Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio"

Transcript

1 LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio Anno 2005 Regione Lazio

2

3 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Introduzione I dati degli archivi sanitari sono una fonte d informazione preziosa per la valutazione della qualità dell assistenza erogata. In questo breve rapporto vengono presentati alcuni indicatori suggeriti dall Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, nell ambito del progetto ISA 65+(Indicatori sulla salute e l assistenza agli anziani; i dati sono disponibili on-line all indirizzo Molti degli indicatori proposti in tale progetto prevedono l integrazione di diverse fonti informative quali gli archivi relativi alle schede di dimissione ospedaliera, alla riabilitazione, alle prestazioni ambulatoriali, alla farmaceutica, nonché gli archivi di popolazione e di mortalità. L affidabilità degli indicatori prodotti dipende quindi in modo determinante dalla qualità dei dati e dalla correttezza delle operazioni di linkage eseguite per integrare le diverse fonti. In questa sede si è scelto di limitarsi all illustrazione di indicatori calcolabili a partire da una sola fonte informativa, l archivio delle dimissioni ospedaliere. Tutti gli indicatori calcolati si riferiscono a problemi di salute rilevanti per l anziano sia in termini di gravità clinica che di incidenza (ictus e TIA, infarto, scompenso cardiaco, frattura del femore, tumore della mammella). L area geografica di riferimento per cui sono stati calcolati gli indicatori è l ASL di residenza. Gli indicatori quindi si riferiscono alle prestazioni ricevute dai residenti in una data ASL indipendentemente dalla localizzazione della struttura di ricovero. Si ritiene infatti che per tracciare un quadro completo dell assistenza offerta ai residenti di una ASL sia corretto non escludere le prestazioni ricevute fuori dalla ASL. L anno di riferimento è il 2005 fatta eccezione per quegli indicatori che richiedevano un follow-up per ricoveri successivi di 12 mesi (per i quali l anno di riferimento è il 2004). Oltre alle proporzioni standardizzate per ASL di residenza per l anno di riferimento, sono state calcolate anche le proporzioni grezze per classe di età nello stesso anno per l intera Regione. In questo caso si è presa in considerazione anche la classe di età degli adulti (45-64) anni, come termine di paragone rispetto alle tre classi di età più anziane (65-74, 75-84, 85+). Infine per tutti gli indicatori viene mostrato l andamento delle proporzioni standardizzate per età negli ultrasessantacinquenni a partire dall anno Per tutti gli indicatori calcolati, nel caso di proporzioni standardizzate è stata utilizzata come popolazione standard la popolazione europea. Laddove la definizione e le modalità di calcolo degli indicatori erano del tutto identiche a quelle utilizzate in Toscana, è stato riportato il valore della Toscana per permettere il confronto tra le due Regioni. Indicatori: a. Proporzione di pazienti ricoverati per frattura del femore e sottoposti a trattamento chirurgico b. Proporzione di pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per frattura del femore e operati entro 2 giorni dal ricovero c. Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in UTIC d. Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in riabilitazione entro 1 mese e. Proporzione di pazienti ricoverati per scompenso cardiaco con ricovero ripetuto entro 12 mesi f. Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero ripetuto entro 12 mesi g. Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero in riabilitazione entro 1 mese h. Proporzione di pazienti ricoverati per ictus entro 12 mesi da ricovero per TIA i. Proporzione di pazienti con trattamento chirurgico per tumore della mammella con intervento conservativo. LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 1

4 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 A) Proporzione di pazienti ricoverati per frattura del femore e sottoposti a trattamento chirurgico Le linee guida sul trattamento delle fratture del femore raccomandano, in assenza di controindicazioni cliniche, il ricorso all intervento chirurgico. Il denominatore della proporzione è costituito dai casi incidenti di fratture di femore, identificati dai ricoveri acuti con diagnosi principale di frattura del femore (codice IC-IX CM: ) non preceduti da ricovero analogo nei 12 mesi precedenti. Il numeratore è costituito dai casi di fratture trattate chirurgicamente (codici di procedura: 79.05, 79.15, 79.25, 79.35, 79.45, [riduzione di frattura del femore] o 81.51, [sostituzione parziale o totale dell anca]). La figura A.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione di pazienti operati è passata dal 79,6 nel 2000 all 84,0 nel La figura A.2 mostra le proporzioni grezze per classe di età nell anno 2005; mentre nella figura A.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. La proporzione è risultata significativamente superiore alla media regionale (84,0; IC 95: 82,7-85,3) nella ASL RM C (88,8; IC 95: 85,5-92,2) e nella ASL RM E (89,3; IC 95: 86,2-92,4) e significativamente inferiore nelle ASL di Latina (74,1; IC 95: 68,6-79,7) e Frosinone (75,5; IC 95: 70,9-80,2). La tabella A.1 mostra il quadro sintetico per ASL per l anno Nel 2005 la proporzione standardizzata della regione Toscana (87,7; IC 95: 86,3-89,0) è risultata significativamente superiore a quella osservata nel Lazio. 2 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

5 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per frattura del femore e sottoposti a trattamento chirurgico Figura A.1 Andamento temporale, anno Figura A.2 Proporzioni per classe di età, classe di età LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 3

6 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per frattura del femore e sottoposti a trattamento chirurgico Figura A.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, LT FR RM G RM H RM B RM A VT RM D RM F RM C RM E RI Asl Tabella A1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza ricoverati operati proporzione std. IC 95* RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al 95 4 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

7 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 B) Proporzione di pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per frattura del femore e operati entro 2 giorni dal ricovero Il ritardo nell intervento chirurgico può provocare complicanze, prolungare la degenza e compromettere il recupero funzionale del paziente. In particolare il maggior rischio di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare tra chi è sottoposto ad un intervento oltre le 24 h è all origine di un aumento di mortalità. Il denominatore della proporzione è costituito dai casi incidenti di fratture di femore, sottoposti ad intervento chirurgico (codici di procedura: 79.05, 79.15, 79.25, 79.35, 79.45, [riduzione di frattura del femore] o 81.51, [sostituzione parziale o totale dell anca]). Il numeratore è costituito dai casi con un intervallo tra data di ricovero e data dell intervento minore od uguale a 2 giorni. La figura B.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione è sempre molto bassa, ma è comunque aumentata significativamente nel periodo in esame (2000: 11,1 [IC 95 9,8-12,4]; 2005: 13,7[IC 95: 12,3-15,1]). La figura B.2 mostra le proporzioni grezze per classe di età nell anno 2005, evidenziando un valore più alto tra gli adulti (45-64 anni) rispetto agli anziani; mentre nella figura B.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. La proporzione è risultata significativamente superiore alla media regionale nella ASL RM A (23,2; IC 95: 18,1-28,2) e significativamente inferiore nelle ASL di Rieti e Latina. Nell anno 2005 la proporzione standardizzata della regione Toscana (27,1; IC 95: 25,2-29,1) è risultata più che doppia rispetto a quella osservata nel Lazio. La tabella B.1 mostra il quadro sintetico per ASL per l anno LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 5

8 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per frattura del femore e operati entro 2 giorni dal ricovero Figura B.1 Andamento temporale, anno Figura B.2 Proporzioni per classe di età, classe di età 6 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

9 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per frattura del femore e operati entro 2 giorni dal ricovero Figura B.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, RI LT FR RM D RM F RM B RM C RM G VT RM H RM E RM A Asl Tabella B.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza operati entro 2 proporzione gg. std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al 95 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 7

10 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 C) Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in UTIC Le linee guida italiane ed europee raccomandano il ricovero di pazienti con sospetto infarto miocardico acuto (IMA) nelle unità di terapia intensiva coronarica (UTIC), dove possono essere opportunamente monitorati ed assistiti da personale appositamente formato. Il denominatore della proporzione è costituito dai casi incidenti di IMA (codice ICD-IX in diagnosi principale: 410), non preceduti da ricovero analogo nei 28 giorni precedenti. Il numeratore è costituito dai casi ammessi direttamente in UTIC o trasferiti in UTIC il giorno stesso del ricovero. La figura C.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione è costantemente aumentata, passando dal 50,2 (IC 95: 48,6-51,7) nel 2000 al 65,0 nel 2005 (IC 95: 63,6-66,3). La figura C.2 mostra le proporzioni grezze per classe di età nell anno 2005, evidenziando un chiaro trend decrescente all aumentare dell età (45-64 anni: 76,1 [IC 95 74,5-77,7]; 85 anni: 48,0 [IC 95 45,0-51,0]); mentre nella figura C.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. Si osserva una notevole variabilità con proporzioni significativamente superiori alla media regionale nelle ASL Roma E e Roma G e significativamente inferiori nelle ASL di Viterbo, Roma B e Roma C. La tabella C.1 mostra il quadro sintetico per ASL per l anno Nel 2005 la proporzione standardizzata della regione Toscana (57,5; IC 95: 56,0-58,9) è risultata significativamente inferiore a quella osservata nel Lazio. 8 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

11 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in UTIC Figura C.1 Andamento temporale, anno Figura C.2 Proporzioni per classe di età, classe di età LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 9

12 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in UTIC Figura C.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, VT RM C RM B RM F LT RM A RM D RM H FR RM E RI RM G Asl Tabella C1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza ricoverati proporzione in UTIC per IMA std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

13 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 D) Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in riabilitazione entro 1 mese La riabilitazione cardiologica dopo infarto del miocardio è consigliata dalle linee guida italiane della Società Europea di Cardiologia dove si sottolinea che l intervento riabilitativo dovrebbe seguire al più presto il ricovero ospedaliero. La riabilitazione è poi di particolare importanza nei pazienti anziani. In questa sede ci si è limitati a valutare la quota di pazienti che hanno effettuato riabilitazione ospedaliera entro 30 mesi dalla data di dimissione del ricovero iniziale. Non sono incluse quindi le prestazioni erogate in regime ambulatoriale o in strutture residenziali o semi-residenziali non ospedaliere. Il denominatore della proporzione è costituito dai ricoveri acuti per IMA (codice ICD-IX in diagnosi principale: 410), avvenuti tra il 1 dicembre dell'anno precedente e il 30 novembre dell'anno di calcolo dell'indicatore, dimessi vivi dall ospedale, non preceduti da ricovero analogo nei 28 giorni precedenti. Il numeratore è costituito dai casi incidenti con ricovero successivo in reparto di riabilitazione (reparto di ammissione o dimissione con codice 56 o 75) entro 30 giorni dalla dimissione. La figura D.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione è costantemente aumentata, passando dal 4,3 (IC 95: 3,6-5,0) nel 2000 al 14,4 nel 2005 (IC 95: 13,3-15,4). La figura D.2 mostra le proporzioni grezze per classe di età nell anno 2005, evidenziando un maggior ricorso alla riabilitazione ospedaliera tra gli anziani rispetto agli adulti; mentre nella figura D.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. Proporzioni significativamente inferiori alla media regionale si osservano nelle ASL di Latina e Rieti. La tabella D.1 mostra il quadro sintetico per ASL per l anno LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 11

14 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in riabilitazione entro 1 mese Figura D.1 Andamento temporale, anno Figura D.2 Proporzioni per classe di età, classe di età 12 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

15 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto con ricovero in riabilitazione entro 1 mese Figura D.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, RI LT FR RM A RM E VT RM G RM D RM B RM C RM F RM H Asl Tabella D.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza ricoverati per IMA, dimessi vivi riabilitazione entro un mese proporzione std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al 95 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 13

16 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 E) Proporzione di pazienti ricoverati per scompenso cardiaco con ricovero ripetuto entro 12 mesi Il fenomeno dei ricoveri ripetuti è piuttosto frequente nei pazienti affetti da scompenso cardiaco ed è indice di un instabilità clinica che può essere riconducibile sia a fattori assistenziali (dimissioni precoci, inadeguata presa in carico dei servizi sul territorio) che comportamentali (dieta, mancata compliance alla terapia, altri comportamenti a rischio). Il denominatore della proporzione è costituito dai ricoveri acuti con diagnosi principale di insufficienza cardiaca (codice IC-IX CM: 428) non preceduti da ricovero analogo nei 12 mesi precedenti e dimessi vivi. Il numeratore è costituito dai casi con un ricovero successivo (sempre con diagnosi principale di insufficienza cardiaca) entro 365 dal primo ricovero. La figura E.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione di pazienti con ricovero ripetuto aumenta leggermente passando dal 19,3 nel 2000 (IC 95 18,2-20,3) al 20,4 nel 2004 (IC 95 19,4-21,5). Nel valutare questa variazione bisogna tuttavia tenere conto che la qualità del linkage potrebbe essere migliorata nel corso del periodo in esame e che anche la mortalità intra ed extraospedaliera potrebbero aver subito delle variazioni. La figura E.2 mostra l andamento per classe di età per l anno 2004: la proporzione tra gli adulti (45-64 aa: 22,6 [IC 95 20,3-25,2]) è significativamente superiore a quella degli ultraottantacinquenni (18,3 [IC 95 16,7-20,0]). Nel valutare questi risultati occorre ricordare che in questa analisi non si è potuto tener conto della mortalità nell anno successivo alla dimissione, sicuramente più alta nelle classi più anziane. Nella figura E.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani per le quali non si osservano variazione significative rispetto alla media regionale. La proporzione standardizzata della regione Toscana nell anno 2003 (22,8; IC 95: 21,6-24,1) è risultata significativamente superiore a quella osservata nel Lazio nell anno La tabella E.1 mostra il quadro sintetico per ASL per l anno LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

17 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per scompenso cardiaco con ricovero ripetuto entro 12 mesi Figura E.1 Andamento temporale, anno Figura E.2 Proporzioni per classe di età, classe di età LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 15

18 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per scompenso cardiaco con ricovero ripetuto entro 12 mesi Figura E.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, RM A VT RM H RM B FR LT RM C RM E RM F RM G RM D RI Asl Tabella E.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza primo ricovero, dimessi vivi ricovero successivo entro 12 mesi proporzione std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

19 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 F) Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero ripetuto entro 12 mesi Il fenomeno dei ricoveri ripetuti è rilevante anche per i pazienti colpiti da ictus. Episodi di recidiva possono indicare un quadro clinico più grave ed un percorso di recupero funzionale maggiormente compromesso. Nel valutare le differenze nelle proporzioni di ricoveri ripetuti bisogna ricordare che in quest analisi non si è tenuto conto dell effetto competitivo della mortalità. Il denominatore della proporzione è costituito dai ricoveri acuti con diagnosi principale di ictus (codice IC-IX CM: 430, 431, 434, 436) non preceduti da ricovero analogo nei 12 mesi precedenti e dimessi vivi. Il numeratore è costituito dai casi con un ricovero successivo per ictus entro 365 dal primo ricovero, ma non nei primi 28 giorni. La figura F.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo , che non mostrano variazioni significative. Anche le proporzioni grezze per classe di età nel biennio non mostrano differenze significative (figura F.2), seppure con valori più bassi tra gli adulti ed i grandi anziani ( 85 anni). Nella figura F.3 sono presentate per lo stesso biennio le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. La proporzione risulta significativamente superiore alla media regionale nella ASL di Rieti. La proporzione standardizzata della regione Toscana nell anno 2003 (6,2; IC 95: 5,4-6,9) è risultata significativamente superiore a quella osservata nel Lazio nell anno 2004 (3,9; IC 95: 3,3-4,5). LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 17

20 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero ripetuto entro 12 mesi Figura F.1 Andamento temporale, anno Figura F.2 Proporzioni per classe di età, classe di età 18 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

21 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero ripetuto entro 12 mesi Figura F.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, RM C FR RM D RM A RM E RM G RM F RM B RM H LT VT RI Asl Tabella F.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza primo ricovero, dimessi vivi ricovero successivo entro 12 mesi proporzione std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al 95 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 19

22 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 G) Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero in riabilitazione entro 1 mese Il percorso riabilitativo è fondamentale per il recupero funzionale dei pazienti colpiti da ictus. Nel Lazio la maggioranza delle prestazioni riabilitative per questo tipo di patologia è effettuata in reparti ospedalieri. Il denominatore della proporzione è costituito dai ricoveri acuti con diagnosi principale di ictus (codice IC-IX CM: 430, 431, 434, 436), avvenuti tra il 1 dicembre dell'anno precedente e il 30 novembre dell'anno di calcolo dell'indicatore, non preceduti da ricovero analogo nei 12 mesi precedenti e dimessi vivi. Il numeratore è costituito dai casi con un ricovero successivo in reparto di riabilitazione (codice del reparto di ammissione o dimissione 56 o 75) entro 30 giorni dalla dimissione. La figura G.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione aumenta significativamente dal 2000 al 2002 e si mantiene sostanzialmente stabile negli ultimi tre anni (2005: 30,9; IC 95 29,5-32,4). Se si considerano le proporzioni grezze per classe di età nell anno 2005 (figura G.2), si osserva un valore più basso negli ultraottantacinquenni (22,8; IC 95 20,3-25,5) rispetto a tutte le altre classi di età. Ciò potrebbe indicare un minor investimento di risorse nella riabilitazione dei pazienti più anziani, seppure nel valutare questa differenza bisogna tener conto del possibile effetto competitivo della mortalità. Nella figura G.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. La proporzione risulta significativamente inferiore alla media regionale nelle ASL di Rieti (16,4; IC 95 10,9-21,9) e Latina (23,2; IC 95 18,8-27,5) e significativamente superiore nella ASL RMD (44,9 IC 95 39,8-50,0). 20 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

23 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero in riabilitazione entro 1 mese Figura G.1 Andamento temporale, anno Figura G.2 Proporzioni per classe di età, classe di età LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 21

24 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per ictus con ricovero in riabilitazione entro 1 mese Figura G.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, RI LT FR VT RM A RM E RM G RM B RM F RM C RM H RM D Asl Tabella G.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza ricoverati per ictus, dimessi vivi riabilitazione entro un mese proporzione std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FR LT RI VT TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

25 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 H) Proporzione di pazienti ricoverati per ictus entro 12 mesi da ricovero per TIA Il verificarsi di un TIA (attacco ischemico transitorio) è un importante predittore di un successivo episodio di ictus. Il monitoraggio di questi episodi, che costituiscono veri e propri campanelli di allarme, è quindi estremamente importante in termini preventivi. Il denominatore della proporzione è costituito dai ricoveri acuti con diagnosi principale di TIA (codice IC-IX CM: 435) non preceduti da ricovero per TIA o per ictus(codice IC-IX CM: 430, 431, 434, 436) nei 12 mesi precedenti e dimessi vivi. Il numeratore è costituito dai casi di TIA con un ricovero successivo per ictus entro 12 mesi dal primo ricovero. La figura H.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione non presenta un chiaro trend temporale nel periodo in esame (2004: 4,6; IC 95 3,8-5,4). Se si considerano le proporzioni grezze per classi di età nell anno 2004 (figura H.2), si osserva un andamento crescente all aumentare dell età; risulta significativa la differenza tra classe (2,7; IC 95 1,9-3,6) e la classe (4,7; IC 95 4,0-5,7). Nella figura H.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, che non presentano variazioni significative rispetto al valore medio regionale ad eccezione della ASL di Frosinone dove si osserva una proporzione significativamente inferiore alla media (2,4; IC 95 1,3-3,5). LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 23

26 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per ictus entro 12 mesi da ricovero per TIA Figura H.1 Andamento temporale, anno Figura H.2 Proporzioni per classe di età, classe di età 24 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

27 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti ricoverati per ictus entro 12 mesi da ricovero per TIA Figura H.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, FR RM E RM D VT RM H RM F RM B LT RM G RM C RM A RI Asl Tabella H.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza ricoveri per TIA, dimessi vivi ricoveri successivi per ictus entro 12 mesi proporzione std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al 95 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 25

28 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 I) Proporzione di pazienti con trattamento chirurgico per tumore della mammella con intervento conservativo La chirurgia conservativa, associata a radioterapia ed ad eventuale terapia sistemica è il trattamento consigliato per tumori fino a 3 cm di diametro. All origini di eventuali differenze geografiche nella proporzione di trattamenti conservativi su tutti i ricoveri chirurgici per tumore della mammella, possono esserci sia una diversa aderenza alle linee guida, che un maggior o minor numero di diagnosi precoci conseguenti alla diversa diffusione dello screening mammografico. Il denominatore della proporzione è costituito dai ricoveri chirurgici per tumore della mammella ((DRG 257, 258, 259 e 260). Il numeratore è costituito dai ricoveri chirurgici con trattamento conservativo ( DRG 259 o 260). La figura I.1 mostra l andamento delle proporzioni standardizzate tra gli ultrasessantacinquenni nel periodo La proporzione di pazienti con trattamento conservativo, in constante aumento, è passata dal 51,6 (IC 95 49,0-54,2) nel 2000 al 61,3 (IC 95 59,0-63,7) nel La figura I.2 mostra le proporzioni grezze per classe di età nell anno 2005; evidenziando un minore ricorso all intervento conservativo negli ultrasettantacinquenni. Nella figura I.3 sono presentate per lo stesso anno le proporzioni, standardizzate per età, per ASL di residenza, tra gli anziani. La proporzione è risultata significativamente inferiore alla media regionale nelle ASL RM G (49,9; IC 95: 40,8-58,9). Nel 2005 la proporzione standardizzata della regione Toscana (70,0; IC 95: 67,7-72,4) è risultata significativamente superiore a quella osservata nel Lazio. 26 LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

29 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti con trattamento chirurgico per tumore della mammella con intervento conservativo Figura I.1 Andamento temporale, anno Figura I.2 Proporzioni per classe di età, classe di età LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA 27

30 Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio - Anno 2005 Proporzione di pazienti con trattamento chirurgico per tumore della mammella con intervento conservativo Figura I.3 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, RM G VT RM C RI RM F RM B RM D FR LT RM A RM E RM H Asl Tabella I.1 Proporzioni per ASL di residenza standardizzate per età, Asl di residenza operati trattamento proporzione conservativo std. IC 95 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FROSINONE LATINA RIETI VITERBO TOTALE *IC 95: intervalli di confidenza al LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA

31

32 LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA DELLA REGIONE LAZIO Via di Santa Costanza, Roma

L ospedalizzazione ed i percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con ictus in Toscana

L ospedalizzazione ed i percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con ictus in Toscana Volterra, 17 maggio 2007 L ospedalizzazione ed i percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con ictus in Toscana Paolo Francesconi ARS Osservatorio Epidemiologia 1. L Ospedalizzazione nella fase

Dettagli

I percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con frattura di femore

I percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con frattura di femore La chirurgia dell anca Strumenti e metodi di valutazione della qualità dell assistenza Firenze, 4 aprile 2006 I percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con frattura di femore Paolo Francesconi

Dettagli

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 LazioSanità Agenzia Sanità Pubblica Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 Domenico Di Lallo La prevenzione degli effetti sulla salute delle

Dettagli

3.1 Tasso di ospedalizzazione (T.O.) per 1.000 residenti

3.1 Tasso di ospedalizzazione (T.O.) per 1.000 residenti 3. Ospedalizzazione Tutti gli iicatori del presente capitolo si riferiscono ai ricoveri effettuati dai residenti in regione, iipeentemente da dove siano avvenuti (all interno o all esterno della regione).

Dettagli

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana)

Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana) Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana) Dr. Alessandro Barchielli Unità di epidemiologia Asl 10 Firenze alessandro.barchielli@asf.toscana.it Causa principale di non autosufficienza

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14. regione.lazio.it

IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14. regione.lazio.it IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14 IL LAZIO CAMBIA I RISULTATI PIÙ IMPORTANTI DI QUESTI MESI ACCORDO CON I MMG PER PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI

Dettagli

Il Database del Ministero della Salute

Il Database del Ministero della Salute Il Database del Ministero della Salute Giorgio Reggiardo Medi Service Data Management Unit- Genova Dati ricavati dalle informazioni contenute nelle Schede Dimissioni Ospedaliere relative agli anni 2001

Dettagli

Valutazione epidemiologica dell impatto delle Linee di indirizzo regionali sull uso dei farmaci. Marina Davoli

Valutazione epidemiologica dell impatto delle Linee di indirizzo regionali sull uso dei farmaci. Marina Davoli Valutazione epidemiologica dell impatto delle Linee di indirizzo regionali sull uso dei farmaci Marina Davoli SNLG - Antibioticoprofilassi perioperatoria nell adulto - 1 Raccomandazione I/A La profilassi

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana

Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO

PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO La salute ai tempi della crisi XXXVI Convegno AIE -Bari 30 ottobre 2012

Dettagli

OBIETTIVI OPERATIVI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE

OBIETTIVI OPERATIVI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE OBIETTIVI OPERATIVI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE GOVERNO DEI DATI, DELLE STRATEGIE E PIANI DEL SISTEMA SANITARIO Attuazione della DGR 1185/2013 attraverso i seguenti obiettivi. Obiettivi

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune

Dettagli

Continuità dell assistenza

Continuità dell assistenza Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto AREA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E TERRITORIO F. Antonio Compostella Venezia 21 giugno 2010 Continuità dell assistenza Processo che deve garantire: Continuità

Dettagli

Gli interventi delle professioni sanitarie

Gli interventi delle professioni sanitarie Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure

Dettagli

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia Andamenti e Previsioni Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori Hanno contribuito ISS-CESPS: R. De Angelis, S. Francisci, S. Rossi, A. Tavilla

Dettagli

DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio

DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio PROPOSTA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Aurelio Sessa Presidente SIMG Lombardia Piùdi 1/3 dei DRG chirurgici vengono trattati in regime di day surgery Il

Dettagli

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/2012 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/2012 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE DISTURBI AFFETTIVI Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) DIST. BIPOLARE DIST. 6% DEPRESSIVO 17% 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE 22.234 CON DISTURBO DEPRESSIVO PREVALENZA TRATTATA

Dettagli

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio

Dettagli

L epidemiologia del diabete senile

L epidemiologia del diabete senile L anziano diabetico Dall epidemiologia alla gestione multidimensionale L epidemiologia del diabete senile Paolo Spolaore Verona, 26 ottobre 2007 La popolazione nel Veneto 0 50000 100000 150000 200000 250000

Dettagli

SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE Rapporto sui dati delle Zone sociosanitarie/società della salute della Regione Toscana Anni 2007-2009 GENNAIO 2011 INDICE Nota metodologica

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA

Dettagli

ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1

ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta

Dettagli

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne. TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

ASSISTENZA OSPEDALIERA

ASSISTENZA OSPEDALIERA ASSISTENZA OSPEDALIERA Il 2005 ha segnato per Modena due importanti avvenimenti: l apertura del Nuovo Ospedale a Baggiovara con il conseguente trasferimento del Sant Agostino- Estense, che si è concluso

Dettagli

INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1

INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1 INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1 A seguito del confronto con le Direzioni delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale e con alcune Conferenze o Rappresentanze dei Sindaci

Dettagli

Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale

Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale dr. Stefano Vianello - Direttore Distretto Socio-Sanitario 1 Dr.ssa Beatrice Baggio -

Dettagli

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,

Dettagli

Bambini e ragazzi affetti da tumore

Bambini e ragazzi affetti da tumore Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia

Dettagli

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1 Università degli Studi di Padova Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia - A.A. 2014-15 Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1 Docenti: prof.ssa Anna Chiara Frigo

Dettagli

Quali aspettative dei partner e dei fruitori dei servizi riabilitativi: i partner di area vasta

Quali aspettative dei partner e dei fruitori dei servizi riabilitativi: i partner di area vasta Quali aspettative dei partner e dei fruitori dei servizi riabilitativi: i partner di area vasta Dott. LoredanoMilani Direttore Medicina Generale Ospedale di JesoloAz. ULSS 10 San Donà Gorgo al Monticano

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010 Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del

Dettagli

O GG E TTO : Individuazione Centri idonei alla prescrizione del medicinale Xarelto. LA GIUNTA REGIONALE

O GG E TTO : Individuazione Centri idonei alla prescrizione del medicinale Xarelto. LA GIUNTA REGIONALE O GG E TTO : Individuazione Centri idonei alla prescrizione del medicinale Xarelto. N. 1210 IN 04/10/2013 VISTI: LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA la legge 24 dicembre 1993 n. 537 concernente

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO 2005-2008 E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990.

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO 2005-2008 E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990. agosto 2015 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO 2005-2008 E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990. Registro Tumori del Veneto Baracco M, Baracco S, Bovo E, Cesco G, Dal

Dettagli

LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. La guida rosa per la prevenzione. screening femminile. Programma di screening dei tumori femminili

LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. La guida rosa per la prevenzione. screening femminile. Programma di screening dei tumori femminili LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA La guida rosa per la prevenzione dei tumori femminili screening femminile prevenzione del tumore del collo dell utero Ogni donna residente fra i 25 e i 64 anni ha

Dettagli

Abruzzo: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione.

Abruzzo: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Abruzzo: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Da oggi per diversi importanti problemi di salute i cittadini potranno

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre

Dettagli

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO MORTALITA dal 1971 al 26 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO Fonte dei dati: Registro di Mortalità Regionale toscano [dati presentati il 27 maggio,28] 1 Mortalità generale Andamento temporale 1971-26 I

Dettagli

Identificazione di un set di indicatori relativi alla qualità dell assistenza agli anziani

Identificazione di un set di indicatori relativi alla qualità dell assistenza agli anziani Gli indicatori di salute e di performance del sistema sanitario in Italia Identificazione di un set di indicatori relativi alla qualità dell assistenza agli anziani L. Roti, R. Gini I. Il processo di selezione

Dettagli

AUSL 7 di Siena - Casa Famiglia Cetona. Le Cure Intermedie. Siena 10 6-2008

AUSL 7 di Siena - Casa Famiglia Cetona. Le Cure Intermedie. Siena 10 6-2008 AUSL 7 di Siena - Casa Famiglia Cetona Le Cure Intermedie Siena 10 6-2008 1 LA SPERIMENTAZIONE DELLE CURE INTERMEDIE Zona Val di Chiana Senese - Alla fine degli anni 70 i posti letto ospedalieri erano

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO Registro Tumori del Veneto agosto 213 Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco CF, Tognazzo S, Zorzi M e

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

I risultati del progetto pilota di sorveglianza della mortalità materna ISS-Regioni

I risultati del progetto pilota di sorveglianza della mortalità materna ISS-Regioni XXXIX Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Alimentazione e Salute nell era della Globalizzazione Milano, 28-30 ottobre 2015 I risultati del progetto pilota di sorveglianza della mortalità

Dettagli

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione

Dettagli

A090 - UOS PEDIATRIA - P.O. S.MARIA C.V.

A090 - UOS PEDIATRIA - P.O. S.MARIA C.V. Periodo: Gennaio - Dicembre - 2011 TOTALI GENERALI PRODUTTIVITA' 0,00 1.274.133,62 1.151.307,53 234.541,12 COSTI 0,00 1.632.853,15 1.702.316,84 1.054.626,74 RAPPORTO PROD./COSTI 0,00 78,03 67,63 22,24

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA AO San Carlo 2014 SOMMARIO PREMESSA E LOGICHE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE 2014... 3 AREA N. 1... 6 OBIETTIVO 1.1: APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA...

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Il 69% del deficit sanitario è prodotto da Campania, Lazio e Sicilia

Il 69% del deficit sanitario è prodotto da Campania, Lazio e Sicilia Il 69% del deficit sanitario è prodotto da Campania, Lazio e Sicilia L aziendalizzazione della sanità in Italia è il titolo del Rapporto Oasi 2011, analisi annuale sul Sistema sanitario nazionale a cura

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

Linee Guida Regionali e Nazionali sulla Stroke Care. Milena Bernardini UO Medicina Interna e Geriatria

Linee Guida Regionali e Nazionali sulla Stroke Care. Milena Bernardini UO Medicina Interna e Geriatria Linee Guida Regionali e Nazionali sulla Stroke Care Milena Bernardini UO Medicina Interna e Geriatria ESITO DI PATOLOGIE CEREBROVASCOLARI CASI INCIDENTI/ANNO /MILIONE ABITANTI : 500 TIA 2400 ICTUS (75%

Dettagli

GUIDA ALLA LETTURA DELL INFORMATIVA TITOLO

GUIDA ALLA LETTURA DELL INFORMATIVA TITOLO GUIDA ALLA LETTURA DELL INFORMATIVA TITOLO 1 AVVERTENZE GENERALI COSA NON DIMENTICARE MAI DI FARE Prima di effettuare un investimento in strumenti finanziari, l'investitore non deve mai dimenticarsi di

Dettagli

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Workshop ONS Venezia, 26 maggio 2010 RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Tavola rotonda con le Regioni Gianni Amunni Istituto

Dettagli

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione

Dettagli

7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Integrazione ospedale-territorio

7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Integrazione ospedale-territorio 7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012 Integrazione ospedale-territorio Sperimentazione di una rete di strutture a media

Dettagli

6. La mobilità sanitaria dei residenti nelle ASL 13 (NO) e ASL 14 (VCO) per i principali tumori

6. La mobilità sanitaria dei residenti nelle ASL 13 (NO) e ASL 14 (VCO) per i principali tumori 6. La mobilità sanitaria dei residenti nelle ASL 13 (NO) e ASL 14 (VCO) per i principali tumori L'analisi per il totale dei ricoveri oncologici, condotta separatamente per i residenti nell ASL 13 (NO)

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

Sardegna: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione.

Sardegna: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Sardegna: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Da oggi per diversi importanti problemi di salute i cittadini potranno

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

AZIENDA USL VDA LA DIMISSIONE PROTETTA IN VDA: UN MODELLO DI INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE

AZIENDA USL VDA LA DIMISSIONE PROTETTA IN VDA: UN MODELLO DI INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE AZIENDA USL VDA DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE AREA DEGENZA AREA PREVENZIONE AREA TECNICO AMMINISTRATIVA S.C. DISTRETTO 1 S.C. DISTRETTO 2 S.C. DISTRETTO 3 S.C. DISTRETTO 4 S.C. OSPEDALIERE

Dettagli

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO

LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO Accuratezza degli studi Miettinen, nel 1985, afferma che : la accuratezza di uno studio epidemiologico consiste nel grado di - assenza di errori

Dettagli

Roma, dicembre 2010. Introduzione

Roma, dicembre 2010. Introduzione Roma, dicembre 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Introduzione L obiettivo di questo

Dettagli

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.

Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. XXXIX Convegno AIE Alimentazione e salute nell era della globalizzazione Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. Il caso dello screening della cervice uterina.

Dettagli

Il sistema di Valutazione e Valorizzazione delle Aziende Sanitarie Toscane: Bersaglio 2013. AUSL 3 Pistoia

Il sistema di Valutazione e Valorizzazione delle Aziende Sanitarie Toscane: Bersaglio 2013. AUSL 3 Pistoia Il sistema di Valutazione e Valorizzazione delle Aziende Sanitarie Toscane: Bersaglio 2013 (Confronto 2012) Pistoia Azienda USL 3 Pistoia 17 Giugno 2014 Sistema di Valutazione delle Perfromance Sistema

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Friuli Venezia Giulia: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione.

Friuli Venezia Giulia: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Friuli Venezia Giulia: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni e le graduatorie offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Da oggi per diversi importanti problemi di salute i

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive

I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening

Dettagli

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12

Dettagli

Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA

Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA Il contesto demografico, epidemiologico e sociale Gli anziani a Cesena Aumento del 35% della popolazione

Dettagli

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Febbraio, 2012 Dipartimento di Epidemiologia del

Dettagli

Il flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: PROSPETTIVE FUTURE

Il flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: PROSPETTIVE FUTURE Il flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: PROSPETTIVE FUTURE Verona, 10 maggio 2007 A cura del CRRC-SER Centro Regionale di Riferimento per il Coordinamento del Sistema Epidemiologico

Dettagli

L'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città di Torino, 1995-2010.

L'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città di Torino, 1995-2010. Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze, Regione Piemonte ASL TO3, S.C. a D.U. Epidemiologia L'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città

Dettagli

PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti

PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti Milano 2013 1 PIANO SANITARIO Integrativo Dirigenti Riservato agli iscritti al FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA F.A.S.I. Le prestazioni previste nel presente Piano

Dettagli

Il miglioramento delle cure urgenti

Il miglioramento delle cure urgenti Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso

Dettagli

Posti letto per tipo di disciplina negli ospedali a gestione diretta della provincia di Vicenza. Anni 2011 2013.

Posti letto per tipo di disciplina negli ospedali a gestione diretta della provincia di Vicenza. Anni 2011 2013. Posti letto per tipo di disciplina negli ospedali a gestione diretta della provincia di Vicenza. Anni 2011 2013. Anno 2011 2012 2013 104 ULSS 4 Alto Vicentino 105 ULSS 5 Arzignano 106 ULSS 6 Vicenza Acuti

Dettagli

Quadro epidemiologico e razionale della linea guida sul taglio cesareo

Quadro epidemiologico e razionale della linea guida sul taglio cesareo Sistema nazionale linee guida Roma, 31.01.2012 Quadro epidemiologico e razionale della linea guida sul taglio cesareo Serena Donati Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza

Dettagli

IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO

IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO In tutto il mondo il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. L Organizzazione Mondiale della

Dettagli

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 Regione Campania ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA di TEANO Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 GUIDA AI SERVIZI OSPEDALE DI COMUNITÀ DI TEANO (OdC) Premessa L Ospedale di Comunità di Teano è una struttura

Dettagli

Programma Nazionale Esiti PNE

Programma Nazionale Esiti PNE Programma Nazionale Esiti PNE Edizione 2014 Il Programma Nazionale Esiti (PNE) è sviluppato da Agenas per conto del Ministero della Salute e fornisce a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia,

Dettagli

Programma Interventi Innovativi

Programma Interventi Innovativi Ambulatorio Infermieristico della Fragilità Saranno disponibili, all interno della UCCP, degli infermieri della Fragilità che opereranno sul territorio (sono gli infermieri già impegnati ad affiancare

Dettagli