Atlante della mortalità in Emilia-Romagna
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- Nicola Manfredi
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1 Atlante della mortalità in Emilia-Romagna Gatti Maria Giulia Bologna Il dato di mortalità L analisi della mortalità è un punto cardine del lavoro epidemiologico e riveste un ruolo di indicatore globale della salute Esso permette di analizzare lo status di malattia e di benessere psicofisico delle popolazioni consentendo anche di esprimere ipotesi di causalità tra determinanti ed evento 1
2 La pubblicazione Ha un carattere puramente descrittivo e quindi non presenta ipotesi di natura eziologia Consente al lettore di interrogarsi sulle distribuzioni geografiche, temporali, per sesso ed età dei decessi Tramite adeguata conoscenza delle popolazioni interessate permette di formulare ipotesi causali A chi è rivolta Ai decisori che operano nell ambito delle politiche sanitarie e di prevenzione per individuare opportune linee di intervento favorire una mirata allocazione delle risorse e a tutti gli interessati epidemiologi, analisti 2
3 Qualità del dato Il dato di mortalità risulta discretamente affidabile e preciso, ma in misura diversa a seconda del tipo di patologia: è tanto migliore quanto maggiore è la letalità e breve il decorso di malattia Esso inoltre risente di una certa variabilità della certificazione da parte dei medici e della eventualità di errori di codifica da parte dei codificatori Qualità del dato In Emilia-Romagna attività sulla qualità del dato abitudini certificative e di codifica abbastanza omogenee il dato finale è di una certa qualità Attenzione! Emilia-Romagna vs. Italia 3
4 Dato regionale: archivio regionale dei deceduti (ReM) Dato nazionale: dati di fonte Istat Confronto regionale: dati fonte Istat Indicatori utilizzati Tassi grezzi Tassi standardizzati diretti Tassi standardizzati indiretti e SMR Intervallo di confidenza Errore standard Speranza di vita Anni medi di vita potenziale persi Mappe di distribuzione geografica dei decessi 4
5 Tassi di mortalità La standardizzazione è stata condotta allo scopo di confrontare i livelli di mortalità tra le diverse province della Regione Emilia- Romagna I tassi del trend (Italia vs regione) sono stati determinati mediante standardizzazione diretta: popolazione di riferimento Italia censimento 1991 Analisi effettuate per distretto e AUSL standardizzazione diretta e popolazione di riferimento: Regionale del
6 La standardizzazione diretta consiste nell applicare all ammontare di una specifica classe di età di una popolazione standard (o di riferimento) i tassi di mortalità specifici dell analoga classe di età della popolazione osservata (si annulla l effetto dell età pesando il tasso in base alla numerosità della popolazione standard) Indicato con Ni la popolazione standard della i-esima classe di età, ti il tasso specifico di mortalità della i-esima classe di età della popolazione osservata (o studio), il tasso standardizzato di mortalità (TS) si ottiene dalla formula a fianco TS n i= 1 = n N * t i= 1 i N i i 6
7 Intervallo di confidenza-errore standard l errore standard ci da la misura della incertezza nella stima di un parametro l intervallo di confidenza esprime utilizzando l errore standard, dato un parametro calcolato in un campione (tasso, media ), l insieme dei valori entro i quali con una certa probabilità cade il valore del parametro nella popolazione che ha generato il campione il risultato ottenuto da un campione viene quindi esteso alla popolazione Speranza di vita numero medio di anni che un soggetto di una data popolazione può attendersi di vivere all età X si calcola (dalle tavole di mortalità di una determinata popolazione) come la somma retro-cumulata degli anni che restano complessivamente da vivere ai soggetti che raggiungono quella età x in rapporto alla numerosità di questi ultimi 7
8 Anni medi vita potenzialmente persi Indicatore che determina il n medio di anni di vita persi prima di raggiungere l età coincidente con la speranza di vita alla nascita Si calcola sottraendo dall età coincidente alla speranza di vita alla nascita (es: 77,78 per gli uomini della regione nel triennio ) l età di morte e dividendo per il numero dei decessi Si ottiene un valore medio di anni persi per ogni deceduto che può essere confrontato su diversi periodi La pubblicazione La struttura della pubblicazione prevede una suddivisione in due parti la prima dedicata alla mortalità in generale e ai tumori la seconda dedicata ad altre cause di morte 8
9 1 parte Mortalità generale Tutti i tumori Tumore maligno dello stomaco Tumore maligno colon, retto, sigma, ano Tumore maligno trachea, bronchi, polmoni Tumore maligno mammella femminile Tumore maligno utero Altri tumori 2 parte Diabete mellito AIDS Malattie del sistema circolatorio Infarto acuto del Miocardio Altre malattie ischemiche di cuore Disturbi circolatori dell encefalo Malattie dell apparato respiratorio Bronchite e Asma Malattie dell apparato digerente Traumatismi e avvelenamenti Incidenti stradali e da altri mezzi di trasporto Suicidi e autolesione Malattie degenerative involutive cerebrali 9
10 La pubblicazione La mortalità è stata stratificata per causa, secondo la classificazione internazionale ICD IX per popolazione totale e per sesso I risultati sono stati quindi aggregati per: anno singolo periodo temporale comune AUSL di residenza in particolare trend dei tassi standardizzati (Italia-rer) grafico dei tassi standardizzati per regione relativi all anno 2002 maschili e femminili (Health for All- Istat e tavole on-line ISTAT relative al 2002) tabelle di mortalità regionale relative all anno 2004, divise per AUSL, sesso e causa tabelle relative agli anni di vita medi potenzialmente persi tabelle relative al numero totale di decessi, ai tassi grezzi e standardizzati con i rispettivi intervalli di confidenza, complessivi del periodo , aggregati per distretto di residenza mappe geografiche di rischio relativo per comune Eccezioni: capitoli mortalità generale e altri tumori 10
11 CD allegato In modo analitico sono presentati i dati di mortalità della banca dati regionale a partire dalla sua istituzione nel 1995 In un data-set aggregato utilizzabile per elaborazioni dall utente, vi sono: numeri assoluti e tassi specifici per classe di età decennale, causa, AUSL e anno relativamente al periodo TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI (codice ICD IX: ) Trend di mortalità con andamento decrescente Il 40% circa dei decessi avviene al di sotto dei 65 anni Aree a RR di mortalità elevato si riscontrano in particolare in provincia di Ferrara 11
12 TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI (codice ICD IX: ) trend femmine Tasso standardizzato RER Tasso standardizzato Italia TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI (codice ICD IX: ) trend maschi Tasso standardizzato RER Tasso standardizzato Italia 12
13 TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI (codice ICD IX: ) Traumatismi ed Avvelenamenti Limiti Provinciali Rischio Relativo < > 1.3 TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI (codice ICD IX: ) Traumatismi ed Avvelenamenti - Femmine Limiti Provinciali Rischio Relativo < >
14 TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI (codice ICD IX: ) Traumatismi ed Avvelenamenti - Maschi Limiti Provinciali Rischio Relativo < > 1.3 INCIDENTI STRADALI E DA ALTRI MEZZI DI TRASPORTO (codice ICD IX: E800-E848) Trend di mortalità oscillanti ma in diminuzione in entrambi i sessi, con andamento in discesa più spiccato per i maschi che presentano anche i tassi più elevati Il 42,5% dei deceduti maschi appartiene alla classe di età anni Dislocazione delle aree geografiche a maggior rischio in particolare nelle zone est e nord-est della regione 14
15 INCIDENTI STRADALI E DA ALTRI MEZZI DI TRASPORTO (codice ICD IX: E800-E848) Tasso standardizzato RER Tasso standardizzato Italia INCIDENTI STRADALI E DA ALTRI MEZZI DI TRASPORTO (codice ICD IX: E800-E848) Tasso standardizzato RER Tasso standardizzato Italia 15
16 INCIDENTI STRADALI E DA ALTRI MEZZI DI TRASPORTO (codice ICD IX: E800-E848) Incidenti Stradali Limiti Provinciali Rischio Relativo < > 1.3 INCIDENTI STRADALI E DA ALTRI MEZZI DI TRASPORTO (codice ICD IX: E800-E848) Incidenti Stradali - Femmine Limiti Provinciali Rischio Relativo < >
17 INCIDENTI STRADALI E DA ALTRI MEZZI DI TRASPORTO (codice ICD IX: E800-E848) Incidenti Stradali - Maschi Limiti Provinciali Rischio Relativo < >
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