, riascoltandosi e raccontando le esperienze che ha vissuto e prendendo coscienza di ciò che è riuscito a realizzare. La documentazione è, inoltre, decisamente utile all insegnante, che può utilizzarla sia per verificare le osservazioni compiute sui bambini, sia per informare i genitori sulle attività realmente realizzate dai loro figli. 14

15 COSTRUZIONE DEL CURRICOLO Svolge la funzione di strumento organizzativo e operativo in quanto permette di progettare, gestire attuare e controllare le esperienze scolastiche di insegnamento/apprendimento. Costituisce lo strumento per mezzo del quale il bambino conquista i suoi saperi, le abilità manuali e tecniche, le competenze e le sviluppa in maniera armonica. Sono composte da obiettivi raggruppati nelle cinque aree (Il sé e l altro, Il corpo in movimento, Linguaggi creatività espressione, I Discorsi e le parole, La conoscenza del mondo) e obiettivi formativi cioè quelli che i docenti elaborano tenendo conto delle effettive particolarità, delle eccellenze e delle dissonanze cognitive e non cognitive di ciascun bambino. Al termine del curricolo si attuano le verifiche sulla base degli elaborati dei bambini ma anche attraverso l osservazione sistematica attuata in varie situazioni (circle time gioco ecc.). SEQUENZE Ogni itinerario avrà come punto di partenza le competenze individuali acquisite, come punto di sviluppo quelle da raggiungere e, come finale, quelle aggiuntive o di crescita. Nelle verifiche si farà uso di indicatori di qualità con osservazioni e rielaborazioni dei procedimenti per favorire la realizzazione di tutti. La documentazione delle esperienze, attestanti i livelli di competenza raggiunti, sarà inserita nel Portfolio di ogni bambino. Si terra conto dei collegamenti raccomandati dai documenti della riforma qui di seguito schematizzati. ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Campi di esperienza interessati. Interessi del bambino. Motivazioni del bambino. Attitudini del bambino. Aspirazioni del bambino. Obiettivi specifici. Obiettivi formativi. Contenuti e processi. Percorsi esperienziali e didattici. Utilizzando le seguenti risorse. Verifica adeguata. 15

16 LABORATORI Quest anno saranno attuati i seguenti laboratori: Luci alla ribalta, Laboratorio IRC, Educazione fisico-motorio, Laboratorio di inglese, Laboratorio di espressione teatrale. LUCI ALLA RIBALTA La storia del cinema è fatta di luci ed ombre proiettate per creare un illusione. Noi docenti, come promotori dello sviluppo della creatività innata dei bambini, dobbiamo applicare strategie che li aiutino a scoprire e a godere di quello che fanno e che apprendono, esercitando l immaginazione e la fantasia. Il cinema, considerato come mezzo di comunicazione, come espressione artistica, è un mezzo innovatore all interno del mondo educativo. Il sogno di Hollywood divenne realtà quando alla fine del secolo XIX si cominciarono a girare i primi film muti in bianco e nero. Gli attori, come mimi esperti, eseguivano movimenti sconsiderati in scenografie accidentate che facevano scoppiare in un mare di risate anche il pubblico più indifferente. Charlie Chaplin fu riconosciuto universalmente come simbolo indiscutibile dei film propri di questo genere. Con i bambini partiremo dalla creazione, dal concetto di luce e buio allacciandosi poi al film in bianco e nero vedendo degli spezzoni come ad esempio Luci alla ribalta. Costruiremo insieme la biglietteria e la nostra zona cinema. Selezioneremo ogni volta un film, dai più datati ai più recenti, analizzandone i personaggi, le sequenze, l introduzione, la trama e la conclusione per abituarli a vedere non con passività ma da protagonisti abituati ad osservare. Obiettivi: Apportare esperienze diverse per attivare il senso creativo dei bambini. Offrire l opportunità di ampliare l immaginazione, l interpretazione, la creazione e l apertura alla conoscenza. Costruire spazi di gioco dove i bambini siano i protagonisti. Conoscere e mostrare immagini del film muto e dei suoi personaggi. Ampliare lo spirito di osservazione. 16

17 LABORATORIO I.R.C. La scuola dell'infanzia, rispettando le indicazioni nazionali, pone al centro dell azione educativa il bambino in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei estetici, spirituali e religiosi. Ciò vale, in particolare, per le scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana, nelle quali il Progetto Educativo si ispira al Vangelo ed è quindi ancorato ad una precisa visione della vita e della persona. L'IRC quindi deve promuovere la maturazione dell'identità dei bambini anche nella dimensione religiosa, valorizzando le loro esperienze personali e ambientali e orientandoli a cogliere i segni espressivi della religione cristiana cattolica. Insegnare religione ai bambini significa anche presentare in modo essenziale e pertinente alle caratteristiche psicologiche i contenuti autentici di questa religione prendendo come punto di riferimento i seguenti obiettivi specifici di apprendimento: A) osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani, e da tanti uomini di fede, come dono di Dio Creatore; B) scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane; C) individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell amore testimoniato dalla Chiesa. L educazione religiosa sarà proposta nella mattinata del giovedì e con gruppi omogenei. Saranno proposti passi dell Antico Testamento, soprattutto per i più grandi, e dei Vangeli. Saranno trattati, attraverso lettura o con visione di cassette, tre grandi nuclei tematici: LA CREAZIONE Per un primo approccio alla scoperta di un Dio che è padre e ha creato il mondo e per far esprimere ai bambini i propri sentimenti rispetto all osservazione di ciò che ci circonda, ascoltare quelli degli altri e rispettare tutte le forme di vita. 17

18 The World s Creation. E Dio s avanzò nello spazio, si guardò intorno e disse: Sono solo. Mi farò un mondo. Le tenebre coprivano tutto più nere della mezzanotte. Poi Dio sorrise e fu la luce. E le tenebre rotolarono da una parte e la luce si alzò luminosa dall altra. E Dio disse: Questo è buono. Poi Dio prese nelle mani la luce e la arrotolò finché fece il sole e lo mise nei cieli. E la luce che restò Dio la raccolse a fare la luna e le stelle. Poi giù, tra tenebre e luce, gettò il mondo. E Dio disse: Questo è buono. Poi lanciò fuori i sette mari. Allora l erba verde crebbe, sbocciarono fiori di tutti i colori, e il pino puntò il suo dito al cielo e gli alberi allargarono le braccia, e insetti e selvaggina, animali e uccelli si muovevano già sulla terra. Poi Dio andò intorno E vide tutto quello che aveva fatto; guardò il suo sole, la luna e le piccole stelle; guardò il suo mondo con tutti gli esseri viventi e disse Sono ancora solo: farò un uomo. Ed ecco, il grande Dio onnipotente volle anche l uomo fatto a sua immagine, anima vivente. 18

19 Obiettivi: Osservare il mondo circostante con meraviglia e curiosità, sviluppando il senso di ringraziamento e del valore della vita. Differenziare le cose create da Dio da quelle costruite dall uomo. Riconoscere come le differenze umane siano belle, preziose per l umanità e appartenenti ad essa. IL NATALE È la festa liturgica cristiana più radicata nella cultura e quella che i bambini vivono più intensamente con spiccata sensibilità e attenzione ai sentimenti. Nell ambito scolastico il Natale suscita gioia ed emozioni, insegnanti e bambini si immergeranno in un mondo ricco di attività, drammatizzazioni canti e poesie vivendo insieme la fase dell Avvento e pregustando insieme la nascita di Gesù. Obiettivi: Scoprire e descrivere i segni cristiani del Natale. Apprezzare il valore della vita. Ascoltare il racconto della nascita e comprenderne il vero significato. LA PASQUA Attraverso la lettura dei testi evangelici, cercheremo di far cogliere il significato della Resurrezione come ritorno alla vita rappresentato dalla Pasqua. Le attività didattiche saranno finalizzate all acquisizione dei significati profondi del Cristianesimo e dei concetti fondamentali di questa ricorrenza come l amore vista come accettazione con i propri limiti e qualità, fratellanza, amicizia e perdono che diventano atteggiamenti abituali nella vita quotidiana,fiducia in sé e negli altri che scaturiscono da un clima affettivo stabile e sereno. Pasqua diventa così festa della fiducia, della speranza e della gioia perché Gesù si è sacrificato ed è risorto per rafforzare l amore e la fratellanza tra gli uomini e per insegnare un modello di vita più alto fatto di altruismo, generosità, gioia e speranza. I bambini svolgeranno schede operative, cartelloni, attività di pittura, collage ritaglio e rappresenteranno graficamente i racconti ascoltati. Obiettivi: Ascoltare i racconti della Pasqua di Gesù. Scoprire come Gesù ci ama e ci insegna ad amarci. Comprendere di essere membro di una comunità cristiana. 19

20 LABORATORIO DI LINGUA INGLESE Il laboratorio di inglese viene proposto nella giornata di mercoledì e sarà guidato da insegnanti della BRITISH SCHOOL di Valdagno che li avvicinerà all apprendimento della lingua inglese attraverso giochi, musiche e canzoncine. EDUCAZIONE MOTORIA Questo laboratorio viene proposto nelle mattinate di martedì e giovedì per i bambini di anni tre e quattro e nei pomeriggi per i bambini di anni cinque. I bambini saranno liberi di muoversi nello spazio su indicazione dell insegnante e di utilizzare il materiale motorio disponibile nella scuola. Gli obiettivi proposti per età sono i seguenti: anni tre e quattro: Muoversi correttamente nello spazio. Collaborare con gli altri e condividere esperienze. Rispettare le regole di convivenza. Seguire un percorso motorio o un gioco con i compagni. anni cinque: Dimostrare autonomia ad orientarsi negli spazi scolastici. Gestire correttamente i movimenti e le posture del proprio corpo. Interiorizzare i concetti spaziali di movimento. Memorizzare semplici coreografie. Muoversi con destrezza nel gioco in base a suoni, musica e indicazioni. LABORATORIO DI ESPRESSIONE TEATRALE Il laboratorio teatrale sarà condotto dall insegnante Bruno Scorsone, da marzo a maggio, solo per i bambini di anni cinque. Il percorso terminerà con una rappresentazione teatrale che verrà proposta a tutti i genitori del gruppo dei bambini di anni cinque. 20

21 Obiettivi: Rafforzare la coesione di gruppo. Rafforzare la fiducia in sé stessi. Potenziare la memoria. Sperimentare la gioia di proporsi agli altri. 21

22 La coordinatrice Le insegnanti Trevisan Roberta De Marchi Sara Muzzolon Michela Pretto Beatrice Santacatterina Rita Il presidente Vencato Dario Spagnago di Cornedo Vicentino, 25 ottobre

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