VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015)
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1 VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO - FASE 2 - (marzo ottobre 2015)
2 Gruppi di lavoro (marzo maggio 2015)
3 I 3 GRUPPI DI LAVORO 1. Gruppo «Struttura»: analizza gli ostacoli ti tipo strutturale che riguardano le norme, le risorse, il sistema scolastico 2. Gruppo «Relazione»: analizza gli ostacoli che riguardano le relazioni fra diversi soggetti del mondo scolastico 3. Gruppo «Cultura»: analizza gli ostacoli che riguardano i valori, la formazione, la progettazione nella scuola
4 Compiti dei gruppi di lavoro - Analizzare gli ostacoli individuati nelle 3 aree - Individuare cause, problemi e conseguenze (problem setting) - Costruire delle ipotesi di azioni per affrontare gli ostacoli - Scegliere le azioni da realizzare in base a criteri di efficacia e fattibilità
5 Partecipanti ai gruppi di lavoro n.20 persone al Gruppo Struttura n.19 persone al Gruppo Relazione n. 17 persone al Gruppo Cultura Hanno partecipato ai gruppi di lavoro: dirigenti scolastici, insegnanti, genitori e stakeholder Incontri realizzati n. 6 incontri del Gruppo Struttura n.7 incontri del Gruppo Relazione n.6 incontri del Gruppo Cultura n.1 incontro collettivo intergruppo
6 Il metodo: la soluzione collaborativa dei problemi
7 Soluzione collaborativa dei problemi È un metodo di lavoro di gruppo che permette di analizzare insieme i problemi e di individuare delle soluzioni. I problemi vengono considerati come «situazioni che le persone vogliono cambiare» I punti di vista e le istanze che i partecipanti esprimono, sono la risorsa che permette al gruppo di affrontare i problemi sentiti, promuovendo il confronto fra le persone ed esplorando le differenze. Partire da quello che le persone ritengono importante aiuta ad arrivare al nocciolo del problema e ad affrontarlo in modo concreto, individuando delle soluzioni creative (perché aperte a più punti di vista) Ogni decisione nel gruppo viene presa per consenso, utilizzando dei criteri che aiutino ad analizzare le questioni.
8 Le fasi di lavoro Ridefinizione del problema: partendo dagli ostacoli individuati, ogni gruppo raccoglie i diversi aspetti che sente connessi al problema Problem setting: per affrontare i problemi è importante isolarne le cause. Il problem setting è un metodo di analisi del problema che, partendo dai diversi aspetti connessi al problema, distingue cause, problemi e conseguenze. In questo modo i problemi risultano più chiari e affrontabili Emersione delle ipotesi di soluzione: è la fase creativa del gruppo che, facilitato dall analisi del problema, esprime quante più ipotesi possibili per affrontare il problema. Le persone possono proporre idee già sperimentate o idee nuove Valutazione e scelta delle azioni: ogni azione viene valutata sulla base di alcuni criteri condivisi, per arrivare a scegliere alcune azioni ritenute più efficaci e fattibili.
9 Incontro intergruppo (19 maggio 2015)
10 Programma dell incontro - Conoscere le azioni individuate dai 3 gruppi di lavoro - Valutare il percorso fatto dai gruppi - Definire la struttura organizzativa del Polo Educativo Cittadino
11 Proposte di azione dei gruppi tematici
12 AZIONE GRUPPO CULTURA 1. Realizzare attività di formazione rivolte a insegnanti, genitori e a insegnanti e genitori insieme, attraverso modalità e contesti di interazione e interdipendenza; ciò in particolare nell ottica dell apprendimento cooperativo e della mediazione sociale. Si propone che tali attività di formazione siano accompagnate da azioni informali, innovative e tematicamente ampie, allo scopo di sensibilizzare, stimolare la domanda (formativa) da parte dei soggetti, coinvolgendoli in modo diretto nelle azioni proposte.
13 AZIONI GRUPPO STRUTTURA 2. Attivare azioni di coordinamento tra amministrazione comunale, scuole e territorio volte a promuovere sinergia, ottimizzazione delle risorse, assunzione reciproca di responsabilità, maggiori efficacia ed efficienza nelle azioni comuni, anche attraverso l individuazione di referenti unici per le singole scuole presso l Amministrazione Comunale. 3. Realizzare azioni volte ad una maggiore efficacia, efficienza e tempestività nelle manutenzione ordinarie delle strutture scolastiche (anche attraverso l utilizzo dell Albo dei volontari singoli del Comune) 4. Strutturare e attivare un équipe di professionisti (psicologo, pedagogista, neuropsichiatra infantile, ) che possa rispondere in maniera efficace e flessibile ai bisogni di tutte le scuole trevigiane e dialogare con i servizi Ulss.
14 AZIONI GRUPPO RELAZIONE 5. Percorso per costruire insieme (condividere) a livello di istituto gli obiettivi educativi 6. Costruire insieme un POF cittadino, organizzato, programmato e coordinato annualmente a livello cittadino. Questa parte del POF della scuola riguarda: - relazione con il territorio (non la didattica) - l assunto pedagogico, la pedagogia civile che vogliamo portare avanti nella scuola - linee guida condivise più che azioni specifiche 7. Fare attività con insegnanti, genitori, ragazzi e sviluppare le azioni a vari livelli di scuola; inoltre pensare e realizzare fra genitori, insegnanti e ragazzi occasioni di socializzazione in orario extrascolastico 8. Percorsi formativi sulla relazione con momenti specifici dedicati ai ragazzi, agli insegnanti e ai genitori.
15 Struttura organizzativa del Polo Educativo Cittadino
16 GRUPPI DI LAVORO SULLE AZIONI Gruppi che progettano, negoziano e realizzano le azioni individuate, coinvolgendo soggetti istituzionali che hanno un ruolo nelle azioni previste (es. presidi, funzionari comunali, altri soggetti ). TAVOLO DI COORDINAMENTO DEL POLO EDUCATIVO Il tavolo ha un ruolo strategico, operativo e di monitoraggio. Raccoglie referenti nominati dagli Istituti Scolastici (dirigenti, insegnanti e genitori) con rappresentanti del comune (politico e tecnico) e degli stakeholder territoriali. GRUPPO PROMOTORE Individua e mette in pratica strategie per far conoscere il Polo Educativo nel mondo scolastico e sul territorio e per coinvolgere nuove persone nel processo.
17 Valutazione del percorso dei gruppi di lavoro
18 Cosa mi ha soddisfatto di più lavoro di gruppo? (Valori: min=1, max=3) a. Poter esprimere la mia idea b. La qualità delle azioni emerse c. La ricchezza del confronto d. La possibilità per tutti di incidere e. Le decisioni prese collettivamente f. Aver raggiunto gli obiettivi che mi ero posto g. La valorizzazione di punti di vista diversi h. Le azioni individuate rispondono ai problemi che ci sono i. Il confronto fra persone con ruoli diversi
19 i. Il confronto fra persone con ruoli diversi 47 h. Le azioni individuate rispondono ai problemi che ci sono g. La valorizzazione di punti di vista diversi f. Aver raggiunto gli obiettivi che mi ero posto 0 e. Le decisioni prese collettivamente 15 d. La possibilità per tutti di incidere 16 c. La ricchezza del confronto 37 b. La qualità delle azioni emerse 12 a. Poter esprimere la mia idea 5
20 RIFERIMENTI COMUNE DI TREVISO Assessorato alle Politiche per la Scuola Settore Servizi Sociali, Demografici, Scuola e Cultura Ufficio Educazione e Diritto allo Studio Cà Sugana, Via del Municipio, 16 tel Il Sestante scs onlus (partner tecnico) Andrea Pozzobon tel. 328/ andreapozzobon@ilsestante.eu Benedetta Talon tel. 328/ benedettatalon@ilsestante.eu
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