REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA
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- Alessia Pastore
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1 REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO DI MODENA L idea di promuovere la definizione e la adozione di uno strumento di revisione tra pari della qualità delle cure, quale è il Medical Audit, risponde alla necessità di garantire al cittadino uno standard di cura elevato, attraverso una revisione continua della pratica clinica da parte professionisti sanitari. Occorre inoltre ricordare che i presupposti della autonomia professionale dei medici ha precisi limiti nei seguenti principi: - l autonomia professionale é un privilegio e non un diritto; - l autonomia professionale non puó essere assicurata senza una competente autoregolazione continua della qualitá professionale; - la gestione del paziente non é piú di esclusiva competenza medica, equipe multiprofessionali si prendono cura dei pazienti; - i pazienti sono sempre piú informati e consapevoli, vogliono prendere parte attiva alle decisioni dei medici, un nuovo patto tra medicina e societá é indispensabile; Per mantenere l indipendenza ed il controllo delle scelte professionali é necessario adattarsi alle esigenze di innovazione e progettare azioni per assicurare la qualitá della pratica clinica (D.Irvine; BMJ 1997;314:1540) in sintonia con la legge di riforma del SSN n 229 ed il Piano Sanitario Nazionale che identificano nell audit uno strumento di verifica della qualità dell assistenza: - tutti i medici hanno il dovere di mantenere una buona pratica clinica - i pazienti devono essere tutelati dalla cattiva pratica - se necessario i medici devono essere riaddestrati
2 Le azioni per mantenere la buona pratica clinica sono lavorare in team - che dimostrano buona leadership - hanno valori chiari e standard definiti - sono collettivamente interessati a mantenere elevata la qualitá della pratica clinica - sostengono l apprendimento sia personale sia del team - si curano di ciascun membro - hanno una cultura di non lamentela - accettano il principio di revisioni dall esterno - sono aperti circa la loro professionalitá Team efficaci utilizzano - buoni sistemi - buoni dati - buone cartelle cliniche - programmi strutturati di formazione ed addestramento - programmi di audit sistematico con meccanismi di feed-back (retroazione) - regolari incontri di accreditamento tra pari - revisione degli eventi critici o sentinella - gestione dei rischi Buona documentazione ad ogni livello e trasparenza dei risultati sono elementi essenziali per vedere cosa funziona e dove sono i problemi. Audit medico con standard di riferimento predefiniti, è infatti un approccio sistematico di revisione tra pari della qualitá della pratica clinica, al fine di identificare le opportunitá di miglioramento ed al tempo stesso le azioni per realizzarlo. Gli studi pubblicati sulla efficacia di questo strumento per migliorare la qualità dell assistenza nella realtà italiana sono pochi. Vi è al contrario una ampia letteratura che documenta la efficacia, ed i limiti metodologici dello strumento, nel Sistema Sanitario Nazionale Inglese ed Australiano. La metodologia ed i criteri per lo sviluppo e la valutazione del progetto si basano sui risultati pubblicati in letteratura ma il gruppo di lavoro ha definito in maniera originale griglia ed indicatori di valutazione, adattando le fasi e le modalità di realizzazione al contesto di un Policlinico Universitario Italiano. Il progetto è stato promosso da un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da clinici universitari ed ospedalieri di area internistica, medici di Direzione Sanitaria esperti nella promozione della Medicina Basata sulle Prove di Efficacia (EBM) ed operatori dell ufficio assicurazione qualità.
3 Le fasi di realizzazione del progetto prevedono: 1. La elaborazione di una griglia di domande ed indicatori, quale guida alla discussione del caso o dei casi clinici; i criteri scelti per realizzare tale strumento fanno riferimento alla letteratura pubblicata ed alla esperienza degli operatori coinvolti; 2. La definizione dei criteri di priorità nella identificazione dei casi da sottoporre ad audit; 3. La sperimentazione del modello e la valutazione dei risultati in alcune Unità Operative; 4. La elaborazione definitiva del modello; 5. La formazione all uso dello strumento e la diffusione della metodologia nelle altre UO del Policlinico di Modena; 6. L analisi dei risultati attesi, identificati attraverso specifici indicatori di processo e di risultato. Problemi I problemi che l attività di Medical Audit può contribuire ad affrontare sono: Il miglioramento della formazione specialistica dei giovani medici; La scarsa discussione dei casi clinici tra i medici delle Unità Operative; La valutazione della qualità delle cure e la promozione della pratica clinica basata sulle prove di efficacia. Vantaggi Vantaggi del Medical Audit e Scopo del progetto Fasi del Progetto:
4 Fase Descrizione attività Tempi 1 Identificazione del gruppo di lavoro Ottobre Reperimento materiale bibliografico, studio del concetto di audit, e scambio di impressioni 3 Produzione di una prima Chek list a domande che accompagni la discussione del caso 4 Primo Audit con ampliamento della chek list in relazione all esperienza fatta 5 Secondo Audit, discussione ampliata con la partecipazione di medici in formazione, ampliamento della chek list in relazione all esperienza fatta. 6 Terzo Audit tentativo di mettere a regime lo strumento e produzione della matrice definitiva 7 Dimostrazione pubblica al progetto Orsa Maggiore corso di addestramento alla gestione della qualità in una struttura sanitaria di un audit simulato di fronte ai rappresentanti di 30 ospedali pubblici italiani 8 Presentazione in seduta plenaria dello strumento ai responsabili assicurazione qualità delle singole unità operative. 9 Sperimentazione del modello di audit in almeno il 50% delle unità operative del policlinico di Modena Novembre 1999 Dicembre 1999 Gennaio 2000 Febbraio 2000 Febbraio 2000 Marzo 2000 Maggio 2000 Settembre Valutazione dei risultati Dicembre 2000 /giugno 2001 Il responsabile del progetto è il Prof. Federico Manenti che ha coinvolto professionisti e colleghi particolarmente motivati su di un progetto per il quale non sono stati chiesti finanziamenti di alcun tipo. Responsabile del progetto: Prof. Federico Manenti Cattedra di Gastroenterologia Università degli studi di Modena e Reggio-Emilia Componenti del Gruppo: Prof. A. Ferrari Cattedra di Gastroenterologia Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Prof.ssa E. Villa Cattedra di Gastroenterologia Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Prof.ssa V. Montanini Cattedra di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo
5 Dott. A. Borghi Divisione di Medicina II Dott. G.F. Baraghini Responsabile Ufficio Assicurazione Qualità Policlinico di Modena Dott.ssa V. Solfrini Responsabile Ufficio Linee Guida Policlinico di Modena Dott.ssa C. Benedetti Ufficio Linee Guida Policlinico di Modena Dott. M. Altini Ufficio Linee Guida Policlinico di Modena
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