C.I. Promozione della Salute e Sicurezza. Corso di IGIENE. Docente: Prof.ssa C. Marzuillo

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1 C.I. Promozione della Salute e Sicurezza Corso di IGIENE Docente: Prof.ssa C. Marzuillo

2 RECAPITI Prof.ssa C. Marzuillo Azienda Policlinico Umberto I Roma c/o Ist. G Sanarelli Sezione di Igiene P.Le Aldo Moro, 5 carolina.marzuillo@uniroma1.it Materiale didattico e informazioni su e-learning2

3 CONTENUTI DEL CORSO Obiettivi dell igiene Concetto di salute e malattia Epidemiologia delle malattie infettive Profilassi delle malattie infettive Le infezioni ospedaliere Igiene ambientale Cenni di epidemiologia

4 GLI ESAMI PROVA SCRITTA E/O PROVA ORALE Quiz a risposta multipla

5 CORSO di IGIENE definizione di igiene concetto di salute e malattia Corso di IGIENE C. Marzuillo

6 Obiettivo dell IGIENE = mantenere lo stato di salute della popolazione salute malattia

7 Differenza tra l IGIENE e la medicina clinica popolazione individuo MEDICINA CLINICA IGIENE

8 Concetto di SALUTE IERI SALUTE ASSENZA DI MALATTIA OGGI Organizzazione Mondiale della Sanità (1948): mente Ambiente sociale SALUTE corpo Ambiente fisico uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e non semplicemente l assenza di malattia EQUILIBRIO

9 Come si mantiene lo stato di salute della popolazione PROMOZIONE PROTEZIONE Individuare e promuovere i fattori di benessere Individuare e rimuovere le cause ed i fattori di malattia

10 PROMOZIONE DELLA SALUTE Il fumo uccide: difenditi!", EDUCAZIONE SANITARIA INTERVENTI NORMATIVI INTERVENTI STRUTTURALI (es. creare ambienti di vita e di lavoro favorevoli alla salute)

11 PROTEZIONE DELLA SALUTE PROTEZIONE DELL INDIVIDUO SANO es. vaccinoprofilassi, isolamento etc.

12 Come si mantiene lo stato di salute della popolazione PROTEZIONE DELLA SALUTE PROMOZIONE DELLA SALUTE PREVENZIONE UN INSIEME DI INTERVENTI ATTUATI CON IL FINE PRIORITARIO DI EVITARE L INSORGENZA E LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE ALL INTERNO DI UNA POPOLAZIONE

13 LIVELLI DI PREVENZIONE PREVENZIONE PRIMARIA Obiettivo: Impedire che il sano si ammali PREVENZIONE SECONDARIA Obiettivo: Evitare che l infezione diventi malattia PREVENZIONE TERZIARIA Obiettivo: Ridurre le conseguenze della malattia Soggetti sani Soggetti che si trovano nella fase pre-clinica della malattia Soggetti malati con malattia in fase di cronicizzazione Vaccinoprofilassi Educazione sanitaria Promozione di corretti stili di vita Rimozione dei comportamenti nocivi migliorare l ambiente di vita o di lavoro Diagnosi precoce Test di screening Interventi volti a ridurre le complicazioni indotte da malattie non guaribili (es. fisioterapia, supporto psicologico)

14 prevenzione primaria prima della comparsa della malattia impedire l esposizione ad un fattore di rischio es. non fumare impedire gli effetti della esposizione ad un fattore di rischio es. vaccinazione sull ambiente es. bonifica ambientale sull uomo es. educazione sanitaria es. vaccinazione

15 ricordiamo le 5 principali cause di morte (U.S.A.) 1. cardiopatie 31% 2. cancro 23% 3. ictus 7% 4. broncopatie 5% 5. incidenti 4% 70% CDC (1997)

16 le 5 principali cause di morte sono attribuibili allo stile di vita fumo dieta inattività fisica

17 decessi negli U.S.A. attribuibili al comportamento, , , ,000 35,000 30,000 fumo dieta/inattività alcol armi da fuoco rapporti sessuali McGinnis, Foege. JAMA 1993;270:2207

18 es. prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari stili di vita a rischio fumo dieta inattività fisica sovrappeso

19 es. prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari fumo cessazione del fumo attività fisica 30 minuti di attività fisica moderata (cammino, corsa leggera, bicicletta) 3-4 volte alla settimana (obiettivo minimo) peso diminuzione del peso corporeo fino al peso raccomandato per età/altezza

20 prevenzione secondaria durante il periodo di latenza clinica accertamento diagnostico precoce trattamento nella fase asintomatica sull uomo apparentemente sano screening educazione sanitaria

21 storia naturale del cancro suscettibilità??????? prevenzione primaria inizio del cancro individuazione prevenzione secondaria sintomi terapia morte

22 diagnosi precoce del cancro individuazione di una neoplasia maligna prima della comparsa dei sintomi quando il cancro è di dimensioni ridotte e può essere trattato

23 screening del cancro analisi sistematica di un vasto gruppo di popolazione per individuare alcuni soggetti che presentano un cancro

24 soggetti ad alto rischio persone che possono presentare un cancro più frequentemente del resto della popolazione persone che devono essere esaminate più spesso del resto della popolazione

25 criteri per attuare uno screening il tipo di cancro deve essere frequente deve essere presente un tempo sufficiente per la crescita della neoplasia prima della comparsa dei sintomi

26 storia naturale del cancro suscettibilità??????? individuazione morte inizio del cancro sintomi

27 altri criteri per lo screening facilità di esecuzione adeguata disponibilità di servizi agevolazioni economiche accuratezza del test trattamento idoneo in caso di conferma del cancro

28 cancro della cervice uterina rispetta tutti i requisiti per la prevenzione secondaria è una neoplasia frequente ha una crescita lenta test di screening accurato disponibilità di un efficace trattamento nella fase precoce

29 cancro della mammella rispetta tutti i requisiti per la prevenzione secondaria neoplasia più frequente nel sesso femminile ha una crescita lenta test di screening accurato disponibilità di un efficace trattamento nella fase precoce

30 cancro del polmone non rispetta i requisiti per la prevenzione secondaria neoplasia più frequente test di screening non presente assenza di un trattamento efficace

31 cancro del polmone praticabile una prevenzione primaria fattori di rischio fumo di sigaretta anche fumo passivo

32 programmi di screening attuabili cancro della mammella mammografia visita medica (palpazione ed esame visivo) autopalpazione cancro della cervice uterina pap test

33 prevenzione terziaria dopo l insorgenza della malattia recupero e riabilitazione sull uomo invalido inabile convalescente ammalato

34 caratteristiche del test di screening malattia presente malattia non presente totale test + a b a + b veri positivi falsi positivi test - c d c + d falsi negativi veri negativi totale a + c b + d

35 caratteristiche del test di screening: sensibilità probabilità che il test sia positivo posto che l individuo sia malato proporzione di soggetti con la malattia che sono risultati positivi al test sensibilità = veri positivi / totale malati sensibilità = a / (a + c)

36 Sensibilità = a/(a+c) malattia presente malattia non presente totale test + a b a + b veri positivi falsi positivi test - c d c + d falsi negativi veri negativi totale a + c b + d

37 caratteristiche del test di screening: specificità probabilità che il test sia negativo posto che l individuo sia sano proporzione di soggetti senza la malattia che sono risultati negativi al test specificità = veri negativi / tot non malati specificità = d / (b + d)

38 Specificità = d/(b+d) malattia presente malattia non presente totale test + a b a + b veri positivi falsi positivi test - c d c + d falsi negativi veri negativi totale a + c b + d

39 caratteristiche del test di screening: valore predittivo positivo (PV+) probabilità che il soggetto sia malato posto che sia positivo al test indica quanti dei positivi sono realmente ammalati PV+ = veri positivi / tot positivi al test PV+ = a / (a + b)

40 Valore predittivo positivo = a/(a+b) malattia presente malattia non presente totale test + a b a + b veri positivi falsi positivi test - c d c + d falsi negativi veri negativi totale a + c b + d

41 caratteristiche del test di screening: valore predittivo negativo (PV-) probabilità che il soggetto sia sano posto che sia positivo al test indica quanti dei negativi sono realmente sani PV- = veri negativi / tot negativi al test PV- = d / (c + d)

42 Valore predittivo negativo= d/(c+d) malattia presente malattia non presente totale test + a b a + b veri positivi falsi positivi test - c d c + d falsi negativi veri negativi totale a + c b + d

43 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (Ia) considera soggetti asintomatici, di cui hanno una malattia la prevalenza della malattia è del 10% (non molte malattie, es. diabete, ipertensione) sensibilità del test di screening: 90% specificità del test di screening: 90% calcola i valori predittivi del test

44 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (Ib) veri positivi (sensibilità) 90% di = veri negativi (specificità) 90% di = falsi positivi ( non malati veri negativi) 10% di = falsi negativi ( malati veri positivi) 10% di = 1.000

45 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (Ic) test + test - totale malattia presente malattia non presente veri positivi falsi positivi falsi negativi veri negativi totale PV 50% 98.8%

46 soggetti asintomatici, di cui hanno una malattia (prevalenza = 10%) sensibilità del test di screening: 90% specificità del test di screening: 90% test + test - totale malattia presente malattia non presente veri positivi falsi positivi falsi negativi veri negativi totale PV 50% 98.8%

47 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (Id) per una malattia frequente e per un test valido il valore predittivo positivo è del 50% cioè, di tutti i positivi al test di screening solo la metà ha la malattia

48 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIa) considera soggetti asintomatici, di cui hanno una malattia la prevalenza della malattia è dell 1% sensibilità del test di screening: 90% specificità del test di screening: 90% calcola i valori predittivi del test

49 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIb) veri positivi (sensibilità) 90% di = 900 veri negativi (specificità) 90% di = falsi positivi ( non malati veri negativi) 10% di = falsi negativi (1.000 malati 900 veri positivi) 10% di = 100

50 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIc) test + test - totale malattia presente malattia non presente veri positivi falsi positivi falsi negativi veri negativi totale PV 8.3% 99.9%

51 soggetti asintomatici, di cui hanno una malattia (prevalenza = 1%) sensibilità del test di screening: 90% specificità del test di screening: 90% test + test - totale malattia presente malattia non presente veri positivi falsi positivi falsi negativi veri negativi totale PV 8.3% 99.9%

52 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IId) per una malattia meno frequente e per un test valido il valore predittivo positivo è solo dell 8% cioè, di tutti i positivi al test di screening meno di uno su dieci ha la malattia

53 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIIa) considera soggetti asintomatici, di cui 100 hanno una malattia la prevalenza della malattia è dello 0,1% (ad esempio come accade nello screening del cancro) sensibilità del test di screening: 90% specificità del test di screening: 90% calcola i valori predittivi del test

54 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIIb) veri positivi (sensibilità) 90% di 100 = 90 veri negativi (specificità) 90% di = falsi positivi ( non malati veri negativi) 10% di = falsi negativi (100 malati 90 veri positivi) 10% di 100 = 10

55 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIIc) test + test - totale malattia presente malattia non presente veri positivi falsi positivi falsi negativi veri negativi totale PV 0.9% 100%

56 soggetti asintomatici, di cui 100 hanno una malattia (prevalenza = 0,1%) sensibilità del test di screening: 90% specificità del test di screening: 90% test + test - totale malattia presente malattia non presente veri positivi falsi positivi falsi negativi veri negativi totale PV 0.9% 100%

57 caratteristiche del test di screening: alcuni esempi (IIId) per una malattia rara e per un test valido il valore predittivo positivo è solo dell 1% cioè, di tutti i positivi al test di screening meno di uno su cento ha la malattia

58 Fattori che condizionano il passaggio SALUTE MALATTIA Fattori CAUSALI (AGENTI ETIOLOGICI): quando l associazione con la malattia viene fatta risalire ad una relazione di tipo causa-effetto. Fattori di RISCHIO*: fattori che aumentano il rischio di sviluppare la malattia. *RISCHIO: probabilità negativa di comparsa di un evento non favorevole per la salute

59 FATTORI CAUSALI o AGENTI EZIOLOGICI AGENTE EZIOLOGICO Vibrio cholerae Varicella zoster Paramyxovirus parotitidis Clostridium tetanii HBV HCV MALATTIA INFETTIVA Colera Varicella Parotite Tetano Epatite B Epatite C

60 FATTORI DI RISCHIO I fattori di rischio possono essere: MODIFICABILI Abitudini alimentari Fumo, abuso di alcool Inattività fisica Inquinanti presenti nell aria, nell acqua etc. Condizioni igienico-sanitarie (carenza di acqua, presenza di paludi etc.) Stress NON MODIFICABILI Fattori genetici Età Sesso Predisposizioni familiari

61 FATTORI DI RISCHIO INFARTO Sesso maschile Età (30-59 anni) Fumo Colesterolo Pressione alta TUMORE AL POLMONE Fumo Smog Inquinamento atmosferico Bronchite cronica

62 DIFFERENZA FRA MALATTIE INFETTIVE E MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE MALATTIE INFETTIVE Gli AGENTI ETIOLOGICI sono CAUSA NECESSARIA per l insorgenza delle malattie infettive ma la loro semplice presenza nell ambiente o nell organismo ospite non ne costituisce una CAUSA SUFFICIENTE MALATTIE CRONICO- DEGENERATIVE L esposizione a uno o più FATTORI DI RISCHIO non determina necessariamente lo sviluppo di una malattia cronico-degenerativa che può manifestarsi anche in assenza di fattori di rischio specifici

63 PATOGENICITA VIRULENZA CONTAGIOSITA CARICA MINIMA INFETTANTE INTERAZIONE FATTORI FISICI stato nutrizionale stato immunitario FATTORI COMPORTAMENTALI abitudini di vita e di lavoro FATTORI DEMOGRAFICI età sesso FATTORI SOCIALI livello socio-economico FATTORI FISICI clima, acqua, aria, suolo FATTORI BIOLOGICI presenza di piante, animali FATTORI SOCIALI condizioni igienico-sanitarie (abitazioni, etc.) servizi sociali (es. affollamento)

64 AGENTE EZIOLOGICO MORTE MALATTIE INFETTIVE Fase libera incubazione malattia GUARIGIONE Durata del periodo di latenza o fase di incubazione Per lo piu lunga (anni o decenni) Per lo piu breve (giorni o settimane) Fase libera Fase di latenza Fase pre-clinica malattia cronicizzazione MORTE FATTORI DI RISCHIO MALATTIE CRONICO- DEGENERATIVE

65 Malattie infettive: come assicurare lo stato di salute 1. INDIVIDUARE L AGENTE PATOGENO CAUSA DI INSORGENZA DELLA MALATTIA INFETTIVA (conoscere la natura dell agente etiologico) 2. CAPIRE COME SI DIFFONDE NELLA POPOLAZIONE (studiare le modalità di trasmissione e la popolazione a rischio) 3. ELIMINARE L AGENTE PATOGENO o LIMITARNE LA DIFFUSIONE (es. interventi di bonifica ambientale, disinfezione, sterilizzazione etc.) 4. PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE SANA (es. vaccinoprofilassi) EPIDEMIOLOGIA PROFILASSI

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