CIBO E SCUOLA Brescia, 26 maggio 2016 Capitolati d appalto: una risorsa per una sana alimentazione

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1 CIBO E SCUOLA Brescia, 26 maggio 2016 Capitolati d appalto: una risorsa per una sana alimentazione Dr.ssa Margherita Marella Resp. U.O. Educazione alla Salute

2 PRESUPPOSTI... MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE wwww.scuolapromuovesalute.it HBSC: RICERCA SUGLI STILI DI VITA E SALUTE DEI GIOVANI IN ETÀ SCOLARE

3 MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE Una scuola che promuove salute interpreta in modo completo la propria mission formativa: la salute non è un contenuto tematico portato nella scuola dai sanitari ma un aspetto costitutivo che influenza profondamente il successo formativo FORMAZIONE Apprendimento Salute BENESSERE

4 MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE Questo comporta il passaggio da un approccio di tipo tematico ad un approccio di tipo globale APPROCCIO TEMATICO Settoriale Affronta una questione alla volta, separatamente Aula Gli interventi si concentrano prevalentemente in aula Cambiamento individuale Centratura sulla persona APPROCCIO GLOBALE Globale Affronta le diverse questioni all interno di un quadro d insieme Aula e ambienti Gli interventi si realizzano sia in aula sia negli altri spazi Cambiamento individuale e micro-sociale La persona nel contesto

5 MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE La scuola che promuove salute adotta un approccio globale che si articola in 4 ambiti d intervento

6 25% 20% 15% 10% 5% 0% 22% 14% HBSC: RICERCA SUGLI STILI DI VITA E SALUTE DEI GIOVANI IN ETÀ SCOLARE OBESITA E SOVRAPPESO Ragazzi in sovrappeso o obesi (indice di massa corporea) 20% 20% 11% 10% 11 anni 13 anni 15 anni Media Italiana 2014: 19% 2010: 21 % Media internazionale 2014: 15 % maschi femmine 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% % 19% 25% 17% 25% 12% 11 anni 13 anni 15 anni 2010 maschi femmine

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8 Piano Regionale della Prevenzione Attuazione dei macro obiettivi del PNP attraverso 13 Programmi regionali integrati e trasversali 1. Reti per la Promozione della Salute negli ambienti di lavoro; 2. Scuole che Promuovono Salute - Rete SPS- SHE Lombardia; 3. Promozione della salute del bambino e della mamma nel percorso nascita; 4. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute nelle comunità; 5. Screening oncologici; 6. Prevenzione della cronicità; 7. Rete regionale per la prevenzione delle dipendenze; 8. Prevenzione, sorveglianza e controllo malattie infettive; 9. Tutela della salute e sicurezza del lavoratore; 10. Integrazione Salute e Ambiente; 11. Piano dei controlli sulle sostanze chimiche; 12. Prevenzione e controllo rischio amianto; 13. Sicurezza alimentare per la tutela del consumatore e sanità pubblica Veterinaria

9 Piano Regionale della Prevenzione P 2. Scuole che Promuovono Salute - Rete SPS- SHE Lombardia Quadro delle azioni ed elementi principali di pianificazione OBIETTIVO SPECIFICO REGIONALE AZIONI P 2.1 A 2.7 Supporto alla definizione capitolati d appalto per vending e mense (frutta verdura e pane a basso contenuto di sale), sviluppo offerta di merende a base di frutta TARGET diretto ASL (DPM) Dirigenti Scolastici Soggetti che predispongono Gare Comuni Gestori Mense e Vending SOSTENIBILITÁ RISCHI Possibili criticità legate a resistenze sugli aspetti di sostenibilità economica di frutta/verdura nel vending

10 MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE La scuola che promuove salute adotta un approccio globale che si articola in 4 ambiti d intervento Creazione e trasformazion e di spazi e servizi favorevoli alla salute Costruzione di alleanze positive

11 PIANO INTEGRATO LOCALE degli interventi di PROMOZIONE DELLA SALUTE INTERVENTO 1 Titolo: Scuole che promuovono Anno 2016 ATS DI BRESCIA

12 Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali nei contesti scolastici INTERVENTO 1 Titolo: Scuole che promuovono salute Tipologia: Organizzativo INTERVENTO 2 Titolo: Mense salutari INTERVENTO Tipologia: Organizzativo 1 Titolo: Scuole che promuovono INTERVENTO 3 Titolo: Progetti di alimentazione con gli alunni dell infanzia e delle scuole primarie Tipologia: Organizzativo e formativo INTERVENTO 4 Titolo: Snack consapevoli Tipologia: Organizzativo e formativo.....

13 RUOLO ATS MIGLIORARE L AMBIENTE STRUTTURALE ED ORGANIZZATIVO La ristorazione collettiva non va intesa come momento asettico di mera distribuzione dei pasti ma come importante e continuo momento di educazione e di promozione alla salute. Le Linee di Indirizzo Nazionali del Ministero della Salute del 2010 individuano nel CAPITOLATO D APPALTO, lo strumento per promuovere una sana e corretta alimentazione prevedendo criteri e indicazioni per la sua definizione. Nel 2011 l allora ASL di Brescia, recependo le Linee di Indirizzo Nazionali del Ministero della Salute, ha predisposto un documento che fornisce indicazioni per la valutazione dei capitolati d appalto, a sostegno di menù corretti ed ha integrato l attività che svolgeva da anni di valutazione dei menù delle mense, con la disponibilità rivolta alle Amministrazioni Comunali, di espressione di parere dei capitolati d appalto prima della definitiva approvazione.

14 RUOLO ATS RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE COMUNITARIA Avviato un percorso con le Amministrazioni Comunali finalizzato a creare «cultura» in merito al valore del CAPITOLATO D APPALTO quale strumento per promuovere corretti stili di vita Offerta di supporto alle Amministrazioni Comunali nella stesura di CAPITOLATI D APPALTO seguendo le indicazioni del Ministero della salute prioritariamente su: Menù Prodotti alimentari Personale Tempo di trasporto e distribuzione dei pasti Valutazione e gestione di eccedenze e avanzi, riduzione della produzione di rifiuti

15 Menù Nella sezione del capitolato avente ad oggetto Menù è necessario verificare che siano indicati i punti seguenti: omissis 2) La costituzione dei pasti settimanali che devono prevedere: primi piatti a base di cereali (pasta, riso, orzo, mais, ecc.), preparati con ricette diverse, rispettando le tradizioni locali e spesso associati a verdure, ortaggi e legumi; secondi piatti composti da carni bianche e rosse, pesce, salumi, uova, formaggi; contorno di verdure/ortaggi; pane non addizionato di grassi e a ridotto contenuto di sale; frutta fresca di stagione di almeno tre tipi diversi nell arco della settimana. omissis 4) L utilizzo moderato di sale e comunque sempre iodato. 5) La proposta di uno spuntino a metà mattina che deve fornire un apporto calorico pari all 8% - 10% del fabbisogno giornaliero ed essere costituito preferibilmente da frutta di stagione di semplice consumo. La merenda del pomeriggio, quando fornita, deve essere pari, per apporto calorico e per alimenti componenti, allo spuntino del mattino.

16 Valutazione e gestione di eccedenze e avanzi, riduzione della produzione di rifiuti Nella sezione del capitolato avente ad oggetto Valutazione e gestione di eccedenze e avanzi, riduzione della produzione di rifiuti è necessario verificare che siano indicati i punti seguenti: 1) La valutazione dell eventuale esistenza di eccedenze e/o avanzi di alimenti, con individuazione delle cause per perseguire obiettivi di riduzione e di riutilizzo. 2) La proposta di riutilizzo delle eccedenze in luogo del loro smaltimento come rifiuti. 3) La previsione di iniziative di educazione ambientale e di educazione al consumo e alla solidarietà come, ad esempio: riciclo dei rifiuti organici (compostaggio); educazione al consumo (accettazione dei cibi, richieste adeguate alla possibilità di consumo, ecc.) iniziative di solidarietà per la destinazione del cibo ad enti assistenziali. Corretta porzionatura

17 ALCUNI DATI Comuni con capitolato d appalto in scadenza 6 Comuni si sono avvalsi della collaborazione ASL per valutazione capitolato 20,7% Comuni con capitolato d appalto in scadenza 16 Comuni si sono avvalsi della collaborazione ASL per valutazione capitolato 25%

18 Prima di concludere.

19 HBSC: RICERCA SUGLI STILI DI VITA E SALUTE DEI GIOVANI IN ETÀ SCOLARE ALIMENTAZIONE Ragazzi che mangiano frutta almeno una volta al giorno 50% 45% 40% 35% 30% 44% 39% 40% 42% 34% 33% % maschi 20% 15% 10% 5% 0% 11 anni 13 anni 15 anni Media Italiana 2014: 38,9% 2010: 41,6 % femmine 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 47% 44% 42% 41% 37% 36% 11 anni 13 anni 15 anni maschi femmine

20 HBSC: RICERCA SUGLI STILI DI VITA E SALUTE DEI GIOVANI IN ETÀ SCOLARE ALIMENTAZIONE Ragazzi che mangiano verdura almeno una volta al giorno 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 33% 33% 26% 25% 25% 39% 11 anni 13 anni 15 anni maschi femmine 30% 25% 20% 15% 10% % 22% 23% 18% 18% 17% 2010 maschi femmine Media Italiana 2014: 29,9% 2010: 20,3 % 5% 0% 11 anni 13 anni 15 anni

21 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 19% 18% 13% 13% Media Italiana 2014: 15% 2010: 20,3 % HBSC: RICERCA SUGLI STILI DI VITA E SALUTE DEI GIOVANI IN ETÀ SCOLARE ALIMENTAZIONE Ragazzi che consumano bibite zuccherate almeno una volta al giorno 16% 11% 11 anni 13 anni 15 anni maschi femmine 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% % 23% 25% 17% 18% 18% 11 anni 13 anni 15 anni 2010 maschi femmine

22 HBSC: RICERCA SUGLI STILI DI VITA E SALUTE DEI GIOVANI IN ETÀ SCOLARE OBESITA E SOVRAPPESO % 20% 22% 20% 20% Ragazzi in sovrappeso o obesi 15% 10% 5% 14% 11% 10% maschi femmine 45% 40% 35% 36% 41% 0% 11 anni 13 anni 15 anni 30% 25% 20% 15% 24% 20% 20% 20% maschi femmine Ragazzi che si sentono un po troppo o decisamente grasso 10% 5% 0% 11 anni 13 anni 15 anni

23 MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE La scuola che promuove salute adotta un approccio globale che si articola in 4 ambiti d intervento

24 RAFFORZARE LE COMPETENZE DI VITA COINVOLGERE L AMBIENTE SOCIALE Operatori ATS

25 ALCUNI DATI Programmi sviluppati nelle scuole del primo ciclo con il coinvolgimento di insegnanti e genitori 30 scuole, scolari Programmi sviluppati nelle scuole secondarie di secondo grado con la metodologia della peer education 245 studenti 2015 Programmi sviluppati nelle scuole del primo ciclo con il coinvolgimento di insegnanti e genitori 47 scuole, scolari Programmi sviluppati nelle scuole secondarie di secondo grado con la metodologia della peer education 698 studenti

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