DIOCESI DI PIAZZA ARMERINA

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1 DIOCESI DI PIAZZA ARMERINA UFFICIO PER LA PASTORALE DELLE VOCAZIONI UFFICIO PER LA PASTORALE GIOVANILE Itinerario vocazionale per giovani e adolescenti Scheda per il tempo di Pasqua L itinerario vocazionale, in questo tempo di Pasqua, vive il proprio momento di apice così come tutto l anno liturgico che stiamo celebrando. La Pasqua ci presenta la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte e ci fa riflettere sul senso pieno ed autentico di una vita destinata all eternità. La persona di Gesù, in questo tempo di Pasqua, si presenta a noi come il vero uomo che sconfigge la morte perché prima si fa sconfiggere da essa. La bellezza della gioia pasquale deve fare i conti con lo scandalo della bruttezza dell Uomo del Getsemani che suda lacrime di sangue e che viene crocifisso abbandonato e tradito persino dai suoi. La bellezza pasquale viene così purificata da ogni sporta di vuoto romanticismo e si radica alla realtà della vita di Gesù di Nazareth. ITINERARIO scopriamo la Bibbia La bellezza della pazienza di Gesù (Luca 24,13-35) conosciamo i testimoni della fede La bellezza di Dio nel quotidiano: una coppia di sposi educhiamoci alla preghiera Il senso dei segni di croce prima dell ascolto del Vangelo ascoltiamo il mondo (arte, narrativa, film, musica) Film di Giorgio Diritti, Un giorno devi andare (Italia/Francia, 2013) canzone di Negramaro, Ti è mai successo 1

2 scopriamo la Bibbia La bellezza della pazienza di Gesù Dal Vangelo secondo Luca (24,13-35) Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l un l altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Meditazione La scena di Emmaus è un capolavoro di catechesi liturgica e missionaria. Vi è descritto l itinerario di due discepoli che lasciano Gerusalemme illusi e delusi e vi ritornano per ripartire gioiosi e fiduciosi verso la testimonianza, perché sono stati incontrati dal Crocifisso-Risorto, spiegazione di tutta la Scrittura e presenza perenne tra i suoi nel sacramento dell Eucarestia. L inizio del cammino è un allontanarsi dal Crocifisso. La crisi della croce sembra aver seppellito ogni speranza. Colui che l ha fatta nascere, l ha portata con sé nella tomba. Non bastano voci di donne per farla rinascere. Gesù raggiunge i due, cammina con loro e li lascia parlare, alla fine si svela a loro e scompare ai loro occhi come Uomo e vi resta nella presenza del pane spezzato. 2

3 Per la tua vita La strada che intraprendono i discepoli di Emmaus è in direzione opposta a Gerusalemme. Erano tristi, delusi e i loro volti erano cupi. In questa strada vi cammina anche Gesù che li raggiunge. Prima di iniziare la meditazione, cerca di fare silenzio intorno a te e dentro di te. Riprendi la scheda di Avvento e segui le indicazioni scritte per una buona meditazione. Quali sono state le esperienze di tristezza e delusione che hai vissuto nella tua vita? Cerca di elencarne alcune. Dinanzi a queste delusioni, qual è stata la tua reazione? Ti sei allontanato dalla parrocchia, dalla fede? Hai cercato altre strade per essere felici e trovare risposte? Uno dei discepoli ha un nome Cleopa, mentre l altro resta un anonimo! Il nome dell altro discepolo ha il tuo nome, il mio, il nostro l altro discepolo sei tu ogni volta che ti allontani dal Signore Gesù. Immaginati la scena e cerca di rileggere la tua vita in base a questa icona. Immagina di raccontare a Gesù che cammina accanto a te, le tue ansie, le tue delusioni, le tue speranze. Chi è Gesù che non riconosci nel tuo cammino? Quando Gesù si è fatto presente alla tua vita e in quali persone? Che rapporto hai con Gesù Eucarestia? Ogni tanto ti capita di fare qualche minuto di adorazione o di parlare con lui, come in un dialogo di amicizia. Ringrazia il Signore del tempo che ti ha concesso di vivere con la sua Parola e con te stesso. conosciamo i testimoni della fede La bellezza di Dio nel quotidiano: una coppia di sposi Ascoltiamo in prima persona la testimonianza di una coppia di sposi (cfr. Sussidio E bello con Te, 56-57) Chi siete? Ci raccontate qualcosa di voi? Massimo e Luisanna Camaglia, sposi da 21 anni, genitori di 3 ragazzi: Francesco di 18 anni, Sofia di 16 e Angelo di 14. Viviamo in campagna a sud di Roma, una vita ordinaria e bella di lavoro, attenzione ai figli, agli amici, alla Chiesa e alla società. Quando e come Gesù è entrato nella vostra vita? Veniamo entrambi da esperienze di gruppi giovanili, Massimo è cresciuto in oratorio, Luisanna è figlia di genitori attivi nelle comunità di base, la fede in Gesù si può dire sia stata più respirata che scoperta. E cambiato qualcosa con questo incontro? La grazia di aver conosciuto, sin da piccoli, realtà di fede, non ci ha risparmiato un cammino di consapevolezza per incontrare Gesù come persona viva e affascinante, più che un sistema di valori all interno di una valida cultura. Oggi com è la vostra relazione con Gesù? 3

4 E viva! Proprio come in un rapporto di coppia. Una relazione è viva quando c è dialogo, confronto, scontro, perdono, stupore, fatica e gioia. Per la tua vita La vocazione al matrimonio, così come le vocazioni di speciale consacrazione, costituiscono strade diverse per arrivare all unica meta: essere santi! Chiedi al Signore, nella preghiera, consiglio per capire e scegliere la strada giusta per te. Cosa chiedi alla tua vita? Come ti immagini di vivere da grande? Educhiamoci alla preghiera Il senso dei tra segni di croce prima dell ascolto del Vangelo Prima di iniziare a leggere il Vangelo e subito dopo aver detto: Dal Vangelo secondo.. con il pollice della mano destra, ci si segna con un piccolo segno di croce la fronte, le labbra e il petto. Il senso è antichissimo ed è ispirato ad un passo del profeta Ezechiele in cui si dice di segnare con un Tau la fronte di tutti gli uomini (Ez 9,4). La lettera tau, corrispondente alla T del nostro alfabeto, è l'ultima lettera dell alfabeto ebraico e rappresenta Dio nella sua perfezione. Sino all epoca dei Vangeli, questa lettera era tracciata proprio come una croce. Manifesta il desiderio di comprendere la Parola con la mente (ragione) e con il cuore (interiorizzazione tramite la fede), e di proclamarla con la bocca attraverso cioè la propria testimonianza. Ascoltiamo il mondo Film di Giorgio Diritti, Un giorno devi andare (Italia/Francia, 2013) La vicenda. Dolorose vicende famigliari spingono Augusta, una giovane donna italiana, a fuggire dal proprio paese per cercare un senso alla propria vita nell immensità della natura amazzonica. Dapprima segue Suor Franca, successivamente decide di vivere in una Favela, povera tra i poveri e sperimentare una vita semplice e il senso della comunità che caratterizzano queste popolazioni. Ma le pressioni del governo, che utilizza tutti i mezzi pur di eliminare le favela, porta allo sfaldamento della comunità stessa. Augusta allora se ne va, da sola, e si immerge in una straordinaria e potente natura amazzonica, annullandosi in essa e trovando così quella felicità che cercava. Per la tua vita. Augusta scappa dal dolore e va alla ricerca di un senso da dare alla propria vita. Lo cerca nella Chiesa, ma non lo trova. Lo cerca nella comunità degli ultimi, dove sembra trovare nuove motivazioni e stimoli, ma gli avvenimenti glielo impediscono. Lo cerca infine nella natura e a suo modo di vedere, trova ciò che cercava. La vita è caratterizzata dalla sofferenza e dal dolore. Per trovare un senso alla vita stessa, non occorre fuggire o andare alla ricerca di esperienze sensazionali occorre rispondere alle domande di senso che abitano nel cuore di ciascuno. Scheda film Regia:Giorgio Diritti Sceneggiatura:Giorgio Diritti, Fredo Valla, Tania Pedroni Musiche: Marco Biscarini, Daniele Furlati Montaggio: Roberto Missiroli Anno: 2013 Nazione: Italia/ Francia Distribuzione: Bim Durata: 110 min 4

5 Negramaro Ti è mai successo Ti è mai successo di sentirti al centro Al centro di ogni cosa al centro di quest universo E mentre il mondo gira lascialo girare Che tanto pensi di esser l unico a poterlo fare Sei così al centro che se vuoi lo puoi anche fermare Cambiarne il senso della direzione per tornare Nei luoghi e il tempo in cui hai perso ali, sogni e cuore A me è successo e ora so volare Ti è mai successo di sentirti altrove I piedi fermi a terra e l anima leggera andare Andare via lontano e oltre dove immaginare Non ha più limiti hai un nuovo mondo da inventare Sei così altrove che non riesci neanche più a tornare Ma non ti importa perché è troppo bello da restare Nei luoghi e il tempo in cui hai trovato ali, sogni e cuore A me è successo e ora so viaggiare Oltre questa stupida rabbia per niente Oltre l odio che sputa la gente Sulla vita che è meno importante Di tutto l orgoglio che non serve a niente Oltre i muri e i confini del mondo Verso un cielo più alto e profondo Delle cose che ognuno rincorre E non se ne accorge che non sono niente Ti è mai successo di guardare il mare Fissare un punto all orizzonte e dire: È questo il modo in cui vorrei scappare andando avanti sempre avanti senza mai arrivare In fondo in fondo è questo il senso del nostro vagare Felicità è qualcosa da cercare senza mai trovare Gettarsi in acqua e non temere di annegare A me è successo e ora so volare... Volare... Volare Oltre questa stupida rabbia per niente Oltre l odio che sputa la gente Sulla vita che è meno importante Di tutto l orgoglio che non serve a niente Oltre i muri e i confini del mondo Verso un cielo più alto e profondo Delle cose che ognuno rincorre E non se ne accorge che non sono niente Ti è mai successo di voler tornare A tutto quello che credevi fosse da fuggire E non sapere proprio come fare Ci fosse almeno un modo uno per ricominciare Pensare in fondo che non era così male Che amore è se non hai niente più da odiare Restare in bilico è meglio che cadere A me è successo amore e ora so restare 5

6 play Ascoltala in: Dentro il testo. Conversione, riformulazione, risurrezione. Dentro ad ogni termine un universo. Ti è mai successo? Ti è mai successo? Ti è mai successo? La domanda torna insistente. Il prendere coscienza del nostro vissuto è fondamentale, significa smascherarsi e ricominciare. Ogni volta una volta in più, senza stancarsi, ma con l entusiasmo di una nuova sfida da affrontare e vincere. Ma prima occorre conoscere la propria storia, le proprie vicissitudini e chiamarle per nome. Certe volte ci sentiamo Dio e non ce ne accorgiamo Ma una volta che te ne accorgi inizia la tua guarigione. Chi riesce a combattere questa falsità, comincia a vivere (a me è successo ed ora so volare); chi riesce a sognare, comincia a guardare le cose con occhi diversi (a me è successo ed ora so viaggiare); chi riesce ad andare oltre, si rende conto che quanto ha raggiunto è troppo bello e vorrebbe restarci per sempre (le cose che ognuno rincorre e non se ne accorge che non sono niente), diventa niente dinanzi all immensità che ti si apre davanti, che cominci a distinguere ed amare e della quale, appena ti allontani senti la mancanza e ti si apre una nuova ferita. La resurrezione diventa il ridare senso alla propria esistenza e tutto quello che sino a quel momento si voleva fuggire, prende nuove sembianze: e allora che impari ad amare (a me è successo amore e ora so restare). A cura di don Luca Crapanzano 6