screening Antonietta Di Fronzo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "screening Antonietta Di Fronzo"

Transcript

1 screening 1

2 screening Scopo fondamentale è quello di separare da un vasto gruppo di persone che apparentemente sono in buona salute, coloro che hanno una più alta probabilità di incorrere nella malattia in studio, in modo che si possa formulare la diagnosi e, se la malattia è presente, iniziare la terapia. 2

3 I programmi di screening Inizialmente erano rivolti alla diagnosi precoce di una singola malattia, il concetto di screening si è allargato negli anni recenti fino a comprendere screening per individuare soggetti ad alto rischio e screening multifasici 3

4 TEST Strumento diagnostico principale del programma di screening, sono progettati per essere applicati ad una vasta popolazione. 4

5 I test devono essere: Semplici Veloci Poco costosi Riproducibili Sicuri Accettabili per il paziente 5

6 Screening Definizione e valutazione del problema Storia naturale della malattia-esistenza di stadi precoci Possibilità di rilievo precoce-valutazione dei test Possibilità di efficace intervento terapeutico Definizione della popolazione a rischio elevato Accettabilità del t. da parte della popolazione Valutazione globale dell intervento 6

7 I principali requisiti a cui deve attenersi un programma di screening sono: efficacia eticità fattibilità economicità 7

8 eticità l etica impone che : 1) il vantaggio della diagnosi precoce sia dimostrato 2) la terapia sia stata dimostrata efficace 3) il prolungamento della vita sia tale da garantire anche una certa qualità 8

9 fattibilità Organizzazione Accettabilità dello screening 9

10 Indicatori di qualità dello screening 1)Partecipazione ed accettabilità del programma (valore soglia 60% della popolazione interessata) 2)Validità del test diagnostico (è costituito dal valore predittivo del t.) 3)Distribuzione dello stadio di malattia 4)Caratteristiche terapeutiche (invalidanti/conservative) 5)Misure di distribuzione dei tempi di anticipazione diagnostica 6) Analisi dei costi 10

11 Efficienza dei test diagnostici Il controllo della capacità diagnostica dei test viene effettuato attraverso la determinazione di tre importanti caratteristiche: Sensibilità Specificità Valore predittivo 11

12 sensibilità La probabilità con cui un test risulta positivo nei soggetti realmente colpiti da una determinata alterazione. Ammalati positivi al test È = Ammalati positivi e negativi X 100 > è la sensibilità di un test < è il n di ammalati che si presentano falsamente negativi 12

13 sensibilità Le indagini di primo accertamento (test di screening) risultano avvantaggiate. Tuttavia, una elevata sensibilità può comportare il rischio di ottenere risultati falsamente positivi in soggetti sani. A tale inconveniente si pone rimedio attuando dei controlli con metodi più rigorosi di quelli utilizzati in fase di prima cernita. Proporzione di persone realmente malate che vengono riconosciute come tali dal test 13

14 specificità La probabilità con cui un test risulta negativo nei soggetti normali. È= Sani negativi al test Sani positivi e negativi X 100 Proporzione di individui realmente non malati che sono riconosciuti tali dal test. 14

15 specificità Se è elevata avremo scarse probabilità di definire ammalati individui che in realtà sono indenni. La s. è una caratteristica utilissima nei test di conferma, comporta il rischio, tuttavia, di una minore sensibilità in quanto il test potrebbe risultare negativo in un numero non trascurabile di persone che in realtà sono ammalate. 15

16 Sensibilità e specificità È necessario adottare test che possano conciliare sensibilità e specificità ai massimi livelli tecnicamente possibili 16

17 Valore predittivo Tale caratteristica è importante per sapere quale attendibilità può essere assegnata al risultato di una ricerca. E utile chiedersi quale è la probabilità che il test sia effettivamente positivo (v.p. +) o quanto sia probabile un eventuale risultato negativo (v.p. -). Il calcolo del v.p. fornisce rsultati che sono influenzati dal n di individui colpiti dalla patologia che si vuole studiare(prevalenza) 17

18 Sensibilità e specificità di un test diagnostico Sono entrambe misure importanti perché il test deve individuare quanti più malati è possibile mentre deve evitare di etichettare come malati coloro che non lo sono. 18

19 Per un test con sensibilità e specificità date, più è alta la prevalenza della malattia, più risulterà alta la quota dei veri positivi. Una strategia per aumentare la prevalenza della m. in una popolazione sottoposta a screening è quella di restringere lo s. agli individui ad alto rischio. Ad es., uno s. per il diabete, effettuato misurando il livello ematico del glucosio, può essere condotto solo fra persone obese o con precedenti di diabete in famiglia 19

20 N di personen u m e r o n u m e r o sani Valore del test Possibile limite di normalità malati Spostando il limite normale nel senso della freccia la specificità aumenta e la sensibilità diminuisce Spostando il limite normale nel senso della freccia la sensibilità aumenta e la specificità diminuisce 20

21 Sensibilità e specificità Nello stabilire un valore soglia, l attenzione deve essere rivolta allo scopo del test. Se è molto importante non perdere l opportunità di diagnosticare una malattia particolarmente grave, ma curabile, si favorisce,in genere, la sensibilità rispetto alla specificità, per identificare il maggior numero di casi possibili. D altra parte, se riconoscere una malattia non influisce in modo determinante sulla prognosi,mentre il fatto di classificare come malate persone che non lo sono è un problema grave e costoso, è preferibile una maggiore specificità. 21

22 Popolazione obiettivo È costituita da un collettivo di soggetti che non presentano ancora segni o sintomi clinici e che sono quindi considerati sani rispetto alla malattia oggetto di screening, ma a rischio di contrarla. 22

23 Popolazione obiettivo Nel caso di uno screening per il cancro mammario, la p.o. è costituita dalle donne asintomatiche per tale malattia, in età compresa nella fascia per la quale lo screening può risultare efficace ( aa) in quanto il Ca mammario sotto i 40 aa è poco frequente e sopra i 70 aa i benefici attesi dal programma terapeutico potrebbero non essere ottenibili, o per mancanza di eticità nell adottare la terapia prevista, o perché i benefici da essa derivanti potrebbero non manifestarsi pienamente per l avanzata età di tali donne. 23

In alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI

In alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

Valutazione dei test diagnostici

Valutazione dei test diagnostici Valutazione dei test diagnostici Maria Miceli M. Miceli 2011 1 Diagnosi individuale (test di laboratorio) Esame collaterale nell ambito dell iter diagnostico condotto generalmente su animali sintomatici

Dettagli

VALORI o LIVELLI DECISIONALI

VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

Screening oncologico di popolazione: principi e valutazione

Screening oncologico di popolazione: principi e valutazione Screening oncologico di popolazione: principi e valutazione Screening oncologico organizzato: definizione Somministrazione attiva e periodica di un test diagnostico di provata efficacia ad una popolazione

Dettagli

DAL SOSPETTO ALL INTERPRETAZIONE DIAGNOSTICA l approccio a soglia. Brescia Corsi ASL 2006

DAL SOSPETTO ALL INTERPRETAZIONE DIAGNOSTICA l approccio a soglia. Brescia Corsi ASL 2006 DAL SOSPETTO ALL INTERPRETAZIONE DIAGNOSTICA l approccio a soglia Brescia Corsi ASL 2006 La logica del processo clinico Le domande chiave: Qual è l ipotesi diagnostica più probabile? Sono necessari test

Dettagli

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano L argomento... Errori cognitivi Il problema gnoseologico Dati, informazione

Dettagli

Il ragionamento diagnostico

Il ragionamento diagnostico Il ragionamento diagnostico 1 l accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In qualsiasi punto del decorso clinico, per conoscere lo stato

Dettagli

Che cosa è uno screening. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino

Che cosa è uno screening. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino Che cosa è uno screening Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 PREVENZIONE - Definizione PREVENZIONE PRIMARIA = ELIMINAZIONE DELLE CAUSE DEL TUMORE PREVENZIONE SECONDARIA = DIAGNOSTICARE E CURARE UN

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica

Dettagli

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Storia naturale di

Dettagli

Test diagnostici- 1. Un test diagnostico perfetto dovrebbe dare esito positivo in tutti i soggetti malati e esito negativo in tutti i soggetti sani.

Test diagnostici- 1. Un test diagnostico perfetto dovrebbe dare esito positivo in tutti i soggetti malati e esito negativo in tutti i soggetti sani. Test diagnostici- 1 Un test diagnostico è un metodo usato per diagnosticare una certa malattia: per esempio il Pap test è un metodo per diagnosticare il tumore del collo dell utero, la glicemia è un metodo

Dettagli

Patologia Clinica. Lezione introduttiva. Dott.ssa Samantha Messina

Patologia Clinica. Lezione introduttiva. Dott.ssa Samantha Messina Patologia Clinica Lezione introduttiva Dott.ssa Samantha Messina Modulo: Patologia clinica Anno accademico 2011/2012 II anno, I semestre CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università

Dettagli

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Storia naturale di una malattia (Rothman,

Dettagli

Test diagnostico. Definizione. Mondo ideale. Definizione

Test diagnostico. Definizione. Mondo ideale. Definizione Definizione Test diagnostico Un test diagnostico è una qualunque procedura utile all'identificazione di uno stato di malattia. Viene utilizzato: all inizio del decorso clinico per la diagnosi; in qualsiasi

Dettagli

PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007

PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 Paolo Longoni CSeRMEG, Milano P.L. 2007 1 Questa mattina Certezza e incertezza in Medicina Generale Gli screening Il caso del PSA P.L. 2007 2 interventi

Dettagli

Agenzia Regionale Sanitaria Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006

Agenzia Regionale Sanitaria Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006 Agenzia Regionale Sanitaria Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006 Principi e teoria degli screening Dr.ssa G. Grazzini DIAGNOSI PRECOCE Applicazione di un test diagnostico ad

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE SCALE DI VALUTAZIONE: VALIDITÀ, AFFIDABILITÀ E VALORE PREDITTIVO. GLORIA GIANESINI

CARATTERISTICHE DELLE SCALE DI VALUTAZIONE: VALIDITÀ, AFFIDABILITÀ E VALORE PREDITTIVO. GLORIA GIANESINI CARATTERISTICHE DELLE SCALE DI VALUTAZIONE: VALIDITÀ, AFFIDABILITÀ E VALORE PREDITTIVO GLORIA GIANESINI gnsglr@unife.it STRUMENTI PER IDENTIFICARE IN MODO OGGETTIVO PRECISO OMOGENEO I BISOGNI DEL PAZIENTE

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA CLINICA: PROPRIETÀ DEI TEST

EPIDEMIOLOGIA CLINICA: PROPRIETÀ DEI TEST EPIDEMIOLOGIA CLINICA: PROPRIETÀ DEI TEST Problemi nella pratica clinica 1. Spiegazione del profilo clinico Dato il profilo clinico di un paziente, quale malattia ha? 2. Spiegazione della malattia Perché

Dettagli

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it 20/03/2006 Sensibilità e specificità di un test Consideriamo la seguente tabella:

Dettagli

Tecniche diagnostiche

Tecniche diagnostiche TEST DIAGNOSTICI Tecniche diagnostiche Infezione corrente Isolamento dell agente eziologico Identificazione del materiale genetico dell agente eziologico Segni clinici Alterazioni patognomoniche Alterazioni

Dettagli

Analisi dei dati diagnostici

Analisi dei dati diagnostici Analisi dei dati diagnostici Test diagnostico Affidabilità Riproducibilità o precisione Validità o accuratezza Concordanza Sensibilità Specificità Valore predittivo positivo Valore predittivo negativo

Dettagli

GLI SCREENING ONCOLOGICI: DOVERE OPERATIVO DELLA SANITA PUBBLICA. La prevenzione dei tumori. Aspetti scientifici e organizzativi

GLI SCREENING ONCOLOGICI: DOVERE OPERATIVO DELLA SANITA PUBBLICA. La prevenzione dei tumori. Aspetti scientifici e organizzativi GLI SCREENING ONCOLOGICI: DOVERE OPERATIVO DELLA SANITA PUBBLICA XLIV Corso La prevenzione dei tumori. Aspetti scientifici e organizzativi Erice, 26 novembre 1 dicembre 2013 Sandro Cinquetti Direttore

Dettagli

I metodi per la misura della diagnosi

I metodi per la misura della diagnosi C.I. di Metodologia clinica I metodi per la misura della diagnosi Obiettivo Conoscere ed utilizzare i principali strumenti per interpretare l'attendibilità e la rilevanza dei test diagnostici ai fini della

Dettagli

Tipi di variabilità del dato di laboratorio

Tipi di variabilità del dato di laboratorio Tipi di variabilità del dato di laboratorio VARIABILITA INTRAINDIVIDUALE VARIABILITA INTERINDIVIDUALE INTRA: è legata alle oscillazioni omeostatiche che garantiscono la composizione costante dei liquidi

Dettagli

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano L argomento... Errori cognitivi Il problema gnoseologico Dati, informazione

Dettagli

OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI

OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI Interventi preventivi per la riduzione dell avvento di patologie: le vaccinazioni e gli screening. Ruolo del Territorio e dell Ospedale 8-9 Giugno

Dettagli

L'appropriatezza diagnostica: quali disegni di studio per la valutazione dei test diagnostici

L'appropriatezza diagnostica: quali disegni di studio per la valutazione dei test diagnostici IX CONGRESSO NAZIONALE AIMN 2009 20-24 MARZO 2009 Firenze, Palazzo dei CongressI L'appropriatezza diagnostica: quali disegni di studio per la valutazione dei test diagnostici Luciana Ballini Agenzia Sanitaria

Dettagli

Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi 80% arriva tardi a diagnosi; documento per

Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi 80% arriva tardi a diagnosi; documento per Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi 80% arriva tardi a diagnosi; documento per migliore assistenza (ANSA) - MILANO, 4 FEB - Favorire

Dettagli

Studio sulla prevalenza dei Disturbi Specifici di Apprendimento sull altopiano di Asiago

Studio sulla prevalenza dei Disturbi Specifici di Apprendimento sull altopiano di Asiago Studio sulla prevalenza dei Disturbi Specifici di Apprendimento sull altopiano di Asiago Giacomo Stella, Marina Zoppello, Cristina Zoppello Sos dislessia 1 "Con il termine screening si intende una metodologia

Dettagli

INCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia. Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria

INCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia. Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria Servizio PSAL INCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia Giovanni Pianosi Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria Milano, 5 giugno 2012 PERCHE LA SORVEGLIANZA SANITARIA? La risposta (giuridica) è

Dettagli

1 Corso ANOTE/ANIGEA Esaregionaledel Sud «OBIETTIVO QUALITÀ»

1 Corso ANOTE/ANIGEA Esaregionaledel Sud «OBIETTIVO QUALITÀ» 1 Corso ANOTE/ANIGEA Esaregionaledel Sud. «OBIETTIVO QUALITÀ» PROGRAMMAZIONE DELLO SCREENING DEL CCR: L INFERMIERE NELLA SEGRETERIA SCREENING Pietro Vaccaro Premessa Identificare una malattia prima che

Dettagli

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili"

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili" Corso DAS Oncologia 19.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in Selva 24 6600 Locarno Indicatori di qualità Introduzione"

Dettagli

Background: raccomandazioni 40-49

Background: raccomandazioni 40-49 Background: raccomandazioni 40-49 Lo screening mammografico in Europa è consolidato e prevede mammografia con 2 proiezioni per le donne in fascia di età 50-69 In molte aree è prevista l estensione a 74

Dettagli

Andamento dei programmi di screening in Italia

Andamento dei programmi di screening in Italia Andamento dei programmi di screening in Italia Reggio Emilia, 6 maggio2015 Priscilla Sassoli de Bianchi Assessorato politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna Intervento di sanità pubblica Più Regioni

Dettagli

Cosa è il PSA. Licia Mantovani Medico di Medicina Generale Vicepresidente SIMG Modena

Cosa è il PSA. Licia Mantovani Medico di Medicina Generale Vicepresidente SIMG Modena Cosa è il PSA Licia Mantovani Medico di Medicina Generale Vicepresidente SIMG Modena 1 Cos è il test del PSA E un esame che misura il livello di PSA nel sangue (Antigene Prostatico Specifico). Il PSA è

Dettagli

FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon

FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon Roma - 30 Gennaio 2016 Ospedale Sandro Pertini FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon Dott.ssa Sofia Bencivenni U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale Orlandi - Bussolengo (VR)

Dettagli

IL VALORE DEGLI SCREENING NELLA PREVENZIONE: ruolo attivo del Distretto

IL VALORE DEGLI SCREENING NELLA PREVENZIONE: ruolo attivo del Distretto IL VALORE DEGLI SCREENING NELLA PREVENZIONE: ruolo attivo del Distretto RELATORE: Guido Corbisiero Direttore Distretto Sociosanitario 57 di Torre del Greco ASL Napoli 3 Sud Lo SCREENING è un insieme di

Dettagli

PATOLOGIE A LENTA INSORGENZA E SPESSO SILENTE, AD ANDAMENTO CRONICO, CON TENDENZA ALL AGGRAVAMENTO

PATOLOGIE A LENTA INSORGENZA E SPESSO SILENTE, AD ANDAMENTO CRONICO, CON TENDENZA ALL AGGRAVAMENTO PATOLOGIE A LENTA INSORGENZA E SPESSO SILENTE, AD ANDAMENTO CRONICO, CON TENDENZA ALL AGGRAVAMENTO F.R. (fattori di rischio): elementi che possono essere coinvolti nell insorgenza delle mcd (malattie cronico

Dettagli

IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia. Corrado De Vito

IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia. Corrado De Vito IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia Corrado De Vito Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive corrado.devito@uniroma1.it PROGRAMMA L Igiene e la sanità pubblica Gli

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 2.3 Validazione di un test clinico Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Definire un cut-off Per ogni scala del questionario, sommando o mediando

Dettagli

C.I. Promozione della Salute e Sicurezza. Corso di IGIENE. Docente: Prof.ssa C. Marzuillo

C.I. Promozione della Salute e Sicurezza. Corso di IGIENE. Docente: Prof.ssa C. Marzuillo C.I. Promozione della Salute e Sicurezza Corso di IGIENE Docente: Prof.ssa C. Marzuillo RECAPITI Prof.ssa C. Marzuillo Azienda Policlinico Umberto I Roma c/o Ist. G Sanarelli Sezione di Igiene P.Le Aldo

Dettagli

Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia

Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia Correlazioni tra istologia e mammografia Opacità nodulari Dimostrazione correlativa mammografico-istologica

Dettagli

Test Diagnostici. Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute, Università di Padova

Test Diagnostici. Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute, Università di Padova Test Diagnostici Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute, Università di Padova FATTORI CHE CONDIZIONANO LA QUALITA DI UNA PROCEDURA DIAGNOSTICA 1. A monte del laboratorio: scelta

Dettagli

L importanza e i risultati dello Screening

L importanza e i risultati dello Screening L importanza e i risultati dello Screening Dott. Antonio Ferro Direttore Dipartimento di Prevenzione Dott.ssa Maria Gabriella Penon Dirig. Medico Dipartimento di Prevenzione Dott. Gaetano Morgillo STORIA

Dettagli

Esercizi sull associazione di variabili categoriche

Esercizi sull associazione di variabili categoriche Dipartimento di Fisica SMID a.a. 004/005 Esercizi sull associazione di variabili categoriche Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it tel. 003536404 7//005 Esercizio Tra i 40 e 50 anni la probabilità

Dettagli

PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro Corso di Laurea in Infermieristica P.

PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro Corso di Laurea in Infermieristica P. PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro Corso di Laurea in Infermieristica P Corrado De Vito Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive corrado.devito@uniroma1.it

Dettagli

Criteri di valutazione dei test diagnostici

Criteri di valutazione dei test diagnostici Criteri di valutazione dei test diagnostici Perché misurare validità e precisione? La validazione è un processo di valutazione per stabilire quanto il procedimento sia adatto per lo scopo per il quale

Dettagli

E possibile identificare pazienti affetti da scompenso cardiaco a partire dai SIS?

E possibile identificare pazienti affetti da scompenso cardiaco a partire dai SIS? E possibile identificare pazienti affetti da scompenso cardiaco a partire dai SIS? Belleudi V 1, Kirchmayer U 1, Agabiti N 1, Bauleo L 1, Cascini S 1, Fusco D 1, Arca M 1, Ferroni E 1, Di Domenicantonio

Dettagli

IGIENE. EPIDEMIOLOGIA (Conoscenze) PREVENZIONE (Interventi) EPIDEMIOLOGIA E. DESCRITTIVA E. SPECIALE

IGIENE. EPIDEMIOLOGIA (Conoscenze) PREVENZIONE (Interventi) EPIDEMIOLOGIA E. DESCRITTIVA E. SPECIALE IGIENE EPIDEMIOLOGIA (Conoscenze) PREVENZIONE (Interventi) EPIDEMIOLOGIA E. DESCRITTIVA E. SPECIALE PREVENZIONE Azioni ed interventi per aumentare la resistenza individuale ai fattori di rischio ambientali,

Dettagli

Epidemiologia. Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione.

Epidemiologia. Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. Epidemiologia descrittiva comprende gli strumenti metodologici necessari

Dettagli

Tempo di screening e benessere

Tempo di screening e benessere Tempo di screening e benessere Luigi Bisanti Epidemiologo Asl di Milano Nel regno animale il maschio, di regola, ha un ruolo dominante La ragione (non finalistica ma evolutiva) è che il maschio è più forte

Dettagli

PRIMA DELL INCIDENTE:

PRIMA DELL INCIDENTE: PRIMA DELL INCIDENTE: La prevenzione secondaria Dott.ssa Karen Borgonovo UO Oncologia Medica ASST BG Ovest Direttore: Dr S. Barni La prevenzione secondaria Mira ad effettuare una diagnosi precoce in modo

Dettagli

La genomica oggi in Italia: la progettualità del Ministero della Salute. Luca Sbrogiò Direttore Sanitario Azienda ULSS14 Chioggia

La genomica oggi in Italia: la progettualità del Ministero della Salute. Luca Sbrogiò Direttore Sanitario Azienda ULSS14 Chioggia La genomica oggi in Italia: la progettualità del Ministero della Salute Luca Sbrogiò Direttore Sanitario Azienda ULSS14 Chioggia Medicina predittiva Medicina predittiva: approccio che prima e/o dopo la

Dettagli

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD 2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD DIADEMA Da alterata omeostasi glicemica a diabete nella popolazione italiana : ruolo dei modelli assistenziali Gerardo Medea Lucca 15 ottobre 2004 OBIETTIVI

Dettagli

Cenni di calcolo delle probabilità

Cenni di calcolo delle probabilità Cenni di calcolo delle probabilità Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica Medica, Università di Bari 1/19 Quando si compie un esperimento o una serie di prove i possibili risultati

Dettagli

Esenzione Ticket Sanitario, chi ne ha diritto?

Esenzione Ticket Sanitario, chi ne ha diritto? Esenzione Ticket Sanitario, chi ne ha diritto? Autore: Redazione In: Focus Esenzione ticket sanitario. Ecco un elenco completo delle categorie di pazienti che hanno diritto a non pagare la prestazione

Dettagli

Lo screening fa la differenza? La diagnosi è oggi più precoce? Corradini Rossella Paolo Trande Rita Conigliaro Alberto Merighi

Lo screening fa la differenza? La diagnosi è oggi più precoce? Corradini Rossella Paolo Trande Rita Conigliaro Alberto Merighi Lo screening fa la differenza? La diagnosi è oggi più precoce? Corradini Rossella Paolo Trande Rita Conigliaro Alberto Merighi Il programma regionale Emilia Romagna Prevenzione e diagnosi precoce del

Dettagli

Cognome e nome. 2 In uno studio viene misurata la pressione arteriosa sistolica a 5 maschi adulti, con i seguenti risultati : 129; 134; 142; 128; 146

Cognome e nome. 2 In uno studio viene misurata la pressione arteriosa sistolica a 5 maschi adulti, con i seguenti risultati : 129; 134; 142; 128; 146 Statistica medica. Biotecnologie mediche A.a. 2004-2005 1 Febbraio 2005 Tempo previsto 60 minuti Cognome e nome 1 Indicate a quale categoria appartengono le seguenti variabili: Nominale Ordinale Numerica

Dettagli

Gestione delle ipertransaminasemie croniche asintomatiche,, non virus non alcool correlate

Gestione delle ipertransaminasemie croniche asintomatiche,, non virus non alcool correlate Gestione delle ipertransaminasemie croniche asintomatiche,, non virus non alcool correlate Suggerimenti nell iter diagnostico e nel monitoraggio Dr. Pier Paolo Mazzucchelli 1 RIASSUNTO Un aumento persistente

Dettagli

Get the core: advancing in Screening e diagnosi precoce. risk stratification and. treatment in heart failure

Get the core: advancing in Screening e diagnosi precoce. risk stratification and. treatment in heart failure Get the core: advancing in Screening e diagnosi precoce risk stratification and dell ipertensione arteriosa treatment in heart failure Michele Senni Unità Complessa di Medicina Cardiovascolare Michele

Dettagli

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Scenario 1: In uno studio prospettivo condotto per valutare la relazione tra l'uso di estrogeni e rischio di cancro alla mammella,

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN TECNICHE DIAGNOSTICHE Studio neurofisiologico in pazienti con forma neurodegenerativa dell Istiocitosi a cellule di Langherans.

Dettagli

I PROGETTI MULTICENTRICI:FIRENZE Massimo Confortini Citologia Analitica e Biomolecolare-ISPO Firenze

I PROGETTI MULTICENTRICI:FIRENZE Massimo Confortini Citologia Analitica e Biomolecolare-ISPO Firenze CONVEGNO NAZIONALE GISCI GESTIRE IL CAMBIAMENTO Venezia 27-28 maggio 2010 I PROGETTI MULTICENTRICI:FIRENZE Massimo Confortini Citologia Analitica e Biomolecolare-ISPO Firenze PROGETTI DI FATTIBILITA MULTICENTRICO

Dettagli

Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania c/o ASL napoli 3 Sud. Convegno Nazionale GI SMa 2011 Palermo, ma ggio 2011

Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania c/o ASL napoli 3 Sud. Convegno Nazionale GI SMa 2011 Palermo, ma ggio 2011 Attualità, criticità e prospettive derivanti da esperienze loco-regionali di integrazione dei dati di screening mammografico con i Registri Tumori: L esperienza del Registro Tumori della Regione Campania

Dettagli

6 Convegno Nazionale SiMPeF IL PEDIATRA DI FAMIGLIA TRA PRESENTE E FUTURO Qualità delle cure in età pediatrica: un progetto da sostenere e difendere

6 Convegno Nazionale SiMPeF IL PEDIATRA DI FAMIGLIA TRA PRESENTE E FUTURO Qualità delle cure in età pediatrica: un progetto da sostenere e difendere 6 Convegno Nazionale SiMPeF IL PEDIATRA DI FAMIGLIA TRA PRESENTE E FUTURO Qualità delle cure in età pediatrica: un progetto da sostenere e difendere le malattie cardiovascolari sono la più frequente causa

Dettagli

TEST DIAGNOSTICI. Si chiama test diagnostico un esame effettuato per stabilire se un dato individuo è affetto o no da una certa malattia.

TEST DIAGNOSTICI. Si chiama test diagnostico un esame effettuato per stabilire se un dato individuo è affetto o no da una certa malattia. TEST DIAGNOSTICI Si chiama test diagnostico un esame effettuato per stabilire se un dato individuo è affetto o no da una certa malattia. Il test, come ogni esame, ha un certo margine di errore, può risultare

Dettagli

Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato

Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani Pediatra di Famiglia Prato Perché prescrivo un esame? Per ottenere la conferma diagnostica di uno stato morboso

Dettagli

Modelli informativi per le patologie croniche

Modelli informativi per le patologie croniche Modelli informativi per le patologie croniche Rosa Gini Convegno IGEA: dal progetto al sistema Roma, 22 aprile 2013 Indice Contesto Lo studio di validazione del progetto MATRICE Conclusioni Indice Contesto

Dettagli

I fattori di rischio cardiovascolare. Dott. Franco Sciuto

I fattori di rischio cardiovascolare. Dott. Franco Sciuto I fattori di rischio cardiovascolare Dott. Franco Sciuto «la maggiore epidemia dell umanità, la cardiopatia ischemica, ha raggiunto proporzioni enormi Nei prossimi anni diventerà la più grande epidemia

Dettagli

Gestione del cancro della mammella nell area di riferimento del Registro Tumori Campano: percorsi sanitari e variabili cliniche

Gestione del cancro della mammella nell area di riferimento del Registro Tumori Campano: percorsi sanitari e variabili cliniche Gestione del cancro della mammella nell area di riferimento del Registro Tumori Campano: percorsi sanitari e variabili cliniche M. Fusco 1, L. Maione 2, L. Gigli 3, R. Palombino 3, D.Puliti 4 e Gruppo

Dettagli

IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI

IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI 2013-2016 Dott.ssa Di Vincenzo Marina Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche Ancona, 16

Dettagli

INTEGRAZIONE TRA GINECOLOGO E PROGRAMMI DI SCREENING. C. Zanardi -Bologna

INTEGRAZIONE TRA GINECOLOGO E PROGRAMMI DI SCREENING. C. Zanardi -Bologna INTEGRAZIONE TRA GINECOLOGO E PROGRAMMI DI SCREENING C. Zanardi -Bologna SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA Quante donne fanno il pap test? Quante lo fanno con regolarità? Quali differenze tra l assetto organizzato

Dettagli

TEST SULLE CONOSCENZE ED ESERCIZI DEL MANUALE 2 SUGLI INDICATORI

TEST SULLE CONOSCENZE ED ESERCIZI DEL MANUALE 2 SUGLI INDICATORI TEST SULLE CONOSCENZE ED ESERCIZI DEL MANUALE 2 SUGLI INDICATORI 2.1 TEST DI CONOSCENZA SUGLI INDICATORI 1) Nella tripartizione delle dimensioni della qualità, quale manca? (completare): a) qualità b)

Dettagli

GALLO_Metodi epidemiologici per la clinica _diagnosi / 1. La misura della diagnosi

GALLO_Metodi epidemiologici per la clinica _diagnosi / 1. La misura della diagnosi GALLO_Metodi epidemiologici per la clinica _diagnosi / 1 La misura della diagnosi GALLO_Metodi epidemiologici per la clinica _diagnosi / 2 Cosa intendiamo quando parliamo di misure esatte : accuratezza

Dettagli

Sensibilità e specificità dei sistemi di sorveglianza

Sensibilità e specificità dei sistemi di sorveglianza Scuola di Perfezionamento in Medicina Veterinaria Preventiva, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare Orvieto /Principi di epidemiologia e sorveglianza / 20 25 marzo 2011 Sensibilità e specificità dei sistemi

Dettagli

Le certezze e i dubbi del medico d urgenza

Le certezze e i dubbi del medico d urgenza GESTIONE IN DEA DEL PAZIENTE CON DOLORE ADDOMINALE Torino, 20 febbraio 2010 Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano Le certezze e i dubbi del medico d urgenza Luisa Arnaldi SC Medicina d Urgenza Ospedale

Dettagli

GLI SCREENING ONCOLOGICI Principi generali

GLI SCREENING ONCOLOGICI Principi generali GLI SCREENING ONCOLOGICI Principi generali Tirocinio in Medicina Generale Siena 2009 dr.marcello Grifagni OBIETTIVI DEL SEMINARIO Principi generali degli screening Gli screening per il Ca Mammella, Ca

Dettagli

neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho

neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho cancro colorettale nel mondo tasso di mortalità alto medio basso dati non

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica Sanitaria e biometria - 31/10/2014

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica Sanitaria e biometria - 31/10/2014 Domande relative alla specializzazione in: Statistica Sanitaria e biometria Domanda #1 (codice domanda: n.1341) : Se 2.5 mg/l è il 95 percentile della distribuzione dei valori di omocisteina nel gruppo

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA. Epidemiologia EPIDEMIOLOGIA

EPIDEMIOLOGIA. Epidemiologia EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA Le malattie croniche costituiscono il principale problema sanitario nei paesi sviluppati e lo stanno diventando nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo La maggior parte delle malattie

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Clinical Practice Guidelines for Chronic Kidney Disease Chronic kidney disease: NICE guideline LINEA GUIDA

Dettagli

RASSEGNA STAMPA

RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA 23-10-2018 1. LA REPUBBLICA Dottore parliamo del mio cancro 2. ANSA Con la mammografia in 3D scoperto il 34% di tumori al seno in più 3. LA STAMPA C è la prova: la tac al polmone salva

Dettagli

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente

Dettagli

L epidemiologia nei secoli

L epidemiologia nei secoli Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. L epidemiologia nei secoli V sec. A.C.: Ippocrate osserva che alcune

Dettagli

George J. Chang, MD, MS, FACS, FASCRS

George J. Chang, MD, MS, FACS, FASCRS Follow-up does not improve cancer-related survival, is resource-inefficient, and does not improve quality of life, but may be a frequent source of inconvenience and anxiety [for patients]. George J. Chang,

Dettagli

MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno

MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno 2011 - - Gennaio 2013 - U.O. Tecniche Epidemiologiche e gestionali per l'organizzazione sanitaria, Dipartimento PAC Malattia di Parkinson nell ASL di Brescia

Dettagli

7a. Un esempio di analisi bayesiana dei dati mediante Ministat

7a. Un esempio di analisi bayesiana dei dati mediante Ministat 7a. Un esempio di analisi bayesiana dei dati mediante Ministat Consideriamo una situazione nella quale la concentrazione dell analita aumenti nella malattia, e nella quale la soglia tra sani e malati è

Dettagli

T+ T- P(T+M+) [sensibilità] [1 sensibilità] P(T+M-) [1 specificità] [specificità]

T+ T- P(T+M+) [sensibilità] [1 sensibilità] P(T+M-) [1 specificità] [specificità] 7b. Quattro aspetti del teorema di Bayes Quattro aspetti del teorema di Bayes si rivelano della massima importanza per la sua comprensione: - il collegamento che esiste tra l espressione del teorema di

Dettagli

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia

Dettagli

CONFERENZA STAMPA. Presentazione dello Stato di Salute della Popolazione Bresciana: le malattie del sistema circolatorio

CONFERENZA STAMPA. Presentazione dello Stato di Salute della Popolazione Bresciana: le malattie del sistema circolatorio DIREZIONE GENERALE Servizio Pianificazione e Controllo Funzione di Gestione Relazioni interne ed esterne viale Duca degli Abruzzi, 15 Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: comunicazione@ats-brescia.it

Dettagli

Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Valutazione dei dati Valutazione descrittiva (tempo, spazio e persona) Quando la gente s è ammalata, dove avrebbero potuto contaminarsi e quali

Dettagli

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono

Dettagli

XXXV Congresso Nazionale AIDM La salute su misura: focus on Gender

XXXV Congresso Nazionale AIDM La salute su misura: focus on Gender XXXV Congresso Nazionale AIDM La salute su misura: focus on Gender 20-21-22 marzo 2015 Aula Magna Accademia Militare (Palazzo Ducale) Modena La medicina in Toscana: realtà e prospettive Dr.ssa Anna Maria

Dettagli

AZIENDA ULSS 5 OVEST VICENTINO

AZIENDA ULSS 5 OVEST VICENTINO AZIENDA ULSS 5 1 Premessa La partecipazione dell azienda Ulss 5 Ovest Vicentino alla campagna per il BOLLINO ROSA si inserisce in una particolare attenzione alle Azioni positive a favore del perseguimento

Dettagli

CENNI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ (Vittorio Colagrande)

CENNI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ (Vittorio Colagrande) CENNI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ (Vittorio Colagrande) Il Calcolo delle Probabilità trova molte applicazioni in Medicina, Biologia e nelle Scienze sociali. Si possono formulare in modo più appropriato

Dettagli

Stefano Ferretti Registro tumori Area Vasta Emilia Centrale Associazione Italiana Registri Tumori. Leggere I numeri del cancro

Stefano Ferretti Registro tumori Area Vasta Emilia Centrale Associazione Italiana Registri Tumori. Leggere I numeri del cancro Stefano Ferretti Registro tumori Area Vasta Emilia Centrale Associazione Italiana Registri Tumori Leggere I numeri del cancro quanti nuovi casi di tumore in un anno? Incidenza quanto si muore per tumore?

Dettagli

Le cure primarie e l integrazione nella ROL

Le cure primarie e l integrazione nella ROL Le cure primarie e l integrazione nella ROL Milano 10 Ottobre 2006 Ovidio Brignoli MMG Nella popolazione di un Medico di medicina generale con 1.500 assistiti vengono diagnosticati ogni anno in media da

Dettagli