Luoghi e strumenti di cura innovativi per i nuovi bisogni di salute
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- Rosa Valentino
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1 Luoghi e strumenti di cura innovativi per i nuovi bisogni di salute Maria Chiara Corti Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria Strutture di ricovero intermedie e integrazione socio-sanitaria
2 Le malattie, i luoghi e gli strumenti di cura La multimorbilita e la norma: il modello unica malattia non esiste piu Il dualismo ospedale e territorio e in crisi senza ponti tra i luoghi della cura e senza integrazione tra il sanitario e il sociale. Gli strumenti e i luoghi per curare il malato acuto non sono gli stessi per assistere le persone con patologie multiple e disabilita.
3 La piramide del rischio case-mix nella popolazione PALLIAZIONE COORDINAMENTO CURE CASE MANAGEMENT Terminalita = 5 Multimorbidita e complessita = 4 HOSPICE, OSPEDALE DI COMUNITA CURE PALLIATIVE, ADI, OSPEDALE PER ACUTI O DICOMUNITA, ADI RIABILITAZIONE, SPECIALISTICA COORD. CURE DISEASE/CASE MANAGEMENT Patologia singola complessa Patologie multiple = 3 OSPEDALE PER ACUTI, DI COMUNITA, ADI ASS. PRIMARIA PDTA=DISEASE MANAGEMENT DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE Una singola patologia o condizione non complessa = 2 Sviluppo dei sintomi = 1 ASS. PRIMARIA SPECIALISTICA ASSISTENZA PRIIMARIA PROMOZIONE SALUTE SCREENING STRUMENTI DIGESTIONE In salute = 0 Segreteria Regionale per la Sanità DOMICILIO LUOGO E TIPO DI CURA
4 3 obiettivi in attuazione del Piano Mappare la morbidita per stratificare la popolazione che è molto eterogenea in termini di bisogni di salute Migliorare l esperienza di cura del paziente in luoghi di cura appropriati e a domicilio Migliorare l efficienza per recuperare risorse per coloro che più ne hanno bisogno
5 3 obiettivi in attuazione del Piano Mappare la morbidita per stratificare la popolazione che è molto eterogenea in termini di bisogni di salute Migliorare l esperienza di cura del paziente in luoghi di cura appropriati e a domicilio Migliorare l efficienza per recuperare risorse per coloro che più ne hanno bisogno
6 Obiettivi del Piano SSR : le Cure intermedie: Sostegno alla deospedalizzazione e supporto alla domiciliarita Ospedale di Comunita Unita di Riabilitazione T Hospice Pazienti con - perdita di alcune funzioni (es. ADL) ma con 3 raiettorie p rognostiche: - le funzioni perse sono recuperabili - alcune funzioni sono perse, ma devo far adattare il paziente (e la famiglia) - la malattia ha una prognosi infausta, e necessita di cure palliative Cure intermedie: Pazienti - le cui funzioni/abilita perse sono recuperabili - che hanno già effettuato riabilitazione intensiva ma necessitano di proseguire il trattamento. - cronico evolutivo (es. Parkinson) con grave disabilità residua che necessita di periodo di riabilitazione/adattamento luoghi o strumenti di cura per ridurre/evitare Obiettivo: ricoveri inappropriati, Obiettivo: favorire il recupero stabilizzazione, riabilitazione e funzionale per un riattivazione/ precoce rientro riattivazione a palliazionedomicilio Pazienti con: - aspettativa di vita inferiore a 6 mesi; - completamento di tutte le indagini diagnostiche ed esclusione di terapie volte alla guarigione della malattia; - indice di Karnofsky uguale od inferiore a 50 Focussulla funzionalità e qualità della vita vs. diagnosi e procedure Obiettivo: palliazione e qualita della vita
7 Allegato E DGR 2122 del 2012 RILEVAZIONE DELL'ESISTENTE PROGRAMMAZIONE AZIENDE Pop > 42 anni (ISTAT 2011) CTRP CENTRI ex art 26 e strutture assimilate HOSPICE OSPEDALE DI COMUNITÀ UNITÀ RIABILITATIVA TERRITORIALE(**) n pl da attivare ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n ULSS n Totale Standard per abit. > 42 anni n pl a valenza n pl a valenza La programmazione di letti per cure intermedie n pl complessivi interaziendale interaziendale n pl attivati(*) n pl attivati(*) n pl attivati(*) programmati (attivati) (attivati) nel , 2 posti per = posti come fabbisogno di cui gia attivi Definiti nuovi standard e tariffe per autorizzazione e accreditamento (*) il numero dei pl attivati è derivato dal rapporto regionale "Monitoraggio e verifica Strutture Residenziali Extraospedaliere" (giugno 2011) ATTENZIONE: NON HO AGGIORNATO QUESTA SLIDE, NON HO I POSTI LETTO (**) il numero di pl attivati classificati nella tipologia di Unità Riabilitative Territoriali comprende i pl cosiddetti di RSA a valenza riabilitativa e i pl SAPA STRUTTURE DI RICOVERO INTERMEDIE Piano SSR: nuovi posti 1,20
8 Confronto caratteristiche che incidono sulla L attuazione della programmazione nel Ospedaledi Comunita Unita di riabilitazione territoriale Hospice Totale Posti Letto Budget annuo Euro Euro Euro Euro
9 PROVENIENZA DEI PAZIENTI IN HOSPICE: 2013 Erano 181 pl nel sono stati attivati e 46 da attivare il 35% dal domicilio di cui 70% con cure palliative (era il 10% nel 2011) persone assistite in Hospicenel 2013 vs nel 2011 il 60% proviene dall ospedale (vs 65%)
10 Confronto caratteristiche che incidono sulla produttività Strumenti innovativi di mappatura della morbidita, e di misurazione del case-mix nella popolazione : il sistema ACG Il DRG del territorio
11 Confronto caratteristiche che incidono sulla produttività COSA E IL SISTEMA ACG? ACG = AdjustedClinicalGroups E UN SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE USATO PER IL RISK ADJUSTMENT: E UN GROUPER: UN SISTEMA CHE IDENTIFICA RAGGRUPPAMENTI DI PAZIENTI IN UNA POPOLAZIONE Sviluppato dall Università Johns Hopkins di Baltimora (USA)
12 Il percorso di ACG in VENETO Pilota : 2 ULSS (1 mln abitanti) Costruzione del database Validazione statistica Studio su effetto di integrazione con MMG Pilota : 6 ULSS (2 mln abitanti) Analisi retrospettive: pesatura indicatori Analisi su specifiche patologie croniche: depressione, diabete,. Modelli predittivi per ospedalizzazione Interfaccia di ACG con sistemi di business intelligence : 21 ULSS (5 mln abitanti) Costruzione database regionale Progetto di supporto al case management di patologie croniche nelle cure primarie Segreteria Regionale per la Sanità
13 Con il sistema ACG l integrazione e sulla persona Diagnosi da registro esenzioni ticket (ICD9) Pronto Soccorso (ICD9CM) Residenzialita e Hospice (ICD9CM) Persona Diagnosi da UVMD e ADI (International Classification for Primary Care-ICPC) Ricoveri ospedalieri Diagnosi di dimissione ICD9CM) Database salute mentale (ICD10) Database registro malattie rare (ICD 9) Farmaceutica (ATC) Costi (e stime di costi) ( da drg, tariffe e costo farmaci)
14 La piramide del rischio: Resource Utilization Bands PALLIAZIONE, COORDINAMETO CURE COORDINAMENTO CURE CASE MANAGEMENT COORDINAMENTO CURE DISEASE/CASE MANAGEMENT 5= Terminalita = 1% 4 = Multimorbidita e complessita = 3 % 3 = Patologia singola complessa, Patologie multiple = 17% Carico 10,2 Carico 5,1 Carico 2,4 PDTA, DISEASE MANAGEMENT DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE 2 = Una singola patologia o condizione non complessa = 16% 1 = Sviluppo dei sintomi = 44 % Carico 0,9 Carico 0,3 PROMOZIONE SALUTE SCREENING STRUMENTI DI MANAGEMENT 0= In salute = 18% Carico o peso = 0 CARICO ASSISTENZIALE= COSTO
15 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Confronto caratteristiche che Confronto % popolazione incidono sulla e % produttività costi per RUB 21% 3,7 17,7 18,7 40,7 19,2 28,0 45,0 75% 71 % 56,0 16,0 17,0 12,0 12,0 15,0 ULSS Veneto Costi totali Costi per farmaci Elevato/Mol to elevato Moderato Basso Utilizzatore sano Non utilizzatore
16 Confronto caratteristiche che incidono sulla produttività
17 Costi della malattia e % costi per farmaci Segreteria Regionale per la Sanità
18 UTILIZZO DEL SISTEMA ACG IN VENETO nel 2015 Infermiere Care Manager nelle cure primarie Confronto caratteristiche che incidono sulla produttività Attivazione di un percorso di gestione dei casi complessi di scompenso cardiaco in equipe tra MMG e infermiere del distretto (care manager) Approccio al care management basato sull equipe. Presa in carico dei pazienti a più alto rischio di ospedalizzazionefino a un massimo di pazienti per infermiere/mmg. Invito a entrare nel programma (lettera o invito da MMG) Visita a domicilio di infermiere care manager Visita in ambulatorio Planning dell assistenza Piano di cura (MMG e Infermiere, ed eventualmente UVMD) "Piano di Azione" per paziente e caregiver. Monitoraggio proattivo 1/mese Riunioni d'equipe nel corso del programma.
19 Confronto caratteristiche che incidono sulla produttività Costi osservati e costi attesi per ACG nelle ULSS
20 Confronto caratteristiche che incidono sulla produttività L integrazione socio-sanitaria: Migliorare l equita nell assistenza a persone con multimorbidita e disabilità a domicilio e in ambienti protetti
21 Impegnativa di cura domiciliare PANIERE DELLA DOMICILIARITA Aquale bisogno assistenziale risponde Basso(famiglie che assistono persone non autosufficienti) Medio (persone con disturbo comportamentale Alto (gravissimocon dipendenza vitale) Numero utenti Entità del contributo Budget ( ) (verso ) (dal con SVAMA elevata) 120 euro mensili 28 milioni 400 euro mensili 27,5 milioni 800 Fino a 1.000euro mensili 10 milioni Disabili Da 250 a 700 mensili 8,5 milioni Disabili (vita indipendente) Sollievo Assistenzatutelare (svolta dai Comuni) Fino a mensili 7 milioni 7 milioni euro mensili 20 milioni TOTALE MILIONI 21
22 Retta standard dei Centri diurni per le persone con disabilità L ANALISI LA SOLUZIONE (DAL 2015) Disomogeneità nelle risorse Disomogeneità nel contenuto dell offerta 3 profili di gravità (SVaMDi) Bisogno di maggiore articolazione sui bisogni Un sistema più efficiente Percorsi esterni al CD 3 rette standard, per profilo. Contenuto assistenziale del LEA CD 22
23 Centralità della persona Equità e appropriatezza Sostenibilità Responsabilità Nuovo riparto del Fondo regionale per la Non Autosufficienza Criteri Anziani Sostegno ai territori da rafforzare. 471 milioni 26 mila utenti al giorno Rafforzamento delle ICD 108 milioni 46 mila utenti al giorno Domicilio Disabili Riparto per fattori di produzione e non più storico. 63 (residenziali) + 83 (diurni) milioni utenti al giorno 23
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