Bambini ipoacusici diagnosticati prima dei 12 mesi nell ambito dello Screening neonatale LOGOPEDICO CENTRATO APPROCCIO SULLA FAMIGLIA.
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- Simona Lolli
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1 Bambini ipoacusici diagnosticati prima dei 12 mesi nell ambito dello Screening neonatale APPROCCIO LOGOPEDICO CENTRATO SULLA FAMIGLIA Emma Landolfi
2 Due fattori influiscono maggiormente sullo sviluppo della comunicazione e del linguaggio in bambini affetti da ipoacusia severa Diagnosi precoce Coinvolgimento della famiglia Mary Pat Moeller Paediatrics,106,3 2000
3 Percorso in costante ridefinizione Elementi da: Osservazioni Sedute di stimolazione Val. qualitativa test MacArthur Logopedista Confronto continuo!! Psicologo Audiologo Foniatra NPI Audiometrista
4 Intervento difficile la diagnosi avviene in un momento delicato in cui si delinea il primo modello di interazione comunicativa dell individuo INTERSOGGETTIVITA PRIMARIA Condizionato momentaneamente dal trauma della diagnosi MATERNAGE Relazione di accudimento MADRE/FIGLIO
5 Intervento difficile Non richiesto.. ma fornito come prassi Assenza di esperienza su bambini ipoacusici di età < 10 mesi Scarsi riferimenti bibliografici e clinici sulla riabilitazione in bambini così piccoli
6 Dopo la comunicazione di diagnosi. i familiari appaiono estremamente : confusi hanno cercato o sono stati travolti da una serie di informazioni spesso discordanti (parenti, amici, internet) sofferenti ancora poco disponibili ad intraprendere il percorso proposto
7 PRESA IN CARICO COLLOQUIO con FONIATRA e LOGOPEDISTA a circa una settimana dalla diagnosi PRESENTAZIONE DEL TEAM PRESENTAZIONE e MOTIVAZIONE DEL PERCORSO (TEMPI E MODALITA ) VENGONO FORNITE ULTERIORI SPIEGAZIONI PRATICHE RISPETTO ALLA NATURA E ALL ENTIT ENTITÀ DEL DEFICIT UDITIVO VENGONO ILLUSTRATE LE NECESSITA AFFETTIVO- EDUCATIVE E DI INTERAZIONE PIU INDICATE AL FINE DI UN SUCCESSO CLINICO-RIABILITATIVO VENGONO ACCOLTE LE PRIME PERPLESSITA ELABORATE DOPO LA COMUNICAZIONE DI DIAGNOSI
8 E necessario: Fornire informazioni precise e realistiche rispetto agli effetti dell ipoacusia, e di eventuali disabilità associate, sullo sviluppo del linguaggio Capire e condividere la sofferenza, ma infondere speranza Cercare di stabilire un rapporto empatico Manifestare totale disponibilità Predisporsi a situazioni di ascolto e dedicare tempo per rispondere alle loro domande Saper leggere tra le righe Evidenziare ed accogliere le criticità ed indirizzarle, ove necessario,alla figura specialistica competente
9 .. le protesi fischiano sempre non le sopporto!!...ma che le tiene a fare?..ma queste protesi servono realmente?..cosa succede se non mettiamo le protesi? il bambino è piccolo, le protesi cadono, non si può aspettare ancora per metterle?..ma è sicuro che non sente? allora perchè,, quando lo chiamo, si gira anche senza protesi?..devo mettere le protesi anche quando esce?.. ma per tutto il giorno? cosa possiamo fare a casa per aiutare il nostro bambino?
10 Ma come sono brutte queste protesi! Sono troppo grandi!...ho visto che quelle degli altri bambini sono più piccole! Il mio bambino parlerà? Non è meglio mettere subito l impianto, che tutti dicono che è meglio? ma quando impara a parlare potrà togliere le protesi?..riuscirà a condurre una vita normale? Ma ora che abbiamo messo le protesi, perché dobbiamo fare anche logopedia? non è troppo piccolo?... Aspettiamo un po!!
11 PRESA IN CARICO INTERVENTO LOGOPEDICO - dalla protesizzazione fino all inserimento nel Centro di Riabilitazione (~( ~ 12 mesi di vita) - frequenza variabile (1/30 gg 1/15 gg - 1/7 gg) GENITORI CARE GIVER (nonni, zii) MADRE
12 PRESA IN CARICO INTERVENTO LOGOPEDICO PERCEZIONE LIVELLOCOGNITIVO LINGUAGGIO COMUNICAZIONE
13 PRESA IN CARICO INTERVENTO LOGOPEDICO Attenzione/percezione acustica Competenze: - cognitive - comunicative - relazionali Riattivare le risorse proprie della genitorialità ADEGUATE MODALITA DI - INTERAZIONE - GIOCO
14 Riattivare le risorse proprie della genitorialità Presa coscienza: - abilità presenti - abilità attivabili a breve - corrette modalità di interazione già presenti - rinforzi da attivabili Coinvolgimento attivo dei genitori: - scambio dei ruoli - richiesta di intervento Suggerimenti pratici rispetto alla stimolazione di competenze specifiche in ambiente familiare ASSEGNO
15 Attenzione percezione e processamento acustico Componenti soprasegmentali - Ritmo - Modulazione di altezza/intensità - Durata Componenti segmentali - Attenzione/detezione a stimoli acustici (voce-strumenti strumenti-rumore) rumore) - Identificazione (voce-strumenti strumenti-rumore) rumore) Rinforzi: - visivo - mimico - gestuale - propriocettivo - tattile - orientamento sorgente sonora - condizionamento
16 Attenzione e processamento visivo: - contatto oculare - attenzione selettiva - attenzione congiunta (triangolazione) - fissazione dell oggetto da fermo - inseguimento dell oggetto in movimento
17 Competenze cognitivo- comunicativo-relazionali
18 Competenze cognitivo-comunicativo comunicativo-relazionali pointing ricerca dell oggetto nascosto schema d azione d appropriato all oggetto concetto d agented consegna su comprensione gestuale e/o verbale emissione vocalica denominazione
19 Intervento logopedico Attenzione e processamento acustico Antecedenti cognitivi-comunicativi Attenzione e processamento visivo RINFORZI stimolazione passiva/ attiva specifica
20 I bambini maggiormente stimolati a casa sviluppano: Predisposizione alla stimolazione Interiorizzazione delle regole Attenzione al suono Comprensione gestuale/verbale
21 I genitori sviluppano, ai fini del successo terapeutico: Maggiore coinvolgimento Presa di coscienza rispetto la centralità del loro ruolo Capacità di stimolazione Contenimento affettivo
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e pattern di interazione madre- bambino in pazienti con ipoacusia neurosensoriale congenita A. CORTILE
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