screening Antonietta Di Fronzo
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- Giuseppina Salvi
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1 screening 1
2 screening Scopo fondamentale è quello di separare da un vasto gruppo di persone che apparentemente sono in buona salute, coloro che hanno una più alta probabilità di incorrere nella malattia in studio, in modo che si possa formulare la diagnosi e, se la malattia è presente, iniziare la terapia. 2
3 I programmi di screening Inizialmente erano rivolti alla diagnosi precoce di una singola malattia, il concetto di screening si è allargato negli anni recenti fino a comprendere screening per individuare soggetti ad alto rischio e screening multifasici 3
4 TEST Strumento diagnostico principale del programma di screening, sono progettati per essere applicati ad una vasta popolazione. 4
5 I test devono essere: Semplici Veloci Poco costosi Riproducibili Sicuri Accettabili per il paziente 5
6 Screening Definizione e valutazione del problema Storia naturale della malattia-esistenza di stadi precoci Possibilità di rilievo precoce-valutazione dei test Possibilità di efficace intervento terapeutico Definizione della popolazione a rischio elevato Accettabilità del t. da parte della popolazione Valutazione globale dell intervento 6
7 I principali requisiti a cui deve attenersi un programma di screening sono: efficacia eticità fattibilità economicità 7
8 eticità l etica impone che : 1) il vantaggio della diagnosi precoce sia dimostrato 2) la terapia sia stata dimostrata efficace 3) il prolungamento della vita sia tale da garantire anche una certa qualità 8
9 fattibilità Organizzazione Accettabilità dello screening 9
10 Indicatori di qualità dello screening 1)Partecipazione ed accettabilità del programma (valore soglia 60% della popolazione interessata) 2)Validità del test diagnostico (è costituito dal valore predittivo del t.) 3)Distribuzione dello stadio di malattia 4)Caratteristiche terapeutiche (invalidanti/conservative) 5)Misure di distribuzione dei tempi di anticipazione diagnostica 6) Analisi dei costi 10
11 Efficienza dei test diagnostici Il controllo della capacità diagnostica dei test viene effettuato attraverso la determinazione di tre importanti caratteristiche: Sensibilità Specificità Valore predittivo 11
12 sensibilità La probabilità con cui un test risulta positivo nei soggetti realmente colpiti da una determinata alterazione. Ammalati positivi al test È = Ammalati positivi e negativi X 100 > è la sensibilità di un test < è il n di ammalati che si presentano falsamente negativi 12
13 sensibilità Le indagini di primo accertamento (test di screening) risultano avvantaggiate. Tuttavia, una elevata sensibilità può comportare il rischio di ottenere risultati falsamente positivi in soggetti sani. A tale inconveniente si pone rimedio attuando dei controlli con metodi più rigorosi di quelli utilizzati in fase di prima cernita. Proporzione di persone realmente malate che vengono riconosciute come tali dal test 13
14 specificità La probabilità con cui un test risulta negativo nei soggetti normali. È= Sani negativi al test Sani positivi e negativi X 100 Proporzione di individui realmente non malati che sono riconosciuti tali dal test. 14
15 specificità Se è elevata avremo scarse probabilità di definire ammalati individui che in realtà sono indenni. La s. è una caratteristica utilissima nei test di conferma, comporta il rischio, tuttavia, di una minore sensibilità in quanto il test potrebbe risultare negativo in un numero non trascurabile di persone che in realtà sono ammalate. 15
16 Sensibilità e specificità È necessario adottare test che possano conciliare sensibilità e specificità ai massimi livelli tecnicamente possibili 16
17 Valore predittivo Tale caratteristica è importante per sapere quale attendibilità può essere assegnata al risultato di una ricerca. E utile chiedersi quale è la probabilità che il test sia effettivamente positivo (v.p. +) o quanto sia probabile un eventuale risultato negativo (v.p. -). Il calcolo del v.p. fornisce rsultati che sono influenzati dal n di individui colpiti dalla patologia che si vuole studiare(prevalenza) 17
18 Sensibilità e specificità di un test diagnostico Sono entrambe misure importanti perché il test deve individuare quanti più malati è possibile mentre deve evitare di etichettare come malati coloro che non lo sono. 18
19 Per un test con sensibilità e specificità date, più è alta la prevalenza della malattia, più risulterà alta la quota dei veri positivi. Una strategia per aumentare la prevalenza della m. in una popolazione sottoposta a screening è quella di restringere lo s. agli individui ad alto rischio. Ad es., uno s. per il diabete, effettuato misurando il livello ematico del glucosio, può essere condotto solo fra persone obese o con precedenti di diabete in famiglia 19
20 N di personen u m e r o n u m e r o sani Valore del test Possibile limite di normalità malati Spostando il limite normale nel senso della freccia la specificità aumenta e la sensibilità diminuisce Spostando il limite normale nel senso della freccia la sensibilità aumenta e la specificità diminuisce 20
21 Sensibilità e specificità Nello stabilire un valore soglia, l attenzione deve essere rivolta allo scopo del test. Se è molto importante non perdere l opportunità di diagnosticare una malattia particolarmente grave, ma curabile, si favorisce,in genere, la sensibilità rispetto alla specificità, per identificare il maggior numero di casi possibili. D altra parte, se riconoscere una malattia non influisce in modo determinante sulla prognosi,mentre il fatto di classificare come malate persone che non lo sono è un problema grave e costoso, è preferibile una maggiore specificità. 21
22 Popolazione obiettivo È costituita da un collettivo di soggetti che non presentano ancora segni o sintomi clinici e che sono quindi considerati sani rispetto alla malattia oggetto di screening, ma a rischio di contrarla. 22
23 Popolazione obiettivo Nel caso di uno screening per il cancro mammario, la p.o. è costituita dalle donne asintomatiche per tale malattia, in età compresa nella fascia per la quale lo screening può risultare efficace ( aa) in quanto il Ca mammario sotto i 40 aa è poco frequente e sopra i 70 aa i benefici attesi dal programma terapeutico potrebbero non essere ottenibili, o per mancanza di eticità nell adottare la terapia prevista, o perché i benefici da essa derivanti potrebbero non manifestarsi pienamente per l avanzata età di tali donne. 23
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