Liberi Tutti. Progetto Glicemia. Associazione Socio-Culturale No Profit. Finalita del progetto

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1 Progetto Glicemia Premessa Liberi tutti è un'associazione senza fini di lucro che opera per il perseguimento di obiettivi di promozione umana, culturale e sociale al fine di ottenere un CAMBIAMENTO. La nostra attenzione è diretta quindi alla promozione di tutti quei diritti universali che permettano alla persona di godere di un benessere fisico, psichico, sociale e culturale. Uno di questi è il diritto alla salute. Finalita del progetto Premessa Il 20 secolo è stato il periodo che ha visto delinearsi, nelle politiche sociali dei governi del mondo, i principi inerenti i diritti inalienabili dell uomo con la DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL UOMO; Ciò come conseguenza di periodi storici in cui le forme di schiavitù, le discriminazioni razziali, la condizione della donna e dei minori avevano reso indispensabile sottolineare l importanza della dignità umana della persona e in quanto tale detentrice di diritto. Nell elencazione dei diritti umani trova rilevanza il diritto alla salute e nel 1946 l ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA (OMS) sottoscrive che La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l assenza di malattia e di infermità. La definizione indica un concetto di saluta molto ampio che implica non soltanto, quindi, la cura fisica della malattia ma include anche gli aspetti psicologici, sociali e ambientali che influiscono su di essa. Nel concetto di DIRITTO ALLA SALUTE, oggi, è inserito il termine BENESSERE che sottintende una cura globale ma soprattutto un lavoro di prevenzione che promuova uno stile di vita consono allo sviluppo di condizioni pratiche in grado di garantire ai cittadini un alto grado di benessere. Sempre nel 20 secolo, precisamente il 20 novembre del 1989 viene approvata dall assemblea delle N a z i o n i U n i t e l a C O N V ENZIONE S U I D I R I TTI D ELL INFA N ZIA E DELL ADOLESCENZA; questo documento mira a tutelare i diritti dei minori ed anche qui trova particolare attenzione il diritto alla salute nell articolo 24 in cui si riconosce il diritto del minore di godere del migliore stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione.

2 Obiettivo generale L associazione LIBERI TUTTI occupandosi di temi legati all ambiente socio-culturale del proprio territorio ha sentito l esigenza di rivolgere la propria attenzione a temi riguardanti la salvaguardia della salute. In modo particolare abbiamo rivolto il nostro interesse alla prevenzione e diagnosi precoce del diabete. Il primo evento, si è svolto il 25 ottobre 2015 sul territorio di Capaci, nella fattispecie Glicemia in Piazza dove sono state eseguite le misurazioni della glicemia, della pressione e battito cardiaco da parte di personale specializzato, che analizzando i risultati, è stato in grado di dare indicazioni importanti sulla salute dei soggetti che si sono sottoposti al prelievo. I risultati di questa esperienza hanno portato la nostra attenzione sui ragazzi e sull importanza della prevenzione precoce del Diabete tipo 1, in particolare il Diabete Mellito è una forma di diabete che si manifesta prevalentemente nel periodo dell infanzia e nell adolescenza, anche se non sono rari i casi di insorgenza nell età adulta. Per questa ragione fino a poco tempo fa veniva denominato diabete infantile. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da un alterata quantità o funzione di insulina, ormone secreto dalle beta-cellule di una zona del pancreas chiamata isole di Langerhans. L insulina è indispensabile al metabolismo del glucosio: la secrezione di una corretta quantità di insulina è condizione necessaria per la regolazione del tasso di zuccheri nel sangue. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno provocando alterazioni alla funzionalità degli organi quali cuore, fegato e cervello. La malattia, che ha una forte componente di familiarità, si manifesta in due forme principali, il tipo 1 (nel 10% dei casi circa) e il tipo 2 (90% dei casi). Diabete di tipo 1, o insulino dipendente, caratteristico soprattutto dei giovani e per questo definito anche diabete giovanile. Insorge più spesso nell infanzia o comunque nei primi 30 anni di vita ed è caratterizzato da una carenza totale di insulina. Il diabete di tipo 1 può essere riscontrato anche negli anziani per progressiva involuzione delle cellule beta, che diventano atrofiche. Diabete di tipo 2 è la forma più frequente di diabete. E comunemente noto come diabete dell età matura o 'diabete alimentare' e si manifesta generalmente dopo i 40 anni, soprattutto in persone sovrappeso/obese. La sua evoluzione è lenta e priva di sintomi. Gradatamente la persona perde la capacità di controllare l'equilibrio della sua glicemia. In questi ultimi anni il diabete di tipo 2 è in preoccupante aumento anche tra i giovani, proprio a causa dell'incremento dell'obesità in questa fascia di popolazione. Ecco perché, per contrastare la patologia, è fondamentale mantenere un corretto stile di vita, in abbinamento alle eventuali terapie farmacologiche. Fattori di rischio I principali fattori di rischio per il diabete di tipo 2 sono la familiarità della patologia, il sovrappeso, un'alimentazione non equilibrata e una vita sedentaria. Inoltre, anche l'ipertensione e l'avanzare dell'età possono favorire l'insorgenza della malattia.

3 Sintomi Secondo le stime dell OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in quasi il 50% dei casi il diabetico non sa di essere malato poiché i sintomi della malattia possono essere piuttosto subdoli e non direttamente riconducibili alla patologia. Vi sono dei segnali apparentemente banali che però, in concomitanza, possono indurre a ulteriori verifiche cliniche. Tra questi segnali i primi sono la perdita di peso abbastanza repentina, la fame e la sete eccessive, il frequente bisogno di urinare, il senso di debolezza ingiustificato, l offuscamento della vista, il formicolio a mani e piedi e le vertigini. Tutti questi segnali diventano rilevanti se chi li accusa, è una persona che ha un alto rischio di sviluppare il diabete. Diagnosi I criteri per la diagnosi di diabete sono: sintomi di diabete (poliuria, polidipsia, perdita di peso inspiegabile) associati a un valore di glicemia casuale, cioè indipendentemente dal momento della giornata, 200 mg/dl oppure glicemia a digiuno 126 mg/dl. Il digiuno è definito come mancata assunzione di cibo da almeno 8 ore. oppure glicemia 200 mg/dl durante una curva da carico (OGTT). Il test dovrebbe essere effettuato somministrando 75 g di glucosio. Esistono, inoltre, situazioni cliniche in cui la glicemia non supera i livelli stabiliti per la definizione di diabete, ma che comunque non costituiscono una condizione di normalità. In questi casi si parla di Alterata Glicemia a Digiuno (IFG) quando i valori di glicemia a digiuno sono compresi tra 100 e 125 mg/dl e di Alterata Tolleranza al Glucosio (IGT) quando la glicemia due ore dopo il carico di glucosio è compresa tra 140 e 200 mg/dl. Si tratta di situazioni cosiddette di pre-diabete, che indicano un elevato rischio di sviluppare la malattia diabetica anche se non rappresentano una situazione di malattia. Spesso sono associati a sovrappeso, dislipidemia e/o ipertensione e si accompagnano a un maggior rischio di eventi cardiovascolari. Il controllo glicemico Mantenere i livelli di glicemia il più vicino possibile a quelli normali permette di contrastare e ritardare l insorgenza dei danni a lungo termine che la malattia provoca all organismo negli anni. Circa il 65% dei pazienti affetti da diabete di tipo 2, ha difficoltà a mantenere un adeguato controllo glicemico e rischia, a lungo andare, di diventare insulino-dipendente.

4 L automisurazione della glicemia è una delle grandi conquiste del trattamento del diabete perché permette di avere un quadro preciso del proprio livello di glucosio ottimale e di adattare il diabete alle abitudini quotidiane. Per mantenere controllato il proprio diabete è necessario quindi: Imparare a monitorare il glucosio Stabilire quando misurare il glucosio Identificare i comportamenti del glucosio Determinare quali siano le cause del cambiamento del livello del glucosio Decidere come fare a riportare il glucosio a livelli normali La misurazione sistematica della glicemia permette di ottenere informazioni per: Identificare le tendenze del proprio livello di glucosio Valutare l impatto dell alimentazione, delle attività e dei farmaci Identificare quali cambiamenti apportare al proprio piano di gestione del diabete Capire cosa succede nel caso in cui ci si ammali Capire se i sintomi che si hanno siano il risultato di un alto livello di glucosio nel sangue o se sia qualcosa di non correlato al proprio diabete Il diabete può determinare complicanze acute o croniche. Le complicanze acute sono più frequenti nel diabete tipo 1 e sono in relazione alla carenza pressoché totale di insulina. In questi casi il paziente può andare incontro a coma chetoacidosico, dovuto ad accumulo di prodotti del metabolismo alterato, i chetoni, che causano perdita di coscienza, disidratazione e gravi alterazioni ematiche. Nel diabete tipo 2 le complicanze acute sono piuttosto rare, mentre sono molto frequenti le complicanze croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. Retinopatia diabetica: è un danno a carico dei piccoli vasi sanguigni che irrorano la retina, con perdita delle facoltà visive. Inoltre, le persone diabetiche hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie oculari come glaucoma e cataratta

5 nefropatia diabetica: si tratta di una riduzione progressiva della funzione di filtro del rene che, se non trattata, può condurre all insufficienza renale fino alla necessità di dialisi e/o trapianto del rene malattie cardiovascolari: il rischio di malattie cardiovascolari è da 2 a 4 volte più alto nelle persone con diabete che nel resto della popolazione causando, nei Paesi industrializzati, oltre il 50% delle morti per diabete. Questo induce a considerare il rischio cardiovascolare nel paziente diabetico pari a quello assegnato a un paziente che ha avuto un evento cardiovascolare neuropatia diabetica: è una delle complicazioni più frequenti e secondo l'organizzazione Mondiale della Sanità si manifesta a livelli diversi nel 50% dei diabetici. Può causare perdita di sensibilità, dolore di diversa intensità e danni agli arti, con necessità di amputazione nei casi più gravi. Può comportare disfunzioni del cuore, degli occhi, dello stomaco ed è una delle principali cause di impotenza maschile piede diabetico: le modificazioni della struttura dei vasi sanguigni e dei nervi possono causare ulcerazioni e problemi a livello degli arti inferiori, soprattutto del piede, a causa dei carichi che sopporta. Questo può rendere necessaria l'amputazione degli arti e statisticamente costituisce la prima causa di amputazione degli arti inferiori di origine non traumatica complicanze in gravidanza: nelle donne in gravidanza, il diabete può determinare conseguenze avverse sul feto, da malformazioni congenite a un elevato peso alla nascita, fino a un alto rischio di mortalità perinatale. I dati ISTAT Attualmente in Italia si stima che la malattia colpisce circa 3.3 milioni di persone (di cui oltre il 90% da diabete di tipo 2) e si sospetta che siano circa 1 milione i diabetici che non sanno di esserlo. In Italia, secondo i dati riportati nell annuario statistico ISTAT 2014, la prevalenza del diabete, riferita all anno 2012 e stimata su tutta la popolazione, è pari al 5,5%. La prevalenza sale a circa il 15% nella fascia di età fra i 65 e i 74 anni, mentre oltre i 75 anni una persona su 5 ne è affetta (prevalenza del 20.3%). Nell arco di soli 10 anni, dal 2000 al 2010, la prevalenza del diabete in Italia è cresciuta dal 3,7% al 4,9 % in altre parole, rispetto a 10 anni fa ci sono oggi nel nostro Paese quasi un milione di persone in più con diabete noto. Il trend in continua crescita della prevalenza del diabete è confermato da dati recentemente pubblicati riguardanti la Lombardia. In questa regione, la prevalenza del diabete è cresciuta del 40% in soli 7 anni, passando dal 3.0% nel 2000 al 4.2% nel Considerando la presenza di un chiaro gradiente geografico, con alcune regioni del Sud nelle quali la prevalenza del diabete ha già ampiamente superato il 6% il fenomeno di crescita potrà risultare nei prossimi anni ancora più accentuato nel meridione. In Sicilia Il 5,8% degli abitanti de è colpito dalla malattia. La Sicilia è una regione con una prevalenza dell'obesità infantile e del diabete superiori rispetto alla media nazionale. Il tasso di ricovero standardizzato per i diabetici, molto elevato in partenza si è ridotto fra il 2000 e il 2010 in entrambi i sessi, particolarmente nelle femmine fino a sfiorare la media nazionale. Tipo 1 L insieme dei dati attualmente disponibili consente di definire l incidenza dei nuovi casi di diabete di tipo 1 nella nostra nazione, anche se quasi esclusivamente limitata all età preadolescenziale

6 (meno di 15 anni), con valori variabili da 7 a 11 nuovi casi per persone in tutte le regioni, con l unica eccezione della Sardegna dove si raggiunge la punta estrema di 34 nuovi casi. Tipo 2 Secondo i dati dell'amd, l'associazione Medici Diabetologi, nel nostro Paese il 92% dei diabetici, è affetto dal tipo 2. Il 53% sono uomini e il 47% sono donne. Il numero dei pazienti di tipo 2 aumenta con l'avanzare dell'età: il 58% ha oltre 65 anni, il 37% ha tra i 65 e i 45, mentre il 5% non supera i 35 anni. E la percentuale di giovani tra i 25 e i 15 anni ha raggiunto lo 0,2%, un dato preoccupante considerando il fatto che fino a qualche decennio fa, il diabete tipo 2 era considerato una malattia senile. I costi Nel 1998 il diabete pesava sulle casse dello stato italiano per circa 5 miliardi di euro, pari al 6,7% della spesa totale per la Sanità. Nel 2006, quando i pazienti erano quasi raddoppiati, si era già passati tra i 7 e gli 8 miliardi, circa l 8% delle risorse assorbite dalla Sanità. Ora I costi del diabete per il budget della Sanità italiana ammontano così al 9-10% di tutte le risorse disponibili. Questo vuol dire oltre un milione di euro ogni ora. Ancora una volta non è il trattamento del diabete per sé la fonte maggiore dei costi, ma sono le complicanze a generare un conto molto salato per la Sanità. Cerchiamo di analizzarlo in dettaglio. Secondo le stime di ARNO ogni persona con diabete ha generato un costo diretto per la Sanità italiana di Le spese ospedaliere rappresentano oltre la metà (57%) dei costi complessivi, i farmaci sono pari al 29% (16% circa del totale della spesa farmaceutica pubblica nazionale) e le prestazioni specialistiche il 14%. In media una persona con diabete trattato con farmaci orali (diabete tipo 2) è costato il 40% in più rispetto ad una persona senza diabete ( vs nel non-diabete); nel caso del diabete trattato con insulina (sia esso un tipo 1 o un tipo 2 in fallimento terapeutico) il costo è all incirca triplicato (prossimo a 5.000).

7 Andamento della prevalenza del diabete Italia ( ) La prevalenza del diabete aumenta con l età fino a raggiungere il 20,3% nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni.

8 Prevalenza del diabete per sesso e fasce di età Per quanto riguarda la diffusione del diabete per area geografica, la prevalenza è mediamente più alta nel Sud (6,6%) e nelle Isole (6,0%), con valore massimo registrato in Basilicata, e più bassa nel Centro (5,5%) e nel Nord (4,7%) con valore minimo stimato nella provincia autonoma di Bolzano. I dati di prevalenza per area geografica e per regione non sono standardizzati, quindi le differenze osservate potrebbero dipendere anche da una diversa composizione per età della popolazione nelle diverse aree geografiche. Tuttavia elaborazioni effettuate sui dati del 2011 mostrano che le differenze permangono anche dopo la standardizzazione.

9 Prevalenza del diabete per area geografica

10 Prevalenza del diabete nelle regioni italiane I dati PASSI Secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi, relativi al pool di Asl partecipanti nel 2010, la prevalenza del diabete fra le persone di età anni è pari al 5%. L analisi per macro aree geografiche evidenzia un gradiente significativo fra Nord e Sud passando dal 2% della P.A. di Bolzano all 8% della Basilicata. Per informazioni relative al profilo di salute delle persone con

11 diabete, consulta il rapporto nazionale Passi Prevalenza di persone cui è stata fatta diagnosi di diabete Pool Asl - Passi Analisi effettuate sulle persone di età compresa tra 35 e 69 anni relativamente al periodo , hanno mostrato una maggiore prevalenza del diabete fra gli uomini, nella fascia di età anni, tra le persone con un basso livello d istruzione e con molte difficoltà economiche (rapporto Passi Diseguaglianze sociali e salute , capitolo Diabete) L'iperglicemia e la trascuratezza nei controlli di prevenzione del diabete lasciano la loro impronta sul fisico che ha "memoria metabolica". Obiettivo Specifico La legge n.115/87, recante disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito, al comma 1 dell art.1 recita che tale patologia è considerata di alto interesse sociale. Al successivo comma 2 indica le finalità degli interventi regionali per la compiuta attuazione della legge. L analisi di tali interventi rimarca la valenza sociale della legge, indicando un nuovo modo di guardare al diabete. Lo spirito della legge è infatti quello di indurre una rivoluzione culturale riguardo al diabete,

12 superando il vecchio approccio clinico di diagnosi e terapia esclusivamente farmacologica, ma rivolgendo l attenzione alle tematiche della prevenzione. La nostra associazione, vuole indurre alla popolazione del territorio questo cambio culturale della prevenzione del diabete infantile. I Piani Sanitari nazionali prima e dopo hanno fornito chiare indicazioni circa la deospedalizzazione e l integrazione delle competenze specialistiche presenti nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, nelle scuole o in altre istituzioni che a vario titolo sono coinvolte nell assistenza ai soggetti affetti da patologie croniche e in particolare a quelli in età evolutiva (0-18 anni.) Il diabete infantile è la più frequente malattia cronica autoimmune in età evolutiva in Sicilia. La prevalenza e l incidenza del diabete infantile è in aumento in Italia e in modo particolare in Sicilia. Nella nostra Regione infatti, pur diminuendo costantemente gli esordi in chetoacidosi diabetica, aumenta il numero di nuovi casi/anno per un totale di circa 400 nuovi casi nell ultimo triennio Il dato concorda con le seguenti osservazioni di carattere generale: la prevalenza e l incidenza delle malattie autoimmuni, e in modo particolare il diabete tipo 1, nei paesi occidentali, in Europa e in Italia è in costante aumento. in Europa e nella nostra Regione si assiste ad una progressiva anticipazione dell età d esordio della malattia diabetica; il miglioramento dell assistenza sanitaria di primo livello (protocolli condivisi, aggiornamento continuo) ha determinato un aumento del numero di pazienti con iperglicemie border-line che necessitano di approfondimento specialistico. Parte di questa popolazione è all esordio di una malattia diabetica e necessita di una approfondita diagnostica differenziale. Parte beneficerebbe di adeguati percorsi di prevenzione; il rapporto 2002 sulla salute nel mondo dell OMS indica che l inattività fisica, la scorretta alimentazione, il sovrappeso e l aumento dell incidenza dell obesità infantile sono i principali fattori causali di aumento della prevalenza del diabete tipo 2 in età pediatrica. Una recente metanalisi, di lavori europei, sull esordio del diabete tipo 2 nei bambini in sovrappeso o obesi mostra un aumento annuo costante dell incidenza intorno al 2%. Il progetto si propone come obiettivo specifico di stimolare il monitoraggio dei valori della glicemia nella popolazione del territorio di Capaci come educazione alla prevenzione e tutela della salute partendo proprio dalle scuole. Da qui l idea del progetto Glicemia a Scuola, proposto dagli operatori dell Associazione liberi tutti con il supporto principale e fondamentale di personale medico e paramedico per porre in essere IL CONTROLLO GLICEMICO. IL CONTROLLO GLICEMICO. Il controllo della glicemia è una pratica fondamentale per

13 raggiungere un buon equilibrio glicometabolico, esso consente di regolare la dose insulinica e di prevenire o trattare adeguatamente eventuali diminuzioni o aumenti eccessivi della glicemia. Viene effettuato tramite una piccolissima goccia di sangue, ottenuta abitualmente da un polpastrello, tramite un apposito pungidito. Esistono pungidito di sicurezza per cui non è possibile pungersi accidentalmente. La piccola goccia sangue viene analizzata da un glucometro, che in 5 secondi fornisce il risultato; anche in questo caso lo strumento aspira per capillarità la goccia, evitando di dover fare manovre che possono favorire il contatto con il sangue. I ragazzi più grandi, ma l età è variabile e dipende dal grado di maturità ed autonomia del soggetto, sono in grado di eseguire il controllo da soli, ma è comunque opportuno che un adulto vigili e soprattutto, in caso di valori glicemici bassi, e non lasci solo il ragazzo. Il controllo glicemico è uno strumento di grande sicurezza nella vita scolastica, perché permette di prevenire le ipoglicemie gravi e riduce il tempo in cui lo studente dovrà distogliere l attenzione dalle attività scolastiche. Sarà bene che il bambino, adolescente e giovane abbia con se appositi contenitori per lo smaltimento di aghi e strisce usate per il controllo glicemico. I paramedici si occuperanno del prelievo ematico tramite il glucometro, procederanno alla misurazione della pressione e del battito cardiaco. La frequenza del controllo glicemico dovrà essere riportato nel piano individuale di trattamento; solitamente viene fatto prima della merenda mattutina, prima e dopo l attività fisica e, per i bambini che pranzano a scuola, prima del pranzo. I risultati, immediati, saranno inseriti in una scheda tecnica che sarà valutata dal medico, che in presenza di risultati fuori dai parametri normali saprà dare fondamentali indicazioni per la salvaguardia della salute del bambino. Visto l approccio multidisciplinare della malattia diabetica è di fondamentale importanza che in questo percorso di prevenzione i ragazzi siano supportati da informazioni sui metodi naturali di difesa nel prevenire ed affrontare la malattia, quindi la figura del nutrizionista spiegherà come una alimentazione sana e la pratica dello sport siano ottimi alleati per la tutela del loro diritto alla salute. U n a alimentazione ben bilanciata rappresenta la cura essenziale del diabete. Seguire una dieta controllata e sana serve soprattutto a mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue, mediante un corretto apporto alimentare di tutti i nutrienti necessari alla salute dell'organismo. Un alimentazione eccessiva rispetto alle reali necessità, aumenta, infatti, il fabbisogno di insulina, costringendo il pancreas ad una super-attività. La produzione di questo ormone può, però, essere insufficiente a fronteggiare le richieste generate da una dieta di questo tipo. In questi casi, quindi, raggiungere e mantenere il peso ideale con una dieta appropriata è spesso sufficiente per ottenere un buon controllo del diabete stesso. I diabetici che praticano attività sportive sono sempre più numerosi, raggiungendo elevati risultati con performance che nulla hanno da invidiare ai loro coetanei non diabetici. Oltre che socio culturale vi è anche una motivazione psicologica che induce, specie i giovani insulino-dipendenti (condizione tipica del diabete infantile), ad impegnarsi nello sport. Esso, infatti, aumenta il senso di benessere e di sicurezza, riduce i livelli di ansia e di depressione, accresce

14 la fiducia in sé stessi e la sensazione di potenza nei confronti del diabete. Lo sport, inoltre, con lo stress fisico e psichico che inevitabilmente comporta, richiede maggiori adattamenti della terapia ipoglicemizzante e della dieta, stimolando così nei ragazzi diabetici motivati e responsabili la capacità di autocontrollo della glicemia, il desiderio di collaborazione attiva con il diabetologo ed anche la capacità di autogestione della malattia. Target Il presente progetto verrà proposto ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado Biagio Siciliano di Capaci, di tutte le classi prime del corrente A.S. 2015/2016. Tempi Il progetto si attuerà nei tre anni di scuola e monitorerà i ragazzi dalla prima classe alla terza classe. A conclusione del progetto glicemia a scuola si potranno analizzare i dati raccolti sul campione durante i tre anni trascorsi e valutare i risultati. In allegato alla presente relazione il documento del Ministero della Salute sulla prevenzione della Glicemia nelle scuole. COSTI DEL PROGETTO: PERSONALE MEDICO PERSONALE NON MEDICO ADDETTO ELABORAZIONE DATI MATERIALE D INFORMAZIONE PRESIDI SANITARI Capaci 23/11/2015 Presidente Dott. Giuseppe Meola

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