DSA: DEFINIZIONE, DIAGNOSI E INTERVENTI POSSIBILI IN BASE ALLA LEGGE N 170
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- Ippolito Chiesa
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1 DSA: DEFINIZIONE, DIAGNOSI E INTERVENTI POSSIBILI IN BASE ALLA LEGGE N 170
2 Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
3 DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO DEFINIZIONE Difficoltà significativa* nell acquisizione del controllo del codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il funzionamento adattivo in presenza di Normodotazione intellettiva (>85) Adeguate opportunità di apprendimento in assenza di disturbi neuromotori o sensoriali disturbi psicopatologici (pre-esistenti)
4 COSA VUOL DIRE DISTURBO SPECIFICO? Specifico vuol dire che non dipende da altre difficoltà quali: Disturbi Neurologici Disturbi Sensoriali Disturbi Psicologici Ritardo Mentale Scarse opportunità scolastiche
5 DISTURBI NEUROLOGICI Epilessia Non devono essere presenti disturbi neurologici, per esempio: Esiti di Paralisi Cerebrale Infantile Esiti di neoplasie Esiti di traumi cranici.
6 DISTURBI SENSORIALI Non devono essere presenti disturbi sensoriali quali: Ipoacusia di una certa entità Forti disturbi visivi
7 DISTURBI PSICOLOGICI Non devono essere presenti disturbi psicopatologici primari quali: Disturbo generalizzato dello sviluppo Autismo Marcati disturbi di tipo fobico/ossessivo Forte rifiuto della scuola
8 RITARDO MENTALE Il Quoziente Intellettivo del bambino deve essere superiore a 85 Il range della normalità statistica del QI va da 70 a 130; La fascia da 70 a 85 si colloca tra 1 e 2 deviazioni standard dalla media ed è stimata troppo bassa per un proficuo lavoro scolastico; Rimane il problema degli strumenti di valutazione e di tutti i casi nei quali il QI Verbale e il QI Performace sono molto differenti (uno normale e l altro basso)
9 OPPORTUNITA SCOLASTICHE Per poter parlare di dislessia il ragazzo deve avere usufruito di normali opportunità scolastiche Frequenza della scuola dall inizio della prima elementare Assenze per periodi non troppo lunghi Inserimento iniziale adeguato
10 QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO? Disturbo specifico della lettura o dislessia Disturbo specifico della compitazione o disortografia Disturbo specifico delle abilità aritmetiche o discalculia Disturbo misto delle capacità scolastiche (dislessia + disortografia + discalculia) Disturbo specifico della scrittura (abilità grafica) o disgrafia
11 Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.
12 SECONDO L INTERNATIONAL DYSLEXIA ASSOCIATION la DISLESSIA è Una disabilità specifica dell apprendimento di origine neurobiologica caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente e da scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere problemi nella comprensione della lettura e una ridotta crescita del vocabolario e della conoscenza generale.
13 CARATTERISTICHE DELLA DISLESSIA La principale caratteristica è una difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarsa abilità nella decodifica La difficoltà riguarda il processo di decodifica La lettura è molto lenta Gli errori sono spesso numerosi La lettura a voce alta risulta maggiormente compromessa rispetto a quella silenziosa La comprensione del testo, di norma, è conservata
14 DISLESSIA EVOLUTIVA La Dislessia Evolutiva consiste in un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici che emerge all inizio del processo di scolarizzazione I soggetti con DE incontrano difficoltà sia in compiti di codifica fonologica sia di recupero dell informazione codificata in memoria.
15 Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit della componente fonologica del linguaggio Abilità di combinare alcuni segmenti fonologici (consonanti e vocali) Collegare questi segmenti a caratteri arbitrari (lettere) Trascrivere queste connessioni (lettura) Collegare stringhe di lettere (ortografia)
16 Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale.
17 Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.
18 DISGRAFIA La Disgrafia è un DSA che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli numerici. È un disturbo legato a difficoltà nella motricità fine, che impedisce di automatizzare la routine motoria necessaria per la realizzazione del segno scritto
19 Il segno più evidente è una significativa difficoltà ad automatizzare un corsivo fluente e morfologicamente comprensibile. Precursori del disturbo: Uscire dai margini nella colorazione Far fatica con le forbici Far fatica ad usare le posate Far fatica ad allacciare i bottoni
20 Alcune caratteristiche della difficoltà relativa alla riproduzione dei grafemi sono: Posizione del corpo inadeguata Prensione scorretta dello strumento grafico Scarsa capacità di utilizzo dello spazio a disposizione (non rispetto dei margini del foglio, spazi irregolari tra i grafemi e le parole, difficoltà nel seguire il rigo) Non adeguata regolazione della pressione della mano sul foglio Frequenti inversioni della direzionalità del gesto grafico Difficoltà nella riproduzione grafica di figure geometriche e livello di sviluppo del disegno inadeguato all età Difficoltà nella copia di parole e frasi dalla lavagna Scarso rispetto delle dimensioni delle lettere Alterazioni del ritmo di scrittura (scarsa armonia del gesto e frequenti interruzioni).
21 Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
22 DISORTOGRAFIA La principale caratteristica di questo disturbo è una specifica e rilevante compromissione nello sviluppo delle capacità di scrittura ortografica, al di sotto del livello atteso in base all età cronologica del bambino e al suo livello intellettivo generale L accuratezza e la comprensione della lettura e le abilità di calcolo sono nella norma L abilità a compitare oralmente e a trascrivere correttamente le parole sono entrambe interessate Il bambino con Disortografia ha difficoltà nel tradurre correttamente in simboli grafici i suoni che compongono le parole.
23 Il bambino disortografico commette errori nella scrittura delle parole, delle frasi e del periodo. Nella scrittura di parole troviamo: Elisioni Inversioni Sostituzioni Assenza di doppie e di accenti
24 Classificazione degli errori di scrittura: ERRORI FONOLOGICI Sono gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi: Scambio di grafemi (brina per prima) Omissione e aggiunta di lettere e di sillabe (taolo o tavolovo per tavolo) Inversioni (li per il, bamlabo per bambola) Grafema inesatto (pese per pesce, agi per aghi)
25 ERRORI NON FONOLOGICI Sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza commettere errori tra fonemi e grafemi (errori fonologici) Separazioni illegali (par lo per parlo, in sieme per insieme, l avato per lavato) Fusioni illegali (nonevero per non è vero, lacqua per l acqua) Scambio grafema omofono (squola per scuola, qucina per cucina) ALTRI ERRORI Omissione e aggiunta di accenti (perche per perché) Omissione e aggiunta di doppia (pala per palla)
26 Nella frase e nel periodo troviamo: Alterazioni della struttura sintattica Cattivo uso dei tempi e dei modi dei verbi Elisione di parole Disordine temporale nella descrizione degli eventi Errata separazione delle parole Errato uso della punteggiatura
27 NUOVE NORME IN MATERIA DI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO SCOLASTICO Art. 1. LEGGE 170, 8 OTTOBRE 2010 (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell elaborazione dei numeri.
28 LA DISCALCULIA EVOLUTIVA La discalculia evolutiva è un disturbo caratterizzato da ridotte capacità nell apprendimento delle abilità numeriche e del calcolo in rapporto alla classe frequentata. Interferisce negativamente con l apprendimento scolastico e con le attività quotidiane che richiedono capacità di calcolo. Le prestazioni aritmetiche di base di questi bambini (addizione,sottrazione, moltiplicazione e divisione) risultano significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all età cronologica, all intelligenza generale e alla classe frequentata. La diagnosi di discalculia non può essere formulata prima della terza elementare ma già nel primo ciclo possono essere rilevate discrepanze tra le capacità cognitive globali e l apprendimento del calcolo e dei fatti numerici.
29 la difficoltà di lettura e scrittura dei numeri, la difficoltà nell attribuire un significato al numero e nell eseguire le procedure di calcolo, la difficoltà di acquisire in maniera stabile le tabelline e i più semplici calcoli a mente (fatti aritmetici) La difficoltà di attribuire al segno algebrico le relative procedure di calcolo (sommare se appare: + moltiplicare se appare: X )
30 Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell elaborazione dei numeri. 6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. 7. Nell interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia.
31 DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO DI TIPO MISTO Comprende i disturbi nei quali sono significativamente compromesse sia le funzioni aritmetiche che quelle di lettura e scrittura grafica e ortografica, che appaiono al di sotto del livello atteso in base all età cronologica del bambino e al suo livello intellettivo generale
32 DIFFICOLTA ASSOCIATE Difficoltà di MBT fonologica Difficoltà nella memoria di lavoro Difficoltà di esposizione orale vincolata Difficoltà a svolgere compiti che richiedono più operazioni mentali contemporanee Difficoltà ad imparare l ordine alfabetico ed a usare il vocabolario Difficoltà metacognitive e di comprensione del testo Difficoltà a ricordare nomi e date Difficoltà di attenzione e concentrazione Difficoltà psicologiche e relazionali
33 Tra questi, il disturbo che si incontra maggiormente sembra essere la dislessia (circa l 80% dei DSA), frequentemente associata a disortografia La discaculia sembra essere presente circa per il 6-8% Frequentemente si incontrano quadri misti in cui sono presenti difficoltà di lettura, ortografia e calcolo
34 EZIOLOGIA I DSA sono disturbi di origine neurobiologica Ipotesi genetica nella eziologia dei DSA (alta familiarità per DSA) La Dislessia è un disturbo che interessa uno specifico modulo cognitivo
35 RIASSUMENDO I bambini con DSA: sono bambini intelligenti non hanno altre patologie di qualsiasi natura che possano spiegare la loro difficoltà (di lettura, ortografia e calcolo) hanno una difficoltà di origine neurobiologica, per la quale l apprendimento di specifiche abilità risulta diverso e non automatico non sono pigri, svogliati o con poca voglia di studiare
36 Art. 2. (Finalità) 1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
37 Art. 3. (Diagnosi) 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all articolo 7, comma 1. L esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
38 ESAMI NECESSARI PER LA DIAGNOSI Raccolta anamnestica e valutazione neuropsichiatrica/neurologica Valutazione psicologica e/o psicopatologica Valutazione della presenza o assenza di deficit sensoriali Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per: Efficienza intellettiva Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole Scrittura nella componente di dettato ortografico Calcolo nella componente di calcolo scritto e calcolo a mente, lettura e scrittura di numeri (Comprensione della lettura)
39 PROFESSIONALITA COINVOLTE Neuropsichiatra infantile o neurologo per la visita neurologica Neuropsichiatra infantile, psicologo o neuropsicologo per la valutazione dell efficienza intellettiva Psicologo per l approfondimento psicodiagnostico e la valutazione della personalità Psicologo, Neuropsicologo con Logopedista e Psicopedagogista per gli approfondimenti specifici
40 PROCEDURA (SEMPLIFICATA) PER LA DIAGNOSI Anamnesi, Valutazione Neurologica, Psicologica + eventuali approfondimenti clinici e/o strumentali QI > 85 Non emergono patologie primarie importanti Valutazione Intellettiva Correttezza e Rapidità di Lettura di un Brano, Liste di Parole e Liste di Non-Parole Restituzione della Diagnosi Uno o più parametri sono oltre 2 Deviazioni Standard DISLESSIA
41 CRITERI DIAGNOSTICI La Dislessia Evolutiva è un disturbo con un cutoff categoriale Il Cut-Off è posizionato a 2 Deviazioni Standard dalla media nella velocità e/o negli errori (accuratezza) di lettura del brano o delle liste di parole o liste di non parole
42 Art. 3. (Diagnosi) 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all articolo 7, comma 1. L esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
43 COSA PUÒ FARE LA SCUOLA? Osservare e monitorare con attenzione in I e II elementare l evoluzione del processo di acquisizione della lettura nei bambini Segnalare, il prima possibile (entro la fine della II elementare), i bambini che appaiono in ritardo rispetto al gruppo-classe nell acquisizione dell abilità di lettura e scrittura Avere sempre un occhio e un orecchio attento e sollecito per quei bambini e ragazzi che ancora nel secondo ciclo delle elementari e alle medie non hanno raggiunto una lettura fluente e una scrittura corretta; sono ancora infatti molto frequenti i casi di prima segnalazione del disturbo alle scuole medie Cercare di comprendere le difficoltà che i bambini e ragazzi con disturbo di apprendimento incontreranno nel percorso scolastico ed essere disposti ad accoglierle e ad affrontarle insieme al ragazzo Essere disposti a mettere in discussione alcuni aspetti del proprio metodo didattico e a sperimentare nuove soluzioni
Dott.ssa Francesca Montanari Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Francesca Montanari Psicologa Psicoterapeuta f.montanari@ariee.it 3298027860 Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) 1. La presente legge riconosce
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