Economia Politica (potete riferirvi al testo di esame di J. Hey o ad altri tipo il Varian)

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1 Introduzione al Corso Nozioni Propedeutiche di base: Economia Politica (potete riferirvi al testo di esame di J. Hey o ad altri tipo il Varian) Matematica generale Metodo e Finalità dell Apprendimento: Occorre imparare a ragionare sui problemi economici correnti in maniera rigorosa e utilizzando gli strumenti interpretativi forniti dalla teoria economica. Astrazioni formali sì, ma qui possiamo limitarle al necessario. Comunque, mai perdere il rigore del ragionamento. Altrimenti si fa solo bla-bla economics. Insomma, dobbiamo arrivare a capire e, quindi, a poter spiegare in modo anche informale ma coerente i fatti economici. Sembra facile, ma trovare il giusto mix tra astrazione formale, aderenza alla realtà e rigore scientifico è esercizio ostico.

2 Obiettivo del Corso Alla fine del Corso dovreste essere in grado di dare una risposta ragionata e consapevole a questioni del tipo: Come agiscono gli individui e le istituzioni in campo economico? I comportamenti sono davvero così razionali come assunto dall economia standard? Quali sono le interrelazioni tra individui e istituzioni? Si può intervenire e come - per cambiare situazioni non ottimali? Certo, potreste domandarvi: E importante sapere queste cose?

3 Importanza del Corso. Perché studiare gli Individui? L importanza di studiare gli individui è intuibile: si parla di noi. In particolare, nel Corso cercheremo di capire questioni del tipo: Siamo davvero intelligenti e razionali? Che vuol dire essere razionali? Come ci comportiamo in condizioni di incertezza?

4 Importanza del Corso. Perché fare politiche microeconomiche? Ricordiamoci quanto stabilisce il Primo Teorema del Benessere: Tutte le allocazioni di equilibrio concorrenziale sono efficienti nel senso di Pareto Sfortunatamente, quando le consuete assunzioni che stanno dietro ai mercati concorrenziali non sono rispettate, il teorema non vale più. I casi in cui il teorema non vale si definiscono fallimenti del mercato. Evidentemente se il mercato non funziona, allora lo Stato deve/può intervenire. Quattro esempi che qui tratteremo sono:

5 Mercati non concorrenziali Un mercato per esistere deve contemplare la presenza di compratori e venditori in numero sufficiente da permettere il dispiegarsi della concorrenza, ovverosia la possibilità di scegliere tra alternative. Dal lato dei consumatori, per ciascun prezzo le decisioni di acquistare o meno sul mercato sono basate sul confronto con possibili alternative. Analogamente, dal lato dei venditori/produttori, per ciascun prezzo la decisione di vendere è basata sul confronto con l alternativa possibile di rifornirsi della merce venduta (costo di produzione). Entrambe le decisioni dei diversi gruppi sono rappresentabili con il classico grafico di domanda ed offerta.

6 È un equilibrio concorrenziale perché: i consumatori cercano il produrre che vende al prezzo più basso, i venditori cercano il consumatore disposto a pagare il prezzo più elevato.

7 La teoria microeconomica ci insegna a derivare formalmente la curva di domanda di mercato come aggregazione di domande individuali, che si ottengono cercando al massima soddisfazione basata su un sistema di preferenze e dato un vincolo di bilancio. Inoltre la curva di offerta è ottenuta dalla domanda di fattori produttivi espressa da una impresa che massimizzi i profitti per data tecnologia di produzione. L assenza di concorrenza produce potere di mercato da uno dei due lati. No concorrenza lato dei produttori => MONOPOLIO, No concorrenza lato dei consumatori => MONOPSONIO.

8 Il potere di mercato del monopolista dipende dal grado di bisogno dei consumatori: Se essi possono rinunciare facilmente perché sostituiscono la merce con altri articoli, la curva sarà molto sdraiata (elasticità). Spesso la posizione di monopolio deriva dall esistenza di BARRIERE ALL ENTRATA che generano dei costi fissi che devono essere ripagati vendendo ad un prezzo più alto del costo marginale di produzione.

9 Informazione asimmetrica: quando alcuni partecipanti al mercato hanno maggiori informazioni di altri. Nel caso più comune, il venditore conosce alcune caratteristiche del bene che i compratori non sono in grado di osservare. L esempio classico è quello del mercato delle automobili usate. L informazione può anche essere assente perché gli eventi non si sono ancora verificati. In questo caso parliamo di incertezza o di rischio. Esempio di politica micro: In condizioni di asimmetria informativa acquistano spazio gli intermediari, persone o agenzie che hanno a cuore il mantenere una propria reputazione (esempio: Amazon). In alternativa (ecco la politica micro) lo Stato può farsi garante della qualità oppure può imporre al venditore la garanzia.

10 Esternalità: si verificano quando l attività di consumo o produzione di un individuo influenza il benessere di un altro (esempio: l inquinamento) Beni pubblici: beni/servizi a consumo non escludibile, cioè per i quali più individui consumano simultaneamente la stessa quantità (esempio: l esercito). I beni pubblici sono finanziati dalle tasse Esse, (ahinoi), sono forse l intervento statale più noto Tassando gli scambi si può ridurne l intensità (esempio positivo: benzina, fumo). Ma si riduce il benessere dei partecipanti al mercato (+P, -Q):

11 Le tasse (come i sussidi) possono servire per costringere compratori e/o venditori ad internalizzare le esternalità dei propri comportamenti. Il gettito delle tasse serve anche per redistribuire risorse da chi ha a chi non ha. Tuttavia questo limita la libertà di comportamento economico, ne riduce gli incentivi e quindi genera inefficienza.

12 In alternativa al mercato, l organizzazione sociale può prevedere la burocrazia. Tuttavia anche questa soluzione non ci protegge nei confronti del rischio di inefficienza.

13 Importanza del Corso. Le interrelazioni tra individui e Istituzioni Dietro ogni un istituzione c è una regola da rispettare. Dietro ogni regola da rispettare ci deve essere una qualche forma di controllo sociale che assicuri che lo scarto tra comportamenti prescritti e comportamenti effettivi non superi determinati limiti. Possiamo quindi pensare che si tratta di un gioco. Pensate al gioco tra Equitalia e l evasore fiscale Sorgono allora importanti questioni: Fino a che punto lo Stato può/deve interferire nelle decisioni individuali? Più Stato o più Mercato? Due grafici descrivono alcune di queste interrelazioni nella realtà:

14 Programma del Corso

15 1. Concetti di base o Teoria dei Giochi 2. L Agente Economico o Preferenze o Utilità o Comportamento o Rischio o Incertezza o (Studieremo anche le aspettative. Cfr. oltre) 3. Fallimenti del mercato: aspetti microeconomici o Struttura dei mercati o Esternalità o Beni pubblici o Asimmetrie informative 4. Il meccanismo di formazione delle aspettative o Importanza delle aspettative per la Scienza Economica o Meccanismi di formazione delle aspettative mainstream o Meccanismi di formazione delle aspettative alternativi o L evoluzione della curva di Phillips negli ultimi decenni 5. Le Istituzioni di Politica Economica o Autorità monetarie e fiscali o Regole automatiche

16 o Interventi discrezionali o Incoerenze temporali 6. La recente crisi globale secondo due chiavi di lettura o La cronistoria della crisi o Il ruolo della redistribuzione del reddito o Il ruolo del mercato del credito Testi per l esame Hey, J.D & Petraglia, C. Microeconomia: People are Different. Aracne Editrice (Capitoli dal 20 al 34). Bowles, S. Microeconomics. Behavior, Institutions, and Evolution (Princeton University Press, Prologo e capitoli 1, 3,4). La versione italiana è scaricabile da: Attenzione: ci sono delle errata corrige da scaricare. Letture consigliate (in inglese): Judgments under Uncertainty: Heuristics and Biases. Science, New Series, Vol. 185, No. 4157, (Sep. 27, 1974), pp

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