L incarnazione di Dio rappresenta una fatto chiaro per i suoi significati. ma alquanto misterioso per la scelta del momento storico in cui avviene la

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1 Luca 2:8 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Luca 2:9 Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, Luca 2:10 ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: Luca 2:11 oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Luca 2:12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». Luca 2:13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: Luca 2:14 «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». L incarnazione di Dio rappresenta una fatto chiaro per i suoi significati ma alquanto misterioso per la scelta del momento storico in cui avviene la nascita. Perché proprio allora, e non in un momento diverso? All epoca la Palestina era una terra di conquista dove non solo gli Ebrei ed i Palestinesi, cioè i Filistei, convivevano pure con i rispettivi pregiudizi e malintesi, ma dove l Impero Romano rappresentava un invasore che si era intromesso nella loro storia. La piccola Betlemme di allora è oggi una cittadina che vive del turismo religioso, con i suoi souvenir e con il fascino di un luogo diventato santo per essersi incrociato con la vita di Gesù. Oggi Betlemme è chiusa da un muro che la separa da tutto quello che la circonda ed un altro muro, a circa dieci chilometri di distanza, è quello che occorre passare per entrare in Gerusalemme. 1

2 I Palestinesi vivono questi muri come una costrizione che impedisce di muoversi sul territorio, gli Ebrei, o meglio gli Israeliani, come una difesa dagli aggressori. Se noi oggi facessimo una riflessione sul Natale partendo dalla condizione odierna, ovvero quella dei muri che separano, limitano o proteggono potremmo comunque cogliere le contraddizioni di una società umana nella quale Dio ha voluto portare una parola nuova, nello stesso tempo antica e rivoluzionaria. La nascita di Gesù ci porta a leggere la storia dalla parte degli umili, ma non in una lettura classista dove il ricco è opposto al povero e dove la povertà è il valore assoluto per arrivare alla grazia di Dio. Molte volte è proprio il ricco di beni e di ricchezze che si scopre povero di valori, di speranze e di prospettive. L annuncio di grazia è Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama, dichiara la trasversalità della Parola, una scelta che supera le nostre categorie per spingerci a riflettere su cosa significa essere coloro che Dio ama. L amore di Dio non è una scelta bizzarra, il suo amore si rivolge a coloro che fanno la sua volontà, e di loro si compiace perché fiducia ed amore reciproci fortificano il legame tra Dio e coloro che credono in lui. 2

3 Mentre l accesso alle cose che noi riteniamo preziose passa troppo spesso attraverso porte e catene, sistemi che vogliono da una parte garantire la sicurezza di ciò che è prezioso e dall altro introdurre al nostro tesoro solo coloro che ne riteniamo degni, il modo di Dio è profondamente diverso. La provocazione di questa diversità noi la possiamo apprezzare nelle parole con le quali l angelo annunzia la nascita ai pastori. Se le cose che riteniamo importanti della nostra vita e della nostra storia lo sono veramente, il sigillo che devono portare, per la nostra logica, è quello della straordinarietà, altrimenti sono banali. La nascita di un erede al trono o di una famiglia importante è contornata da festeggiamenti che devono colpire gli invitati proprio per sottolineare la prospettiva che quella nascita apre. Noi, come i pastori, invece ci siamo trovati di fronte ad un segno disarmato: un bimbo avvolto in fasce e dentro ad una mangiatoia. Se i muri sono il contesto di una società che limita le persone e fornisce false sicurezze riguardo a chi è diverso da noi, il fragile bimbo avvolto in una culla improvvisata come può essere stata quella mangiatoia è il messaggio non verbale che ha il suo culmine nell annuncio di grazia Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama. 3

4 Un segno debole ed indifeso è necessario per riconoscere non solo colui che sarà il messia ma ci aiuta anche a comprendere la portata della grazia di Dio che consegna all umanità la promessa di una riconciliazione reale e concreta, un messaggio di speranza che passa attraverso un messaggio profondamente calato nella quotidianità di ciascuno di noi. Noi siamo chiamati ad essere tra coloro che Dio ama, ovvero tra coloro che cercano di fare la sua volontà, significa anche non mettere muri tra noi e Dio, tra noi e gli altri. La politica dei muri è quella che tenta di rinchiudere Dio in spazi sempre più stretti ed a limitare i suoi accessi nella nostra vita solo attraverso pochi e ben presidiati varchi di frontiera. La politica di Dio è invece quella che afferma il diritto e le giustizia, che ribalta le certezze di una società basata sul profitto e sulle disuguaglianze e che ci accompagna nella nostra quotidianità con un Messia che è stato simile a noi proprio per manifestarci la vicinanza di Dio. 4

5 LITURGIA NATALE 2009 Salmi 8:2 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. Salmi 8:3 Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Salmi 8:4 Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, Salmi 8:5 che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? PREGHIERA DI INTROITO Salmi 2:1 Perché le genti congiurano, perché invano cospirano i popoli? Salmi 2:2 Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia: Salmi 2:3 «Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami». Salmi 2:4 Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore. Salmi 2:5 Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: Salmi 2:6 «Io l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte». Salmi 2:7 Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Salmi 2:8 Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. Salmi 2:9 Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai». Salmi 2:10 E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra; Salmi 2:11 servite Dio con timore e con tremore esultate; Salmi 2:12 che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia. 5

6 Giovanni 1:1 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Giovanni 1:6 Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Giovanni 1:7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Giovanni 1:8 Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Giovanni 1:11 Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. Giovanni 1:12 A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, Giovanni 1:13 i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. Giovanni 1:2 Egli era in principio presso Dio: Giovanni 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. Giovanni 1:4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; Giovanni 1:5 la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Giovanni 1:9 Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Giovanni 1:10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Giovanni 1:14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. 6

7 Giovanni 1:17 Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Giovanni 1:18 Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. MOMENTO DI PREGHIERA LUCA 2, 8-14 PREDICAZIONE CENA DEL SIGNORE OFFERTE ANNUNCI 7