INVITO NAZIONALE A PRESENTARE PROPOSTE NEL QUADRO DEL PROGRAMMA "LEONARDO DA VINCI"

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1 INVITO NAZIONALE A PRESENTARE PROPOSTE NEL QUADRO DEL PROGRAMMA "LEONARDO DA VINCI" L'Invito nazionale a presentare proposte non sostituisce l'invito comunitario ma lo integra e lo specifica, sottolineando priorità di particolare interesse dei Ministeri Coordinatori del Programma. 1. GESTIONE DEL PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI. La struttura del programma Leonardo da Vinci si caratterizza per un elevato livello di decentramento delle responsabilità in materia di selezione, monitoraggio e valutazione delle candidature e delle proposte approvate. Per l'italia, i Ministeri Coordinatori del Programma sono il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e il Ministero della Pubblica Istruzione. L'Agenzia Nazionale è istituita presso l'i.s.f.o.l. 2. IL CONTESTO Il Programma Leonardo da Vinci, nel pieno rispetto delle sue specificità e dei suoi obiettivi, si configura come strumento appropriato per stimolare e accompagnare azioni formative in rapporto funzionale con le politiche nazionali in materia di istruzione e formazione professionale e con altre iniziative che sostanziano e declinano tali indirizzi strategici. In particolare il Programma dovrà accompagnare e favorire i processi di riforma del sistema di istruzione, con specifico riferimento all autonomia delle istituzioni scolastiche, di decentramento delle responsabilità in materia di collocamento con la regionalizzazione dei Servizi per l Impiego, di attuazione delle politiche in materia di apprendistato e, più in generale, di integrazione tra i sistemi dell istruzione e della formazione professionale. La sinergia auspicata riguarda l'insieme delle azioni rese possibili su scala regionale e nazionale dall'uso delle risorse provenienti dai Fondi Strutturali e dalla nuova generazione di Programmi e Iniziative comunitari in materia di istruzione e formazione professionale e di sviluppo economico, sociale e culturale. Secondo tale approccio, la dimensione europea e l'innovatività dei processi e dei risultati, che connotano la proposta e l'azione concepita e realizzata nel quadro del programma Leonardo da Vinci, dovranno costituire il valore aggiunto che contribuisce ad una attuazione efficace e sostenibile delle politiche.

2 Il Programma Leonardo da Vinci dovrà contribuire, inoltre, allo sviluppo di capacità di progettazione che tengano conto della disseminabilità e della trasferibilità dei risultati attesi dalle singole iniziative attuate in funzione di una condivisione la più larga e di effetti permanenti sull'intero sistema educativo e formativo nazionale. Si sottolinea, come già evidenziato nell Invito europeo a presentare proposte, che tutte le candidature dovranno tenere in debito conto la dimensione delle pari opportunità. 3. LE PRIORITÀ SELEZIONATE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA E AI BISOGNI NAZIONALI Le priorità comunitarie per il periodo appaiono estremamente coerenti con le linee strategiche nazionali in materia di istruzione e formazione professionale. I promotori sono chiamati ad avanzare proposte specificando nei formulari di candidatura la priorità sulla quale intendono sviluppare la propria azione. Le tematiche indicate, associate alle priorità comunitarie, costituiscono aree di intervento possibili, sotto forma di progetti pilota, di sviluppo delle competenze linguistiche, di mobilità e di reti. Priorità 1. Capacità d inserimento professionale: migliorare la qualità dei sistemi d'istruzione e di formazione professionale e dei dispositivi di orientamento come anche l'accesso alla formazione e alle qualifiche, onde promuovere l'occupabilità dei giovani e degli adulti. direttrici nazionali, le proposte potranno riguardare l elaborazione di modelli, metodi, strumenti sviluppare la qualità della formazione in ambito di contratti di apprendistato, con particolare riferimento alla quota di formazione da svolgere in situazione lavorativa; sostenere un rapido ed efficace avvio di azioni formative, connotate anche da obiettivi di apprendimento di competenze trasversali, volte a supportare il nuovo dispositivo riguardante l obbligo formativo; prevenire e contrastare i fenomeni dell abbandono scolastico connessi alla incapacità o debolezza del sistema dell offerta educativa di rispondere alle esigenze e alle aspettative di giovani con abilità di apprendimento e stili cognitivi peculiari; ridurre l estensione del fenomeno degli abbandoni, connesso ad aspetti di rigidità e selettività dell attuale offerta educativa, anche e in particolare attraverso l utilizzo di tutto il potenziale educativo di metodi innovativi (FAD e auto-istruzione) e delle nuove tecnologie (multimedialità, telematica); migliorare ed adeguare le competenze dei formatori, dei docenti, dei tutor in materia di progettazione, avvio, gestione, e valutazione di percorsi e progetti educativi integrati e supportati dalle Nuove Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione (NTIC).

3 migliorare le competenze linguistiche di studenti e giovani lavoratori, per incrementarne la spendibilità e la competitività sul mercato del lavoro; migliorare le competenze linguistiche dei docenti, dei formatori, dei tutor e dei responsabili della formazione nelle istituzioni pubbliche e nell impresa. Priorità 2. Partenariato: promuovere la cooperazione tra le istituzioni di formazione a tutti i livelli e le imprese, in particolare le PMI, e le parti sociali onde migliorare la pertinenza e l efficacia della formazione. direttrici nazionali le proposte riguarderanno l elaborazione di modelli, metodi, strumenti sviluppare professionalità connesse al ruolo di tutor in impresa, capaci di accompagnare e facilitare l inserimento professionale di nuovi occupati o di soggetti coinvolti nei tirocini; sviluppare azioni formative nei periodi di interruzione dell attività lavorativa dei lavoratori interinali; sviluppare attività di valutazione, valorizzazione e certificazione dei livelli di apprendimento raggiunti in ambito di esperienze formative in alternanza e/o apprendistato; definire e sostanziare percorsi di formazione di figure professionali innovative in grado di gestire od operare nell ambito di progetti integrati di sviluppo locale, con particolare riferimento a patti territoriali in essere; Priorità 3. Inclusione sociale: favorire la parità di accesso alla formazione e all orientamento per le persone svantaggiate sul mercato del lavoro, e promuovere la lotta contro la discriminazione. direttrici nazionali le proposte riguarderanno l elaborazione di modelli, metodi, strumenti migliorare ed adeguare le competenze professionali di docenti, formatori, operatori di orientamento, responsabili e progettisti di azioni formative, in particolare impegnati nel contrastare il disagio sociale e la devianza; sostenere le funzioni dei Nuovi Servizi per l Impiego, attraverso l adeguamento delle competenze e la specializzazione delle risorse umane in essi impegnate, con particolare attenzione ai bisogni di soggetti di difficile inserimento lavorativo; progettare e sperimentare contesti, condizioni e linguaggi di insegnamento innovativi e particolarmente tarati sulle caratteristiche e possibilità di apprendimento di soggetti svantaggiati; Priorità 4. Adattabilità e imprenditorialità : promuovere l investimento nelle risorse umane quale strategia d'impresa, onde sviluppare la capacità di adattamento per accompagnare i cambiamenti tecnologici e organizzativi.

4 direttrici nazionali, le proposte riguarderanno l elaborazione di modelli, metodi, strumenti sviluppare competenze in materia di analisi organizzativa, con particolare riferimento all individuazione di bisogni formativi, elaborazione di processi di riqualificazione e adattamento, di metodi e strumenti di valutazione dell investimento formativo, da parte di responsabili della gestione delle risorse umane, imprenditori, rappresentanti delle parti sociali; elaborare i contenuti formativi, anche facendo ricorso ad una articolazione dei percorsi pianificati in aree di apprendimento e unità formative capitalizzabili, in particolare nei settori della difesa ambientale, della gestione dei beni culturali e artistici e della comunicazione; sviluppare strumenti di apprendimento e di valutazione di competenze connesse alla creazione di micro-imprese e piccole imprese; sviluppare ed adeguare le capacità di lettura ed impostazione di strategie e risultati gestionali di imprese, Amministrazioni Pubbliche nazionali e periferiche, compresi gli istituti scolastici e le organizzazioni senza scopo di lucro, in funzione della redazione di bilanci di responsabilità sociale delle organizzazioni; Priorità 5. Nuove Tecnologie: Valorizzare il potenziale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC) direttrici nazionali, le proposte riguarderanno l elaborazione di modelli, metodi, strumenti utilizzare al meglio le potenzialità offerte dalle tecnologie dell informazione e della comunicazione, al fine di migliorare l efficacia e l efficienza delle reti in materia di disseminazione e valorizzazione delle buone prassi; sviluppare percorsi formativi per professionalità connesse all utilizzazione di nuove tecnologie nei sistemi di produzione di beni e servizi; Priorità 6. Trasparenza : Migliorare la trasparenza delle qualifiche direttrici nazionali, le proposte riguarderanno: l elaborazione di percorsi formativi correlati ai bisogni di adulti in un contesto di educazione permanente; l elaborazione di percorsi formativi correlati ai bisogni formativi di giovani in formazione o giovani lavoratori in contesto di formazione integrata. 4. MISURE

5 Il contenuto operativo e le procedure di applicazione delle misure cui si riferisce il presente Invito a presentare proposte sono descritti negli allegati della Decisione: mobilità, progetti pilota comprese le azioni tematiche, promozione di competenze linguistiche, sviluppo delle reti di cooperazione transnazionale e strumenti di riferimento. Informazioni complementari sono disponibili nella Guida Generale del Promotore e nelle Guide Specifiche delle diverse misure. 5. CALENDARIO Anno 2000 Procedura A - Mobilità I promotori inviano le proposte relative alla misura 1 (Mobilità) all'agenzia Nazionale responsabile per l'attuazione del programma Leonardo da Vinci da cui dipendono entro il 27 marzo Fa fede il timbro postale. L'Agenzia Nazionale li informerà se il loro progetto è stato selezionato o meno. La data limite per la presentazione di candidature per la misura 1 (Mobilità) presentate da promotori italiani è il 27 marzo Procedura B Progetti Pilota, Competenze Linguistiche e Reti Transnazionali La selezione delle proposte relative alle misure 2 (progetti pilota, ad eccezione delle azioni tematiche), 3 (competenze linguistiche) e 4 (reti transnazionali) avviene in due tappe: I promotori inviano la loro proposta preliminare all'agenzia Nazionale, entro il 27 marzo Fa fede il timbro postale; I promotori, informati dalla loro Agenzia Nazionale che la loro proposta è stata selezionata, inviano la proposta definitiva all'agenzia Nazionale e una copia alla Commissione Europea entro il 7 luglio Fa fede il timbro postale. La Commissione Europea decide sulla selezione delle proposte nel corso del novembre Le Agenzie Nazionali informano i promotori se la loro proposta è stata selezionata o meno. Procedura C Strumenti di Riferimento, Azioni Tematiche e Organizzazioni Europee La selezione delle proposte relative alla misura 5 (strumenti di riferimento), delle azioni tematiche della misura 2 (progetti pilota) e di quelle presentate dalle organizzazioni europee (a titolo delle misure da 2 a 5) avviene in due tappe: I promotori inviano la loro proposta preliminare alla Commissione Europea con copia all'agenzia Nazionale entro il 27 marzo Fa fede il timbro postale. I promotori, informati dalla Commissione Europea che la loro proposta è stata selezionata, inviano la proposta definitiva alla Commissione Europea con copia all Agenzia Nazionale rispettiva entro il 7 luglio Fa fede il timbro postale. La Commissione Europea decide sulla selezione delle proposte nel corso del novembre Essa informa i promotori se la loro proposta è stata selezionata o meno. 6. INDIRIZZI CUI INVIARE LE PROPOSTE

6 Le candidature (un originale più tre copie) dovranno essere inviate a: Commissione Europea : Direzione Generale Istruzione e Cultura, Unità B2, Invito a presentare proposte Leonardo da Vinci, rue de la Loi, 200 B-1049 Bruxelles ISFOL - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci Via Morgagni, 30/E Roma 7. INFORMAZIONI COMPLEMENTARI Per qualsiasi informazione complementare è possibile contattare l'agenzia Nazionale del Programma Leonardo da Vinci: ISFOL - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci Via Morgagni, 30/E Tel Fax leoprojet@isfol.it Roma, 16 febbraio 2000 Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale Lavoratori Il Dirigente Generale Annalisa Vittore Ministero Della Pubblica Istruzione Direzione Generale Scambi Culturali Il Direttore Generale Giuseppe Martinez

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