Disabilità Intellettiva e Inclusione
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- Rachele Franchini
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1 GIORNATA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO COMUNICAZIONE E DIVERSITA ROTARY CLUB NAPOLI CASTEL DELL OVO Napoli, 8 maggio 2017 Hotel Royal Continental Disabilità Intellettiva e Inclusione Goffredo Scuccimarra
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3 Disabilità intellettiva Prevalenza 1-3% Circa persone in Italia
4 Quali sono le caratteristiche della disabilità intellettiva?
5 Nel Disabilità intelletiva l evento (o gli eventi) patogeno, congenito o acquisito, colpisce il sistema nervoso durante il periodo di massimo sviluppo e vulnerabilità, condizionando l evoluzione complessiva del soggetto, del suo funzionamento cognitivo generale, del suo comportamento adattivo, la sua qualità di vita.
6 30-50% delle cause di disabilità intellettiva sono sconosciute Cause genetiche OMIM (Online Mendelian Ihneritance in Man) 800 Human intellectual disability genes (18% dei geni noti in grado di provocare malattie) 2000 geni se mutati possono provocare una disabilità intellettiva
7 Alla nascita Microcefalia Tratti dismorfici del viso Lattante (2-4 mesi) Prima infanzia 1 (6-18 mesi) Prima infanzia 2 (2-3 anni) Età prescolare (3-5 anni) Età scolare (>5 anni) Difficoltà nell interazione con l ambiente Problemi visivi e/o uditivi Ritardo motorio Ritardo o disturbi del linguaggio Ritardo o disturbi del linguaggio Impaccio motorio Difficoltà nell acquisire i prerequisiti scolastici Difficoltà d apprendimento Problemi comportamentali
8 Deficit del funzionamento adattivo Comunicazione Conoscenze scolastiche Autonomia decisionale Salute e sicurezza Abilità sociali Tempo libero Cura di sé Vita nell ambiente domestico Uso delle risorse della comunità Lavoro
9 Disabilità intellettiva A. Deficit delle funzioni intellettive - Ragionamento - Problem solving - Pianificazione - Pensiero astratto - Capacità di giudizio - Apprendimento B. Deficit del funzionamento adattivo, tale da comportare il mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socioculturali relativi alle - Autonomie - Responsabilità Si tratta di deficit adattivi che, in assenza di un supporto costante, limitano il funzionamento nelle attività (una o più) della vita quotidiana, come la comunicazione, la partecipazione sociale e la vita autonoma, nei vari ambienti di vita dell individuo (casa, scuola, ambiente lavorativo, comunità). C. Esordio durante il periodo di sviluppo
10 Quali sono gli interventi?
11 Il modello italiano rimane fondamentalmente assistenzialistico e incentrato sulla delega alle famiglie, che ricevono il mandato implicito di provvedere autonomamente ai bisogni delle persone con disabilità
12 Fino alla minore età, le famiglie possono contare su uno dei pochi, se non l'unico, punto di forza della risposta istituzionale alla disabilità, cioè l'inclusione scolastica, che pur con tutti i suoi limiti e difficoltà rappresenta un'importante occasione di inclusione sociale.
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16 STATO DI SALUTE E STRESS PERCEPITI DAI GENITORI DI BAMBINI AFFETTI DISABILITÀ NEUROPSICHICHE Goffredo Scuccimarra *,1, Claudia Paparone *,2, Maria Cristina Nicotera *,2, Agata Facciuto *,2, Roberto Velotti *,3, Angelo Cerracchio **,4, Emilia Vecchi **,1 * Istituto Antoniano - Centro Studi Ricerca e Formazione di Rilevante Interesse Regionale ** ANFFAS Salerno SF-12 PCS MCS Variabili Campione n= Controllo n= Stat. p<.01 p<.01 PSS p.185 SSQ-6 Grado soddisfazione Numero persone p<.01 p<.01 Tabella 2 Stato di salute (SF-12), stress percepito (PSS), supporto sociale (SSQ-6)
17 Qual è la portata reale dell inclusione?
18 L'Italia è ancora molto indietro sul fronte dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità Tasso di occupazione delle persone con disabilità in età attiva 50,40% 28% 36% 28% 18% Italia Spagna Francia Germania Regno Unito
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21 Correlazione tra Comportamenti adattivi e variabili socio-economiche fattore Età soggetto Età padre Età madre Scolarità padre Scolarità madre Salute padre Salute madre Monogenitorialità Componenti nucleo familiare Altro sostegno cure Altro sostegno economico SES Adeguatezza abitativa significatività p<.05 p<.05 p<.05 p<.01 p<.01
22 Correlazione tra Comportamenti problema e variabili socio-economiche fattore Età soggetto Età padre Età madre Scolarità padre Scolarità madre Salute padre Salute madre Monogenitorialità Componenti nucleo familiare Altro sostegno cure Altro sostegno economico SES Adeguatezza abitativa significatività p<.05 p<.01 p<.01
23 Fondazione Istituto Antoniano Ercolano (NA)
24 1958 Costituzione dell Istituto Antoniano Padre Ferdinando Brachini fonda l Istituto per l accoglienza di adolescenti in condizioni di disagio 1959 Riconoscimento di Ente Canonico Finalità principale: istruzione e formazione dei soggetti normali e minorati psichici 1963 Centro di Formazione professionale 1968 Centro Medico-Psicopedagogico rivolto al trattamento dei soggetti con disturbi neuropsichici in età evolutiva 1968 Scuola Differenziale e Speciale 1981 Istituzione del Centro Studi ricerca e formazione 1984 Convenzionamento con SSN Erogazione di trattamenti riabilitativi ex art.24 L.833/ Fondazione Istituto Antoniano
25 Centro Medico Riabilitativo Accoglienza Immigrati Servizio DSA Centro Studi Fondazione Istituto Antoniano Servizio Autismo Cooperativa Sociale Casa Famiglia
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27 Potenziamento delle competenze di vita in gruppo
28 Bolle di sapone. Un laboratorio di terapia occupazionale per la produzione di saponi come strumento per il rafforzamento delle autonomie di base in giovani adulti affetti da ritardo mentale Sistema Nervoso e Riabilitazione, 3: 69-73, 2007 Porre il pentolino nel fornetto Regolare temperatura e timer Togliere con il guanto il pentolino Aggiungere il colore Mescolare Versare il composto nello stampo
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32 << Il ritardo mentale non è qualche cosa che si ha, come gli occhi azzurri o un cuore malato. Non è neppure qualche cosa che si è, come essere piccoli o magri. Non è un disturbo medico, benché possa essere codificato in una classificazione medica di malattie; non è neppure un disturbo mentale, benché possa essere definito all interno di una classificazione di disturbi psichiatrici. Il termine ritardo mentale si riferisce ad uno stato particolare di funzionamento che esordisce nell infanzia, è multidimensionale ed è influenzato positivamente da sostegni individualizzati >> AAMR, 1959
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