RISTORAZIONE COLLETTIVA E IODOPROFILASSI IN ITALIA
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1 RISTORAZIONE COLLETTIVA E IODOPROFILASSI IN ITALIA Antonella Olivieri Augusto Pastorelli Istituto Superiore di Sanità OSNAMI Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia 1
2 LA CARENZA IODICA Elemento essenziale Molti paesi esposti alla carenza iodica (soprattutto Paesi emergenti, l apporto alimentare è spesso deficitario) Disordini da carenza iodica (IDD) coinvolgono anche i Paesi industrializzati compresa l Italia Oltre 2 miliardi di persone nel mondo sono esposti alla carenza nutrizionale di iodio. FAO/WHO, ICCIDD, 2005 EFSA Scientific Committee on Food,
3 3
4 CI SONO FASI DELLA VITA IN CUI È PIÙ IMPORTANTE UNA ASSUNZIONE ADEGUATA DELLO IODIO? 4
5 DI QUANTO IODIO ABBIAMO BISOGNO? 5 FOCUS SU INTERVENTI EFFICACI E SOSTENIBILI DI PREVENZIONE NUTRIZIONALE NELLA RETE DELLA COMUNITÀ VICENZA 21 settemb 2012
6 COME POSSIAMO ASSUMERE LO IODIO? Alimenti: contenuto di iodio è estremamente variabile. Pesci di mare ed i crostacei Uova e latte Vegetali e frutta. la quantità media assunta normalmente con la dieta dalla popolazione è insufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio. 6 FOCUS SU INTERVENTI EFFICACI E SOSTENIBILI DI PREVENZIONE NUTRIZIONALE NELLA RETE DELLA COMUNITÀ VICENZA 21 settemb 2012
7 ERADICAZIONE DEI DISTURBI DA CARENZA IODICA : IMPIEGO DI SALE IODATO 7
8 PERCHÉ IL SALE IODATO? 1. consumo è stabile e diffuso 2. modalità tecnologiche di produzione economiche e potenzialmente implementabili 3. programmi di sorveglianza nei diversi punti critici del sistema di produzione e distribuzione 8
9 LA SITUAZIONE IN ITALIA Carenza lieve o moderata di iodio. Circa 6 milioni di persone soffrono di gozzo (10% della popolazione) e altri disordini correlati alla iodocarenza Programma nazionale di iodoprofilassi avviato sei anni fa 9
10 NORMATIVA ITALIANA: Legge n. 55 del 21 marzo 2005 "Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica" 10
11 NORMATIVA ITALIANA: 11
12 NORMATIVA ITALIANA: Intesa Stato-Regioni del 26 febbraio 2009 Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi (OSNAMI) Struttura Epidemiologica sorveglianza su scala nazionale del programma di iodoprofilassi 12
13 epidemiologi, tireologi, nutrizionisti, chimici,medici di famiglia, pediatri, ginecologi Produttori Distributori sale, Associazioni territoriali Ministero della Salute (Dip. SPVSA, Dip. Prevenzione, SIAN) Società Scientifiche 13
14 COMPITI DELL OSNAMI: 1. Verificare l efficienza della iodoprofilassi dati di vendita di sale iodato, contenuto di iodio nelle confezioni di sale immesse in commercio, iodurie in campioni rappresentativi della popolazione generale 2. Valutare l efficacia della iodoprofilassi analisi dell andamento nel tempo dei valori di TSH neonatale, incidenza dell ipotiroidismo congenito a livello nazionale e della prevalenza di gozzo in campioni della popolazione in età scolare reclutati in specifiche "aree sentinella" 3. Verifica dell ASSENZA DI EVENTUALI EFFETTI AVVERSI (frequenza ipertiroidismo, prescrizioni farmaci anti-tiroidei) 4. Promozione della FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DEL SSN e Sostegno alla CAMPAGNA D INFORMAZIONE per la popolazione 14
15 Efficacia della iodoprofilassi la capacità di quest ultima di produrre un effetto positivo sulla popolazione in termini di riduzione di alcune patologie (dati del TSH neonatale) Efficienza della iodoprofilassi ovvero la capacità di quest ultima di raggiungere la popolazione e quindi di migliorarne l apporto iodico (analisi dei dati di consumo annuale di sale iodato, del contenuto di iodio nelle confezioni immesse sul mercato e, infine, attraverso la determinazione della ioduria in campioni di bambini in età scolare rappresentativi della popolazione generale) 15
16 VERIFICA PERIODICA DELL EFFICIENZA DELLA IODOPROFILASSI CONTENUTO DI IODIO NEL SALE 30 mg/kg sale decreto Min. San. N. 562/95 16
17 VERIFICA PERIODICA DELL EFFICIENZA DELLA IODOPROFILASSI Dati di vendita Lontani dal 90% consumo target WHO 17
18 VERIFICA PERIODICA DELL EFFICIENZA DELLA IODOPROFILASSI DATI DI IODURIA 2011 Dati Osservatori Regionali 18
19 VERIFICA PERIODICA DELL EFFICIENZA DELLA IODOPROFILASSI Dati di vendita Ristorazione collettiva (circa 2 milardi pasti/anno) % vendita sale iodato SIAN Sale iodato ingrediente nell Industria Alimentare 2011: 2% -7% 19
20 ASSUNZIONE DI IODIO A LIVELLO DI POPOLAZIONE Perché valutarla? Quali parametri devono essere considerati? 20
21 STIMA DELL INTAKE DI IODIO Il regime dietetico, pasti in casa o fuori di casa, prodotti alimentari trasformati (prodotti precotti) nuovi prodotti alimentari (arricchiti di iodio) 21
22 L apporto iodico associato all alimentazione non è sufficiente. Alimenti funzionali (patate, carote) Quali sono i gruppi alimentari che contribuiscono maggiormente all assunzione di iodio? L integrazione con sale iodato è in contrasto con la riduzione del consumo di sale? 22
23 278 campioni di alimenti presi in considerazione ( ) 1.piena sintonia con i dati disponibili in letteratura 2.contributo all apporto iodico: pesce, cereali e latte (soprattutto per la popolazione di bambini). I dati di assunzione sono ottenuti combinando i livelli di concentrazione rilevati con i dati di consumo INRAN C. LECLERCQ, D. ARCELLA, R. PICCINELLI, S. SETTE, C. LE DONNE AND A. TURRINI THE ITALIAN NATIONAL FOOD CONSUMPTION SURVEY INRAN-SCAI : MAIN RESULTS IN TERMS OF FOOD CONSUMPTION PUBLIC HEALTH NUTRITION: 12(12), Confronto con l apporto iodico giornaliero raccomandato (RDA) (FAO/WHO, ICCIDD, 2005 EFSA Scientific Committee on Food, 2002) 23
24 Food categories N. Samples µg [I] g -1 s.d. Fish and fish products 20 Blue mussel (3), Carpet shell clam (2), Veined squid (3), Red mullet (4), Atlantic cod (3) Atlantic bluefin tuna (3)European hake (2) Cereals (pasta and bread) 25 Pasta (12), Pizza (8), Breakfast cereals (5) Milk and milk products 15 Milk (12), Yoghurt (3) Meat 15 Beef (4), Pork (5), poultry (6) 0.03* 0.01 Eggs Fruit/ Vegetables 20 Leafy Vegetables (4), Tomatoes (3), Roots (6) fresh fruit (7) 0.03* 0.01 Water and beverage Salt 16 3 (65 course salt, 98 table salt) total 278 -
25 ADULTS TOTAL POPULATION, , MALES, N.1068, 78,4 KG RDA = 150 µg/die -1 25
26 ADULT POPULATION, YEAR, MALES, N.1068, 78,4 KG RDA = 150 µg/die -1 No sale iodato Consumi mediani Contributo % RDA 83 µg(i)/die Contributi maggiori: 55% Pesce (17%), Latte e derivati (16%) cereali (12%) Contributo % RDA 102 µg(i)/die consumers 68% + Sale iodato + 3 g die µg(i)/die 108% 182 µg(i)/die 121% + Sale iodato + 5 g die µg(i)/die 144% 235 µg(i)/die 156% Limite massimo assunzione tollerabile: 600 µg die -1 26
27 ADULT POPULATION, YEAR, FEMALES, N.1244, 62,2 KG RDA = 150 µg/die -1 ; No sale iodato Consumi mediani Contributo % RDA 84 µg(i)/die Contributi maggiori: 56% Pesce (17%), Latte e derivati (16%) cereali (12%) Contributo % RDA 101 µg(i)/die consumers 67% + Sale iodato + 3 g die µg(i)/die 109% 181 µg(i)/die 120% + Sale iodato + 5 g die µg(i)/die 145% 234 µg(i)/die 155% Limite massimo assunzione tollerabile: 600 µg die -1 27
28 ADULT POPULATION, YEAR, FEMALES, N.1244, 62,2 KG RDA = 150 µg/die -1 ; RDA GRAVIDANZA = 250 µg/die -1 no sale iodato Consumi mediani Contributo % RDA 84 µg(i)/die Contributi maggiori: 34% Pesce (17%), Latte e derivati (16%) cereali (12%) Contributo % RDA 101 µg(i)/die consumers 40% + Sale iodato + 3 g die µg(i)/die 66% 181 µg(i)/die 72% + Sale iodato + 5 g die µg(i)/die 87% 234 µg(i)/die 94% Limite massimo assunzione tollerabile: 600 µg die -1 Necessaria integrazione 28
29 CHILDREN (N.193), 3-9.9, MALES AND FEMALES B.W., B.W. 26,6 KG, RDA = 150 µg/die -1 ; No sale iodato Consumi mediani Contributo % RDA 92 µg(i)/die Contributi maggiori: 61% Pesce (19%), Latte e derivati (26%) cereali (9%) Contributo % RDA 101 µg(i)/die consumers 68% + Sale iodato + 3 g die µg(i)/die 115% 181 µg(i)/die 121% + Sale iodato + 5 g die µg(i)/die 149% 231 µg(i)/die 157% Limite massimo assunzione tollerabile: 600 µg die -1 29
30 Food categories µg(i) g -1 Fruit/ Vegetables 0.03 Food categories µg(i)g -1 ALIMENTI FUNZION ALI Fruit/ Vegetables
31 ADULTS TOTAL POPULATION, , MALES, N.1068, 78,4 KG RDA = 150 µg/die -1 ALIMENTI FUNZIONALI 31
32 CONCLUSIONI 1. Consumi mediani dei diversi gruppi di popolazione (uomini adulti, donne adulte, adolescenti) non soddisfano i corrispondenti valori di dose giornaliera raccomandata (55% RDA), nemmeno nell ipotesi di consumi estremi (70% RDA popolazione consumers). 32
33 CONCLUSIONI 3. l eventuale consumo di alimenti arricchiti in iodio contribuisce ma non garantisce il soddisfacimento dell RDA ; l integrazione con 3 grammi di sale iodato garantisce il fabbisogno di iodio senza comportare superamenti dell UL 4. In nessun caso di dieta integrata esaminata l apporto iodico supera il corrispondente upper level. 5. La prevenzione dei disordini da carenza iodica attraverso l utilizzo di sale iodato è perfettamente compatibile con la necessità di ridurre il consumo di sale 33
34 Quanta strada c èancora da fare per raggiungere l obiettivo di un efficiente ed efficace iodoprofilassi in Italia?
35 Rendere competente la popolazione per le più adeguate scelte alimentari, compreso il sale iodato e l uso moderato di sale in genere Eliminare ogni forma di pregiudizio legata all utilizzo di sale iodato derivante dalla non conoscenza dell argomento, sia tra i consumatori che tra gli operatori del SSN Convincere gli operatori della ristorazione collettiva e dell industria agro-alimentare che la iodoprofilassi è sicura e che l utilizzo del sale iodato non modifica il gusto e le proprietà dei cibi 35
36 Network OSNAMI- Rete SIAN 36
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38 GRAZIE PER L ATTENZIONE antonella.olivieri@iss.it augusto.pastorelli@iss.it 38
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