CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA"

Transcript

1 CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA RIDUZIONE DELL IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA DI MODELLI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DI VITA NECESSITA DI UN ACCORDO CONDIVISO SUI TERMINI E SULLE ESPRESSIONI DA UTILIZZARE PER DESCRIVERE LE PERSONE CHE NECESSITANO DI AIUTO L IMPORTANZA DELLE CLASSIFICAZIONI DELLE DISABILITA PSICHICHE E COMPORTAMENTALI NEL LAVORO DELL INSEGNANTE SPECIALIZZATO

2 MODELLO DI ANALISI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALE (KANFER) Indica che una corretta operazione di analisi deve muoversi considerando: le caratteristiche degli stimoli presenti (S), lo stato biologico dell organismo (O), la reazione che riesce a elicitare (R), la frequenza con cui compare (K), le conseguenze che fa registrare (C).

3 COMPITI IPOTETICI Test tradizionali: artificiali in quanto contestualizzati e facenti riferimento a situazioni ipotetiche Procedure di problem solving relazionale: pur essendo fittizi e caratterizzati da scenari e compiti altamente strutturati, sono semplici da applicare e le situazioni possono essere ricavate dalle esperienze di vita, così da diminuirne l artificiosità.

4 Compiti narrativi: quando si vuole conoscere il punto di vista della persona e i suoi vissuti. Compiti analoghi: si propongono di richiamare il più possibili situazioni di vita sperimentate dalla persona coinvolta nell operazione di valutazione (role play assessment). Il vantaggio di questo tipo di compito risiede nella possibilità di proporre eventi rilevanti, stimolando così l elicitazione di prestazioni che hanno più possibilità di manifestarsi nel vissuto quotidiano.

5 OSSERVAZIONE DIRETTA È la procedura che più di tutte le altre consente di esaminare le prestazioni senza il problema della trasferibilità delle informazioni dal contesto valutativo a quello naturale. Il merito principale è quello di consentire all esaminatore di constatare: a) quanto le prestazioni dipendano dai contesti b) come le variabili ambientali influenzino la loro emissione.

6 SCALA D INTELLIGENZA WECHSLER REVISIONATA: WISC-R Valutazione delle potenzialità intellettive di soggetti da 6 a 16 anni. Comporta 12 prove, di cui: A. Verbali - Informazioni, - Somiglianze, - Aritmetica, - Vocabolario, - Comprensione, - Memoria di cifre B. Performance - Completamento di figure, - Storie figurate, - Disegno con cubi, - Ricostruzione di oggetti, - Cifrario e Labirinto.

7 SCALA D INTELLIGENZA WECHSLER REVISIONATA: WISC-R Ad ogni prova viene assegnato un punteggio grezzo, che viene poi trasformato in punteggio standard e, sommando tali punteggi relativi a 5 prove verbali e 5 prove di performance si ottiene un Q.I. verbale, di performance e totale.

8 Ciò che è di fondamentale importanza è osservare l atteggiamento e il comportamento del soggetto durante la somministrazione del test. Essendo una prova di tipo scolastico, potrebbe facilmente creare una condizione di ansia tale da compromettere gli item che richiedono un maggior coinvolgimento della memoria

9 LE VARIABILI COGNITIVE IMPLICATE SONO: - CAPACITÀ DI RICONOSCIMENTO E DI RICHIAMO VISUO-PERCETTIVO - MEMORIA VISIVA A LUNGO TERMINE - CAPACITÀ DI PRESTARE ATTENZIONE AI DETTAGLI - VALUTAZIONE DELLE PARTI ESSENZIALI E NON ESSENZIALI DI UNA FIGURA

10 VARIABILI AFFETTIVE CHE POSSONO EMERGERE DAL SUBTEST: - CAPACITÀ DI ACCETTAZIONE E DI ADATTAMENTO - IMPULSIVITÀ - OPPOSITIVITÀ, TESTARDAGGINE - MOTIVAZIONE ALL ATTIVITÀ E SPIRITO DI INIZIATIVA - PERFEZIONISMO - ECCESSIVA VIGILANZA, IPERCONTROLLO - TENDENZA DEPRESSIVA - DISTORSIONE DELLA REALTÀ

11 SCALA D INTELLIGENZA WECHSLER REVISIONATA: WISC-R 1. Informazioni Che dito è questo? (Mostrando il pollice) Da cosa si ricava la trementina? 2. Completamento di figure Tale prova valuta la capacità di attenzione selettiva, la codifica simbolica, la capacità di adeguato spostamento oculare e di stabilire i corretti rapporti parte-tutto.

12

13 SCALA D INTELLIGENZA WECHSLER REVISIONATA: WISC-R 3. Somiglianze Il soggetto deve riconoscere le somiglianze tra due parole per un totale di diciassette coppie, ad esempio ruota-palla, candela-lampadina, camiciacappello e così via. 4. Storie figurate Si presentano al soggetto dodici cartoncini disegnati e gli si chiede di ordinarli

14 SCALA D INTELLIGENZA WECHSLER REVISIONATA: WISC-R 5. Aritmetica Si tratta di diciotto item in cui vi sono delle operazioni da compiere. Al soggetto vengono dati due cartoncini: il primo comprende gli elementi con cui fare le operazioni, il secondo è un cartoncino bianco su cui riportare le operazioni da fare 6. Disegno con cubi Sono undici item in cui si chiede al soggetto di ricostruire un disegno su un cartoncino usando dei cubetti e si valuta anche la velocità d esecuzione

15

16 SCALA D INTELLIGENZA WECHSLER REVISIONATA: WISC-R 7. Vocabolario Il soggetto deve spiegare il significato di trentedue parole. 8. Ricostruzione di oggetti Tutti i soggetti che devono ricostruire un puzzle avendo a disposizione un foglio con l immagine completa. 9. Comprensione Cosa fai se ti tagli il dito?

17 CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE PREVALENZA 1% DELLA POPOLAZIONE PIÙ COMUNE NEI MASCHI (RAPPORTO MASCHI-FEMMINE 1,5:1) NON IN TUTTI I CASI IL RITARDO MENTALE DURA PER TUTTA LA VITA (ES. PERSONE CON RITARDO MENTALE IN ETÀ PRECOCE CON TRAINING POSSONO ESSERE RECUPERATI IN MODO SODDISFACENTE) NON VI SONO CARATTERISTICHE FISICHE SPECIFICHE ASSOCIATE AL RITARDO MENTALE OLTRE AI RISULTATI DEI TEST PSICOLOGICI E DELLE SCALE DI ADATTAMENTO NECESSARI PER LA DIAGNOSI NON CI SONO SPECIFICI DATI DI LABORATORIO ASSOCIATI ESCLUSIVAMENTE AL RITARDO MENTALE

18 CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE NON CI SONO CARATTERISTICHE SPECIFICHE DI PERSONALITÀ E DI COMPORTAMENTO ASSOCIATI IN MANIERA ESCLUSIVA AL RITARDO MENTALE I SOGGETTI CON RITARDO MENTALE HANNO DISTURBI IN COMORBIDITÀ DI TUTTI I TIPI DA 3 A 4 VOLTE SUPERIORE RISPETTO ALLA POPOLAZIONE GENERALE I QUADRI CLINICI POSSONO ESSERE MODIFICATI IN BASE ALLA GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE E DEGLI HANDICAPS ASSOCIATI I PRINCIPALI DISTURBI ASSOCIATI SONO: * DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ * DISTURBO DELL UMORE * DISTURBO GENERALIZZATO DELLO SVILUPPO * DISTURBO MOVIMENTO STEREOTIPATO

19 FATTORI PREDISPONENTI RITARDO MENTALE EZIOLOGIA SCONOSCIUTA 30-40% EREDITARIETÀ 5% ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30% PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO PERINATALE 10% CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE L INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5% INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%

20 FATTORI PREDISPONENTI EREDITARIETÀ 5% * ANOMALIE DI UN SINGOLO GENE ES. SCLEROSI TUBEROSA * ABERRAZIONI CROMOSOMICHE ES. SINDROME DI DOWN ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30% * MUTAZIONI CROMOSOMICHE ES. SINDROME DI DOWN * USO DI ALCOOL DELLA MADRE ES. SINDROME FETALE ALCOOLICA * INFEZIONI

21 FATTORI PREDISPONENTI PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO PERINATALE 10% * MALNUTRIZIONI * IPOSSIA * PREMATURITÀ * TRAUMI CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE L INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5% * INFEZIONI * TRAUMI * AVVELENAMENTI (ES. PIOMBO) INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20% * RIDOTTA CURA E ASSISTENZA * RIDOTTA STIMOLAZIONE SOCIO- AFFETTIVA

22 DMS IV VERSUS DSM V Ritardo mentale versus Disabilità intellettiva Devono essere soddisfatti tre criteri: - Ragionamento - Problem solving - Pianificazione - Pensiero astratto - Capacità di giudizio - Apprendimento scolastico - Apprendimento dall esperienza

23 TRE CRITERI DIAGNOSTICI FONDAMENTALI DEL RM: 1. QI circa uguale o inferiore a 70; 2. carente funzionamento adattivo; 3. esordio prima dei 18 anni.

24 QUOZIENTE INTELLETTIVO:

25 RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO LIEVE INCIDENZA: 85% EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica e non organica Q.I. : 50/55-70 ETA MENTALE: 8-11 anni CARATTERISTICHE: Minime compromissioni senso-motorie Con sostegno possono vivere in comunità COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla quinta elementare 1. Forme di disadattamento con soluzione esistenziale che contempla comportamenti instabili e aggressivi verso l insuccesso e reazioni di collera ed esibizionismo. 2. Forme di disadattamento con soluzioni opposte alle precedenti: ripiegamento, inibizione, passività, sottomissione.

26 DISABILITA INTELLETTIVA DSM-V : GRADO LIEVE Ambito concettuale: supporto per imparare a leggere e scrivere e fare operazioni aritmetiche Ambito sociale: immaturità nei rapporti sociali Ambito pratico: supporto per adulto nelle spese e nella gestione della casa

27 RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO MEDIO INCIDENZA: 10% EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica Q.I. : 35/40 50/55 ETA MENTALE: 5-7 anni CARATTERISTICHE: - Discrete capacità comunicative - Con supervisione provvedono alla cura della propria persona e lavori semplici - Relativa autonomia nei luoghi familiari - Discreto adattamento alla vita di comunità COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla seconda elementare 1. Il pensiero a livello preoperatorio, la scolarizzazione a livelli scadenti. 2. L autonomia nelle condotte sociali della vita quotidiana, se il soggetto è inserito in un contesto stimolante, può raggiungere momenti di relativa autonomia.

28 DISABILITA INTELLETTIVA DSM-V : GRADO MODERATO Ambito concettuale: ritardo marcato nello sviluppo concettuale e linguistico fin dai primi sei anni di vita Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a causa di un linguaggio povero Ambito pratico: supporto per la cura dei bisogni personali (mangiare, bere, igiene personale)

29 RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO GRAVE INCIDENZA: 3-4% EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica Q.I. : 20/25 35/40 ETA MENTALE: 4-6 anni CARATTERISTICHE: - Minimi o assenti livelli di linguaggio - Minime competenze di autonomia - Da adulti possono svolgere attività semplici in ambienti protetti COMPETENZE SCOLASTICHE: - Materie prescolastiche - Riconoscere parole semplici per i bisogni

30 DISABILITA INTELLETTIVA DSM-V : GRADO GRAVE Ambito concettuale: può non essere in grado di imparare a leggere a livello delle prime classe della scuola primaria Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a causa di un linguaggio molto povero Ambito pratico: supporto per tutte le attività di vota quotidiana

31 RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO PROFONDO O GRAVISSIMO INCIDENZA: 1-2% EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica Q.I. : < 20/25 ETA MENTALE: meno di 4 anni CARATTERISTICHE: - Compromissione significativa del funzionamento senso- motorio - Assistenza e supervisione costante

32 DISABILITA INTELLETTIVA DSM-V : GRADO ESTREMO Ambito concettuale: tali capacità si limitano alla fase pre-simbolica Ambito sociale: le difficoltà nella comunicazione possono essere così significative da richiedere l utilizzo della comunicazione aumentativa alternativa Ambito pratico: massiccio supporto per tutte le attività di vita quotidiana.

33 ESORDIO PRIMA DEI 18 ANNI Questo criterio serve soprattutto a escludere i casi in cui una qualche causa produce un abbassamento di prestazioni cognitive prima normali Esempio: Incidente automobilistico! È possibile diagnosticare per la prima volta un ritardo mentale in persone adulte, presupponendo che le prestazioni siano causate da situazioni presenti anche prima dei 18 anni ma che solo per carenza di occasioni diagnostiche la diagnosi non è stata fatta precedentemente

34 CARENTE FUNZIONAMENTO ADATTIVO Perché associarlo al criterio del QI? Una diagnosi di ritardo mentale non può mai essere affidata solo al punteggio di un test ma deve esser frutto di un lavoro clinico che consideri molti elementi. Esempio: Basse prestazioni di un bambino con svantaggio socioculturale possono essere causate da: carenze d insegnamento ma non da «scarsa intelligenza»

35 ELENCO DELLE AREE DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO, COME GUIDA PER OGNI DIAGNOSI CHE CONSIDERI LO SVILUPPO SOCIALE comunicazione cura della persona vita in famiglia capacità sociali/interpersonali uso delle risorse della comunità autodeterminazione capacità di funzionamento scolastico e/o lavorativo tempo libero salute sicurezza

36 PER VALUTARE IL FUNZIONAMENTO ADATTIVO Retroterra culturale Livello di istruzione Handicap associati Motivazione e collaborazione.

37 IL RITARDO MENTALE NON E UNA SINDROME, MA UN RISULTATO NON SI TRATTA DI SEMPLICI PRESTAZIONI COGNITIVE BASSE, MA DI PRESTAZIONI COGNITIVE DOVUTE A PROCESSI PATOLOGICI CHE COMPORTANO INADEGUATO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

38 ATTENZIONE NELL INTERPRETAZIONE DEL QI, VANNO CONSIDERATI: ERRORE DI MISURAZIONE: è possibile diagnosticare un ritardo mentale anche in presenza di un QI fra 71 e 75 (se altri dati invitano a farlo) o, in senso opposto, si può non diagnosticare un ritardo mentale con QI di 65 (come in certi casi di svantaggio socioculturale) RAPPORTO SOCIALE, assicurarsi quindi che la persona si senta a proprio agio offrendo un ambiente confortevole e un rapport accogliente.

39 ATTIVITA ED INTERVENTI PER IL RM AUTONOMIA DI BASE: alimentarsi, lavarsi, vestirsi, usare correttamente i servizi igienici AUTOGESTIONE PERSONALE ED AMBIENTALE: cura di sé e gestione del proprio ambiente di vita ATTIVITA DI SOCIALIZZAZIONE ATTIVITA COGNITIVE: programmi specifici di stimolazione cognitiva per codificare e decodificare le informazioni provenienti dall ambiente esterno.

40 ATTIVITA ED INTERVENTI PER IL RM ATTIVITA OCCUPAZIONALI: pre-occupazionali e professionali ATTIVITA ESPRESSIVE: al fine di stimolare l emozione e la creatività ATTIVITA LUDICHE: il gioco correlato allo sviluppo cognitivo, affettivo e simbolico RIDUZIONE DI EVENTUALI COMPORTAMENTI PROBLEMATICI

41 Capacità e abilità adattive Fattori di rischio e protettivi Partecipazione ambienti di vita Aree di sostegno: -Sviluppo della persona - Occupazione -Insegnamento - Salute -Ambiente domestico - Comportamento -Comunità - Socializzazione Intensità del bisogno di sostegno Funzioni di sostegno: -Insegnamento - Sostegno comportamentale -Legami tra le persone - Assistenza ambiente domestico -Programmazione finanziaria - Accesso comunità - Assistenza sul lavoro - Assistenza sanitaria Esisti personali: -Indipendenza -Creazione relazioni -Partecipazione scolastica e comunitaria -Benessere personale Fonte sostegno Intensità del bisogno Valutazione sostegni

42 MANIFESTAZIONI E DISTURBI ASSOCIATI: CARATTERISTICHE DESCRITTIVE E DISTURBI MENTALI ASSOCIATI SINDROME CARATTERISTICA Sindrome di Williams Sindrome di X-Fragile Sindrome di Prader-Willi Sindrome di Rett Sindrome di Down Disturbo d ansia Iperattività Compulsività Autolesionismo Malattia di Alzheimer

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA RIDUZIONE DELL IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA DI MODELLI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DI VITA NECESSITA DI UN ACCORDO CONDIVISO

Dettagli

SVILUPPO COGNITIVO DISABILITA INTELLETTIVA E DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO

SVILUPPO COGNITIVO DISABILITA INTELLETTIVA E DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO SVILUPPO COGNITIVO DISABILITA INTELLETTIVA E DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA RIDUZIONE DELL IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA DI MODELLI ECOLOGICO-COMPORTAMENTALI

Dettagli

RITARDO MENTALE. S. Buono

RITARDO MENTALE. S. Buono RITARDO MENTALE S. Buono DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON RITARDO MENTALE (Assemblea Generale dell ONU, 1971) 1. Le persone con ritardo mentale hanno nella massima misura possibile, gli stessi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Relatore: Annalisa Pelosi 1 2 Il Ritardo Mentale 1. Criteri Diagnostici Definiamo il ritardo mentale una condizione clinica complessa, caratterizzata dalla presenza di un

Dettagli

Disabilità STATO DI FUNZIONAMENTO ALTERATO RISPETTO A QUELLO TIPICO

Disabilità STATO DI FUNZIONAMENTO ALTERATO RISPETTO A QUELLO TIPICO Disabilità STATO DI FUNZIONAMENTO ALTERATO RISPETTO A QUELLO TIPICO Il funzionamento umano può essere valutato prendendo in considerazione 5 dimensioni Abilità intellettive Comportamento adattivo Salute

Dettagli

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali

Dettagli

Disabilita intellettiva. Garello Silvana

Disabilita intellettiva. Garello Silvana Disabilita intellettiva Garello Silvana Dal 2008 ad oggi sono intervenuti notevoli cambiamenti: La decisione a livello internazionale di non utilizzare più l espressione Ritardo mentale e di sostituirla

Dettagli

Cos'è la disabilità intellettiva. Scritto da Webmaster - Ultimo aggiornamento Martedì 23 Aprile 2013 12:36

Cos'è la disabilità intellettiva. Scritto da Webmaster - Ultimo aggiornamento Martedì 23 Aprile 2013 12:36 La disabilità intellettiva e relazionale è una condizione di salute irreversibile. Le cause della disabilità intellettiva possono essere di natura genetica o non genetica. Si parla di cause genetiche,

Dettagli

Corso SOS Sostegno

Corso SOS Sostegno Corso SOS Sostegno 2016-2017 CTS Matteotti Pisa Angela Putortì Luciano Mammana MACRO AREE DI RIFERIMENTO Deficit del pensiero - ritardo Difficoltà relazionali e comportamentali ma livelli cognitivi mantenuti

Dettagli

RITARDO MENTALE. Dottt.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia

RITARDO MENTALE. Dottt.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia RITARDO MENTALE Dottt.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia RITARDO MENTALE: una diagnosi facile? Nel linguaggio corrente è un espressione vaga,equivoca e, tuttavia di facile

Dettagli

Breve guida ai codici ICF

Breve guida ai codici ICF Breve guida ai codici ICF Dott.ssa Graziella Giorgetti Responsabile UO UMEE ASUR Marche AV1 Fano CTS Fano 20 27 maggio 2014 Struttura dell ICF ICF Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2: Fattori contestuali

Dettagli

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH WAIS-IV Wechsler Adult Scale of Intelligence (Quarta Edizione) Test clinico

Dettagli

DAL MANUALE DIAGNOSTICO ICD-10 Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico (codici da F80 a F89)

DAL MANUALE DIAGNOSTICO ICD-10 Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico (codici da F80 a F89) DAL MANUALE DIAGNOSTICO ICD-10 Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico (codici da F80 a F89) I disturbi inclusi in questa sezione hanno in comune: a) un'insorgenza che invariabilmente si colloca

Dettagli

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15 Indice Introduzione XIII Parte prima Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5 Quali modelli psicopatologici per i bambini 5 Un modo diverso di considerare

Dettagli

Disabilità intellettiva. Generalità

Disabilità intellettiva. Generalità Disabilità intellettiva Generalità Criteri diagnostici: dal DSM-IV al DSM-5 DSM-IV 1. Funzionamento intellettivo, misurato tramite QI, significativamente al di sotto della norma 2. Importante compromissione

Dettagli

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche Uno sguardo alle difficoltà scolastiche Evolutivo Età critica per l apprendimento e per lo sviluppo, sensibile alle influenze ambientali La difficoltà non è acquisita. E presente da tempo, ci sono una

Dettagli

CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli.

CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli. CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli Angela Borrone Maria Concetta Miranda angelaborrone@gmail.com mariac.miranda@libero.it CHI SONO I BES?

Dettagli

Indice. Introduzione. Verso il cambiamento 5. Il razionale sotteso alle innovazioni 13. Innovazioni nell architettura della Scala 29

Indice. Introduzione. Verso il cambiamento 5. Il razionale sotteso alle innovazioni 13. Innovazioni nell architettura della Scala 29 Indice Introduzione XIII Parte prima Dalla Scala Wechsler-Bellevue alla WAIS-IV Verso il cambiamento 5 L eredità della WAIS-R 6 La WAIS-III: l inizio del cambiamento 8 Il razionale sotteso alle innovazioni

Dettagli

L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica

L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica Individuare i più adeguati interventi didattico-educativi Formazione referente coordinatore

Dettagli

RITARDO MENTALE E NOSOGRAFIA PSICHIATRICA

RITARDO MENTALE E NOSOGRAFIA PSICHIATRICA RITARDO MENTALE E NOSOGRAFIA PSICHIATRICA di Fanara G.*, Mezzatesta E.**,, Cavallari B.***, Sorrenti L.****, Spampinato FC.*****.*****,, Alfa R.******,, Nicotina A.******* A * Medico Psichiatra, Direttore

Dettagli

RITARDO MENTALE. Criteri diagnostici. La caratteristica fondamentale del Ritardo Mentale è:

RITARDO MENTALE. Criteri diagnostici. La caratteristica fondamentale del Ritardo Mentale è: RITARDO MENTALE Estratto dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-IV (American Psychiatric Association) Criteri diagnostici La caratteristica fondamentale del Ritardo Mentale è: Criterio

Dettagli

Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania

Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania Malattie varie, acute o croniche, fragilità, situazione cromosomiche particolari, lesioni, ecc. Deficit visivi, motori, di attenzione, di memoria,

Dettagli

L integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

L integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali L integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Qualche definizione preliminare Dott.sse Francesca Cavallini, Gabriella Petrone, Giulia Eboli, Samantha Giannatimepo, Sara Andolfi Centro di Ricerca

Dettagli

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa

Dettagli

Approccio psicometrico

Approccio psicometrico Approccio psicometrico Il concetto di intelligenza Gli estremi dell intelligenza e della creatività Il concetto di intelligenza Componenti principali: Abilità verbali Abilità logiche Abilità di problem

Dettagli

WPPSI-III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento clinico di somministrazione individuale

WPPSI-III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento clinico di somministrazione individuale La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione Dott.ssa Tiziana Serra WPPSI- La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI?

LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI? LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI? 1. Diagnosi come corretto riconoscimento di una sindrome Segni e sintomi criteri ICD-10 2. Diagnosi come individuazione dell eziologia eziologia

Dettagli

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo UNIVERSITÀ DEGLIS TUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI» DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E FISICA E MEDICINA PREVENTIVA Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in

Dettagli

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59 Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITA

CORSI DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITA CORSI DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITA D.ssa Elisa Santocchi MD, PhD IRCCS Fondazione Stella Maris Ritardo mentale-

Dettagli

Introduzione. La nostra ricerca, ha voluto focalizzare l attenzione su un aspetto

Introduzione. La nostra ricerca, ha voluto focalizzare l attenzione su un aspetto Introduzione Ha parlato alla assemblea degli studenti. L ho saputo da una collega, amica di un insegnante in quell istituto. [ ] Gli dico: Ma con tutti i problemi che hai nel parlare, non hai avuto paura?

Dettagli

Definizione e cenni di epidemiologia

Definizione e cenni di epidemiologia Capitolo 1 Definizione e cenni di epidemiologia Definizione Il DSM-IV definiva il Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) come il quoziente intellettivo (IQ) compreso tra 71 e 84 (tra -2 e -1 deviazioni

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

Approccio psicometrico

Approccio psicometrico Approccio psicometrico Il concetto di intelligenza Gli estremi dell intelligenza e della creatività Componenti principali: Abilità verbali Abilità logiche Abilità di problem solving Richiedono l'uso di:

Dettagli

Renzo Vianello e Silvia Lanfranchi Università di Padova

Renzo Vianello e Silvia Lanfranchi Università di Padova Deficit e surplus nelle abilità adattive e nelle prestazioni scolastiche rispetto alle capacità cognitive. Ricerche sulle sindromi di Down, X fragile, Cornelia De Lange e Prader-Willi. Renzo Vianello e

Dettagli

Autismo. Differenze tra DSM IV DSM V

Autismo. Differenze tra DSM IV DSM V Autismo Autismo Differenze tra DSM IV DSM V DSM IV Disturbi Pervasi dello Sviluppo Disturbo autistico, disturbo di Asperger, disturbo disintegrativo della fanciullezza (o disturbo di Heller), disturbo

Dettagli

Disturbi dell apprendimento

Disturbi dell apprendimento Disturbi dell apprendimento Disturbi aspecifici e specifici di apprendimento I disturbi aspecifici di apprendimento sono rappresentati da difficoltà di apprendimento scolastico associate ad abilità intellettive

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ASL - MUNICIPI - RETI DELLE SCUOLE

PROTOCOLLO D INTESA ASL - MUNICIPI - RETI DELLE SCUOLE PROTOCOLLO D INTESA ASL - MUNICIPI - RETI DELLE SCUOLE 14 aprile 2016 - Padiglione 90 Maria Teresa Sarti - ASL Roma 1 Disabilità Intellettive in Età Evolutiva: la Diagnosi nella Prospettiva dei Percorsi

Dettagli

Presentazione del corso di formazione

Presentazione del corso di formazione Presentazione del corso di formazione Dislessia evolutiva, un problema scolastico IC Marzabotto settembre 2007 Prof. Maria Grazia Pancaldi ( A.I.D.-Bo) Introduzione Cos è la dislessia? Dove, come, quando,

Dettagli

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo

Dettagli

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA RIDUZIONE DELL IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA DI MODELLI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DI VITA NECESSITA DI UN ACCORDO CONDIVISO

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento

I disturbi specifici dell apprendimento I disturbi specifici dell apprendimento DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Basso rendimento scolastico causato da una bassa potenzialità intellettiva Basso livello socioculturale Particolari caratteristiche familiari

Dettagli

Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa

Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa Un deficit di attenzione e concentrazione con impulsività e iperattività è chiamato ADHD, un acronimo di: Attentive Deficit

Dettagli

Individuazione precoce: Mio figlio/ il mio alunno è affetto da ADHD?

Individuazione precoce: Mio figlio/ il mio alunno è affetto da ADHD? Individuazione precoce: Mio figlio/ il mio alunno è affetto da ADHD? Tutti i bambini a volte possono essere troppo vivaci, la loro capacità attentiva può essere particolarmente limitata, e possono agire

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

L AUTISMO: definizione

L AUTISMO: definizione L AUTISMO: definizione GLI AUTISMI L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita. (Linea Guida 21) Nella classificazione del DSM-5,

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DISTURBO D ANSIA (scuola primaria)

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DISTURBO D ANSIA (scuola primaria) I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DISTURBO D ANSIA (scuola primaria) acura di: COGNO Stefania (psicologa) S.C. NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - Sede di Fossano (Direttore: dr. Franco Fioretto) DIRETTIVA MINISTERIALE

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà I problemi L affrontare compiti di risoluzione di problemi aritmetici mette in difficoltà tantissimi allievi. È lecito porsi dunque il quesito

Dettagli

Argomenti di Neuropsichiatria Infantile. Federico Vigevano Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma

Argomenti di Neuropsichiatria Infantile. Federico Vigevano Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma Argomenti di Neuropsichiatria Infantile Federico Vigevano Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma Contenuti del corso Normale sviluppo psicomotorio La

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEL RITARDO MENTALE. TRAPANI giugno 2006

CLASSIFICAZIONE DEL RITARDO MENTALE. TRAPANI giugno 2006 CLASSIFICAZIONE DEL RITARDO MENTALE TRAPANI 20-21 giugno 2006 CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE LIEVE Non è sempre identificabile in età prescolare Il linguaggio può comparire in ritardo ma raggiunge

Dettagli

CHC: MODELLI E STRUMENTI 22/04/2017. La nuova classificazione Quali sono le novità? Implicazioni nella nostra pratica clinica quotidiana

CHC: MODELLI E STRUMENTI 22/04/2017. La nuova classificazione Quali sono le novità? Implicazioni nella nostra pratica clinica quotidiana CHC: MODELLI E STRUMETI Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa, Psicoterapeuta Centro Terapie Farmacologiche in europsichiatria dell Infanzia e dell dolescenza europsichiatria Infantile OU Cagliari La nuova

Dettagli

Sulle orme del Dott. Savarino. «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire»

Sulle orme del Dott. Savarino. «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire» Sulle orme del Dott. Savarino «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire» Bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES) Profili cognitivi Borderline Intelligenza: una definizione «Intelligenza,

Dettagli

Il progetto sperimentale

Il progetto sperimentale UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Facoltà di Scienze della Formazione Validazione italiana della Scala dell intensità dei sostegni (SIS) Il progetto sperimentale Lucio Cottini Le Supports Intensity Scale

Dettagli

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA CARATTERISTICHE SPECIFICHE ESORDIO PRECOCE DECORSO CONTINUO E PERSISTENTE ELEVATO RAPPORTO M/F INFLUENZE GENETICHE

Dettagli

Una grande famiglia... Lo SPETTRO

Una grande famiglia... Lo SPETTRO Una grande famiglia... Lo SPETTRO AUTISMO DGS SINDROME DI ASPERGER SINDROME DI RETT SINDROME DI HELLER AUTISMO LOW FUNCTIONING L autismo risulta associato a Disabilità Intellettiva nel 70% dei casi Il

Dettagli

VALUTAZIONE ED INTERVENTO NELLE DISABILITÀ INTELLETTIVE

VALUTAZIONE ED INTERVENTO NELLE DISABILITÀ INTELLETTIVE VALUTAZIONE ED INTERVENTO NELLE DISABILITÀ INTELLETTIVE RITARDO MENTALE/DISABILITÀ INTELLETTIVA DEFINIZIONI, CRITERI DIAGNOSTICI E INTERVENTI 2014-2015 S. BUONO Con il termine Disabilità Intellettiva,

Dettagli

Chi sono gli alunni disabili gravi? Corso SOS sostegno 2018/2019 CTS-CTI VARESE

Chi sono gli alunni disabili gravi? Corso SOS sostegno 2018/2019 CTS-CTI VARESE Chi sono gli alunni disabili gravi? Corso SOS sostegno 2018/2019 CTS-CTI VARESE 1 Per la Legge 104/92 Legge 104, Art.3, comma 3 Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l autonomia personale,

Dettagli

TEST COGNITIVO: WISC IV

TEST COGNITIVO: WISC IV TEST COGNITIVO: WISC IV Per determinare QI (=Quoziente intellettivo) Il test può essere somministrato dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi Il punteggio relativo ad un funzionamento cognitivo nella norma varia

Dettagli

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO .POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO Roma, 31-03-2016 Dott.ssa Rosa Pappalardo Psicologa e Psicoterapeuta TSMREE RM 1 ADHD e difficoltà di autoregolazione Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUTO COMPRENSIVO ROVERETO SUD Scuola Primaria /Secondaria di primo grado PROFILO DINAMICO FUNZIONALE AGGIORNAMENTO PDF Alunno Classe Anno scolastico SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE Cognome Nome

Dettagli

ritardo mentale Written by Administrator

ritardo mentale Written by Administrator l ritardo mentale è definito come un funzionamento intell ettuale generale significativamente sotto la media presente già in età evolutiva prima cioè del compimento del diciottesimo anno. Per funzionamento

Dettagli

caratteristiche dell ADHD: i sintomi cardine e le compromissioni nella vita quotidiana ADHD e comorbilità disturbo relazionale comportamentale senza

caratteristiche dell ADHD: i sintomi cardine e le compromissioni nella vita quotidiana ADHD e comorbilità disturbo relazionale comportamentale senza caratteristiche dell ADHD: i sintomi cardine e le compromissioni nella vita quotidiana ADHD e comorbilità disturbo relazionale comportamentale senza certificazione sanitaria strategie scolastiche e interventi

Dettagli

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti

Dettagli

TRACCIA PER LA COMPILAZIONE DEL PROFILO

TRACCIA PER LA COMPILAZIONE DEL PROFILO TRACCIA PER LA COMPILAZIONE DEL PROFILO ASSE 1: AFFETTIVO RELAZIONALE atteggiamenti e sentimenti che il soggetto esprime nei confronti degli adulti e familiari, dei compagni, di oggetti e situazioni abitudini

Dettagli

Lo svantaggio scolastico

Lo svantaggio scolastico Lo svantaggio scolastico 2. ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (D. S. A. e A.D.H.D.) 1. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 3. ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE 1. ALUNNI DIVERSAMENTE

Dettagli

Sos sostegno. Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione

Sos sostegno. Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione Sos sostegno Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione CTS e CTI di Appiano G., Cantù, Como Lago e Tremezzina a.s.2016-17 Primo incontro Appiano Gentile 15 dicembre

Dettagli

La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H

La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H DOTT. ALDO LEVRERO Psicologo Psicoterapeuta DOTT. MAURIZIO PILONE Psicologo Psicoterapeuta Anffas Genova

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO

LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA: perché intervenire e come? Dott.ssa Marina Biancotto RACCOMANDAZIONI PER LA PRATICA CLINICA SUI DSA (Consensus Conference, gennaio 2007) IN ETÁ

Dettagli

Procedure e strumenti per l individuazione degli alunni con disabilità intellettiva

Procedure e strumenti per l individuazione degli alunni con disabilità intellettiva Treviso, 25 febbraio 2016 Procedure e strumenti per l individuazione degli alunni con disabilità intellettiva A cura di Rita Agnolet Argomenti della relazione La conoscenza del costrutto «Disabilità Intellettiva»

Dettagli

Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott.

Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott. Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott.ssa Claudia Fiacco Obiettivo del progetto Fornire una modalità comunicativa

Dettagli

Il DSM-IV specifica ulteriormente i termini della definizione diagnostica, ricercando:

Il DSM-IV specifica ulteriormente i termini della definizione diagnostica, ricercando: RITARDO MENTALE Il ritardo mentale è un deficit dello sviluppo delle funzioni intellettive. Questo termine, nella revisione della nomenclatura psichiatrica del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi

Dettagli

22/04/2017. un test a somministrazione individuale per la valutazione non verbale delle funzioni cognitive

22/04/2017. un test a somministrazione individuale per la valutazione non verbale delle funzioni cognitive Leiter3 Leiter International Performance Scale Third Edition Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa Psicoterapeuta Gale H. Roid Lucy J. Miller Mark Pomplun Chris Koch (Adattamento italiano di Cesare Cornoldi,

Dettagli

PROVA ORALE POSTI DI SOSTEGNO ALLA SCUOLA PRIMARIA

PROVA ORALE POSTI DI SOSTEGNO ALLA SCUOLA PRIMARIA Concorsi, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento del personale docente per posti comuni e per posti di sostegno nelle scuole dell infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado della

Dettagli

07/11/2010 LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995) LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995)

07/11/2010 LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995) LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995) Diagnosi e trattamento del disturbo Non-verbale 6 Novembre, 2010 IL DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO NON-VERBALE Irene C. Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it LA SINDROME

Dettagli

ANALISI DI UNA DF E DI UN PDF

ANALISI DI UNA DF E DI UN PDF SOS SOSTEGNO ANALISI DI UNA DF E DI UN PDF COSA DEVE FARE L INSEGNANTE DI SOSTEGNO? - ESSERE MOTIVATO - ENTRARE IN RELAZIONE CON I COLLEGHI - OSSERVARE IL CONTESTO CLASSE - OSSERVARE IL BAMBINO INSERITO

Dettagli

Brain Training. Allenamento per il cervello. Dott. Giuseppe Muscianisi

Brain Training. Allenamento per il cervello. Dott. Giuseppe Muscianisi Brain Training Allenamento per il cervello Definizione di invecchiamento L elevata variabilità rende difficile definire un modello di normalità nell invecchiamento Quando si può parlare di un normale declino

Dettagli

LA SINDROME DELL X FRAGILE

LA SINDROME DELL X FRAGILE LA SINDROME DELL X FRAGILE Dott.ssa Valentina Paola Cesarano Centro d Ateneo SInAPSi, Università degli Studi di Napoli Federico II Identikit della sindrome È una condizione genetica ereditaria È inclusa

Dettagli

Discussione Casi Clinici

Discussione Casi Clinici Discussione Casi Clinici Dott.ssa Valentina Bravoco master.dsa@unipv.it Laboratorio di Psicologia dell Apprendimento - Pavia Valutazione 1^ parte Leo: 13 anni e 3 mesi, maschio, II media, mancino. Dal

Dettagli

Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA

Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA La salute mentale dei bambini e degli adolescenti implica un senso di identita e di consapevolezza di sé, solide relazioni con i familiari

Dettagli

Workshop Training autoregolativo di gruppo e attivita assistite con animali. Dr. Veronica Andreini Psicologa AIDAI Toscana

Workshop Training autoregolativo di gruppo e attivita assistite con animali. Dr. Veronica Andreini Psicologa AIDAI Toscana Workshop Training autoregolativo di gruppo e attivita assistite con animali Dr. Veronica Andreini Psicologa AIDAI Toscana andreiniva@inwind.it LA NOSTRA ESPERIENZA Osservare i benefici di un trattamento

Dettagli

INTERVENTI ASSISTITI CON L ANIMALE

INTERVENTI ASSISTITI CON L ANIMALE Corso formativo sugli INTERVENTI ASSISTITI CON L ANIMALE CON QUALI PATOLOGIE? TERAPIA ASSISTITA con gli animali BAMBINI ANZIANO - Disturbi dello spettro autistico - Sindrome di Down - Sindrome da deficit

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H SSIS '09- Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico

Dettagli

Tappe dello sviluppo psicomotorio

Tappe dello sviluppo psicomotorio Tappe dello sviluppo psicomotorio Lo sviluppo psicomotorio è un processo maturativo che nei primi anni di vita consente al bambino di acquisire competenze e abilità posturali, motorie, cognitive, relazionali.

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE DI BASE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO RIVOLTO AI DOCENTI

CORSO DI FORMAZIONE DI BASE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO RIVOLTO AI DOCENTI CORSO DI FORMAZIONE DI BASE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO RIVOLTO AI DOCENTI DOTT.SSA MICHELA MELILLO, DOTT MAURIZIO STANGALINO STRUTTURA COMPLESSA DI NEUROPSICHIATRIAINFANTILE ASL NO MODULO DUE BIS DIFFERENZE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO Facoltà di Scienze della formazione. L autismo: Lucio Cottini

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO Facoltà di Scienze della formazione. L autismo: Lucio Cottini UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO Facoltà di Scienze della formazione L autismo: questo conosciuto Lucio Cottini La persona con autismo: Criteri diagnostici adottati da Rutter (1978) 1 Età di insorgenza

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE DI firme degli estensori COGNOME NOME... SCUOLA... CLASSE... NOME QUALIFICA FIRMA Data ASSE 1: AFFETTIVO RELAZIONALE ASSE 2: AUTONOMIA ASSE 3 E ASSE 4 :COMUNICAZIONALE E LINGUISTICO

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Università degli Studi di Enna Kore Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-PSI/04 8 Fattori di rischio e protezione nello 48 No

Dettagli

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione Apprendimento cooperativo e laboratori per l inclusione Didattica frontale (tradizionale) Didattica laboratoriale L Apprendimento decontestualizzato Passività Disciplina come rappresentazione oggettiva

Dettagli

Diversi modi di stare a scuola. Una panoramica sui BES (bisogni educativi speciali) nel nostro Istituto.

Diversi modi di stare a scuola. Una panoramica sui BES (bisogni educativi speciali) nel nostro Istituto. Diversi modi di stare a scuola. Una panoramica sui BES (bisogni educativi speciali) nel nostro Istituto. DSA, ADHD, DOP, DVA: Cosa sono? Quali implicazioni? Cosa fa la scuola? E le famiglie? 2 Ottobre

Dettagli

PSICOLOGIA SPECIALE. Dott. ssa Chiara Trubini

PSICOLOGIA SPECIALE. Dott. ssa Chiara Trubini PSICOLOGIA SPECIALE Dott. ssa Chiara Trubini QUALI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI A SCUOLA? DIAGNOSI CLINICA ICD-10 e DSM-IV DIAGNOSI CLINICA DIAGNOSI DESCRITTIVA DEI SINTOMI TENTATIVO DI RAGGRUPPARE IN CATEGORIE

Dettagli

ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014

ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014 ALUNNI B. E. S. Normativa e documenti di riferimento Direttiva ministeriale 27/12/2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali Circolare ministeriale n.8n.8,, 06/03/2013 Direttiva

Dettagli

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Se non si definiscono validi criteri diagnostici non si

Dettagli

1 Sommario dell opera

1 Sommario dell opera INDICE vol. 2 10-09-2002 10:53 Pagina v 1 Sommario dell opera Volume 1 1 CAPITOLO 1 LA PSICOLOGIA: LO STUDIO DEI PROCESSI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO 27 CAPITOLO 2 I METODI DI RICERCA NELLA PSICOLOGIA

Dettagli

Intervista strutturata per le sindromi prodromiche SIPS/SOPS (McGlashan et al., 2001)

Intervista strutturata per le sindromi prodromiche SIPS/SOPS (McGlashan et al., 2001) Intervista strutturata per le sindromi prodromiche SIPS/SOPS (McGlashan et al., 2001) Marco Armando1,2,, Maria Pontillo1,3, Nella Lo Cascio1,24, IR 1Dipartimento di Neuroscienze, UOC di Neuropsichiatria,

Dettagli

1) TEORIE A BASE BIOLOGICA

1) TEORIE A BASE BIOLOGICA Cap. 3 1) TEORIE A BASE BIOLOGICA a)cause organiche anche se è difficilmente individuabile un eventuale locus preciso di una lesione, c è concordanza che la causa primaria sia a livello cerebrale prove

Dettagli

Le Psicosi: il contributo di conoscenza del Consortium internazionale

Le Psicosi: il contributo di conoscenza del Consortium internazionale AMBULATORIO PSICHIATRICO Del 22q11.2 Le Psicosi: il contributo di conoscenza del Consortium internazionale dott.ssa Marianna Frascarelli dott. Fabio Di Fabio DISTURBI PSICOTICI NELLA 22q11DS 1992 primo

Dettagli

SCHEDA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

SCHEDA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca Direzione Regionale Toscana Ufficio X Ambito Territoriale Provincia di Arezzo SCHEDA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ATTIVITA' e PARTECIPAZIONE: indicare la

Dettagli