Pastore Johnny Gravino - I fondamenti della fede cristiana. Primo studio: Introduzione alla Bibbia

Transcript

1 Pastore Johnny Gravino - I fondamenti della fede cristiana Primo studio: Introduzione alla Bibbia Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, riprendere, a correggere e ad educare alla giustizia - 2 Timoteo cap. 3 vers L intento di questo versetto è di sottolineare l ispirazione della scrittura. Paolo dice: La scrittura è ispirata da Dio cioè esce dal Suo alito ed è utile. Il versetto 17, ci dimostra come si fa utile la scrittura nella nostra vita. La parola utilità ha un intento pratico; la scrittura, non è soltanto qualcosa di teologia e di teoria. Riconosciamo che questa, principalmente, è Parola di Dio, è stata ispirata, è stata scritta da Dio stesso usando degli uomini ovviamente, però deriva da Lui, ha un origine divina. Il versetto 17 dice: Perché l uomo di Dio sia completo e ben preparato in ogni opera buona. La Bibbia è la fonte dell uomo di Dio, lo strumento principale, esclusivo per ogni sua attività. Non ci sono metodi, non ci sono ricette, non c è nessun altro strumento a cui l uomo di Dio si rivolge per risolvere questioni nella propria vita, nella propria chiesa o al di fuori della chiesa, se non la Scrittura. L utilità della scrittura si manifesta nel senso che modella l uomo, lo rimette insieme. Noi arriviamo a Dio come disperati, distrutti, schiavi del peccato e con tanti problemi. Abbiamo bisogno di aiuto e la Parola ci aiuta, ci modella, ci cresce, ci istruisce, ci insegna, ci riprende, ci corregge, ci esorta, ci forma come se dovessimo andare in palestra ed esercitarci a livello fisico per diventare sempre più forti. Questa è l opera della Parola. E utile per rallegrarci, per incoraggiarci, per risolvere i problemi matrimoniali, per educare i figli è utile!!! Dunque, se abbiamo questo tesoro così prezioso, unico, se questa è la nostra arma, se questo è il nostro strumento che dobbiamo usare, dobbiamo conoscerlo bene! Dobbiamo riconoscere innanzitutto che la Bibbia è parola di Dio ispirata. Se dobbiamo parlare con qualcuno, quello che diciamo non deve venire dalle nostre parole, ma dalla scrittura com è scritto in 2 Pietro cap. 1 vers. 21: Infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo. Nessuna parola, dice Pietro, nessuna profezia venne mai dalla volontà del uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio. Vuol dire che Dio ha parlato usando loro, ma non ha dettato la sua Parola a dei robot, ma ha usato le loro personalità, i loro contesti, i loro caratteri diversi per sospingerli, per proclamare la Sua parola ed è per questo motivo che quando leggiamo l apostolo Paolo vediamo una sfumatura della Parola in base alla sua personalità; invece nell apostolo Giovanni vediamo un carattere diverso da quello di Paolo. L apostolo Giovanni è riconosciuto come l apostolo dell amore ; poi leggiamo l apostolo Pietro, leggiamo Luca, un medico, che desidera scrivere le cose attentamente, diversamente da Matteo, un pubblicano, e via così nell Antico Testamento. Dio ha usato queste personalità per ispirare la Sua Parola.

2 La scrittura è stata scritta, approssimativamente, da quaranta uomini. Quaranta uomini diversi, che hanno vissuto in tempi diversi, culture diverse, paesi diversi. Notiamo anche quanto sia preziosa e rigida, quanto sia di lunga durata, provata e di come spande nei secoli. Possiamo dire che la Parola spande dal 1400 a.c. al 90 d.c. La Bibbia è stata scritta in tre lingue: Ebraico, Greco ed Aramaico. Dio ha usato questi uomini e queste culture per produrre la Sua Parola. Se dovessimo ridurre la Bibbia in poche parole diremo che la Bibbia è un libro che parla della salvezza, della redenzione dell uomo per la gloria di Dio, per mezzo di Gesù Cristo suo figlio. La Bibbia parla di Gesù Cristo che è venuto per salvare l uomo, per cui, il centro è la salvezza e il personaggio centrale è Cristo, sia nell Antico sia nel Nuovo Testamento. Nell Antico Testamento guardiamo in avanti, alla croce profetizzata e così i credenti nell Antico Testamento stanno guardando ad un evento che ancora non è accaduto. Mentre nel Nuovo testamento ci sono credenti che vivono durante l era della croce e poi andando avanti, nel Nuovo Testamento, incluso poi noi, il resto della chiesa, la storia della Chiesa che guarda indietro alla croce, all evento già accaduto. Per cui la croce è il centro e Cristo è il personaggio centrale. La Bibbia è divisa in Antico e Nuovo Testamento. Ci sono 66 libri di cui 39 nell Antico testamento e 27 nel Nuovo. I Primi 5 libri dell Antico Testamento sono riconosciuti come il Pentateuco e l autore è Mosè. Sono: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. Questi libri parlano della legge che comprende, ovviamente, la creazione, le promesse ad Abramo, la formazione di un popolo. Possiamo riassumere questi libri sotto un contesto legale. GENESI: è il libro dell inizio, del principio, della creazione dell uomo, della creazione dell universo, del mare e della terra, del peccato (Genesi cap.3) e della formazione del popolo d Israele. Genesi inizia tutti i cinque libri. Inizia con questo panorama molto grande, parlando dell Universo e del Dio Creatore, e poi, pian piano, è come se l aspetto cinematografico si concentra su un uomo, Abramo; si concentra sulla sua famiglia, e sulla sua formazione, per poi arrivare a Deuteronomio in cui non si parla più della creazione, ma della nazione di un popolo, che Dio userà, per la Sua gloria e la Sua testimonianza. ESODO: Dio libera il suo popolo. LEVITICO: l insegnamento che Dio dà alla Sua nazione è di essere santi, separati dalle cose profane. Israele, come popolo particolare, scelto da Dio, era chiamata ad essere una nazione distinta dalle nazioni pagane, per cui Levitico parla della santità, della sostituzione, dell espiazione. L agnello che viene sacrificato, immolato, che deve rappresentare Cristo. Il vero agnello che verrà nel futuro, immolato per i peccati del mondo; e loro stanno esercitando tutte queste cose; è come se Dio volesse renderli consapevoli di un futuro, che stava pianificando.

3 NUMERI: il popolo è nel deserto e si lamenta; vaga nel deserto per quarant anni. DEUTERONOMIO: il popolo sta ai confini, e sta per entrare nella terra promessa, e Mosè ha davanti a sè una nuova generazione di Israeliti che deve addestrare, rieducare sulla legge di Dio. Quella legge che hanno ricevuto dai loro genitori, che sono stati giudicati e sterminati a causa del loro peccato di idolatria, e la loro ribellione a Dio. L antico testamento va avanti, ed è composto da dodici libri, detti libri storici, che sono: Giosuè, Giudici, Rut, I e II Samuele, I e II Re, I e II Cronache, Esdra, Neemia, Ester. In questi libri storici, Dio si sta rapportando con il suo popolo, e possiamo dire, generalmente, che gli sta insegnando come devono vivere oltre alla legge, e racconta, per mezzo di questa storia, anche le cadute. Quando noi leggiamo questi libri storici apprendiamo insegnamenti, ammonimenti, esempi, illustrazioni su come vivere. I principi più importanti che apprendiamo dalla loro storia sono due: Dio ama il Suo popolo, incondizionatamente, ed il popolo è un popolo di cuore duro, ribelle, peccatore, che continuamente, nonostante la bontà di Dio, si svia sempre. Viene giudicato, si ravvede, per poi cadere nel peccato. Vediamo da questa storia, un Dio paziente, tollerante, nonostante la continua ribellione del Suo popolo. Non stiamo parlando dei popoli pagani, ma del Suo popolo che ha scelto, ha curato, ma che comunque continua a peccare. Andando avanti dopo la legge (Pentateuco) e la storia, abbiamo i Libri poetici, la poesia, composta da cinque libri, che sono: Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste e Cantico dei Cantici. GIOBBE: descrive la sofferenza dell uomo e la sovranità di Dio. Notiamo in Giobbe la lezione per il credente, che Dio è sovrano e permette anche il male ai suoi figli. Dio permette ai suoi figli di soffrire; un principio molto importante per noi, per un mondo evangelico che, oggigiorno, dice che se soffre è a causa di satana. Non è vero, perché satana può essere un tentatore, però, Giobbe ci insegna che satana doveva prima chieder a Dio per potergli fare del male. Doveva chiedere il permesso a Dio, perché satana è sottomesso a Dio. Dio è sovrano, e permette il male, il dolore, la guarigione, la gioia, la tristezza ma è sempre Dio, non cambia. E il messaggio in Giobbe è che noi non dobbiamo accusarlo, ma continuare ad adorarlo in qualsiasi momento. SALMI: sono il cuore del credente che loda Dio e supplica Dio. Vediamo che il credente in qualsiasi momento dipende da Dio. Tutti i libri poetici hanno un tema principale, e il loro tema è: come vivere bene nella terra. Questo popolo ha ricevuto la legge, ha vissuto nella storia, ha visto Dio, è stato guidato da Dio, ha ricevuto la teoria, ed ora i libri poetici sono la pratica; per cui in Giobbe, il credente riconosce che la vita non è perfetta: non è solo credendo in Gesù

4 che tutto va liscio; i Salmi riconoscono il credente anche in pericolo, il credente che gioisce, ma che affronta anche grosse difficoltà. PROVERBI: insegnano all uomo come vivere con la saggezza, una saggezza utile. Come vivere praticamente nella bontà del Signore, come: stare attenti, rimanere puri sessualmente, non fare del male al vicino, ascoltare i genitori sono tutti principi pratici per come vivere bene nel mondo, un mondo malvagio e corrotto. Ed è questo che noi apprendiamo quando leggiamo questi libri. ECCLESIASTE: mostra come la vita dell uomo vale solo quando è sottomessa a Dio, tutto il resto è frutto che può godere, ma non è frutto da cui deve dipendere o godere, dimenticando Dio. E cosi, l uomo può vivere, può lavorare, può fare soldi, può creare, può costruire, può fare tutto, ma l Ecclesiaste ci ricorda che di tutto quello che faremo ne dovremo rendere conto a Dio; per cui dovremmo ricordarci di Dio che ci sorveglia e di questi parametri, per vivere la nostra vita. CANTICO DEI CANTICI: è un modello di vita matrimoniale. E la purezza matrimoniale; non riguarda altro che l amore matrimoniale tra un uomo e una donna, come Dio lo decide. Come vivere praticamente bene nel matrimonio. Andando avanti abbiamo i Profeti maggiori che sono: Isaia, Geremia, Lamentazioni, Ezechiele, Daniele. Sono cinque libri. Vengono chiamati profeti maggiori, perché sono libri lunghi. I Profeti minori, invece, sono dodici, e sono: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Zaccaria e Malachia. Se dovessimo mettere insieme i profeti, sia maggiori che minori, possiamo dire che esortano il popolo al ravvedimento, perché ha trasgredito le leggi del Signore, il Pentateuco. I profeti sono come la polizia del Signore, vanno davanti al popolo e gli ricordano le promesse che hanno fatto al Signore, che stanno trasgredendo la Sua legge e che non stanno vivendo più secondo quello in cui si sono impegnati: vivere per il Signore. In Deuteronomio, ci sono diversi momenti dove la nazione dice di seguire soltanto il Signore, ma poi la storia dimostra che stanno seguendo tutto e tutti, meno che il Signore. Allora il Signore suscita i suoi profeti, che invitano il popolo a ravvedersi, perché ha trasgredito la legge. L Antico Testamento rappresenta un patto, cioè il patto delle opere, il patto della legge. Ma il patto riguarda il modo di rapportarci con Dio. Dio stabilisce patti per far capire al credente come rispondere a Lui, camminare con Lui. L antico patto diceva che per ubbidire a Dio si dovevano fare opere o seguire delle leggi. Era un servire Dio per mezzo della legge. Il Nuovo testamento, il nuovo patto, invece, non è uguale al vecchio, perché in questo ci relazioniamo con Dio attraverso Cristo. Non sono le opere le opere sono frutto della nostra relazione, del nostro rapporto con Dio per mezzo di Cristo. Il nuovo patto riguarda la grazia del Signore.

5 Nel nuovo Testamento abbiamo 27 libri. I primi 5 sono: Matteo, Marco, Luca, Giovanni ed Atti degli Apostoli. I vangeli riguardano la vita di Cristo, la Sua vita in terra, la Sua nascita, la Sua morte, la Sua risurrezione e sono stati scritti per suscitare la fede negli ascoltatori, per credere e per portare alla vita eterna, così com è scritto in Giovanni cap. 20 vers.31: Queste cose sono state scritte affinchè voi crediate ed abbiate vita eterna. Gli Atti rappresentano la storia della chiesa; la chiesa nasce con la Pentecoste (Atti cap.2) Però tutti questi libri sono aggiunti insieme, perché rappresentano l inizio della fede cristiana, per mezzo della vita di Gesù e, possiamo dire, per mezzo della nascita della chiesa. Atti è un libro di storia, ma soprattutto un libro di descrizione, cioè descrive il modo in cui la chiesa è nata, come si comportava e come la chiesa viveva. Dobbiamo stare attenti dai principi che prendiamo dagli Atti perché non prescrivono nulla, ma descrivono soltanto e presentano dei modelli che noi possiamo dedurre, ma mai applicare direttamente. Dopo gli Atti abbiamo le lettere; 13 sono state scritte da Paolo e sono: Romani, I Corinzi, II corinzi, Galati, Efesini, Filippesi, Colossesi, I Tessalonicesi, II Tessalonicesi, I timoteo, II Timoteo, Tito e Filemone. Poi però abbiamo anche altre epistole che vengono riconosciute come Lettere generali chiamate così perchè non c è un uditore specifico e sono: Ebrei, Giacomo, I pietro, II Pietro, I Giovanni, II Giovanni, III Giovanni e Giuda. Lo scopo delle epistole (21 totali) è la dottrina, l insegnamento diretto per la chiesa. I Vangeli ci raccontano la nostra salvezza e il Salvatore e Atti ci presenta la storia della chiesa. Però, una volta superati questi 5 libri, si entra nel cammino della chiesa. Quando si necessita di un insegnamento didattico, un insegnamento diretto, applicato a noi oggi, i libri più adatti sono le epistole, in cui noi possiamo applicare direttamente i principi che troviamo, perché sono principi diretti a una chiesa locale che nel tempo appartiene a noi come chiesa locale e ad altre. L ultimo libro, invece, è l Apocalisse, il futuro dei credenti, il futuro del mondo, la rivelazione di Gesù Cristo. Tutte le scritture, dall inizio del Nuovo Testamento fino alla fine della Bibbia parlano di Gesù. Luca cap. 24 vers. 27, infatti, dice: E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. E in Giovanni cap. 5 vers. 39 è scritto: Le scritture rendono testimonianza di me. La Bibbia è importante perché è utile per noi come uomini di Dio, perché ogni parola è ispirata e Dio l ha inserita nella Sua parola per il nostro bene e così la Bibbia deve essere il nostro libro più prezioso, il nostro libro di vita, il nostro manuale per la nostra vita, per la nostra famiglia, per il nostro tutto.

6 Concludiamo con la seconda parte del salmo 19, dal versetto 7, che dice: La legge del Signore è perfetta, essa ristora l anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, sussiste Per sempre; i giudizi del Signore sono verità, tutti quanti sono giusti, sono più desiderabili dell oro, anzi, più di molto oro finissimo; son più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi. Anche il tuo servo è da essi Ammaestrato; v è gran ricompensa ad osservarli. Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa che non prendano il sopravvento su di me; allora sarò integro e puro da grandi trasgressioni. Siano gradite le parole della mia bocca E la meditazione del mio cuore in in tua Presenza, o Signore, mia rocca e mio redentore!