Umberto Manfredini PAESAGGI DELL ANIMA. (Poesie)

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1 Umberto Manfredini PAESAGGI DELL ANIMA (Poesie)

2 Umberto Manfredini, Paesaggi dell anima Copyright 2014 Edizioni del Faro Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A Trento Prima edizione: dicembre 2011 UNI Service Seconda edizione: luglio 2014 Printed in Italy ISBN

3 Sommario 11 Prefazione 13 La tua betulla 14 Tu voli 15 Il rito 16 Lontano da te 17 La luna stasera 18 Ti ho portato con me 19 Oh potessi 20 Avrei voluto 21 Ho acceso 22 Sul bordo 23 Bambina mia 24 Oh te beata 25 L adagio di Albinoni 26 Pensando a Nietzsche 27 Bianca 28 Lago 29 Sono salito 30 Ho intrecciato 31 Ho dato 32 Venisti da me 33 Ho sognato 34 La grotta 35 Seduta dinanzi a me 36 Il gemito 37 Piazza Sant Ambrogio 38 Aquile 39 Verrà 40 Le mie stanze

4 42 Camini 43 Il caffè 44 Me ne vado 45 Quando ti votai 46 Una luce 47 Nella folla 48 Giovanna 49 Scendo dalla montagna 50 La conchiglia 51 Eravamo caduti 52 Mi stendo 53 Il tuo corpo 54 Fu durante 55 Eutanasia di un amore 57 Come potrò 58 Ero assente 59 Ognuno di noi 60 Lasciati gli amici 61 Lamento 62 Prego, un sorriso 63 Testamento del cacciatore 64 Un cane 65 Passa lento 66 Ricordi l aria fresca 67 Maggio nei monti 68 Ballata del vecchio satiro 69 Sogno del vecchio fauno 70 Vento 71 Mattino ad Arco 72 Mezzogiorno 74 Nessuna voce

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7 Prefazione Ricordo che da bambino ero profondamente invidioso del fatto che in famiglia mia Madre e mia Sorella riuscissero, con una matita o un pennello in mano, a trasferire sulla carta ciò che vedevano nella realtà che le circondava. Io non riuscivo a disegnare che orribili sgorbi che non avevano nulla di umanamente decente e me ne facevo un problema. Vi erano oggetti e persone che amavo e che volentieri avrei rappresentato, ma proprio mi era impossibile realizzare alcunché sul piano grafico. Ricordo l insegnante di disegno, il Prof. Fumagalli, che alla Scuola Media mi diceva Ti do la sufficienza perché vedo che ce la metti tutta a ritrarre questi vasi, ma sei un vero disastro Verso i miei tredici anni mi resi però conto che, invece, riuscivo abbastanza facilmente e di getto a esprimere con le parole, anche scritte, i moti e le emozioni che nascevano nella mia mente. Dapprima furono tentativi fatti cercando di imitare lo stile e la metrica dei Poeti che la scuola mi faceva conoscere. Ma proprio perché erano imitazioni non avevano nulla di spontaneo e sono ancora lì su alcuni vecchi quaderni a ricordarmi i primi amori e le prime tristezze della mia pubertà intrisi di Leopardiane angosce. Poi la vita coi suoi dolori, le gioie, le fantasie, i deliri che porta con sé mi portarono a buttare sulla carta, senza più curarmi della forma, quello che urgeva dentro. A volte semplici intuizioni di un attimo che, estrinsecate per il tramite delle parole, mi permettevano di curarmi di una qualche inquietudine che doveva essere manifestata per poter ritrovare me stesso ed una ragione per continuare a vivere. E come avevo veduto mia Madre realiz- 9

8 zare un quadro con poche pennellate capii che quello era il mio modo di dipingere le mie emozioni e che inoltre il linguaggio mi permetteva di fissare anche e soprattutto emozioni che, anche se nate fuori da me, dovevano prima immergersi dentro la mia mente. Ho deciso così, con molte esitazioni e un po di vergogna, di pubblicare una scelta dei miei modesti scritti poetici anche per lasciare una piccola testimonianza d Amore a mia Figlia Chiara Allegra cui queste pagine dedico dal più profondo del cuore. 10

9 La tua betulla La tua betulla cresce amor mio nel prato assolato d Agosto, pieno di farfalle palpitanti sui cardi selvatici in fiore. Fu un seme, portato dal vento, a farla germogliare, spontaneamente, da questa terra arida e scura. Così nacque dal mio seme, deposto nel grembo ingrato ma fecondo di tua madre, il mio amore più grande. 11

10 Tu voli Tu voli nella mia anima farfalla ribelle e aggraziata. Tu riempi questi anni della mia vecchia vita. Da Te prende forza in me il desiderio di vivere ancora. Ti invoco nei giorni tristi in cui l oscura nemica mi assale da ogni parte. E rinasco solo al pensare alla tua voce d argento, al tuo riso pieno di vita. Ah la fortuna di averti nella mia anima, piena di luce e gioia. Buona notte, adorata. 12

11 Il rito A chi, se non a Te, dedicherò in un sacrificio primitivo la vita di un animale selvatico. La morte è solo uno stato della vita. Come un sacerdote antico io voglio sacrificare a Te piccola dea Allegra e chiamarti dal profondo del mio cuore e ad alta voce quando ucciderò nel tuo nome. Che il barbaro rito Ti porti forza, vita e fortuna, amor mio. 13