Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Dipartimento Nutrizione

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1 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Nutrizione Rimini, novembre 2015

2 Agenda Il percorso di Senior Italia FederAnziani Obiettivi del Dipartimento Nutrizione Nutrizione e anziani Abitudini alimentari nella popolazione anziana Il Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva. Le prime 5 criticità per l anziano: Sovrappeso e obesità Malnutrizione calorico-proteica Sarcopenia Comportamenti e condizioni socio-economiche a rischio di scadimento dello stato di nutrizione Nutrizione artificiale domiciliare Sintesi delle criticità nutrizionali Proposte operative 2

3 Obiettivi Obiettivi Obiettivi Il percorso di Senior Italia FederAnziani PIS Edizione 2014: Analisi del diabete come complicanza dell obesità e gestione del paziente diabetico CGP Edizione 2013: Analisi delle principali criticità originate dall obesità e delle azioni necessarie per minimizzarle Attività scientifica - Collaborazione alla stesura del Manifesto delle criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Registri della salute, sezione «Stili di vita» 3

4 NUTRIZIONE E ANZIANI Molte delle patologie che colpiscono gli anziani sono il risultato di fattori dietetici, alcuni dei quali, presenti dall infanzia, sono peggiorati dai cambiamenti portati dall età. Una dieta ricca di grassi sembra essere correlata con il cancro del colon, del pancreas e della prostata. Le malattie degenerative più diffuse fra gli anziani, come quelle cardiovascolari, il diabete, l osteoporosi e il cancro, sono tutte correlate con il regime alimentare. Aumentare il consumo di frutta e verdura da uno a due porzioni al giorno potrebbe ridurre il rischio cardiovascolare del 30%. La carenza di nutrienti è spesso comune fra gli anziani a causa di diversi fattori: Consumo ridotto di cibo; Mancanza di varietà negli alimenti; Prezzo dei cibi ricchi di nutrienti che ne ostacola il consumo; Cambiamenti tipici dell età avanzata (perdita delle funzioni cognitive, peggioramento della vista). WHO, Fonte: 4

5 June Ann Intern Med. 2014;160(6): doi: /m Solo il 20% del colesterolo circolante sarebbe legato all introito alimentare Grassi mono e poliinsaturi 185 mg colesterol o circa 80 kcal 2 g proteine 5 g proteine + 65% vit D rispetto a qualche anno fa 5

6 Obiettivi del Dipartimento Nutrizione Stilare le principali criticità in ambito nutrizionale negli over 65 Proporre soluzioni concrete e sostenibili che consentano di ridurre le criticità Contribuire al rafforzamento della rete delle 50 organizzazioni a supporto del Manifesto per creare un'efficace pressione istituzionale per un concreto intervento globale socio-sanitario Coinvolgere la popolazione target in modo corretto contrastando la malainformazione 6

7 DATI SULLE ABITUDINI ALIMENTARI DELLA POPOLAZIONE ITALIANA 1/2 Consuma > 3 anni anni > 75 anni salumi almeno qualche volta alla settimana 59,1 52,6 46,8 carni bovine almeno qualche volta alla settimana 64,6 61,3 59 pane, pasta almeno una volta al giorno 81,5 83,6 84 legumi almeno qualche volta alla settimana 48,3 50,2 50 latte almeno una volta al giorno 55,9 55,1 65 dolci almeno qualche volta alla settimana 48,5 34,2 31,7 verdure almeno una volta al giorno 52,1 62,2 60,9 ortaggi almeno una volta al giorno 45,5 50,4 51,4 frutta almeno una volta al giorno 73,6 84,4 84,1 usa sale arricchito di iodio 44,2 46,5 41 Anno 2014, Valori per 100 persone con le stesse caratteristiche, Fonte: ISTAT 7

8 DATI SULLE ABITUDINI ALIMENTARI DELLA POPOLAZIONE ITALIANA 2/2 Consuma > 11 anni anni > 75 anni alcolici fuori pasto 26,9 17,5 10,1 vino 50,5 58,3 51,2 più di mezzo litro di vino al giorno 2,4 4,7 3,4 birra 45,1 34,5 17,2 amari 25,7 20,5 11,1 liquori 22,5 15,6 7,5 Anno 2014, Valori per 100 persone con le stesse caratteristiche, Fonte: ISTAT I Registri della Salute di FederAnziani Senior Italia Dai dati raccolti da FederAnziani Senior Italia attraverso i Registri della salute degli over 60: oltre il 69% consuma verdura ad ogni pasto, il 67% degli uomini e 71% delle donne; il 22% fa consumo di alcolici, il 36% degli uomini e il 10% delle donne. 8

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10 CRITICITÀ NELLA NUTRIZIONE CLINICA E PREVENTIVA NEGLI OVER 65 Sovrappeso e obesità Malnutrizione calorico-proteica Sarcopenia Comportamenti e condizioni socioeconomiche a rischio di scadimento dello stato di nutrizione Nutrizione artificiale domiciliare Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 10

11 INDICE DI MASSA CORPOREA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA Nel 2014 in Italia si sono registrati oltre 5 milioni di obesi fra la popolazione maggiorenne, di cui 1,9 milioni fra gli over 65 Fonte: ISTAT Persone per indice di massa corporea > 18 anni anni > 75 anni Sottopeso 3 1,1 2,3 Normopeso 50,5 36,8 41,6 Sovrappeso 36,2 46,5 42,9 Obesi 10,2 15,7 13,2 Anno 2014, Valori per 100 persone con le stesse caratteristiche, Fonte: I.stat 11

12 SOVRAPPESO E OBESITÀ 1/2 Si stima che in Italia i pazienti con obesità grave e con potenziale indicazione al trattamento chirurgico siano oltre 1 milione. Il numero di interventi bariatrici eseguiti per anno è di circa 8 mila. L obesità può ridurre l aspettativa di vita anche di 8 anni e causare la perdita di 19 anni di vita in buona salute. Negli anziani l obesità severa aumenta il rischio di disabilità, soprattutto se associata a sarcopenia. L 1-8% della spesa sanitaria nazionale è legata al costo dell obesità euro per ogni cittadino sono spesi ogni anno per i costi diretti dell obesità, valore che supera i 300 euro se si includono i costi indiretti. In termini di costi per la collettività mondiale, l obesità è preceduta solo dal fumo di sigaretta e guerre/terrorismo. Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 12

13 SOVRAPPESO E OBESITÀ 2/2 Prevenire l insorgere di questa criticità si traduce nella riduzione delle patologie cronico degenerative ad essa associate (diabete tipo 2, patologie cardiovascolari, tumori, osteoporosi) e conseguentemente nella contrazione della spesa sanitaria. Le azioni consigliabili in tal senso sono: - Pesarsi 1/volta mese e calcolare il proprio IMC (Indice di Massa Corporea) - Misurare la circonferenza a livello dell ombelico (se >88 cm per la donna e se >102 cm per l uomo maggior rischio cardiovascolare, diabete e tumori, quindi consultare il medico) - Variare il più possibile l alimentazione nel rispetto del modello mediterraneo - Non rischiare le diete «fai da te» e chiedere consiglio al medico - Fare almeno 30 min. di camminata al giorno a passo veloce o passi al giorno di movimento (uso del contapassi) Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 13

14 MALNUTRIZIONE CALORICO-PROTEICA (MCP) Sono non meno di gli ultra 65enni a rischio, di cui non meno di istituzionalizzati A livello europeo si registra una prevalenza della MCP all atto del ricovero che oscilla tra il 20 e il 60%, mentre a livello nazionale è pari a circa il 30%. Nelle residenze per anziani la prevalenza della MCP è in media il 20%. In presenza di MCP la durata della degenza si allunga del 45% (Lucchin, 2009). La MCP è destinata ad aumentare a causa dell invecchiamento della popolazione e dell accresciuta prevalenza delle malattie croniche invalidanti come neoplasie, patologie cardiovascolari ecc. Per prevenire l insorgere di questa criticità le azioni consigliabili sono: - Sorvegliare le persone ricoverate, i bambini, gli adulti che soffrono di patologie croniche e le persone anziane. - Verificare se c è stato calo di peso negli ultimi 3 mesi. Se >5% consultare il medico. - Far valutare da uno specialista (dietologo, dietista, biologo nutrizionista ecc.) se le calorie e i nutrienti assunti spontaneamente coprono i fabbisogni. Se <75% c è necessità d integrazione. Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 14

15 SARCOPENIA Negli ultra sessantacinquenni il 17% degli uomini e l 11% delle donne è affetto da sarcopenia. In Italia non meno di ultra60 enni Rappresenta un punto nodale nel processo verso la fragilità del soggetto anziano e porta conseguenze come aumento della durata del ricovero, maggiore rischio di rericovero o istituzionalizzazioni e aumento della mortalità. È stato stimato che l aumento degli over 65 e degli obesi nei prossimi 20 anni porterà un aumento di circa il 20% dei costi per la disabilità derivante da sarcopenia. Per prevenire l insorgere di questa criticità le azioni consigliabili sono: - Effettuare un attività fisica regolare con esercizi di resistenza (es. camminare, andare in bicicletta, ballare, nuotare, fare ginnastica aerobica leggera). - Seguire il più possibile un alimentazione equilibrata con adeguato consumo di proteine (se > 65 anni: 1,2 g/kg peso desiderabile/die). - Misurare 1 volta/anno i livelli di vitamina D e calcio. Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 15

16 COMPORTAMENTI E CONDIZIONI SOCIO- ECONOMICHE A RISCHIO DI SCADIMENTO DELLO STATO DI NUTRIZIONE 1/3 Il perseguimento di un corretto stile di vita non è determinato solo dalla volontà dell individuo ma anche dal contesto socio-culturale di riferimento, sempre più caratterizzato dalla globalizzazione. La dieta mediterranea è associata a una riduzione del 9% della mortalità totale, del 9% per malattie cardiovascolari, del 6% per cancro e del 13% per Parkinson e Alzheimer. Nonostante ciò si registra un allontanamento da questo stile di alimentazione. Nel 2014, per esempio, ha consumato almeno le 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura ritenute essenziali per il benessere e la prevenzione delle principali patologie croniche (WHO) solo il 4,9% della popolazione italiana (I.stat), probabilmente come risposta alla crisi economica che ha ridotto il potere d acquisto penalizzando il consumo proprio di questa tipologia di alimenti. Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 16

17 COMPORTAMENTI E CONDIZIONI SOCIO- ECONOMICHE A RISCHIO DI SCADIMENTO DELLO STATO DI NUTRIZIONE 2/3 Anche gli anziani devono fronteggiare la riduzione del proprio potere d acquisto che naturalmente si ripercuote sul loro carrello della spesa, come dimostra il fatto che circa il 30% delle pensioni di vecchiaia erogate nel 2013 è stato di importo inferiore a euro (Istat). Dal 2000 al 2011 gli acquisti di ortofrutta sono diminuiti del 23%. Secondo la WHO il 2,4% delle malattie croniche nella regione europea è dovuto allo scarso consumo di frutta e verdura. A livello mondiale l assunzione insufficiente di frutta e verdura causa circa il 14% di morti per tumori gastroenterici, l 11% di morti per malattie cardiache ischemiche e il 9% per infarto. Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 17

18 COMPORTAMENTI E CONDIZIONI SOCIO- ECONOMICHE A RISCHIO DI SCADIMENTO DELLO STATO DI NUTRIZIONE 3/3 Per fronteggiare l insorgere di questa criticità si dovrebbe seguire un alimentazione basata sulla dieta mediterranea, la quale consiste in un alimentazione sobria, frugale e conviviale costituita principalmente da: - Olio di oliva - Cereali (grano, mais, orzo, farro, avena) - Vegetali di stagione - Legumi - Frutta fresca e secca - Spezie - Pesce (consigliabile 1/2 volte a settimana) - Modiche quantità di carne (specie se processata) - Latticini - Vino (max 2 bicchieri die) Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 18

19 NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE (NAD) La prevalenza del ricorso alla NAD si stima che sia destinata ad aumentare, come conseguenza della necessità di ridurre i giorni di degenza ospedaliera, deospedalizzando quanto prima il paziente. Mediamente si registrano 325 casi/milione abitanti da trattare con NAD (SINPE-ADI 2014), pari a circa pazienti attesi all anno. Se non adeguatamente pianificata e gestita, la NAD aumenta il rischio di complicazioni, scadimento della qualità della vita e di ri-ospedalizzazioni. Un adeguata implementazione della NAD consente una riduzione dei costi assistenziali, infatti il costo di una NAD è euro a fronte di una giornata di ricovero il cui costo è circa euro. Al fine dell adeguata implementazione della NAD: quando il paziente non è in grado di coprire spontaneamente i propri fabbisogni nutrizionali ricorrere precocemente a questa tecnica. è preferibile l utilizzo dell apparato gastro-intestinale (via enterale). se non è percorribile la via enterale, il paziente viene nutrito attraverso il circolo venoso (via parenterale). Manifesto delle Criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva - Le prime dieci sfide italiane ( ) 19

20 Pianificazione della strategia operativa in una giornata di lavoro l 8 agosto c/o Padiglione Italia. Implementazione istituzionale, tra gli operatori della salute e cittadini. Attivazione di un Tavolo Tecnico Ministeriale. Ampliamento e strutturazione del Network. Sensibilizzazione regione per regione. 20

21 Chiunque può simpatizzare con il dolore di un amico, ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico Oscar Wilde IPOCRISIA IGNORANZA 21

22 Dipartimento Nutrizione Sintesi dei lavori Rimini, novembre 2015

23 CRITICITÀ NUTRIZIONALI COMPORTAMENTI E CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE A RISCHIO DI SCADIMENTO DELLO STATO DI NUTRIZIONE (Solo 0,4% del PIL destinato alla prevenzione nutrizionale per 12,8 milioni di anziani) MALNUTRIZIONE Per eccesso (obesità) Per difetto (calorico-proteica, ospedaliera, residenziale) NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE (NAD) Circa 7 milioni di anziani interessati 120 mld /anno in Europa Circa 20 mila soggetti in trattamento

24 PROPOSTE Inserimento dell informazione ed educazione nutrizionale in uno stile di vita attivo, capillarizzate sul territorio (Es. di iniziative: Campanili della salute, Anziani imprenditori della qualità della vita, Convivialità per anziani soli) Inserimento della malnutrizione per eccesso e per difetto nei LEA integrazione ospedale-territorio per la gestione del paziente obeso intervento sulla malnutrizione ospedaliera e in RSA/case di riposo Nutrizione Artificiale Domiciliare (NAD) Misurazione obbligatoria del peso, della circonferenza vita e dell altezza in ambito ospedaliero e di assistenza primaria Attivazione delle unità operative (UO) di dietetica e nutrizione clinica e preventiva su tutto il territorio nazionale Studio di rilevazione della malnutrizione iatrogena Creazione di un PDTA/PIC sulla nutrizione