CONTARE TRA ARTEFATTI E GIOCHI Strumenti necessari per i bambini della Scuola dell Infanzia
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- Valentina Caruso
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1 CONTARE TRA ARTEFATTI E GIOCHI Strumenti necessari per i bambini della Scuola dell Infanzia
2 Nella costruzione di un curricolo verticale è necessario collegare ciò che viene appreso prima (nella scuola dell infanzia )con quello che seguirà (alla scuola primaria). Per far questo, riteniamo che si debba partire dall analizzare il materiale di tipo manipolativo che viene utilizzato nella scuola dell infanzia in relazione alla costruzione di competenze numeriche. Per raggiungere competenze numeriche nel percorso triennale della scuola dell infanzia è necessario utilizzare materiale concreto significativo. Ci siamo chieste: Gli artefatti culturali possono attivare la costruzione di competenze numeriche? La nostra sperimentazione ci ha permesso di riflettere su questo e gli esiti ci sembrano davvero incoraggianti.
3 LA MANO:è il primo strumento di conteggio e di calcolo utilizzato dall uomo nel corso della storia e, come tale, può essere considerata il primo artefatto culturale di cui l essere umano si sia servito per rappresentare visivamente le quantità, risolvere operazioni aritmetiche ed esplorare proprietà dei numeri. IL DADO: quello utilizzato nella scuola dell infanzia subisce delle varianti di segni sulle sei facce. Inizialmente al posto dei classici pallini,sulle facce vengono rappresentate le mani,successivamente le aste ed infine i pallini che sono sistemati nella stessa posizione del dado utilizzato della scuola primaria. IL PALLOTTOLIERE: il pallottoliere gigante viene costruito sul pannello delle presenze ed è costituito da un solo filo lungo il quale scorrono 10 palline colorate. Questo strumento permette di avviare i primi apprendimenti di conteggio. Successivamente si procede alla costruzione di pallottolieri individuali. L ABACO: strumento semplificato ed usato inizialmente con una sola asticella (tubo) permette ai bambini fin da piccoli di iniziare a raggruppare, contare,numerare,oltre a permettere un'esperienza multisensoriale. LE SCATOLINE CHE CONTANO:semplici scatoline trasparenti che sono state costruite con i bambini fin da tre anni per favorire la conoscenza delle quantità:pochi,tanti,niente(zero),uno,due,tre.
4 LA MANO Saper recitare una catena numerica, più o meno lunga, come una filastrocca non significa saper contare. A partire dai 4 anni i bambini dimostrano che sanno unire al gesto delle dita le parole- numero. I tipi di conta coinvolti in questa età sono quelli degli item motori e verbali, i bambini sollevano una a una le dita in sintonia con le parole- numero enunciate, nello stadio precedente i bambini non sanno unire queste due operazioni contemporaneamente.
5 Ogni bambino mostra sulla propria mano la sua età, e la dichiara attraverso il linguaggio: Ho quattro anni! Attraverso l uso di candeline i bambini sono invitati a sistemare TANTE candeline QUANTI sono gli anni Le candeline sono 4!...come i miei anni!
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7 CONTARE LE DITA DELLA PROPRIA MANO E SAPER ABBINARE LE QUANTITA
8 .. sul contamani con il pallottoliere
9 IL CONTA MANI Strumento che consente di eseguire attività guidate nelle routine,usato sia nel grande gruppo sia individualmente, permette ad ogni bambino di acquisire maggiore consapevolezza della mano e delle dita che alzate o abbassate possono aiutare a comprendere che i numeri possono avere varie strutture. Con il suo utilizzo si garantisce inoltre la comparsa del linguaggio specifico:togli,aggiungi,abbassa,alza
10 L uso di questo artefatto viene inserito gradualmente: A quattro anni si usa una sola mano e si permette ai bambini di utilizzarlo in più modi; a cinque anni con l uso di ambedue le mani
11 Usare strumenti come il contamani, permette ad ogni bambino di trovare il numero richiesto oltre a sperimentare, attraverso tentativi ed errori, come si posizionano le dita per indicare una certa quantità.
12 Questo strumento specifico per contare viene introdotto a partire da quattro anni. Nella prima parte del secondo anno di frequenza i bambini costruiscono il dado con la mano che conta insieme alle insegnanti. Ogni faccia del dado ha raffigurata una mano che conta, che si ottiene partendo dal numero dei compagni assenti in quella giornata scolastica. La mano, che indica quel preciso numero, viene ricalcata, colorata e inserita in una delle sei tasche trasparenti del dado. Si costruiscono così le facce che indicano i numeri: 1,2,3,4,5 e infine 0 (faccia vuota)
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14 Per introdurre il dado con le aste, le insegnanti chiedono, più volte, di utilizzare gessetti e lavagna per lasciare un segno della propria presenza a scuola. Questa attività condotta durante le presenze, permette ai bambini di comprendere le prime simbologie condivise.
15 Questo strumento nasce dai bambini dopo che hanno usato per molto tempo il dado con le mani che contano. Le aste,disegnate dai bambini, diventano i primi simboli numerici.
16 Questo dado viene introdotto nel terzo anno di scuola dell infanzia e viene costruito in modo graduale con i bambini
17 Sul pannello/calendario delle presenze/assenze viene costruito un pallottoliere gigante con 10 perle che viene usato per contare gli assenti. L uso quotididiano di questo artefatto permette di imparare ad unire il gesto alla parola.
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19 IL PALLOTTOLIERE PERSONALE Ogni bambino prepara il proprio pallottoliere personale: Conta le perle necessarie per la sua costruzione (10) Lo usa nei momenti di gioco per segnare i punteggi Lo usa su richiesta delle insegnanti per contare oggetti Lo usa a casa nei momenti di chiusura della scuola
20 IL PRIMO ABACO VERTICALE video Con la costruzione di questo semplice abaco,abbiamo permesso ai bambini di sperimentare un altra modalità di conteggio. L occasione principale è stata quella relativa alle presenze che sono state contrassegnate da una pallina che ogni bambino ha inserito nel tubo trasparente. Il conteggio è stato fatto sia con le palline che attraverso la conta dei presenti.
21 LE SCATOLINE CHE CONTANO Ogni scatolina trasparente è stata costruita con i bambini fin da tre anni. Le prime due scatoline rappresentano le quantità TANTI/POCHI Successivamente,a partire dai 4 anni, i bambini acquisiscono capacità sempre maggiori per riferirsi a quantità precise: ecco allora comparire la scatolina che conta 1, poi 2 e infine 3. Nelle occasioni in cui nessun bambino è assente, le insegnanti, attraverso le conversazioni guidano i bambini a riflettere sui termini linguistici come nessuno, vuoto, niente. (comparsa dello 0)
22 Le attività che si svolgono nei vari angoli della sezione, sono regolate da dei cartelloni che mettono in evidenza il numero di accesso a tale spazio di gioco. Il cartello riporta: 1. la simbologia del gioco, 2. il numero massimo di accesso indicato dalle dita della mano che conta, 3. la cifra, 4. la sequenza ordinata delle mani che contano I bambini possono accedere all angolo scelto sistemando la propria foto negli appositi spazi soprastanti la numerazione. La disposizione delle foto deve avvenire in sequenza ordinata da 1 a 3.
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24 Elefanti Memory delle mani
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